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COMUNE INFORMA
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COMUNE INFORMA
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
16:31
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ARTICOLO 63 REGOLAMENTO URBANISTICO
da
ARTICOLO 63 REGOLAMENTO URBANISTICO
pubblicato il 21 Luglio 2018
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16:25
[COLOR=darkred][SIZE=5]FACCIAMO ANCORA UN PO' DI CHIAREZZA SULLE SPIAGGE LIBERE [/SIZE] [/COLOR]
Continuo a ricevere messaggi sulla questione delle spiagge libere. Ribadisco il mio imbarazzo, perché non mi occupo più di politica ed amministrazione pubblica e non dovrei essere io a spiegare, con trasparenza, come stanno le cose. Se può essere utile ai cittadini di Portoferraio, comunque, non mi sottraggo a qualche ulteriore precisazione. La variante urbanistica del 2012, approvata nel 2013, aveva una precisa finalità: bloccare le trasformazioni della costa e mantenerne il carattere di preminente bene pubblico. In urbanistica si chiama "invariante strutturale", che vuol dire bene identitario, per una comunità, da preservare per le future generazioni. Per questo fu creato l'art. 63, che imponeva, tra l'altro, il blocco di tutte le concessioni, fino ad un piano spiagge, da coordinare con tutti gli altri comuni, che, sulla base di analisi scientifiche, economiche ed ambientali, ridefinisse l'assetto futuro del demanio, garantendo e tutelando l'interesse della collettività a fruirne liberamente e degli operatori a farne un uso responsabile. Di fronte alle polemiche di questi giorni, che sono dannose per tutti, l'Amministrazione, i cittadini, gli operatori e persino l'immagine turistica di Portoferraio, sono quindi rimasto a dir poco meravigliato. Che cosa era successo all'art. 63, l'articolo della tutela della libera fruizione delle spiagge e della costa, che non mi ricordavo? Sono quindi andato sul sito del Comune ed ho trovato l'art. 63 scritto così come lo avevo lasciato 5 anni fa! Ho poi trovato un avvio del procedimento per realizzare il piano spiagge da parte della Giunta (a conferma della vigenza dell'art. 63) ed una recente delibera di modifica del Regolamento del demanio marittimo. Quest'ultimo atto, però, non può andare in contrasto con una norma urbanistica, che è sovraordinata e preminente. Ciò dipende anche dal fatto che le norme urbanistiche hanno un iter complesso, che prevede la partecipazione e le osservazioni dei cittadini, il che non accade alle altre norme regolamentari. L'ultima delibera, pertanto, andrebbe riformata e allineata alla norma dell'art. 63, poiché il non allineamento la rende quanto meno non applicabile, se non potenzialmente illegittima. Visto che tutta questa vicenda mi sembrava a dir poco surreale, mi sono sentito di dare un contributo di chiarezza, anche se non ero io quello che doveva farlo. Se, in questi anni, mi sono perso qualcosa, sarebbe opportuno che mi si facesse notare dove sbaglio e, soprattutto, che si aggiornasse il sito del comune, che riporta ancora il testo dell'art. 63 come lo approvammo noi. A proposito…...visto che avete avuto la pazienza di sopportare questo lungo post, leggetevi i primi 9 commi dell'art. 63, quelli che riguardano le spiagge e ditemi se non ho ragione:
"Art. 63 Disciplina delle aree del demanio marittimo
1. Fermo restando quanto previsto dalle norme previste dal piano per la realizzazione del sistema delle attrezzature della portualità turistica e della filiera della nautica le aree del demanio marittimo sono tutte classificate come aree di preminente interesse pubblico.
2. Nelle aree del demanio marittimo destinate alle attività turistiche, in attesa di specifico atto di governo del territorio, non è ammesso il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime finalizzate all’utilizzazione in esclusivo di parti di arenili, spiagge ghiaiose, coste in genere; possono invece essere rilasciate concessioni demaniali marittime finalizzate all’utilizzazione di specchi d’acqua per la realizzazione di punti ormeggio nei modi e nei termini di cui ai successivi commi da 6 a 10.
3. In attesa di specifico atto di governo del territorio, è ammesso il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime minimali finalizzate all’utilizzazione di piccole porzioni di arenile fino a 20 mq, solo per la realizzazione e gestione da parte di consorzi costituiti tra gli operatori di località, di strutture per la fornitura di servizi pubblici di assistenza a favore dell’utenza balneare oltre che di gestione, tutela e controllo del territorio, ferma restando la permanenza assoluta di porzioni di spiaggia libera. I consorzi tra gli operatori di località potranno assumere la gestione dell’arenile concesso alle condizioni stabilite dall’atto concessorio dietro la presentazione di specifico progetto che preveda in modo assolutamente prevalente lo svolgimento di servizi pubblici e la salvaguardia delle spiagge libere
4. Nelle aree di cui al comma 2, con esclusione delle aree definite aree marine protette di cui al successivo articolo 64, in attesa di specifico atto di governo del territorio e di quanto stabilito al comma 3 , sono confermate le concessioni demaniali marittime, per la gestione delle postazioni pubbliche delle “spiagge libere attrezzate”, dove dovranno essere svolte le attività, servizi pubblici di spiaggia sugli arenili liberi, in particolare, servizi di assistenza ai bagnanti ed ai portatori di handicap, di sorveglianza e pronto intervento, di pulizia degli arenili liberi e di garanzia di servizi igienici, con la possibilità di esercitare le attività di affitto ombrelloni e sedie sdraio, di piccole imbarcazioni e attrezzature per la nautica minore.
5. L’ubicazione delle postazioni delle “spiagge libere attrezzate”, che sono previste nel numero di una per ogni spiaggia, è la seguente: Le Viste, Le Ghiaie, Padulella, Capo Bianco, Seccione, Acquaviva, Enfola. Sulla spiaggia della Biodola sono previste due postazioni. Viene prevista la realizzazione di una postazione di “spiagge libere attrezzate” sulla spiaggia delle Prade.
6. La concessione demaniale per la realizzazione delle citate postazioni non può comunque superare: 7 mq. per accatastamento sedie a sdraio e ombrelloni da affittare; 6 mq. per installazione servizi igienici; 9 mq. per accatastamento piccole imbarcazioni a vela o a remi da noleggio. Le postazioni, dimensionate come sopra, potranno essere realizzate solo a seguito della presentazione di un progetto approvato dagli Uffici Tecnici Comunali, e dovranno prevedere prevalentemente strutture e tamponamenti in legno rimovibili, sollevati dal piano di campagna di almeno 45 cm. e posti al limite interno della spiaggia.
7. La concessione demaniale per la realizzazione delle postazioni è assegnata ogni sei anni tramite procedimento di evidenza pubblica salvo rinuncia o revoca; la concessione demaniale per la realizzazione delle postazioni ha carattere stagionale, dal giorno precedente la Pasqua al 15.10 di ogni anno, e rimane insindacabile potestà dell’Amministrazione Comunale stabilire quali servizi e quante postazioni consentire in ogni singola spiaggia, oltre a quali oneri accollare al concessionario.
8. Con riferimento alle concessioni demaniali marittime vigenti dell’ambito turistico ricreativo, sono ammessi interventi che tendono al miglioramento dei servizi resi dai concessionari, con la possibilità di ampliamento delle zone demaniali concesse fino al 5%.
9. Per i concessionari delle aree demaniali marittime che svolgono attività strettamente collegate all’insegnamento dell’arte marinaresca, sono ammessi interventi rivolti al miglioramento dei servizi resi, con ampliamento delle concessioni a suo tempo rilasciate fino al 10% e con eventuale rilascio di aree demaniali a terra per i concessionari di soli specchi acquei, fino a mq. 100...…………………….."
Adesso mi domando, ma il padrone del Vapore, alias Arch.Parigi, lui che in passato, questa norma l'ha scritta e oggi rilascia concessioni in netto contrasto cosa dice?
Comunque è tutto illegittimo e devono sbaraccare!!!!
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marcello meneghin
da
marcello meneghin
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
14:30
LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO DI PORTOFERRAIO ARCH. MARIO FERRARI di Marcello Meneghin
Ill.mo Arch. Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio.
Voglia scusarmi se mi permetto di rivolgermi direttamente a Lei. Lo faccio perché vedo in Lei l’unico interlocutore da cui spero poter ottenere aiuto in un problema riguardante l’Isola d’Elba e che mi sta a cuore per l’amore che nutro per l’Isola medesima ed in particolare per i problemi di approvvigionamento idropotabile della stessa.
C’è un altro motivo per cui mi pregio disturbarla ed è il seguente. Io credo, a ragion veduta vista la mia esperienza in problemi similari, poter affermare che, per la risoluzione del grave problema in argomento, qualunque sia la soluzione definitiva che verrà adottata, sia essa tramite i dissalatori, sia con una nuova condotta di collegamento con la terraferma, sia grazie al reperimento di nuove risorse locali, sia con qualunque altro sistema, in ogni caso è dimostrata la necessità di dotare l’Isola di una struttura come è un serbatoio di accumulo di acqua potabile.
La motivazione tecnico-economica è ben nota: le escursioni di portata idrica dell’Elba sia in fatto di produzione che di richiesta da parte dell’utenza è variabilissima da un momento all’altro e per compensare queste grandi oscillazioni esiste una sola struttura che è proprio il serbatoio. Vorrei aggiungere che anche il desalinizzatore che sarà costruito a Mola, avendo una produzione costante di 40/80 l/sec. di acqua potabile, ha estrema necessità di un invaso che consenta alla produzione di mantenersi costante poiché, anche in questo caso, è proprio il serbatoio che consente di colmare le discrepanze tra consumo e produzione.
D’altra parte a me risulta sia proprio Lei l’unica personalità che in ogni convegno, in ogni relazione scritta non manchi mai di precisare l’importanza, la necessità di detto serbatoio. Noto invece che né i responsabili del servizio, né i vari tecnici che si sono più volte interessati al problema, indichino nella dovuta maniera, la necessità di edificare per primo un grande serbatoio qualunque sia la sua modalità costruttiva. In altre parole regna l’indifferenza assoluta per la struttura in oggetto. Farei rilevare una particolarità importante ed a lei ben nota: nella realtà l’Isola è totalmente priva di serbatoi di compensazione in quanto quelli che vi si trovano in numero di circa una sessantina per un volume utile totale di circa 50000 mc , hanno un altro scopo. Essi infattì costituiscono una serie di accumuli d’acqua posti uno dopo l’altro ed ognuno avente la funzione di fornire l’acqua necessaria per riempire il successivo serbatoio il quale a sua volta ha lo stesso problema per il seguente. In altre parole oggi come oggi l’Elba è praticamente priva di qualsivoglia modo per effettuare la compensazione delle portate idriche con tutti i problemi, già verificatisi più e più volte , che ciò comporta.
Sig. Sindaco, sò di sfondare una porta aperta facendo presente proprio a lei una questione che conosce benissimo. Ma vista la totale inerzia riguardo i serbatoi che sussiste in loco sono a pregarla di usare i propri buoni uffici per promuovere come opera urgente la costruzione all’Elba di un grande invaso. Tutto il contesto ne troverà un immenso beneficio mentre procedere come si sta facendo adesso senza considerarne la necessità significa mancare sicuramente nella risoluzione di un problema fondamentale come quello idrico.
La ringrazio molto per l’attenzione che vorrà riservarmi.
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riese adottivo
da
riese adottivo
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
14:20
Nel corso delle interminabili ore di questa seconda notte insonne mi sono passate davanti tutte le estati trascorse a Rio Marina, quando, fin da bambino, i miei genitori portavano me e mio fratello a trascorrere le vacanze estive al mare. Già, per noi Rio Marina e mare avevano lo stesso significato. Venivamo in affitto, all'epoca era possibile permettersi tre mesi d'affitto, nello stesso appartamento. Da grande ho potuto realizzare il mio sogno di acquistare un appartamento a Rio Marina, così da qualche estate, dopo una pausa di diversi anni, ho ripreso con mia moglie ed i miei figli a trascorrere qui le mie vacanze. La musica di questi ultimi fine settimana mi porta a ripensare alle scelte fatte. Immagino che Rio Marina intenda puntare ad un turismo di giovani ed auguro che per i tanti amici riesi questa sia una svolta positiva. Immagino che porti loro lavoro e benessere. La mia avventura riese finisce con il prossimo mese di agosto.
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gigi
da
gigi
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
10:59
L'erba del vicino è sempre più verde.
Prendere esempio da San Vincenzo credo sarebbe la fine del turismo elbano.
L'amministrazione di San Vincenzo si è contraddistinta per aver distrutto le spiagge cittadine, che praticamente non esistono più. Se legge i giornali avrà anche saputo di quanto siano arrabbiati i turisti, che convivono con le ruspe in piena estate, con una spiaggia ormai caratterizzata solo da sassi e con cumuli di alghe nauseabonde.
San Vincenzo è quell'amministrazione dove sono in essere una serie di presunti abusi edilizi (I Lecci, Bayahibe, il Faro), che sono tutt'ora in fase di valutazione giudiziaria e sono veri e propri ecomostri. A proposito del paradiso ambientale di Rimigliano, la famosa pineta sarà presto invasa da migliaia di tonnellate di cemento per far posto a case ed edifici più o meno di pregio e costruzioni di lusso grazie ad una variante del piano urbanistico.
Orbene, questi sono solo esempi. Che sono già sufficienti a augurarsi di non avere mai questo tipo di amministratori all'Elba. Teniamoci stretti i nostri.
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Per Marcello Meneghin
da
Per Marcello Meneghin
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
10:34
Caro Sig Meneghin, leggo da tempo con attenzione e condivisione quanto da Lei scritto .. purtroppo qui all'Elba , specchio dell'Italia , non è che non si capiscano le cose , non si vuole capire il che è molto peggio.... chissà quali interessi ci sono dietro , o meglio dire sotto l'acqua tanto indispensabile quanto collegata a mille interessi. La strada da Lei consigliata è senz'altro quella giusta ma il dissalatore , per quanto avverso , è ancora all'orizzonte dominato dalla politica e dagli interessi locali.. continuerò a leggerLa volentieri e con ammirazione. cordialmente.
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Pro Loco di Marciana Marina
da
Pro Loco di Marciana Marina
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
10:26
[COLOR=darkblue][SIZE=4]DOMENICA 22 LUGLIO A MARCIANA MARINA, SERATA DEDICATA ALLA NAPOLI DEI MISTERI CON LA PRESENTAZIONE DELL’ULTIMO ROMANZO DI MASSIMO NAVA, “IL BOSS È IMMORTALE”, CON LETTURE DI ALCUNI BRANI E CANZONI NAPOLETANE. [/SIZE] [/COLOR]
Una estate piena di appuntamenti quella di Massimo Nava, che presenta in tutta Italia il suo ultimo lavoro edito da Mondadori: “Il Boss è immortale”. La presentazione del romanzo è stata inserita nella programmazione della Pro Loco, che ha organizzato per l’occasione uno spettacolo con letture di alcuni brani e un affascinante accompagnamento musicale affidato alla regia di Mario Menicagli.
In Puglia a Polignano e Fasano, in Garfagnana per il “Tralerighe Braga Festival” e ancora a Bovalino e a Gioia Tauro, per poi approdare all’Elba a Marina di Campo e a Marciana Marina, dove domenica 22 luglio alle ore 21,45 l’autore parlerà del suo romanzo nella splendida cornice di Piazza della Chiesa. Dopo i saluti di Paolo Ferruzzi, Anna Porta presenterà l’autore e il libro. Interverranno con alcune letture Giuliana Berti e Franco Giannoni, mentre l’accompagnamento musicale sarà affidato a Stefano Cresci (tenore) e Felicity Lucchesi al Pianoforte, con brani di Leoncavallo, Caudillo, De Curtis, Dalla e Pino Daniele.
Intrigante il libro che narra di una vicenda piena di mistero, un thriller anomalo, pieno di colpi di scena e risvolti sorprendenti che portano il lettore in una città, Napoli, affascinante, decadente, tenebrosa, unica al mondo. Tra segreti svelati e personaggi incredibili si dipana fino all’ultima pagina un racconto fra passato e presente, fatto di storie e accadimenti conosciuti e sconosciuti.
Tappe successive per la presentazione del romanzo fra luglio e agosto presso le Terme di Comano, La Villa (Dolomiti), Brunico e San Cassiano.
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marcello meneghin
da
marcello meneghin
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
9:30
[COLOR=darkred][SIZE=4]UN VERO DILUVIO DAL CIELO NON BASTA PER SCONGIURARE LA CRISI IDRICA DELL'ELBA ?
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Ci siamo. Sono appena terminate grandi piogge sull’Isola è di già si parla di prevedibile crisi idrica con preavviso di limitare i consumi. Quello che fa sensazione è la moltissima pioggia che è caduta che avrebbe dovuto scongiurare ogni pericolo. Eppure le considerazioni da fare sono ovvie. L’isola è piccola e quindi anche i bacini imbriferi di alimentazione delle sorgenti e dei pozzi e che avrebbero dovuto accumulare e conservare gran parte di quell’enorme volume acqua, in realtà non lo possono fare perché sono anch’essi piccolissimi e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Vorrei descrivere, per rendere un’immagine facilmente comprensibile, la situazione delle falde del Veneto. Qui dove abito io abbiamo una falda artesiana ricchissima per una ragione diametralmente opposta. La falda sottende un bacino imbrifero posto sotto le Dolomiti a centinaia di km di distanza ma che che è composto da bacini naturali sotterranei di dimensioni enormi perché larghi e lunghi decine e decine di Km ed alti forse anche più di mille metri. Sulle Dolomiti, sopratutto d’inverno, cade moltissima acqua sotto forma di pioggia o di neve ma un grande quantitativo di essa viene naturalmente immagazzinata nei ghiacciai ed i in quei grandissimi ammassi ghiaiosi di cui ho detto i quali alimentano tutta la sottostante pianura con portate d’acqua tanto potenti da costituire dei grandi fiumi perenni che non si asciugano mai e da alimentare le falde con grandissime portate pressoché costanti tutto l’anno .
E’ ben chiara la situazione elbana dove non esiste alcun corso d’acqua perenne dove le falde hanno portate modeste e soprattutto di breve durata tanto da rendere inutile la continua costruzione di pozzi nuovi in quanto l'acqua di falda è quella che è ed è inutile deprimerla con le pompe sommerse per decine e decine di metri sotto il livello del mare perché l’acqua che vi si ritrova è salmastra essendo mescolata a quella del mare che viene appunto richiamata dalla forte depressione artificiale di falda. Anche ,l'operazione di fermare i pozzi Elbani per tutto l’inverno credendo di rimpinguare la falda è un‘operazione sbagliata anzi dannosa perché l’unico modo per conservare i pozzi efficienti è farli lavorare indisturbati a portata il più costante possibile. Invece il fermare i pozzi per poi rimetterli in servizio significa turbare e modificare i filetti liquidi sotterranei di falda provocando movimento di sabbie e limi con conseguente intasamento dei filtri e qualche volta anche dei franamenti sotterranei. In realtà quando all’Elba si costruiscono nuovi pozzi non si fa altro che sostituire quelli che si sono intasati diminuendo a propria portata a causa del fenomeno di cui si è detto.
Ma l’aspetto peggiore e quasi incredibile di tutta la vicenda idrica elbana è dato dal fatto che non si vuol mettersi in testa che il problema vero dell’Elba è la assoluta mancanza di serbatoi, di invasi, di modi di accumulazione di acqua potabile a causa della citata mancanza di grandi ammassi ghiaiosi all'Elba che costituirebbero dei veri serbatoi sotterranei. Questo è il vero problema la cui soluzione è univoca e consiste nel supplire alla mancanza di invasi naturali costruendole di artificiali.. Questa è la sola vera soluzione tutto il resto è fasullo. Ad esempio io vorrei capire a cosa serviranno d’estate nelle giornate estive di siccità e di massima eccezionale richiesta idrica quando la rete avrebbe bisogno di una portata d’acqua di almeno 600 l/sec ( seicento litri al secondo di richiesta istantanea nei momenti di punta ) quale beneficio può derivare da un desalinizzatore che, essendo privo di proprio serbatoio di accumulo, è in grado di dare solo 40 l/sec (quaranta litri al secondo) e non un litro di pù?. E’ esattamente la stessa cosa di chi vuole alzare il livello del mare con secchi d’acqua.
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Ombrelloni e CIVILTA'
da
Ombrelloni e CIVILTA'
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
9:21

Mi domando quanto dovremo prostituirci in nome del turismo e dell'imprenditoria ad ogni costo. Se continuiamo con questo ritmo fra poco a sloggiare dovranno essere gli elbani. Il lavoro, l'economia, servono per migliorare la qualità della vita, nel caso specifico di noi elbani. Purtroppo per gli stessi abitanti questa isola, in nome del profitto e qualche volta anche della speculazione esasperata, hanno perso una buona parte di serenità, oltre a tutti i centri storici ormai alla mercè di tavoli e gazebo, molte delle quali scompaiono al primo calo di clientela.
Forse parlare di limite della ricettività, di limite di veicoli introdotti sull'isola, non è più un tabù.
Certo gli "imprenditori" non sentono questa esigenza, che è comunque delegata agli amministratori, ove saggiamente concertino tutte le esigenze, anche quelle del comune cittadino elbano, residente 365 giorni all'anno.
La teoria, TUTTA DI PARTE, che il turista vuole sdraio e ombrellone, un'Elba riminizzata, è a mio parere una follia. Oggi la natura, i paesaggi, i luoghi incontaminati da strutture ricettive o commerciali, sono i più richiesti e ricercati.
Alcune spiagge elbane, luoghi di culto, raggiunte anche a piedi, con sacrificio, costituivano un richiamo per la loro bellezza, promozionate da tamtam di coloro avevano avuto il piacere di assaporarle nel loro intimo, vederle a catena di montaggio ombrellifero, a pedaggio autostradale (fra poco andremo in spiaggia col telepass) ha scemato e distrutto l'atmosfera che sapevano creare.
Un giorno, in cui sarà impossibile retrocedere, tutto questo, con occhio umano e forse anche imprenditoriale, in ritardo, verrà recepito e rimpianto.
Ho sempre pensato a livello promozionale si potesse parlare dell'Elba come "isola a 5 stelle", lo possiamo trasformare in l'isola a 5 ombrelloni, con buona pace di coloro non vedono o non vogliono vedere oltre il proprio naso.
Elbano
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BASTA GUARDARSI ATTORNO
da
BASTA GUARDARSI ATTORNO
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
8:51
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NON SIAMO NEMMENO CAPACI A….COPIARE I NOSTRI VICINI [/SIZE] [/COLOR]
L'Amministrazione Comunale di San Vincenzo, in provincia di Livorno, ha inaugurato la sua prima Green Beach, un modello di spiaggia accessibile ed ecocompatibile…

La spiaggia ecologica mira alla protezione dell'ambiente, delle risorse naturali, della biodiversità ha una gestione sostenibile dei rifiuti, utilizza energie rinnovabili, si propone come un luogo di svago ma anche di lavoro e promuove le qualità e le caratteristiche culturali del luogo valorizzando il turismo sostenibile.
La “Spiaggia verde” viene sperimentata in tre località Toscane : San Vincenzo, Castiglione della Pescaia e Montignoso.
Quella di San Vincenzo, all’interno del parco di Rimigliano, senza dubbio, è un luogo di pregio naturalistico per la sua ricca biodiversità autoctona, il sistema dunale, la spiaggia e la sentieristica.
Nello specifico, l’Amministrazione comunale ha lavorato per la
conservazione dello stato naturale della duna in collaborazione con la società Parchi attraverso specifici accessi strutturati, che prevedeno la posa di passerella in materiale riciclato con corrimano per una lunghezza complessiva di circa 60 mt
sostituzione dei cestini all’interno del parco con particolare attenzione per quelli destinati alla raccolta differenziata dei rifiuti e per i rifiuti rappresentati da mozziconi di sigaretta da conferire in specifici contenitori
realizzazione di una pedana amovibile in PVC riciclato dall’ingresso alla spiaggia fino al mare per una lunghezza di 150 mt lineari con la possibilità di soste per carrozzine
predisposizione di un sentiero accessibile all’interno del parco mediante riporto di sedime inerte per il corretto assetto morfologico insieme ad altro materiale stabilizzativo ecologico
creazione del percorso per i turisti sicuro in quanto differenziato da quello dei mezzi autorizzati, come i mezzi per garantire servizio di pulizia della spiaggia, per l’ambulanza e per la polizia municipale e le altre forze dell’ordine
realizzazione di 4 parcheggi per disabili sulla strada della Principessa.
riqualificazione delle docce con pedana per accesso disabili e messa a disposizione di sedia job per disabili
sostituzione staccionata in legno per 100 mt lineari all’altezza del cancello 5
posa di 2 rastrelliere destinate alla sosta delle bici per promuovere la mobilità sostenibile soprattutto su due ruote
installazione di un’ adeguata cartellonistica dove si forniscono informazioni sulle spiagge verdi
realizzazione di un percorso educativo botanico- faunistico all’interno del parco.
L’inaugurazione della spiaggia è stata anche un evento, un’occasione per effettuare la pulizia di quel tratto di costa e per incontrare alcuni biologi marini con cui parlare di tartarughe, plastiche in mare e danni ambientali provocati da un certo tipo di pesca.
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POI NON LAMENTIAMOCI SE I TURISTI SI FERMANO ALDILÀ DEL CANALE... [/SIZE] [/COLOR]
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Bollino rosso
da
Bollino rosso
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
8:37
[COLOR=darkred][SIZE=3]Caro assessore ho letto il suo comunicato stampa che mette in guardia sul Bollino rosso sul porto . [/SIZE] [/COLOR]
No problem , ci penseranno i bravi docks del porto che come da ordini tassativi ricevuti, devieranno, respingeranno e tuteleranno il traffico chiudendo strade di accesso con improvvisate plastiche catene e respingeranno i cittadini con la consueta eleganza che nasconde il severo cipiglio di chi deve legare l’asino dove vuole il padrone .
I Vigili? La sparuta compagine sarà come sempre silenziosa spettatrice di cotanto caos portuale e niente potrà contro al volontà delle compagnie che di riffa o di raffa si sono spartite l’area portuale provocando chilometriche file di auto sotto il sole con turisti e cittadini incazzati che smoccolando si devono arrangiare…insomma o bere o affogare questo è quanto hanno stabilito i padroni dei vapori..per tutto il resto ci rimane Mastercard…forse….
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Marcello Camici
da
Marcello Camici
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
6:17
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) UGUAGLIANZA DI TUTTI GLI ITALIANI . RECLAMO AL GOVERNO DI LIVORNO [/SIZE] [/COLOR]
Il 28 novembre 1859 è un giorno importante per la storia di Toscana perchè il governo della Toscana decreta che le popolazioni dell’Italia (parmensi, modenesi, romagnoli, Lombardi, piemontesi) “devono intendersi parificate interamente ai Toscani” ,cioè eguali fra di loro. Questo è la prima volta che accade. Il decreto è documento politico chiaro ed inequivocabile della volontà di far nascere una nazione di italiani. Volontà espressa in un articolo di legge di poche righe. Questo il testo del decreto del governo della Toscana che dichiara uguaglianza di tutti gli italiani: “ REGNANDO SUA MAESTA’ VITTORIO EMANUELE II Art 1. I Piemontesi, i Lombardi, i Parmensi,i Modenesi e i Romagnoli ,facendo parte coi Toscani di un Regno istesso ,non possono altrimenti qualificarsi per forestieri nel senso e per gli effetti contemplati dalle leggi civili e penali toscane,ma sono e devono intendersi parificati interamente ai Toscani. Art 2. Il ministro di giustizia e grazia è incaricato della esecuzione del presente decreto Dato Lì ventotto novembre milleottocento cinquantanove B. RICASOLI Il ministro di giustizia e grazia E.POGGI Visto per l’apposizione del sigillo Il ministro di giustizia e grazia (L.S.) E. POGGI “ (In pg 222 de “L’Assemblea toscana del 1859-60”. Pier Luigi Ballini. Edizioni polistampa 2012.Firenze) Nello stesso giorno del 28 novembre 1859 , si viene a sapere che a Portoferraio c’è chi contesta e reclama contro le recenti elezioni avvenute per il rinnovo delle rappresentanze municipali . Questo il testo della lettera del governatore di Livorno da cui si apprende l’esistenza di un reclamo contro le recenti elezioni per il rinnovo delle rappresentanze municipali del 30- 31 ottobre e 6 novembre 1859 “Governo civile e militare di Livorno Al Sig Gonfaloniere della comunità di Portoferraio Ill.mo Signore Per quell’uso che ne potesse fare il Consiglio degli eletti nella pronunzia che è per emettere sulla validità delle Elezioni ,trasmetto a VS Ill.ma l’unito reclamo, del quale d’altronde non potrebbe prendere cognizione questo Governo che quando si ricorresse dalla Deliberazione del Consiglio degli Eletti suddetti. Intanto col dovuto ossequio mi confermo. Lì 28 novembre 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Atti relativi alla formazione delle liste elettorali comunali e risultato delle elezioni 1860-1864.Filza 58: adunanze tenute nell’ottobre e novembre 1859 per le elezioni dei Consigli dell’anno 1860.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
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GianCarlo Amore
da
GianCarlo Amore
pubblicato il 21 Luglio 2018
alle
3:09
[COLOR=darkblue][SIZE=4]UNA INTRICATA RAGNATELA
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In data 13 luglio, si è svolto a Piombino “ il primo tavolo per gestire i flussi Turistici."
Gli obbiettivi di questo incontro sono stati per chiarire i problemi stagionali legati al traffico di traghetti e passeggeri.
I dati significativi emersi sono: che dai prossimi giorni, verrà potenziata la segnaletica Turistica. I prossimi giorni stanno passando……anzi sono già passati.
Non so bene cosa potranno fare a questo proposito. Però qui a Portoferraio per quanto concerne la viabilità, ci sono da risolvere quanto prima “ fondamentali esigenze “ e che potrebbero essere confortate anche con l’aiuto della segnaletica Turistica. Quindi per essere chiari, questa segnaletica Turistica potrebbe benissimo contribuire ad un miglioramento, ma purtroppo non è certo a carattere determinante per la giusta risoluzione, che è ben diversa.
Inoltre l’articolo continua, il Comune ha già nel cassetto un progetto dettagliato che verrà presentato già nei prossimi giorni. Anche qui, i giorni stanno passando ma per ora non si intravede niente. Poi chissà quale bella magia che ci viene riservata con il “ documento dettagliato “, quindi da come la vedo io, sono sicuro che il progetto se è veramente fatto….. come “ Lapo “, allora si che saremo a cavallo.
L’articolo conclude che, un altro tavolo di riunione si svolgerà a fine estate e un altro ancora a settembre
Per quello che ho avuto modo di osservare, ogni qualvolta che si presentano dei vistosi problemi o “ EVIDENTI “ criticità legate a tutto quello che concerne il comparto del “ Porto, “ i Responsabili ( per forza ) comprendendo l’evenienza e per tranquillizzare gli animi, quelli dei Cittadini e in particolare i propri, si riuniscono ad un tavolo tecnico per trattare i problemi. Una volta che i problemi sono stati “ trattati, “ le coscienze diventano più leggiadre e questo è quello conta di più.
Ma i problemi nonostante il “ trattamento, “ come per le altre volte rimangono non meglio definiti.
Un esempio: Sono anni che gli Abitanti di Portoferraio si lamentano dei danni provocati dai fumi delle navi e nessuno si è mai preoccupato di fare qualcosa. Quest’anno è stato inserito sulla tratta un “ nuovo “ pezzo da museo navale e i fumi sono in maniera vistosamente aumentati e così pure le proteste accompagnate da un lungo elenco di Firme. E quindi forzatamente davanti “ ALL’ EVIDENZA “ anche in quella occasione furono approntati i famosi tavoli tecnici, dove il problema dei fumi venne “ trattato. “
I risultati del “ trattamento “ furono di evidenziare tutte le Firme dei Cittadini delusi e arrabbiati per la mancata attenzione nei Loro confronti. Di inviare e da come la penso io per dare a vedere, una lettera al Ministro dimostrando solo tanta immaginazione.
A proposito di queste fantasie, se avessero scritto anche a “ Babbo Natale, “ oltre una gradita risposta, per Natale avrebbero ricevuto ulteriori doni.
Inoltre i Giornali in base ai dati relativi alla riunione del giorno 22 marzo, titolarono in prima pagina “ fumi nei porti arriva la centralina di monitoraggio. “ la quale verrebbe installata già dalla prossima stagione. Il vagheggiato arrivo della “ centralina “ è una soluzione buona per sedare il malcontento e nondimeno mettersi al riparo da eventuali responsabilità. Ma nei termini reali è un fallimento.
Come abbiamo potuto osservare, quando sono aumentati i problemi legati ai fumi delle navi ben visibili, documentati da centinai di filmati e fotografie, continui reclami con raccolta di firme etcc.. L’azione per difendere i Cittadini doveva essere caratterizzata da immediate decisioni e non delle legali scorciatoie “ centraliniche “ con tanto di letterine alla Babbo Natale.
Tutto questo e altro ancora per “ EVIDENZIARE, “ che per i problemi esistenti nella “ portualità, “ si devono attuare soluzioni da risolvere nella maniera più consona possibile .
Ora, il risultato è che l’ Utenza non è difesa a sufficienza punto e questo è grave perché il " Cittadino Primo di Tutti .”
Sabato si prevedono dei “ normali “ disagi derivati da probabili lunghe file veicolari.
Se in maniera progettuale si fosse passati alle vie di fatto, Tutti avrebbero usufruito da subito di quel minimo di migliorie e le difficoltà imbarazzanti sarebbero diminuite.
Domani Tutti scenderanno in campo e vedremo effettivamente qualora ce ne fosse bisogno, che cosa hanno programmato.
Altresì ricordo che da sabato sera e domenica al Nord Italia, sono previsti temporali violenti con grandinate. Fra qualche settimana, con l’arrivo delle perturbazioni atlantiche, anche l’Isola d’Elba sarà interessata da perturbazioni anche violente. Immaginate nel caos generato dalle lunghe file di automezzi, un nubifragio cosa comporterebbe. Con le modalità attuali, la questione non sarebbe soddisfacente. Anche se è una intricata ragnatela, dobbiamo sempre offrire il massimo per quanto riguarda la sicurezza. Oltretutto con le onerose tasse che pagano i Passeggeri, non ci sono di certo problemi economici.
Giancarlo Amore
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X Massimo DellaSantina
da
X Massimo DellaSantina
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
20:42
FORZA MASSIMO!! sei sempre stato una roccia e ti metterai dietro le spalle anche questa... Un abbraccio Andrea.
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Pier
da
Pier
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
19:24
Xmauro ,
Ciao Mauro non so cosa sia accaduto su facebook , perchè purtroppo odio quella roba, ma mi è piaciuto il tuo intervento a favore di Tuo fratello Massimo.
Bravo, una vera azione da fratello.
Mi spiace per Massimo , quando si sono calmate le acque andrò a trovarlo.
Ciao a tutti e due
Pier
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Robin
da
Robin
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
19:21
X Guardia costiera marina di carrara, scusatemi, ma come si fa a soccorrere anche due "scuffiati", fra un pò dovremo andare anche a mettergli in bocca il biberon altrimenti moriranno di fame.
Fategli pagare gli interventi vedrai come imparano eeee.. se imparano,
Io quando ero ragazzo e andavo a vela ho scuffiato tante volte, ma non ho mai visto la guardia costiera venire a trarmi in salvo, perchè prima imparavi come fare ad andare a vela e poi ci andavi.
Quanto costerà a quei signori l'operazione? sicuramente niente ma a noi costa per la sbadataggine loro.
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Amministrazione comunale
da
Amministrazione comunale
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
17:03
[COLOR=darkred][SIZE=5]UN FINE SETTIMANA DA BOLLINO ROSSO [/SIZE] [/COLOR]
Il fine settimana che sta per arrivare sarà contrassegnato dal “bollino rosso” per il gran numero di arrivi e le partenze previsti sul porto di Portoferraio. La Polizia Municipale sarà mobilitata in massa sia nella giornata di sabato 21 luglio che in quella di domenica 22 luglio per far fronte alle emergenze e agli intasamenti della viabilità che inevitabilmente potrebbero verificarsi sulle strade di accesso e di uscita al porto di Portoferraio.
La raccomandazione della Polizia municipale ai cittadini residenti è quella di recarsi nelle zone di accesso e di uscita dal porto alla guida di qualsiasi tipo di veicolo solo ed esclusivamente in caso di comprovata necessità.
Una ulteriore raccomandazione alle persone che dovranno fare il biglietto o recarsi direttamente agli imbarchi, è quella di arrivare in zona non in eccessivo anticipo ma nei tempi previsti, ovvero mezz’ora prima della partenza.
Gli intasamenti delle vie di accesso e di uscita dal porto di Portoferraio potrebbero durare fino al primo pomeriggio di domenica 22 luglio.
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franco
da
franco
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
17:03
sig. Martinenghi secondo il mio modesto pare la bellezza dell'elba è data dal mare dai paesaggi meravigliosi.i dalle spiagge anche selvagge, un turista viene qui per ammirare tutte queste meraviglie se trasformiamo il tutto come a rimini o a viareggio si perde sicuramente la peculiaretà dell'isola, nel caso delle polemiche , secondo me giustificate, alle ghiaie esistevano già 3 concessioni e 2 punti di noleggio a me sembravano sufficienti, non posso sapere a quanto ammonta il 50% di spiaggia occupata o libera ma non si può sempre misurare tutto a mq, ci vorrebbe sensibilità e buon senso cosa che gli attuali amministratori hanno sottovalutato. certo gli imprenditori fanno i loro interessi senza tener conto del resto ma credo che anche i turisti e i proprietari di case oltre a tutte le gabelle che vengano pagate avrebbero diritto a qualche beneficio o sbaglio? la ringrazio per l'eventuale attenzione
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PUNTI BLU E DIRITTI NEGATI
da
PUNTI BLU E DIRITTI NEGATI
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
15:51
[COLOR=darkred][SIZE=5]LITIGANO SUL POSTO OMBRELLONE MA NON UNA PAROLA PER I DIRITTI DEI DISABILI …. [/SIZE] [/COLOR]
Mentre sui quotidiani e sui social ci si accapiglia per una sdraio, un ombrellone da posizionare negli spazi rimasti liberi della spiaggia delle Ghiaie, e tutti si sentono in dovere di evidenziare i loro diritti , anche i politici scendono in campo per l’eccesso di concessioni dei Punti blu ….. NESSUNO e ribadisco NESSUNO ha guardato o pensato alla pedana che consente l’accesso al mare ai disabili «Di fatto è come se ci fosse una barriera architettonica»
- “La civiltà e la grandezza di un popolo si misurano sulla sua capacità di accogliere e valorizzare le persone, che hanno qualche difficoltà fisica o psichica”
Invece No quello che irrita e che fa alzare i toni sono i punti blu ecchecazzo …- urlano da tutte le parti - la spiaggia è dei cittadini e come tali vogliamo far valere i nostri diritti .
[COLOR=darkred][SIZE=3]MA AI DIRITTI DEI DIVERSAMENTE ABILI CHI CI PENSA? [/SIZE] [/COLOR]
Sarebbe pure il caso di ricordare ai nostri amministratori e/o concessionari vari , che qualche anno fa con questo fogliaccio di camminando.org avevamo promosso una campagna di sensibilizzazione per dotarla di un accesso per i disabili, l’allora amministrazione ci ascoltò ed in breve tempo creò uno scivolo apposito che però con gli anni non è mai stato oggetto di manutenzione, ecco come si presenta oggi per coloro più sfortunati di noi (ma con diritti superiori) lo scivolo per disabili.
Ci auguriamo che i responsabili o qualche lungimirante e loquace imprenditore prendano atto di questa vergognosa dimenticanza e dimostrino quell'attenzione che fino ad oggi è stata troppo superficiale anzi mi correggo.... non c’è stata.
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Pro Loco di Marciana Marina
da
Pro Loco di Marciana Marina
pubblicato il 20 Luglio 2018
alle
15:49
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