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113395 messaggi.
marco da marco pubblicato il 23 Luglio 2018 alle 5:23
a proposito di chi diceva che all'elba non pioveva più, a perone sono caduti nella notte 116mm di pioggia e siamo a luglio(il mese piu secco dell'anno)
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Quando la sera uscivi da Quando la sera uscivi pubblicato il 23 Luglio 2018 alle 5:07
Costa dei Barbari, Blue Magic, Murumbi, Decò, Sugar, Mandel, Sciopparello, Essenzia, Tamarea, Bahia's, Scatola Nera, Norman's, Capo Nord, Procchio, Rodeo, Tennis, Tinello, Giannino, 64', mi scuso con chi oggi dimentico. Queste erano le alternative di chi aveva voglia di uscire la sera. Oggi solo tre…..e poi ci chiediamo perchè non abbiamo giovani e il turismo langue… Isola dei pannolini e pannoloni.
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Velista campese da Velista campese pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 19:26
Leggendo l'articolo sul sequestro del bar della scuola vela campese, si auspica la stessa efficenza di questi agenti anche nel resto del paese, dove perseverano abusi da anni. Vedi boe abusive, ombrelloni furbett ,ormeggi nei luoghi piu' impensati, cosa che non si vede in nessuna altra parte del mediterraneo,..finte scuole, che si dichiarano cosi solo per ottenere concessioni sulla spiaggia piu grandi, ma in realta' non hanno mai insegnato un bel nulla, zona del porto adibita all'ormeggio dei tender perennemente occupata dai soliti furbi del porto..., Personaggi strani in veste di ormeggiatori, bottino in mare tutti i giorni, finte corsie, noleggi di natanti abusivi, ancoraggio selvaggio a ridosso della spiaggia senza che nessuno lo regoli in qualche maniera, pennello marcio adibito a banchina abusiva, barche abbandonate da un anno all'altro solo per prendere posto, pescatori di frodo, etc,etc..........
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Comune unico da Comune unico pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 19:15
Ti sei scordato il distributore i ciclisti contromano e i parcheggi per gli invalidi Oggiuu
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COMUNE UNICO- da COMUNE UNICO- pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 18:29
Si riparla di comune unico dell'Elba? Ben venga, ma oltre al comune unico, dovrebbe essere anche territorio unico, è cioè distribuire in tutto il territorio elbano, scuole, uffici amministrativi, zona industriale, discount ecc, con una nuova sede del c.u a CAPOLIVERI che ha una struttura nuova ed idonea per ospitarlo.
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pino da pino pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 16:41
x marcello il bagnino Lei ha ragione se fosse per me chiuderei tutte le concessioni non in regola, cosa ci vuole perchè una concessione sia in regola? dico delle cose a caso , bagni? docce? defibrillatori? bagnini con diploma? non so cosa altro,chi non ha queste cose o altre che siano specificate nella licenza deve chiudere. questo x quanto riguarda le concessioni la mia modesta opinione è che per ogni spiaggia ci dovrebbe essere solo una concessione e se la spiaggia è grande 2 ma solo perchè l'elba per certe cose deve rimanere come l'abbiamo conosciuta e non diventare come le spiagge di viareggio o rimini una miriade di ombrelloni e sdrai, chi vuole quello sa dove andare chi vuole una cosa diversa venga qui. impariamo però a rispettare i turisti cercando di non dargli fregature
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Marco Contini da Marco Contini pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 16:17
[COLOR=darkred][SIZE=4]LA RISPOSTA DI RIO AL DISAGIO GIOVANILE ALL’ELBA. LA BELLA STORIA DI SOFIA DIVERSI [/SIZE] [/COLOR] Nell’Ottobre del 2017 i giovani di Rio Marina e di Rio Elba nelle dispute sul Si o sul No al Comune unico sottoscrissero un comunicato e sollevarono un grido di allarme “Non toglieteci la speranza di un domani migliore”, indirizzandolo all’allora Comitato del No L'intervento spontaneo de 'I giovani riesi era per il Sì', convinti che l’unica possibilità di salvezza fosse la riunificazione dei due comuni. Oggi realtà. "Siamo un gruppo di giovani di Rio Marina e Rio nell’Elba che intendono manifestare pubblicamente la loro disapprovazione per come il Comitato del no sta conducendo la sua campagna referendaria . Non vogliamo demonizzare nessuno e riusciamo perfino a comprendere come in persone di una certa età un morboso attaccamento al passato possa sfociare in un campanilismo esasperato e dannoso. Ma noi giovani guardiamo al futuro e non vogliamo che un tale atteggiamento, superato e illogico, impedisca la riunificazione, togliendoci la speranza in un domani migliore. Siamo preoccupati per le sorti delle nostre comunità perché, nonostante l’impegno e il coraggio dei nostri imprenditori, il turismo, pur essendo una realtà importante e insostituibile, non riesce ancora garantire lavoro e sicurezza per tutti. E spesso ci troviamo davanti a un bivio: o accontentarci di vivere con il sussidio di disoccupazione o partire per il continente alla ricerca disperata di un lavoro.”” I dati sono chiari: in Italia i giovani senza lavoro sono il 31,7% (nella fascia 15-24 anni) e il 16% (in quella dai 25 ai 34 anni). Elba, isola felice. Ma con un rovescio della medaglia che pesa, soprattutto sui giovani che vivono sull’isola: pochissime possibilità di impiego a tempo determinato, obbligo di lasciare l’Elba per gli studi universitari, con la conseguente fuga dei cervelli più importanti, di chi non ha il coraggio - e la possibilità - di investire la propria professionalità e le proprie capacità sul territorio. Un rovescio della medaglia che si trasforma inevitabilmente in un profondo disagio giovanile, con tutte le sue sfaccettature. C’e’ chi però , a Rio Marina , già ben da prima della nascita del Comune unico e interpretando la voglia di investire su se stessi , creare posti di lavoro e rischiare in proprio ha cercato di dare un segnale forte, sfatando il luogo comune dell’inedia elbana o dell’attesa del sussidio di disoccupazione dello Stato dopo i canonici 6 mesi di lavoro estivo. Sofia Diversi , 26 anni , 5 anni fa a Rio Marina ( Oggi Rio ) ha voluto credere prima in se stessa , a dispetto della pur giovane età e poi nel suo territorio , creando dal nulla sul Porto di Rio Marina all’interno di uno dei Voltoni una attività imprenditoriale ( Pasticceria e Bar ) , la “Dolcemente Diversi” che nel corso degli anni ha permesso, fornendo anche un servizio importante al Porto , di creare molti posti di lavoro per i suoi coetanei all’interno di una ancor lenta ed asfittica economia locale. Un concreto esempio di come oggi sia ancora possibile per tutti , credendo sopratutto in se stessi, di dare vita ad attività economiche che possano impedire che i giovani elbani portino le loro capacità fuori dall’Isola e nel contempo dare un segnale forte alle amministrazioni comunali per sostenere sempre di più queste iniziative dando concrete possibilità , anche economiche , ai giovani per impiegare la propria professionalità sul territorio , creare posti di lavoro e ricchezza per il paese. Sofia ne’ è stata un esempio concreto dimostrando che tutto questo si può fare. Basta crederci . Marco Contini
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Fondazione Isola d’Elba onlus da Fondazione Isola d’Elba onlus pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 16:11
[COLOR=darkblue][SIZE=5] COMUNE UNICO, IL FUTURO DELL’ELBA ?. [/SIZE] [/COLOR] La valorizzazione di un territorio insulare passa necessariamente attraverso un rafforzamento politico, amministrativo e, di conseguenza, economico. La nostra Isola ha un enorme potenziale economico e politico, in buona parte inespresso, a causa delle storiche difficoltà ad individuare un soggetto amministrativo in grado di pianificare lo sviluppo generale, e confrontarsi con gli altri soggetti istituzionali ed economici (Port Authority, Regione Toscana, Governo centrale, ecc.) In tal modo non appare possibile affrontare problematiche di interesse generale in maniera efficace, non esistendo un unico interlocutore che rappresenti l’Elba e gli elbani. Occorre quindi ripensare ad un modello di sviluppo che riparta da un diverso assetto amministrativo, che tenga conto delle migliori risorse culturali, politiche ed imprenditoriali del territorio. Sulla scorta dell’esempio virtuoso della fusione dei Comuni di Rio Elba e Rio Marina, gli elbani dovranno valutare con attenzione e scegliere il proprio futuro. La scelta del Comune unico dell’Elba, laddove non imposta, ma decisa da tutti gli elbani, potrebbe risultare “rivoluzionaria” per un territorio che ha una sostanziale identità culturale, sociale ed economica, pur nel rispetto delle specificità locali. La Fondazione intende aprire un dibattito sociale e politico sul tema, ritenendolo di assoluta rilevanza per il futuro. Fondazione Isola d’Elba Onlus
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Roberto Ferrini da Roberto Ferrini pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 15:28
Gentile elettore del M5s, se avvessi il potere politico per poter decidere cosa resta e cosa va via dall'Elba non solo resterebbe il tribunale ma avremmo anche una sanità ed un trasporto pubblico diverso. Non ricopro ruoli apicali nel movimento e non ho nessuna conoscenza che possa interagire con il ministro. Questo non toglie che non sia per niente d'accordo con tale decisione e che quindi cercherò nel mio piccolo di evidenziare il problema anche aderendo personalmente a manifestazioni di protesta. Questo tema evidenzia come sia necessario che un rappresentante locale, residente e nativo, debba rappresentarci nei luoghi dove si decide del nostro futuro, solo una persona con queste caratteristiche ha la vera comprensione dei problemi. Mi auguro che questo accada presto. Un caro saluto.
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Taddei da Taddei pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 14:04
Risposta al post 91224. Egregio sig. Anonimo elettore grillino, il sottoscritto non ha tessere di nessun partito compreso i 5 stelle. Io posso solo sperare, come te, che questa posizione irresponsabile venga rivista e che il nostro Tribunale possa ancora rimanere in attività. Sicuramente se il Governo dovesse proseguire sulla strada intrapresa non avrà il mio voto. Ti chiedo per il futuro di ignorarmi, non sono un personaggio pubblico, e magari di informati meglio. Grazie.
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Per il M5S Elbano da Per il M5S Elbano pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 11:01
Tribunali: proroga per Ischia, non per l'Elba Le bandiere del tribunale di Portoferraio Le anticipazioni dell'Associazione Forense elbana: "Il ministro Bonafede nel 2017 presentò una interrogazione parlamentare, ora si rimangia la parola". Se fosse davvero vero quello che oggi leggiamo sulla possibile chiusura del Tribunale di Portoferraio sarebbe davvero una "grossa beffa politica grillina"......... Orbene Grillini elbani,Sigg. Diversi,Corsi,Taddei,Ferrini,Ketty ed altri datevi da fare verso i politici grillini per far sì che il ns Tribunale non chiuda.....altrimenti saremmo giudicati come "solo chiacchere e distintivo"....... Uno dei tanti elettori 5S elbani
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Associazione Forense Isola d'Elba da Associazione Forense Isola d'Elba pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 10:39
[COLOR=darkred][SIZE=5]Il Governo chiude il Tribunale [/SIZE] [/COLOR] Si sta per verificare l’ennesima beffa per gli elbani. Il Governo ha predisposto una bozza di decreto, che verrà emanato presumibilmente la prossima settimana, che prevede la proroga sino al 2022 per Ischia, ma non per Portoferraio. Sarebbe uno schiaffo per la nostra isola ancora più doloroso, tenendo conto che le attuali forze di governo avevano garantito che qualsiasi provvedimento di proroga o stabilità del Tribunale avrebbe interessato necessariamente anche l’Isola d’Elba. Lo stesso attuale ministro della Giustizia, On. Alfonso Bonafede, nel dicembre 2017, quando era solo deputato, si era apertamente schierato in favore del Tribunale di Portoferraio depositando una interrogazione all’allora Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando. L’On. Bonafede deputato del movimento 5 Stelle della Toscana, scriveva che la riapertura del Tribunale di Portoferraio trovava ragione nella situazione geografica insulare “che rendeva altrimenti, per i cittadini elbani, assai difficile il ricorso alla giustizia; è indubbio che sono ancora del tutto sussistenti le ragioni che hanno determinato il ripristino delle sezioni insulari: basi pensare che dall’Isola d’Elba per arrivare al porto di approdo più vicino (Piombino) occorrono circa un’ora e trenta minuti di nave e poi vi sono ulteriori 100 chilometri da percorrere in auto, o con mezzi pubblici per giungere alla sede centrale del Tribunale di Livorno” Chiedeva pertanto l’On. Bonafede all’allora Ministro della Giustizia “quali iniziative di competenza intenda adottare il ministro interrogato, al fine di evitare la chiusura della sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno…”. L’intervento in favore degli elbani dell’On. Bonafede e del Movimento 5 Stelle fu molto apprezzato. Poiché non dovremmo aver ragione di mettere in dubbio la correttezza politica di questo intervento in favore del nostro territorio, non sembra in alcun modo possibile che il Movimento 5 Stelle ed il ministro possa oggi permettere la chiusura del Tribunale di Portoferraio, in totale contraddizione con quanto dichiarato per iscritto solo pochi mesi orsono! Da ultimo va sottolineato, e lo faremo a lungo, come proprio il contratto di governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle preveda che “occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria, modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni, con l’obbiettivo di riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino ai cittadini ed alle imprese”. Impegno nobilissimo e condivisibile. Certo però che se si inizia chiudendo il Tribunale insulare di Portoferraio, a cui tutte le forze politiche del tempo avevano riconosciuto specificità degna di mantenimento, e che lo stesso attuale ministro della giustizia aveva strenuamente difeso solo pochi mesi fa quando era deputato, vuol dire non solo che i contratti non vengono in alcun modo rispettati, ma che si inizia davvero molto male l’azione di governo. E’ il momento che il governo e la politica locale dimostrino di che pasta sono fatti, intervenendo per far modificare la bozza di schema di decreto. Diversamente se ne chiederà conto a lungo, ed in tutte le sedi. Avv. Paolo Di Tursi Presidente della Associazione Forense Isola d’ElbaIl Governo chiude il Tribunale
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CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIO GUARDIA COSTIERA da CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIO GUARDIA COSTIERA pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 9:38
[COLOR=darkred][SIZE=5]OCCUPAZIONI ABUSIVE DI DEMANIO MARITTIMO [/SIZE] [/COLOR] Contrasto all’abusivismo sul litorale elbano a difesa dell’ambiente e con l’obiettivo di restituire il demanio marittimo ad una corretta e libera fruizione. Su una bellissima scogliera naturale, in una località di pregio ambientale del comune di Marciana, i militari della guardia costiera elbana hanno scoperto una piattaforma in cemento e pietra, costruita senza la necessaria autorizzazione: alla proprietaria dell’appartamento a picco sul mare è stata contestata l’illecita occupazione di demanio marittimo ed è stata interessata la competente autorità giudiziaria. Anche arbitrarie modifiche su uno spazio del demanio marittimo in concessione concretizzano un reato, caso accertato nel comune di Campo nell’Elba dove una scuola velica utilizzava senza autorizzazione numerose attrezzature e materiali (tavoli, sedie, bancone bar, strutture in legno, ombrelloni, frigoriferi per gelati e bevande), che sono state poste sotto sequestro. Segnalazione all’autorità giudiziaria anche per due soggetti, non residenti sull’isola d’Elba, per aver occupato abusivamente il demanio marittimo mediante l’utilizzazione di locali adibiti a bar-ristorante in una nota località del comune di Portoferraio. Ed integra il reato di occupazione e innovazioni abusive anche la realizzazione di nuove opere in proprietà privata nelle zone in prossimità del demanio marittimo in carenza di specifica autorizzazione della Capitaneria di porto: nel Portoferraiese è stata è stata accertata l’inosservanza dei citati vincoli con l’installazione di una struttura in alluminio a chiusura di un’area asservita a bar, priva dell’autorizzazione. A Marina di Campo, infine, solo grazie al tempestivo intervento dei militari della Capitaneria di porto, si è scongiurato un grave inquinamento delle acque portuali: appena riscontrato un lieve accidentale sversamento in mare di idrocarburi provenienti dalle tubazioni di un impianto costiero di carburanti sono state attivate le operazioni di contenimento delle sostanze inquinanti posizionando in mare idonee panne galleggianti per circoscrivere il fenomeno e fogli assorbenti per idrocarburi, sotto il monitoraggio della Guardia costiera. I soggetti responsabili sono stati diffidati formalmente a prendere tutte le misure necessarie per prevenire il pericolo d’inquinamento marino e per eliminare gli effetti già prodotti. La Guardia costiera di Portoferraio ha, dunque, intensificato la propria attività di controllo durante la stagione turistico-balneare, al fine di garantire la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema marino e la corretta fruizione del demanio marittimo.
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Stefano Martinenghi da Stefano Martinenghi pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 9:31
[COLOR=darkred][SIZE=4]SINDACO MONTAUTI, FARE PARCHEGGI ASFALTATI INVECE DI RIPRISTINARE LO STATO NATURALE DEL LUOGO COME LE IMPONE LA LEGGE SAREBBE UN DANNO PER L’AMBIENTE E IL TURISMO DI FETOVAIA, COME POTRA’ CONFERMARLE LEGAMBIENTE. [/SIZE] [/COLOR] Egregio Sindaco di Campo nell’Elba Arch. Montauti, Il Tirreno di ieri 21 luglio riporta la Sua conferma che nell’area dell’ex Bambù di 570 mq. il Comune farà un parcheggio per 35 auto. Si tratta di un’opera non consentita nel caso in esame e Le spiego perchè. Come sappiamo, l’area fu acquisita al Comune a seguito dell’ingiunzione del Sindaco Landi n°1704 del 16 febbraio 1994, che ordinava di “demolire le seguenti opere e ripristinare lo stato dei luoghi” entro 90 giorni, pena l’acquisizione delle stesse al Comune “ai sensi del 3° comma dell’art. 7, legge n.47/85”. Tale articolo 7 (oggi art. 31) è assai chiaro: ”Per gli interventi abusivamente eseguiti su terreni sottoposti, in base a leggi statali o regionali, a vincolo di inedificabilità, l'acquisizione gratuita, nel caso di inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, si verifica di diritto a favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo. Tali amministrazioni provvedono alla demolizione delle opere abusive ed al ripristino dello stato dei luoghi a spese dei responsabili dell'abuso” (cioè della Giglio Elbano srl). L’allora proprietà non demolì e il Comune acquisì con il vincolo di ripristinare lo stato dei luoghi, che era ed è quello di vigneto, non di parcheggio asfaltato. Se Lei non rispettasse tale vincolo, verrebbe meno l’unica causa che ha reso possibile l’acquisizione ex lege dell’area, il ripristino dello stato naturale del luogo. Legambiente lo sa bene e potrà confermarglielo. Non a caso i terreni dei nostri parcheggi Barbatoja che circondano l’area ex Bambù (mq. 2.500 autorizzati dal 1987) sono ancora oggi accatastati a vigneto e non a caso il nostro progetto approvato di riqualificazione a firma dell’architetto Massimiliano Pardi prevede la posa di prato all’inglese come “pavimentazione” dei parcheggi e pergolati di uva ansonica per ombreggiare le auto e gli avventori del chiosco bar autorizzato in concessione demaniale dello stabilimento balneare Barbatoja che riaprirà dopo 22 anni. Con 300 metri in linea d’aria di verde riqualifichiamo l’ambiente e l’offerta turistica, perché rovinare tutto con parcheggi asfaltati nel mezzo? A Il Tirreno Lei ha dichiarato che sarete pronti con i parcheggi la prossima stagione, quando anche noi avremo realizzato il progetto di riqualificazione Pardi sorprendentemente sospeso da codesta Amministrazione - nonostante l’assenso della stessa Commissione Ambiente, della Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa, della Capitaneria di Porto di Portoferraio, della Dogana della Guardia di Finanza, dell’ASL – con atto poi annullato dal TAR con sentenza n°850/2018 dello scorso giugno. C’è dunque tutto il tempo per trovare soluzioni consone a soddisfare le esigenze di tutti: Comune, ambientalisti, privato, turisti, operatori locali. Basta esista la volontà politica di avviare un dialogo pubblico-privato finora mancata, nonostante la disponibilità da noi più volte manifestata formalmente di effettuare a nostre spese opere pubbliche a beneficio della comunità; l’ultima volta con PEC del 27.6.2018 prot. 9506 con oggetto: “PROPOSTA DI CONVENZIONE PER DOTARE LA SPIAGGIA DI FETOVAIA DI SERVIZI TURISTICI ESSENZIALI A SPESE DELLA BARBATOJA 1961 SRL (bagni, docce, piscina pubblici) Cordiali saluti Stefano Martinenghi
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MARCIANA EVENTI ESTATE 2018 da MARCIANA EVENTI ESTATE 2018 pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 8:58
ARTICOLO 31 A POMONTE La programmazione estiva del comune di Marciana continua Lunedì 21 luglio alle ore 21.30 a Pomonte in Via degli Oleandri con gli Articolo 31. Le hit del duo che ha fatto la storia dell’ hip hop italiano tra gli anni 90 e i primi 2000, composto dall’ ormai noto J-Ax e da Dj Jad, tornano a farci cantare e divertire grazie a quest’ ultimo che, anche senza la collaborazione del rapper, crea un nuovo progetto dal nome “Live from Articolo 31”, un tour nazionale che già la scorsa stagione ha ottenuto un grande successo con circa 30 tappe. Dj Jad si affianca ad una band di esperti musicisti e tre voci dalle sonorità che variano dal soul, al jazz fino alla dance, riproponendo ed arrangiando le storiche canzoni degli Articolo 31 e brani inediti, creando uno spettacolo di puro intrattenimento e in grado di coinvolgere ogni tipo di pubblico CONCERTO DI TRICARICO A POGGIO Martedì 24 luglio in Piazza Castagneto a Poggio arriva Tricarico con il suo nuovo tour estivo. Francesco Tricarico cantautore milanese dalla scrittura lirica e surreale, è noto al grande pubblico per il successo del 2000 “Io sono Francesco”, col quale ottenne un disco di platino. Successo poi replicato nel 2008 col celebre brano “Vita tranquilla” lanciato al Festival di Sanremo che gli valse un Premio Mia Martini, l'ambito premio della critica. In occasione dell’uscita del nuovo album “Da chi non te lo aspetti” (Edel Italy 2016), e del nuovo singolo estratto “Una cantante di musica leggera”, realizzato col featuring di Arisa, e col brano “Stagioni”, Tricarico presenta un nuovo concerto, in cui ripropone tutti i suoi successi rivisitati in chiave elettroacustica, arricchiti da incursioni teatrali e coronati da inedite involuzioni strumentali col piano di Michele Fazio. Un concerto intimo, discorsivo, di pop d'autore dal piglio elegante e sofisticato. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito avrà inizio alle ore 22.
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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 8:28
[COLOR=darkblue][SIZE=4] DESALINIZZATORI E VARIE SU ACQUA POTABILE ALL'ELBA [/SIZE] [/COLOR] Riscontro messaggio “ Per Marcello Meneghin” n.91211 del 21.07.2018, 12:34 Provenienza: portoferajo La ringrazio per la condivisione delle idee. Lo sò benissimo che il dissalatore di Mola con la sua portata di 40 l/sec fissi ed invariabili verrà senz'altro costruito. Lo sò perchè ho più volte sostenuto delle tesi che hanno trovato conferma solo a opere completate. Quella più eclatante è la costruzione di ben 21 laghetti sparsi in giro per l'Elba , costruzione iniziata con l'effettiva edificazione del primo laghetto che è quello chiamato Condotto. L'opera è finita da circa due anni e pensi che il programma esecutivo prevedeva che tale aghetto fosse riempito non già con le acque di pioggia di un bacino scolante locale per il semplice fatto che è quasi inesistente, avrebbe dovuto invece essere riempito con le acque dei vicini pozzi elbani. In altre parole, stando ai programmi ufficiali, in quel bacino, che io avevo battezzato con il provocatorio nome di pozzanghera, in teoria si dovrebbe immagazzinare acqua potabile dei pozzi elbani per lasciarla, sempre a mio modesto avviso, marcire, evaporare o quel che è peggio disperdere in breve temo per quella che io e qualche competente geologo Elbano avevamo temute fosse un'operazione sciagurata, però ancora da dimostrare . Si può però affermare senza tema di smentita che a tutt'oggi l'acqua dei vicini pozzi non vi è stata mai scaricata nè si è sentito parlare dell'inizio di costruzione degli altri 20 laghetti similari. La mia conclusione è la dimostrazione che anche se le considerazioni mie e di altri tecnici locali sembra oggi essere state veritiere, non sono state tenute in nessun conto e la piccola diga di ritenuta del Condotto è stata costruita. La stessa cosa accade per il dissalatore di Mola per il quale si può dire in anteprima che i tutti i dissalatori sono apparecchiature complesse e costose da costruirsi solo nei deserti o in quelle zone dove no piove mai. Ma in territori come l’Elba dove mediamente piove più acqua di quella necessaria per i servizi locali, il solo pensare ad un dissalatore è follia pura. Quello di Mola, inoltre è partito con tre errori madornali che elenco come segue 1) Nel progetto originale il dissalatore doveva essere alimentato non dall’acqua captata direttamente in mare aperto ma invece da quella dei vicini pozzi prevedendo di deprimere la falda di alcune decine di metri sotto il livello del mare onde far penetrare in falda l'acqua marina stessa,. Nel leggere il progetto si sono levati gli scudi ed i miei innanzitutto facendo notare che l’ enorme depressione artificiale di falda avrebbe causato la risalita in terra del cuneo salino danneggiando gravemente i terreni agricoli della zona. Tanto è bastato perché il progetto venisse modificato ed infatti l’alimentazione attualmente è prevista direttamente dal mare aperto tramite una lunga condotta di adduzione che non c’era nel progetto originale 2) L'acqua prodotta dal desalinizzatore non è di per sé potabile perché priva totalmente di sali ed occorre rimineralizzarla. Nel progetto non si prevede di usare la metodologia classica ma invece di aggiungere acqua salata prelevata dai pozzi esistenti. In questo modo si ritorna al punto 1 con gli stessi problemi ed inoltre si instaura una procedura complessa per via della variazione continua di salinità dell’acqua dei pozzi, C’è da sperare che anche questo difetto venga eliminato prevedendo la riminalizzazione classica altrimenti ci saranno problemi grossi di esercizio 3) La captazione e l’adduzione dell'acqua dal mare all'impiantito di desalinizzazione in progetto è prevista tramite una grande sala pompe sotterranea ed ubicata vicino alla spiaggia e presso gli ombrelloni dei turisti. Io ho dimostrato, e pubblicando sui blog locali, che questo impianto di sollevamento può essere benissimo spostato nelle vicinanze del desalinizzatore e mi auguro venga adottata questa soluzione liberando la spiaggia dalle pompe. Noonostante tutto quanto scritto sappiamo tutti che il desalinizzatore tra poco sarà iniziato e che per vederne i risultati c’è un modo solo ed è quello di aspettare la fine lavori. Può darsi che così come è accaduto per il lagoCondotto anche per il desalissatore finito e funzinante i si abbiano novità molto eclatanti
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MARCELLINO "IL BAGNINO" da MARCELLINO "IL BAGNINO" pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 8:20
[COLOR=darkred][SIZE=5]CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA SDRAIO [/SIZE] [/COLOR] Monta la polemica sulle “concessioni” e se fino ad oggi era affrontata dai cittadini in maniera soft, ecco che come i politici hanno udito il nome di un noto imprenditore beneficiario di una concessione alle Ghiaie , apriti cielo e spalancati terra, anche chi credevamo scomparso è risorto per pontificare , addirittura definendo, dall'alto della sua ostentata saccenza, la concessione alle ghiaie illegale e odiosa..coinvolgendo ( siamo in campagna elettorale) l’attuale amministrazione . Certo se ci guardiamo intorno …. Ci accorgiamo di avere solo l’imbarazzo della scelta ma, probabilmente non essendo tecnici e non conoscendo codici e codicilli, immaginiamo che probabilmente gli altri non siano di rilevante importanza tanto da meritare le loro attenzioni , vuoi mettere invece lo scandalo dell’imprenditore prenditutto? , anche se , grosso modo tra tutte , sembrano uguali… Insomma i nostri paladini della legalità parlano solo di legittimità al singolare, mentre ne dovrebbero parlare al plurale ovvero raccontarci le storie di tutte le concessioni: due alla Biodola, Scaglieri, Forno, Prunini,Enfola Prade, Sotto Bomba , Capo Bianco ecc. ecc. Tutte legittime? Anche i famosi “punti blu” gestiti familiarmente da chi da sempre ha fatto come gli pare non destano scandalo? Insomma ci sono decine di casi similari a Portoferraio e in tutta l’Elba ma… un capro espiatorio ci vuole e quindi … Dagli all’infame accaparratore , crucifige, crucifige …. Marcellino il “Bagnino”
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Guardia Costiera da Guardia Costiera pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 3:22
[COLOR=darkred][SIZE=4]SOCCORSI VENTISETTE VELISTI SU NOVE BARCHE SORPRESI DAL FORTE LIBECCIO. [/SIZE] [/COLOR] Quattro persone salvate in mare e quattordici persone assistite sulle loro barche sino al rientro in porto dalle motovedette della Guardia Costiera di Viareggio, altre nove che hanno riparato in spiaggia per sfuggire alle onde, un elicottero della Guardia Costiera che ha pattugliato il tratto di mare compreso tra Viareggio e Torre del Lago per una ricognizione aerea: questo il bilancio dell’operazione di soccorso svoltasi nel primo pomeriggio di sabato 21 luglio. In tutto 27 velisti – 8 adulti e 19 giovani di età compresa tra i 10 ed i 15 anni – sono stati sopresi dal forte vento di libeccio durante una gita in barca al largo di Torre del Lago e sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera. Il complesso intervento è stato coordinato dalla sala operativa della Direzione Marittima di Livorno, con il determinante impiego dell’organizzazione di soccorso della Capitaneria di porto di Viareggio. Nell’operazione di ricerca e salvataggio sono state impiegate in totale tre unità navali ed un elicottero della Guardia Costiera, nonché un pattugliatore della Guardia di Finanza che ha collaborato al recupero di un natante scuffiato alla deriva. A causa dell’improvviso aumento dell’intensità del vento, la comitiva, imbarcata su nove piccole barche a vela con l’assistenza di due gommoni a motore, si è trovata in difficoltà ed uno dei genitori, che partecipava alla gita, ha provvidenzialmente dato l’allarme, contattando il numero blu 1530 per le emergenze in mare, consentendo così l’avvio dei soccorsi. Due partecipanti alla gita non sono riusciti a governare la propria imbarcazione che si è capovolta, sono caduti in acqua e sono stati recuperati da una motovedetta dalla Guardia Costiera di Viareggio. La medesima motovedetta ha anche soccorso altri due ragazzi impauriti che si trovavano su una barca a vela con il timone danneggiato. Altri sette ragazzi sono stati raccolti dalle proprie barche dagli istruttori su uno dei gommoni e sono stati portati in spiaggia, mentre un gruppo di quattordici partecipanti, tra i quali dieci ragazzi, sono riusciti a rientrare nel porto di Viareggio a bordo delle rispettive barche, assistiti da una unità della Guardia Costiera di Viareggio. Una delle persone soccorse in mare ha avuto bisogno di cure mediche ed, una volta sbarcata, è stata accompagnata da un mezzo del 118 all’ospedale di Viareggio.
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riese adottivo da riese adottivo pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 2:01
Sentirla parlare di musica e giovani a Rio marina mi sciocca, ma dove sarebbero tutti questi giovani? Io sono 15 anni che ci vivo e più che vedere seduti sulle panchine anziani con ciabatte, fantasmini bianchi, canotte rosse e pantaloncini da tennis oppure qualche tuttologo seduto fuori dai bar che succhia wi-fi….?v Rio in Brasile forse intende?
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Questo non è turismo da Questo non è turismo pubblicato il 21 Luglio 2018 alle 20:03
Mi rivolgo ai nuovi amministratori del neonato Comune di Rio e a coloro che in questa nuova compagine stanno non solo sponsorizzando ma mi si dice anche pensando di intensificare i concerti di scalmanati che per tutta la notte all’Anfiteatro suonano musica a tutto volume. Non è che contesti la musica anche tardiva , siamo in perido estivo e ben venga , ma non questa musica ma soprattutto orde di scalmanati provenienti da tutta l’Isola che se si presentassero in una normale discoteca verrebbero respinti. Questo non è il modo di far venire gente a Rio . Questo non è il modo di attrarre turismo . Cosa lasciano questi figuri lungo la strada del ritorno? Sporcizia e altro . Gente che si presenta a ballare alle 24 di notte e termina alle 5 di mattina che tipo di entrate può lasciar al Comune? Solo danni e rischi di risse del post evento. Come risukta cinsiano anche state Inutile dire che sono bei ritrovi. Come tanti oggi in paese stiamo meditando di lasciare il Comune.
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