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113273 messaggi.
ELBANA da Capoluveri pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 11:20
Se è per quello,prima del Flamingo,abbiamo avuto per decenni il cinema dal Nicchero...che non c'entra nulla,come non c'entrano nulla le persone che si sono distinte all'estero con il Comune Unico! Orsù...
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A quando il ritorno di Paola Mancuso? pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 11:06
Dopo la catastrofe politica di Rio penso che l'unica soluzione sia il ritorno della Paola Mancuso. Speriamo presto
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Per Gualberto Gennai pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 11:04
Caro Presidente capisco la sua strenua difesa del passato, ma per cortesia torni al reale! Siano nel 2020. Le cose sono cambiate , la gente si evolve e lei parla delle Guerre Puniche! Rimanere ancorati al passato ha portato allo sfacelo di oggi lei se lo addebita pure Si evolva Rimanga sul suo No, ma mediti sul cambiamento Essere aggrappati allo scoglio non rende Si guardi intorno o torni all'Elba. Da 15600 km di distanza i problemi non emergono Con stima comunque
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Gualberto Gennai da Melbourne, Australia pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 10:07
Da Gualberto Gennai, presidente dell’AEM, Associazione Elbani nel Mondo di Melbourne, 09 agosto 2020 Agli Elbani delle due risposte: - Da residente da ISOLA D'ELBA pubblicato il 5 Agosto 2020 alle 14:00: - Siamo rimasti al Medioevo pubblicato il 5 Agosto 2020 alle 14:09: In risposta alle vostre lettere, non firmate. E’ una dimostrazione non etica per dimostrare la sincerità di quanto si voglia esprimere in argomenti di grande importanza. Io vivo a Melbourne con una grande Comunità di Elbani come ho precedentemente accennato. Sono un Elbano di Capoliveri vantandomi di esserlo. Per andare in ordine, per coloro che non lo sapessero, il nuovo Teatro Flamingo e il Koala di Capoliveri sono stati I miei gioielli, per avervi vissuto per circa 14 anni dal 1973 al 1986, nel bene e nel male. I due Elbani che hanno risposto alla mia lettera, forse non hanno capito I reali valori di quanto detto. Con la mia presidenza dell`Associazione Elbani nel Mondo ho avuto l`onore e il piacere di contattare dei grandi personaggi di origine Elbana e Australiana. Gli Elbani, cosiddetti Oriundi, hanno rappresentato con entusiasmo la loro discendenza Elbana come, per esempio, l`ex Ministro degli Esteri del Venezuela Dr. Miguel Bulleri Riva, il quale fu anche Ambasciatore negli USA, era di origini elbane. Il Presidente del Senato del Venezuela Dr. Martorella proveniva da Marciana. A Mar del Plata in Argentina abbiamo la Professoressa Anna Maria Martorella laureata in “Impatto della Violenza contro le Donne e Psiche Infantile”; la Prof.ssa si pregia di essere Elbana con provenienza da San Piero in Campo. E` molto vicina alla nostra Associazione e spesso ci sentiamo. Ci è giunta anche una importante lettera da un nostro connazionale Avv. Luis Alfredo Battaglini da Buenos Aires parlandoci di una numerosa famiglia e di grandi Professionisti fra Avvocati, Medici e Ufficiali, vantando la sua provenienza da San Piero. Sempre a Buenos Aires uno fra I migliori Ristoranti della Provenienza è gestito da Sergio Ballerini di Capoliveri che emigrò in Argentina con l`intera famiglia. Il Capoliverese Ernesto Puccini, dal Mato Grosso in Brasile col suo Floriano Pesoto riusci a scoprire un nuovo Fiume chiamato poi “Rio Puccini”. Abbiamo anche il Regista e Commediografo con un premio Oscar, un vanto che Jan Sardi coinvolge anche l`Elba essendo parte di una famiglia Capoliverese. Questi nostri conterranei all`estero hanno onorato l`Elba e i Paesi dei loro padri e nonni. Non più errate allusioni contro questa grande e operosa Comunità residente all`estero in onore dei loro padri e nonni che ebbero il coraggio di emigrare, non per fare una passeggiata lungo mare, ma procurare lavoro per I loro figli diventati leggende in quei paesi onorando la provenienza dei loro antenati. Comunque come andranno le cose noi saremo per il NO. Cordialita`e saluti per tutti. Gualberto Gennai da Melbourne. Presidente AEM.
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LA PRESENTAZIONE DI UNA PRESUNTA VERITA' pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 9:10
[COLOR=darkred][SIZE=4] DE SANTI: UN LIBRO PER NON DIMENTICARE E GUARDARE AL FUTURO – [/SIZE] [/COLOR] In uscita “La Balena Bianca e la caduta dell’ultimo castello”, racconto di cinque anni di politica amministrativa da Rio a Portoferraio [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/claudio.JPG[/IMGSX] Un ex sindaco che diventa scrittore? Succede all’Isola d’Elba ed è il caso di Claudio de Santi, architetto fiorentino da decenni ormai elbano d’adozione, di cuore e di interessi lavorativi oltre che politici. Dopo l’esperienza fatta dapprima come sindaco di Rio nell’Elba, comune strappato alla sinistra nel 2014 dopo una lunghissima egemonia “rossa”, e poi come assessore esterno a Portoferraio nella giunta Ferrari nel 2019, oggi de Santi è responsabile del settore Dipartimenti del coordinamento Forza Italia di Firenze Città, ma non dimentica certo la sua passata esperienza amministrativa elbana, tanto da scrivere un libro sui fatti degli ultimi cinque anni. Perché la voglia di mettere tutto per iscritto? Soprattutto per non dimenticare – racconta l’autore – fatti accaduti ed inconfutabilmente dimostrati dai resoconti della stampa locale. Rio, innanzitutto, non può non ricordare i miei quattro anni di amministrazione, combattuti in una realtà amministrativa compromessa da problemi contabili venuti poi alla luce grazie al mio operato ed al successivo vaglio della Corte dei Conti, che ha puntualmente confermato tutto. Il mio libro è un insieme di racconti, testimonianze e contributi autorevoli tutti volti a ristabilire definitivamente una verità che ancor oggi è estremamente attuale, visto quello che accade proprio in questi giorni alla amministrazione comunale di Rio. E poi Portoferraio: un altro caso da ricordare con dovizia di particolari, soprattutto nel periodo che coincise con la campagna elettorale per le amministrative del maggio 2019, durante il quale molti fatti accaduti meritano anche in quel caso di essere ricordati. Lo scopo è fare in modo che non si ripetano in futuro degli errori politici come quelli che hanno portato alla frammentazione delle liste di centrodestra per poi stendere letteralmente un tappeto rosso alla sinistra che attualmente governa indisturbata il capoluogo elbano senza averne i numeri a livello di coalizione. Il titolo del libro incuriosisce: cos’è questa Balena Bianca di cui si parla? E’ semplicemente un riferimento alla vecchia politica toscana, quando l’Elba, dapprima feudo DC negli anni ‘60/’70 e poi terra di moderati di centrodestra in tutti i suoi comuni, veniva vista dal resto della Toscana “rossa” come una specie di balena, vista la forma con cui si staglia all’orizzonte, dapprima bianca – appunto – e poi azzurra, con riferimento ai colori della politica. E la caduta dell’ultimo castello è proprio riferita alla conquista del comune di Rio Elba nel 2014, ultimo baluardo della sinistra sull’isola, allorchè vinsi nettamente le elezioni amministrative alla guida di una lista civica ispirata al centrodestra. Che messaggio politico manda con questo libro? Non ho certo la presunzione di avere la ricetta per risolvere i problemi dell’Elba, ma ogni riferimento alla necessità di una politica unitaria, sia a livello di scelte che il territorio subisce dall’esterno che di gestione delle risorse e delle potenzialità dell’isola, è fortemente voluto. L’Elba ha tutto, a livello risorse, di capacità e di potenziale umano e politico, per decidere il proprio destino senza farsi imporre alcunché, ma soprattutto ha la possibilità di fare da modello di sviluppo turistico ed amministrativo in generale in un momento delicatissimo come quello che stiamo vivendo. Che sensazioni prova rileggendo quello che ha scritto? Soprattutto tanta amarezza, per aver dovuto rinunciare ad amministrare il mio comune di Rio nell’Elba dedicandomi esclusivamente alla risoluzione dei problemi contabili ereditati, oltre che per aver dovuto concludere prima del previsto il mio mandato amministrativo, anche se ne è valso la pena perché l’unificazione delle due Rio – e questo è uno dei tanti dati inconfutabili che emergono dal libro – ha portato in dote alla comunità riese risorse diversamente impensabili. Come queste siano gestite, poi, è un altro discorso. Quella stessa amarezza è legata anche ai fatti di Portoferraio, che mi hanno visto protagonista solo per pochi mesi, ma abbastanza per percepire in tutte le sfumature quello che accadeva intorno a Mario Ferrari. Da politico di centrodestra, cosa si sente di dire – concludendo – in prospettiva delle prossime elezioni regionali? Innanzitutto rivolgo un grande apprezzamento al lavoro del nostro coordinatore regionale di Forza Italia, Stefano Mugnai, che fra l’altro è anche autore della prefazione del mio libro. La coalizione di centrodestra sta lavorando molto bene, ed i segnali che arrivano dal territorio fanno capire che i cittadini toscani hanno davvero voglia di voltare pagina. La gestione di quanto avviene all’Elba invece è la dimostrazione, con la sua frammentarietà, di come certi problemi organizzativi interni siano ancora ben lontani dall’essere risolti.
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Per non dimenticare pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 8:47
[COLOR=darkred][SIZE=4] PREGO SI ACCOMODI ALL’OMBRA DELL’IBISCO [/SIZE] [/COLOR] Saremo anche critici “strumentali” anche se nel nostro caso gli unici strumenti sarebbero qualche striscia di buon legno, un barattolo di vernice e cosa più difficile da trovare un poco di BUONA VOLONTA’ … Ebbene questo incipit per ricordare che è trascorso un mese esatto (9 Luglio)dalla richiesta di manutenzione delle panchine nei giardini a fronte piazzale alto fondale quelli della panchina rossa e dell’ombroso magnifico Ibisco delle Norfolk …ma come da prassi nessuno ha provveduto eppure ricordo bene le parole redatte a pag.6 del programma dei nostri attuali “reggenti” : Creazione di un sistema efficace per la gestione del verde pubblico “allo scopo di garantire immediatamente il decoro, l’implementazione del verde ove necessario ed il controllo di tutte le aree verdi della Città, dalle fioriere alle rotatorie, dalle siepi spartitraffico ai giardini pubblici” Forse con la grande mole di lavoro che vi vede impegnati questa è stata una semplice dimenticanza, per questo molto cortesemente vi chiediamo di provvedere quanto prima e se proprio non avete tempo beh fate un atto di umiltà (vi farebbe solo onore) e chiamate la task force di Fornino che probabilmente in una mezza giornata ce lo restituirebbe più accogliente e più bello che pria….
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LA NOSTRA STORIA pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 8:06
[COLOR=darkblue][SIZE=3] POGGIO – ACCADEMIA DEL BELLO – MERCOLEDI 12 AGOSTO 2020 – ORE 21,30. Caprili dell’isola d’Elba [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/caprili.JPG[/IMGSX] L’architetto Silvestre Ferruzzi illustra il volume “Caprili dell’Elba”scritto assieme a Fausto Carpinacci parlando di questa piccola capanna primitiva e modello sul quale sono state pensate le magnificenze dell’architettura, come ebbe a dire Marc-Antoine Laugier, e archetipo primordiale di uno spazio circoscritto dall’essere umano costantemente alla ricerca di un nuovo “utero” per proteggersi dalle avversità del mondo.I caprili dell’Elba riassumono tutto questo; disseminati sui ventosi monti dell’isola, offrirono rifugio ai pastori dalle piogge e dai fortunali lassù, in quel piccolo mondo che ogni giorno si alimentava di paesaggi sconfinati. La partecipazione è limitata nel rispetto delle Norme Covid19. Ingresso gratuito. Per prenotazioni 3475857092
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 9 Agosto 2020 alle 5:42
ARSENALE DELLE GALEAZZE [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/mercato.JPG[/IMGSX] “Allo scopo, è nostra ferma intenzione procedere sin dall’avvio della legislatura, alla realizzazione di un nuovo modello di gestione di tutto il patrimonio storico e monumentale della Città attraverso una fondazione culturale partecipata interamente dal Comune di Portoferraio, superando tutti i sistemi di gestione finora adottati, in particolare quello adottato con la Cosimo de’ Medici Srl, per arrivare ad un modello di gestione più idoneo, svincolato da altri sistemi collaterali e collegati come succede con la partecipata, con un management all’altezza del ruolo.” Sono queste parole testuali del programma della lista “Cosmopoli rinasce” che si trovano scritte al Capo V intitolato “LA CULTURA” (pg 8) di detto programma. L’arsenale delle Galeazze museo dei cetacei? La giunta Zini ha proceduto a questa scelta su indicazione della fondazione culturale di cui sopra ? Credo che l’Arsenale delle Galeazze rientri a pieno titolo nel patrimonio storico e monumentale della città di Portoferraio. A questo patrimonio va restituito. Come ? E’ un monumento storico(lo ricorda una lapide affissa al suo ingresso)e tale va trattato. Uno spazio che dunque potrebbe essere usato per la memoria storica del territorio di cui fa parte:la storia di Portoferraio. Certo Portoferraio ha bisogno di attività commerciali che sono scomparse dal centro storico ma non mettiamole dentro un monumento storico. Certo è importante il museo dei cetacei ma non mettiamolo dentro un monumento storico. Marcello Camici
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X Ordinanze da Da casa pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 20:31
Ecco che iniziano i commenti alla Capoliverese...ma pensa per te invece di fare il meschino! 😉
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Ordinanze da Capoliveri pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 18:33
Lo sceriffo Montagna è partito in tromba con le ordinanze di demolizione. In una settimana ne ha già fatte due, una a Barabarca e una a Lacona. Chissà se si ricorderà della sua?
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Proloco marciana marina presenta pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 18:30
[COLOR=darkblue][SIZE=3] INCONTRO CULTURALE DI DOMENICA 9 AGOSTO [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/pro.JPG[/IMGSX] Alle ore 21:30 in Piazza Bonanno, parleranno Gloria Peria e Marina Segnini Domenica . Gloria Peria, laureata in Lettere moderne con indirizzo storico, è Direttore scientifico della gestione associata degli archivi storici di tutti i comuni dell’Isola d’Elba. Con lo scopo di valorizzare il patrimonio archivistico locale ha scritto numerosi saggi, progettato e realizzato mostre, convegni ed eventi culturali. Marina Segnini, laureata in Storia dell’Arte e avviata verso ulteriori studi di archivistica e biblioteconomia, ha recentemente collaborato alla realizzazione di eventi culturali sul territorio elbano e ha partecipato a pubblicazioni inerenti la storia locale. “Santa Chiara Patrona di Marciana Marina; Di saraceni, di Chiara d’Assisi e di una chiesa a lei dedicata costruita sulla spiaggia e poi “spostata” in una piazza della Marina “ Vige l’obbligo di prenotazione, effettuabile mediante i seguenti contatti: E-mail, prolocomarcianamarina@gmail.com Telefono, Alex +393249525573 - Michele +393663594435
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RICCARDO NURRA pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 17:49
[COLOR=sienna][SIZE=4] BAROCCITE E INCOSCIENZA [/SIZE] [/COLOR] Della “Baroccite” ne abbiamo già parlato: è un modo di vivere, un tirare avanti quotidiano senza notare e porre rimedio al “brutto”, allo sciatto, al non “rifinito” Qui però si esagera: o siamo ciechi o siamo irresponsabili incoscienti. Proprio in mezzo alla Calata Italia (la strada del porto) c'è una scalinata che porta a Piazza Virgilio, spazio utilizzato come parcheggio per ora, almeno fino a quando qualche locale di Carpani o di S.Giovanni non chiederà di metterci tavoli e sedie. Bene, oltre la scala c'è un corridoio che porta alla piazza. Una griglia è da mesi scoperchiata e coperta solo parzialmente da una transenna rotta con la targhetta “Comune di Portoferraio”: la sera la zona è quasi buia ed è un miracolo che ancora non ci sia stato qualche gravissimo incidente. Neanche la mia visita ai Carabinieri del 30 luglio u.s., fatta come cittadino, per segnalare questo pericolo, ha sortito alcun risultato. Qui la Baroccite diventa incoscienza. Ma più che le parole contano le immagini. ( con aggiunta di una n.d.r) Riccardo Nurra
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Campese Doc da Campo pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 16:31
Complimenti all'Amministrazione Montauti per il previsto servizio di Vigilanza notturna nei punti nevralgici della movida Campese,finalmente una iniziativa seria a tutela delle strutture Comunali e dei Commercianti.Bravi !!
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Estate 2020 Aproposito di area marina protetta da Portoferraio pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 16:25
Leggendo l' articolo su Elba Report a proposito della istituzione di un' area marina protetta nelle acque intorno all' Isola d' Elba, sono rimasta colpita dalle tante belle parole presenti in un unico articolo. Tutela dell' ambiente, protezione del mare, delle specie che lo popolano, integrazione fra uomo e natura...e mi sono venute in mente le parole che sentivamo negli anni in cui fu istituito il Parco.... Con uno sguardo al passato e uno al presente, però, purtroppo, noto quanto il Parco ha dato alla nostra isola, hai suoi abitanti, alla natura.... Se avere un' area marina protetta porta allo stesso risultato, forse come varie istituzioni si rivelerà un salvadanaio da cui qualcuno potrà attingere, ma da cui il vero protagonista ( l'ambiente) non trarrà alcun vantaggio. Mi soffermo infatti a pensare come Legambiente, forte sostenitrice dell'area marina protetta, possa far conciliare lo sversamento a mare dei sali prodotti dal futuro dissalatore con la serena vita degli abitanti del mare: flora e fauna marina, che risentiranno profondamente del cambiamento al loro micro ambiente e che non riusciranno a trarre vantaggio da cartelli, telecamere e gommoni che gireranno per "vigilare", ma che lentamente moriranno. Ed è a questo punto che mi chiedo con profonda amarezza e dolore che cosa sarà della nostra bella isola, che noi, persone comuni, amiamo, rispettando il mare in cui facciamo il bagno, raccogliendo la sporcizia che a volte troviamo in spiaggia, godendo del bello che ci circonda, convinti che i bagnanti che godono del mare non disturbino la fauna marina. Mi chiedo come coloro che scrivono articoli piene di belle parole , possano pensare che noi gente comune non vediamo il marcio che si nasconde dietro.
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 16:10
Allora era vero che c'era una proposta privata per il recupero delle Galeazze ad una funzione commerciale a servizio dei residenti e dei turisti! Allora è giusto chiedere all'ineffabile Giunta Zini che mai risponde se ha esaminato la proposta.Se si è informata, oppure se ha semplicemente preferito accodarsi agli interessi ambientalisti e alla spesa pubblica (tanto paga pantalone) anche se poi ci sarà qualche fortunato che gestirà con i soldi del parco. Statalismo allo stato puro per esporre un fac simile di balena di altri mari. Ci si domanda allora perchè qualche occhiuto controllore in questo caso stia zitto e buono, non parli di danni erariali, di mancata redditività eccetera eccetera. Ma è una stagione strana questa, basta pensare che si fa e si disfa per esempio tagliando ovunque parcheggi in barba a contratti di concessione e gestione in essere. Non sarà che poi il conto lo pagheranno i cittadini perchè i danneggiati vorranno essere risarciti?
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RIO ESTATE 2020 pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 15:49
[COLOR=darkblue][SIZE=3] AL TEATRO DELLE MINIERE È TEMPO DI ANNI 70 CON WILMA GOICH E VALERIO LIBONI [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/liboni.JPG[/IMGSX] Lunedì 10 Agosto alle 21.45 il concerto. In scaletta alcune fra le più belle canzoni del panorama musicale. E’ attivo il servizio navetta gratuito Lunedi 10 Agosto, organizzato dall’amministrazione comunale di Rio in collaborazione con la Pro Loco e curato dall’agenzia Live di Portoferraio si terrà al teatro delle miniere con ingresso e servizio navetta gratuiti, il concerto di Wilma Goich e Valerio Liboni dei Nuovi Angeli dal titolo Formidabili quegli anni. Valerio Liboni, vanta un’attività professionale di tutto rispetto che dura da 50 anni. Batterista, autore e leader di gruppi storici come I Nuovi Angeli, I Ragazzi Del Sole, La Strana Società, nel tempo, si è distinto all’interno del panorama musicale italiano anche come talentoso songwriter , scrivendo canzoni e collaborando con alcuni dei nostri più importanti artisti tra i quali, Fiorella Mannoia, Umberto Tozzi, Donatella Rettore, New Trolls, Dino, Mal, Little Tony, Wilma Goich, e molti altri. La sua carriera da solista vanta 6 album e svariati singoli, ha anche scritto le musiche di storiche sigle radiofoniche e televisive adottate dalle reti R.A.I, tra le quali “Il Festival di Sanremo”, “La Domenica Sportiva”, e “Alto Gradimento”. Con lui nella serata Wilma Goich, subito famosa con “le colline sono in fiore”, presentata a San Remo nel 1965. Ha continuato la sua carriera musicale con molte altre hit, tra questi ricordiamo; Se stasera sono qui, gli occhi miei e baci baci baci. In coppia con Edoardo Vianello ha formato il duo i Vianella e furono ancora successi. Ricordiamo, Semo gente de borgata, fijo mio entrambe scritte da Franco Califano. Wilma Goich continua a lavorare sia in teatro che in tour nelle piazze italiane proponendo le sue belle canzoni.
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Le Galeazze da Isola pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 14:48
Un museo dei cetacei nel vecchio e caratteristico mercato? Una riflessione...quando non si regge il vino,l'uva va mangiata a chicchi!
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Portoferraiese da Portoferraio pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 13:58
Ho letto con molta attenzione il messaggio di Luciano Rossi componente della passata amministrazione Ferrari. CONDIVIDO OGNI SINGOLA PAROLA sono un Portoferraiese che l'ha votata signor ZINI non mi si venga a dire che questo mio messaggio sia STRUMENTALE Alle Galeazze x far rivivere il centro storico è giusto l'indirizzo Ferrari. Lo sapete anche Voi il cittadino vivrebbe anche l'inverno di tale e bella piazza COPERTA l'estate darebbe vita con i turisti i residenti godrebbero ancora del piccolo negozio di vicinanza e con un'altro piano si potrebbe avere librerie spazi x bambini e chi più ne ha .....l'idea di fare piccoli luoghi dove vendere e degustare i nostri prodotti tipici...ma l'idea non vi piace cari amministratori? RIPENSATECI E NON PERCHÉ L'AVEVA PENSATA IL FERRARI È UNA IDEA DA SCARTARE
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Uno, nessuno e centomila da Giardini delle Ghiaie pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 13:45
Non ho potuto fare a meno di notare il degrado e la sporcizia che abitano nei giardini delle ghiaie in quest’ultimo periodo.. - UNO squallore unico, giochini per i bambini rotti, panchine malmesse, odore di pipì proprio nelle vicinanze dei giochi, fiori secchi, piante che implorano acqua e cura... - CENTO bidoni della spazzatura uno diverso dall’altro, perché le cose fatte bene a noi non ci piacciono, e alcuni per di più sono anche LEZZI perché puliti ci fanno ribrezzo, il massimo è raggiunto dalla tinozza nera posta all’angolo del giardino vicino al cancello tra i due esercizi pubblici Le Sirene, colma di scarti delle potature misti a carte e cartacce di ogni tipo... - CENTOMILA cicche sparse per terra contornate da decine di bottigliette di plastica, fazzoletti, carte in genere, e via dicendo... DIVERSE SFACCETTATURE DELLO STESSO PROBLEMA. Sicuramente in primis ci sta un’inciviltà degli utilizzatori di questi spazi pubblici, per lo più ragazzi che invece di essere lasciati abbandonati a se stessi avrebbero bisogno di essere educati al rispetto ed alla cura anche e soprattutto di ciò che non è loro ma è di tutti. Posto ciò, subito dopo l’inciviltà del genere umano, arriva la negligenza e l’incompetenza di un’amministrazione che non vede o fa finta di non vedere lo squallore in cui il nostro paese sta sprofondando in questo ultimo periodo. Pensavano di risolvere il problema della sporcizia incrementando la quantità di bidoni presenti nei giardini? Non solo non hanno risolto il problema abbruttendo ulteriormente questo spazio che dovrebbe essere un chicchino, unico polmone verde del centro, ma lo hanno addirittura peggiorato perché il sudicio resta e al posto di qualcuno che pulisce ci hanno messo i summenzionati terribili bidoni. Non c’è bisogno di andare a cercare professoroni, grandi manager, personalità politiche forestiere, per fare queste grandi cappellate. Ma questi ruoli amministrativi non dovrebbero essere ricoperti da personalità idonee a “tirare avanti la baracca” magari migliorandola? Oppure ci dobbiamo accontentare di un paese in degrado e in discesa libera verso il fallimento amministrativo, pur di assecondare gli interessi e i personalismi di chi non ha saputo trovare il proprio posto nel mondo?!
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Luciano Rossi pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 12:40
[COLOR=darkred][SIZE=2] MUSEO DEI CETACEI A LE GALEAZZE? UN ALTRO COLPO MORTALE PER IL CENTRO STORICO DI PORTOFERRAIO CHE CORRE IL RISCHIO DI PERDERE ANCHE I MINIMI SERVIZI PER I RESIDENTI. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/mercatocop.JPG[/IMGSX] E’ noto a tutti che la nostra città è interessata da ingenti flussi turistici con le traghettazioni, le crociere e la nautica da diporto, che però lasciano ben poco sul mercato locale. Da questo presupposto nacque la necessità per la città di attrezzarsi con nuovi e più interessanti servizi e con opere di riqualificazione urbana per incentivare la permanenza e la spesa turistica in loco. La precedente amministrazione a guida Mario Ferrari, aveva pensato di intervenire su Le Galeazze, seguendo il modello di San Lorenzo di Firenze, per due motivi: -Per lo stato di pericolo delle coperture che imponeva e impone un intervento urgente. –per la possibilità di usare questo ampio spazio per creare attrattività per i turisti e servizi per gli abitanti del centro storico di Portoferraio. L’idea fu quella di creare una Piazza del Gusto dove si sarebbero confrontati i migliori piccoli ristoratori, un’area di vendita di prodotti della filiera Elbana (pesce, frutta, vino) insieme a attività commerciali più tradizionali, alimentari e non. In questa ottica di intervento rapido era stato emesso un avviso pubblico per sollecitare un intervento privato, stimato in circa 3 milioni di euro. C’era stata una manifestazione di interesse con un progetto di intervento con le relative garanzie finanziarie presentata da un gruppo imprenditoriale elbano. Dalla relazione di intervento era emerso un: Ipotesi di riuso. L’edificio storico delle Galeazze ha una superficie di 1.625 mq che, soppalcato nella parte centrale poteva raggiungere una superficie commerciale di circa 2.750 mq Per dare nuovo impulso al mercato, oltre alla realizzazione di un ambiente di valore architettonico, pensammo di puntare ad una forte caratterizzazione nell’offerta commerciale per qualità e tipicità: -Prodotti provenienti dal mare e dalla terra Elbana (vino – miele – minerali – pesce fresco e lavorato - ecc.); -Artigianato selezionato e moda. -Strutture di vendita e di consumo sul posto di prodotti a KM 0: Piccoli ristoranti, street food, bar ecc. Si sarebbe così realizzata una “Piazza del Gusto” (dove si potevano acquistare o consumare prodotti alimentari tipici), un’area dove si trovano le attività mercatali più tradizionali ed una zona di pregio dove si inseriscono nuove attività, anche stagionali. Un marketing mirato rivolto all’utenza turistica (le Crociere e la Diportistica in particolar modo) avrebbero potuto assicurare il successo dell’iniziativa per un buon periodo dell’anno, in modo da superare il punto di debolezza costituito dalla forte stagionalità della domanda. Non vi fu il tempo per dare risposta sia perché la Giunta Ferrari, sopraffatta dalle aggressioni esterne (basti ricordare la mozione di sfiducia) che tolsero spazio e forze, sia da aggressioni interne non dissimili da quelle attuali di Rio, ma non altrettanto ben gestite, era arrivata alla fine legislatura. Ora la nuova Giunta Comunale sembra che non abbia nemmeno preso in considerazione questa iniziativa che pure rispondeva a esigenze reali e si parla di nuovo del concorso per il Museo del mare e dei cetacei. Iniziativa ambiziosa, percorribile ma molto più lontana nel tempo rispetto all’urgenza di intervenire sulle Galeazze, e con obiettivi che potevano essere raggiunti meglio in altra parte della città. Traccio un quadro dei tempi di attuazione per confrontarlo con i tempi di questa Consiliatura già iniziata da un anno: - Dopo l’esito del concorso internazionale (!) avremo la necessità di andare all’incarico del progetto esecutivo con le relative disponibilità economiche; - poi della disponibilità dei finanziamenti per andare all’appalto e all’aggiudicazione, - infine avremo l’esecuzione dei lavori, i collaudi; - l’individuazione dell’Ente gestore; - la presa in consegna dell’opera e, finalmente, l’inaugurazione con il taglio del nastro. Per quanti anni sarà congelata ancora questa parte di città? Non ci sono altri immobili vuoti in posizione più defilata dal centro sui quali programmare questo museo? (vedi caserme vuote?, Poste, Linguella ecc.) In uno spirito di continuità amministrativa e di tutela degli interessi dei cittadini di Portoferraio, non sarebbe conveniente mettere in fila le iniziative, ambedue destinate a arricchire la città di Portoferraio? Il 25 Agosto parte l’iter per l’ adesione al concorso dei concorrenti, il tempo non è molto per allargare il dibattito cittadino. Dr. Luciano Rossi Ex presidente del Consiglio Comunale
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