Visti i disastri degli ultimi Sindaci il ritorno della Mancuso sarà la salvezza del Comune unico.
Molti adesso hanno terrore di questo
Rassegnatevi
La fine è vicina e il ritorno di Paola sarà l'inizio del riscatto
113259 messaggi.
Per amministrazione Portoferraio
Grazie per aver risolto il problema della rumorosa griglia in Via Guerrazzi.
A Rio penso che ne abbiamo viste abbastanza. Ci mancherebbe solo il ritorno della Mancuso. Magari sponsorizzata dal Bosi con Fortunato vice. Suvvia. Duri va bene ma tutto ha un limite
Leggo l'articolo su quinews in particolare dove si tirano in ballo le forze dell'ordine....... Sarà anche vero che fanno quello che possono con i mezzi che hanno, ma si potrebbe fare molto di più......... Quanti tonni pescati e venduti di frodo, quanti calamari pescati con fonte luminosa e poi venduti, quanti diportisti calano palangaro con più di 200 ami, ce ne sarebbe ancora....... Con l'area marina protetta sarebbero sempre loro a controllare, quindi cosa cambia, niente.
Guide sub e diving, quanti sono elbani......... Questi vogliono la nostra libertà per fare soldi da spendere fuori dalla Elba
Mercato delle Galeazze
Sarebbe un gravissimo danno all’economia del centro storico destinare uno spazio così importante ad un museo dei cetacei. Si potrebbe fare alle ghiaie o in altri spazi. Spero che l’amministrazione rifletta bene prima di commettere un simile errore..
Lo strano caso del presidente degli Elbani nel mondo che si batte per i sette Campanili sullo scoglio. Per fortuna la storia è ricca di eventi, l'Australia non è più colonia, con Camberra capitale edificata apposta, e l'Italia non è più monarchia. Se si facesse Comune unico all'Elba sarebbe davvero una situazione peggiore di adesso? Liberissimi in tutto il mondo di essere contrari, ma a voi cosa vi cambia? La vostra elbanitudine nelle origini non cambia davvero.
PS: Grazie ma facciamo da soli.
Se è per quello,prima del Flamingo,abbiamo avuto per decenni il cinema dal Nicchero...che non c'entra nulla,come non c'entrano nulla le persone che si sono distinte all'estero con il Comune Unico! Orsù...
Dopo la catastrofe politica di Rio penso che l'unica soluzione sia il ritorno della Paola Mancuso.
Speriamo presto
Caro Presidente capisco la sua strenua difesa del passato, ma per cortesia torni al reale!
Siano nel 2020.
Le cose sono cambiate , la gente si evolve e lei parla delle Guerre Puniche!
Rimanere ancorati al passato ha portato allo sfacelo di oggi lei se lo addebita pure
Si evolva
Rimanga sul suo No, ma mediti sul cambiamento
Essere aggrappati allo scoglio non rende
Si guardi intorno o torni all'Elba.
Da 15600 km di distanza i problemi non emergono
Con stima comunque
Da Gualberto Gennai, presidente dell’AEM, Associazione Elbani nel Mondo di Melbourne, 09 agosto 2020
Agli Elbani delle due risposte:
- Da residente da ISOLA D'ELBA pubblicato il 5 Agosto 2020 alle 14:00:
- Siamo rimasti al Medioevo pubblicato il 5 Agosto 2020 alle 14:09:
In risposta alle vostre lettere, non firmate.
E’ una dimostrazione non etica per dimostrare la sincerità di quanto si voglia esprimere in argomenti di grande importanza.
Io vivo a Melbourne con una grande Comunità di Elbani come ho precedentemente accennato. Sono un Elbano di Capoliveri vantandomi di esserlo. Per andare in ordine, per coloro che non lo sapessero, il nuovo Teatro Flamingo e il Koala di Capoliveri sono stati I miei gioielli, per avervi vissuto per circa 14 anni dal 1973 al 1986, nel bene e nel male.
I due Elbani che hanno risposto alla mia lettera, forse non hanno capito I reali valori di quanto detto. Con la mia presidenza dell`Associazione Elbani nel Mondo ho avuto l`onore e il piacere di contattare dei grandi personaggi di origine Elbana e Australiana. Gli Elbani, cosiddetti Oriundi, hanno rappresentato con entusiasmo la loro discendenza Elbana come, per esempio, l`ex Ministro degli Esteri del Venezuela Dr. Miguel Bulleri Riva, il quale fu anche Ambasciatore negli USA, era di origini elbane. Il Presidente del Senato del Venezuela Dr. Martorella proveniva da Marciana. A Mar del Plata in Argentina
abbiamo la Professoressa Anna Maria Martorella laureata in “Impatto della Violenza contro le Donne e Psiche Infantile”; la Prof.ssa si pregia di essere Elbana con provenienza da San Piero in Campo. E` molto vicina alla nostra Associazione e spesso ci sentiamo. Ci è giunta anche una importante lettera da un nostro connazionale Avv. Luis Alfredo Battaglini da Buenos Aires parlandoci di una numerosa famiglia e di grandi Professionisti fra Avvocati, Medici e Ufficiali, vantando la sua provenienza da San Piero.
Sempre a Buenos Aires uno fra I migliori Ristoranti della Provenienza è gestito da Sergio Ballerini di Capoliveri che emigrò in Argentina con l`intera famiglia.
Il Capoliverese Ernesto Puccini, dal Mato Grosso in Brasile col suo Floriano Pesoto riusci a scoprire un nuovo Fiume chiamato poi “Rio Puccini”.
Abbiamo anche il Regista e Commediografo con un premio Oscar, un vanto che Jan Sardi coinvolge anche l`Elba essendo parte di una famiglia Capoliverese. Questi nostri conterranei all`estero hanno onorato l`Elba e i Paesi dei loro padri e nonni. Non più errate allusioni contro questa grande e operosa Comunità residente all`estero in onore dei loro padri e nonni che ebbero il coraggio di emigrare, non per fare una passeggiata lungo mare, ma procurare lavoro per I loro figli diventati leggende in quei paesi onorando la provenienza dei loro antenati.
Comunque come andranno le cose noi saremo per il NO.
Cordialita`e saluti per tutti.
Gualberto Gennai da Melbourne.
Presidente AEM.
[COLOR=darkred][SIZE=4] DE SANTI: UN LIBRO PER NON DIMENTICARE E GUARDARE AL FUTURO – [/SIZE] [/COLOR]
In uscita “La Balena Bianca e la caduta dell’ultimo castello”, racconto di cinque anni di politica amministrativa da Rio a Portoferraio
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/claudio.JPG[/IMGSX] Un ex sindaco che diventa scrittore? Succede all’Isola d’Elba ed è il caso di Claudio de Santi, architetto fiorentino da decenni ormai elbano d’adozione, di cuore e di interessi lavorativi oltre che politici. Dopo l’esperienza fatta dapprima come sindaco di Rio nell’Elba, comune strappato alla sinistra nel 2014 dopo una lunghissima egemonia “rossa”, e poi come assessore esterno a Portoferraio nella giunta Ferrari nel 2019, oggi de Santi è responsabile del settore Dipartimenti del coordinamento Forza Italia di Firenze Città, ma non dimentica certo la sua passata esperienza amministrativa elbana, tanto da scrivere un libro sui fatti degli ultimi cinque anni.
Perché la voglia di mettere tutto per iscritto?
Soprattutto per non dimenticare – racconta l’autore – fatti accaduti ed inconfutabilmente dimostrati dai resoconti della stampa locale. Rio, innanzitutto, non può non ricordare i miei quattro anni di amministrazione, combattuti in una realtà amministrativa compromessa da problemi contabili venuti poi alla luce grazie al mio operato ed al successivo vaglio della Corte dei Conti, che ha puntualmente confermato tutto. Il mio libro è un insieme di racconti, testimonianze e contributi autorevoli tutti volti a ristabilire definitivamente una verità che ancor oggi è estremamente attuale, visto quello che accade proprio in questi giorni alla amministrazione comunale di Rio. E poi Portoferraio: un altro caso da ricordare con dovizia di particolari, soprattutto nel periodo che coincise con la campagna elettorale per le amministrative del maggio 2019, durante il quale molti fatti accaduti meritano anche in quel caso di essere ricordati. Lo scopo è fare in modo che non si ripetano in futuro degli errori politici come quelli che hanno portato alla frammentazione delle liste di centrodestra per poi stendere letteralmente un tappeto rosso alla sinistra che attualmente governa indisturbata il capoluogo elbano senza averne i numeri a livello di coalizione.
Il titolo del libro incuriosisce: cos’è questa Balena Bianca di cui si parla?
E’ semplicemente un riferimento alla vecchia politica toscana, quando l’Elba, dapprima feudo DC negli anni ‘60/’70 e poi terra di moderati di centrodestra in tutti i suoi comuni, veniva vista dal resto della Toscana “rossa” come una specie di balena, vista la forma con cui si staglia all’orizzonte, dapprima bianca – appunto – e poi azzurra, con riferimento ai colori della politica. E la caduta dell’ultimo castello è proprio riferita alla conquista del comune di Rio Elba nel 2014, ultimo baluardo della sinistra sull’isola, allorchè vinsi nettamente le elezioni amministrative alla guida di una lista civica ispirata al centrodestra.
Che messaggio politico manda con questo libro?
Non ho certo la presunzione di avere la ricetta per risolvere i problemi dell’Elba, ma ogni riferimento alla necessità di una politica unitaria, sia a livello di scelte che il territorio subisce dall’esterno che di gestione delle risorse e delle potenzialità dell’isola, è fortemente voluto. L’Elba ha tutto, a livello risorse, di capacità e di potenziale umano e politico, per decidere il proprio destino senza farsi imporre alcunché, ma soprattutto ha la possibilità di fare da modello di sviluppo turistico ed amministrativo in generale in un momento delicatissimo come quello che stiamo vivendo.
Che sensazioni prova rileggendo quello che ha scritto?
Soprattutto tanta amarezza, per aver dovuto rinunciare ad amministrare il mio comune di Rio nell’Elba dedicandomi esclusivamente alla risoluzione dei problemi contabili ereditati, oltre che per aver dovuto concludere prima del previsto il mio mandato amministrativo, anche se ne è valso la pena perché l’unificazione delle due Rio – e questo è uno dei tanti dati inconfutabili che emergono dal libro – ha portato in dote alla comunità riese risorse diversamente impensabili. Come queste siano gestite, poi, è un altro discorso. Quella stessa amarezza è legata anche ai fatti di Portoferraio, che mi hanno visto protagonista solo per pochi mesi, ma abbastanza per percepire in tutte le sfumature quello che accadeva intorno a Mario Ferrari.
Da politico di centrodestra, cosa si sente di dire – concludendo – in prospettiva delle prossime elezioni regionali?
Innanzitutto rivolgo un grande apprezzamento al lavoro del nostro coordinatore regionale di Forza Italia, Stefano Mugnai, che fra l’altro è anche autore della prefazione del mio libro. La coalizione di centrodestra sta lavorando molto bene, ed i segnali che arrivano dal territorio fanno capire che i cittadini toscani hanno davvero voglia di voltare pagina. La gestione di quanto avviene all’Elba invece è la dimostrazione, con la sua frammentarietà, di come certi problemi organizzativi interni siano ancora ben lontani dall’essere risolti.
[COLOR=darkred][SIZE=4] PREGO SI ACCOMODI ALL’OMBRA DELL’IBISCO [/SIZE] [/COLOR]
Saremo anche critici “strumentali” anche se nel nostro caso gli unici strumenti sarebbero qualche striscia di buon legno, un barattolo di vernice e cosa più difficile da trovare un poco di BUONA VOLONTA’ …
Ebbene questo incipit per ricordare che è trascorso un mese esatto (9 Luglio)dalla richiesta di manutenzione delle panchine nei giardini a fronte piazzale alto fondale quelli della panchina rossa e dell’ombroso magnifico Ibisco delle Norfolk …ma come da prassi nessuno ha provveduto eppure ricordo bene le parole redatte a pag.6 del programma dei nostri attuali “reggenti” : Creazione di un sistema efficace per la gestione del verde pubblico “allo scopo di garantire immediatamente il decoro, l’implementazione del verde ove necessario ed il controllo di tutte le aree verdi della Città, dalle fioriere alle rotatorie, dalle siepi spartitraffico ai giardini pubblici”
Forse con la grande mole di lavoro che vi vede impegnati questa è stata una semplice dimenticanza, per questo molto cortesemente vi chiediamo di provvedere quanto prima e se proprio non avete tempo beh fate un atto di umiltà (vi farebbe solo onore) e chiamate la task force di Fornino che probabilmente in una mezza giornata ce lo restituirebbe più accogliente e più bello che pria….
[COLOR=darkblue][SIZE=3] POGGIO – ACCADEMIA DEL BELLO – MERCOLEDI 12 AGOSTO 2020 – ORE 21,30.
Caprili dell’isola d’Elba [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/caprili.JPG[/IMGSX]
L’architetto Silvestre Ferruzzi illustra il volume “Caprili dell’Elba”scritto assieme a Fausto Carpinacci parlando di questa piccola capanna primitiva e modello sul quale sono state pensate le magnificenze dell’architettura, come ebbe a dire Marc-Antoine Laugier, e archetipo primordiale di uno spazio circoscritto dall’essere umano costantemente alla ricerca di un nuovo “utero” per proteggersi dalle avversità del mondo.I caprili dell’Elba riassumono tutto questo; disseminati sui ventosi monti dell’isola, offrirono rifugio ai pastori dalle piogge e dai fortunali lassù, in quel piccolo mondo che ogni giorno si alimentava di paesaggi sconfinati. La partecipazione è limitata nel rispetto delle Norme Covid19. Ingresso gratuito. Per prenotazioni 3475857092
ARSENALE DELLE GALEAZZE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/mercato.JPG[/IMGSX] “Allo scopo, è nostra ferma intenzione procedere sin dall’avvio della legislatura, alla realizzazione di un nuovo modello di gestione di tutto il patrimonio storico e monumentale della Città attraverso una fondazione culturale partecipata interamente dal Comune di Portoferraio, superando tutti i sistemi di gestione finora adottati, in particolare quello adottato con la Cosimo de’ Medici Srl, per arrivare ad un modello di gestione più idoneo, svincolato da altri sistemi collaterali e collegati come succede con la partecipata, con un management all’altezza del ruolo.”
Sono queste parole testuali del programma della lista “Cosmopoli rinasce” che si trovano scritte al Capo V intitolato “LA CULTURA” (pg 8) di detto programma.
L’arsenale delle Galeazze museo dei cetacei?
La giunta Zini ha proceduto a questa scelta su indicazione della fondazione culturale di cui sopra ?
Credo che l’Arsenale delle Galeazze rientri a pieno titolo nel patrimonio storico e monumentale della città di Portoferraio.
A questo patrimonio va restituito.
Come ?
E’ un monumento storico(lo ricorda una lapide affissa al suo ingresso)e tale va trattato. Uno spazio che dunque potrebbe essere usato per la memoria storica del territorio di cui fa parte:la storia di Portoferraio.
Certo Portoferraio ha bisogno di attività commerciali che sono scomparse dal centro storico ma non mettiamole dentro un monumento storico.
Certo è importante il museo dei cetacei ma non mettiamolo dentro un monumento storico.
Marcello Camici
Ecco che iniziano i commenti alla Capoliverese...ma pensa per te invece di fare il meschino! 😉
Lo sceriffo Montagna è partito in tromba con le ordinanze di demolizione. In una settimana ne ha già fatte due, una a Barabarca e una a Lacona.
Chissà se si ricorderà della sua?
[COLOR=darkblue][SIZE=3] INCONTRO CULTURALE DI DOMENICA 9 AGOSTO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/pro.JPG[/IMGSX] Alle ore 21:30 in Piazza Bonanno, parleranno Gloria Peria e Marina Segnini Domenica . Gloria Peria, laureata in Lettere moderne con indirizzo storico, è Direttore scientifico della gestione associata degli archivi storici di tutti i comuni dell’Isola d’Elba. Con lo scopo di valorizzare il patrimonio archivistico locale ha scritto numerosi saggi, progettato e realizzato mostre, convegni ed eventi culturali. Marina Segnini, laureata in Storia dell’Arte e avviata verso ulteriori studi di archivistica e biblioteconomia, ha recentemente collaborato alla realizzazione di eventi culturali sul territorio elbano e ha partecipato a pubblicazioni inerenti la storia locale. “Santa Chiara Patrona di Marciana Marina; Di saraceni, di Chiara d’Assisi e di una chiesa a lei dedicata costruita sulla spiaggia e poi “spostata” in una piazza della Marina “ Vige l’obbligo di prenotazione, effettuabile mediante i seguenti contatti: E-mail, prolocomarcianamarina@gmail.com Telefono, Alex +393249525573 - Michele +393663594435
[COLOR=sienna][SIZE=4] BAROCCITE E INCOSCIENZA [/SIZE] [/COLOR]
Della “Baroccite” ne abbiamo già parlato: è un modo di vivere, un tirare avanti quotidiano senza notare e porre rimedio al “brutto”, allo sciatto, al non “rifinito”
Qui però si esagera: o siamo ciechi o siamo irresponsabili incoscienti.
Proprio in mezzo alla Calata Italia (la strada del porto) c'è una scalinata che porta a Piazza Virgilio, spazio utilizzato come parcheggio per ora, almeno fino a quando qualche locale di Carpani o di S.Giovanni non chiederà di metterci tavoli e sedie.
Bene, oltre la scala c'è un corridoio che porta alla piazza.
Una griglia è da mesi scoperchiata e coperta solo parzialmente da una transenna rotta con la targhetta “Comune di Portoferraio”: la sera la zona è quasi buia ed è un miracolo che ancora non ci sia stato qualche gravissimo incidente.
Neanche la mia visita ai Carabinieri del 30 luglio u.s., fatta come cittadino, per segnalare questo pericolo, ha sortito alcun risultato.
Qui la Baroccite diventa incoscienza.
Ma più che le parole contano le immagini. ( con aggiunta di una n.d.r)
Riccardo Nurra
Complimenti all'Amministrazione Montauti per il previsto servizio di Vigilanza notturna nei punti nevralgici della movida Campese,finalmente una iniziativa seria a tutela delle strutture Comunali e dei Commercianti.Bravi !!
Leggendo l' articolo su Elba Report a proposito della istituzione di un' area marina protetta nelle acque intorno all' Isola d' Elba, sono rimasta colpita dalle tante belle parole presenti in un unico articolo.
Tutela dell' ambiente, protezione del mare, delle specie che lo popolano, integrazione fra uomo e natura...e mi sono venute in mente le parole che sentivamo negli anni in cui fu istituito il Parco....
Con uno sguardo al passato e uno al presente, però, purtroppo, noto quanto il Parco ha dato alla nostra isola, hai suoi abitanti, alla natura....
Se avere un' area marina protetta porta allo stesso risultato, forse come varie istituzioni si rivelerà un salvadanaio da cui qualcuno potrà attingere, ma da cui il vero protagonista ( l'ambiente) non trarrà alcun vantaggio.
Mi soffermo infatti a pensare come Legambiente, forte sostenitrice dell'area marina protetta, possa far conciliare lo sversamento a mare dei sali prodotti dal futuro dissalatore con la serena vita degli abitanti del mare: flora e fauna marina, che risentiranno profondamente del cambiamento al loro micro ambiente e che non riusciranno a trarre vantaggio da cartelli, telecamere e gommoni che gireranno per "vigilare", ma che lentamente moriranno.
Ed è a questo punto che mi chiedo con profonda amarezza e dolore che cosa sarà della nostra bella isola, che noi, persone comuni, amiamo, rispettando il mare in cui facciamo il bagno, raccogliendo la sporcizia che a volte troviamo in spiaggia, godendo del bello che ci circonda, convinti che i bagnanti che godono del mare non disturbino la fauna marina.
Mi chiedo come coloro che scrivono articoli piene di belle parole , possano pensare che noi gente comune non vediamo il marcio che si nasconde dietro.