Buongiorno ieri guardavo sulla provincia di Livorno 50 casi di coronavirus e leggo dai blog che deve partire la stagione gli stabilimenti balneari chi ci va sotto l'ombrellone con la mascherina e i bambini che giocano insieme a altri bambini vanno legati. altrimenti fanno assembramento, ieri in televisione parlavano di ombrelloni a 6 metri un da l altro ci vogliono le spiagge di Rimini
mettiamoci la mano nel cuore e rimaniamo solo noi isolani. già da piombino c'è un caso al giorno e meglio mangiare pane e olio ma non avere il virus
purtroppo l'economia farà aprire qualcosa con dovute precauzioni mascherina e guanti voglio vedere chi viene
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Se il proprietario della fornitura esistente acconsente di farla allacciare, evidentemente a valle del proprio contatore, a ASA non può fregargliene di meno e le modalità di ripartizione dei costi per i consumi dipendono esclusivamente dagli accordi tra proprietario della fornitura e ospite, punto e basta.
Credo (per questa possibilità s'informi) che esista anche la possibilità che ASA le installi un contatore, sempre sulla stessa linea dell' utenza esistente (credo si chiami Derivazione, ma non sono sicuro della definizione) e procedere ad una fatturazione separata ed indipendente a tutti gli effetti.
In sostanza il concetto resta lo stesso: la portata resta la stessa e la rete non ne risente.
Saluti
Simone
[COLOR=darkred][SIZE=4] O SI CAMBIA, O SI MUORE (DI POST – VIRUS) [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/canovaro.JPG[/IMGSX] La partita che si giocherà nelle prossime settimane all’Isola d’Elba sull’organizzazione della stagione turistica in tempi di Coronavirus, sarà decisiva, non solo per la prossima stagione, ma anche per quelle a venire dopo. La reattività dei flussi turistici di fronte alle opzioni che i vari territori nazionali porranno in campo, sarà decisiva, e non solo per la prossima stagione. Ecco perché, ad esempio, avere le spiagge pronte fin da giugno potrà essere un primo fattore decisivo. I comuni devono saper svolgere la propria parte con la massima sollecitudine e anche con strumenti e sinergie che forse prima d’ora non sono stati sperimentati. Ed in quest’ottica, un ruolo strategico fondamentale lo potrebbero svolgere soprattutto le varie associazioni di categoria, come ad esempio, quella dei balneari associati a livello regionale, ma che all’Elba, purtroppo non mi risulta che esistano, rappresentando ciò, ovviamente, un gap rispetto agli altri territori toscani. Idem, per ciò che riguarda la capacità di offrire una recettività retro e fronte spiaggia, che tenga conto delle difficoltà del distanziamento sociale, e che proprio per questo sia capace di attivare nuovi strumenti ed incentivi, operativi ed anche economici, che attirino l’attenzione del turista.Ma la partita si svolgerà anche su un altro settore, quello del turismo culturale. Da noi, questo target di visitatori, è sempre stato visto come un consumatore finale, un cliente, al pari di quelli che si sdraiano sulla spiaggia, tutto sole e mare, anziché il destinatario di un opzione culturale destinata a durare nel tempo. Fare filiera, fare squadra, ricercare un’ integrazione culturale ,visto che ogni territorio dell’Isola può vantare inestimabili tesori archeologici, naturalistici, documentari. Se non poniamo in collegamento la villa romana di Cavo con quella delle Grotte, oppure il Mausoleo Tonietti alla Casetta Drout di Marciana Marina, l’eremo di Santa Caterina con la Madonna del Monte (sono solo esempi), l’offerta culturale sarà percepita come parziale, scarsa, e quindi non funzionale allo spirito nuovo che sempre di più aleggerà in un turista destinato a diventare sempre più selettivo nelle sue scelte. Anche perché avrà meno soldi e meno tempo per farle. O si capisce che non può più essere così, o si muore. Teniamo presente che 7 milioni di studenti, da casa, rappresentano un pubblico notevole da coinvolgere, interessare, anche divertire in modo intelligente. Poi, il ruolo strategico che avrà la Gestione Associata del Turismo. E’ sbagliato che i sindaci si chiudano in una sorta di oligarchia autoreferenziale che abita sulla cima di un monte: se una cosa il virus ce l’ha insegnata, è che non ci si salva da soli. Questo il sindaco di Rio, per fare un esempio a me vicino, non l’ha capito, e non da ora, ed infatti sarà colpevole di provocare scelte irreversibili sul territorio che gli daranno la mazzata finale. La GAT dovrà trasformarsi in un contenitore che ha al suo interno in via permanente le categorie, così come le rappresentanze istituzionali di tutti i comuni (non solo i sindaci, ai quali poi spetterà la fase operativa/ esecutiva), così come gli operatori di continuità territoriale, così come le associazioni culturali elbane maggiormente rappresentative, Legambiente, e soprattutto il Parco Nazionale dell’Arcipelago. Non parlo di quello Minerario di Rio, che gli attuali amministratori comunali hanno ridotto ad un contenitore vuoto, destinato a non potersi espandere per carenza di strategia e soprattutto di spazi fisici (al Palazzo Governativo ci trasferiranno il comune!!!), e quindi clinicamente destinato a morire di asfissia.Se non parte una nuova epoca nella quale la collaborazione istituzionale sarà massima e a tutti i livelli, priva di autoreferenzialità, dove tutti si dovranno impegnare a “deporre le armi” per il bene comune dell’Elba, con il compito soprattutto di volare verso aperture e spazi non sperimentati fino ad oggi, nel segno del trinomio ambiente – cultura – sviluppo, prevedo che ipotecheremo negativamente non solo il futuro della prossima stagione, ma anche di quelle successive. Umberto Canovaro
Rio, 17 aprile 2020
Cara Sonia,
pur con la piena comprensione e condivisione del problema sollevato, non sarebbe anche il caso, oltre a chiedere soldi, impengnarsi seriamente e costruttivamente a che si approfitti di questa sciagura per varare delle riforme sul sociale, sulla sanità, sulla scuola e sulla lotta alla corruzione di modo che la ripresa sia all'insegna di un nuovo paese più sicuro, più giusto e molto meno 'come prima?'.
Possiamo immaginare che il futuro non possa riservarci ancora situazioni come quella che stiamo vivendo e forse anche peggio? E allora non sarebbe meglio trovarci con le spalle un po piu coperte o preferiamo recitare ancora una volta la parte dei piagnoni capaci solo di chiedere elemosine e distribuire colpe a destra e sinistra?
Cerchiamo, tutti, di prendere coscienza del fatto che queste sciagure si combattono col diritto e la solidarietà, non col momentaneo privilegio, i virus o i terremoti o altre calamità se ne fregano dei privilegi, anche Boris Jhonson pare averlo capito, almeno un po'.
G.R.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/paga.JPG[/IMGSX] Vedo che i servi del regime hanno paura di perdere i loro privilegi di casta e fomentano una polemica ad arte per dividere i cittadini distraendoli dal nemico comune, il potere, il Dio Denaro, Divide et Impera, sono tutti imprenditori come Agnelli e Berlusconi, i pensionati ricevono la pensione netta, dopo che lo stato magnanimo ha attuato la ritenuta alla fonte del 50% circa per pagarsi le spese della casta relative al funzionamento burocratico dello stesso stato, i lavoratori dipendenti ricevono lo stipendio netto, le tasse e i contributi vengono pagate dal datore di lavoro, non siamo in Germania o Svizzera dove ricevono lo stipendio lordo e il lavoratore dipendente deve fare la dichiarazione dei redditi e pagare le tasse, e dove ovviamente si va in galera per evasione fiscale ma anche per corruzione.
Divide et Impera, Historia Docet, Banca Ridens.
SULLA COSTA LIVORNESE BENE IL VIA ALLA MANUTENZIONE SPIAGGE, MA QUALE ESTATE ATTENDERA' IL SETTORE BALNEARE? LA REGIONE EMANI UN'APPOSITA ORDINANZA. MOLTI LAVORATORI NON CONOSCONO LORO DESTINO.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/spiagge.JPG[/IMGSX] "In queste ultime settimane su tutte le coste della Toscana si è alzata forte la voce dei Balneari Toscani che da ogni parte chiedono chiarezza sulla apertura delle spiagge in vista dell'avvio della nuova stagione estiva. Purtroppo da più parti la prospettiva di una stagione piuttosto "fredda" sta prendendo corpo. D'altronde come emerso dalla stampa, l’Emergenza Coronavirus ha provocato cancellazioni in tutte le destinazioni turistiche tanto che il fenomeno si sta propagando in modo importante in tutta Italia col conseguente crollo delle prenotazioni. Il sistema balneare italiano vale un terzo del totale delle presenze turistiche italiane, costituendo un importante segmento del settore turistico che il Governo ha l’obbligo di proteggere, soprattutto in questo drammatico momento."
"Siamo soddisfatti del via libera concesso alla manutenzione delle spiagge, è infatti un primo importante seppur piccolo punto di partenza per dare una minima speranza agli stabilimenti ed a coloro che ci lavorano. Adesso però la Regione Toscana deve parlare chiaro per il futuro dei prossimi mesi da oggi a settembre 2020. Serve capire che idea di spiaggia e di vita su di essa si intenda prevedere. Molti balneari hanno paura del futuro, si fanno giustamente "i conti in tasca" e temono alla fine sia addirittura più conveniente chiudere che attendere una inutile riapertura nella seconda parte della stagione estiva. Troppe sono state infatti le ipotesi circolate sui giornali tanto che hanno creato soltanto ulteriori timori"
"E' bene chiarire inoltre, che i gestori degli stabilimenti sono i primi ad avere interesse nel far rispettare le normative igienico sanitarie imposte dall'emergenza Covid-19. Tutti sono consci dell'importanza di queste e sono pronti a farle applicare in modo ferreo. Si chiede soltanto di capire come organizzare le spiagge, i bar ed i ristoranti presenti in molti stabilimenti, soprattutto si chiedono informazioni molto dettagliate sull'allestimento degli arenili, sulle distanze e sulla gestione anche della cosiddetta "battigia" nei confronti dei clienti. Si potrà infatti o no distendersi sopra? Ed infine tutti i materiali richiesti per la sanificazione potranno essere acquistati dai balneari con particolari sgravi concessi dalla Regione, visto l'uso frequente e costante che ne dovranno fare?"
"Subito il Presidente della Regione Rossi, dia risposte complete e provveda con una apposita Ordinanza regionale a dipanare le "nuvole" che si sono addensate ormai da troppe settimane sopra le coste toscane e convochi, se opportuno, tutti i gestori ad un tavolo unico regionale con i sindacati al fine di ascoltare ogni particolare esigenza in modo da non tralasciare nulla e nessuno.”
Parlamentari On. Stefano Mugnai e dell'On. Erica Mazzetti insieme alla Coordinatrice Provinciale di Forza Italia Livorno, Chiara Tenerini
AIUTI, SEVIZI E SOLIDARIETA'
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno figli che frequentano l università o comunque studiano fuori dall' Elba.... Sono già due mesi che scuole e università sono chiuse ma paghiamo regolarmente gli affitti per le stanze che i nostri figli occupano.... Non abbiamo aiuti di nessun genere da nessun ente pur dovendo sostenere spese elevate.... Adesso le case sono chiuse perché costretti da questa emergenza... I nostri ragazzi seguono le lezioni online dalle proprie case di residenza....
Stasera il Sindaco nel suo comunicato ha parlato di aiuti alle persone bisognose per far fronte agli affitti di locazione....
Ma a noi non ci pensa nessuno.. Che per far studiare i nostri figli paghiamo anche 400/500 euro per una stanza, oltre le spese di gas, enel, acqua e spazzatura...
Ho mandato un messaggio al Comune di Portoferraio facendo presente il problema....
Una noce nel sacco fa poco rumore.... Ma se tutti ci facciamo sentire, magari qualcosina possiamo sperare di avere....
Scusate se mi sono dilungata....
Sonia
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/avviso.JPG[/IMGSX]
Mercoledì 15 aprile, in un momento così complicato e allineandosi alle indicazioni previste dall’ultimo DPCM, il punto vendita Upim di Carpani, situato al piano superiore del supermercato Conad, aprirà al pubblico il solo reparto BLUKIDS - bambino/ bambina. Verranno seguite tutte le indicazioni e le norme sanitarie previste dalla presidenza del consiglio a tutela della salute di chi lavora e di chi si recherà in negozio. All’ingresso è prevista la consegna di guanti e mascherine mono uso, vi sarà il contenitore con il disinfettante per le mani, il percorso sarà obbligato e non sarà possibile accedere agli altri reparti. L’orario di apertura sarà il seguente: dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. L’altro punto vendita Upim situato nel piazzale dell’Arcipelago Toscano davanti al Conad Superstore rimarrà ancora chiuso. “Crediamo che proprio in momenti come questi sia importante contare sugli altri”.
Upim
VIVERE IL PARCO
Vivere il parco è il titolo del catalogo annuale di tutte le attività del parco nazionale dell’arcipelago toscano: un opuscolo di quarantasette pagine dove sono calendarizzate tutte le attività del parco per il 2020.
Anche per questo anno come per l’anno passato noto lo sbilanciamento di attenzione per le attività riguardanti il patrimonio naturalistico. Minore attività è riserbata per il patrimonio culturale in particolare quello archeologico e storico che meriterebbe ben altra attenzione essendo enorme come quello naturalistico.
Anche per quest’anno non ho trovato nessuna attività legata alla biblioteca: non esiste una biblioteca del parco nazionale dell’arcipelago toscano.
Come non esiste alcuna attività legata alla medicina ambientale per lo studio e la conoscenza dei determinanti ambientali di patologia.
Marcello Camici
Certo che il prezzo dell’acqua per lei cambierebbe sensibilmente ! Chieda alla persona che le offrirebbe l’attacco sl suo contatore di mostrarle una fattura Asa e controlli nell’ultima pagina la tabella con specificati i prezzi ripartiti a seconda se trattasi di residente o non residente e a seconda di quante persone vengono considerate nel nucleo famigliare, direi che con questo consiglio di Asa lei dovrebbe pagare tutto il consumo al prezzo massimo perchè i prezzi scaglionati sarebbero sempre a vantaggio dell’intestatario del contratto. QUINDI NON MOLLI
La mascherina tanto discussa è entrata nell'uso quotidiano, da diventare oramai un accessorio come indumento chissà per quanti mesi se non per anni.
In sostanza è quasi impossibile riconoscere le persone, in deroga alla legge 152 del 1975, sull'identificazione individuale.
Mi piacerebbe conoscere il parere delle forze dell'ordine.
Quindi se ho capito bene: se io mi attacco al mio vicino di casa, lui non si vedra' aumentare le spese di erogazione dell'acqua? A parte dividere la bolletta a lui non cambierebbe niente oppure gli aumenta in qualche modo?
Grazie
Ho avuto, ed ho, la fortuna di venire all'Elba da oltre vent'anni e sicchè anche quando non ci sono mi interesso delle questioni Elbane di rilievo, con grande attenzione.
Forse, mai come in questo periodo “storico”, la SANITA' all'Elba è un argomento di primissimo piano.
In particolare,ritengo che la richiesta, sempre più pressante, di gran parte della Popolazione Elbana di Unità Intensive di trattamento urgente per difficoltà Respiratorie e/o di Rianimazione, all'interno dell'Ospedale di Portoferraio sia sentita ormai, come “indispensabilmente necessaria” e non più procrastinabile nel tempo..
Tanto è vero che, allo scopo è stata fatta una grande ed importante raccolta di denari Elbani per l'Ospedale elbano..
Pertanto, leggendo sui vari siti di notizie elbane, ho trovato uno scambio di opinioni proprio nella direzione ricercata..:
Dunque, il sito di notizie elbane, pone un quesito al Dott. Sergio Carlotti ex Responsabile Sanitario della Sezione Trasfusionale dell'Ospedale di Portoferraio al quale chiede,una valutazione tecnico sanitaria sulla questione Unità Intensive di Rianimazione, in considerazione della Sua lunga esperienza ed inoltre se tale nuova iniziativa fosse compatibile con una regolare gestione nell’ospedale di Portoferraio?
Ed ecco la risposta, che cito quasi alla lettera, inviata molto gentilmente dal Dott. Carlotti
-Secondo me,dice il Dott Carlotti, e per esperienza diretta garantisco che almeno un posto di intensiva è indispensabile e non da ora.
A gennaio, mia mamma 92enne per un ernia strozzata è stata trasferita in elicottero a Piombino quando invece la nostra chirurgia avrebbe potuto operarla senza rischi, se solo ci fosse stata una rianimazione.
Sono stato in albergo per una decina di giorni per assisterla e mi sono chiesto spesso come avrebbero potuto fare altri senza la disponibilità che io, per fortuna, avevo.
È vergognoso.
Il problema della intensiva non è il costo della strumentazione, ma quello del personale e questo è un problema squisitamente politico.
Ma cosa ci si potrebbe aspettare da chi si fa grande raccontando che anche il Papa od Obama possono venire in vacanza in tutta tranquillità o come diceva, mi pare l'assessore regionale alla salute, che dobbiamo ritenerci fortunati perché abbiamo il mare ed il sole.
Alla luce di questa risposta, sarebbe veramente indispensabile che si aprisse non tanto una disputa di carattere politico,o peggio di carattere personale, MA BENSI' una profonda RIFLESSIONE , in modo molto pragmatico, sulle prospettive utili ed indispensabili per migliorare la Sanità Elbana.
E che magari questa Riflessione fosse partecipata da TUTTE quelle persone Qualificate, che hanno conoscenza della materia, oppure da Coloro che hanno avuto, nel tempo, una esperienza diretta che sicuramente li avrà messi a durissima prova.
LA SALUTE ELBANA E' UNA.
Cara Cecilia,credo che il motivo per cui ASA fa resistenza a predisporre attacchi nuovi soprottutto dove è possibile sfruttare un attacco preesistente (tu dovresti comprarti un contatore per affari tuoi, allacciarlo all'utenza del vicino col quale poi ripartire i consumi come avviene nella maggior parte dei nuovi condomini), sia dovuta al fatto che in questo modo la portata dell'acqua erogata da ASA non cambia, quindi non c'è bisogno di potenziare la rete visto anche che l'acqua disponibile all'Elba è quella che è.
Resta il fatto poi che chi può, può e chi non può, s'attacca.
Simone
Anche a me: dopo richiesta di un nuovo contatore l'ASA ha mandato un tecnico per il sopralluogo, il quale mi ha detto A VOCE di attaccarmi al contatore del vicino di casa perche' sarebbe stato molto difficile (se non impossibile) averne uno nuovo. Ho chiesto le motivazioni di questo, ma non mi ha fornito spiegazioni, ha detto che e' cosi' e basta. Non capisco la ragione per cui mi devo attaccare al vicino che poi magari se va via per un periodo chiude pure l'acqua.
Qualcuno sa darmi una spiegazione...?? Asa non risponde e questo silenzio immotivato mi sembra assurdo.
Grazie
Buonasera, ancora una volta qualcuno non si fa gli affari propri!!!
ma si impiccia di cose che non sta a lui giudicare, ma purtroppo sarebbe molto bello il mondo se ciascuno pensasse a se stesso !!! Troppo bello
Leggo l'ordinanza del Sindaco che dal 17 è obbligatorio indossare la mascherina Giusto ci mancherebbe……ma mi spiegate con due mascherine quanti giorni ci facciamo, e dopo cosa facciamo le laviamo e le rimettiamo……
ma che le mascherine non si trovano e quelle poche che si riescono a trovare sono vendute a prezzi esorbitanti.
Non sarà il caso che prima si provveda a dove trovare le mascherine pagandole naturalmente ma ad un prezzo giusto, poi sicuramente dobbiamo portarle,
se qualcuno sa dove poterle acquistare lo dica!
ENTRATA IN VIGORE SUL TERRITORIO COMUNALE DELLE ORDINANZE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA N.26/2020 E N.35/2020 RELATIVE ALL’UTILIZZO OBBLIGATORIO DELLE MASCHERINE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ordinare.JPG[/IMGSX] Vista l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale Toscana n.26 del 06.04.2020 che dispone l’utilizzo obbligatorio delle mascherine monouso a decorrere dalla data in cui sarà completata la distribuzione alla cittadinanza delle mascherine fornite dal Sistema Regionale di Protezione Civile;
Vista l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale Toscana n.35 del 14.04.2020 che dispone la proroga al 19 aprile 2020 del termine ultimo di cui all’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale Toscana n.26 del 06.04.2020 per l’entrata in vigore delle disposizioni ivi previste;
Dato atto che alla data odierna la distribuzione delle stesse è stata effettuata in modo capillare su tutto il territorio comunale, ripartendo il quantitativo ricevuto dal Sistema Regionale di protezione Civile in proporzione al numero degli abitanti
AVVISA
Tutti i cittadini che a partire dal giorno 17.04.2020 e fino alla vigenza delle misure adottate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 1 del D.L. 19/2020, ai sensi delle Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale N.26/2020 e N.35/2020, vengono introdotte su tutto il territorio comunale le seguenti misure:
utilizzo obbligatorio della mascherina monouso, in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, in presenza di più persone, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente;
utilizzo obbligatorio della mascherina monouso, in spazi aperti, pubblici o aperti al pubblico, quando, in presenza di più persone, è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale;
fermo restando il rispetto del mantenimento delle misure di distanziamento sociale, le disposizioni di cui ai punti 1 e 2 non si applicano ai bambini di età inferiore ai sei anni e alle persone che non tollerino l’utilizzo delle mascherine a causa di particolari condizioni psicofisiche attestate da certificazione rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
Le disposizioni di cui al presente avviso possono essere oggetto di ulteriori integrazioni o eventuali modifiche, in ragione dell’evoluzione del quadro epidemiologico e delle sopravvenute disposizioni normative o amministrative nazionali e regionali.
Il mancato rispetto delle misure di cui al presente Avviso è sanzionato secondo quanto previsto dall’articolo 4 del d.l.19/2020.
Il Sindaco
Angelo Zini
[COLOR=darkred][SIZE=4] RIFLESSIONI SULLA "DEFISCALIZZAZIONE" RISPOSTA ALLA DOTT.SSA MADIONI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/zini1.JPG[/IMGSX] Gent.ma Dott.ssa Roberta Madioni
Ho letto con molto interesse il suo articolo relativo alla "defiscalizzazione quale strumento per aumentare la competitività del nostro territorio".
Da decenni ormai, la pressione fiscale è in costante crescita e la nostra realtà, essendo un'isola e avendo nel turismo la sua fonte principale di reddito, ne ha risentito in particolar modo.
Oltre all'aspetto tributario, occorre considerare che le aziende locali sono in netta posizione di svantaggio competitivo rispetto a quelle situate sulla terra ferma, in quanto: costrette a supportare costi di approvvigionamento per le materie maggiori, impossibilitate ad accedere ad alcune fette di mercato ed aperte solamente pochi mesi all'anno.
Vista la peculiarità del territorio in cui viviamo, sarebbe di fondamentale importanza che l'Isola venisse riconosciuta come "una sorta di Porto Franco". Tale provvedimento, infatti, concorrerebbe al rilancio economico di tutto il territorio e aiuterebbe i cittadini del posto, costretti a spendere di più di altri per avere garantiti i servizi essenziali a causa degli spostamenti via mare.
I benefici più rilevanti di cui si potrebbe godere potrebbero essere:
- esenzione totale dell'aliquota iva (o riduzione della stessa al 4%): questo darebbe la possibilità alle imprese di erogare servizi e forniture a prezzi più competitivi;
- detassazione irpef sugli stipendi: maggior potere di acquisto per le famiglie;
- abbattimento dei costi di trasporto e di tutto ciò che concerne la logistica;
Quella che stiamo facendo oggi è una riflessione importante per il futuro economico, ma anche sociale e civile della nostra isola. Proprio in questo momento storico in cui ci troviamo a vivere una grave ed imprevedibile emergenza sanitaria che ha sconvolto tutti i nostri equilibri e i nostri riferimenti, siamo chiamati ad un atto di responsabilità e a ripensare le nostre vite, la nostra realtà, pensando e sperando di ripartire presto in maniera nuova. E’ innegabile che la pandemia abbia fermato tutto: le basi della nostra economia, della nostra fonte di sostentamento stanno vacillando, è questo il momento di riflettere, analizzare il presente e ripensare il futuro. Lo dobbiamo ai noi stessi, alla nostra isola, alle generazioni che verranno. La speranza di un futuro migliore può ripartire anche da qui, da nuove regole per una crescita economia che possa significare benessere e nuova linfa per questa nostra Elba.
Lorenzo Zini
[COLOR=darkred][SIZE=4] MORTALITA COVID ECCESSIVA E REGIONALE [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/coscarella.JPG[/IMGSX] Oggi, come ieri e l'altro ieri circa 400 morti per COVID 19. La maggior parte di questi decessi nelle regioni del NORD (Lombardia e Piemonte ) . Alcune domande :
Dove muoiono queste persone? Non in Terapia Intensiva (TI) visto che i ricoverati diminuisco molto di meno che i decessi. Allora dove ? Oppure ancora oggi pazienti che necessiterebbero della TI vengono lasciati in corsie ospedaliere; a casa? O ancora peggio muoiono nelle Case di Cura, forse abbandonati a loro stessi ? Come mai allora i letti di terapia intensiva “nei padiglioni della fiera milanese” sono per la maggior parte inutilizzati ? Il numero dei nostri morti italiani COVID 19 è più di 10 volte maggiore della Germania.
E' evidente che si tratta di “una epidemia nazionale con mortalità specifica regionale”.
Questa pletora di esperti televisivi, universitari e ospedalieri-regionali, dell'OMS e di altre autorevoli istituzioni, vogliano tentare di dare risposte o fare almeno delle ipotesi? Dire la verità senza reiterare la pappardella che siamo i più vecchi d'Europa, cosa vera ma che giustifica poco e niente questa decimazione degli ultra ottantenni ? E sull'Eparina, possibile che questo farmaco, che viene somministrato indiscriminatamente a tutti i pazienti, anche a quelli giovanissimi, costretti a letto per ogni intervento chirurgico, non sia stata somministrata a pazienti allettati in Terapia Intensiva ? Sicuramente non è stato data (e nessun altro farmaco) nelle RSA e nelle Case di Cura dove continua l'ecatombe in questi luoghi, malgestiti da Coop socio sanitarie e da Associazioni, che hanno lucrato per anni sulla pelle dei lavoratori e dei “vecchi ospiti”. Il minimo sarebbe revocare tutte queste concessioni con il privato socio-sanitario convenzionato, assumere tutto il personale nel SSN ed affidare la gestione medica ed il controllo alle UU.SS.LL.. Così si garantirebbe l'occupazione nel settore ed un recupero di risorse economiche enorme da potere reinvestire nella sanità pubblica.
La qualità della sanità regionale è morta di COVID 19 !
Claudio Coscarella
Rio 16/04/2020
spett. asa e per conoscenza
Nicola Ceravolo presidente asa email
comando Carabinieri Portoferraio email
comando Polizia di Stato Portoferraio email
comune di Rio email
Rioblog
camminando.org
spett.le ASA buongiorno.
Scrivo la presente per sollecitare una risposta scritta, da parte vostra, alla mia domanda di allaccio alla rete pubblica per le mie nuove costruzioni, costruite con regolare concessione n03 del 27 gennaio 2017, situate nel comune di Rio all'isola d'elba.
Sono ormai 10 mesi che ho fatto domanda, a mezzo raccomandata AR, alla vostra sede in via del Gazometro a Livorno. Non avendo avuto riscontro da parte vostra mi sono recato parecchie volte presso i vostri uffici di Portoferraio. Finora ho ottenuto solo nr2 sopralluoghi di vostri addetti,
a cui è seguito il silenzio assoluto. Durante l'ultima mia visita nei vostri uffici di Portoferraio mi avete richiesto ulteriore documentazione ,da me spedita in data 09/03/2020. Ancora silenzio!!
Sempre 10 mesi fa feci richiesta per la sostituzione del vecchio tubo in ferro, ormai marcio che porta l'acqua al mio contatore privato. Il tecnico, venuto per il sopralluogo,ci ha detto che, per quanto riguardava i nuovi allacci, non ci sarebbero stati concessi.
Ho interpellato il mio avvocato, il quale ha specificato che, senza una risposta scritta , con tanto di motivazione, è difficile valutare a chi chiedere eventuali danni, se a ASA, per il mancato allaccio, o al Comune, che rilascia concessioni edilizie, senza prima informarsi presso di voi sulla possibilità di avere i servizi dovuti.
Ribadisco quindi, la mia richiesta di avere una risposta ufficiale e con scritta la motivazione per un vostro eventuale rifiuto a darci i nuovi allacci.
Distinti saluti Muti Claudio (soc. Immobiliare la chiusa s.r.l.)
