[COLOR=darkred][SIZE=4]UN VERO DILUVIO DAL CIELO NON BASTA PER SCONGIURARE LA CRISI IDRICA DELL'ELBA ?
[/SIZE] [/COLOR]
Ci siamo. Sono appena terminate grandi piogge sullโIsola รจ di giร si parla di prevedibile crisi idrica con preavviso di limitare i consumi. Quello che fa sensazione รจ la moltissima pioggia che รจ caduta che avrebbe dovuto scongiurare ogni pericolo. Eppure le considerazioni da fare sono ovvie. Lโisola รจ piccola e quindi anche i bacini imbriferi di alimentazione delle sorgenti e dei pozzi e che avrebbero dovuto accumulare e conservare gran parte di quellโenorme volume acqua, in realtร non lo possono fare perchรฉ sono anchโessi piccolissimi e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Vorrei descrivere, per rendere unโimmagine facilmente comprensibile, la situazione delle falde del Veneto. Qui dove abito io abbiamo una falda artesiana ricchissima per una ragione diametralmente opposta. La falda sottende un bacino imbrifero posto sotto le Dolomiti a centinaia di km di distanza ma che che รจ composto da bacini naturali sotterranei di dimensioni enormi perchรฉ larghi e lunghi decine e decine di Km ed alti forse anche piรน di mille metri. Sulle Dolomiti, sopratutto dโinverno, cade moltissima acqua sotto forma di pioggia o di neve ma un grande quantitativo di essa viene naturalmente immagazzinata nei ghiacciai ed i in quei grandissimi ammassi ghiaiosi di cui ho detto i quali alimentano tutta la sottostante pianura con portate dโacqua tanto potenti da costituire dei grandi fiumi perenni che non si asciugano mai e da alimentare le falde con grandissime portate pressochรฉ costanti tutto lโanno .
Eโ ben chiara la situazione elbana dove non esiste alcun corso dโacqua perenne dove le falde hanno portate modeste e soprattutto di breve durata tanto da rendere inutile la continua costruzione di pozzi nuovi in quanto l'acqua di falda รจ quella che รจ ed รจ inutile deprimerla con le pompe sommerse per decine e decine di metri sotto il livello del mare perchรฉ lโacqua che vi si ritrova รจ salmastra essendo mescolata a quella del mare che viene appunto richiamata dalla forte depressione artificiale di falda. Anche ,l'operazione di fermare i pozzi Elbani per tutto lโinverno credendo di rimpinguare la falda รจ unโoperazione sbagliata anzi dannosa perchรฉ lโunico modo per conservare i pozzi efficienti รจ farli lavorare indisturbati a portata il piรน costante possibile. Invece il fermare i pozzi per poi rimetterli in servizio significa turbare e modificare i filetti liquidi sotterranei di falda provocando movimento di sabbie e limi con conseguente intasamento dei filtri e qualche volta anche dei franamenti sotterranei. In realtร quando allโElba si costruiscono nuovi pozzi non si fa altro che sostituire quelli che si sono intasati diminuendo a propria portata a causa del fenomeno di cui si รจ detto.
Ma lโaspetto peggiore e quasi incredibile di tutta la vicenda idrica elbana รจ dato dal fatto che non si vuol mettersi in testa che il problema vero dellโElba รจ la assoluta mancanza di serbatoi, di invasi, di modi di accumulazione di acqua potabile a causa della citata mancanza di grandi ammassi ghiaiosi all'Elba che costituirebbero dei veri serbatoi sotterranei. Questo รจ il vero problema la cui soluzione รจ univoca e consiste nel supplire alla mancanza di invasi naturali costruendole di artificiali.. Questa รจ la sola vera soluzione tutto il resto รจ fasullo. Ad esempio io vorrei capire a cosa serviranno dโestate nelle giornate estive di siccitร e di massima eccezionale richiesta idrica quando la rete avrebbe bisogno di una portata dโacqua di almeno 600 l/sec ( seicento litri al secondo di richiesta istantanea nei momenti di punta ) quale beneficio puรฒ derivare da un desalinizzatore che, essendo privo di proprio serbatoio di accumulo, รจ in grado di dare solo 40 l/sec (quaranta litri al secondo) e non un litro di pรน?. Eโ esattamente la stessa cosa di chi vuole alzare il livello del mare con secchi dโacqua.