Ma in tutti questi anni, l'ex sindaco Barbetti dove era? Dormiva oppure.... Come diceva il grande TOTO: "ma mi faccia il piacere". Un saluto alla redazione.
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CCT NUOVI ORARI ESTIVI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cct.JPG[/IMGSX] Dal giorno 18 Maggio p.v., ad eccezione del servizio sull’Isola d’Elba, saranno in vigore gli orari estivi opportunamente ricalibrati stante il perdurare della fase emergenziale causa COVID 19.
Servizio EXTRAURBANO
Invariato rispetto al servizio estivo 2019 eccezion fatta per alcune corse sulle seguenti linee:
Linea 102
• Non si effettua la corsa bis valida solo il sabato da Cecina a Rosignano delle 23:25;
Linea 106
• Non transita da Ardenza Terra causa perdurare lavori sul cavalcavia di Grotta delle Fate;
Linea 108
• Non si attivano i percorsi prettamente vacanzieri per/da Mazzanta, Campilunghi (Campeggi) e Gorette;
Linea 110
• Non si effettuano le corse prettamente vacanziere per/da Forte di Bibbona;
Linea 111
• Non si attivano i percorsi prettamente vacanzieri per Gorette.
Servizio URBANO LIVORNO
Lam Blu
• Non si attivano le corse di rafforzamento pomeridiane festive (prettamente vacanziere);
Linee 16 e 18
Anche a causa del persistere dei lavori in zona Grotta delle Fate
• I percorsi resteranno invariati rispetto al servizio invernale, per cui non raggiungeranno Ardenza Mare (zona Rotonda);
Linee notturne A e B
• Soppresse.
Servizio URBANO ROSIGNANO
PRONTOBUS
• Attivo il PdE invernale sia come fasce orarie che come estensione territoriale;
• non saranno attivi neppure i servizi di MareBus che eventualmente, qualora vi siano le condizioni, partiranno da Luglio.
Servizio URBANO CECINA
Linea 1
• Soppressione corse serali;
Linea 4
• Cecina – Palazzi - Gorette – Cecina Mare non attivata poiché prettamente vacanziera.
Servizio URBANO PORTOFERRAIO
• Nessuna variazione rispetto agli Orari del servizio Invernale NON scolastico.
Servizio EXTRAURBANO ELBA
• Nessuna variazione rispetto agli Orari del servizio Invernale NON scolastico.
Percorsi ed orari saranno consultabili sulla App TESEO
[COLOR=darkred][SIZE=4] SANITA’ INIZIAMO UNA DISCUSSIONE COSTRUTTIVA E REALE [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/meloni1.JPG[/IMGSX] Si sta riaprendo all’Elba l’annosa discussione sulla sanità. Ben venga, significa che pian piano, con tutti i problemi che ancora sono presenti, ci stiamo accingendo ad una sorta di normalità.
Dobbiamo stare attenti, ho sempre sostenuto, e non ho problemi a farlo ora, che parlare di sanità, soprattutto di organizzazione della sanità non è materia da tutti, può essere una discussione da “tavolo” ma, per le istituzioni pubbliche, deve divenire discussione seria, costruttiva e soprattutto, reale.
Possiamo gridare allo scandalo perché non ci sono reparti ma dobbiamo essere in grado di capire le reali esigenze del territorio e ciò che può o non può essere fatto.
Quale interpretazione voglio dare alla sanità elbana oggi? La stessa che predicavo ieri, una sanità che ha necessità di essere continuamente monitorata, per la quale ben vengano i comitati a discutere nelle sedi istituzionali e per la quale la regione Toscana deve impegnarsi più di quanto ha fatto fino ad oggi.
Ho ascoltato le parole del ministro Speranza nella conferenza di presentazione del decreto Rilancio e mi ha colpito come ha parlato della “sanità di prossimità”, del territorio.
Ripartiamo dal territorio anche noi, i servizi territoriali della nostra ASL devono tornare ad essere tali, non è accettabile che le attività territoriali, leggi Consultorio, siano relegate in un piano dell’ospedale, anzi, al quarto piano dell’ospedale. È da ripensare questo modello che qualcuno ha forzatamente attuato. L’emergenza Covid19 ci ha fatto capire che la sanità del territorio non deve essere la sanità ospedaliera, sono e devono essere due canali diversi e ben distinti, è quindi necessario quanto prima che, la conferenza dei sindaci riapra il confronto con la Asl, la Regione e tutti gli enti interessati affinché si giunga quanto prima ad individuare dei locali idonei dove far confluire la sanità territoriale, quella parte di sanità che, in questa fase di emergenza, avrebbe potuto essere di forte supporto ai cittadini ed alla Asl stessa.
Riprendiamo gli spazi precedenti il Covid19 nel presidio ospedaliero. L’emergenza ha costretto la direzione ospedaliera ad una razionalizzazione degli spazi e dell’organico, mi sento di fare un plauso per come, nella prima, drammatica, fase dell’emergenza si è pensato alla riorganizzazione. Oggi però dobbiamo riprenderci parte degli spazi abbandonati, l’ospedale di comunità, la chirurgia, la medicina tornino alle loro origini, ne va della dignità di tutti i pazienti che transitano nell’ospedale e dei dipendenti ospedalieri che, con enormi sacrifici, hanno mantenuta alta l’attenzione e la nostra sicurezza. La conferenza dei sindaci, insieme alla Asl, riferisca urgentemente su come intende procedere per il ritorno alla “normalità”. Si dia immediata attuazione al reperimento di un’area “bolla” per pazienti Covid19 che dovessero presentarsi ma la si trovi con percorsi diversi e con i requisiti di Legge previsti, le risorse, se non ci sono, si debbono trovare, questo va messo in atto da domani.
Il tempo passa, nonostante sembra che tutto si sia fermato, i giorni trascorrono, il presidio ospedaliero deve vedere le proprie opere compiute, il nuovo pronto soccorso, la camera calda, la camera iperbarica, non facciamo finta di niente.
Questo vuol essere un appello che, di pari passo a quanti ne stiamo leggendo in questi giorni da parte di cittadini, comitati, sindacati, vuole andare verso un ritorno alla normalità, non dimenticandosi cosa è stato fatto ma con l’obiettivo di vedere nel futuro una sanità cambiata e migliore.
Per questo motivo presentiamo al consiglio comunale di Portoferraio una mozione per discutere di sanità a 360° e presenteremo un documento nel quale chiediamo che sia istituita una commissione tecnica che vada a redigere, affiancando la conferenza dei sindaci, il nuovo piano socio-sanitario dell’isola d’Elba. Le competenze tecniche sono essenziali per poter scrivere finalmente una nuova pagina della sanità e la politica dovrà fare la propria parte prendendo le decisioni più opportune per il nostro futuro, si sta giocando una sfida difficile in Italia, il momento economico è uno dei peggiori dal dopoguerra ma non possiamo permetterci di stare con le mani in mano, la conferenza dei sindaci torni a discutere di sanità post-covid19, le forze politiche, di maggioranza ed opposizione si alleino per scrivere il nuovo libro dell’Elba, uniti possiamo non solo chiedere ma certamente ottenere.
Non si pensi a questo momento elettorale come un momento per poter emergere prendendosi una poltrona in regione ma lo si trasformi in un momento di rilancio storico del territorio e, nel caso specifico, per la sanità elbana. Chi si tirerà indietro, chi preferirà le sterili polemiche contro questo o quello, sarà colui che non ama il territorio ma che aspira ad una poltrona che non darà frutti, non dimentichiamo le parole di una grande statista, Alcide De Gasperi: “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione”.
Simone Meloni
Da un anno sono un nuovo amministratore del Comune di Capoliveri e ti posso garantire che il sistema inventato per aggirare le norme ed evitare i controlli era perfetto e difficile da scoprire.
E' un pò come se tu fossi proprietario di un negozio ed hai un dipendente da 10 anni di cui ti fidi ciecamente. Ad un certo punto ti accorgi che con destrezza e abilità quel dipendente ti ha rubato 50 o 100 euro al giorno. Lui era bravo a rubarti i soldi e tu passi da coglione perchè non ti eri mai accorto che ti rubava. Lui era ed è un delinquente e tu rimani una persona onesta e perbene.
OMS: "Disinfestare le strade è inutile e pericoloso"
Strana uscita quella del sindaco di Capoliveri. Ha amministrato 21 anni degli ultimi 26... Non poteva accorgersene prima di tutto il marcio di cui parla?
Coinvolte in tutto 35 persone, 8 poste oggi agli arresti domiciliari, 3 indagate e 24 segnalate come consumatori di cocaina.
ma non è successo niente, non un commento, non una parola. Sarà per paura di spaventare i turisti?
Renzo
[COLOR=darkred][SIZE=3] SICUREZZA DELLA BALNEAZIONE GARANTITA. AL PRIMO POSTO LA VITA DI CHI È IN PERICOLO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/assi.JPG[/IMGSX] Ho seguito con motivato stupore le tante polemiche che in questi giorni di confusione pressochè totale impazzano in rete su quando, dove e come riprendere le attività balneari.
Non voglio entrare nel merito di temi che non mi competono, ma mi sento obbligato a puntualizzare sulle voci che, spero ironicamente, denunciano che la balneazione non sarà sicura perché “i bagnini non potranno fare la rianimazione e quindi staranno a guardare i bagnanti che annegano”. E' un emerita bestialità. L'Assistente Bagnanti ha tra le dotazioni previste dalle normative, gli strumenti (pallone AMBU, cannula e mascherine di respirazione) che permettono la rianimazione nel rispetto della sicurezza reciproca, senza dover ricorrere al vecchio “bocca/bocca” o “bocca/naso”, già da tempo sconsigliato per evitare il contatto tra le mucose.
Lasciatemi però definire la grande differenza che c'è tra la figura dell'Assistente Bagnanti, un professionista “costruito” per garantire la sicurezza della balneazione, e quella di altre categorie di soccorritori: l'Assistente Bagnanti riceve una formazione di almeno tre mesi incentrata in modo specifico sul soccorso in acqua; questo significa acquisire competenze avanzate per quanto riguarda l'anatomia, la fisiologia, i primi soccorsi e le più aggiornate tecniche di recupero e assistenza del pericolante.
La preparazione finalizzata all'esecuzione del BLS (supporto alle funzioni vitali di base) è la parte centrale e più delicata del percorso di formazione. In questo ambito l'ILS (International Life Saving Federation, organizzazione mondiale per la sicurezza in acqua), organismo a cui sono affiliate le federazioni di quasi tutti i paesi del mondo, adotta le linee guida dell IRC in materia di rianimazione cardiopolmonare.
Questo significa seguire un protocollo (detto algoritmo del BLS) di cui l'alternanza 30 compressioni cardiache e 2 insufflazioni è il focus. In poche parole, in attesa dell'arrivo del 118 e, si spera, di un defibrillatore, si deve fornire aria ai polmoni per mantenere un'adeguata ossigenazione dei tessuti. Come ogni buon Assistente Bagnanti sa, dopo pochissimi minuti di anossia il tessuto cerebrale va incontro a danni irreversibili. Defibrillare una persona dopo 10 minuti di assenza totale di respirazione è purtroppo inutile.
Detto questo, tornando al tema dell'intervento, voglio rassicurare tutti sulla possibilità di ricevere dai nostri Assistenti Bagnanti lo stesso standard di sicurezza di sempre. Adottando le precauzioni raccomandate per la riduzione dei rischi di contagio, ma tenendo sempre al primo posto la salvezza della vita di chi è in pericolo.
In questi giorni la FIN sta predisponendo dei moduli di aggiornamento mirati alle modifiche delle modalità di assistenza e salvataggio da adottare in questo periodo, che saranno inviati a tutti i nostri professionisti del soccorso.
Andrea Tozzi
Coordinatore FIN Salvamento
Isola d'Elba
[COLOR=darkblue][SIZE=4] ANCHE IL TEMPO DI EMERGENZA LA NOSTRA TERRA NON TRADISCE MAI [/SIZE] [/COLOR]
In questo periodo di lockdown e di emergenza sanitaria Carlo Gasparri torna con noi per parlarci di orti e di campagna e ci dice - molti dovrebbero riscoprire il piacere di coltivare e di veder crescere le loro piantine, prendersi cura delle piante, che presto daranno i loro frutti, è un modo - continua Carlo per alimentare la speranza.
Ma nella piana di schiopparello dove si trova Gasparri tutto questo per l’amico ortolano Giordano non è solo una delle tante mode e nemmeno un semplice passatempo creativo per dimenticare per qualche ora che siamo in emergenza Coronavirus. Ma per Giordano dopo l’emergenza è il tentativo di tornare a ciò che è primario, al contatto con la terra, alle nostre origini, potremo dire una ripartenza anche nel campo ortofrutticolo, poi incalzato da Carlo Gasparri ci racconta questo momento , le sue previsioni per il prossimo futuro la qualità dei suoi prodotti .
Insomma termina il nostro instancabille anfitrione Gasparri - la produzione ci sarà ma noi dobbiamo ricordarci di acquistare i nostri prodotti che non temono confronti …
Ma ascoltiamo il servizio direttamente dalla voce di carlo e giordano e….BUONA VISIONE
http://ACpRnuKHBx0
[COLOR=darkred][SIZE=4] UNITÀ DA DIPORTO CON MOTORE IN AVARIA A LARGO DELLO SCOGLIO D’AFRICA. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sar.JPG[/IMGSX] Nella corso della serata di ieri e più precisamente alle ore 22.15, perveniva presso la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Portoferraio una richiesta di soccorso da parte di due diportisti i quali, a bordo della loro unità con avaria al motore, un natante di circa sette metri, si trovavano alla deriva nelle acque antistanti lo scoglio d’Africa. E’ stata dunque immediatamente inviata sul posto una motovedetta S.A.R. (Search and Rescue) per raggiungere nel minor tempo possibile i due malcapitati, la cui situazione rischiava di peggiorare a causa del calare della notte e l’innalzamento del moto ondoso e della corrente marina. Alle ore 00.20 la Motovedetta della guardia costiera elbana raggiungeva l’unità alla deriva fornendo una prima assistenza per poi scortare la stessa, a lento moto, verso un porto sicuro. Alle ore 00.40 il convoglio intraprendeva la navigazione verso il porticciolo dell’Isola di Pianosa che si rivelava tuttavia non idoneo all’ormeggio per il forte moto ondoso presente in zona. A quel punto, si decideva di scortare l’unità fino al porto di Marina di Campo dove giungeva all’ormeggio in sicurezza alle ore 05.20, senza nessuna conseguenza per le persone a bordo. Sono in corso gli accertamenti di rito da parte della locale Autorità Marittima finalizzati a verificare l’avvenuto rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza della navigazione.
LE MANI SULLA CITTÀ: A CAPOLIVERI C’È LA MAFIA O CI SONO I FURBETTI DEL QUARTIERINO?
Racconto immaginario
La Mafia
Le analisi moderne del fenomeno considerano la mafia, prima ancora che un'organizzazione criminale, un "sistema di potere" fondato sul consenso sociale della popolazione e sul controllo sociale che ne consegue. Questo evidenzia come la sua principale garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nel consenso della popolazione e nelle collaborazioni con funzionari pubblici, istituzioni dello Stato e politici, e soprattutto nel supporto sociale.
I Furbetti del Quartierino
Il termine indica oggi un gruppo di persone che, in maniera spavalda e arrogante, mai ingenua, cerca di ottenere qualcosa con metodi poco leciti e in modo fraudolento violando o aggirando le difficoltà e le regole, senza curarsi della normativa legale. Per estensione, con tale espressione, nel linguaggio giornalistico si esprime la consuetudine, di alcuni personaggi spregevoli, di comportarsi in modo spregiudicato, doppio e poco trasparente, dissimulando così le proprie vere finalità, spesso con l'intenzione di conseguire un vantaggio personale o di parte.
Capoliveri
Parlare di mafia per Capoliveri sembra eccessivo ma se si legge la definizione, sopra riportata, di cosa sia la mafia vengono i brividi e si gela il sangue: “sistema di potere”, “consenso sociale della popolazione”, “controllo sociale che ne consegue”, “collaborazioni con funzionari pubblici, istituzioni dello Stato e politici”.
Gli ingredienti ci sarebbero tutti, ma vorrebbe dire che si darebbe troppa importanza a ignobili personaggi che come avvoltoi volano sul cielo di Capoliveri.
E’ preferibile allora pensare che a Capoliveri ci siano i “furbetti del quartierino”, un gruppo di squallidi personaggi, non meno pericolosi dei mafiosi, che, in maniera spavalda e arrogante, sembrando dei finti ingenui, cercano di ottenere qualcosa in modo fraudolento violando o aggirando le regole legislative.
Le mani sulla Città o le mani sul Comune?
Sì, “Furbetti del Quartierino” è il termine calzante per indicare coloro che l’amministrazione comunale si sta trovando davanti da un anno e contro i quali sta combattendo una difficile battaglia per il ripristino della legalità, da troppo tempo calpestata da costoro senza alcun rimorso o ravvedimento.
- La gente, quella che non è dalla loro parte, è quasi sempre omertosa perchè ha paura di ritorsioni e in pochi si espongono contro questo sistema, neanche in maniera riservata.
- I “furbetti del quartierino” sono rappresentati e intrecciati con i più alti vertici della politica comunale e millantano il ribaltamento del risultato elettorale, nel quale sperano profondamente, per poter finalmente mettere le mani sulla città attraverso il controllo militare dell’Ufficio tecnico.
- Millantare il ribaltamento del risultato elettorale li rende psicologicamente forti, da un anno a questa parte, nei confronti dei loro collaboratori e clienti ma soprattutto nei confronti di alcuni dipendenti comunali più esposti alle pressioni per il ruolo che ricoprono e allora c’è da verificare se in alcune indagini sui “furbetti” il tempo di risposta a favore venga velocizzato mentre il tempo di risposta contro lor signori venga rallentato. Sono stati intimoriti da “avvertimenti” più o meno velati?
- A Capoliveri i furbetti del quartierino sono così intoccabili che gli amministratori del Comune ricevono segnalazioni, foto e video di reati perpetrati in tempo reale da lor signori e alcuni VV.UU. a cui vengono rappresentate tali segnalazioni riescono magicamente a non trovare nulla, anzi viene relazionato che tutto è in regola. Cittadini esasperati hanno confidato che i furbetti del quartierino venivano e vengono avvertiti prima dei sopralluoghi, ma questo è più difficile da credere.
Tutti i cittadini onesti si augurano che si riesca a debellare questo cancro che attanaglia da troppo tempo la comunità capoliverese purtroppo schiava di miseri personaggi che hanno vissuto la loro vita sempre borderline rispetto al concetto di legalità.
Ma lo Stato, quello con la S maiuscola, non può far finta di niente e lasciare sola l’amministrazione comunale in questa battaglia di legalità per l’onestà.
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Ruggero Barbetti
Vice Sindaco di Capoliveri
Per Spiagge e Bagni
I turisti diserteranno le spiagge perchè:
1) hanno paura
2) non hanno soldi
3) hanno il dubbio di trovarsi in spiaggia chiusi nel plexiglass e cotti al vapore ( una volta cotti a puntino verranno venduti a tranci, naturalmente per asporto)
4) non riusciranno ad andare a cena fuori, a meno di prenotare fin da ora, in uno dei 15 o 20 ristoranti in grado di restare aperti alle condizioni finora ventilate in tv, talmente realistiche nella loro progettazione, che i ristoratori stanno manifestando in tutta Italia.
Detto questo, abbiamo bisogno di turisti come il pane, perchè SONO il nostro pane. Ma la stagione è senz'altro compromessa, c'è poco da fare, ci saranno COMUNQUE attività chiuse e disoccupati a gogo.
Se a questo aggiunge la prospettiva, per noi elbani, di dover rinunciare anche a farci un bagno, visto che non avremo molto altro da fare, e di restare un'altra volta chiusi in casa, a 35° all'ombra, senza neanche condizionatore, che chi ce l'ha i soldi per pagare anche la bolletta della luce, non pensa che saranno numerose le persone che daranno fuori di matto e faranno gesti insani? E parlo sul serio, non tanto per dire...
Io, per conto mio, ho già messo in conto diverse multe, perchè comunque io al mare ci andrò, per la mia salute, fisica e mentale, mantenendo una bella distanza dagli altri bagnanti, come d'altronde ho sempre fatto, perchè mi dà noia stare uno sull'altro, e senza mascherina in spiaggia, perchè è un assurdo contrario a qualsiasi logica, e perchè farsi venire colpi di calore e collassi per respirare in una mascherina, che quanto ad utilità antivirus pareggia il fatto di mettere un cancello per fermare le zanzare. Cosa che dicevano tutti, all'inizio, ma ora che c'è il business delle mascherine, come fai a tornare indietro?
E comunque, come dicevo, prenderò probabilmente qualche multa...tanto non ho soldi per pagarla!
Ma visto che siamo al confino, e alla fame, almeno il bagno lasciatecelo fare...per favore.
[COLOR=darkred][SIZE=4] CONTRORDINE PER LA TOSCANA MARCIA INDIETRO . [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/obbedisco.JPG[/IMGSX] Diversamente dalle decisioni, comunicate dal presidente Conte ieri mattina, di una ripartenza graduale e di una distanza di due metri per molte attività, ieri sera il governo ha deciso la svolta.
O meglio, un vero contrordine.
La distanza si è ridotta notevolmente, ad un solo metro, e l’elenco delle attività da riaprire si è allungato, praticamente a tutte e subito.
La mia opinione era e resta diversa ma non voglio che la Toscana sia penalizzata rispetto ad quadro nazionale di cui comunque tra poco tempo, quando a fine mese la circolazione tra regioni tornerà libera, finirebbe per risentire annullando gli effetti di eventuali interventi a favore di una maggiore sicurezza.
I nostri dati sono migliori rispetto a quelli di tante regioni sia in termini di mortalità sia in termini di diffusione e controllo del contagio.
Pertanto, oggi, appena saremo in possesso delle disposizioni nazionali, adotteremo, allineandoci con esse, le ordinanze regionali in Toscana.
Restano a tutela generale della salute due elementi fondamentali:
- la nostra consapevolezza di cittadini nell’assumere comportamenti appropriati che evitino quanto più possibile la diffusione dei contagi.
- la capacità del servizio sanitario regionale di individuare e isolare i casi positivi.
Avrei preferito maggiore cautela, ma sono sicuro che anche in questa nuova fase la Toscana riuscirà bene, e comunque meglio di tante altre regioni le quali, con alle spalle un quadro ben più drammatico, hanno fortissimamente voluto che si riaprisse tutto e subito e con il metro corto.
Pur nella consapevolezza delle oggettive difficoltà della situazione, l’impressione è che si proceda a colpi di strambate, a cambiamenti repentini: prima chiusure tardive e blande per certe realtà, poi blocchi totali a prescindere da ogni altra valutazione e infine aperture che preannunciano e spingono verso una normalità che purtroppo non esiste ancora.
Il mio timore è che così finiamo per lasciare sul campo effetti più pesanti di altri paesi, sia sul piano della salute che su quello economico.
Mi auguro sinceramente che non si debba tornare indietro.
E che la ripresa delle attività sia realmente anche una ripresa economica. Ma questo è un altro argomento.
E in arrivo all'Elba la nuova nave per la benzina, forse da martedì sarà in linea ELBA/PIOMBINO.
Quindi da mercoledì nei nostri distributori di carburante dovremmo pagarla come in continente.
Era l'ora!!!!!!
Corso OSS
Sig.Massimo, non riesco ad incollare il link.
Digiti "Corso OSS USL TOSCANA NORDOVEST PORTOFERRAIO"
le selezioni dovevano esserci a marzo ma tutto è stato rimandato causa covid. Eventualmente per informazioni chiami il centralino 0565926111 e si faccia passare la direzione infermieristica. (Credo che il numero diretto sia 0565926645)
In bocca al lupo!
[COLOR=darkblue][SIZE=4] RIPARTENZA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/marcello2.JPG[/IMGSX] La lettura del protocollo d’intesa per la ripartenza firmato da sindaci e associazioni di categoria ha nel sottoscritto confermato quanto penso da molto tempo del sistema economico Elba: tutto ruota e si fonda sul turismo declinato in varie forme dal balneare all’ambientale.
Lo si afferma a chiare lettere nella premessa di detto protocollo d’intesa al comma 1:
“L’economia dell’Isola d’Elba è quasi esclusivamente basata sul turismo e sulle attività del relativo indotto, declinando le attività imprenditoriali essenzialmente sull’offerta balneare estiva”.
Perciò prospera e lunga vita al turismo.
Detto questo ho scritto e sostenuto che il territorio dell’Elba offrirebbe possibilità di sviluppare attività imprenditoriali ed economiche che affiancandosi al turismo possono rendere il sistema Elba meno fragile e creare posti di lavoro per tutto l’anno.
Ho usato il condizionale del verbo offrire perché è la politica che ha il compito di programmare e scegliere per creare condizioni affinchè possibilità di sviluppo imprenditoriale ed economico diverse dal turismo e con esso compatibili si realizzino sull’isola.
Niente di tutto questo ho trovato nel protocollo d’intesa per la ripartenza che poteva diventare l’occasione non solo di ripartenza ma anche di nuova partenza
Marcello Camici
Per chi, avendo poco tempo, non avesse avuto la pazienza di leggere tutto il lungo ed esauriente protocollo faticosamente partorito dal CS OTD (?) che spiega dettagliatamente quello che dovremo fare per salvare la stagione turistica, ve lo riassumo:
PREMESSO CHE:
RICHIAMATA LA LEGGE
ATTESO CHE
COSIDERATO INOLTRE CHE:
SI CONCORDA DI MANTENERE APERTO IL TAVOLO PERMANENTE
CREARE TAVOLI TEMATICI
AGGIUSTAMENTI A SEGUITO
CONCERTAZIONE CON L’ ADSP
CONCERTAZIONE CON SOCIETA’ DI GESTIO0NE
COINVOLGIMENTO DI TUTTI GLI STAKEHOLDERS
CONCERTAZIONE CON IL PARCO NAZIONALE
COINVOLGIMENTO DI ALTRE CATEGORIE
INDIVIDUAZIONE E SUGGERIMENTI ALLA GAT
RIVISITAZIONE DEL MODELLO ELBA
RICONOSCIMENTO DELL’ UNESCO
RIGUARDI (E SALAMELECCHI) ALLE SECONDE CASE
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, SI STABILISCE CHE:
TUTTI GLI OPERATORI TURISTICI DOVRANNO ATTENERSI ALLE SEGUENTI NORME
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/alighier1.JPG[/IMGSX]
Quando, talor frattanto,
forse sebben così,
giammai piuttosto alquanto,
come perché bensì.
Ecco repente altronde,
quasi eziandio perciò,
anzi altresì laonde
purtroppo, invan però.
Ma se perfin mediante
quantunque attesoché
ahi! sempre nonostante,
conciossiacosaché.
Buona stagione! Arrivederci e grazie,
[COLOR=darkblue][SIZE=4] VISITA DEL GOVERNATORE AL LIONS CLUB I. D’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
“Nonostante tutto l’attività del Club non si ferma”.
Era già stato affermato in altre recenti occasioni, e nel pomeriggio di giovedì 14 maggio ne abbiamo avuto un’ulteriore prova col verificarsi di un avvenimento istituzionale che ogni anno segna a vita dei Lions Club di tutto il mondo: la visita del Governatore Distrettuale.
L’evento è stato organizzato, nell’impossibilità di incontro fisico, su una piattaforma on line alla quale hanno avuto accesso, oltre al Governatore Prof. Pierluigi Rossi ed al suo staff, numerosi soci del sodalizio elbano che hanno potuto così prendere parte attiva a questo momento culminante della vita sociale, nel corso del quale vengono verificate, insieme ad altri fattori e parametri, la correttezza dell’amministrazione e l’operosità attraverso la valutazione dei service attuati in campo territoriale, nazionale e mondiale nonché di quelli in programma sino alla fine dell’anno sociale.
Il Presidente del Club Alessandro Moretti, sorvolando sulle attività realizzate come da programma sino all’inizio dell’emergenza virus, ha voluto mettere in evidenza quando attuato e quasi improvvisato, a partire dal mese di marzo, per portare un significativo contributo alla Sanità e a quanti in questi frangenti si sono trovati in condizioni di bisogno, come fornitura all’ospedale elbano di una poltrona oncologica, termometri frontali, gel igienizzante e a locali associazioni di volontariato di buoni spesa da distribuire a persone in difficoltà.
In attesa dell’intervento conclusivo del Governatore hanno preso la parola il 1° Vice Governatore Marco Busini, il 2° Vice Governatore Giuseppe Guerra, il Cerimoniere distrettuale Virgilio Badii, il Presidente di circoscrizione Daniela Gaci Scaletti, il Presidente di Zona Marino Sartori (lion elbano).
Prima di dar luogo al suo intervento conclusivo Rossi ha voluto ascoltare le idee ed i pareri di tutti i lions presenti sullo schermo che, ad uno ad uno, hanno brevemente esposto il proprio pensiero.
Prendendo quindi la parola, il Governatore, dopo aver espresso il proprio apprezzamento per l’attività svolta dal Club elbano, che per l’anno 2018/19 gli è valso il prestigioso riconoscimento “CLUB EXCELLENCE”, e concordando con la decisione di mantenere anche per il prossimo anno sociale lo stesso organigramma, ha riassunto alcuni dei service più significati eseguiti nel Distretto 108LA Toscana per contribuire, riscuotendo il riconoscimento delle Istituzioni, ad affrontare l’emergenza covid19, come la raccolta fondi ammontante a circa 400.00 Euro e l’erogazione di generi alimentari per 200.000 Euro. L’Officer ha proseguito evidenziando come quest’anno così difficile verrà ricordato a lungo in futuro, invitando quindi i lions ad “Andare oltre” accettando ed adeguandosi ai continui cambiamenti richiesti dalla rapida evoluzione della società.
Con il suo motto “Alziamo l’orizzonte” e con la speranza di potersi riunire al più presto fisicamente nelle abituali condizioni Rossi quindi ha posto fine all’incontro
Dopo aver letto il proclama di legambiente,forte di 1500 firme, che esortava le istituzioni tutte a rimboccarsi le maniche e a marciare senza indugio nel percorso di speranza che ci trasformerà in un Area Marina Protetta,ho deciso di fare due conti.
Dando per scontato che le firme fossero di elbani e non magari raccolte tramite Facebook o Whatsapp in mezza Italia.
Emerge che 1500 firme rappresenterebbero solo il 4,68% della popolazione dell'isola.
Un po pochini se si pensa di fare un cambiamento di così epocale importanza per le tutta l'Elba.
Nemmeno Garibaldi,uomo impavido, con mille giubbe rosse sarebbe riuscito a unificare l'italia senza l'aiuto delle popolazioni del regno delle due sicilie.
Penso che se l'eroe dei due mondi avesse avuto dalla sua il solo sostegno del 4,7% della popolazione ora saremmo ancora divisi dal Sud.
Alla fine un protocollo di 15 punti.
Un elenco di buone intenzioni di cose da fare. Tutto positivo, ma, obiettivamente, non solo vago, in ritardo.
Poi se vogliamo creare il tavolo e tenerlo aperto, creare tavoli tematici tra le associazioni di categoria sembra oggettivamente quasi ridicolo. Comunque sia è positivo leggere che si cercherà di ridefinire le tariffe e tasse locali, ma quando e come? Ma fa sorridere che si vogliano mitigare le misure di distanziamento che saranno dettate da governo e regione, cioè si vuole continuare a pensare a trattare di centimetri invece che di organizzazione concreta delle attività, da incrementi di concessione di suolo pubblico a quello delle concessioni demaniali marittime o di modalità di gestione delle spiagge, tutte sia chiaro, perché la sicurezza riguarda gli stabilimenti balneari (i pochi che ci sono) e le tante spiagge libere.
Il resto mere petizioni di principio, dichiarazioni di principio, niente di certo e concreto come ad esempio un impegno serio dei comuni per garantire a medio e lungo termine l’adeguamento delle strutture ricettive, la realizzazione di servizi complementari per il turismo utili per allungare la stagione. Risponderanno che qui si tratta di affrontare l’emergenza non certo di programmare il futuro. Eppure tutti fuori dallo scoglio sanno che il futuro si programma e si progetta proprio nei momenti di crisi.
Come dire niente di nuovo, tanto di stantio e ripetitivo.