Quando ero piccolo sentivo i grandi che parlavano dei problemi dell'Elba che al tempo erano questi tre: l'ospedale, l'acqua e i traghetti. Bene, sono passati più di 30 anni e i problemi di oggi sono gli stessi. Complimenti perciò a tutti i politici elbani per l'ottimo lavoro ………..(non fatto)!!!!
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io da tre giorni non vedo piu' rai 1,2,3 succede anche a voi?
L'automobile Club di Livorno in collaborazione con "Asd Ufficiali di Gara Isola d'Elba " organizza dal 26 febbraio al 10 marzo prossimi un corso per ufficiali di Gara con la qualifica di Commissari di Percorso.
Il corso si articolerà nei giorni 26 febbraio, 1, 3 e 10 marzo.
Requisiti minimi richiesti il possesso della maggiore età e la patente (in alternativa il certificato di idoneità alla patente ) e la licenza media.
Per info rivolgersi a :
[EMAIL]ufficialigaraelba@gmail.com[/EMAIL]
Cell: 3279869614
Macchina del fango è una locuzione della lingua italiana diffusasi nel linguaggio giornalistico e politico per la sua potenza evocativa nell'indicare l'azione coordinata di un gruppo di pressione, soprattutto attraverso i mass media, volta a delegittimare o ledere l'onore e la credibilità di una persona giudicata avversaria (di un gruppo politico o di una qualsiasi altra lobby) ovvero infamarne l'immagine allo scopo di intimidirla, punirla o condizionarla.
Giuseppe D'Avanzo, le cui inchieste giornalistiche hanno ipotizzato l'operatività di un'organizzazione di delegittimazione politica
Per quanto, all'epoca, l'espressione non fosse ancora stata coniata, un caso simile riguardò un Presidente della Repubblica Italiana, Giovanni Leone, oggetto di una veemente campagna scandalistica condotta da Camilla Cederna sulle colonne del'l'Espresso, sulla base di accuse che portarono alle dimissioni del presidente, sebbene poi rivelatesi completamente false.
L'emergere del fenomeno viene fatto risalire alle vicende degli inquinamenti effettuati in una sede ai massimi livelli istituzionali, come il Parlamento della Repubblica Italiana, nelle devianze verificatesi nell'attività di una commissione appositamente insediata per indagare sulla vicenda politica del cosiddetto affare Telekom Serbia.
La macchina del fango opererebbe attraverso la raccolta, a volte illegale, di notizie o informazioni delicate e riservate, allusioni, variamente estrapolate, manipolate, o anche completamente false, riguardanti la vita privata e professionale del soggetto da colpire, e la loro successiva diffusione, effettiva o semplicemente ventilata, al fine di esercitare un'indiretta ma forte pressione sull'attività pubblica e sulla libertà personale e di espressione del soggetto colpito.
I metodi utilizzati, estrapolazioni, manipolazione, falsificazione, e i suoi fini ricattatori o diffamatori, distinguono nettamente questa attività di dossieraggio da quella del genuino giornalismo d'inchiesta, il cui scopo è invece l'approfondimento del lettore. Una simile attività, per il modo in cui è concepita, e per i metodi con cui è condotta, è peraltro virtualmente in grado di colpire, indistintamente, qualsiasi personaggio.
Il destinatario delle attenzioni della macchina delegittimante può appartenere a un'ampia varietà di categorie: di volta in volta, potrà essere un politico, un giornalista, un funzionario statale, un personaggio dello spettacolo, un capitano d'industria, ecc. Il meccanismo di delegittimazione si servirebbe della cassa di risonanza offerta dai mezzi di informazione.
Roberto Saviano, nel monologo della 2a puntata di Vieni via con me, ha esplorato l'effetto intimidatorio della macchina del fango
Il meccanismo di delegittimazione messo in atto alla macchina del fango porta con sé un enorme pontenziale limitazione nella libera espressione delle persone colpite. Essa infatti, per i suoi stessi meccanismi, che possono far leva perfino su banali azioni compiute nell'intimità quotidiana[4], si presta bene a colpire chiunque, condizionandone e ledendone la libertà di espressione e di azione garantite dalle leggi vigenti.
L'effetto intimidatorio dispiega i suoi effetti anche in assenza di una reale divulgazione di notizie imbarazzanti o infamanti, dal momento che la stessa ventilata esistenza di dossier, di notizie lasciate serpeggiare, è in grado di influenzare il soggetto.
Ma la pericolosità del potere intimidatorio sotteso al funzionamento della macchina del fango si rivela ancor più devastante se si riflette sul modo sottile in cui essa può raggiungere il suo scopo, anche senza un'effettiva attività, ma semplicemente allungando la sua minacciosa ombra virtuale sui potenziali obiettivi: paradossalmente, infatti, la semplice percezione della sua esistenza, la conseguente incombente possibilità di diventare obiettivo della sua azione infamante, può indurre un soggetto (ad esempio, un politico o un protagonista del sistema dell'informazione) a modificare o annacquare il proprio atteggiamento critico, ovvero ad autocensurarsi.
Questo è il significato estrapolato da Wikipedia.
Purtroppo anche nel nostro piccolo c'è qualche vigliacco che usa questi metodi subdoli per screditare il prossimo!!! Per antipatia per non so che cosa ma accade. Come reagire??' Ripagandolo con la stessa moneta??? No o per lo meno la persona per bene non può abbassarsi a tanto!!! Allora come difendersi??? Difficile perché il vigliacco non si espone essendo troppo vigliacco per farlo!!! La soluzione è semplice ed è quella del rispetto, della stima di coloro che ti conoscono e di te caro mio che infanghi gli altri nessuno ha rispetto!!!
[COLOR=darkred][SIZE=4] “LE AQUILE DEL CAPANNE”
3^ prova SABATO 6 FEBBRAIO a PORTOFERRAIO 5000mt in Pista .
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RITROVO ORE 13,15 presso la Pista di Atletica Leggera di San Giovanni
Partenza Batteria Unica Categoria Femminile ore 14,15
Partenza 1^ Batteria Maschile 0re 14,45
Partenza 2^Batteria Maschile Ore 15,15
Le batterie maschili saranno formate a secondo la classifica delle due precedenti prove
Oh eravamo in pensiero. Uscito l'altro numero del nuovo corriere elbano, la voce storica dell'isola d'Elba, scopriamo che si definiscono La voce storica della tua Isola - Periodico d'informazione, inchieste e approfondimenti. E cosa si scopre che da oggi solo corriere perché di elbano ha proprio poco, che le inchieste riguardano i luoghi di scambisti al porto a mola - Questi non sono a posto, ve lo dico io ...a mola aahahahahahah. Poi le altre inchieste, Il Waterfront, un fatto trito e ritrito del quale ne ha parlato anche la zoppa di montenero, se qualcuno vuole spiegare a Corbeddu cosa vuol dire..... e poi ancora le figurine panini ahhahahahahahah . Adalberto bertucci che parla della piscina (sai che inchiesta)
Ora dico, perché non facciamo una bella inchiesta per sapere se il costo dei biglietti delle navi è basso o no, quanti anni hanno queste navi, se è rispettato il contratto, quante corse saltano, se gli sbanda di sicurezza sono rispettati chi è l'editore e prchè si è lanciato in questa navigazione????per rimanere in tema - insomma se parlo io dopo anni di "onorato" servizio - Poi invece se qualche imprenditore è anche prenditore saranno cavoli suoi??? E ditelo sto nome e cognome così ci leviamo il pensiero. Discreta la biondina - terribbile Corbeddu che sarà parente di Cuccureddu,
Giraglia - Moby Blu- verde e gialla - saluti ahioo sardegna docet
E' una buona notizia quella del canile comprensoriale, ma per tutti quei cani NON RANDAGI che defecano in tutto il paese, (molti di grossa taglia e senza museruola), vogliamo prendere dei provvedimenti, o devono venire gli stranieri per farci capire come si deve fare?
passo e chiudo,ma allora sei duro,informati all'elba negli ultimi anni cadono mediamente 8/900 mm di pioggia
[COLOR=darkred][SIZE=4] IL CANILE ALL’ELBA PRESTO UNA REALTÀ. DALLA FONDAZIONE “BASTET STIFTUNG HAMBURG” 600.000 EURO AL COMUNE DI CAPOLIVERI PER LA STRUTTURA CHE DOVRA’ OCCUPARSI ANCHE DELLE COLONIE FELINE ALL’ISOLA D’ELBA.
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L’Isola d’Elba sempre più vicina alla realizzazione dell’atteso canile comprensoriale.
E’ di questi giorni il preaccordo sottoscritto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ruggero Barbetti con la fondazione tedesca “Bastet Stiftung Hamburg”, per la realizzazione di un canile e di un gattile per far fronte all’emergenza randagismo e offrire assistenza agli animali in difficoltà.
Una somma di ben 600.000 euro è stata messa a disposizione del Comune di Capoliveri, dunque per la costruzione della tanto attesa struttura di accoglienza per cani e gatti all’isola d’Elba. Una struttura che servirà ad ospitare gli amici a quattro zampe senza tetto, in cerca di famiglia e bisognosi di cure veterinarie, ma anche per intervenire sul contenimento della proliferazione della popolazione felina sul territorio elbano.
E non poteva essere diversamente visto che la stessa Fondazione Bastet già dal suo nome, ispirato all’antichissima dea - gatta di culto egizio (Bastet appunto) ha come obiettivo la cura e la tutela del mondo animale.
“Come già avevamo preannunciato qualche tempo fa – commenta il sindaco di Capoliveri - ci stiamo avviando verso la realizzazione di quest’opera che costituisce un servizio essenziale sulla nostra isola da troppo tempo assente.
Dobbiamo dire grazie a chi, come la sig.ra Hester Haindl, presidente della Fondazione Bastet - prosegue Ruggero Barbetti - soprattutto in questi momenti così complessi che mettono a dura prova anche gli equilibri della pubblica amministrazione, decide di adoperarsi per il bene collettivo senza nulla avere in cambio se non la buona riuscita dell’iniziativa. Presto verrà convocata un’apposita riunione tra tutte le Amministrazioni comunali dell’isola al fine di prendere le necessarie decisioni per condividere il progetto. Alla Bastet Stiftung Hamburg va il nostro grazie e quello di tutta l’Elba. Noi, come Comune, siamo già al lavoro per concretizzare la convenzione per la realizzazione di quest’importante opera pubblica che sarà a servizio di tutta la comunità”.
Riscontro messaggio 77525 " minimo di dalton”
I dati di base del mio progetto di massima “Un serbatoio per l'Isola d'Elba visibile cliccando
[URL]http://goo.gl/NXC2uN[/URL] oppure [URL]http://www.altratecnica.it/indicemiscellaneanuova/indiceacquedotti/elba_giugno2005.html[/URL] ,
dati che a sjuo tempo avevo confrontato con l'analogo progetto molto vicino al mio per l'Isola d'Elba redatto dal prof. Megale dell'Università di Pisa sono i seguenti:
- bacino imbrifero sotteso : circa mq 40.000.000
- altezza minima di pioggia annua prevedibile: mm 500
- volume minimo d'acqua di pioggia annua totale: mc 20.000.000 suddiviso come segue:
volume pioggia disperso per evaporazione e traspirazione 58%: mc 11.600.000
volume deflussi superficiali 29%: mc 5.800.000
volume deflussi sotterranei 13%: mc 2.600.000
Totale: mc 20.000.000
Si noti come anche il Prof Megale partiva da una piovosità minima di 500 mm / anno e quindi ben inferiore ai minimi già riscontrati e pertanto cautelativi.
Si tratta comunque di dati di larga massima da ricalcolare in sede di eventuale progettazione definitiva ma pur sempre dati cautelativi
anch'io parlavo dell'elba e se all'elba non piove , se in val cornia che è toscana , non piove , ovvero se A=B e se B=C allora A=C capito mi hai ? l'elba rimarrà all'asciutto anche se in liguria o in veneto piove ... 😎
Blunavy contro l'Appe: "Ostacoli alla concorrenza"
La compagnia di navigazione attacca l'Autorità portuale: "Provvedimenti illegittimi, così si elimina l'unica concorrenza sui collegamenti marittimi"
PORTOFERRAIO — E' un affondo che non lascia spazio alle interpretazioni quello che Blunavy porta all'Autorità portuale di Piombino dopo che quest'ultima aveva riconosciuto alcuni errori nella compilazione del piano marittimo sulla tratta Piombino - Portoferraio. Errori che, secondo la compagnia elbana, rientrerebbero in un più ampio disegno volto a ostacolare la concorrenza fra operatori.
"BluNavy ha appreso con stupore dell’ennesimo provvedimento dell’Autorità Portuale di Piombino - si legge nella nota diffusa alla stampa - col quale si dichiara che anche la seconda programmazione oraria che era stata pubblicata dalla stessa Autorità Portuale (che, ricordiamo, correggeva un “errore formale” presente nella prima originariamente pubblicata) è a sua volta viziata da un errore materiale”.
Blunavy fa riferimento alla delibera n°3 del 2016 pubblicata il 21 gennaio a firma del commissario Guerrieri, nella quale vengono non solo riconosciuti alcuni errori nei piani marittimi degli ultimi anni ma si esplicita che il numero corretto degli slot disponibili, e quindi il numero massimo di corse da dividere fra i vari operatori, è 44. Numero fondamentale per valutare la percentuale che determina il concretizzarsi o meno di un monopolio di fatto in mano a un armatore.
"Ad avviso di BluNavy - continua - anche quest’ultimo provvedimento si inserisce nella lunga lista degli atti illegittimi posti in essere dall’Autorità Portuale, già impugnati da BluNavy dinanzi le autorità giudiziarie competenti. BluNavy lascia quindi, come sempre, che ad esprimersi sulla vicenda siano gli organi competenti, evitando di alimentare inutili polemiche.
Ricordiamo tuttavia che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nel 2011, dopo l’acquisizione della Toremar da parte di Moby, aveva imposto a Moby alcuni impegni, per evitare il monopolio che si sarebbe creato e per tentare di sviluppare una pur minima concorrenza sulla tratta Piombino/Portoferraio. Contestualmente, la medesima Autorità Garante aveva invitato l’APP a collaborare per rendere più agevole l’attuazione di tali impegni a favore delle piccole compagnie di navigazione (quale è BluNavy) nei confronti dell’operatore dominante Moby".
"Tutti possono liberamente - attacca Blunavy - valutare i provvedimenti che l’Autorità Portuale ha adottato da quando, all’inizio del 2015, BluNavy ha chiesto all’Autorità Garante di imporre a Moby il rispetto di tali impegni, e giudicare se la stessa Autorità Portuale stia favorendo o meno lo sviluppo della concorrenza".
"BluNavy ha comunque fiducia che, pur con tutti i predetti (illegittimi, ad avviso di BluNavy) provvedimenti dell’APP, riesca ad avere quanto è nel suo diritto, anche perché da questa decisione può derivare la sopravvivenza della stessa BluNavy, e quindi la sopravvivenza di quel poco di concorrenza che ancora esiste all’isola d’Elba.
A tal riguardo, pochi giorni fa l’APP ha dichiarato che l’anno prossimo è comunque intenzionata a ridurre il numero degli slot e delle compagnie operanti sull’Elba. E’ strano che l’APP non si sia preoccupata di confrontarsi su questa sua volontà, che stravolgerebbe completamente il sistema di collegamenti con l’Elba, con le compagnie di navigazione e con gli altri operatori del territorio, nonché naturalmente con i cittadini elbani".
"Potrebbe - si chiede in conclusione Blunavy - l’APP spiegare a tutti che tipo di ristrutturazione ha in mente? Chi sono gli operatori che dovranno andarsene dall’Elba? Vorremmo sapere cosa ha intenzione di fare l’APP l’anno prossimo; se, oltre a non aver collaborato per garantire la concorrenza all’Elba, come era suo compito fare, vuole distruggerla del tutto".
In questi giorni era attesa la sentenza dell'Agcm stessa sul ricorso presentato da Blunavy e contestualmente la presa di posizione dell'Appe sul piano corse per la prossima estate. Dopo un primo rinvio (l'Autorità portuale doveva esprimersi entro fine dicembre) a fine gennaio, si fanno sempre più insistenti le voci di un ulteriore rinvio di sessanta giorni, cosa che porterebbe non pochi problemi alle compagnie in fase ormai avanzata di promozione delle proprie strategie commerciali.
qui si stava parlando dell'elba ,lo so benissimo che anche qui la piovosità è cambiata e anche diminuita, comunque lo scorso anno 2015 840 mm di pioggia e l'anno prima piu o meno la stessa cosa,poi si infomi bene perchè ci sono zone d'italia dove la piovosità media è aumentata e altre come il piemonte dove è diminuita
[COLOR=darkblue][SIZE=4]NUOVO SCONTRO FRA BLUNAVY E AUTORITÀ PORTUALE DI PIOMBINO [/SIZE] [/COLOR]
Uno scontro iniziato quando la compagnia che, in estate, collega l’isola con il continente, ha chiesto di avere più “slot”, cioè la possibilità di fare alcune corse aggiuntive.
In vista dell’assegnazione degli slot per questa estate e in previsione di una riorganizzaione di tutto il sistema per il 2017, la compagnia ha scritto una lunga lettera, con la quale accusa senza troppi giri di parole l’App di penalizzare la compagnia.
Ma Luciano Guerrieri, commissario straordinario dell’App, replica che tutto è in regola. E conferma che nessuna delle quattro compagnie che coprono lo stretto sarà esclusa, neppure nel 2017 quando sarà rivisto l’intero sistema.
La lettera. Questa la lettera di BluNavy: «BluNavy ha appreso con stupore dell'ennesimo provvedimento dell'Autorità Portuale di Piombino, col quale si dichiara che anche la seconda programmazione oraria che era stata pubblicata dalla stessa Autorità Portuale (che, ricordiamo, correggeva un errore formale presente nella prima originariamente pubblicata) è a sua volta viziata da un errore materiale. Ad avviso di BluNavy, anche quest'ultimo provvedimento si inserisce nella lunga lista degli atti illegittimi posti in essere dall'Autorità Portuale, già impugnati da BluNavy dinanzi le autorità giudiziarie competenti. BluNavy lascia quindi, come sempre, che ad esprimersi sulla vicenda siano gli organi competenti, evitando di alimentare inutili polemiche».«BluNavy ha comunque fiducia che, pur con tutti i predetti (illegittimi, ad avviso di BluNavy) provvedimenti dell'App, riesca ad avere quanto è nel suo diritto, anche perché da questa decisione può derivare la sopravvivenza della stessa BluNavy, e quindi la sopravvivenza di quel poco di concorrenza che ancora esiste all'isola d'Elba. A tal riguardo, pochi giorni fa l'App ha dichiarato che l'anno prossimo è comunque intenzionata a ridurre il numero degli slot e delle compagnie operanti sull'Elba. È strano che l'App non si sia preoccupata di confrontarsi su questa sua volontà, che stravolgerebbe completamente il sistema di collegamenti con l'Elba, con le compagnie di navigazione e con gli altri operatori del territorio, nonché naturalmente con i cittadini elbani. Potrebbe l'app spiegare a tutti che tipo di ristrutturazione ha in mente? Chi sono gli operatori che dovranno andarsene dall'Elba? Vorremmo sapere cosa ha intenzione di fare l'App l'anno prossimo. E se oltre a non aver collaborato per garantire la concorrenza all'Elba, come era suo compito fare, vuole distruggerla del tutto».
La replica di Luciano Guerrieri. «Devo dire che mi sorprende che si stupiscano. Sono anni che collaboriamo per rendere effettiva una concorrenza che, di fatto, c’è. Non dimentichiamo che le compagnie sono quattro, c’è anche Corsica Ferries. A mio avviso è rispettato in pieno quell’equilibrio che chiede l’Autorità Garante».
Parlano di atti illegittimi.«Niente di più falso. Abbiamo fatto solo una correzione di un errore materiale. Avevamo indicato 43 slot e non 44. Ma la corsa in più è stata fatta comunque».
E quest’anno cosa succederà?«Stiamo completando il quadro, è in corso la procedura di assegnazione. Ma, sia chiaro, nessun operatore se ne dovrà andare. Non lo abbiamo mai detto».
E nel 2017? Cosa cambierà nei fatti?«Pensiamo a una riorganizzazione del servizio, visto che i tempi di percorrenza si stanno allungando e lo saranno ancora di più quando sarà pronto il nuovo molo foraneo. Ma ci sono molte valutazioni da fare. Ad esempio andrà allungato l’arco orario in cui il servizio è coperto. Capisco che le compagnie preferiscano le ore di punta, ma gli spazi in più ci sono soprattutto all’inizio e alla fine della giornata. Ne parleremo con tutte, comunque, prima di procedere, adesso è prematuro».
Guido Fiorini
ACQUEDOTTTO ISOLA D'ELBA
Mi riferisco al messaggio "x meneghin" n. 77510 del 03.02.2016, 20:26-
Ha ragione sussistono dei sistemi automatici di regolazione della pressione basati sulla presenza in rete di valvole di riduzione regolate automaticamente dal sistema centralizzato di telecomando. La cosa diventa molto complessa in territori che hanno andamento altimetrico molto vario come è tutta l'Isola d'Elba. In questa situazione il gioco non vale la candela: è meglio perdere un pò d'acqua e ricorrere a sistemi semplificati. L'ASA dove ha potuto ha organizzato la regolazione della pressione ottenendo buoni risultati. Cio nonostante, anche se lei lo controlla a casa sua all'Isola d'Elba, di notte la pressione finale in arrivo ai rubinetti si alza alle stelle ed è proprio in quei momenti che attraverso le immancabili piccole rotture delle tubazioni stradali si formano colossali perdite d'acqua che pertanto sono dovute al fatto che di notte si consuma poca acqua. Per questo motivo e soltanto in prima fase io riempirei la prima parte di serbatoio sotterraneo proprio la notte aumentando molto il prelievo d'acqua dalla rete, diminuendo la pressione ed anche le perdite.
In sostanza una parte dell'acqua accumulata sarebbe proprio quella che oggi va perduta.Le ricordo che circa la metà dell'acqua già intubata nell'acquedotto all'Elba và perduta in strada. Abbassare questa perditaal solo 25% con i diversi sistemi, compreso il prelievo in oggetto, sarebbe già una bella cosa
Ma non so ragazzi per quello che a loro interessa.....
E poi a trent'anni io ed altri come me eravamo omini da un bel pezzo!
Comunque ragazzi o no, qui siamo nella cacca.........
LETTERALMENTE!
caro dalton nonostante il nome altisonante la sua conoscenza è molto scarsa e limitata. Non è sufficiente esprimere una valutazione allargata e globale guardando il cielo sopra casa propria , legga le statistiche del centro Lamma, legga se ne è capace i diagrammo o gli istogrammi del SIR , sistema idrico integrato toscano , la piovosità media degli ultimi anni è diminuita del 75% , non faccia il semplicione.