Ho cercato in internet ma non ho trovato nessun corso OSS sul territorio. Se può essere più preciso le sarò grato. Grazie.
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EMERGENZA COVID E RIPRESA ECONOMICA, SOTTOSCRITTO DA SINDACI E CATEGORIE ECONOMICHE IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA RIPARTENZA.
Dopo diversi e proficui momenti di confronto si sono riuniti nel pomeriggio di ieri, giovedì 14 maggio, presso la sala consiliare del Comune di Portoferraio i sindaci dei Comuni dell’Isola d’Elba e i rappresentanti delle categorie economiche del territorio per affrontare insieme il tema dell’emergenza Covid-19 e della ripresa economica locale.
Comuni e associazioni hanno raggiunto un accordo che è stato sottoscritto attraverso il Protocollo d’intesa che prevede una più stringente ed operativa collaborazione e condivisioni di obiettivi fra tutti i soggetti coinvolti al fine di superare insieme, nel migliore dei modi, questa fase di emergenza nel rispetto del ruolo di ognuno.
In allegato il documento sottoscritto da Sindaci e Associazioni di categoria dell’Isola d’Elba
PROTOCOLLO D'INTESA ISOLA D’ELBA – IN SUPPORTO AL SETTORE TURISMO – EMERGENZA COVID-19
TRA GLI ENTI LOCALI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
PREMESSO CHE :
1. L’economia dell’Isola d’Elba è quasi esclusivamente basata sul turismo e sulle attività del relativo indotto, declinando le attività imprenditoriali essenzialmente sull’offerta balneare estiva.
2. Il presente accordo nasce dall’esigenza di rispondere in maniera efficace e tempestiva alla crisi sviluppatasi nell’ambito del Settore del Turismo, a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, con particolare riferimento alle attività turistico-commerciali che maggiormente risentono della stagionalità.
3. La cosiddetta Fase 2 richiede dei protocolli operativi precisi, ai quali si dovranno attenere sia le attività ricettive e gli operatori turistici elbani da un lato, che gli ospiti stessi dall’altro, poiché tutta l’operazione è legata alla convivenza con il Coronavirus che richiede necessariamente un protocollo di contingentamento e l’applicazione di controlli sanitari.
4. Per la sua stessa configurazione insulare, l’Elba, meglio di altre realtà territoriali, ha la possibilità di conoscere chi arriva e parte, in quanto le sue porte di ingresso sono facilmente individuabili : porto Piombino, aeroporto, porti turistici. In accordo con le normative nazionali e regionali questo potrebbe permettere un attento monitoraggio degli arrivi .
RICHIAMATA :
La Legge Regionale 86/2016 denominata Codice del Turismo, con la quale la Regione Toscana ha istituito gli OTD – Osservatori Turistici di Destinazione, i quali su base comunale o territoriale assumono decisioni sulla pianificazione e programmazione relative allo sviluppo dell’economia turistica, attraverso il confronto con gli operatori del turismo e gli altri stakeholder legati a questo ambito.
ATTESO CHE :
a) In data 24 agosto 2011 la Conferenza dei Sindaci dell’Elba ha ribadito la propria volontà di stipulare una Convenzione per la Gestione Associata delle funzioni in materia di Turismo – di seguito GAT-, delegando quale Ente capofila il Comune di Capoliveri.
b) La GAT ha ottemperato all’obbligo di invio del Piano Strategico dell’Elba alla Regione Toscana, svolge l’incarico di fornire a Toscana Promozione le informazioni turistiche sul prodotto, ed accoglie al proprio interno l’Osservatorio Turistico di Destinazione – OTD.
c) In seno all’OTD, a seguito dell’emergenza Covid-19, è stato istituito un “Tavolo permanente” con l’intento di elaborare strategie e protocolli operativi per poter affrontare l’imminente stagione turistica 2020, rispondendo nel contempo ad impellenti condizioni di sicurezza sulla salute e di sostegno all’economia turistica del territorio.
CONSIDERATO INOLTRE CHE :
- Gli operatori turistici subiranno danni enormi nel corso della stagione 2020, non essendo ancora chiaro quando e come potranno avviare le proprie attività che, in condizioni normali, con la trascorsa Pasqua avrebbero iniziato a lavorare.
- Molte attività, in questa situazione di perdurante incertezza, decideranno di rimanere chiuse per tutta la stagione, saltando quindi l’intera annualità, mentre altre potranno aprire solo ad estate inoltrata.
- Comunque le prenotazioni da parte dei turisti, alla luce della pandemia che ha coinvolto l’intero mercato nazionale ed estero dell’Elba, stanno registrando un drastico calo e ulteriori contingentamenti saranno imposti dalle misure di sicurezza da adottare in epoca di Covid-19.
SI CONCORDA CHE :
Enti, le aziende, le associazioni di categoria firmatari sottoscrivono il presente accordo che impegna gli stessi alle seguenti azioni:
Mantenere aperto e partecipato il Tavolo Permanente per tutto l’anno 2020, per un confronto continuativo tra i vari soggetti pubblici e privati interessati al turismo, per favorire lo scambio e la circolazione delle informazioni, attraverso convocazioni periodiche, note informative e rapporti diretti fra i vari rappresentanti dei soggetti sottoscrittori;
Creazione da parte delle categorie economiche di tavoli tematici specifici per ogni settore operativo del turismo, al fine di affrontare in maniera adeguata l’attività di ogni singolo comparto. In fase di avvio sono stati approntati intanto 7 tavoli tematici, i seguenti con a fianco le associazioni che li curano:
1. Alberghi e residence (Associazione Albergatori Elbani)
2. Campeggi ( FAITA Campeggiatori )
3. Pubblici Esercizi (Confcommercio + Confesercenti + CNA)
4. Ristoranti (Confcommercio + Confesercenti )
5. Stabilimenti Balneari ( “ “ )
6. Destagionalizzazione ( “ “ )
7. Prodotti Made in Elba (Confcommercio + Confesercenti + CNA + Coldiretti)
Nel prosieguo potranno essere allestiti altri tavoli a tema, ad esempio quello per i Consulenti della Sicurezza sui posti di Lavoro, che si occuperanno di trasmettere a tutte le attività i protocolli operativi, in osservanza a quanto verrà stabilito dalla ASL. A questo tavolo potranno partecipare i Medici del lavoro ed i Laboratori di analisi accreditati dalla Regione Toscana.
Rimodulazione delle tariffe relative ai tributi ed alle imposte comunali (TARI, IMU, Suoli pubblici e tasse pubblicità), nonché quelle inerenti le concessioni demaniali, ecc. in considerazione dei mesi di blocco forzato delle attività, della conseguente difficoltà del momento e, in ogni caso, delle forti riduzioni di fatturato che subiranno le imprese del comparto turistico. Le amministrazioni comunali si impegnano, nei limiti delle possibilità di ogni singolo bilancio, a predisporre provvedimenti di sospensione, rateizzazioni e anche di sostituzione totale o parziale nel pagamento delle imposte e dei tributi. Queste operazioni saranno agevolate da provvedimenti del Governo Nazionale a favore degli Enti Locali finalizzati a questo scopo.
Aggiustamenti a seguito di normativa definitiva sul distanziamento per le attività potranno essere previste dai singoli comuni per quello che riguarda suoli pubblici e demaniali.
Concertazione con l’AdSP e le Compagnie di navigazione presenti sul canale Piombino-Elba, per ridefinire slot, orari, modalità di imbarco al fine di adeguare gli standard di sicurezza sanitaria a bordo.
Concertazione con società di gestione di Aeroporto, Marine e Porti turistici elbani, per attivare altrettanti protocolli di sicurezza sanitaria e controllo agli sbarchi, in analogia con quanto adottato da AdSP.
Coinvolgimento di tutti gli Stakeholders locali previsti dall’OTD al fine di valorizzare il territorio con iniziative e manifestazioni che sostengano una fruizione sostenibile del territorio, al fine di ottimizzare il distanziamento sociale ed al contempo offrire un’offerta turistica di qualità.
Concertazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano (di seguito PNAT) al fine di realizzare progetti finalizzati all’allungamento della stagione e ad una consapevole fruizione del territorio per tutto l’anno, come ad esempio una sistematica programmazione di interventi formativi per settori come la ricezione turistica, la vivaistica e la gestione del verde (pubblico e privato), il miglioramento della certificazione energetica degli edifici (pubblici e privati), la trasformazione dell’economia locale in termini di economia circolare, favorendo così la nascita di un vero “Modello Elba” di eccezione.
Coinvolgimento di altre categorie interessate allo sviluppo dell’economia turistica dell’isola, in primis le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori di settore, gli Istituti bancari che operano già sul territorio, le realtà accademiche nazionali di eccellenza al fine di considerare e concertare con gli stakeholders più incisive misure di sviluppo dei servizi turistici che favoriscano la destagionalizzazione, ovvero misure che favoriscano investimenti pubblici e privati nel campo dell’ingegneria naturalistica e della progettazione energetica, ecc.
Individuazione e suggerimenti alla GAT di temi comunicativi e di asset territoriali per la creazione del prodotto turistico Elba su cui fare attività informativa e da promuovere tramite Toscana Promozione Turistica.
Individuazione ed indicazione alla GAT e tramite essa a Toscana Promozione dei mercati di riferimento e dei target di maggior interesse , sia in chiave tattica (stagione prossima) sia strategica
Rivisitazione del cosiddetto “Modello Elba” con definizione di nuove linee guida per il turismo del futuro, posto che questa pandemia imporrà seriamente un netto cambio degli attuali paradigmi del mondo del lavoro dell’isola, puntando sull’identità del territorio (connubio fra il carattere naturale e quello culturale concretizzato nel 2003 con il riconoscimento UNESCO di Riserva di Biosfera) come punto di forza, una politica di accoglienza turistica fatta di infrastrutture finanziate in coerenza con la conservazione della natura (ed in linea con il programma regionale di promozione agli obiettivi dell’Agenda 2030 derivati dalla SNSvS – Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile) e la sicurezza sanitaria. In questo contesto occorre anche riconsiderare una vera e propria destagionalizzazione favorendo una fruizione del territorio organizzata per almeno i ¾ dell’anno.
Definizione con gli stakeholders pubblici e privati locali, regionali e nazionali di linee guida per creare un’immagine unitaria e trasparente dell’offerta turistica anche in termini di comunicazione interna, posto che i cittadini elbani vivono in una realtà turistica e quindi devono avere la possibilità di comunicare al visitatore i vantaggi e le prerogative che il territorio offre verso chi decide di trascorrere qui le proprie vacanze. Tale obiettivo potrebbe essere raggiunto attraverso il miglioramento delle condizioni di vita dei residenti: ad es. finanziamento di misure di efficientamento energetico degli edifici (sostituzione caldaie, infissi, installazione di pannelli fotovoltaici, ecc al fine di rendere meno incisivo l’uso di combustibili fossili e favorire l’uso di energie rinnovabili = Elba carbon free), acquisto di auto ibride/elettriche per rendere più sostenibile la mobilità privata, investimenti pubblici per migliorare la fruizione/manutenzione del verde urbano e periurbano, favorire la mobilità su due ruote attraverso la creazione di una rete infrastrutturale ad essa dedicata: l’orgoglio di vivere in un’area accogliente per i residenti si trasforma così in un’idea generale di territorio accogliente.
Porre maggiore riguardo nei confronti dei proprietari di seconde case, che da un lato investono sul territorio e contribuiscono alle entrate erariali dei singoli Enti Locali, e al contempo favoriscono le attività ristorative, dei pubblici esercizi e degli artigiani, ecc. estendendo nei loro riguardi le facilitazioni di cui sopra al fine di migliorare le condizioni di accoglienza e di fruibilità del patrimonio naturale e culturale dell’isola.
Porre maggiore attenzione al settore delle locazioni turistiche, un ambito che risulta molto ricercato dalle nuove tendenze del turismo (ricerca di relazioni, autenticità, esperienze a stretto contatto con la vita locale) e che all’Elba costituisce un segmento molto importante, che si concorda non debba essere ostacolato bensì promosso e valorizzato per farlo emergere in maniera regolamentata.
Portoferraio, 14 maggio 2020
Per le Amministrazioni Pubbliche:
- Comune di Portoferraio - il Sindaco Zini Angelo
- Comune di Capoliveri - il Sindaco Gelsi Andrea
- Comune di Porto Azzurro - il Sindaco Papi Maurizio
- Comune di Rio – il Sindaco Corsini Marco
- Comune di Campo nell’Elba – il Sindaco Montauti Davide
- Comune di Marciana – il Sindaco Barbi Simone
- Comune di Marciana Marina – il Sindaco Allori Gabriella
- Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano – il Pres. Sammuri Giampiero
Per le Associazioni di categoria:
-Associazione Albergatori Elbani - Il Pres. De Ferrari Massimo
-Confcommercio Elba – la Pres. Rosso Franca
-Confesercenti del Tirreno - il Pres. Elba De Simone Franco - CNA – la Pres. Elba – Parrini Marcella …- FAITA Campeggi – il Pres. Elba Sambuco Giacinto …………Coldiretti Elba - il Pres. Allori Guido …
ESPERTI ......LINEE GUIDA........TASK FORCE......RIAPERTURE IMPRESE e LAVORO........CORONAVIRUS.........e il CNEL ???
nella questione relativa al Coronavirus, in tutta la bailamme di nomine di "centinaia" di persone tra consulenti ed esperti per la gestione della Fase 2 e chiaramente delle altre, avete avuto contezza di queste situazioni già presenti, prima della nomina delle Task Force degli esperti ?
1) ogni Ministero, dovrebbe avere, e certamente ha nel proprio interno, in relazione alle proprie competenze persone
capaci ed esperte nel proprio lavoro, correttamente stipendiate;
2) esiste quell'Organo previsto dalla Costituzione (sempre che la stessa in periodo di virus definiti pandemici sia vigente e applicabile), che si chiama C.N.E.L. ovvero Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro che avrebbe questa composizione:
65 membri così suddivisi come da legge n. 214/2011);
un Presidente con nomina del presidente della Repubblica;
10 persone esperte e qualificate in cultura economica, sociale e giuridica con questa composizione:
8 nominati direttamente dal Capo dello Stato con D.P.R.;
2 nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri;
48 come rappresentanti delle categorie produttive di beni e servizi nei settori pubblico e privato, divisi in:
22 rappresentanti dei lavoratori dipendenti, e tra essi 3
rappresentano i dirigenti e quadri pubblici e privati;
9 rappresentanti dei lavoratori autonomi e delle professioni;
17 rappresentanti delle imprese;
6 rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni del volontariato.
Come si può ben vedere un'ampia e composita rappresentanza che, nei suoi compiti istituzionali, prevede che esso sia composto di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa.
E' presieduto attualmente dal Prof. Tiziano Treu già Ministro del Lavoro,
Possiede funzione consultiva rispetto al Governo, alle Camere e alle Regioni.
Le materie di sua competenza vi sono la legislazione economica e sociale, nell'ambito delle quali ha diritto all'iniziativa legislativa.
Ai posteri l'ardua sentenza
Io mi riferisco agli adulti, per un bagno in meno non è mai morto nessuno, mentre se i turisti disertano anche perché non hanno sufficiente spazio, forse noi elbani non avremo piu' bisogno di aspettare a digerire....... per tuffarci in mare e con molte spiagge a disposizione, altro che discorsi a vanvera e dall'egoismo elevato alla massima potenza.
Legambiente come sempre predica bene, dice cose condivisibili, poi alla resa dei conti persegue obiettivi propri, vuole imporre soluzioni che vanno oltre.
Nessuno contesta l’utilità della istituzione dell’area marina protetta, ma chiudere la petizione asserendo:
“ Chiediamo quindi al Ministero dell'Ambiente, ai Comuni dell'Arcipelago Toscano, all'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e alla Regione Toscana, di riavviare immediatamente l'iter istitutivo dell'Area Marina Protetta-Parco a mare che comprenda le coste delle isole di Elba, Giglio e Giannutri, agendo il più velocemente possibile nella duplice ottica di (i) un’urgente tutela di questi territori, contributo indispensabile per mitigare la crisi ambientale dovuta al forte impatto antropico, e di (ii) una ripresa economica a seguito della crisi dovuta al CoVid-19. L’istituzione era prevista dalla legge n.979 del 1982, dalla legge n.394 del 1991 e dalle convenzioni e dagli accordi internazionali sulla biodiversità sottoscritti dall'Italia.”
Sta a significare che si vuole mettere le mani sulle coste, ovvero che si intende fare il pasticcio già fatto in passato quando grazie a queste tutele si arrivava a vietare anche la pesca da terra con una semplice canna da parte dei bambini.
Si deve tutelare il mare da inquinamenti, da ormeggi selvaggi, da pesca selvaggia che si fa a largo. Allora deve essere obbligatorio realizzare campi boe per vietare di gettare le ancore, di mantenere navigabili gli specchi tra 100 e 300 metri da terra e assegnati alla balneazione, fatta eccezione per i corridoi di lancio, gli specchi d’acqua tra 0 e 100 metri e lasciare in pace chi pesca con la canna o con una/due lenze per imbarcazione.
Il resto è giustizialismo ambientalista che ritiene che solo i suoi propugnatori abbiano la chiave del futuro e disegnano mirabolanti possibilità, indimostrate, di sviluppo-.
Gli elbani dovrebbero astenersi dal mare per lasciare posto ai turisti?
Questa me la segno come effetti collaterali del Virus 😂😂😂
Elbani buoni solo a lagnarsi
È risaputo che in ospedale la maggior parte di OSS e Infermieri provengono dal continente.
Qualcuno che è disoccupato, perché non si iscrive a un corso di OSS? Quest'anno il corso viene svolto all'Elba e il lavoro è assicurato. Oltretutto chi è elbano non avrebbe problemi per l'abitazione...
O è più facile campare di sussidi?
Da un articolo del Corriere della sera odierno sembra che dal 3 giugno ci sia il via libera tra le regioni.
Bene, anzi malissimo, per poco che sia ci perdiamo la possibilità di sfruttare un ponte, e sarebbe stato un ottimo test per verificare le nuove direttive sul turismo.
Spero vivamente che ripensino alla data.
Uscite le linee guida dell'INAIL per l'utilizzo delle spiagge, ecco che balneari e qualche rappresentante di categoria comimcia a strillare: all'Elba non si può fare e per l'Elba ci vogliono norme speciali.
ci sono 2 aspetti di queste prese di posizione che allarmano e giustificano l'arretratezza dell'isola.
il primo è quello che porta a dichiare una diversità, siamo diversi a noi le norme non possono applicarsi, a Cavoli non ci saranno ombrelloni, le spiagge sono piccole, la mia concessione limitata.
Non è invocando una diversità o una norma speciale che si vince, si truccano solo le carte e non si fa bene ne all'economia dell'isola ne al suo futuro.
il secondo aspetto è quello relativo alla protesta, si alza la voce quando le cose sono decise da altri, ma non ci si da la pena di verificare e studiare, prima, possibili soluzioni. le indicazioni INAIL erano prevedibili leggendo semplicemente le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, bastava studiare e organizzare con gli enti decisori, cioè i grandi assenti, cioè i comuni, le soluzioni.
Soluzioni cìe contrariamente a chi intende lisciare il pelo ad un ambientalismo formale e non sostanziale passano in questa fase anche con l'amplaimento delle concessioni e con una gestione diversa di tutte le spiagge per garantire quanta più sicurezza sanitaria possibile coinvolgendo coloro che su quelle spiagge già ci sono e magari imponendo su quelle libere da concessioni di installare comunque ombrelloni, tempo d'utilizzo degli ombrelloni non superiore a 5 ore, dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20, per poi far effettuare la necessaria sanificazione, pagando un corrispettivo limitato concordato appunto con i comuni.
il problema è la sicurezza sanitaria e da quelle si deve partire, quindi una spiaggia gestita diversamente anche rispetto alla assolutà liberta previgente (magari con tanta spazzatura abbandonata in loco o in prossimità) è un sacrificio possibile.
E' altrettanto vero però che se i comuni continuano a sparare amenità varie non si salvano le imprese, e non si garantirà la sicirezza sanitaria servendo così la diversità dell'isola
Ma secondo te noi dovremmo astenerci e non portare neanche i nostri figli al mare ? magari dicendoli "e no sai amore le spiagge sono per i turisti" ma ragioni quando scrivi o no?? io non ho parole alla gente va in pappa il cervello
Le AMP generalmente sono suddivise al loro interno in “sub-sistemi” denominati Zone A, B e C.
La zona di riserva integrale (A) è quella in cui sono generalmente vietate le attività che possano arrecare danno o disturbo all'ambiente marino. La zona A è solitamente un’area «no entry-no take». In tale zona sono consentite in genere unicamente le attività di ricerca scientifica e le attività di servizio. Essa garantisce, infatti, la tutela della biodiversità e il ripopolamento delle specie animali e vegetali, e pertanto prescrive, quasi sempre, il divieto di balneazione e di navigazione.
Al confine con la zona di protezione integrale si trova quella di riserva generale (B) che coniuga la conservazione dei valori ambientali con la fruizione compatibile dell'ambiente marino. In essa, in genere, sono consentite la balneazione, le visite guidate anche subacquee, la navigazione (a remi, a vela), l'ormeggio e l'ancoraggio in zone limitate (Probabilmente boe a pagamento) individuate dall'ente gestore. Le attività di pesca consentite si limitano generalmente alle attività professionali esercitate dai residenti, mentre la pesca sportiva, quando permessa, è regolamentata rigidamente. La pesca subacquea è rigorosamente vietata
Di norma la zona di riserva generale è racchiusa da una zona di riserva parziale (C) che si può considerare una fascia tampone o fascia intermedia (buffer zone) tra le zone di maggiore pregio naturalistico e i settori esterni all'AMP. In questa zona, di solito non molto estesa, i limiti d’uso sono meno pressanti e le attività antropiche sono generalmente consentite. Qui, oltre a quanto già consentito nelle altre zone, sono permesse e regolamentate dall'Organismo di gestione tutte le attività di fruizione del mare di modesto impatto ambientale, quali la navigazione delle imbarcazioni a motore (nel più dei casi a velocità ridotta), l'ormeggio, l'ancoraggio e la pesca sportiva. In zona C in genere ricade la maggior estensione dell'AMP. Occorre precisare che limiti e divieti nelle diverse Zone sono esattamente definiti e individuati dai decreti istitutivi e dai regolamenti delle Aree Marine Protette, che tengono conto delle peculiarità, caratteristiche e necessità di ciascuna.
Di norma queste aree marine protette sono realizzate in zone già sviluppate da un punto di vista turistico ,ricettivo (Ad esempio Portofino) e in aree poco antropizzate (tipo Tavolara).
Mi chiedo come possa essere realizzata su un isola che nel periodo estivo ospita 200000 abitanti "stanziali", senza creare enormi disagi alla popolazione , ai pescatori e danni al settore turistico.
[COLOR=darkred][SIZE=4] LE SCELTE DELLA GIUNTA VANNO CONDIVISE E NON FATTE "ALLA ZITTINA" [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/terra.JPG[/IMGSX]Sempre alla zittina, approfittando della pausa generale per l’epidemia, la Giunta di Rio ha adottato una delibera con la quale si chiede allo stesso Professionista incaricato per la redazione del piano urbanistico, di fare uno studio per le terme al Cavo. Non ci sarebbe niente di male, se non fosse che, com’è loro costume, pensano di avere la scienza infusa e nella loro autoreferenzialità, di non dovere spiegazioni a nessuno su ciò che fanno. Scrivere una variante importante come questa, e chiedere che il progettista si esprima in soli quindici giorni, significa due cose: o pensare che chi amministrava prima si era immaginato un film che non esisteva (chissà se si erano inventati da soli anche i vincoli e le limitazioni esistenti sul territorio), oppure sentirsi troppo furbi, e dopo che “alla zittina” hanno discusso con chi gli pareva dell’argomento, senza mai dare alcun cenno di questa discussione all’esterno, hanno già detto di scrivere ciò che vogliono sentirsi leggere. In un caso, o nell’altro, non va bene. Hanno già individuato alcune aree nell’attuale strumento urbanistico, con le sole sigle di PRG, senza che nessuno ci possa capire nulla se non chi deve capire. Ma TERRA NOSTRA starà ben attenta , anche guardando da vicino alle proprietà e ai terreni a cui si pensa. Non si può amministrare un comune senza coinvolgere le parti politiche, le associazioni, le categorie, che devono poter capire CHE COSA si vuol fare, COME si vuol fare, con quali sinergie, con quali coinvolgimento degli operatori esistenti, etc. etc. E’ il momento di far valere la democrazia a Rio e di non far passare sotto silenzio scelte che un domani impegneranno il futuro nostro e quello dei nostri figli. Queste opzioni, come quella di appaltare all’esterno la pubblica illuminazione per vent’anni ad un privato ad un costo fisso presunto di 268 mila euro annui, non si possono far passare sopra la testa, ma vanno condivise con la gente e fatte in totale trasparenza, fin dal momento iniziale, e anche durante il loro percorso naturale. Se si pensa poi che fra una settimana la vogliono approvare in Consiglio Comunale, e nessuno l’ha ancora vista ( abbiamo chiesto la relazione agli uffici, ma nessuno ce l’ha…..).Purtroppo, il rispetto che hanno delle istituzioni e della gente, è desolatamente questo.
Gruppo consiliare TERRA NOSTRA.
Quante polemiche sulle spiagge e bagni, ma non sarebbe opportuno che gli elbani quest'anno si astengano per lasciare posto a quei pochi turisti che arriveranno all'Elba?
Bravi proprio il periodo giusto per tirare fuori l'argomento parco........ Provate a raccogliere le firme anche di chi è contrario...... Delle antenne 5G che ci friggeranno i cervelli un altro po', niente nemmeno una parola.
Carissima o carissimo che hai risposto a Francesca.... quando sento le persone che parlano come te mi spaventa perché a parte che ringraziando Dio siamo riusciti dopo anni ad avere la libertà di esprimere le nostre idee e poi fatti un esame di coscienza perché prima di appiccicare un nomignolo"untore" chiediti se magari la persona parla in base ad una sua esperienza anche "brutta" vissuta in questi mesi. Forse nel lungo periodo che hai vissuto chiuso o chiusa in casa ti hanno rilasciato il titolo di etichettare le persone,non so se te riesci o riuscirai a mangiare anche se non verrà nessuno qui....io come tanti altri no!!!Mi viene in mente una vecchia frase che dice "chi parla così vuol dire che ha la pancia piena "anche se lo faranno stare in casa un anno intero!!!E' soltanto un mio libero pensiero come il tuo!!!Anzi io spero di incontrarla sulla mia strada perché siamo esseri umani e scambiare le nostre idee da vicino perché in questo secolo così dovrebbe essere!!!Ahhh come ho scritto sopra sono Elbana dalla nascita !!!!!!!!
Hai perfettamente ragione! Se si vuole adare al mare, prima bisogna prenotare e poi andare negli orari limitati, prestabiliti, magari in una spiaggia lontano dal paese, con una procedura: accompagnamernto, sanificazione da diventar matti! Ma non si potevano intensificare i controlli coi vigili per verificare che la gente coi suoi bravi asciugamano, non si mettesse troppo vicino uno all' altro ? Che organizzazione per la sorveglianza! Che costi per il personale addetto alla gestione, almeno due a turno per ogni spiaggia! Ed io che vengo dal continente, mi devo trovare in mezzo a questo incasinamento?Quando si esagera, si esagera!
Ogni evidenza scientifica dimostra che il coronavirus resiste sulle superfici da pochi minuti a pochi giorni, temperatura e umidità differenti possono incidere.
Sanificare chiese chiuse da due mesi e,questo è il caso elbano, locali chiusi da 6 mesi, con dotazioni da guerra batteriologica è roba da medioevo. Non ha senso. Anche perché secondo questa logica contorta la sanificazione stessa andrebbe ripetuta, vedi chiese, dopo ogni funzione.
Ci mancava la supercazzola delle sdraio su spiagge libere , non bastava l'assedio a porto azzurro dei vigili fra posti di blocco e sfondamento dei bancomat con il cloro ( ma quella e' un altra storia 🙂 )....
ora ci mancava, e non si capisce bene..... spiagge libere ma privatizzate dal comune mediante sdraio messe a disposizione per i bagnanti... con tanto di prenotazione anticipata?
da incasinarsi la testa oltre che rompersi per chiedere prima la prenotazione poi quale sdraio tho? dove vado al mare? c'è troppa gente lì non ci posso andare, il decreto conte mi dice che posso fare un tuffo e tornare a casa .......?
ma io mi domando e dico c'era bisogno di sta boiata che non serve assolutamente a niente?
ma ti pare ad agosto , sempre se la gente verra'?, ma credo proprio di si.... con gli affollamenti nelle spiagge di controllare il tutto? e poi chi controllerà le spiagge ?
ho bello che capito il bagno sotto le stelle ci tocca...
buonaserata a tutti
Gentile Francesca, non capisco cosa possa volere e ho 2 dubbi: o lei arriva dal continente o è un’elbana che vuole il turismo costi quel che costi. Le ricordo che i pochi casi che si sono verificati all’Elba li dobbiamo a persone, per vari motivi, venute da fuori e qualunque sia la sua posizione le dico francamente che mi auguro di non incontrarla sul mio cammino perchè chi ragiona come lei è potenzialmente un “untore”, un menefreghista che non vede al di là del proprio naso e pensa soltanto ai fatti suoi, d’altronde come dice ? “di qualcosa si deve ben morire” ? certo, lo sappiamo fin dalla nascita, ma mi stia lontana e lo Scoglio non la merita