[SIZE=4][COLOR=darkblue]IL COLORE DELLA SPORCIZIA [/COLOR] [/SIZE]
Presso la “Manna dal Cielo” e cioè la nave Concordia,se fuoriesce una goccia di idrocarburo,tutti si precipitano per arginare la cosiddetta, calamità,con sceneggiate tipiche e degne del famoso Mario Merola.
Qui a Portoferraio nel Porto, come oggi 4 Novenbre e qualsiasi persona può controllare, viene sversato di tutto e nessuno di questi……si adopera per denunciare i responsabili.
Questa Parabola, insegna, che se c’è da mangiare, è sicuro che arrivano Tutti a ganasce spalancate, ma se non c’è trippa for iatta (gatto), è garantito, come abbiamo potuto osservare in tutti questi anni,non si vede nessuno.
Come disse “Confucio”,se Hai,Hai,se non Hai,Hooi!!!!i.
[COLOR=darkblue]Giancarlo Amore [/COLOR]
113588 messaggi.
Gent.ma Dr.ssa M. Calamai
Direttrice Generale ASL n. 6 Livorno
pregiomi comunicare alla Ill.ma SS.VV che nella serata del 03.11.u.s presso l'umile ospedale di Portoferraio, "croce e delizia" aziendale, è stata effettuata grazie alla professionalità dei Medici ed Infermieri del locale nosocomio la prima terapia trombolitica.Il tutto entro le tre ore dall'evento ischemico
Certo di porgerLE notizia gradita voglio esprimerLE i sensi della mia più alta considerazione.
Ex dipendente 😀
X il cittadino di Poggio.......
che si lamenta della fettuccina (nastro segnaletico) lasciato lungo le vie di Poggio....bhè, caro cittadino va bene per il fatto che già lo mettiamo il nastro, ma che dobbiamo anche andare a pulire questo ora mi sembra troppo;
Credo che le persone giuste per pulire le strade dal nastro segnaletico, dai bicchieri di plastica e cartacce varie lasciate dagli ospiti, ecc sia del COMITATO di Poggio che ha organizzato la festa, non crede??!!
D'altronde, in tutti di paesi dell'Elba e d'Italia è così, non vedo perchè a POggio dovrebbe essere diverso, Le faccio alcuni esempi:
TRIATHLON - RALLY AUTO - CICLISMO - FESTA DI POMONTE - FESTA DI MARCIANA FESTE VARIE DI PIAZZA - SAGRE E PATRONI - SPETTACOLI PIROTECNICI - ECC. ECC
Non è che tu sei uno di quelli che dovrebbe pulire??
Ciao, alla prossima castagnata 😎
Alla Pila sono circa quindici giorni che manca l'illuminazione pubblica. Mi domando se è l'attuazione della spending reviù
[SIZE=4][COLOR=darkred]IL PRESIDENTE MARIO MONTI HA RADICI ELBANE” [/COLOR] [/SIZE]
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]Giuliano Giuliani [/COLOR] [/FONT]
La notizia che il premier Mario Monti sia il nipote di italiani emigrati in Argentina pionieri di una impresa per la fabbricazione della birra ha fatto il giro del mondo. Ma per noi elbani è ancor più sorprendente la notizia che la nonna del Presedente era nata a Portoferraio. Lo ha rivelato lo stesso premier in una intervista all’inserto “Sette” del Corriere della Sera parlando delle radici della sua famiglia.
Il nonno Abramo emigrò in Argentina, e più precisamente a Lujàn, dove nel 1888 fondò con altri quattro fratelli una fabbrica a cui venne dato il nome “Union Italiana Hermanos Monti” fra l’Avenida Maipù e l’Avenida Cuyo, luogo di appuntamento notturno della “movida”, che allungava gli spettacoli serali passati all’Opera, al San Martin, o più spesso al Casino di Buenos Aires. Oltre alla birra nella “Union” si produceva anche liquori (come l'amaretto ed un digestivo tipo il fernet) e acqua minerale. Nata con i primi piccoli risparmi, l’azienda raggiunse ben presto dimensioni ragguardevoli, e oggi opera ancora nel settore con il nome di “Casa Monti”.
Probabilmente non è una combinazione che la birra è anche la bevanda preferita del Presidente degli Stati Uniti Obama, tanto che alla Casa Bianca pare sia stata montata una apparecchiatura di produzione di birra domestica; e non è tutto: anche i presidenti americani Gorge Washington e Thomas Jefferson avevano una gran passione per la birra.
Nel 1907, il nonno Abramo e il figlio Giovanni, poi padre del Presidente del Consiglio, tornarono in Italia e si stabilirono a Varese.
La mamma di Mario Monti era piacentina, e il padre di lei aveva un mulino. Mentre la nonna, come si è detto, era nata a Portoferraio da una famiglia di funzionari pubblici, pertanto costretta a spostarsi spesso in Italia. In entrambi i casi si trattava di famiglie della borghesia italiana. I genitori del presidente si sposarono nel 1940 e presero casa a Milano, dove il padre era dirigente bancario e la madre casalinga.
Negli anni '90, quando era rettore dell'Università Bocconi di Milano, Mario Monti era stato invitato in Argentina dall'Unione Industriali. Un occasione da non perdere per visitare la casa di famiglia che si trova in Avenida Umberto I, dove era nato suo padre, e nella quale oggi abita la zia Rachele.
Ricordiamo che il premier Monti, noto come uomo serio e riservato, è nato nel 1943 a Varese, e si è conquistato la reputazione di "Supermario" per la libertà e la solidità manifestata nel corso del suo intervento come Commissario dell’Unione Europeo tra il 1994 e il 2004.
Sarebbe bello per il presidente de Consiglio, e ovviamente anche per noi elbani, che dopo aver trovato le radici paterne nella lontana Argentina, egli desiderasse trovare anche quelle materne, e, magari, in un ritaglio del suo prezioso tempo, riuscire a fare un saltino all’isola d’Elba e soprattutto a Portoferraio dove è nata la nonna materna, forse potrebbe scoprire che oltre ad essere un Presidente con antenati birrai fosse anche un Presidente con progenitori viticultori, due distillati, che pur con caratteristiche diverse, possano indubbiamente convivere.
Mi chiedo se, sapendo che a Gennaio 2013 può maturare la prescrizione, non era proprio possibile anticipare la data dell'udienza. Inutile farla allora !
Ho 22 anni e la prima volta che ho sentito parlare di Soft-Air è stato in terza media, molti miei amici hanno iniziato a giocarci ma a me sinceramente non è mai piaciuto come gioco/sport, io ho sempre preferito la palla.
In tutti questi anni i miei amici mi hanno raccontato di simulazioni sempre più realistiche e posso assicurarvi di non aver mai sentito parlare di un litigio, di persone che hanno fatto male ad altre volontariamente (come in tutti i giochi qualche infortunio c'è sempre) o di screzi vari indipendentemente da chi giocasse.
Potete prendere le varie cronache del calcio ad esempio e magari vi viene più chiaro capire chi ha manie tipo "Rambo" o in questo caso "Bruce Lee".
Per chi si sciacqua la bocca con termini tipo "sanità mentale" vi consiglio di andare nei bar il venerdì sera e durante il fine settimana, visto che siete mamme di Portoferraio, e vedrete l'alcool che viene venduto ai vostri figli di 14 anni e la droga che gli viene venduta fuori, senza parlare di come si conciano per andare a ballare.
Meglio un figlio con una passione strana che uno con una mente strana
Leggo su camminando che, per un signore che credo sia un autorevole esponente del comitato per il mussoliniano-stalinista comune unico, la causa primaria della situazione odierna dell'ospedale risiede nella limitazione drastica delle disponibilità di bilancio regionale e per le provincie scrive una perla di rara bellezza "Al momento non ho opinioni chiare al riguardo".
Bene mi pregio d'informarla che la situazione peggiorerà ulteriormente per tutti con i tagli di Monti per le provincie oltre che per i comuni e per le regioni:
Anche la Mega Provincia Toscana Costa, come il Comune Unico, non porterà altro che tagli all'Elba, le strade, gli autobus, e le scuole sempre "migliori" .....
Ulteriori tagli di Monti nel 2013 ai Comuni e Provincie e taglio ai dipendenti pubblici:
Tagli agli enti locali, Le Regioni subiranno un taglio di 700 milioni nel 2012 e di un miliardo dal 2013, le Province di 500 milioni per il 2012 e un miliardo dal 2013, i Comuni di 500 milioni per il 2012 e 2 miliardi dal 2013.
Dipendenti pubblici, E’ confermata la riduzione del 10% dei dipendenti e del 20% dei dirigenti in forza nella pubblica amministrazione. In Veneto sono 176 mila i primi e circa 20 mila i secondi ma come si procederà nel taglio, questo ancora non è chiaro, perché lo Stato inciderà direttamente solo sui suoi uffici (tribunali, ragionerie, prefetture, questure, Fisco e istituti previdenziali) mentre Regioni ed Enti locali dovranno muoversi in autonomia, facendo leva su pensionamenti e pre pensionamenti e sul blocco del turnover (1 nuovo assunto ogni 5 in pensione fino al 2014).
[URL]http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2012/6-luglio-2012/sanita-giustizia-province-dipendenti-che-cosa-cambia-tagli-monti-201895891724.shtml[/URL]
FIRENZE. Dal riordino delle Province il governo si attende un bel risparmio, anche se le stime che circolano (l’ultima parla di cento milioni) non si sa quanto possano essere fondate, a meno che non si voglia procedere alla decimazione degli impiegati e a rendere impossibile la vita ai cittadini che sarebbero costretti a trasferimenti insensati per effettuare qualsiasi pratica. Numerosi gli enti pubblici a carattere provinciale in cui ci saranno da fare tagli e accorpamenti. Tra questi si salvano le Camere di commercio, alle quali il governo ha dato la facoltà di auto-riformarsi. O meglio, saranno loro stesse a decidere tempi e modi del dimagrimento.
45mila dipendenti. In Toscana gli uffici decentrati dello Stato sono una miriade; si calcola che siano 45mila i dipendenti di Stato, parastato e Province. Ci sono, tanto per cominciare, dieci prefetture, dieci comandi provinciali dei carabinieri e dieci questure: in tutti e tre i casi la loro presenza sarà ridotta a quattro sedi, dovendo ricalcare la nuova suddivisione della geografia istituzionale. Anche se per questure e comandi dell’arma più che chiusure avremo dei declassamenti.
Le prefetture. Secondo una stima pubblicata dalla «Stampa», le prefetture di Prato e di Pistoia costano circa 7 milioni di euro a testa, quella di Lucca oltre 5, quella grossetana 4, quella di Massa tre e mezzo. Inutile, però, illudersi di poter risparmiare 8 milioni di euro l’anno dalla cancellazione, ad esempio, delle prefetture che saranno inglobate nella Città metropolitana anche se un robusto risparmio potrà essere realizzato su sedi e utenze. Tremano i dipendenti: «Non è chiaro - afferma Raffaele Buffa, capo dipartimento comparto Stato della Cisl pistoiese - se assisteremo a un trasferimento di tutti i dipendenti o se piuttosto, verrà riconosciuta, così come previsto attualmente per tutti i dipendenti del ministero dell'Interno, la possibilità del passaggio ad altri enti territoriali dello stato».
Le questure. Nelle questure toscane prestano servizio 3mila dipendenti, fra civili e militari: se questi ultimi sono indispensabili a garantire la sicurezza e quindi inamovibili, i dipendenti civili si occupano anche del rilascio di passaporti, permessi di soggiorno, porto d'armi. La domanda per ottenerli può essere presentata anche alla posta, ma il rilascio è competenza della questura. Alla fine tutto potrebbe concludersi con una serie di declassamenti che porterebbero dei risparmi, ma non così rilevanti. Nella Provincia della costa ci sarà una sola questura e non più cinque, ma otto commissariati (Carrara, Portoferraio, Piombino, Volterra, Viareggio e nei tre ex capoluoghi).
Le Province. Diverso è l’impatto che il riordino potrebbe avere sulle amministrazioni provinciali e sul loro personale. Per gli oltre 4.500 dipendenti degli enti toscani il futuro è un’incognita. Per ridurre il loro numero per due anni ci sarà la possibilità di andare in pensione con le vecchie regole e dopo questa scrematura e una volta che saranno definitivamente chiare le deleghe affidate ai nuovi enti inizierà la redistribuzione del personale. Ci sarà chi dovrà andare a lavorare a decine di chilometri di distanza e chi invece potrà invece evitare il rischio del trasferimento. In questo caso, il destino sarà segnato dalle funzioni: il personale degli uffici provinciali aperti al pubblico o comunque legati all’erogazione di servizi (caccia, ambiente, manutenzione delle strade) avrà maggiori probabilità di rimanere al proprio posto, mentre le funzioni di staff, amministrative e di pianificazione si prestano maggiormente all’accentramento.
Sulla costa. Prendiamo il caso della provincia costiera: a rischio sono quasi certamente i dipendenti di Massa Carrara e di Lucca. I dipendenti della Provincia di Lucca sono 550, compresi i 60 impiegati addetti ai tre centri per l'impiego di Lucca, Viareggio e Castelnuovo. Sono loro ad avere le maggiori certezze: possono cambiare ente di appartenenza, ma difficilmente il loro lavoro potrà cambiare. Tra gli altri la maggiore preoccupazione riguarda lo spostamento a Livorno o Pisa. «Il costo di questo pendolarismo - spiega Giovanna Lozopone, segretaria lucchese Fp Cgil - metterà in grande difficoltà i dipendenti che hanno in media un reddito di 1200 euro mensili, bloccato fino al 2017». Preoccupazione condivisa dai colleghi di Massa-Carrara. «Per la prima volta - dice il segretario Fp-Cgil, Silvano Leoni - si fa chiaro riferimento all'articolo 6, ossia alla disciplina normativa che regola la messa in mobilità dei dipendenti pubblici, per le dotazioni ritenute eccedenti rispetto il fabbisogno. Pensare di licenziare decine di lavoratori è inaccettabile».
[URL]http://iltirreno.gelocal.it/regione/2012/11/03/news/non-solo-province-dimezzate-questure-e-prefetture-1.5966901[/URL]
G.Ori
P.S.
L'unica competenza per il Sindaco "Governatore" Unico dell'Elba è l'urbanistica.
L'unica possibilità per l'Elba, se non vuole affondare con l'Italia, ma anche con la Toscana del buco asl di Massa, è solo quella dell'indipendenza come S. Marino.
Ogni anno dobbiamo pupparci tutte queste polemiche per dei ragazzi che vanno solo a giocare...........
Può piacere o no quello che fanno, ma credo che i gravi problemi di cui dovremmo occuparci siano altri.
Nessuno vi obbliga a giocare, vivete e lasciate vivere......
da qualche giorno in ospedale non danno più di 2 bottiglie da 500 ml di acqua per ogni paziente, qualcuno ne sa qualche cosa? siamo arrivati così in basso? 😮
Concediti una pausa... ed a parte l'ospedale all'Elba ci sono anche le terme..... un bel bagno di fango aiuta.......
Per fortuna ci vogliono ancora trenta anni perchè all'Elba si viva come in molte città italiane. Finalmente una buona notizia.
Tutte le rotte dei sindaci
Seguendo i fatti dell'Elba si trovano sempre ulteriori motivazioni della necessità di deframmentare l'isola. Sono sempre stato un sostenitore convinto della necessità di modifica amministrativa verso il solo Comune dell'Isola d'Elba spinto anche e sopratutto dalle continue conferme della incapacità degli otto sindaci elbani a lavorare in squadra. Attingo solo ad ultimi fatti di cronaca elbana.
Sappiamo che la violenta crisi economica europea in atto ha effetti dirompenti che a caduta, anche se con ritardo, arrivano a coinvolgere anche il piccolo mondo elbano. La serissima problematica che grava sull'ospedale elbano ne è una delle prove; la loro causa primaria risiede nella limitazione drastica delle disponibilità di bilancio regionale. Il sindaco Peria (copiando sotto certi aspetti la protesta "del tetto del capannone" adottata dal collega Anselmi per porre in evidenza nazionale la gravissima crisi delle industrie piombinesi dell'acciaio) ha alzato il tono della discussione ponendo sul piatto della trattativa con la Regione la sua fascia tricolore. La sola minaccia di dimissioni di un sindaco ha sicuramente forte rilevanza politica, e "dovrebbe" essere presa in seria considerazione dagli interlocutori regionali poichè supportata anche da robusta mobilitazione cittadina (ma uso il condizionale ed incrocio le dita...). Ovviamente per avere successo Peria non deve essere lasciato isolato in questa vertenza. E allora mi resta incomprensibile capire perché gli altri sei sindaci non si siano uniti in una comune minaccia dimissionaria, accordandosi prima, dandole così una valenza infinitamente superiore che sarebbe rimbalzata a livello nazionale. L'ospedale è "dell'Elba intera" e non serve solo Portoferraio; pur se questo è un fatto inoppugnabile, non sembra che tutti i sindaci la pensino così. O forse è solo questione di poltroncine?
Vogliamo un'altra prova? Basta leggere la stampa di ieri per essere nuovamente serviti. Sappiamo che a seguito della solita crisi già citata dovranno essere soppresse un pò di Province. Da cittadino dico "Era ora!", e spero ardentemente che le loro lobbies in parlamento non affossino l'impianto del decreto governativo; ma non è questo il nocciolo del discorso. Ciò che va evidenziato è l'uscita di Simoni, condivisa sembra da Bulgaresi, che subito, forse per voglia di primeggiare, escono con l'idea di stare dalla parte del provincione GR-SI lasciando LI-PI-MS-LU. Al momento non ho opinioni chiare al riguardo, ciò che sottolineo è questo disarmonico protagonismo dei sindaci. La faccenda delle province è cosa seria, e se gli otto fossero una vera squadra (come auspicheremmo) avrebbero affrontato la questione preliminarmente con loro riunioni congiunte - riservate - per uscire poi con un unico comunicato a firma di tutti i sindaci nel quale esporre agli elbani motivi e ragioni per cui una soluzione fosse migliore dell'altra. O vogliamo fare un'Elba a due province, oltre 8 comuni? A parte lo scherzo, il fatto resta: ed è la constatazione della carenza cronica di posizioni condivise, assunte collettivamente nell'interesse della comunità elbana intera, al di fuori ed oltre le piccole singole botteghe. Anche la provincia di appartenenza è certamente una questione che riguarda l'Elba intera, non i singoli comuni.
L'isola è come trainata da otto barche a remi (una è momentaneamente senza comandante): per farla progredire verso mari migliori tutti dovrebbero remare su di una sola rotta. Ma se ogni comandante rema verso una sua propria direzione l'isola intera sta immobile nella tempesta, col rischio di spezzarsi: ed è proprio quanto sta accadendo. E a questo punto la riflessione logica porta verso la sola soluzione restante: cambiamo le otto barche con una sola più grande la cui rotta sia sotto precisa responsabilità di un comandante, e finalmente ci muoveremo abbandonando questo pervasivo immobilismo
Questa mattina nei Bar si parlerà degli anticipi di campionato, sul Blog si continuerà a scrivere del SoftAir e delle motivazioni che spingono degli adulti a giocare alla guerra. La generazione dei miei genitori non poteva giocare, il sabato e la domenica mattina erano dedicati all'orto o alla sistemazione delle abitazioni.Erano altri tempi e le persone che vivevano in campagna si dovevano arrangiare.Nessuno probabilmente si interesserà della faccenda di Capoliveri dove 30 persone sono chiamate a testimoniare in un processo sugli usi e abusi del territorio del Comune. Già perchè preoccuparsi di quello che avviene lì quando sappiamo che , in modo particolare nel periodo antecedente il 2000, certe pratiche erano la prassi su tutto lo scoglio ?
Come spiegare una certa avversione verso l'istituzione del Parco Nazionale se non con quelle motivazioni ?
Forse ha ragione l'amico Turista,benchè ossessionato dall'amministrazione Marcianese, non sarebbe il caso di cominciare a ragionare come le persone adulte ?
O forse preferiamo restare ragazzini,rifugiandoci in giochi innocenti, che non fanno vedere le schifezze dei grandi. 🙂
Bacco
Mi spieghi come fa uno che a quarant'anni gioca ancora coi fucilini e
ed i bazzuchini e che si imbiatta a fa la guera dentro le ceppe convinto di esse il cugino di Rambo, a pensare alle cose serie che dici te? Oggiù..., anche te...
Campese
Cara signora, che mio figlio non mi chieda di comprargli tute mimetiche e stupide ramberie, è per me motivo di orgoglio e non di preoccupazione, come dovrebbere essere per tutte le persone che hanno a cuore l'igiene mentale dei figli. A casa mia, di quello che succede al mondo se ne parla molto, soprattutto con i figli che credo proprio abbiano assimilato il concetto che vale molto di più impegnarsi per costruire e migliorare, piuttosto che essere bravi ad aggredire e sopraffare gli altri. Ai miei figli non nascondiamo le testimonianze, le documentazioni che attraverso i media vengono proposte sulle atrocità delle guerre e dei lutti e dei dolori che infliggono alle popolazioni appunto da gente bardata con tute mimetiche, elmetti con le frasche ed altre minchiate. Qui sta la questione. E le posso assicurare che, anche senza tute mimetiche, in quanto ad esuberanza sia fisica che mentale, i miei figli non hanno da invidiare niente a nessuno e credo proprio che l'assenza di addestramenti paramilitari, non abbia provocato loro grossi problemi psico-fisici, anzi......!
Che poi io pensi che le Fave lesse che vanno a giocare alla guerra in pineta siano solo 4 o molte di più, conta poco, come anche che molte di queste non siano elbane, ciò che conta è che io sono convinta che qualcosa nella testa di questa gente non gira nel verso giusto. A 40 anni, se si va a giocare coi fucilini, aldilà degli aspetti etici e morali, credo ci sia qualcosa che non quadra....., forse è il caso di farsi vedere.
Dimenticavo,non è sufficiente, anzi direi che è di pessimo gusto, giustificare in parte queste manifestazioni paramilitari, col fatto che portano qualche soldo all'Elba. Quale Elba?
Non credo che ci sia altro da aggiungere, nè adesso nè in seguito poichè credo che ha chiarito a sufficienza il mio pensiero sull'argomento "guerra per gioco dei maggiorenni".
L.G. (una madre di Portoferraio)
Ponte sullo Stretto, ecco la pista cinese
'Investitori d'oriente pronti a finanziare'
"Interesse accertato, ci sono già stati contatti", dice il presidente della spa che segue il progetto
Da Irisbus a Ferretti, fino all'Inter: storia dei "soccorsi" di Pechino annunciati. E poi scomparsi
Ci risiamo. Quando non si sa più a che santo votarsi puntuale come un orologio spunta l’investitore cinese. Questa volta a chiamarlo in causa è stato il presidente della Stretto di Messina spa, Giuseppe Zamberletti, che all’indomani della decisione del governo Monti di congelare il progetto per due anni, ha dichiarato che per finanziare la costruzione del Ponte sullo Stretto “c’è un interesse accertato non solo del fondo sovrano di Pechino China Investment Corporation, ma anche di imprese di costruzione e fornitura cinesi”. Ma è solo l'ultimo annuncio di una lunga serie
il governo mette il progetto in stand-by per due anni
dal fatto quotidiano
Vi leggo , spesso mi trattengo dal fare commenti ma a volte non riesco e , magari ripetendomi , vi dico: ma concentratevi sulle cose serie, lasciate perdere le cazzate come i giochi innocenti e un pò puerili di quelli che , scartati dalla visita di leva , giocano alla guerra , concentratevi e fate quadrato , un'isola non può non avere un ospedale efficiente e moderno, un ospedale fatiscente può causare morti altro che api di mare , concentratevi sull'assenza di acqua potabile, di trasporti che consentano la tanto decantata continuità territoriale, protestate contro le tasse inique , contro le multe perchè non fate la differenziata secondo le leggi vigenti, fatevi sentire e pretendete impianti di depurazione moderni dei liquami organici, ora come ora siete indietro di almeno 30 anni rispetto al paese italia" up to date".
Buona domenica
[URL]http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/2359-usi-ed-abusi-sul-territorio-capoliverese-a-processo-amministratori-tecnici-clienti[/URL] 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Le ventilate dimissioni, per protestare contro l'insensibilità regionale in materia ospedaliera, del sindaco Peria, in sè e per sè, potrebbero essere un gesto " forte", da apprezzare ma ho idea che ci sarebbero commenti per qualche giorno e poi più niente. Un' idea per fare rumore, un rumore adeguato, potrebbe essere invece che lui, e magari anzi tutti i sindaci elbani, a turno, uno dopo l'altro, per otto notti di seguito, dormano in auto, contornata da cartelli di pubblicizzazione e di protesta. Oppure , una protesta per quattro notti di seguito, nella stessa auto dove dormano, o comunque passino la notte, due Sindaci per volta. Ci potrebbero essere, da qualche giorno prima dell' inizio della protesta, dei cartelli che dicono" da sabato 10 novembre (in ipotesi) inizierà la protesta dei Sindaci elbani etc". L'iniziativa potrebbe poi , eventualmente, essere ripetuta.
