Secondo le ultime notizie di ieri da ‘RAI news 24’, sembra che sia imminente il picco di disturbi mentali causati da coronavirus.
Effettivamente, leggendo la valanga d’interventi che affollano questo blog negli ultimi giorni, mi domando se chi discute seriamente di favole come quelle dei fratelli Grimm sia cosciente o meno della cruda realtà che ci sovrasta come la spada di Damocle.
Sia da autorevoli personaggi pubblici come il sindaco Gelsi fino all’ultimo cittadino che vuol dire la sua, leggo quasi esclusivamente surreali proposte di aumentare le concessioni delle spiagge, di numero chiuso per i turisti che non sia mai vengano ad infettarci dai più lontani pianeti, di un fantomatico porto franco, di preoccupazioni per come affittare questa stagione le seconde case a villeggianti fantasma, di distanze di sicurezza sulle barche da diporto, di mettere quelli del reddito di cittadinanza a controllare che tutti rispettino le l’apartheid sulle spiagge, di migliorare le strutture ricettive che resteranno chiuse, di inesistente turismo giovanile piuttosto che senile o viceversa, di controlli a Piombino, di come sanificare ogni angolo dell’isola, di regole draconiane per impedire l’ingresso alle spiagge troppo affollate......e altre amenità di questo tipo.
Posso dire anch’io la mia modesta cazzata? Se tutto va bene, non verrà nessuno: primo, perché la possibilità di viaggiare non esiste più dato che le frontiere sono e resteranno chiuse, secondo perché tutti si sono mangiati le ferie e chi le deve ancora fare non ha più una lira e terzo perché ci saranno ancora tali e tante restrizioni da scoraggiare chiunque, clienti e operatori turistici, preoccupati loro stessi di cosa fare per non morire di fame.
Avete presente la spiaggia di Marina di Campo? Diciamo - butto lì una cifra - che in un agosto normale c’erano duemila persone? Bene, quest’anno sarà festa grossa se ne conteremo cento, naturalmente se verranno anche i tanto aborriti proprietari di seconde case, sennò anche meno. Il che vuol dire, su due kilometri di battigia, una ogni 20 metri!
Anche i nostri vicini francesi sono messi più o meno come noi e i loro giornali scrivono (riporto testualmente): ‘I francesi non si rendono conto di quello che gli sta per cascare addosso. La bella vita è finita! Ormai è meglio pensare di passare le vacanze ognuno a casa propria. In fondo sarebbe una buona occasione per vivere finalmente locali’.
Comunque, mettiamo pure sul tappeto da subito tutti quei giusti provvedimenti che potranno farci sperare di riprendere, in meglio, per il prossimo anno un ritmo lavorativo accettabile. Non è certo un male farsi venire nuove idee per incrementare l’appetibilità della nostra isola, perché scordiamoci di poter sopravvivere senza turismo. L’epoca in cui Napoleone risollevava le sorti economiche degli elbani con i vigneti, le tonnare, l’allevamento del baco da seta e le miniere di ferro è morta e sepolta per sempre.
Ma per quanto riguarda quest’anno, mettiamoci il cuore in pace, non c’è trippa per gatti.
Guardiamo in faccia la realtà e lasciamo la fantascienza ai film di Hollywood senza perderci in chiacchiere sul nulla.
Meno male che, per sdrammatizzare, c’è quel buontempone di Carneade (ma chi era costui?) che la mette sul ridere!
P.S. Pensandoci bene però, metterla sul ridere sarebbe la soluzione che annulla tutti i problemi di cui sopra: basterebbe che domani i governanti mondiali dicessero 'scusate, abbiamo scherzato, i nostri scienziati ci comunicano che il coronavirus non esiste e tutto può tornare come prima'.
113399 messaggi.
No all'indebitamento a danno della comunità".
Terra nostra contesta la scelta dell'amministrazione Corsini sull'illuminazione pubblica e il riscaldamento che prevede costi importanti in 20 anni.
Questo è uno dei tanti "danni" provocati dall'unione dei 2 comuni di Rio nell'Elba con Rio Marina.A parte la minoranza,per quello che può e potrà fare,ma gli altri Assessori ,consiglieri che fanno? Sono lì per scaldare le poltrone ed "obbedire" al Capo? Ed i Riesi di sù che hanno votato per il comune unico dove sono? Sono spariti nel nulla.
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA RIAPERTURA DEL REPARTO BAMBINI DI UPIM A CARPANI. [/SIZE] [/COLOR]
Upim ha riaperto a Carpani il reparto Bambini Blu Kids. Davide Pistolesi responsabile marketing del gruppo Nocentini, ci parla di questa “nuova” apertura e tra l’altro racconta: “ Rispettiamo alla lettera le misure di sicurezza imposte dal decreto per esempio la distanza. All’entrata a disposizione dei clienti ci sono mascherine, guanti e disinfettante. Abbiamo transennato gli altri reparti per creare un percorso riservato solamente alle esposizioni bambini. Ci siamo dotati di plexiglass per garantire al sicurezza dei clienti ma anche die dipendenti e non facciamo entrare più di sette persone per volta. Guarda l’intervista completa.
Interviste a cura di :Antonella Danesi e Paolo Chillè per Arcipelago Network e Live eventiRiprese e montaggio: Angelo Del Mastro per Trident Production.
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[COLOR=darkblue][SIZE=4] GRAVI CARENZE A BORDO. FERMATA UNA NAVE DA CARICO IN PORTO. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/capit.JPG[/IMGSX] Anche durante questo periodo di emergenza, non si ferma l’impegno a tutela della sicurezza della navigazione da parte del personale della Capitaneria di porto di Livorno, che continua a vigilare affinché le navi che scalano il porto labronico rispondano sempre ai previsti standard internazionali.
Non è sfuggita così al controllo dei militari una nave da carico (nella foto), battente bandiera delle isole Cook, che entrando in porto e nella fase di ormeggio, aveva evidenziato evidenti carenze di manovrabilità, immediatamente segnalate dal personale dei servizi tecnico-nautici intervenuti nella manovra e prontamente verificate dagli Ispettori PSC (Port State Control) della Capitaneria di porto che, recatisi a bordo della nave, hanno potuto riscontrare non soltanto problemi gravi alla timoneria ma anche alle difese antincendio, al sistema di comunicazioni ed altre importanti mancanze che hanno condotto alla detenzione della nave, che sarebbe dovuta ripartire tra due giorni e che invece dovrà rimanere ormeggiata sino al ripristino delle condizioni di efficienza totale.
RIPARTENZA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/camici1.JPG[/IMGSX] Qualche anno fa in piena campagna referendaria per il comune unico esprimevo riflessioni e considerazioni in un articolo dal titolo :”Quanti comuni o quali comuni?”. http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=9105
I comuni sono per l’Elba istituzioni alle quali in questa contingenza drammatica si rivolgono con proposte per ripartire molte voci che vengono dalla società civile,associazioni di categoria e cittadini/e perché snodo cruciale nella ripartenza post-virus.
Se l’Elba avesse la possibilità di far sentire la propria voce in parlamento nazionale sarebbe ancora meglio.
Ciò può accadere se fosse presente un collegio elettorale per le isole minori nelle elezioni politiche.
Ne ho parlato in uno scritto dal titolo “Non è solo il frazionamento territoriale ad impedire all’Elba di far sistema” http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/39199-non-%C3%A8-solo-il-frazionamento-territoriale-ad-impedire-allelba-di-fare-sistema
Con l'espressione Italia insulare (o semplicemente Isole) ci si riferisce a una delle macro-aree che compongono, per convenzione, la Repubblica italiana, ovvero quella costituita dalle due isole maggiori,Sicilia e Sardegna, e dalle loro rispettive suddivisioni amministrative regionali a statuto speciale, la Sardegna e la Sicilia
La popolazione residente nell'Italia insulare ammonta a 6.636.625 abitanti.Dati ISTAT del 2017.
Sardegna e Sicilia la fanno da grande nel sostenere questi numeri e sono ben rappresentate nel parlamento nazionale.
Ma l’Italia insulare è costituita anche da altre isole dette minori, una serie di arcipelaghi come il toscano,campano,eolie e lipari,tremiti,pantelleria, tutte isole minori che non hanno rappresentanti nel parlamento nazionale a manifestare necessità,bisogni della insularità “minore”.
La questione è ancora più evidente se allarghiamo a tutto il sistema insulare minore della comunità europea.
Solo chi è nato/a ,vive e abita su un’isola minore conosce bene quali sono le necessità,i bisogni , i problemi della insularità che sono peculiari e diversi da quelli delle isole maggiori e del continente:questo è il termine che accomuna ogni isolana/o quando indica la terra che non è isola.
Marcello Camici
[COLOR=darkred][SIZE=4] TERZIARIZZAZIONE IMPIANTI ILLUMINAZIONE A RIO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/terra.JPG[/IMGSX]Ci era sembrato un atto politico di fair play, quello di evitare ogni polemica in un periodo difficile come questo, e fare in modo che chi gestisce il comune di Rio avesse massima attenzione ai problemi della pandemia senza avere il fiato dell’opposizione sul collo. Non è stato apprezzato, né ricambiato. Infatti, dietro questo scudo, per non discuterne con nessuno, per non avere referenti al di fuori della propria onnipotenza (che prima o poi gli costerà cara), il Sindaco ha marciato spedito su altre cose sulle quali non possiamo più tacere. E quindi ci riprendiamo il nostro ruolo di minoranza attiva, nell’interesse dei riesi che con le delibere di questi giorni rischiano di vedersi ipotecare per sempre il loro futuro, e ciò senza poter mettere bocca alcuna sulle scelte che lor signori, al massimo dell’arroganza, hanno deciso di compiere. Più d’una, e sulle quali torneremo; ma adesso ci focalizziamo forse sulla più eclatante: impegnare il bilancio comunale per 268 mila euro per i prossimi venti anni, appaltando all’esterno l’intero comparto dei servizi di illuminazione pubblica interna ed esterna, e quelli di condizionamento e riscaldamento. Un‘operazione che costerà globalmente al comune quasi 5 milioni e mezzo di euro, che impegnerà le scelte dei prossimi quattro sindaci a venire, che ridurrà sul lastrico le finanze pubbliche (con conseguente riduzione della capacità annuale di spesa) dopo che fra tre anni inizierà a scomparire il contributo per la fusione ( dovranno a quel punto lievitare le tasse comunali), e che anche dal punto di vista delle impegnative tecnologiche, vincolerà il Comune per un tempo lunghissimo alla società privata vincitrice dell’appalto, non appena l’operazione sarà conclusa. In più, sparirà il lavoro delle imprese locali nei comparti interessati. La capacità di spesa del Comune, già gravata annualmente per 700 mila euro in mutui, dovrà soppesarsi quest’altra cifra, pregiudicando così ulteriormente le possibilità futura di sviluppo dei paesi. TERRA NOSTRA denuncia all’opinione pubblica quest’altra dimostrazione di cattiva gestione della cosa pubblica dell’avv. Corsini, che ancorché agli inizi della procedura sulle verifiche di merito, denota la volontà di incaponirsi sulle idee più strambe senza verificarsi con la popolazione. Nessuno dica che non sapeva, quando aumenteranno le tasse fra qualche anno (già hanno aumentato la TARI l’anno scorso, per poi abbassarla e fare bella figura quest’anno: pareggio!). Stanno bivaccando sul Comune senza che nessuno possa parlare, approfittando che in questo periodo non ci si può riunire. Preannunciamo comunque una mozione che presenteremo al prossimo consiglio comunale per contestare questo indirizzo politico della Giunta e cercare di fermare l’operazione, affinché ogni consigliere comunale si assuma la propria responsabilità, e lo faccia ora, prima che si spendano altri denari pubblici, anche per le verifiche del caso. E questo è solo il primo atto delle prevaricazioni che hanno compiuto in questo grave frangente, come sempre, alla zittina. Alla prossima puntata, ne citeremo altri.
Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA
Rio, 22 aprile 2020.
Gli spostamenti
Saranno allentati i divieti di spostamento, ma sarà ancora necessaria l’autocertificazione. I trasferimenti tra Comuni della stessa Regione saranno consentiti già dal 4 maggio, mentre non sarà per ora consentito, se non per casi urgenti o motivi di lavoro, spostarsi da Regione a Regione. Non è ancora deciso quando si potrà andare nelle seconde case.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/avviso.JPG[/IMGSX]
Mercoledì 15 aprile, in un momento così complicato e allineandosi alle indicazioni previste dall’ultimo DPCM, il punto vendita Upim di Carpani, situato al piano superiore del supermercato Conad, aprirà al pubblico il solo reparto BLUKIDS - bambino/ bambina. Verranno seguite tutte le indicazioni e le norme sanitarie previste dalla presidenza del consiglio a tutela della salute di chi lavora e di chi si recherà in negozio. All’ingresso è prevista la consegna di guanti e mascherine mono uso, vi sarà il contenitore con il disinfettante per le mani, il percorso sarà obbligato e non sarà possibile accedere agli altri reparti. L’orario di apertura sarà il seguente: dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. L’altro punto vendita Upim situato nel piazzale dell’Arcipelago Toscano davanti al Conad Superstore rimarrà ancora chiuso. “Crediamo che proprio in momenti come questi sia importante contare sugli altri”.
Upim
Bisogna pensare che nelle nostre spiagge ci possiamo andare liberi rispettando la sicurezza ,che interessa a tutti, ma non ad allargare le concessioni ,quindi pagando ,visto che soldi ce ne sono ben pochi.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/scafi.JPG[/IMGSX] Da innamorato dell’Elba e da proprietario di una piccola casa nel versante occidentale dove appena possibile vengo a trascorrere qualche giorno di ferie e qualche fine settimana, emergenza COVID-19 a parte che necessariamente e intelligentemente ha blindato l’isola, mi tengo aggiornato sulle vicende isolane leggendo vari blog e quotidiani on line.
Ho letto un post su “Camminando” di una lettrice che, pare, abbia ascoltato una intervista ad un Sindaco di un importante Comune Elbano che affermava l’opportunità di ampliare le attuali concessioni balneari.
Nell’ipotesi, spero di no, che la notizia sia vera informo i Sindaci e gli Amministratori che volessero perseguire tale strada che così facendo, a mio modesto parere, finiranno di distruggere quel poco che sarà rimasto in piedi. E mi spiego. Purtroppo, come tutti sappiamo, la prossima estate oramai alle porte non sarà una normale estate, ben pochi turisti arriveranno sull’isola (sperando ovviamente che la situazione sanitaria sia tale da permettere una più o meno normale circolazione a partire da fine maggio/inizi di giugno), e quelli che arriveranno saranno in grande prevalenza proprietari di casa, almeno per i mesi di giugno e luglio e settembre. Poi nel canonico periodo di ferie agostano oltre ai proprietari di seconda casa si aggiungeranno i pochi italiani che ancora hanno qualche soldo da spendere e che hanno ancora le ferie che non si sono consumati in questo periodo di lockdown. Temo che di stranieri non se ne vedrà praticamente nessuno.
Rilevo poi, leggendo qua e là, che sull’isola vi è un movimento di pensiero piuttosto radicato che ha una forte propensione a favorire un turismo verso l’Elba di alto livello, cosi detto di elite, ovviamente mettendo in secondo piano il turismo più “popolare”. E l’idea di favorire gli stabilimenti balneari a scapito della spiaggia libera, forse addirittura vietata con la scusa del controllo legato all’emergenza sanitaria, mi pare vada in questa direzione.
Potremmo a questo punto fare mille considerazioni ma sostanzialmente mi soffermo su una sola: chi viene all’Elba non lo fa per fare passerella ma lo fa perché ama la natura e la bellezza del posto. Chi viene all’Elba, e magari ci ha investito anche tanti soldini comprandoci una casa, lo fa perché sa che li ci trova principalmente un tripudio di bellezze naturali e una tranquillità che tanti altri posti non hanno. Senza considerare che volendo trova pure la discoteca ed il locale dove tirare l’alba. Il turismo che ragionevolmente e oggettivamente arriva sull’isola è questo, e farsi fuorviare dalla presenza di qualche sporadico vip che magari ormeggia il panfilo a 500 mt dalla spiaggia e, forse, scende una volta a fare un giro per il paese temo sia un errore madornale. Il turismo che arriva, e che ancora di più deve essere intercettato nel futuro, è quello di chi un giorno si fa un pezzo della GTE e un giorno si cerca la caletta dove fare il bagno con l’acqua cristallina. E magari il giorno seguente visto che è stanco o non ne ha voglia se ne va pure sulla spiaggia attrezzata. Ma se lo obblighi solo a questo, alla spiaggia attrezzata, questo tipo di turismo non viene. Si deve arrivare ad intercettare un turismo di qualità, certamente, ma un turismo che apprezza e rispetta. Che la sera dopo il mare trova i musei aperti e iniziative culturali di ampio respiro come quella, per esempio, che fa il mio comune Elbano (Marciana Borgo di Arte). Che durante il giorno trova spiagge e una sentieristica ben tenuta. Questo e solo questo è quello che spinge all’Elba me per primo e tanti che conosco con cui ho parlato. Cari Sindaci e Amministratori lo sapete che, almeno nel Comune di Marciana, infilare le chiavi nella serratura in un appartamento di 40 mq non residente costa di spese fisse quali IMU, TASI, TARI poco meno di 1000 (mille) euro?. A cui si aggiungono il consorzio di bonifica, le quote fisse delle bollette di energia elettrica, acqua e chissà cos’altro. Insomma un giochino che in fondo ad un anno supera abbondantemente i 1200/1300 euro. Ripeto solo ovviamente per infilare le chiavi nella serratura, poi bisogna starci. E, per amore di patria, soprassiedo sulle spese che si deve sostenere per arrivarci. Stesso discorso vale per chi decide di affittare un appartamento o soggiornare in una pensione: Non ho esperienza diretta ma da quello che mi dicono normalmente a parità di periodo il costo è un poco superiore a quanto richiesto sulle località costiere. In più ovviamente ci sono i costi del viaggio.
Sorge quindi spontanea una domanda: chi accidenti ce lo fa fare di venire sull’isola? La risposta, si ritorna sempre lì, è semplice: la meraviglia unica del posto. Una meraviglia ed una unicità che personalmente, dopo tanti anni, non smette di colpirmi. E di colpire tutti quelli che come me, pure con sacrificio economico non trascurabile, si ostinano a venire sull’isola. Non mi se ne voglia ma la meraviglia, cari Sindaci e Amministratori, non è la spiaggia con gli ombrelloni bar e ristorante annesso. La meraviglia sono le innumerevoli spiagge cale e calette con l’acqua cristallina che magari si raggiungono solo a piedi camminando per mezz’ora dopo avere lasciato la strada. La meraviglia è la primavera a serraventosa o l’autunno nei castagneti. Certamente anche le spiagge attrezzate, se specialmente sono in posti magnifici, hanno la loro importanza. Ci mancherebbe. Tutti abbiamo avuto figli piccoli, oppure non sempre si ha voglia o la prestanza fisica di scarpinare con lo zaino in groppa sotto la canicola. Anch’io nell’arco della vacanza talvolta vado nelle spiagge attrezzate. Ma, ripeto, non è l’ombrellone che attrae il turismo sull’isola. E non sarà certo l’ombrellone ad attrarre il turismo di elite che qualcuno vuole. Per attrarre quel tipo di turismo la strada è lunghissima, costosa perché vanno create determinate infrastrutture, ed incerta poi nei risultati. Mentre il turismo di qualità, quello che apprezza e rispetta, già lo avete. E certamente con grande facilità si può attrarre in misura ancora ben più consistente. Faccio un paio di semplici esempi, i primi che mi vengono in mente: Elbaman e Legend Cup: di queste iniziative che portano centinaia e forse anche migliaia di persone fra atleti e accompagnatori ce ne vorrebbe una la settimana nei mesi da aprile a giugno e da settembre ad ottobre. Il territorio Elbano sembra fatto apposta per queste cose. Se poi le associamo ad una offerta di attività culturali, a mio parere, si riuscirà ad aumentare la redditività e la stagionalità da 3 a 6 mesi. E il vantaggio, è facile da capire, non è certo solo per titolari delle attività ma lo sarà certamente per tanti lavoratori stagionali che invece di lavorare 3 o 4 mesi se va bene ne lavoreranno almeno 6.
Senza contare che oggi le Amministrazioni hanno a disposizione una formidabile risorsa: i percettori del reddito di cittadinanza. Questi, per esempio, potrebbero essere utilizzati sulle principali spiagge libere per favorire e controllare la corretta disposizione dei bagnanti nel rispetto delle distanze di sicurezza che il momento richiede ed eventualmente, al raggiungimento della naturale saturazione, impedire ulteriori afflussi. Potrebbero poi essere utilizzati in tanti lavori socialmente utili che, oltre a dare loro una dignità, darebbero un sempre maggiore decoro all’Isola. Gli strumenti ci sono, e spesso a costo zero. Utilizzateli.
Pertanto , egregi Sindaci e Amministratori, pensateci bene prima di fare certi passi. Tutti quelli che raggiungono l’Isola sono disposti a fare sacrifici economici e, in questi tempi di emergenza sanitaria, anche organizzativi, ma sicuramente non sono disposti a farsi prendere in giro da iniziative che mi limito a definire inopportune. E se si sentono presi in giro, me per primo e tanti altri con cui ho discusso della faccenda, se ne stanno a casa loro o vanno da qualche altra parte tenendo chiusa e sbarrata la loro casa Elbana. Ci rimetteranno qualche soldo di tasse pagate inutilmente (chi va in vacanza e magari ha pure una casa o due in più del necessario evidentemente se lo può permettere) ma non la dignità. In compenso siamo sicuri che senza la presenza di queste persone, specialmente di questi tempi, che vanno a fare la spesa, che acquistano tante cose, che magari vanno a cena fuori sia poi garantita anche la dignità di chi con queste persone ci ha costruito una economia e ci vive sul territorio?
Sperando di vederci presto e in salute vi saluto tutti con affetto.
Fabrizio
Vorrei ringraziare luigi lanera perche aveva visto lungo in tempi non sospetti.ora azione.
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA VOCE DEI NEGOZIANTI CHE HANNO RIAPERTO [/SIZE] [/COLOR]
Vi proponiamo l'intervista a Silvia Boano di "Mar di Libri" a Portoferraio. Attività che ha riaperto da poco. Silvia tra le altre cose ci racconta: "Riaprire significa ripartire, non abbandonare un sogno che uno porta avanti da tempo, i libri è chiaro che potrebbero sembrare un bene non di primaria necessità, in realtà credo che lo siano, per il nostro cuore, per il nostro cervello, chiaramente perché questa libreria possa andare avanti, quindi come tutte le altre attività.
Interviste a cura di Antonella Danesi e Paolo Chillè per Arcipelago Network e Live eventi .
Riprese e Montaggio di Angelo Del Mastro per Trident Production.
http://Y2HIProEJwM
[COLOR=darkblue][SIZE=4] ALZIAMO LA VOCE …PERCHE’ NE ABBIAMO TANTA! [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/comitato1.JPG[/IMGSX] Sono già più di mille le adesioni pervenute al gruppo Facebook intestato al "Comitato Elba" un movimento apartitico e apolitico di Elbani che propone e perora verso il Governo una legge ad hoc per le isole minori. Per questa ragione alla luce delle difficoltà che tutta la nostra isola affronta e dovrà affrontare auspichiamo che a queste prime adesioni ne seguano altrettante dimostrando che L'Elba e gli Elbani hanno una voce e la vogliono far sentire...avanti c'è bisogno di te e di tutti Voi….
[COLOR=darkblue][SIZE=4] VIVERE IN UN ISOLA AL TEMPO DEL COVID 19 [/SIZE] [/COLOR]
Il Covid 19 ha messo a dura prova l'economia mondiale e chi era già in precedenza in crisi ne risente maggiormente. L’economia elbana era già in declino da l’ultimo decennio , la principale fonte di guadagno proviene dal turismo ridotto ormai ai soli mesi di luglio e agosto . Si poteva rilevare dai dati statistici per niente confortanti , la forza lavoro in diminuzione , l’aumento della disoccupazione il grave disagio di molte famiglie i sintomi di assoluta incertezza per un futuro della nostra economia erano già in evidenza .
A fine dicembre scrissi una lettera al Presidente della Repubblica cercando di spiegare cosa significa vivere in un isola , cosa significa a livello socioeconomico , come le opportunità siano ridotte rispetto al continente, come i costi siano gravati dai trasporti anche nei beni essenziali , si pensi alla tassa sui rifiuti, alla fornitura di acqua potabile.
Avevo letto qualche anno fa la proposta di Luigi Lanera su Elba porto franco e cercando su facebook c’è ancora il gruppo nato nel 2015 .
Lanera aveva già portato all'attenzione del nostro parlamento italiano la necessità di una Legge per il sostegno delle piccole isole .
Pochi giorni fa ho scritto al Presidente del Consiglio e ringrazio Luigi Lanera per aver inviato la mia lettera anche all'Onorevole Giorgia Meloni .
La mia idea vorrebbe essere di costituire un comitato apolitico per lavorare insieme affinché Elba Porto Franco possa realizzarsi e non resti una mera utopia di cui parlare al bar fra pochi amici davanti ad un caffè.
Oggi leggo con piacere la lettera del giovane Lorenzo Zini , e mi auguro che molti altri aderiscano a portare idee e concetti. Bene sarebbe che anche le Amministrazioni elbane e delle isole tutte prendano in considerazione queste nostre proposte .Luigi Lanera ha interessato il suo Partito , altri potrebbero interessare le loro forze politiche affinché questo progetto prenda la sua consistenza .
Gli Elbani dovrebbero unirsi per un obiettivo comune per avere una Legge ad hoc che ci permetta di ripartire velocemente , che ci permetta di ampliare i settori economici esistenti per creare nuovi posti di lavoro per i nostri giovani a prescindere dalle ideologie politiche
Vorrei invitare tutti gli Elbani a instaurare un dialogo su Facebook, magari proprio gruppo Elba porto franco, dando la propria adesione per un confronto di idee costruttive .
Dott.ssa Roberta Madioni
Legambiente, insieme al CAI, guarda al futuro del turismo.
Predica bene ma non perde il vizio, quello di pensare di essere l'unica dispensatrice di verità e giusto. Infatti che il turismo debba essere sostenibile nessuno lo contesta, ma pensare che solo i sentieri e i cammini possano bastare alla ripresa dell'isola d'Elba insieme alle spiagge libere, appare in vero una boutade.
fermo restando che ci sono tante attività in sofferenza, imprenditori che debbono ripagare finanziamenti, dipendenti numerosi seppure purtroppo stagionali, si pensa che il turismo dei cammini sia sufficiente? e poi se si deve applicare il distanziamento ci dicano questi signori come garantiscono la sicurezza nelle spiagge. numero chiuso, ma con chi prima arriva o su prenotazione, gratuitamente?
insomma non c'è peggior sordo di chi non vuole capire. in altre località hanno chiesto l'ampliamento delle concessioni per assicurare lo stesso numero di ombrelloni e un carico di turisti che giustifichi l'apertura delle strutture ricettive e dei servizi fino a quando permangono le misure di distanziamento; in alcuni casi stanno già studiando come gestire le spiagge libere, come controllarle con quale personale, e qualcuno ha pensato a rimpolpare la polizia municipale, perchè non è che sulla spiaggia libera ci sono solo angioletti disposti a rispettare un divieto di accesso perchè la spiaggia è satura. Mettiamo le telecamere? ci dicano cosa vogliono fare nel concreto, ma smettano di pensare che solo loro offrono magnifiche sorti progressive.
mi rendo conto che i comuni dell'isola sono sprovvisti di personale e purtroppo anche di idee come si vede, ma qualcosa bisognerà pure fare, si dobbiamo rimettere all'imprenditoria? sarebbe una soluzione di parte e allora perchè i comuni navigano, si fa per dire, a vista e in solitaria lasciando solo scie di incertezza?
Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020.
Il Presidente del Consiglio dei ministri ha adottato un decreto con il quale vengono definite nuove misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il decreto sospende la gran parte delle attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di alcun espressamente indicate.
Gli alberghi (attività con codice Ateco 55.1) possono continuare a svolgere la propria attività, nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro individuate dal protocollo tra Governo e parti sociali del 14 marzo 2020.
Il codice Ateco 55.1 ricomprende gli alberghi e le strutture simili, sottoclassificati come segue: alberghi, resort, motel, aparthotel (hotel&residence), pensioni, hotel attrezzati per ospitare conferenze (inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande).
Non è invece autorizzata la prosecuzione delle attività classificate con il codice Ateco 52.20, che ricomprende gli alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni, tra cui i villaggi turistici, gli ostelli della gioventù, i rifugi di montagna, le colonie marine e montane, gli affittacamere per brevi soggiorni, le case ed appartamenti per vacanze, i bed and breakfast, i residence, gli alloggi connessi alle aziende agricole.
Anche io sono molto preoccupata per l’arrivo dei turisti ...però poi penso: cavolo fra un mese e mezzo devo pagare l’IMU e poi le tasse sul reddito e poi tutto il resto....!!!! Come cavolo faccio se in famiglia siamo in tre e lavoro solo io part-time?! Gli altri lavorano con il turismo e si sono giocati la stagione e di ripiego anche io vivo con il turismo. Se i comuni si facessero carico almeno del 50% dell’IMU forse ci sarebbe meno ansia di affittare. Insomma come ci muoviamo sbagliamo...
Leggendo alcuni post si deduce che i problemi dell'Elba sono dati dai proprietari di seconde case, allora proponiamo di non far pagare nessuna tassa in cambio di non venire all'Elba poi trovare qualcuno che se le compra, secondo me molti hanno i paraocchi, il problema c'era anche prima, se invece il problema sono i furbetti c'è modo di stanarli basta volerlo, ma lasciate in pace chi paga tutte le tasse
Per elba
Mi sa queste estate la casa la starai a pulire tutti i giorni queste sono le regole?
I turisti ne verranno poco e niente ?
Il governatore Rossi ci deve tutelare dato che il nostro ospedale non è alla avanguardia?
Isolani facciamoci sentire che abbiamo avuto solo 11 casi se aprono a tutti siamo rovinati
Beh... I problemi per l estate che verrà non saranno sicuramente pochi,anche perché al momento non ci sono certezze ma solo ipotesi.
In primis la tutela della salute di noi elbani e di chi vorrà trascorrere del tempo in vacanza da noi....la gestione degli spazi e del divertimento. ...
Sarà dura..
Se però i sindaci estenderanno le zone di spiaggia in concessione e chiuderanno le spiagge libere, motivando la scelta in nome della sicurezza, dovranno dichiarare che è solo una situazione provvisoria legata al 2020 e al covid 19, non che il prossimo anno ci troviamo con i furbetti che si sono estesi e lì restano....ma che per la prossima stagione tutto tornerà alle vecchie metrature.
Anche se a mio avviso in questo modo si genererà una disparità di trattamento: allo stabilimento balneare do la possibilità di estendere lo spazio e mettere un buon numero di lettini, al ristorante e al bar però non posso dare dei metri in più di marciapiede perché recuperi i posti a sedere che devono essere tolti per le distanze.... Due pesi e due misure.....
Spero che le decisioni che verranno prese siano fatte nel rispetto dei diritti e delle libertà di tutti e che non ci sia chi potrà approfittare del momento...altrimenti non staremo zitti.
Buongiorno qualcuno Sa se ci sono già regole per affittare le case private ai turisti questa estate? Grazie