ASA - AUTONOMIA IDRICA ISOLA D’ELBA LOTTO I:
IMPIANTO DI DISSALAZIONE IN LOC. MOLA DA 80 L/S
E OPERE ACCESSORIE A TERRA E A MARE
PROGETTO PRELIMINARE - RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
3. ANALISI DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE
Al fine del raggiungimento degli obbiettivi di progetto in esame, in fase preliminare sono state approfondite diverse alternative progettuali. La scelta dell’opzione sviluppata è stata guidata da esigenze specifiche e condivisa in primo luogo con l’amministrazione comunale coinvolta.
Omissis ... "La prima soluzione alternativa successivamente analizzata è stata quella di realizzare una nuova condotta sottomarina in sostituzione dell’esistente. "
Omissis ..."Altre alternative progettuali analizzate sono state relative all’ubicazione dell’impianto. ...
Cioé ... tanto per essere chiari, ... questi fenomeni, quali soluzioni alternative al dissalatore hanno considerato e valutato SOLO un'altra condotta e interessato solo il sindaco di capoliveri, Barbetti.
Questo è quanto emerge dalla lettura della relazione del loro progetto.
113259 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]CITTA' DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR]
Nassirya 12 novembre 2003.
In un barbaro e folle attentato persero la vita 28 persone, e tra queste 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell'esercito e due civili, nostri concittadini impegnati in una missione internazionale di pace. Da allora tanti altri attentati hanno sconvolto il mondo civile costringendoci a una lotta continua a difesa della libert¢ e della democrazia del mondo occidentale. Oggi, in occasione del 14ᄚ anniversario, l'Amministrazione Comunale di Portoferraio, nella consapevolezza della loro grande professionalit¢ e immensa generosit¢, vuole ricordare a tutti che i volti e i nomi di coloro che persero la vita per dare pace e libert¢ al territorio iracheno martoriato dalla guerra sono indelebilmente impressi nella memoria, ed esprime la propria gratitudine a tutti coloro che lavorano ogni giorno in patria e nelle missioni internazionali per garantire la nostra sicurezza.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE
a Portoferraio un’equipe di operatori sanitari volontari esegue i previsti test [/SIZE] [/COLOR]
Neurologo, oculista, endocrinologo, dottori in medicina generale ed infermieri componevano il team di tutto rispetto che, volontariamente, hanno eseguito i controlli gratuiti su rischio o presenza del diabete ai cittadini che spontaneamente in numero rilevante si sono sottoposti a questi semplici, ma validi, esami.
Il test comprendeva la compilazione di un breve questionario, misura della circonferenza addominale, del peso, dell’altezza, della pressione arteriosa, del dosaggio della glicemia e controllo oculistico; il tutto eseguibile in pochi minuti e seguito da un colloquio consuntivo col medico.
È quanto è riuscita ad organizzare e realizzare domenica 12 novembre nei locali della Gran Guardia di Portoferraio, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Diabete, l’Associazione Diabetici Terzo Millennio Val di Cornia – Piombino - Elba, insieme a organizzazioni professionali di diabetologi, con la collaborazione del Lions Club Isola d’Elba, i cui soci medici si sono resi disponibili a far parte del team sanitario, e che solo tre giorni fa aveva promosso, nell’ambito di una settimana mondiale di lotta al diabete proposta dalla Lions International, un convegno pubblico sul diabete nell’adulto e nel bambino.
Le operazioni, che nella mattinata sono state ravvivate da una gara podistica per le vie del centro storico da concorrenti che indossavano una maglietta con la scritta “Diabete, no grazie”, si sono protratte dalla mattina sino alle 16 del pomeriggio registrando una soddisfacente affluenza di pubblico.
A proposito della TARI sulle pertinenze, il comune di Capoliveri, ha interpretato correttamente la normativa? Sarebbe opportuno intervenire da parte del comune stesso, anche su questo blog, per capire se errore c'è stato.
Con dispiacere apprendiamo che, nonostante le proteste che si levano da più parti, il dissalatore (eco-mostro 2.0, il primo è il gassificatore del Buraccio) si farà.
Si viene a conoscenza attraverso testate locali, che si sta ancora decidendo, se fare un secondo dissalatore gemello del primo o un’altra condotta, questa volta su Cavo, perché guardando una cartina geografica, qualcuno ha capito che la tratta è più breve! Questo ci fa capire in che mani siamo e con quale lungimiranza vengono programmati interventi di questa portata. Decisionismo emergenziale…
Prendiamo atto della vostra buona fede nell’ideazione e progettazione di questo primo impianto, ma secondo noi è sbagliata l’ idea di fondo: all’Elba l’acqua ce l’abbiamo, e tantissima, ma perché non vi fidate di quello che affermano i geologi del territorio? Perchè non dare loro credito?
Siete in grado di dimostrare che quanto affermano i geologi non corrisponda a verità? Su che basi affermate che nel sottosuolo dell’Elba non c’è acqua a sufficienza? Ci risulta che non sia stato fatto un serio bilancio idrico all’isola.
Alcuni geologi affermano che l’isola è potenzialmente autosufficiente. Sarebbe opportuno e assai vantaggioso economicamente, intervenire con ulteriori ricerche, per la realizzazione di nuovi pozzi, con una severa normativa sugli emungimenti privati, con la raccolta del ruscellamento, con la manutenzione e sostituzione della rete di distribuzione idrica, con modifiche ai Regolamenti Urbanistici per obbligare, almeno per le nuove costruzioni, a creare un sistema di recupero delle acque meteoriche, con campagne educative verso i residenti e gli ospiti per l’utilizzo consapevole di una risorsa limitata (anche se rinnovabile).
Comprendiamo che gli ingegneri abbiano un approccio sul problema idrico diverso dai geologi, per i primi è più naturale l’idea di “fabbricare” l’acqua, estraendola dal mare, piuttosto che cercarla ed estrarla dal sottosuolo.
Affermate con sicurezza che risolverete definitivamente il problema idrico dell’Elba, ma non è vero; la vita media di un dissalatore è 20/25 anni. Sicuramente non noi, ma i nostri figli si ritroveranno a ridiscutere su questo stesso problema, con in più un mare irreversibilmente inquinato dagli scarichi del concentrato salino e dalle sostanze chimiche usate per il lavaggio delle membrane, che per tutti questi anni avrete scaricato in un golfo chiuso come è il Golfo Stella.
Si, ci avete detto che le sostanze chimiche non saranno scaricate in mare, ma nella pubblica fognatura… peccato che anche questa scarica in mare (senza alcun pre-trattamento).
L’emergenza idrica dei 30/40 gg l’anno, non potrà essere risolta né con uno, né con due dissalatori, perché gli impianti produrrebbero tutti i giorni h24, una quantità costante di acqua. Con una produzione costante, senza un grosso serbatoio o tanti piccoli, non si riesce a coprire il picco di agosto.
Vorrei girarvi alcune delle domande che si pongono le centinaia di persone, che hanno firmato contro la realizzazione del dissalatore:
“Ma è possibile che persone che non conoscono la natura dell’isola, (se la conoscessero sfrutterebbero l’acqua del nostro sottosuolo), possano passare sopra le nostre teste ed imporci un impianto industriale in una zona come Mola e possano distruggere una spiaggia bella come Lido?”
Ma è possibile che persone, pagate (molto bene) da noi con i soldi delle nostre bollette, non debbano tener conto di quello che pensiamo e di quello che vogliamo?
Ma perché prima di costruire il dissalatore non cambiano le tubazioni? Immettere l’acqua, che costerà di più, in un colabrodo, è un controsenso! Questo concetto lo aveva espresso anche Enrico Rossi, in una lettera del giugno scorso ai gestori toscani, anche ad ASA; peccato che ora se ne sia dimenticato! Politici con memoria corta.
Per una soluzione definitiva che assicuri autonomia idrica all’Elba è necessario lavorare su diversi altri aspetti, prioritari rispetto ai dissalatori:
Azzeramento delle perdite. Potenziamento dei serbatoi di accumulo. Un serio bilancio idrico. Studio che avrebbe dovuto fare da tempo ASA, e che risulta non aver ancora fatto, dopo 15 anni di gestione.
Però ci fa piacere sapere che sareste disponibili a recepire alcuni nostri suggerimenti, avevamo avuto l’impressione, che durante il primo incontro, le nostre idee fossero state liquidate con un compassionevole sorrisino di sufficienza.
Da rumors, pare che l'unico supermercato nel centro di CAPOLIVERI resterà chiuso per molto tempo. Va detto che in effetti nessuno ha notizie certe, per cui sarebbe opportuno sapere dagli amministratori di CAPOLIVERI quando il supermercato di via Mazzini riaprirà i battenti. La chiusura dell'unico supermercato del centro storico ha reso ancora di più problematico fare spesa per i molti anziani che risiedono nel centro storico.
Nota-Un utente anziano che specialmente in inverno ha problemi a recarsi negli altri due supermercati ubicati fuori paese.
Riprovo a spiegartelo, forse sono stato troppo sintetico.
I soldi della gestione associata, nel precedente accordo, vengono divisi in parti pari tra i comuni, tranne PF a cui spetta qualcosa in più per motivi di peso logistico (la stragrande maggioranza dei passeggeri transita dal nostro porto).
Adesso si aprono due scenari:
1) L'accordo rimane quello e si va avanti.
2) L'accordo salta e ci si rimette al tavolo a discutere.
Nel primo caso anche se il comune si è fuso (semplifichiamo perchè ancora non è accaduto e probabilmente accadrà formalmente dopo la divisione degli introiti), la nuova rio prenderà due quote perchè il nuovo RIO (di cui non sappiamo il nome) subentra in tutte le posizioni attive e passive (tassa di sbarco, riscossione tari, pagamenti dei dipendenti etc etc).
Nel secondo caso la situazione è molto più complicata. Io non posso dirti cosa accadrà perchè dipende tutto dalla capacità di trattare del nuovo sindaco e da quanto sarà compatto il fronte degli altri comuni. Come per la precedente tornata però ci sono delle leve di contrattazione che possono essere utilizzate, prima su tutte la scelta tra tassa di sbarco e tassa di soggiorno. l'Elba di solito sceglie la prima perchè la seconda metterebbe in concorrenza i comuni e si sà che il cartello rende più della concorrenza. Da questo punto di vista avere due porti potrebbe avere un peso non indifferente.
Spero di essere stato chiaro.
Dalla torre del martello è tutto
Il futuro dissalatore che verrà costruito in loc. Mola nell’Isola d’Elba, per il suo funzionamento (visto che agiranno numerose pompe elettriche) avrà bisogno di molta energia. Io proporrei il posizionamento di un grande impianto eolico, disseminare il territorio di areogeneratori sarebbe un bel risparmio per noi utenti, oltre all’acqua ci ritroveremo anche la bolletta meno salata!!!
Vabbè, ora ci hai spiegato alla grillina dove si trova il maligno , la prossima volta ci spiegherai come si fa a sconfiggerlo?
Campese
Tappare o buchi della rete, dissalatore, invaso/serbatoio ben dimensionato e attenzione ai consumi.
Questa è la soluzione e piantiamola qui!
H2O
[SIZE=1]PARLATE, PARLATE DI ACQUA E DISSALATORI, INTANTO NON PIOVE E I FUNGHI NON SI VEDONO, PER0' LE NUOVE COSTRUZIONI E NUOVI POSTI LETTO AUMENTANO ANCHE SENZA ACQUA A DIFFERENZA DEI FUNGHI. NON CI CREDETE? VI INVITO A GIRARE IN LUNGO ED IN LARGO IL TERRITORIO COME FACCIO IO.[/SIZE]
RETE IDRICA ELBANA
E' mai possibile che con tutti i cervelloni che abbiamo e che sfornano soluzioni a cappellate, non ci sia un cane che si prenda la briga di dire quali siano i limiti-caratteristiche operativi della rete idrica Elbana in particolare qual è la portata max sopportabile? ASA potrebbe soddisfare queste curiosità o i dati sono secretati?
Grazie
Sono un turista ormai stanziale da oltre 20 anni e posso fare alcune consideraqzioni sulla mia esperienza personale. Non piove più come una volta , non facciamoci fregare da chi sostiene il contrario, piove a bomba d'acqua e questa non penetra e fa solo danni eppoi le bombe sono stanziali magari allagano marina di campo e a marciana marina c'è il sole. Non si vuole il dissalatore perchè deturpa il panorama mentre l'edilizia selvaggia che si vede nella stessa zona è accettata da tutti , eppure più case vogliono dire più turisti e questi vogliono l'acqua in abbondanza e ,udite udite, la vogliono in estte quando l'acqua è razionata. Il raddoppio della conduttura è un controsenso perchè in estate l'acqua manca anche in val cornia e se questa non c'è il raddoppio non raddopia niente . l'unica osservazione sensata è limitare le perdite nella distribuzione e intervenire tempestivamente quando ci sono avarie. Bucare il granito del capanne mi pare una cosa avventata , costosa e forse pericolosa ( ci saranno forse sostanze pericolose radioattive , amianto o altro ? ) . Insomma l'unica vera soluzione al problema è limitare il turismo , impedire che sbarchino milioni di persone , si conteggia l'acqua disponibile e si fanno passare turisti contati in funzione di questa. Certo che un'isola che vive di solo turismo , senza acqua o con acqua calmierata , con un ospedale in crisi, strade da terzo mondo e trasporti indecenti merita solo il prezzo elevato dei traghetti il vero e sono unico filtro alle invasioni di massa
Caro Ivano, tu poni il quesito e la questione più importante. Il metodo prima del merito.
Perché, mi domando, dobbiamo sempre essere trattati peggio delle pecore, visto che anche un umile pastore ha rispetto dei suoi animali????????
In un territorio come il nostro, dove tutti spesso si sperticano a richiamare il senso di appartenenza e di responsabilità nella attenzione generale del territorio, dove spesso siamo vessati per banalità, dove anche solo tre moto in un sentiero del Parco portano a richiami da più parti, alcune anche blasonate, possibile far passare certe decisioni sulla testa senza un minimo di coinvolgimento, consapevolezza e condivisione????????????
E' lecito quindi pensare che quando ci sono interessi economici e giochi di potere, come mere scelte di convenienza politica, si è disposti a forzare la mano con la logica che in definitiva a parte un poco di baillame poi ce ne faremo una ragione!!!!!
Entrando invece nel merito anche un cretino non si affannerebbe per riempire una pentola bucata, se non dopo averla stagnata nel miglior modo possibile.....
E le esperienze, vedi la Sanità, i trasporti, il famoso rigassificatore, il tribunale, le barriere di Piombino, i fanghi campani... ci dicono che anche oggi il metodo non cambia.
Stupisce il grado di resistenza degli elbani e non meno il silenzio passivo e accondiscendente di almeno una buona parte dei nostri rappresentanti amministrativi, preferisco coloro a torto o ragione almeno esprimono il loro punto di vista.
Ecco che decade anche a livello generale quel senso di tutela, attenzione, amore, rispetto e cura, per un territorio ove solo a comodo si esaltano le sue peculiarità.
Nel principio delle ATO vi è l'armonizzazione di un'area vasta, in cui nel contributo collettivo anche di risorse insite nel territorio, si armonizza la funzionalità, questa è la logica per cui la Val di Cornia deve contribuire nel caso non bastassero le risorse idriche locali, purtroppo questo legame si ricorda solo e più facilmente nel costo del traghetto e si oscura nei momenti topici.
L'Elba non può solo svolgere il ruolo di Perla del Tirreno ad uso e consumo di uno sviluppo diportistico che vede l'uso delle nostre bellezze solo gratuito e da richiamo al turismo costiero, la stessa Val di Cornia per propri fini esalta e pubblicizza l'arcipelago toscano.
Il o i dissalatori possono essere effettivamente strumenti di salvaguardia emergenziale, solo se ubicati idoneamente, coadiuvati da stoccaggi, solo dopo aver ripotato a valori civili le perdite idriche, non meno con il raddoppio del collegamento sottomarino.
Sarebbe certamente difficile essere contrari davanti ad un piano che trasuda saggezza, interesse collettivo, e non prepotenza.
Non ci resta che belare, forte ed a oltranza... beeeeeee...
Ancora dibattiti e belle parole, ma la soluzione a mio avviso è una sola. Uno sciopero della fame "a staffetta" di tutti gli elbani, del tipo di quello che è stato fatto per lo ius soli, anche da ministri della repubblica italiana. Forse in questo modo si potrebbe arrivare ad una conclusione positiva a proposito della sanità elbana che NON interessa solo i residenti dell'isola ma anche migliaia di turisti che scelgono di passare le loro vacanze all'isola d?Elba.
PS- Io Paolino l'Arrotino sono a disposizione.
Scopri se hai pagato più del dovuto la tassa sui rifiuti (TARI)
di Giuseppe L'Abbate, portavoce MoVimento 5 Stelle alla Camera
Ad ottobre 2016 ho presentato una interrogazione parlamentare per sollevare il problema dell’errato calcolo della "quota variabile" della Tari, la tassa sui rifiuti. La Tari, infatti, si compone di due quote: una fissa, in funzione dei metri quadri degli immobili, e una variabile che dovrebbe cambiare in funzione del quantitativo reale di rifiuti prodotto ma che, in mancanza di strumentazioni adeguate, i Comuni calcolano in rapporto ai componenti dell’utenza.
Quel che è accaduto è che, per quanto concerne le pertinenze (ovvero i garage, i box, le cantine, le mansarde, le soffitte, etc..), tanti Comuni hanno inserito nel conteggio anche la quota variabile per ognuna di esse: quindi una famiglia composta da 4 persone diveniva magicamente di 5 se possedeva un box, di 6 se deteneva anche una cantina, di 7 se vi era anche una soffitta nella propria utenza domestica. Basta un esempio, preso da una bolletta di un contribuente a far comprendere la portata dei possibili rimborsi: circa 70 euro l’anno pagati ingiustamente dal 2014, in pratica quasi 300 euro totali! Un errore sollevato anche da Il Sole 24 ORE ma che ha avuto un chiarimento solamente dopo la risposta alla mia interrogazione data dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.
Per verificare se nel tuo Comune la Tari è stata calcolata in maniera errata ti basterà, pertanto, prendere una bolletta della tassa rifiuti e controllare se oltre all’utenza “domestica” principale sono presenti altre voci “domestica – accessorio” e se è presente il valore “tariffa variabile”. Qualunque cifra riportata è, dunque, ILLEGITTIMA.
Per fare ricorso, sarà sufficiente protocollare o inviare per raccomandata a/r, al Comune che ti ha richiesto il pagamento in eccesso in questi anni, un modulo con la copia delle bollette pagate ingiustamente. Trascorsi 90 giorni, se non si è ottenuta risposta o se è stato esplicitato un diniego, puoi fare ricorso alla Commissione tributaria locale.
...Si parla tanto di Dissalatore..oramai i"POTENTI" hanno deciso di costruirlo ed i "Sudditi Sindaci" hanno accettato passivamente senza ascoltare la propria gente........
ma un' altra cosa vorrei sottomettere alla Vs attenzione oltre a tutta l'acqua che si perde per la rete colabrodo(circa il 40/50%)...
Quante persone,elbane e turisti,bevono l'acqua dai rubinetti delle proprie case e/o alberghi? Non credo molti visto la qualità ed il colore di quest'acqua......Perchè non viene fatta anche un indagine di quante BOTTIGLIE DI ACQUA VENGONO comprate nei negozi? E io pago..........oltre l'acqua in bolletta ovviamente...
BASTA..ci prendono per il c..o.....Ora comandano solo i TECNICI,ha ragione Italo Sapere.......
Bisogna cambiare questo sistema marcio......
[COLOR=darkred][SIZE=5]A PORTOFERRAIO ANCHE IL TEMPO SI E’ FERMATO … [/SIZE] [/COLOR]
Ormai sono giorni che il vecchio orologio della Porta a mare è fermo … probabilmente si tratterà di un guasto serio che nessuno dei nostri maestri orologiai riesce a riparare ...facendo un facile paragone è un pò come le strade di Portoferraio , che nonostante le imminenti feste Natalizie ,le anticipate luminarie e le ultime toppe tappabuchi di tecnici specializzati , rimangono a testimoniare una crisi che non crediamo solo economica ….
Tornano all’orologio vanto e orgoglio di quell'artista che fu Nanni Calafati che lo curava come un figlio…e nella nostra memoria rimasto l’unico in grado di restituire ai Portoferraiesi la dimensione esatta del tempo che inesorabilmente passa…. 🙁
Il dubbio espresso da Remigio da Varagine, a mio avviso pesa come un macigno ed è bloccante.
Se è vero, come pare sia vero, che il fabbisogno idrico Elbano di Luglio e Agosto cuba per circa 4 milioni di mc. di acqua, ammettiamo pure di reperirli, la rete è in grado di trasportare circa 60-70mila mc. di acqua al giorno alla pressione di esercizio? Se così non fosse o si pensa di pompare ad una pressione tripla col rischio di far saltare in aria tutta l’Elba oppure……..?
Mentre i 4 milioni di mc. di acqua che servono nei due mesi si possono trovare o con dissalatori o con serbatoi Meneghin o con una ventina di bettoline da 250000 tonnellate ormeggiate in rada o sa la miseria con cosa, dimensionare la rete idrica Elbana come per una città da mezzo milione di abitanti, se già non lo è, la vedo dimolto bigia.
C’è qualcuno che ha dei dati certi in proposito, cioè dei dati relativi ai limiti di esercizio della nostra rete?
Grazie
Alberto F.