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FRANCESCO SEMERARO pubblicato il 14 Maggio 2020 alle 11:12
[COLOR=darkblue][SIZE=4] HANNO TRASFORMATO UNA ECCELLENZA SOCIALE ELBANA, COME L'OSPEDALE DI COMUNITA', IN UNA STANZA DI PROMISCUA SOLITUDINE. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/comunita.JPG[/IMGSX] Fino a qualche mese fa il nostro Ospedale di Comunità era un fiore all'occhiello della sanità Elbana ed era l'orgoglio come assistenza e umanità dell'intera ASL Nord Ovest. Questa struttura ERA, ora non più, una grande conquista a livello etico e di civiltà. Occupava una parte consistente del terzo piano dell'ospedale e poteva contare infermieri e Oss esperti e con una certa propensione ad assistere gli anziani. L’accesso veniva richiesto dal medico di famiglia e potevano essere ricoverati pazienti senza limiti di età con problematiche sanitarie non risolvibili a domicilio. Quasi unico nel suo genere, il nostro Ospedale di Comunità aveva al suo interno l'Hospice per persone con malattie progressive senza probabilità di guarigione per cui sono necessarie terapie palliative del dolore. Con l’hospice si realizzava non solo un servizio di alta qualità medica, ma anche un supporto di valore umano per le persone e le loro famiglie nel doloroso periodo del fine vita. Con l'emergenza COVID questa Unità Territoriale di grande aiuto sociale è stata inserita nella mega e unica unità multidisciplinare che oltre all'Ospedale di Comunità comprende medicina, ortopedia, chirurgia, psichiatria e area carceraria in una mescolanza di pazienti con varie patologie. Quello che fu un vanto della nostra sanità si è ridotto ad avere uomini e donne in fase terminale nella stessa stanza senza più infermieri e Oss dedicati. CHE TRISTEZZA. LA COSA GRAVE è che a questi malati terminali (no COVID) di quella misera stanza, negano anche l'ultimo abbraccio dei figli, nipoti e parenti perché è autorizzato ad entrare solo un congiunto. Siamo convinti che questa poca umanità sia giusta? Anche sedati i malati terminali cercano con lo sguardo stanco e appannato l'ultimo sorriso dei propri affetti che non trovano. Francesco Semeraro.
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Redazione Camminando.... pubblicato il 14 Maggio 2020 alle 10:00
[COLOR=darkred][SIZE=4] OTTO PERSONE ARRESTATE DALLA GUARDIA DI FINANZA NELL'OPERAZIONE ANTIDROGA “SOAP & DRUGS" [/SIZE] [/COLOR] Malgrado l’emergenza sanitaria nazionale, la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Livorno sono intervenute oggi (14 maggio) per stroncare un ingente traffico - con spaccio e consumo di droga sull’intero territorio dell’Isola d’Elba - che era stato organizzato da un commerciante di saponi. Affiancando cioè alla sua attività economica, autorizzata alla vendita nel periodo di restrizioni anti-Covid, un redditizio traffico di cocaina destinato ai consumatori elbani. Così aveva ritenuto illecitamente di incrementare i suoi profitti durante l’attuale crisi che ha colpito l’economia, anche quella isolana. Nella mattinata odierna a operare sono state 27 Fiamme Gialle della Compagnia di Portoferraio, coadiuvate da 4 cani anti-droga. Hanno dato esecuzione all’ordine impartito dalla Procura della Repubblica di Livorno a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari scattata a carico di otto persone ed emessa dal G.I.P. del Tribunale labronico (operazione “Soap & Drugs"). Investigazioni lunghe e complesse, iniziate nel gennaio 2019 e portate avanti con intercettazioni telefoniche e ambientali nonché con una serie di blitz effettuati sempre dalla GdF di Portoferraio, tra i quali l’arresto di un tassista elbano che era stato trovato in possesso, in una delle prime fasi delle indagini, di oltre 80 grammi di cocaina. In base a quanto ricostruito, il “quartier generale” dei traffici illeciti, finalizzati allo spaccio e al consumo della droga, era proprio stabilito a Portoferraio, nell’ufficio direzionale dell’impresario (uno stanzino della saponeria) il quale, nonostante il suo impegno nel settore del commercio di detersivi, non si faceva scrupoli a frequentare pluripregiudicati. Tra le persone arrestate spicca inoltre la figura di un componente di un’altra famiglia imprenditoriale elbana, amministratrice di uno degli hotel più prestigiosi del capoluogo. Le ordinanze di custodia cautelare hanno colpito non soltanto il titolare, a Portoferraio, dell’attività di prodotti per la casa e per l’igiene, ma anche i suoi sette complici, sia sul territorio elbano, sia, un ottavo, il fornitore della droga, a Roma. Nel corso delle indagini è stato appurato il traffico finalizzato allo spaccio e al consumo di più di 2 chilogrammi di cocaina per un valore di mercato pari a circa 200 mila euro e sono state identificate ulteriori 27 persone, 3 segnalate all’Autorità giudiziaria e allo stato indagate,e 24 a quella prefettizia per violazionialla normativa antidroga. Dichiarazioni del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno Col. t.ST Gaetano Cutarel È appena scattata un’operazione antidroga all’isola d’Elba. Abbiamo scoperto che il titolare di una saponeria a Portoferraio affiancava alla vendita dei suoi prodotti igienizzanti anche la vendita di cocaina. Naturalmente c’era una rete che garantiva la fornitura capillare di cocaina purissima in tutta l’isola toscana, ora smantellata. Infatti, su ordine della Procura e del GIP del Tribunale di Livorno, la Compagnia della GdF di Portoferraio ha appena arrestato 8 persone. Gli incassi venivano garantiti non soltanto dalla vendita di beni di prima necessità, tra cui quelli per sanificare gli ambienti, non sospesa nell’emergenza da Covid, ma soprattutto dal mercato parallelo e illecito della droga. Coinvolte in tutto 35 persone, 8 poste oggi agli arresti domiciliari, 3 indagate e 24 segnalate come consumatori di cocaina. Nelle intercettazioni non si parlava di “cocaina” ma di vino spumante, ogni bottiglia corrispondeva a 2 etti di polvere bianca. Gli 8 arrestati, tutti italiani, non si facevano scrupoli poi nel coinvolgere nel traffico le loro mogli e compagne, consapevolmente partecipi allo spaccio e al consumo di droga. È la dimostrazione che nei periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, alcuni, pur di ottenere facili guadagni, non rinunciano alla via illegale rivolgendosi alla criminalità oppure rendendosi essi stessi protagonisti di delitti, come appunto il traffico di cocaina. http://eF5x1RfdquA
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X PINO IL PERMALOSO CURIOSO da piero in campo pubblicato il 14 Maggio 2020 alle 9:40
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/essere.JPG[/IMGSX] Anche la proposta di chiudere tutto e tornare alla pastorizia può essere considerata - come presa buco-lica per i fondelli - una battuta di cattivo gusto: sarebbe stata apprezzata da Virgilio, ma un paio di millenni fa. Quanto alla chiarezza mi sembra, al contrario, che sia Lei ad avere le idee piuttosto confuse: prima propone ‘che tutti i sindaci facciano un decreto per la chiusura’ e subito dopo dice ‘io non sono per nulla d’accordo’. Va bene che siamo in democrazia, ma anche la coerenza - e soprattutto il buon senso - consiglierebbero di non far passare per proponibili assurdità da barzelletta penosa che giustificano anche un po’ d’ironia silvestre. Mi chiede di ‘esprimere compiutamente il mio pensiero e se sono per l’apertura’: a parte che anche qui Lei non dimostra molta coerenza chiedendo il parere di uno che considera di cattivo gusto, l’ho scritto diffusamente almeno tre volte solo in questi ultimi giorni. Se Lei non legge attentamente o non ritiene, non è colpa mia. E si rilassi che, per il momento, l’eventuale abbattimento dei pini è stato rimandato a quando non ci saranno più sul tappeto problemi così pressanti. Poi, appena finita l’emergenza, si ritornerà a quelli segaioli, more solito. Siamo, si sa, un’ insula felix. P.S. Leggo in questo momento gli ultimi dati sulla mortalità provocata dal covid in Europa: sempre che siano attendibili, il confronto fra paesi che hanno adottato una specie di ‘immunità di gruppo’ con un confinamento molto meno rigoroso del nostro come la Svezia e i Paesi Bassi, sembra dar loro ragione dato che registrano, per milione di abitanti, molti meno decessi e precisamente: Svezia: 343 – Paesi Bassi: 325 – Belgio: 763 – Spagna: 580 – Italia: 511 – Francia: 414 Come ho già detto, quando poi conteremo tutti i danni diretti e indiretti del confinamento, piangeremo amaramente sul latte versato ma, ahimé, senza poterci fare più niente. Spero di sbagliarmi, ma non vorrei essere al posto dei miei figli e nipoti.
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Luigi Lanera Fdi pubblicato il 14 Maggio 2020 alle 9:10
Fratelli d Italia ringrazia . Apprendiamo dalla stampa dell'operazione antidroga effettuata sul nostro territorio e ci preme congratularci con la guardia di finanza, in questo caso , per l'ottimo risultato ottenuto nel contrasto allo spaccio di droghe . Ampliamo i nostri ringraziamenti a tutte le forze di polizia che operano sul nostro territorio , garantendoci da sempre a noi cittadini una vita più sicura sulla nostra isola . Luigi Lanera dirigente nazionale Fdi
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Per Sindaco Gelsi pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 22:25
Un grande applauso al sindaco Gelsi che ha avuto il coraggio di dichiarare apertamente e senza ipocrisie quello che pensano in molti! Bravo! Grazie, ne abbiamo tutti bisogno per ripartire e non morire!
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Pomontinco da Pomonte pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 19:22
Qualcuno sa quando apriranno i centri di raccolta nel comune di marciana ??
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pino da pf pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 17:46
x piero in campo, a parte le battute di cattivo gusto che la qualficano , può esprimere compiutamente il suo pensiero? è per l'apertura in sicurezza o per la chiusura? sia chiaro almeno una volta, io lo sono stato , sono per l'apertura e lei?
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 17:08
Ora lo ha detto l'INAIL e al 90% lo dirà il governo, sono note le condizioni per la riapertura dei bar e dei ristoranti, delle spiagge. 4. mq. per cliente nei ristoranti ed uso delle aree all'aperto distanza minima di 4,5 metri tra palo di ombrellone e l'altro. chi vuole essere sicuro vada a leggere sul sito INAIL. poichè i nostri ristoranti non hanno spazi interni e vivono di suolo pubblico, che vogliono fare i comuni? raddoppiano e cedono gratis il suolo pubblico concesso oppure vogliono ancora sperare di riscuotere la TOSAP (che poi è poca cosa?), ma ancora vogliono farla una manovra sull'IMU o vogliono solo soldi? Analogo discorso vale per le spiagge, anzi, mentre nelle spiagge in concessione ci sarà un effettivo distanziamento ed un controllo concretizzabile, nelle spiagge libere tanto amate come faranno i paladini della libertà? il comuni assumeranno facendo pagare poi nuove tasse o sottraendo risorse che so alla manutenzione delle scuole? Non sarebbe più logico dove già ci sono concessionari seppure parziali fare accordi per garantire anche utilizzazioni libere controllate magari con pagamento minimale per un servizio di assistenza e sanificazione? oppure si deve essere liberi di incontrare il virus?
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X PINO E L’ASTUTISSIMO REFERENDUM PER LA CHIUSURA DEFINITIVA DELL'ELBA da piero in campo pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 16:44
Sono sempre stato un amante della natura, degli alberi e in particolare dei pini che molti vorrebbero eliminare perché inutili e pericolosi, ma da oggi mi sono ricreduto: se questi sono i Pini che infestano l’Elba non c’è dubbio, hanno ragione i fautori della deforestazione. Requiescat in pace. Amen.
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Il sindaco Gelsi su turismo e fase2 pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 16:16
[COLOR=darkred][SIZE=4] ASPETTANDO L’INIZIO DELLA STAGIONE TURISTICA: CHE SIA RIPARTENZA VERA CON UNO SBLOCCO CHIARO E DECISO [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_22/gelsi.JPG[/IMGSX]“Se è Fase 2, che Fase 2 sia, a tutti gli effetti” – a dirlo è il Sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi, impegnato in queste ore con la sua giunta a individuare le migliori strategie possibili da attuare sul territorio comunale per la ripartenza dopo il lockdown totale dovuto all’emergenza da Coronavirus. “La salute è certamente il bene primario da salvaguardare – prosegue Gelsi - ed è indubbio che dovranno essere attuate tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare ospiti e cittadini, ma dal momento che si sta lavorando per far ripartire l’economia dell’intera isola e per riportare una qual certa normalità nella vita quotidiana della gente, che sia ripartenza vera e si dia il via allo sblocco in maniera chiara e decisa. In primis dando la possibilità per chi è proprietario di seconda casa, di poter raggiungere la propria abitazione in tranquillità. Quella delle seconde case è una realtà concreta, sociale ed economica, che costituisce un’importante indotto per tutte le località turistiche italiane e fondamentale anche qui a Capoliveri. Anche questo – spiega Gelsi – è un modo graduale e sicuro di favorire la ripartenza economica. Chi ha una casa in una località di villeggiatura deve poterla raggiungere e soggiornarvi. Sono tante le famiglie che, pur non essendo residenti, soggiornano a Capoliveri per lunghi periodi: persone che fanno parte integrante della nostra comunità che è giusto che possano far rientro presto e liberamente nella nostra isola. Certo è che, se come è giusto, l’apertura degli arrivi ai proprietari di seconde case si farà, il passaggio immediatamente successivo dovrà essere quello del libero accesso alle località di vacanza per tutti. Solo questo potrà significare davvero la ripartenza - conclude il sindaco -. Alberghi, residence, campeggi, case vacanze e tutte le strutture ricettive potranno riprendere la loro attività solo se sarà dato il via libera al turismo regionale, nazionale ed internazionale ed interregionale. Governo e Regione dovranno stabilire regole valide per gli spostamenti e per la fruibilità degli spazi pubblici e aperti al pubblico. Regole certe per la sicurezza e la salvaguardia della salute della collettività, ma regole che siano anche realistiche e a quelle regole, tutti, ci atterremo. L’Elba è un territorio che per sua stessa natura e conformazione, in quanto isola, è già garanzia di vacanza sicura. Un territorio fruibile, dotato di ampi spazi aperti, di piccoli centri facilmente gestibili e controllabili dove è possibile da subito vivere una vacanza serena nel pieno rispetto delle regole. A questo proposito è importante una riflessione anche sul tema delle spiagge. La vacanza è svago, tranquillità, relax. Le nostre innumerevoli spiagge, grandi e piccole, ancora libere dovranno continuare a restare tali e fruibili liberamente dai turisti e dalla gente del posto, come in passato. Tutto naturalmente nel pieno rispetto delle regole su distanze interpersonali di sicurezza e di ogni misura che sarà realisticamente ritenuta più idonea, ma dico “no” alla gestione degli spazi su prenotazione, come qualcuno intende suggerire. Sarebbe una cosa impraticabile, non gestibile dagli enti locali, oltre che inutile. Come controproducenti e non il massimo della buona accoglienza si rivelerebbero in questa fase controlli sanitari di qualsiasi genere a Piombino, controlli che invece sarebbero stati prioritari nella Fase 1 e che non sono stati effettuati nonostante fossero stati più volte richiesti dalle amministrazioni elbane. Ci saranno regole ad hoc per il turismo valide su tutto il territorio nazionale e quelle regole dovranno essere seguite da tutti. Poi dovranno vigere buon senso e responsabilità personale. L’Elba, può offrire un’ottima vacanza e sicura nel rispetto delle regole: a questo dobbiamo puntare e ad una veloce riapertura. Che la Regione, dunque, dia il via libera a questa Fase 2, – continua Gelsi - che si autorizzino i proprietari di seconde case a raggiungere il nostro territorio, che spiagge, bar, ristoranti e poi subito dopo hotel, campeggi, case vacanza e strutture ricettive in genere, siano riaperti al più presto alla fruibilità degli ospiti e che si scrivano regole per la sicurezza certe ma davvero attuabili o l’economia elbana e nazionale saranno annientate da una crisi senza precedenti”.
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MAX pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 15:12
Prepararsi ad una crisi economica che farà impallidire il 1929. Nessuno pensi di esserne immune perchè le imprese fallite porteranno a milioni di disoccupati e a enti locali incapaci di far fronte ai servizi essenziali. Per i più anziani prego ricordarsi delle grandi influenze degli anni 50 e 60, gli fu ordinato di stare chiusi in casa? Non credo. Stavolta la psicosi ci rovinerà e rovinerà anche il diritto alla salute, visto che ben difficilmente il welfare che conosciamo sopravviverà. Buona fortuna a tutti.
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ms da pf pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 13:39
disgusto Da troppo, troppo tempo non sento più di avere orgoglio. Non provo orgoglio ad essere italiana, toscana, elbana, ferajese, donna, essere umano. Non c'è proprio più nulla per me di cui andare orgogliosi, mi fa schifo tutto e tutti, soprattutto quelli che si arrogano il diritto di decidere per me e lo fanno pure molto male. Vedo solo valori tramutati in parole vuote senza più significato: libertà, lavoro, salute, democrazia, dignità. Chi poteva immaginare che la nostra bella costituzione si potesse rivelare così fragile da essere stuprata in ogni suo principio?! Ma la cosa che mi sconcerta di più è il continuare a sentire solo belare la gente... bbeeeeee... bbbeeeeee .... bbbeeeeee. Ed allora arrivi a pensare che sì, forse è quello che ci meritiamo, perchè siamo senza attributi o senza cervello o in malafede o tutte queste cose insieme. Questo sarà di sicuro il mio ultimo messaggio qua. Chiuderò questa pagina come ho già spento la televisione o smesso di leggere i giornali.. tempo perso. Auguri a tutti.. ne avremo bisogno.
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Elbano di fuori pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 13:33
Un lapidario commento alle trasmissioni televisive sponsorizzate da un signore di Rio dove gli elbani sono parsi essere morti di fama o di fame! Reclamando 600 euro e facendo apparire l’Isola come un luogo dove invece di darsi da fare si attende lo Stato assistenzialista vergognoso.
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pino da pf pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 12:23
visto che ci sono molti paesani che sono per la chiusura dell'isola, perchè le varie soluzioni proposte come controllo lasciano il tempo che trovano, propongo che tutti i sindaci dell'elba facciano un decreto, non so se il termine sia esatto, per cui l'sola rimarrà chiusa fino al 15 settembre ai turisti e ai proprietari di seconde case verificando il tutto con appositi controlli. parlo di controlli impossibili perchè i test fisiologici non sono riconosciuti a livello nazionale , forse solo il controllo della febbre è possibile , in modo da non creare file interminabili a piombino. ma che sia deciso da subito perchè ci son persone che hanno prenotato o vogliono prenotare. si abbia questo coraggio e poi come ha scritto un camminatore si ritorni alla pastorizia e all'agricoltura. ovvio che io non sono per nulla d'accordo, ma se la maggioranza vuole questo lo manifesti e faccia in modo che sia applicato
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Osservatore a distanza pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 10:35
Fase estiva a Porto Azzurro e non solo. Va bene la schedatura degli avventori nei supermercati, va bene la misurazione della febbre, la domanda sorge spontanea: anche i turisti, quando arriveranno, saranno sottoposti alla procedura? Speriamo di sì. Ci saranno quelli che daranno dati fasulli ? (Favorire i documenti prego). Quanto saranno lunghe le file sotto il sole cocente? E gli altri Comuni che fanno?
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X Pasquale Granata da Moletto pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 9:35
Caro Pasqualino, Non condivido il post di Italo, ma non condivido nemmeno la tua affermazione che "l'amministrazione ha dimostrato di contrastare efficacemente e di tenere sotto controllo la pandemia"; l'unica cosa che sono certo che in tutta l'Elba abbiamo avuto la fortuna o la Provvidenza Divina come altri posti d'Italia dove il virus non è arrivato. Un bravo invece va detto ad i Veneti che lo hanno contrastato veramente in maniera aggressiva e decisa. D'ora in poi si vedrà se l'amministrazione avrà la forza ed il coraggio di contrastarlo, considerando le ordinanze di riapertura delle regioni, perché finché non arriverà un vaccino saremo vulnerabili attaccabili da un nemico invisibile e subdolo, pertanto dovremmo decidere se optare per l'economia longonese oppure per la salute. A porto azzurro abbiamo bravi medici ma non pensò che abbiamo virologi o scienziati. L'unico consiglio che posso dare è di rimanere in attesa e prudenti. Io terrei tutto chiuso ai forestieri... non per cattiveria ma per tutelare i nostri concittadini. Comunque vada possiamo tornare alle vecchie nostre tradizioni di Longonesi e Portazzurrini di pescatori e contadini in attesa di un vaccino. Scusa Pasqualino ma l'unica nostra salvezza sono le origini ed ognuno di noi si deve guardare dentro se stesso. W IL VAPORE
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Guddino da Alberobello pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 8:19
Prima di scrivere ho pensato se mi ero perso qualcosa, ma poi leggendo vecchi post antecedenti l'Amministrazione Zini , ho deciso di dire un paio di cose. Che poi sarebbero 2 puntualizzazioni all'articolo di Massimo Scelza fra l'altro Capogruppo in Consiglio Comunale dell'Amministrazione Zini. 1- il Sindaco di Portoferraio non è Presidente della Conferenza dei Sindaci? È lui che dovrebbe convocare Sindaci e Associazioni per poter discutere e proporre soluzioni. 2- Il Comune di Portoferraio avrà sicuramente un forte avanzo di bilancio, e l'Amministrazione cosa aspetta a decidere sugli aiuti ai vari settori che questo virus ha messo in ginocchio? Aspettiamo la chiusura di qualche altra saracinesca? Caro Massimo incita la tua giunta a iniziare a lavorare per il paese, e non a allungare il brodo su perdite di tempo, tirate in campo le vostre competenze che ne avete....
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Luigi Lanera da Fdi pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 8:16
Egr Italo Premesso che non spetta a me ,in forza del mio incarico nazionale , occuparmi delle tariffe praticate dai vari vettori essendo questo argomento di esclusiva competenza delle compagnie private . Premesso ciò , ti informo che sulle navi Toremar passano regolarmente auto cisterne di gasolio che pagano circa 400 euro in totale per andata e ritorno . Se dividi i 400 euro per i litri trasportati ti accorgerai che il costo del trasporto incide per circa 1 centesimo a litro , quindi ti chiedo : chi prende gli altri 50 centesimi a litro in più rispetto al continente ? Cosa diversa è il prezzo del trasporto delle cisterne del gas e benzina che richiede , a motivo delle leggi nazionali e non Elbane , mezzi di trasporto con determinate caratteristiche che solo Moby ha ad oggi e la ex Lampogas . Stesso discorso del gasolio vale anche per il gas e benzina ........... Quindi chiediti chi sull'isola decide di praticare i prezzi più alti rispetto al continente . Chiudo con una parentesi politica- ambientalista è cioè: non condivido che sulle strade dell Elba debbano transitare continuamente dei camion bilici carichi di benzina , inclusi quelli che portano fuori Elba il caolino delle cave , ma sono favorevole che sull'Elba rimanga attivo il deposito costiero di Portoferraio perché con piccole cisterne può servire comodamente la nostra isola . Luigi Lanera Fdi
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uno qualunque da rio pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 8:06
Per Pasquino Povero Pasquino, pieno di certezze ideologiche! Non conosco la tua età ma non credo, se parli così, che tu abbia vissuto tante legislature di sinistra, a Rio Marina. Se poi le hai vissute non ci hai capito niente. Mi vuoi spiegare le peculiarità di questa tua sinistra quando ha governato a Rio Marina? Se ti ricordi qualcosa di POSITIVO che abbia fatto per il paese? L'ultima esperienza è stata da incubo. L'unica cosa che ho sentito dire alla fine, quale vanto, da estimatori come te, è stata questa:: abbiamo mantenuto il bilancio in pareggio. Non poteva essere altrimenti visto che le uniche cose lasciate sono stati alcuni passaggi pedonali sopraelevati e scivoli sui marciapiedi per portatori di handicap, costruiti con blocchetti tipo Lego, peraltro pericolosi per la loro consistenza e per la logica con cui sono stati costruiti. Pensa, ma forse lo sai che per sostituire una lampadina pubblica, anche in zone molto buie ci sono voluti anche sei sette mesi previa prostituzione. Pasquino, denigra pure l'attuale gestione, che è nata nel compromesso e nella promiscuità ma non esaltare le precedenti governance di sinistra!!!! Per piacere.
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Pasquale Granata da porto azzurro pubblicato il 13 Maggio 2020 alle 8:03
Caro Italo da Porto Azzuro [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/prove.JPG[/IMGSX] La nostra Amministrazione Comunale ha finora dimostrato di contrastare efficacemente e di tenere sotto controllo la pandemia. La visibilità sulla TV pubblica e la diffusione su altri mezzi di informazione del "piano spiagge", è utile a promuovere e a rilanciare l' immagine turistica del territorio, e al contempo, a diffondere un messaggio rassicurante: " Venite a trascorrere in sicurezza le vacanze a Porto Azzurro, e a usufruire gratuitamente delle nostre spiagge." Fatta questa doverosa considerazione, e aspettando una replica e una rassicurazione al tuo post da parte dei diretti interessati, anche a me non è sfuggito che i nostri Amministratori non si siano ancora pronunciati , almeno su questo Blog, su provvedimenti di natura fiscale a sostegno delle principali categorie produttive (volano dell' economia), e della collettività tutta. Alcuni tributi locali sono in agenda già dal prossimo mese. Noto purtroppo anche il preoccupante silenzio delle categorie direttamente coinvolte. Dietro ai commercianti e ai ristoratori, c'è un' altra realtà che non hai preso o che hai dimenticato di prendere in considerazione, che è quella dei proprietari e dei comproprietari dei fondi commerciali. Anch'essi versano tributi allo Stato centrale dal canone di locazione, e ai Comuni tramite l' I.M.U. Non tutti dispongono di grandi locali. Non tutti praticano affitti esosi, come qualche detrattore della pagina sostiene. Un' entrata mensile sicura in più, può servire a integrare l' economia familiare non sempre florida , a coprire l' importo del mutuo o dell' affitto di casa. Se così come tutto sembra far presagire, tanti esercizi pubblici sono destinati a chiudere definitivamente, non solo verranno a mancare degli introiti vitali per tutti (e posti di lavoro), per altri rimarranno sempre da pagare e da sostenere le imposte locali, nonchè le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione degli immobili. La proprietà piccola o grande che sia, rappresenterà solo un costo vivo e non più una fonte di "ricchezza". Pasquale Granata
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