Perchè non prova a rivolgersi ad un idraulico? Magari installando un’autoclave, risolve il problema come hanno fatto qualche migliaia di persone.
Saluti
113395 messaggi.
Le mie battute, bagaglio di una irrinunciabile cultura goliardica-livornese, non vogliono minimamente 'ridicolizzare' il suo progetto che reputo invece ineccepibile, come ho gia detto, da un punto di vista ingegneristico.
Non concordo sull' efficienza della soluzione, quella dei 25 Km di tunnel, per il semplice fatto che la pioggia è una variabile così critica e sempre più critica, da non poter giustificare impegni progettuali di tale portata all'insegna della continuità e dell'autosufficienza idrica. In ingegneria sono richieste garanzie piuttosto che 'buone probabilità' o divine provvidenze. Ecco che la strada della continuità e dell'autosufficienza non può essere altro che quella sicura della progressiva produzione garantita dai dissalatori,non a caso oggi al centro dell'attenzione di tutto il mondo. E' evidente che la nostra rete vada sistemata e resa efficiente e che si debba anche continuare ad attingere acqua di produzione classica, ma saremmo dei ciechi e sordi se non riconoscessimo che il paradigma delle fonti dell'approvvigionamento idrico è ribaltato cosi da considerare la dissalazione sistema primario e acque meteoriche, sistema secondario.
Concordo pienamente con lei sulla assoluta necessità di dotarsi di un invaso-volano da almeno 200.000-300.000 mc a garanzia della piena continuità del servizio e unica soluzione percorribile per far fronte alle punte estive che altrimenti rimarrebbero insoddisfatte. Francamente mi preoccupa il quasi silenzio su questo punto che, a meno di clamorose cantonate di valutazione, a me pare essere il fattore critico di successo per un corretto esercizio.
Riese
Caro riese, a parte la sua tortuosa ed impalpabile contro risposta, non voglio fare a ping pong con Lei, su un problema a dir poco controverso, sarebbe stupido farlo. Voglio solo precisare alcune cose che mi riguardano, per come è stato interpretato il mio messaggio:
io non mi reputo un trascinato che accetta passivamente le tesi altrui, cerco solo di portare un benefico contributo per l'Elba e per gli elbani, sostenendo personaggi che hanno il mio stesso scopo, che non è ne politico ne economico. Non mi sono mai posto il problema di fattibilità della galleria deposito sul monte Capanne, non ne ho mai parlato ma non ho mai pensato che fosse impossibile farla, visto che oggi si fanno cose ben più onerose. Io, come ho già detto nel precedente messaggio, parto da un presupposto che è quello che il dissalatore non può TECNICAMENTE risolvere il problema e la sua costruzione sarà senza alcun dubbio un danno per l'intera comunità elbana. Ai tecnici veri, quelli non politici, per intenderci, l'onere e l'onore di trovare altre soluzioni. Se Lei come me vuole bene alla sua terra ed alle sue tasche, faccia le valutazioni che ritiene più opportune ma si ricordi che non ha la verità in tasca.
PRESSIONE DELL'ACQUEDOTTO
Riscontro messaggio 87692 del 22.11.2017
Sig Pier . L’ho detto e lo ripeto qui. I problemi di pressione della rete di distribuzione acqua elbana sono difficilissimi da risolvere. Nel suo caso non lo saranno mai perché il gestore tenderà giustamente a ridurre la pressione per ridurre le perdite di una rete colabrodo. Esiste un solo rimedio parziale ed è quello di avere tanta acqua di basso costo in modo da ridurre le spese delle enormi perdite ed anche dele bollette. Purtroppo si sta facendo il contrario: si produrrà acqua molto molto più cara di quella attuale con costi altrettanto più elevati perché la metà dell’acqua desalinizzata andrà perduta nel terreno. Lei si immagina invece se con quei soldi si costruisse un serbatoio da 200 000 o 300 000 mc e lo si riempisse d’autunno, inverno e primavera lasciando poi l’acqua a riposare sotto terra al buio ed al fresco per poi d’estate coprire ampiamente i consumi con tale acqua infinitamente meno costosa. Non si lusinghi : questo non si farà mai e purtroppo quelle spese che la preoccupano non possono che aumentare e di molto! :bad:
X Tutti i msg e le considerazioni sui problemi dell'acqua.
Non ho nessuna conoscenza dei problemi e delle varie soluzioni prese in cnsiderazione, voglio citare una mia situazione e quindi fare una logica considerazione.
La mia casa è a 35 m. slm, ho una pressione costante intorno ad 1 Atm , avendo messo una doccia che "dovrebbe" avere una sorta di getti idromassaggi, ho costatato che basta appena per gestire la grossa doccia in alto.
Poichè ho una cisterna e quindi avevo previsto una pompa per l'emergenza, ho dovuto metterla in funzione sempre , anche perchè se usiamo l'acqua in due , questa quasi non esce dalla doccia stessa. Ho chiesto un intervento di ASA, un bel pò di tempo fa, sono venuti e considerando l'altezza hanno detto che potevano spingere un pò di più la pressione a monte, ma non troppo altrimenti sarebbero saltate le tubature che portavano l'acqua a casa mia e dintorni.
Dopo qualche giorno ho montato un contatore elettrico sulla linea della pompa per vedere il consumo , ad oggi sono 468 KW il cui costo va ad incidere su quello dell'acqua.
Faccio presente, che mai è stato fatto l'aumento di Atm , così sono sempre a
08-1 max.
Deduzione che anche se a detta di molti esperti Sig. Meneghin compreso , la sostituzione delle condotte sarebbe di difficile esecuzione, dico che se mai si comincia , mai si finisce e come direbbe Totò e io pago e fra un pò pagheremo anche di più,
Un ringraziamento anche a Luciano Campitelli per le sue logiche argomentazioni .
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L'ELBA NON RISOLVERA' MAI IL PROBLEMA IDROPOTABILE [/SIZE] [/COLOR]
Riscontro messaggio 87681 del 22.11.2017,
La cosa più grave che si commette anche all’Elba come nel resto d’Italia è la mancanza totale di una strategia di base in tutti i servizi importanti e quando qualcuno la propone lo si critica per la sua onerosità. Anche lei caro signore ridicolizza e scambia il progetto generale di risoluzione del problema idropotabile Elbano da attuarsi in un futuro forse molto lontano con la autonomia idrica dell’Elba dal Continente per quello che non è. Fa dello scherzo considerando i 25 Km di serbatoio galleria una cosa mostruosa. Ma provi a tornare all’attualità e cominci a pensare ai soli 3-4 Km che si potrebbero costruire con la stessa cifra che quanto prima si spenderà per un dissalatore il quale, da solo così come previsto e senza serbatoio annesso, non servirà a nulla. Mentre 3-4 Km di galleria costituirebbero un invaso di 200.000 – 300000 (trecentomila mc) di grandissima utilità. Il dissalatore che si va costruendo nella realtà è una struttura difficilissima da gestire con costi enormi per produrre una portata continua di acqua del mare dissalata pari a soli 40 l/sec e modificabile soltanto con la diminuzione della stessa. Stiamo parlando di una portata ridicola se paragonata a quella assolutamente sconosciuta all’Elba in quanto in questo posto si considerano solo come essenziali le migliaia di mc d’acqua che bisogna produrre nel corso di un'intera annata. Un modo come un altro per nascondere i problemi veri. Nessuno nomina (perché non la conosce e non se ne preoccupa minimamente) né parla mai di quella portata che occorre nel periodo di punta per soddisfare le richieste dell’utenza . Potrebbe trattarsi ad esempio di ben 500/700 l/sec di fronte ai quali i 40 l/sec del dissalatore fanno semplicemente ridere . Nessuno fa presente che la richiesta di punta estiva dell’Elba non viene mai soddisfatta. In realtà le soluzioni adottate nel passato anche recentissimo per farvi fronte sono state il ricorso all’alimentazione turnaria con i gravi pericoli che corre l’utenza nell’usare acqua che ha assorbito dal terreno, ogni volta che viene rimessa in pressione la rete rimasta chiusa per ore, tutti i possibili inquinanti ed inoltre per aver depresso la falda dei pozzi una decina di metri e più sotto il livello del mare con la conseguenza che la portata emunta dai pozzi in quel frangente non è affatto acqua potabile ma solo acqua salmastra che è pericoloso immettere in rete e che, oltretutto, provoca la risalita entro il terreno del cuneo salino con tutti i problemi che ne possono derivare.
Non si vuol capire che quello che manca all’Elba e che bisognerebbe costruire prima di tutto e con qualsiasi modalità di esecuzione, è un grande serbatoio di accumulo indispensabile qualunque sia la soluzione idropotabile definitivamente scelta; è necessario sia per consentire al dissalatore di funzionare a portata costante offrendo però la possibilità di immettere in rete le portate di punta, sia per attenuare i prelievi di punta dalla Val di Cornia oramai allo stremo, per dar tempo alla eventuale riparazione della condotta sottomarina, per immagazzinare la portata esuberante e presente negli acquedotti elbani nelle ore notturne e comunque di scarso consumo per poi poterla immetterla in rete a momento opportuno. Ecco questo problema non è proprio sentito. Ci si figura le enormi difficoltà che sorgerebbero per costruire un’opera completamente sotterranea e che quindi non disturba nessuno quando i altre zone e sotto montagne anche preziose come le Dolomiti si scavano tre o quattro Km di galleria stradale senza alcun problema: solo all'Elba non sarebbe possibile farlo.!
Anche le dichiarazioni sulla scarsezza delle piogge sull’Elba non sono suffragate da dati veri. Esistono misure reali in base alle quali negli ultimi 20 anni il volume annuo piovuto all’Elba non è affatto diminuito, quelle che sono molto cambiate sono le modalità che sono attualmente caratterizzate da piogge molto intense che cadono durante periodi brevissimi. La soluzione di questo problema non và ricercata nella costruzione di un dissalatore bensì sulle modalità di raccogliere i grandi volumi idrici che invece vengono lasciati scaricare inutilizzati a mare. In questo senso un serbatoio -galleria avente un grande sviluppo longitudinale ne faciliterebbe la raccolta.
Il guaio principale è quello di sempre: ci si accorge dei gravi problemi sempre troppo tardi ma pronti a criticare, senza dati di fatto, le proposte che vengono presentate. Ne fa testo l’ottimo progetto redatto una ventina di anni or sono dal prof. Megale dell’Università di Pisa con il quale si proponeva di ricavare un grandissimo serbatoio sotto la piana di Marina di Campo tramite un diaframma di impermeabilizzazione che isolava dal mare la piana stessa: chi lo ha preso in esame?. Nessuno, né le autorità e nemmeno quelli che pontificano oggi sui vari blog senza avere in mano dati di sorta.
Chapeau Riese,
pochi discorsi precisi e soprattutto ‘circoncisi’.
Mi ha fatto morire di risate con la sortita della’Circoncisione del monte Capanne’, ci manca Mosè che picchia bastonate sui blocchi di granito sopra La Zanca per completare il quadretto.
Saluti, Simona.
[COLOR=darkred][SIZE=5]Giornata internazionale contro la violenza sulle donne [/SIZE] [/COLOR]
L’assessorato alla pubblica istruzione e pari opportunità insieme al comune di Portoferraio vi invitano a partecipare al laboratorio gratuito di teatro danza con performance finale.
Rivolto a cittadinanza,amatori e performer
Sabato 25 novembre 2017 dalle 15 alle 17.30 laboratorio
Ore 18.00 Performance pubblica.
Numero massimo partecipanti 25
Condotto da Angela Ianni performer danzatrice e operatrice in teatro sociale
Per info. e prenotazioni 3492588367/ 3497747372
Presso comune di Portoferraio sala consiliare.
Il percorso è centrato sul tema della violenza sulle donne
Inizialmente saranno fornite basi tecniche incentrate sull’ascolto e sulla conoscenza del proprio corpo, nell’ottica di raggiungere una padronanza e una consapevolezza maggiore del proprio vissuto psicomotorio,
Attraverso la sperimentazione del movimento, dell’espressività corporea e teatrale, si crea uno spazio condiviso nel quale poter manifestare il valore di ognuno, risvegliando la bellezza nelle nostre differenze. Il laboratorio si concluderà con una performance di danza urbana davanti al comune di Portoferraio.

Caro riese, da noi si dice: " c'è chi sia e c'è chi voga". Lei è uno di quelli che "sia". Mentre il dott. Campitelli bontà sua, sa remare e rema alacremente per ottenere un buon risultato. Lei non solo non sa remare ma non sa neppure ragionare e capire: IL DISSALATORE, LA GIRI COME VUOLE, NON RISOLVE TECNICAMENTE IL PROBLEMA. E' da questa base che dobbiamo partire, non dai discorsi qualunquisti. Faccia un elenco di tutti i dissalatori che, a Sua conoscenza sono stati costruiti; porti qualche dato tecnico a supporto delle Sue tesi e forse qualcuno può stare dalla Sua parte. La siccità non interessa solo l'Elba, interessa anche il continente; non vedo però da altre parti questa frenesia per l'acqua. In campo medico, prima c'è la prevenzione, poi c'è la cura e in extremis si passa all'operazione. PENSI!!!
Sig. Luciano Campitelli, SI, VABBÈ, MA LANCILLOTTO…. ?
Dopo questa popò di cazziata Urbi et Orbi a chi è preposto all'approvvigionamento ed alla distribuzione della risorsa idrica elbana, insufficiente oggettitavente e certamente non gestita al meglio, non può non indicare una soluzione radicale al problema. Ce la illustri, così gli elbani tutti, ma più che altro gli operatori turistici elbani, si tranquillizzano. Vede sig. Campitelli, forse a causa dei 'falsi' allarmi sui cambiamenti climatici che renderebbero sempre piu critico l'approvvigionamento idrico a livello mondiale, isole comprese, sia per utilizzi civili che industriali, cresce la consapevolezza che si debba seguire l'esempio di molti paesi guidati da amministratori più avveduti e lungimiranti. Questi infatti, con tutto il rispetto per la divina provvidenza, puntano moltissimo sulla dissalazione per assicurare nel prossimo futuro ed ancora di più nel medio, la disponibilità della risorsa acqua sempre più svincolata dalla volontà degli dei e dalla sete crescente degli uomini.
Benissimo ha fatto Barbetti che nel suo grande piccolo, ha guardato lontano sposando la soluzione del dissalatore, un primo importante passo verso la vera soluzione. Bravo! Ha capito che oltre che integrativa può essere vista anche come risorsa alternativa se sarà necessario, data la possibilità di crescita modulare degli impianti. Di fronte alla inauspicabile, ma reale possibiltà di un disservizio importante nella stagione estiva della condotta della Val di Cornia vuoi per incidente, vuoi per indisponibilità di approvvigionamento, è possibile accettare supinamente uno scenario che vedrebbe l'evacuazione dell'Elba? Perchè un amministratore non dovrebbe pensare ad una simile eventualità e preoccuparsene prendendosi carico delle scelte? C'è da stupirsi di chi non fa queste considerazioni, chi è eletto ad amministrare la cosa pubblica, ne dovrebbe fare molte di piu di queste considerazioni e non svicolare sperando in dio chiamandosi fuori dalle proprie responsabilità per paura di perdere il consenso dei peones.
Tornando a noi, qual'è l'alternativa che possa offrire le stesse garanzie di modularità per erogare fabbisogni presumibilmente via via crescenti, sig. Campitelli?
Altri pozzi che per bene che vada, succhia che ti risuccia, finirebbero col tirare fuori barili di colifecali con gli scarponi, visto il modo in cui smaltiamo i liquami? E poi, con una piovosità media sempre più scarsa, come si può contare su questo tipo di approvvigionamento e perdipiù assicurarlo, senza impegnarsi su soluzioni alternative? Si dia on'occhiata agli investimenti che i paesi piu accorti fanno sulla produzione di acqua dolce per dissalazione, si legga quali sono le motivazioni della scelta e quali le risposte sullo smaltimento dei materiali di risulta. Se si considera che nel 2016, a livello mondiale, sono stati impegnati circa 1.883 miliardi di dollari (1,75% del Pil mondiale) in ricerca sulla dissalazione, forse è bene trattare l'argomento con un po piu di attenzione alla documentazione con professionalità piuttosto che con la pancia alla stregua dei commenti di una partita di pallone. Con tutto il rispetto per gli sforzi, perchè da un punto di vista ingegneristico non fa una piega, ma il progetto della Circoncisione del monte Capanne che pare sia l'unica soluzione alternativa documentata , uno sbotto di 25 Km di tunnel nel vivo granito per raccogliere l'acqua piovana, sempre che piova, non mi sembra la miglior soluzione che può sposare un'amministrazione o chi per essa, per quanto si possa considerare oltremodo stupefacente.
Riese
Anche ora, approfittando della stagione buona, le bici continuano a percorrere le strade di CAPOLIVERI in senso contrario, in particolare la via XXV luglio e la via Mellini..
Ringraziamo tutti noi elbani il grande Luciano Campitelli che dimostra davvero di essere l'unico con le palle per fronteggiare il problema DISSALATORE........che ASA ci vuole far digerire per forza sostenuto guarda caso dal solo PD ...Non è che GATTA CI COVA?????
Sosteniamo tutti insieme le valide tesi di Luciano contro l'impiego del Dissalatore....e speriamo che vengono sostituiti gli attuali dirigenti di ASA
21 Novembre 2017
Partecipa alla scrittura delle leggi del M5S
Tari, ora chiarezza sui rimborsi. Il MoVimento non molla
di MoVimento 5 Stelle
Vi ricordate la storia della TARI che avete pagato in più denunciata qualche giorno fa dal nostro portavoce Giuseppe L'Abbate? Bene. Il MoVimento 5 Stelle aveva ragione su tutta la linea. E lo stesso ministero dell’Economia, nell’incipit della sua circolare di chiarimento, dà atto al MoVimento di aver portato alla luce gli errori clamorosi nell’applicazione della Tari da parte di molti comuni. Una vittoria, in particolare, per il nostro Giuseppe, firmatario dell’interrogazione che il 18 ottobre scorso ha fatto emergere gli abusi a danno di molti cittadini nel calcolo della quota variabile della tariffa rifiuti.
Ecco cosa intendiamo quando diciamo che il MoVimento 5 Stelle è in Parlamento per fare da ‘apriscatole’: si tratta di lavorare, studiare e approfondire i temi per mettere in luce le storture del potere o anche più semplicemente le sviste delle amministrazioni, che magari derivano da una eccessiva complessità e scarsa coerenza delle regole.
In queste ore è partito lo scaricabarile tra i livelli di governo circa le colpe che abbiamo evidenziato con la nostra azione parlamentare. Da una parte, ci sono le mancanze degli ultimi esecutivi che non hanno sorvegliato a dovere e non hanno controllato i regolamenti, mentre dall’altra parte anche l’Anci, l’associazione dei sindaci, non ha fatto bene il proprio dovere e ha suggerito erroneamente di moltiplicare la parte variabile per le pertinenze.
Inoltre, molti aspetti e casi particolari non sono stati chiariti. Il MoVimento 5 Stelle porterà all’attenzione di Palazzo Chigi le numerose istanze e le richieste che ci giungono dai diverse città coinvolte nella vicenda. Al contempo, non sono state ancora rilasciate delle linee guida per la restituzione delle somme sborsate in maniera non dovuta dai contribuenti in questi quattro anni. Il MoVimento tornerà dunque a interrogare il governo per chiedere chiarezza sulle procedure da intraprendere e per comprendere le responsabilità dei diversi enti che sarebbero dovuti intervenire in tempo per evitare questo caos.
scusate ,ma questo sig CAMPITELLI è UN ALIENO, ha detto un sacco di cose sensate,non puo essere umano,comunque state pur certi che non gli daranno ascolto
Egr Dott. Campitelli, vorrei ringraziarLa a nome mio e di quanti hanno a cuore l'Elba, in tutte le sue specificità. La ringrazio anche a nome di coloro che pur amando l'Elba, sono trascinati innocentemente da quei marpioni disonesti, NON ELBANI, che utilizzando il potere politico ed economico (non loro), sovvertono tutte le leggi scientifiche e perfino morali per false buone finalità. Le Sue"riflessioni",sono un trattato tecnico ben circostanziato, pieno di NUMERI, di citazioni, riflessioni che poche persone avrebbero potuto donarci meglio di Lei. Per me il Suo intervento è pure oggetto di ammirazione, per il coraggio avuto nell'esporsi in prima persona a questa potente lobby di affaristi politici che fregandosene dei danni che potrebbero causare a tutti gli equilibri esistenti all'Elba, da quello naturalistico a quello biologico, portano avanti in modo insensato un progetto che non può che essere un danno per la nostra Isola.
GRAZIE Dott. Campitelli, l'Elba ha bisogno di persone come Lei.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL 2017 E’ +7%, SUPERATO IL MILIONE DI BIGLIETTI VENDUTI PER UN INCASSO DI 2.938.000,00€. COSI’ LA GESTIONE ASSOCIATA CERTIFICA LA CRESCITA DELL’ISOLA SUI MERCATI TURISTICI. BARBETTI “ELBA VINCENTE” [/SIZE] [/COLOR]
“Non più solo dati positivi, ma una vera e propria certezza: l’Elba, con il suo + 7,03% rispetto agli anni precedenti, è in costante crescita ed è tornata a competere sul mercato turistico nazionale ed internazionale. Quest’anno l’incasso del Contributo di Sbarco è stato di 2.938.000,00 euro”.
Lo ha dichiarato Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri, comune capofila della Gestione Associata per il Turismo dell’Isola d’Elba, dopo l’ultimo resoconto dei dati forniti dall’Ufficio Gestione Associata per il Turismo, che raccoglie i “numeri” trasmessi dalle compagnie di navigazione di linea relativi ai passaggi nave venduti - soggetti a contributo di sbarco - per raggiungere l’Elba durante il 2017.
“Parliamo di un dato quasi definitivo – spiega Barbetti - mancano meno di due mesi alla conclusione del 2017, ma già adesso possiamo dire che si è trattato di un anno ottimo, che ha portato grandi risultati per il comparto turistico elbano.
I dati più interessanti riguardano l’inizio della stagione turistica, soprattutto il mese di giugno che ha fatto registrare un incremento significativo rispetto al passato (181.504 biglietti venduti, contro i 156.809 del 2016 e i 139.081 del 2015).
Ma tutto il 2017 ha regalato grandi risultati, tanto da far raggiungere cifre molto interessanti che ci hanno portato a superare il milione di passaggi nave venduti in tutto il 2017. E stiamo parlando - è bene ribadirlo - di biglietti acquistati da non residenti e soggetti a contributo di sbarco”.
Sono, infatti, 1.023.813 i passaggi nave soggetti a contributo di sbarco e acquistati complessivamente – dati alla mano – dal 1 gennaio al 30 ottobre 2017 per raggiungere l’Isola d’Elba, contro i 981.048 passaggi nave venduti nel 2016 dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, anno giudicato ottimo anche dalle categorie economiche del territorio.
In termini percentuali questo si traduce in un + 7% rispetto agli anni passati e più precisamente di un 7,03% in piu’ rispetto al 2016 e di un 6,77 % in più rispetto al 2015.
“C’è ancora molto da lavorare e non possiamo più permetterci di abbassare la guardia, ma l’Elba è in crescita costante ormai da tempo. Le conferme arrivano sempre più insistenti. L’Elba è oggi una meta ambita e apprezzata da italiani e stranieri ed è tornata, dunque, ad accreditarsi sui mercati acquisendo quella visibilità che cercava da tempo.
La Gestione Associata per il Turismo, è indubbio, ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita. Ora, con la convenzione della GAT oramai scaduta, i comuni sono chiamati a decidere se è ancora necessario far maturare questo percorso e insistere nel progettare un’idea vincente di Elba per tornare a pensare al futuro con la giusta positività, oppure se questo percorso debba terminare con la suddivisione dei proventi fra tutti i comuni in percentuale rispetto ad abitanti e presenze turistiche”.