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ยซNon possiamo saldare il debitoยป da Da unionesarda.it https://www.unionesarda.it/articolo/economia/2020/04/03/il-boicottaggio-alle-imprese-sarde-pesa-sul-futuro-di-moby-tirren-2-1004718.html pubblicato il 6 Aprile 2020 alle 16:23
ยซNon possiamo saldare il debitoยป di Mauro Pili [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/mpili.JPG[/IMGSX] Alle 17.35 del 17 marzo la flotta di Onorato finisce in secca, nel cuore finanziario del Lussemburgo, dove 4 anni prima aveva osato chiedere un prestito esorbitante da 300 milioni di euro, soldi liquidi per comprare la Tirrenia, la stessa compagnia che non ha mai finito di pagare. Un comunicato secco della Moby alla Borsa annuncia: non possiamo pagare il debito. A questo punto bastano due telefonate e la fine รจ segnata: la prima alla piรน importante agenzia di rating al mondo, Moody's, che in un nanosecondo e automaticamente declasserร  il rating, il valore della societร , da SD, fallimento selettivo, a D, fallimento. Un meccanismo automatico codificato nelle regole dell'alta finanza: se non hai pagato le cedole/interessi del bond da 300 milioni vai in fallimento. La procedura prevede una seconda telefonata, che non allunga la vita, anzi. Ogni obbligazionista, puรฒ, in qualsiasi momento da questo istante rivolgersi al Security Agent con una disposizione secca: escutere le garanzie, ovvero farsi pagare senza se e senza ma. C'รจ un margine, assottigliatosi come non mai in queste ultime ore. I mercati chiedono un cambio di passo che Onorato non vuole sentire. Debtwire, l'agenzia mondiale finanziaria del gruppo Financial Times, riporta una voce confidenziale: ยซMoby deve proporre agli obbligazionisti e alle banche un piano credibile in cui prevede un cambio radicale di governance e un nuovo management alla guida della compagnia. A questo deve aggiungere aziende terze, potenzialmente nuovi armatoriยป. Vogliono, insomma, la testa di Onorato, per salvare la compagnia, con una proroga del debito e magari nuovi denari. Dopo il sequestro dei 55 milioni da parte dello Stato la paura di restare senza niente in mano dilaga come un virus e non รจ da escludere che le nuove mosse siano tutte nello scacchiere della finanza americana. L'agenzia di investigazione finanziaria Reorg, del gruppo Bloomberg, lascia trapelare l'intento degli obbligazionisti: un nuovo appello ai giudici fallimentari, questa volta con la certezza del risultato. Gli investimenti a Porto Cervo Sotto la lente dei giudici fallimentari, per esempio, finiscono i soldi della compagnia di navigazione destinati all'acquisto di immobili a Porto Cervo per conto della societร  e poi affittati, guarda caso, allo stesso presidente della Moby, quel Vincenzo Onorato che si liquida stipendi da 3 milioni di euro all'anno e se li fa anticipare senza colpo ferire per altri tre anni. Come se la societร  navigasse nell'oro e i debiti fossero solo un'illusione ottica. Negli anni della grande crisi, dell'indebitamento a manetta, la societร  spende la bellezza di 4 milioni e mezzo per una "dependance" a Porto Cervo. Cifre criptate, iscritte nei bilanci di societร  incastrate come matriosche, una sull'altra, per rendere incomprensibile quel fiume carsico di denaro pubblico che si trasforma senza colpo ferire in moneta sonante da proteggere nelle casseforti di famiglia. Vincenzo Onorato ha una marea di debiti da saldare ma non ci pensa due volte ad attribuirsi un compenso da tre milioni di euro all'anno. La conferma dello "stipendio" Nel 2018 i crediti della Moby verso Onorato salgono a circa 6 milioni di euro, come emerge dal quadro dei rapporti con le parti correlate. Nonostante le difficoltร  finanziarie il patron di Mascalzone Latino si merita ancora 3 milioni di euro di stipendio per il 2018. Nel bilancio dello stesso anno, alla voce "Anticipi a fornitori" compare l'ennesimo anticipo di denaro: cifre da capogiro e nuovo credito verso il presidente del Consiglio di amministrazione per l'elargizione, in pieno 2018, con i conti sempre piรน in rosso, di un anticipo pari a 4 milioni e 990 mila euro. Tutto regolare? Lo diranno i giudici, quelli civili e non solo. Resta il capitolo finale: che ne sarร  dei trasporti da e per la Sardegna? Si attenderร  lo scacco matto della finanza o quello della magistratura? Oppure le istituzioni sapranno prevenire e decidere? Di certo la Sardegna non puรฒ attendere. Mauro Pili P.S. Speriamo bene per la Toremar
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