Il sindaco di Marciana Marina a proposito del contributo di sbarco: "Una scelta unilaterale ed egoistica, così Portoferraio perderebbe il suo ruolo storico".
Ora, mi chiedo, di grazia: quale sarebbe il suo ruolo storico oltre a quello della mucca da mungere che ha sette capezzoli, uno per ogni comune junior? Giusto ieri il PD elbano ha proposto che Portoferraio diventi capofila della gestione associata. Ci vole un muso che ci rimbalzano l'acciarini per fare un'affermazione del genere, visto che quando fu istituita il sindaco di Cosmopoli era Roberto Peria. La gente non è mica scema, certe cose non se le scorda.
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che se fanno cadere Renzi che propongano un tecnico come si deve , ovvero un uomo- o una donna..oggi è san valentino- intelligente, colto , illuminato , competente , serio e tanto per fare un nome , mi piacerebbe Mario Draghi che essendo appunto come i sopra desiderata , col cacchio che accetterà
Leggo su un giornale a tiratura nazionale che è in corso un tentativo di mandare a casa Renzi , tentativo organizzato da un trio formato da Letta ( ...carneade , chi era costui ?), Prodi ( si proprio lui quello che ha fregato gli italiani nel cambio lira/euro e che ci ha portato in Italia tutta la criminalità dell'est Europa ) e da D'Alema ..d'Alema chi?....ah quello che sono 40 anni che va in barca a vela. Ecco questo trio invoca un tecnico alla Monti al governo, insomma un tecnico capace solo di rubare soldi ai pensionati , ma non a tutti , solo a quelli che hanno lavorato minimo 35 anni e che hanno una pensione decorosa mentre quelli che hanno fatto finta di lavorare per 15 anni 6 mesi e un giorno , visto che hanno versato poco e prendono poco , sono immuni .
Ora la proposta sarebbe di mettere Boeri , Boeri chi ? ah quello dell'Inps che odia i pensionati e ama solo i rom , gli immigrati, gli indigenti , tipo quelli che risultano poveri in canna e che hanno decine di appartamenti e di auto come prestanome , perchè l'Italia funziona come il paese delle banane , le tasse le pagano sempre i soliti ..beh questi uomini del PD hanno proprio stufato con le carognate e molti, tanti che conosco che votavano PCI prima e PD poi stanno pensando di girare come gira il mondo : A DESTRA
L'aiutino del governo alla Bcc di Cambiano guidata da papà Lotti.
La riforma del governo rischia di far sparire molte delle 370 banche di credito cooperativo (Bcc). L'unica che potrebbe salvarsi e che ha oltre 200 milioni di patrimonio e riserve è quella di Cambiano
Come sappiamo, la riforma che rischia di far sparire molte delle 370 banche di credito cooperativo (Bcc), lasciando diversi territori sguarniti di rappresentanze e di connessioni con il tessuto economico sociale della zona, contiene una via d'uscita.
L'istituto che non vuole aderire alle nuove disposizioni - l'ingresso entro 18 mesi in un gruppo bancario cooperativo (una holding) che abbia come capogruppo una società per azioni (Spa) con un patrimonio non inferiore al miliardo di euro - potrà farlo a condizione che abbia riserve di entità consistente (almeno 200 milioni). In cambio deve versare un'imposta straordinaria del 20% su questo patrimonio. Una quota molto elevata. Al momento sarebbero soltanto una decina le banche sopra questa soglia, tra cui una in particolare che solleva molti sospetti.
Mauro Benigni, direttore generale della Banca di Pisa e Fornacette, gruppo Cabel, ha spiegato all'Ansa che «l'unica banca del nostro gruppo che potrebbe farlo e che ha oltre 200 milioni di patrimonio e riserve è quella di Cambiano». Guarda caso. Come scrive anche il sito Lettera 43 non si tratta di una Bcc qualunque, ma di una delle più vicine al presidente del Consiglio Matteo Renzi e soprattutto al sottosegretario di Palazzo Chigi Luca Lotti.Il presidente della Banca di Cambiano che ha sede a Castelfiorentino, piccolo comune in provincia di Firenze, è Paolo Regini, ex sindaco di Castelfiorentino per 10 anni (dal 1990 al 1999), poi presidente di Publiambiente, società che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani per 26 Comuni fiorentini. A Empoli e Valdelsa si dice: «Non si muove foglia, che Regini non voglia».
Sostenitore di Renzi sin dal 2012, è sposato con Laura Cantini, renziana di ferro a sua volta sindaco di Castefiorentino dal 1999 al 2009 e vicepresidente della provincia di Firenze e oggi senatrice Pd. Ma non finisce qui. Perché nella filiale di Firenze della Cambiano, in via Aretina, lavora anche Marco Lotti, padre di Luca. Non a caso, nel 2009, durante la campagna elettorale che portò Renzi a sindaco di Firenze fu proprio questa Bcc a garantire un finanziamento di 72mila euro. Il padre di Lotti è apparso in diverse occasioni sui quotidiani ma è certamente meno conosciuto rispetto a Tiziano Renzi e soprattutto rispetto a Pier Luigi Boschi e alle accuse di bancarotta fraudolenta di Banca Etruria, ma fu Lotti senior nel 2009, quando era responsabile della Bcc di Pontassieve a concedere a Tiziano Renzi un mutuo da 697mila euro per salvare la Chil Post, società nata 1993 per la distribuzione di giornali, ceduta poi nel 2010 dalla famiglia del premier, finita pure lei in un'indagine della procura di Genova, anche qui per bancarotta fraudolenta, per cui è stata chiesta una nuova archiviazione. Francesco Bosio, dg della Bcc di Cambiano, ha spiegato all'Ansa che stanno valutando «tutte le ipotesi previste, dall'adesione al gruppo alla trasformazione in Spa». Sul sito della fondazione di Renzi Open, al link sostienici, si può effettuare un bonifico bancario al seguente Iban «per assicurare il proprio supporto alla fondazione». Alla Bcc di Cambiano, proprio all'agenzia di via Aretina a Firenze dove lavora Marco Lotti. «La fondazione rilascerà regolare ricevuta».Bè, almeno quello.
CHISSA' PERCHE' C'ENTRANO SEMPRE GLI AMICI DEGLI AMICI.
SARANNO FORTUNATI???
[COLOR=darkred][SIZE=5] GLI SCOIATTOLI VINCONO ANCHE A PIOMBINO [/SIZE] [/COLOR]
PIOMBINO 27 – Elba Rekord 47
Partita combattutissima quella disputata al palatenda di Piombino tra i nostri piccoli atleti classe 2007/2008 e i coetanei padroni di casa . La prima frazione si è conclusa 9 a 8 per i piombinesi con un canestro allo scadere . Seconda frazione dominata dai nostri ragazzi che hanno vinto per 8 a 0 , stesso risultato nel terzo tempo ma a favore di padroni di casa . Terzo e quarto tempo nettamente a nostro favore 8-0 e 19 a 4 . Ultimo quarto vinto dai locali di misura per 6 a 4 . In questo caso , visto che ogni squadra ha vinto tre frazioni , il regolamento prevede il conteggio dei canestri che ci vede nettamente vincitori di ben 20 lunghezze di scarto . Questi i protagonisti scesi in campo con i colori dell’Elba Rekord :
Martorella Andrea, Dinelli Michelangelo , Silvino Pablo , Saponaro Andrea, Cervellino Leonardo , Giulianetti Leonardo, Ballarini Tommaso, Girgenti Federico , D’Ospina Michael , Iacopini Samuele, Varolotti Daniele .
Prossimo impegno domenica 21 febbraio ore 14.30 a San Giovanni
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Fondazione della Libertà per il Bene Comune
Convegno "Presente e Futuro delle Isole di Toscana" [/SIZE] [/COLOR]
Data: 01 Aprile, ore 15.00
Luogo: Hotel Airone - Portoferraio
Moderatore e intervistatore: Fabio Cecchi (TeleElba)
Saluti: Mario Ferrari - Sindaco di Portoferraio
Partecipano:
Ruggero Barbetti, Sindaco di Capoliveri - Anna Bulgaresi, Sindaco di Marciana – Andrea Ciumei, Sindaco di Marciana Marina – Claudio De Santi, Sindaco di Rio nell’Elba - Renzo Galli, Sindaco di Rio Marina – Gaetano Guarente, Sindaco di Capraia – Lorenzo Lambardi, Sindaco di Campo nell’Elba – Sergio Ortelli, Sindaco di Isola del Giglio – Luca Simoni, Sindaco di Porto Azzurro.
Intervengono:
Massimo De Ferrari – Presidente Associazione Albergatori Elbani Eccellenze e criticità del Turismo dell’Elba
Pierluigi Giuntoli – Segretario Generale CCIAA Livorno Promozione territoriale e commercializzazione turistica
Giampiero Sammuri – Presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano Turismo e sviluppo sostenibile
Stefano Maullu - Deputato europeo La direttiva Bolkenstein e le isole minori
Salvatore Pogliese – Deputato europeo Trasporti e Turismo
Gianni Anselmi – Consigliere Regione Toscana Politiche regionali per le Isole di Toscana
Giovanni Toti – Presidente Regione Liguria Politiche regionali, l’esperienza della Liguria
Conclude: Intervista ad Altero Matteoli (20 minuti) – Presidente Fondazione della Libertà per il Bene Comune
Ciao Carissimo : leggo sempre volentieri le tue osservazioni veritiere e puntuali sulla realtà portoferraiese. Sono pienamente d'accordo sul tuo ultimo post: i locali del padiglione si sa sono stati utilizzati tempo addietro per sopperire alla carenza di alloggi per le famiglie meno abbienti o in situazioni particolari. Credo che se , negli anni , i nostri amministratori , elbani ma estendo a tutto il territorio nazionale , avessero pensato , complice la solita politica fatta di favori da restituire , ad amministrare e non a sperperare / rubare i soldi pubblici messi loro a disposizione la situazione sarebbe senz'altro migliore... ma vedo che il nostro attuale Sindaco ed Assessori stanno lavorando bene , anche prendendo posizioni non popolari e per niente attira-voto, ma valutate e soppesate per il bene pubblico ... Sono certo che il Padiglione dei Mulini tornerà agli antichi splendori....
Ciao e grazie del tuo lavoro
Ho appena finito di leggere il comunicato del PD elbano sul contributo di sbarco, esilarante quanto semplicistico nei modi. Se nel centro-destra volano gli stracci (quale centro-destra? ormai è una categoria platonica che fa parte del mondo delle idee... scomparse) i due sindaci a timbro sul deretano del centro-sinistra si sono appecorati (per rimanere in tema di deretano) sull'elargizione dell'ammaestratore di serpenti, in arte Terazzo. Praticamente dice le stesse cose che da tempo sta sostenendo l'amministrazione di Portoferraio con il sindaco Ferrari in testa:
1) la gestione deve passare a Portoferraio (detto anche in consiglio comunale).
2) basta spartire i soldi a pioggia che non serve a nessuno.
3) stabilire dei progetti condivisi che siano utili a tutti.
Se questo è il PD con tutta la forza del suo rinnovamento, della serie quattro cazzate messe di fila una dietro l'altra come la realizzazione del canile messa su dal Barbetti, che ha già preso i soldi dall'Unione dei Comuni e ricevuto un finanziamento di 600.000 € da privati ma non lo realizza per l'opposizione dei laconesi (con SOS Pianosa fece un'operazione di greenwashing, questa la chiamiamo animalwashing), mi sa che bisogna aspettare tempi migliori, tempi che non sono compatibili col PD locale.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] Il Padiglione rappresenta come risaputo da Tutti il degrado, ma solo poche persone sono a conoscenza dell’importanza storica di questa Via. [/SIZE] [/COLOR]
A Portoferraio, la via del Padiglione si presenta in queste condizioni da anni.
In questo periodo ci sono li buttati sedie, tavolini, sacchi. Inoltre da sempre in questa via regna sporco e degrado, tanto che è divenuta una dolorosa spina nel fianco degli Abitanti di Portoferraio, per il semplice fatto che avendo un’ importanza Monumentale, dovrebbe essere di prassi un luogo dove almeno la pulizia non dovrebbe mai mancare. Queste sono le condizioni di disagio che ogni anno si ripetono in particolare nella stagione Turistica.
Ricordo che L’Imperatore Napoleone per avere il più vicino possibile i propri Uomini, diede ordine di trasformare l’area del Padiglione sottostante appunto alla Villa dei Mulini, in una caserma per alloggiare Ufficiali e Soldati.
Pertanto questa Via insieme alla Villa Napoleonica fanno parte integrante dello stesso procedimento storico. Quindi, come è possibile presentare ai Turisti un entrata di un manufatto Storico in queste aberranti condizioni. Tubi innocenti rugginosi con numerosi inserti di filo di ferro impigliato ai resti di quelli che anni indietro erano teli di “ protezione “, pannelli in legno per la messa in sicurezza etcc. Da considerare che subito dopo a questa “ entrata “, c’è la Villa di Napoleone e ogni anno ci passano , oltre quarantamila Turisti Visitatori i quali si soffermano per capire come sia possibile questa deplorevole realtà tanto vicino alla decantata Villa Napoleonica!! Quindi se io mi permetto di dire che questo “ obbrobrio “ rappresenta una spina nel fianco degli Abitanti Di Portoferraio, non penso di aver esagerato.
A prescindere dalle beghe che sono in atto per ragioni abitative, il Padiglione può essere ripristinato in condizioni accettabili e fruibili da parte dei Turisti. Questo vuol dire che la struttura del fatiscente Portale, andrebbe sostituita o ricoperta con opere “ degne” e un pannello che in varie lingue descriva il trovato. Di questi e altri “ regali “simili, sono parte dell’ eredità che il Sindaco di Portoferraio Suo malgrado ha ricevuto. Essendo Mario Ferrari un amico, vorrei sensibilizzarlo a questo problema, per cui capirà la mia buona fede e sono sicuro che interverrà secondo le Sue possibilità.
Per il Signore di Firenze che ringrazio, con il messaggio del 17.01.2016, consiglia in caso di osservazioni di rivolgersi al Dirigente del polo Museale Toscano Dottor Stefano Casciu, gli rispondo che: anch’ io a suo tempo ( da 20 anni) ingenuamente, inviavo le mie attente analisi ai responsabili con tanto di posta raccomandata, rimettendoci così tempo e denaro, visto che di risposte appropriate non ne ho mai ricevute. Perciò adesso, invio i miei scritti solo a quei Pochi coraggiosi che le pubblicano e come mi hanno assicurato Professionisti e anche la Gente Comune, i miei documenti vengono letti e riletti. E questa per me è una bella soddisfazione. Da questo educo che il Dott. Stefano Casciu sia informato a sufficienza su queste problematiche. Se lo desidera, io sono a Sua disposizione come sempre in ogni frangente.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkblue][SIZE=4]INQUINAMENTO PAROLE e PROMESSE [/SIZE] [/COLOR]
Caro amico GianCarlo è una sacrosanta verità quella che recita…… “Dobbiamo risolvere il problema d’inquinamento e smaltimento dei rifiuti prodotti dai diportisti o da natanti che stazionano in Porto , questa come giustamente sottolinei è una delle priorità per la tutela ambientale”
Facciamo un passo indietro: Qualcuno illo tempore aveva portato nelle sedi istituzionali l’esempio di come a Ischia, l’amministrazione in carica avesse istituito un servizio a pagamento che consisteva in una grossa barca che giornalmente accostava ai panfili in rada e ne raccoglieva il sacco dell’immondizia , ci era sembrata una buona idea come buona era l’idea della giunta comunale che nel 99 aveva fatto stilare un progetto per dotare il porto di un completo servizio per lo smaltimento dei rifiuti, tale progetto probabilmente sarà rimasto come tanti in qualche fondo di cassetto ma molti ricorderanno quel panfilo con stampigliato su una fiancata il logo della “Regione Sarda” che nel 99 stazionava “gratuitamente (?)” da quasi tre anni di fronte alla Porta a Mare , ecco si dice che proprio quel panfilo fosse parte del progetto e attendesse una risposta affermativa per iniziare il servizio , risposta che mai non venne e….dirvi non so il perchè. Ricordiamo altresì che negli stessi anni la Ibla ferries s.r.l. fece richiesta al comune e alla capitaneria di porto per effettuare un servizio di raccolta rifiuti con mezzo idoneo ecc. ecc.
Come potete constatare le idee ci sono state.
Ma ci sembra doveroso non dimenticare il famoso spazzamare del Ministero dell'Ambiente " Pellicano" Ancora abbandonato in un angolo dei cantieri ESAOM, la barca in verità si chiamava “Nichessa” e fu acquistata dal comune di Marciana una venticinquina di anni fa, ed era al centro di un progetto nato dall'allora amministrazione comunale Marcianese (sindaco Luigi Vagaggini assessore al turismo Boris Procchieschi) che, vista la scarsità di fondi a disposizione per curare gli arenili del territorio comunale, pensò di favorire la nascita di una consorzio che collaborasse con il Comune o i comuni in questo fondamentale servizio. Purtroppo, come sempre accade in questo paese, “alle parole non seguirono i fatti ”. Perché solo pochi operatori economici aderirono all’iniziativa, con le solite scuse, chi diceva “è una cosa voluta dall’alto e non è democratica..” chi contestava le cifra da pagare, chi semplicemente se ne fregava e diceva “non è mica obbligatorio”.
Caro amico GianCarlo….Credo che manchi la volontà di risolvere i problemi, poi come accade ogni estate si sveglieranno i soliti salvatori e protettori dell’ambiente proponendo analisi, bandiere , gite in goletta per finire la vacanza con il consueto appello alla coscienza delle persone .. Adesso nonostante le tue reiterate ed accorate denunce si attenderà la nuova stagione che riproporrà preciso e ritmato come un bolero di ravel i soliti problemi ….
E poi quando parliamo di menfreghismo di carrozzoni carichi di disamore qualcuno s’incazza!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]O MARE È ‘NA CARTA SPORCA E NISCIUNO SE NE IMPORTA [/SIZE] [/COLOR]
Probabilmente così avrebbe cantato il compianto Pino Daniele.....
Per fare chiarezza sulle varie modalità di immissione nel mare di inquinanti, Vi propongo questo testo, dal quale potete attingere anche a notizie inedite.
Nei porti dell’ Elba sia d’estate che d’inverno è possibile trovare prodotti inquinanti. Una parte di questi viene sversata e quindi " nasce " direttamente nel Porto, come ad esempio dai collettori fognari che riversano nelle acque liquami misti a sostanze galleggianti finemente triturate, frutto dei vari passaggi delle pompe di sollevamento, oppure dalle imbarcazioni che effettuano manutenzioni talvolta vietate e gettano in mare i residui come batterie, gasolio, olio, scarti di pitture etcc.. Senza dimenticare i risultati delle “ bravate “ di cui gli effetti, sono seminati sul fondale marino, dai carrelli dei supermercati, biciclette, moto e una volta mi è capitato anche di trovare un fuoristrada 4 x 4 Wrangler, tavolini e sedie dei Bar compreso le tazzine da caffè. Ci sono anche relitti di nasse, reti, imbarcazioni e pneumatici di auto e camion. In mezzo a tutto questo caos si possono trovare anche oggetti interessanti gettati in mare dai ricchi “ panfilisti “di duemila anni fa, quando il Turismo all’ Elba era agli albori.
Poi ci sono inquinanti che trasportati dalle correnti che " entrano " e si soffermano dentro i Porti. Materiali legnosi, plastiche, idrocarburi gettati in acqua per una probabile pulizia delle tanche o di sversamenti duranti i rabbocchi di serbatoi, dai fossi, oppure come nel caso fotografato appositamente, idrocarburi che provengono da un nucleo di enormi proporzioni composto da un misto di sostanze inquinanti depositato sul fondale marino nella zona del porto cantieri qui a Portoferraio. Questi idrocarburi scarti di lavorazioni industriale risalenti a circa settanta anni fa e contengono ancora attiva la loro carica nociva.
A seconda delle maree e dei movimenti dei natanti, una parte di questi “ antichi “ inquinanti sommersi nel fondale assieme ad altri composti sempre altamente nocivi, fuoriescono e si depositano sulla superficie del mare formando delle chiazze dai particolari colori e consistenza. L’odore di queste sostanze e forte e pungente e risultano pericolose per chi soffre di patologie polmonari.
E su questa immensa massa di sostanze tossiche, come ciliegina sulla torta, ci verrà costruito un Porto.
Per quanto sopra, nonostante l’importanza e la delicatezza dell’argomento, nessuno si preoccupa più di tanto, anzi, come solito fare in questi casi, si cerca maldestramente di nascondere la polvere sotto al tappeto.
Anacronisticamente, nel mare della Famosa Costiera Amalfitana, ci sono stati degli sversamenti di liquami in mare e sono stati riscontrati non ha norma degli impianti relativi al trattamento dei liquami. Per questo è intervenuta la “ Magistratura “e senza mezzi termini ha avviato numerosi procedimenti penali verso Sindaci, Assessori etcc.. Un vero boato mediatico che ha fatto il giro del Mondo.
Questa differenziazione…..si chiama “ BIODIVERSITA’ “.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkred][SIZE=4] GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1737-1801/1815-1860) PENSIONE GRANDUCALE: NECESSARIE INFORMAZIONI PER OTTENERLA [/SIZE] [/COLOR]
PRIMA PARTE
Nel 1816 Filippo Giusti da Capoliveri supplica che gli sia mantenuta la pensione mensile ottenuta sotto il governo francese,riammettendolo al godimento pensionistico. Il governatore dell'Elba incarica il Potestà competente di prendere le dovute informazioni. Il Potestà è un amministratore della giustizia periferica che dipende dall'Auditor Vicario (giudice). Con la restaurazione ,all'Elba esiste un auditor vicario per tutta l'isola ,con sede a Portoferraio, e due Potestà uno a Lungone e l'altro a Marciana. Il 5 maggio 1816 Pietro Calamandrei,potestà, dal tribunale di Longone invia una lettera al governatore dell'Elba, in risposta alla richiesta di informazioni per la pensione di Filippo Giusti. La lettera evidenzia quali e quante fossero "le necessarie informazioni" per ottenere la pensione granducale. E' da notare che vengono fornite dal Potestà,cioè da un "giusdicente" che è un giudice alla dirette dipendenze dell'Auditor Vicario. Sono informazioni riguardanti lo stato di famiglia,la salute,luogo e fedel servizio,possedimenti,condotta morale ecc). Tali informazioni rappresentano anche una finestra di conoscenza sulla vita che era svolta a quei tempi. "MEMORIA INFORMATIVA PER S.E. IL SIG. GOVERNATORE GENERALE DELL'ISOLA D'ELBA In esecuzione degli ordini partecipatemi con la venerat.ma di VS Eccellenza del dì 19 Aprile decorso,ho preso le necessarie informazioni sulla persona di Filippo Giusti di Capoliveri che ha supplicato per ottenere la continuazione della pensione che come marinaro francese reso per ferite incapace al servizio,ha goduto fino all'epoca del governo toscano in quest'isola e tanto dal di lui aspetto qunato dall'ispezione delle di lui carte che egli ha rilasciate in mie mani e che io ho l'onore di compiegare a Vostra Eccellenza e più ancora dalle notizie che ho potuto avere altronde,ho rilevato che Filippo Giusti figlio del fu Andrea,di anni trentacinque,di condizione contadino,nativo di Capoliveri essendo stato requisito come Coscritto in tempo non ben noto ,ha servito in qualità di marinaro sul vascello imperiale Francese il Borea,ove avendo riportatoin un combattimento un colpo di mitraglia alla gamba sinistra per cui rimasto ed è tuttora impedito nell'articolazione di piede,fu congedato come invalido nel dì undici settembre 1807 e con Decreto Imperiale del 9 maggio 1808 gli fu assegnato a contare dal primo gennaio di detto anno le pensione mensuale di quattordici franchi con più due franchi al mese per ciascheduno figlio che fosse al di sotto dell'età di anni dieci. Egli ha un piccolo effetto livellare nella comune di Capoliveri composto di sei centi di vigna,metà di cui spetta al di lui fratello Salvatore Giusti,ma ei ne gode il frutto intero perché Salvatore essendo partito come Coscritto da circa sette anni a questa parte,non si è più avuto nuove di lui. La moglie di Filippo Giusti s'industria a lavare,e travaglia nella vigna unitamente al marito,il quale peraltro,attesa ( ) claudicazione ed immobilità dell'articolazione del piede destro,non ha benché sano e gagliardo l'attività necessaria ai lavori di agricoltura; s'industria bensì a fare qualche trasporto con bestie a soma ma gli conviene esercitando questo mestiere,viaggiare sempre a cavallo. Della di lui condotta morale non vi sono riscontri in sinistro ,a mia notizia,meno oltre una procedura da lui subita nel Tribunale di Portoferraio nel corso del primo trimestre del presenta anno,non so per quale addebito per cui gli fu fatto in quel Tribunale il Precetto della sera e di presentarsi ogni quindici giorni fino a nuovo ordine avanti a me per render conto della sua persona. Lo Stato di sua famiglia composta di quattro figli incapaci di guadagnarsi la sussistenza per la loro tenera età,mentre Stella-Rosa è nata il primo aprile 1806 ,Marta-Clarice è nata il 20 giungo 1810,Agata è nata il 3 febbraio 1813 ed Innocenza-Luisa è nata il dì 3 aprile 1815 e così tre sono sotto l'età di dieci anni,lo renderebbe meritevole di qualche riguardo in proposito della continuazione della Pensione che domanda e che ha riscossa per tutto aprile 1815. Richiamato io peraltro da Vostra Eccellenza ad esternare il mio parere in questo proposito,proporrei che non concorrendo a favore di Filippo Giusti delle circostanze specialissime per accordargli con privilegio singolare la domandata pensione,si dovesse in linea di Giustizia distribuire praticare verso di lui il sistema medesimo che è stato praticato generalmente con tutti gli altri in stato d'invalidità ritornati dalle armate o dalle flotte francesi . I documenti sopra indicati che Le compiego unitamente alla supplica inviatami sono: 1. Un certificato di visita rilasciato al Giusti nel 1 settembre 1807 dall'Uffizio della Marina di Tolone 2. Il congedo definitivo rilasciato al Giusti nel dì 11 settembre 1807 Dal Commissario della Marina di Tolone 3. L'Estratto di Decreto del Ministero della Marina Francese de 9 Maggio 1804 che accorda al Giusti la pensione come invalido marinaro Ed ho l'onore di risegnarmi al più profondo rispetto. Di VS Eccellenza Dal Tribunale di Longone Lì 5 maggio 1816 Um.mo Dev.mo Serv.re Pietro Calamandrei Potestà" (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1.Carta 98.Archivio storico comune Portoferraio) Ottenute le necessarie informazioni la massima autorità governativa militare e civile ,cioè il Governatore dell'Elba,invia tutta la documentazione a Firenze. Ecco un esempio. Si tratta di un militare,supplicante la pensione. Così ,Strasoldo,Governatore, procede per la richiesta della pensione. "A.I. e R. Tommaso Cacioli di Portoferraio domanda con le annesse preci una Pensione mensuale in vista del servizio da Esso prestato nella Guardia urbana di questa Città per 25 anni nell'epoche le più disgraziate per questa Città e segnatamente durante l'assedio del 1801. Sussiste per le fonti d'informazione che egli ha prestato servizio per il tempo nelle indicate qualità e che si distinse in vari riscontri pericolosi per il suo coraggio ed attaccamento alla buona causa. Trovandosi alla ( ) di una numerosa famiglia non riesce assolutamente dalla sua ( )per vivere,nella circostanza è nell'età di anni 57 ed ha sofferto nella vista. Um.mo Dev.mo Serv.re Strasoldo" (Affari generali del Governo dell'isola d' Elba anno 1816. Filza 5.Carta 249.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
[COLOR=darkblue][SIZE=5]ISOLA D’ELBA SEMPRE ULTIMA NELLE DECISIONI IMPORTANTI? [/SIZE] [/COLOR]
La frase pubblicata da Ischia assomiglia molto al titolo che avevo dato al convegno tenuto all’hotel Airone di Portoferraio il 13,06,2002 per presentare il mio progetto del serbatoio/galleria che così recitava “UN MAXI SERBATOIO SOTTERRANEO PER VINCERE LE CRISI IDROPOTABILI DELL’ELBA”. Io credo che le difficoltà superate ad Ischia per la costruzione della galleria siano le stesse ma di grado molto peggiore di quelle dell’isola d’Elba la quale non è riuscita nei 14 anni trascorsi a vincerle. Domando se aspettiamo altri 14 anni per accorgerci che opere del genere, volte a superare i problemi idrici, vengono costruite ovunque (probabilmente favorite dalla pubblicità incessante operata dal sottoscritto) anche in territori molto simili a quelli elbani, in numero sempre maggiore e sempre con risultati molto buoni?
Qualcuno mi sa dire come mai i lampioni di Val Carene e i due di San Martino è da circa un anno che sono spenti?
Ma non dovevano funzionare con il sole?.....Bah!!!!!!
Sindaco mi manda qualcuno a controllarli?
Saluti
IL LUPO A GUARDIA DEL GREGGE
Leggo su Quinewselba che il sindaco di Campo nell'Elba e' stato nominato a capo della continuità' territoriale. Proprio il sindaco del comune che impone la tassa di imbarco di 6,50 euro agli elbani che usano l'aereo per andare a curarsi a Pisa o Firenze. Complimenti! Si discute per la tassa di sbarco di 1,50 euro che pagano i turisti per venire a divertirsi sull'isola ma nessuno difende gli elbani che oltre a pagare la tassa di imbarco, sono costretti a pagare 3 euro a notte di tassa di soggiorno quando non partono le navi o per assistere un familiare a Piombino o Pisa.
A me, che le (troppe) palme dell'isola secchino un po' alla volta, per via del simpatico insetto rosso, non mi pare un grande danno.
Tutti a dire che ci vogliono solo alberi autoctoni (quando si tratta di segare i pini) e poi mi dovrei disperare per le palme?
Per me prima spariscono e meglio è.
Ci sono tanti alberi più belli delle palme e che fanno più ombra d'estate e perdono le foglie d'inverno (cosa molto utile).
Soprattutto che costano anche parecchio meno, a comprarli nei vivai.
Complimenti alla famiglia che gestisce il ristorante albergo il Gallo Nero a Sant'Andrea , struttura moderna, accogliente e soprattutto innovativa come riconosciuto recentemente al BIT di Milano , non basta far bene da mangiare o essere in bella posizione , occorre innovare,cambiare nel rispetto dell'ambiente, questo vogliono i turisti moderni altro che contributo di sbarco , il turista va incentivato, coccolato e spinto a ritornare , ora in genere viene sfruttato col detto " tanto sono tanti "..bravo Loriano .... 😎
con questo contributo di sbarco avete una insistenza che fa venire il vomito , possibile che non siete capaci di gestire un comune con le tante tasse che già prendete , sembrate vampiri o tossici in crisi di astinenza , avete un comportamento che ha scocciato pure gli isolani , una vergogna l'accanimento che mettete nel fregare soldi ai turisti , fareste più bella figura e magari una propaganda turistica lodevole e convincente rinunciandovi , ora il turista viene perchè il mondo è in subbuglio ma state tranquilli che appena torna la calma , visti i costi dei traghetti , degli alberghi e di tutte le tasse e tributi che vi inventate l'isola diventerà un deserto trafficato solo dai disgraziati e sfortunati (TARI ) proprietari seconde case .
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CANTONE (M5S) "ZONA FRANCA PER CAPRAIA E TOREMAR RISPETTI CONTRATTO DI SERVIZIO" [/SIZE] [/COLOR]
Firenze 12 febbraio 2016. Enrico Cantone, vicepresidente della commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana Costiera e Arcipelago, ha partecipato oggi alla visita piombinese dell’ufficio di presidenza. I commissari hanno incontrato i sindaci di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Rio Marina e Capraia e il presidente dell’Autorità Portuale di Piombino.
“Ho ascoltato con interesse il sindaco di Capraia, bisognerebbe realizzare una zona franca da accise sui carburanti per l’Isola. Incentiverebbe i turisti della nautica da diporto a fermarsi nell’isola” ha segnalato Cantone durante la visita.
“Ma soprattutto al nostro arcipelago e alla Val di Cornia serve che si investa in turismo e agricoltura. Per il primo Elba e isole minori chiedono che la Toscana pretenda da Toremar il rispetto del contratto di servizio e si sfruttino punti di forza come il Parco Minerario elbano, in grado di conquistare nicchie di pubblico disponibili tutto l’anno – ha aggiunto il Cinque Stelle – e come invocava giustamente il Sindaco di Campiglia Marittima lo sviluppo turistico è legato a quello di una agricoltura di prossimità, centrata sulla filiera corta di qualità” prosegue il Cinque Stelle.
“Guerrieri (presidente Autorità Portuale di Piombino) si è concentrato molto sulla Darsena Europa e poco sui porti di Portoferraio, Rio e Cavo, sotto la sua direzione. Ho avuto modo di chiedergli conto delle 300 mila tonnellate di scorie di acciaieria depositate abusivamente entro l’area SIN. Pare che alcune di queste scorie siano state usate per opere di riempimento nel porto di Livorno e se fosse vero questo è il peggior tipo di collaborazione tra i due porti toscani” ha concluso Cantone.
Vista l'insistenza con la quale i Sindaci elbani continuano a percorrere la strada del contributo di sbarco all'Isola d'Elba, per i non residenti, si invitano gli Stessi a produrre il documento nel quale risulti che all'Elba siano state attuate limitazioni alla libera circolazione o al soggiorno per motivi di sanità o di sicurezza tali da impedire, alle persone non residenti, di varcare il canale gratuitamente.
In caso contrario, seguirà esposto alla Procura della Repubblica per abuso d'ufficio.
Cordiali saluti