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113402 messaggi.
Per Meneghin da Per Meneghin pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 11:18
A proposito di IMPROVVISAZIONE.... non Le pare quando afferma che costruire una galleria circolare nel granito, in una zona antropizzata, camiciarla tutta in cemento armato, imbrigliare tutte le acque meteoriche necessarie e quanto altro inerente il cantiere, la viabilità, l'impatto ambientale, i rischi collaterali, il conferimento dei materiali di risulta.. parlare di venti milioni di euro come costo, è quasi offensivo per chi legge????????? Colui propone un progetto deve parlare anche di fattibilità e di costi certi, di tempistiche e di impatto ambientale e di molto altro.... Io che sono una mezza paiola Le posso stilare un capitolato con solo le prime dieci voci che smentisce clamorosamente Le sue previsioni, anche se in effetti visto che Lei progetta, dovrebbe parlarci di costi documentati...... Qualcuno scrive che per noi Elbani il problema idrico è divenuto un caos di voci, di proposte e di supposizioni senza alcuna certezza o peggio una semplice linea di intervento da perseguire... tutte le proposte fanno ACQUA!!!!!
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Serbatoio da Serbatoio pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 10:57
Ma certo un bel serbatoio di 100mt. per 100mt. alto 30 metri lo possiamo fare nella sua proprietà ... Scherzi a parte ma anche Lei si rende conto di quello che propone ??? P.S. rimango anonimo perché non necessito di pubblicità o di apparire.
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Acqua chiara da Acqua chiara pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 10:54
Proprio così caro Marcello Camici, hai colto nel segno, col buonsenso e la sensibilità sai quante falle si rattopperebbero e non solo nei tubi dell'acqua. Pare però che questi sani rimedi, patrimonio comune dei nostri vecchi, abbiano lasciato l'Elba da troppo tempo per dare spazio al mordi e fuggi selvaggio. Come lei, non ho la piu pallida idea di quale possa essere la soluzione, anche se so per certo che di soluzioni ce ne nono più di una, di esempi ne abbiamo tanti. So anche che il problema è irrisolvibile se lasciato gestire dai soliti marpioni che condizionano l'economia Elbana il cui unico orizzonte è il conto in banca e se le amministrazioni comunali non promuovono politiche virtuose che premiano ed incentivano azioni di risparmio energetico e conservazione dell'ambiente. Giuliano R.
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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 10:46
Riscontro messaggio 87734 del 26.11.2017 Egregio anonimo. Se dobbiamo scegliere fra me e lei che è che non si documenta, questo è proprio lei che si fida della sua memoria e delle sue impressioni senza mai confrontarle con dati numerici. Io insisto è ora di finirla con le sensazioni , di trinciare giudizi senza approfondire nulla è ora di passare ai dati numerici. Quello che allego è uno dei molti grafici che sussistono affiancati da dettagliate misure reali delle piogge cadute negli ultimi decenni. dati ufficiali che confermano,a meno di qualche annata eccezionale la costanza dei volumi annui di pioggia sull'Elba. Quello che non si vuol capire che le crisi idriche elbane sono limitate ad una trentina di giorni l'anno. In tutto il restante tempo c'è acqua a iosa ma la si lascia scaricare a ,mare. Proviamo una volta sola a riaccoglierne un pò e cominciare a riempire un serbatoio di "soli" 300 000 (trecentomila)mc e si vedrà che tutti i problemi ebani sono finiti
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 10:45
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L.V. da L.V. pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 10:16
Salve Fabrizio ho appreso della scomparsa di "nonna Adua", me la ricordo sempre al suo banchetto alla villa di S.Martino, un altro pezzo di Portoferraio che.....scompare, condoglianze alla famiglia R.I.P..
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x meneghin da x meneghin pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 9:59
Salve , io frequento l'isola da oltre 25 anni e ho casa nel comune di marciana. Mi ricordo di canaloni pieni di acqua tumultuosa estate ed inverno , mi ricordo il ruscello di patresi sempre ricco di acqua.... e siamo a due passi dal monte capanne. Da anni, almeno 10 l'acqua summenzionata è sparita e allora le chiedo: ma le sue medie pluviometriche dove le legge ? Piove a bomba d'acqua lei dice ma piove in zone molto circoscritte , ad esempio piove a marciana marina e a procchio c'è il sole e collettare questi scrosci lo trovo difficilissimo . non sono elbano e vengo da una regione storicamente piovosa .....e anche li non piove quasi più , anche oggi sole e 20 gradi di temperatura ....vatti a fidare del tempo .
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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 8:46
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ACQUA POTABILE - CON L’IMPROVVISAZIONE NON SI VA DA NESSUNA PARTE [/SIZE] [/COLOR] Essendo chiamato in causa in alcuni blog elbani non posso esimermi dall’intervenire.....Distinguo alcuni punti . ACQUA PIOVANA. Non ci si deve basare su dati sporadici ma sulle piogge che sono realmente cadute all’Elba su un lungo periodo. In questo senso gli elementi certi dicono che all’Elba negli ultimi 20 anni il volume annuo si mantiene costante e, come volume totale, sarebbe ampiamente sufficiente a coprire il fabbisogno. Quelle che sono cambiate sono le modalità di pioggia che sempre di più sono caratterizzate da grandi volumi idrici caduti in tempi brevissimi ( le cosiddette bombe d’acqua ) Quindi il problema intervenuto non consiste nella mancanza d’acqua ma sull’aumento delle difficoltà di raccolta onde evitare di lasciarla scaricare a mare inutilizzata come si fa ora. In questo senso la modalità migliore è un serbatoio che sia molto lungo in modo da poter in futuro interessare un grande territorio. La zona dove piove di più all’Elba è quella del monte Capanna ed il mio serbatoio, siccome lo circonderebbe a 360 gradi, sarebbe in grado veramente di intercettare tutte le vallette che scendono a raggiera dalla vetta. SISTEMAZIONE RETE ACQUEDOTTO. Esaminando lo schema della rete che allego anche se non è aggiornatissimo, si capisce che siamo in presenza non di un acquedotto vero e proprio ma di un caos di acquedottini piccolissimi sorti a casaccio attraverso gli anni. La sua gestione e soprattutto la sua sistemazione è difficilissima. E’ dotato di oltre una cinquantina di serbatoi ed altrettanti impianti di sollevamento e non basterebbe sostituire i tubi come si richiede a gran voce ma, per ottenere buoni risultati occorrerebbe buttar via tutto e fare un nuovo razionale acquedotto basato su altri principi. Oltre a questo bisogna tener presente che una gran parte delle perdite è dovuta agli allacciamenti privati costruiti in tempi remoti con tubi di ferro ora arrugginito o comunque tempestati di guasti a profusione. Pertanto bisognerebbe rifare anche tutti gli allacciamenti e questa volta con spesa a carico dei cittadini elbani. In conclusione quella sistemazione della rete richiesta da tutti è un’operazione che allo stato attuale non si può fare ma solo trovare il modo di tirare avanti qualche decina d’anni cioè fino a quando sarà possibile e assolutamente necessario fare. In questo senso ci sarebbe una soluzione: limitarsi ad una buona manutenzione e lasciare lo stato attuale con grandi percentuali di perdita. Se si tiene conto che il totale assoluto di perdita annua non è enorme perché l’Elba in definitiva è piccola, si arriva facilmente a detta conclusione logica. Ma c’è un elemento che diventa essenziale: bisognerebbe disporre di molta acqua ed a basso costo in modo che le perdite risultassero economicamente tollerabili. Il guaio è che si stà facendo esattamente il contrario e cioè si lascia scaricare a mare l’acqua di costo zero per poi andarla riprendere ed una volta dissalata a caro prezzo lasciarla disperdere per una metà nel terreno in modo da raddoppiarne il costo di per sé già molto alto. LA SOLUZIONE RAZIONALE FUTURA. Anche l’Elba dovrà in futuro e per forza adeguarsi alle direttive razionali che prevedono la futura costruzione di grandissimi acquedotti a carattere pluriregionale in modo da utilizzare fonti sicure, con gestione plurima ed economica essendo basata sulla salvaguardia dell'ambente. Tanto per fare un esempio nel mio Veneto ci sono città come Padova, Venezia treviso, Rovigo ecc. che sono di per sè già dotate di acquedotti ottimi ma ciononostante si sta costruendo il MOSAV che è un super Acquedotto che le collega tutte tra di loro e con previsione di nuove fonti colossali atte non solo a dare più sicurezza al servizio ma soprattutto a razionalizzarlo sia tecnicamente che economicamente, Anche l’Elba dovrà rientrare in una strategia del genere di cui probabilmente esistono già i piani. Il problema è che di tali piani non si parla mai ed invece si va brancolando nel buio con programmi basati sull’improvvisazione passando da soluzioni come i 21 laghetti ( di cui si è già costruito il primo riempio negativo del lago Condotto ) come il desalinizzatole di cui non risulta affatto verificata alcuna stratega futura. In questo senso, visto che siamo in una situazione molto particolare dovuta in doppio modo all'insularità che rende difficili i collegamenti e vista l'accidentalità del suo territorio che complica molto le cose, sussiste un’opera che diventa essenziale, non eludibile ed è la presenza futura del solo elemento atto a semplificare enormemente le cose ed è la presenza di un grandinassimo serbatoio che, costruito pezzo per pezzo attraverso gli anni, potrà veramente fungere da elemento di moderazione, di stabilizzazione e di riserva di una parte importante ed estesa del grande futuro acquedotto. Da notare bene che io non sto affatto parlando della costruzione di questo grandissimo acquedotto stò solo sostenendo la necessità di fissarne la strategia in modo da far rientrare da subito le opere entro tale strategia, In altre parole disegnare sulla carta l’opera costa infinitamente meno che il costruirla ma contribuisce molto ad evitare errori, il più mastodontico dei quali è l’aver fatto ricorso alla desalinizzazione dell’acqua del mare prima di aver esaminato sulla carta ma a fondo quale dovrà essere il futuro del sistema idro-potabile generale di cui ho fatto cenno. Inutile aggiungere che la strategia di cui si parla deve essere viva e cioè sempre aggiornata attraverso gli anni onde adeguarla costantemente all’attualità degli avvenimenti man mano che essi vengono alla luce. Invece conosciamo tutti la realtà che in Italia impera in molti campi : L’IMPROVVISAZIONE
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 8:37
[COLOR=darkred][SIZE=4]INFURIA LA POLEMICA SU COME DISSETARE L’ELBA. [/SIZE] [/COLOR] E’ una polemica tutta locale e con queste righe non desidero alimentarla. Desidero solo portare la voce di un utente del sistema idrico, il sottoscritto, non addetto ai lavori e pertanto privo di conoscenze tecniche sull’argomento. Ricordo che qualche hanno fa il popolo italiano scelse con referendum popolare di delegare solo al pubblico l’amministrazione dell’acqua potabile eliminando l’intervento del privato. ASA è l’ente pubblico che gestisce, amministra il sistema idrico potabile. Sta in piedi coi soldi di noi contribuenti e utenti. L’acqua potabile che esce dal rubinetto di casa non la bevo. Non mi piace. Continuo a pagarla ma non la bevo. La uso per tutti gli altri usi domestici(doccia, lavaggio panni sporchi, pavimento, stoviglie ecc) Ha un sapore dove la presenza del boro ,disinfettante, si fa sentire. Per anni ho bevuto l’acqua acquistata al supermercato, quella contenuta nelle bottiglie di plastica.. Poi ho scoperto l’acqua della fontina pubblica, che il gestore pubblico ASA ha messo a disposizione con la dizione “Acqua di alta qualità”, facendomi intendere che quella che esce dal mio rubinetto di casa non lo è, Bevendola ,questa acqua, ho scoperto che è davvero meglio così ora ne faccio uso. E’ nata in me la convinzione che si può dissetare l’Elba implementando la presenza sul territorio delle pubbliche fontine gestite. Le cose per l’utente non cambierebbero: deve sempre uscire di casa per andare a procurarsi l’acqua da bere. Nel caso però della fontina pubblica deve procurarsi bottiglie o di plastica o di vetro. E’ qui che cambiano le cose ma per l’ambiente. Con le fontine pubbliche circolano meno bottiglie di plastica ad inquinare. Non si può certo obbligare la gente a far uso di acqua da bere prelevandola da pubblica fontina ma si può certo implementare una politica perché ciò accada. Niente di nuovo sotto il sole: le cisterne pubbliche dell’acqua sono state per secoli il modo col quale i feraiesi hanno bevuto acqua insieme con quello del “bugliolo” calato in fondo al pozzo. Marcello Camici
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ROKY X canile da ROKY X canile pubblicato il 26 Novembre 2017 alle 6:32
Buon giorno Fabrizio, e pensare che quasi un decennio fà la Regione Toscana aveva stanziato fondi a tutti i comuni Elbani per la realizzazione del canile comprensoriale e non combinando nulla hanno dovuto restituirli........meditate saluti.
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LE ROB DE MATT.... da LE ROB DE MATT.... pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 20:19
Forse non tutti sanno che per avere il rimborso della TARI i comuni non sono tenuti a rivedere ciò che è stato pagato in più, ma deve essere il cittadino a quantificare (roba da spaccarsi il cervello) il rimborso, per cui ancora spese dal commercialista, in quanto saranno in pochi a districarsi agevolmente tra percentuali, misure e pertinenze varie. Ma dove sta scritto che gli sbagli degli altri li devono risolvere quei cittadini che oltretutto hanno messo mano al portafogli senza esserne in dovere di farlo? Paolino l'Arrotino-
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le medie pluviometriche del pollo da le medie pluviometriche del pollo pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 16:56
Se tizio mangia due polli e caio niente la media direbbe un pollo a testa ma caio magari muore di fame ; se il pluviometro di portoferraio segna 45mm di ca nell'anno e marina di campo 300 mm , la media direbbe (300+45)/2 = 172,5mm ma non è proprio cosi che funzionano le cose perchè magari piove a zone e piove in modo diverso per cui oggi come oggi contare solo sui dati pluviometrici in un'isola piccola come l'elba mi pare un azzardo . Diversa invece la questione se si studiano i dati di una regione e ovviamente se si può contare sul collettamento idrico generalizzato di questa. Quindi credo che il collegamento con la terra ferma sia fondamentale, credo ancora che la rete vada rifatta ex novo perchè è inutile pompare per disperdere mentre non ho le idee chiare sul dissalatore perchè me li ricordo come impianti complessi e difficili da gestire e che richiedono tecnici specializzati in ogni disciplina e non solo chimica .
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Nuova Piscina da Nuova Piscina pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 15:57
Comprendo l'enfasi della comunicazione di una nuova piscina nel comune di Portoferraio. Faccio pero presente che la piscina olimpica misura 50 mt. per 25 mt. con dieci corsie ed è idonea per tutti i tipi di gare nuotatorie. Se uno sforzo va fatto deve andare in questa direzione altrimenti ci troviamo punto e a capo ed avere una piccola piscina che avrebbe gli stessi problemi di quella attuale , parlo di misure. Bene all'iniziativa ma già che ci siamo facciamola completa e diamo all'isola tutta un impianto serio.
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canile da canile pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 15:54
Per fare il canile spenderanno 600.000 euro della fondazione tedesca e 200.000 dalla tassa di sbarco? 800.000 euro per delle gabbie e una struttura per magazzino e uffici personale? mi sembrano molti soldi per una capienza di 40 cani.
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Stefano Ballerini da Stefano Ballerini pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 15:49
[COLOR=darkblue][SIZE=4]"LIVE" IL BIVIO ERA IMPRENDIBILE PER L' EBA 97: MA VINCERE A SAN GIOVANNI VALDARNO RIMANE DURA CHIMERA .... finale 10-2 [/SIZE] [/COLOR] FUTSAL SANGIOVANNESE:Ortolani Begaj Barbagli, Cipolli, Jimenez, Mori, Pisconti, Ioio, De Lucia, Mateo, Stelloni, Vannelli. All. De Lucia ELBA 97: Criscuolo, Mazzei Miceli Bardelloni Bozzini, Brundu, Iavita, D'Alessio, Puccini, Vinci Gatto Zamboni. ARBITRI Adriano Sodano DI Bologna Filippo Cigaia DI Treviso Simone Scifo DI Firenze Pagelle: Criscuolo: 8 parate con 3 da "bollino rosso" nel 1° tempo, 12 nella ripresa con altre 2 da grande portiere ma in 2 occasioni bacca gol da portiere volante non perfettibile col 2° gol sulla coscienza con Mori tranquillamente in gol davanti a "super" Paolo: 7.5 Zamboni :"lo faccio entrare" sgridando con uno strillone Linaldeddu e "super Nick" ci rehala 3 grandissimi interventi , prima di imbattersi in De Lucia che lo 2gela 2 volte" nel finalissimo anche sul tiro libero finale: vale 7 Mazzei: Da Allievo debutta in serie B :già questo gli vale 5 Brundu: Entra bene con un ottimo disimpegno difensivo, poi però commette il fallo per il 2° libero: 1+..1- fa tra il 5.5 ed il 6 -- Badelloni: poteva forse segnare il 2-3 se il "pass" di Vinci gli fosse arrivato, realizza un autogol degno del miglior Comunardo Niccolai; ma da Allievo gioca in serie A..6- Bozzini, stavolta non vede cartellini, gioca con buona verve difensiva prova 3 tiri sfiora il gol 6+ Iavita: tira 3 volte, ma commette 2 erroracci in attacco che potevano darci una rete in più: 5.5 D'Alessio: buon primo tempo tutto d'attacco: tira 10 volte ( 11) ma sbaglia un gol fatto 6 Puccini: entra nel finale e ci prova subito ; ma è troppo poco SV Miceli: prima della partita mi fa "Oggi altri 4" uno lo segna subito ( l' 1-2) poi tira altre 10 volte, ne sfiora altri 2 ma non ci riesce: troppo solo 6 Vinci: Luchino risegna si, ma non è il solito Luchino: troppo molle, sbaglia troppi appoggi perde troppi palloni pericolosi, tira 8 volte sbaglia 3 gol facili facili: 6 Gatto: dopo aver fatto fare tardi alla truppa elbana dimenticando il documento ( Oh che si gira senza la carta di indentità nel portafoglio ??) tira una volta "qualcuno gli nega un gol: 5.5 Linaldeddu: Soffre in tribuna, da squalificato; immette dopo il mio "bercio" Zamboni in porta , oggi aveva 4 assenti troppo importanti , gioca con 4 allievi in squadra; ma era gara troppo importante iniziata malissimo: prendere 2 gol in 2.33 è da "tafazi imperiali"; Miceli ci ha "tenuto in bazzica" ma non è bastato: 5 San Giovanni Valdarno- Ahimè..Ahinoi, il tabellone del "Pressostatico" di San Giovanni Vadarno dice di Futsal Sangiovannese -Elba 97 10-2 ( pt 4-1). Primi 20' "ferali" per l'Elba 97 gelata all' Attenti-pront" da Mateo prima, da Mori subito dopo: 2-0 per i bianchi gvaldarnesi. Accorciava Miceli sfopravamo almeno 4 volte chiaramente il gol del 2-2 con il trio Miceli-d'Alessio Vinci, ma Ortolani da una parte una mira imprecisa dall'altra mancavamo il ricongiungimento. Poi al quarto d'ora il destro "proditorio" di mateo imparabile e sul già ripiso risacale del 3-1 l'autogol di Bardellon sul passaggio filtrante di ioio "cacciato" in autogol per un 4-1 che ci mette in grande difficoltà pur salvati 8 volte dal bravo Criscuolo, però immobile sul passaggio di Jimenez in mezzo per Mori appostato tranquillo davanti a Criscuolo immobile. 4-1 a metà tempo . Nella ripresa c' era un buon inizio con pressing alto, ma all'11.33 Jimez firmava la "manita" del 5-1 Vinci raccorciava sul 5-2 da da li in poi era "strapotere" Sangiovannese: Doppietta ( e tripletta conseguente) di Mori. Mateo rispondeva da par suo; Zamboni, Mazzei e Brundu in campo con "super Nick" Zamboni ad esaltarsi 3 volte prima di subire i gol nell'ultimo minuto da De Lucia con una doppietta ( il 2° su tiro libero) dopo averne fallito uno . Finisce purtroppo duramente per 10-2 per la Sangiovannese che sale a 10 punti lasciandoci all'ultimo in attesa del risultato del Montecalvoli. Sabato prossimo match casalingo col Città di Massa, poi Bagnolo infine Montecalvoli in casa. Sperando di recuperae un pò di titolari, servirà comunque un altra Elba 97 per raddrizzare una barca che inizia a far entrare acqua. San Giovanni Valdarno- Buon pomeriggio da San Giovanni Valdarno da Stefano Ballerini, da Elbasport.com da Eric Pyton alla guida della nostra regia "mobile" di FiorenzeViolaSupersport per questa nuova diretta streeming su You Tube .Dunque torna Francesco Miceli, ed è già una bella notizia. Niente Demi, ancora niente Scarfato niente Anselmi e niente Piccirillo; ancora una volta rimaneggiati, ma concinti della possibilità di "svoltare" ed il bivio è qui oggi davanti a noi. Vincere per poi giocarsela con altre convinzioni con il Città di Massa già battuta in Coppa Italia, poter andare a Bagnolo, con le "idee più sgombre" per poi chiudere il girone di andata col Montecalvoli.Tre match su 4 dopo poter concorrere a fare bottino pieno con un Elba 97 che deve "raccomandarsi nei piani alti" ma anche dover tornare dal Valdarno con altri 3 punti per rinsaldare ambzioni di permanenza in B. Stefano Ballerini Elbasport.com/FirenzeViolaSupersport
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allerte meteo e meneghin vari da allerte meteo e meneghin vari pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 15:25
Le allerte si succedono con periodicità però, a parte il vento forte, all'elba non piove quasi niente . Vorrei sapere come pensa meneghin di riempire il suo ipotetico tunnel serbataio se non piove quasi più
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TARI e sindaci imboscati da TARI e sindaci imboscati pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 14:18
I sindaci seri , quelli che hanno fatto pagare la TARI in modo corretto lo hanno detto ai loro cittadini in modo chiaro tramite gli organi della stampa. All'Elba nesssun sindaco si è sbilanciato o perchè non sanno niente di questa odiosa tassa che però intascano , a volte rubando come la TARI sulle seconde case che non fanno rifiuti oppure sanno tutto e preriscono tacere ovvero che si muova il cittadino se pensa di aver pagato di più. Grazie ai sindaci per la loro collaborazione ......come volano bassi
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Adalberto Bertucci da Adalberto Bertucci pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 13:51
[COLOR=darkred][SIZE=4]UNA NUOVA PISCINA PER PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] L’amministrazione comunale di Portoferraio ha intenzione di realizzare una nuova piscina. La realizzazione dell’opera è legata ad una importante opportunità rappresentata dalla disponibilità di finanziamenti a fondo perduto da parte del CONI e della Federazione Italiana Nuoto, ai quali il comune potrebbe attingere in tempi brevissimi presentando una opportuna progettazione. Nella mattinata di venerdì 24 novembre, per verificare questa possibilità, è arrivato all’Elba un funzionario della Federazione Italiana Nuoto Segretario della Commissione Impianti Sportivi del CONI Geom. Colaiacomo Maurizio, accompagnato da Mario Fracassi, presidente provinciale della FIN, e da Claudio Bianchi, fiduciario CONI di zona. Due i sopralluoghi effettuati, insieme al sindaco Mario Ferrari e alla giunta portoferraiese: uno alla zona degli impianti sportivi delle Ghiaie, visionando l’attuale struttura con l’ipotesi di un ampliamento della struttura esistente, ed uno nella zona dell’ex campo sportivo della Bricchetteria. Per motivi legati non solo alla presenza di vincolo paesaggistico/architettonici nella zona delle Ghiaie ma anche alla logistica ed alla vicinanza di scuole, porto ed altri impianti sportivi, la scelta dell’ubicazione della nuova struttura è caduta sulla Bricchetteria. Il progetto preliminare, che dovrà essere presentato entro il prossimo 15 dicembre, riguarda la realizzazione di una struttura coperta in grado di ospitare una piscina dalle dimensioni di 25 metri per 16, idonea per manifestazioni natatorie nazionali e internazionali, oltre che per gare di pallanuoto fino alla serie A femminile e alla serie B maschile. “Avevamo in mente questa cosa fin dall’inizio della legislatura – ha commentato l’assessore allo sport Adalberto Bertucci – ora che si è presentata questa opportunità cercheremo in ogni modo di perseguirla, per dare in maniera definitiva una risposta alla sempre crescente richiesta di pratica degli sport natatori non solo da parte dei cittadini di Portoferraio ma di tutta l’isola”. Portoferraio, 25 novembre 2017
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LE GRANDI INCHIESTE da LE GRANDI INCHIESTE pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 5:38
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“L'APERTURA DELLA ZECCA A MARCIANA È STATA UNA BRUTTA SORPRESA”: INTERVISTA ALLA PROF. LUCIA TRAVAINI (UNIVERSITÀ DI MILANO) SULLE ZECCHE INVENTATE [/SIZE] [/COLOR] La Professoressa Lucia Travaini è attualmente docente di Numismatica medievale e moderna presso il dipartimento di Studi Storici dell’Università di Milano. Ma è molto nota e stimata anche all’estero, tanto da essere stata insignita a Londra della prestigiosa medaglia della Royal Numismatic Society ed essere anche la prima studiosa italiana nominata tra i 10 membri onorari di una delle più antiche e autorevoli società del settore, ossia la Société Royale de Numismatique de Belgique. È vero che la Professoressa è impegnata, oltre che nell'attività didattica, in conferenze e congressi in Italia e all’estero, ma ha accolto con piacere un' intervista sulla discussa zecca di Marciana all’isola d’Elba in un ipogeo ora dotato di allestimento museale, aperto a pagamento al pubblico, come un' autentica zecca. Secondo il Comune di Marciana si tratterebbe, infatti, di una Zecca realizzata verso la fine del XVI secolo dai principi Appiano, che oltre a Piombino possedevano anche parte dell’isola d’Elba dove, appunto, si troverebbe questo manufatto. Nel corso della lunga intervista sulle zecche inventate nell'ambito del territorio italiano, la prof.ssa Travaini ha fatto più volte riferimento alla zecca di Marciana per sottolineare che “La zecca degli Appiano (quella di Piombino, n.d.r.) non era una zecca veramente di importanza tale da rendere economicamente giustificabile il decentramento di attività”; e che “Bisogna vagliare queste notizie alla luce della realtà dei fatti... quindi praticabilità del luogo, economicità del luogo, ragionevolezza del decentramento per l’autorità emittente responsabile della Zecca. Molte zecche non hanno superato il vaglio di questo filtro di inchiesta, e tra queste quella di Marciana”. Poi alla studiosa, curatrice fra l'altro dei due corposi volumi (ben 1664 pagine) sulle “Zecche italiane fino all'Unità, editi dal Poligrafico dello Stato nel 2011, è stata rivolta la seguente domanda diretta: Tre anni fa è stato inaugurato a Marciana, nell'isola d'Elba, un museo della zecca di Marciana dentro un ipogeo a forma di croce scavato nel duro granito. Dicono che dalla fine del XVI secolo ci fosse la zecca degli Appiani Principi di Piombino. Le chiedo: è possibile che gli Appiano abbiano scavato 200 tonnellate di granito per fare una zecca in un luogo così inadatto? Questa è la circostanziata e decisa risposta delle Prof.ssa Travaini: “Quando ho saputo della attuale riesumazione della Zecca di Marciana e addirittura dell'apertura del museo di questa presunta Zecca ho avuto davvero una brutta sorpresa. Mi è sembrato quasi che tutto il lavoro decennale da me fatto per dare chiarezza storica alle zecche italiane sia stato inutile; il libro Le zecche italiane fino all'unità da me curato aveva lo scopo principale di raccogliere tutte le informazioni possibili su tutte le zecche italiane, notizie e documenti fino a quel momento sparsi in tanta bibliografia, in piccoli libri di storia locale e difficili da reperire, e anche di far pulizia di tante notizie che venivano riportate dal Seicento e dal Settecento in poi senza alcuna analisi recente. A questo libro hanno contribuito oltre 60 autori italiani e stranieri esperti nei rispettivi campi, recuperando notizie su centinaia e centinaia di zecche italiane in Italia e all'estero”. “La voce Marciana l'ho curata io in questo libro, e qui ho riferito che la prima notizia sull'eventualità di una zecca dei Ludovisi, successori degli Appiano a Piombino, fu data per la prima volta da Guido Antonio Zanetti nel secondo volume della sua raccolta delle monete e zecche d'Italia pubblicato nel 1779. A pagina XXXX della prefazione al volume, Zanetti scrive: ‘Le fecero coniare nella propria Zecca che avevano fatto erigere sì in Piombino in luogo vicino alla Cittadella, ove ancora si conserva la fabbrica sebbene negletta, che in Follonica, come pure nell'Isola d'Elba oltre Rio, ed anche in Marciana restando oggidì denominata una stanza di ragione della Casa Bernotti la Officina della Zecca’. “Vorrei però ricordare che questa trattazione sulle monete di Piombino dello stesso Zanetti fa parte di una grande dedica dell'intero volume all’eminentissimo e reverendissimo Principe Cardinale Ignazio Boncompagni Ludovisi dei principi di Piombino eccetera eccetera. Benché lo Zanetti fosse uno studioso di grande serietà, il fatto di aver inserito questa nota in chiusura della sua trattazione sulle monete di Piombino (posta in apertura al volume e da lui redatta) può lasciar pensare a una lieve sfumatura di ostentazione nell'enfasi elogiativa”. “Nel 1987 il comune di Piombino ospitò una mostra sulle monete di Piombino dagli Etruschi ad Elisa Baciocchi. Nel capitolo del catalogo sulla monetazione degli Appiano e Ludovisi, Luigi Tondo riferiva in nota della possibile esistenza di tutte le suddette sedi di zecca, dicendole desunte da Zanetti ‘secondo una tradizione non fondata su documenti ma registrata opportunamente’ dallo stesso, e base di tutti gli autori successivi. Ora ci si conferma che i documenti non ci sono; c'è un edificio e su questo possiamo soffermarci: è un ipogeo e quando vidi la planimetria, avendo studiato etruscologia ai primi anni di università, ho pensato subito a una tomba etrusca. È un luogo sotterraneo senza aria, acqua e quindi senza fuoco. Potremmo ipotizzare che i principi avessero voluto utilizzare quella tomba etrusca preesistente come deposito di metallo, ma l'ipotesi mi sembra davvero poco credibile se poi l'officina doveva essere altrove e il trasporto avrebbe dovuto essere gestito con molti rischi e costi. Perché mai avrebbero fatto questa delocalizzazione per una monetazione che non era veramente così cospicua, affrontando i costi dei viaggi, dei trasporti e del controllo del personale? I nostri antenati erano molto più intelligenti e pratici di quanto si possa pensare, e non meritano che gli si attribuiscano imprese fantasiose”. L’intervista si conclude, dunque, con il sicuro risultato di aver fatto chiarezza: l’ipogeo di Marciana non può essere una zecca. Alberto Zei
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 5:28
[COLOR=darkred][SIZE=4]SETTEMBRE 1859: DECRETO PER LA CONVOCAZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI PER LA FORMAZIONI DELLE RAPPRESENTANZE COMUNALI. [/SIZE] [/COLOR] La legge del 4 settembre 1859 ha introdotto il principio dell’elezione nella scelta degli amministratori comunali legandone la validità al principio di maggioranza : affinchè l’elezione sia valida è necessario che vi concorrano almeno la metà degli elettori aventi diritto di voto. Il secondo comma dell’articolo 14 di questa legge stabilisce che “le discipline delle adunanze elettorali saranno prescritte da speciale Regolamento” e il governo della Toscana procede in questo senso con un decreto emanato venti giorni dopo ,il ventitre settembre 1859 “ IL GOVERNO DELLA TOSCANA Vista la Legge emanata il dì 4 settembre dell’anno corrente,la quale nella formazione delle Rappresentanze Comunali sostituisce l’elezione alla tratta; Visto il Regolamento elettorale in data di questo stesso giorno: Considerando essere necessario che il principio elettivo infonda nuova vita nelle Amministrazioni Municipali e che però senz’altro indugio tutti i Comuni della Toscana siano chiamati ad eleggere i loro Rappresentanti: Decreta: Art 1. I Gonfalonieri procederanno immediatamente alla formazione alle Liste degli Elettori e degli Eleggibili Delle loro Comunità,ed alle altre operazioni elettorali ad essi affidate dalla Legge del dì 4 Settembre e Dal Regolamento che prescrive il modo della sua esecuzione. Art 2. I Collegi elettorali di tutte le Comunità Toscane sono convocati per eleggere i loro Rppresentanti la Domenica 30 del prossimo ottobre Art.3. Quei Collegi che non riusciranno ad eleggere o a compire le elezioni in quella prima votazione,sono convocati nella Domenica successiva Art. 4. Il Ministro dell’Interno provvederà all’esecuzione di questo Decreto Dato in Firenze li ventitre Settembre milleottocentocinquantanove Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno B. RICASOLI Il Ministro della Pubblica Istruzione C. RIDOLFI FIRENZE,NELLA STAMPERIA GOVERNATIVA” Il decreto non denota niente particolare se non il fatto che nella prima volta che vengono convocati in Toscana i collegi elettorali per le elezioni comunali,le prime in Toscana,viene scelto come giorno quello della festività della domenica che ancora oggi è presente. Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
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