Egregia Signora, avere un soprannome a Campo è cosa quasi istituzionale, chissà quale è il Suo. Sappia che un signore con un soprannome come quello di "Attila" potrebbe essere colui che spazza il vecchi brontosauri per fare terra bruciata del passato e passare al VERO nuovo no?Perchè avere preconcetti nei riguardi di qualcuno solo perchè ha un soprannome?
Se Lei non condivide la PdL vada via, ma non denigri coloro i quali si impegnano.Riguardo ai Suoi appunti circa il "come" fare nella raccolta delle firme sono certo che il Suo Attila (persona sempre contraria agli inciuci) prenderà le dovute cautele e attuerà un serio controllo su tutto.Buon lavoro a noi della PdL.Ne abbiamo bisogno.Lo faccia anche Lei Signora grazie.Continui a dare sprono a tutti quegli uomini di buona volontà, compreso Attila.La sinistra non aspetta altro che persone che seminano zizzania nella PdL:Noi non ci cascheremo.Vero Signora?

da
robinson
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
15:25
condivido.
bella la foto, viva gericault.
😮
da
Chiara Dimarco
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
15:01
delegati. Cerco di spiegarmi meglio, i signori presenti a nome Muti e Lupi chiedevano di far sottoscrivere un semplice foglio nel quale venivano indicati una serie di nominativi, fin qui niente di anormale, il bello viene quando a semplice richiesta se chi sottoscriveva tali nominativi veniva poi depennato o segnato su qualche altro registro e controfirmato dallo stesso sottoscrittore
per non far si che la stessa persona potesse di nuovo risottoscrivere lo stesso documento per lo stesso nominativo, a domanda entrambi hanno risposto: “NON TI FIDI DI NOI”.
Non è questione di non fidarsi o meno, la questione è: “prendiamo l’elenco del telefono scriviamo una serie di nominativi che hanno firmato per Lupi e Muti e chi poi controlla l·autenticità dei sottoscrittori??? Ci sono dei
Garanti???” Chiedo pubblicamente ai coordinatori Provinciali Zingoni e Maioli di assumere i provvedimenti del caso e allontanare o ripristinare un minimo di democrazia che attualmente sembra assente nelle menti di chi vuol rappresentare il nuovo PDL a campo nell’elba.
Grazie per l’attenzione.
[COLOR=darkblue]Chiara Dimarco [/COLOR]
da
totano
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
14:48
noi comuni mortali ci siamo stufati di polemiche sterili e battibecchi sui giornali vorremmo altro da voi.
perchè non ti adoperi affinche la finiscano e, finalmente, facciate qualche cosa per il paese che piano piano sta morendo.

da
C.P.
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
14:42
Non posso non raccogliere il tuo invito, in quanto cittadino di Parma, a testimoniare del fatto che la nostra giunta attuale è composta da persone giovani, ricche di iniziative, competenti e che guardano al futuro. In questi 12 anni Parma è diventata, da borgo medievale della sinistra post-fascista in cui non si investiva per il cittadino, a città pulita, bella e ricca di iniziative. Visto che questo non è un intervento politico sottolineo anche l·enorme lavoro di squadra che è stato fatto con la provincia anche se di differente colore politico. Si è creata infatti una sintonia che ci ha portato ad essere città esempio sotto certi aspetti.
Seguo con molto interesse le vicende politiche di Campo e francamente SPERO con tutto il cuore che si faccia tabula rasa.Ho Notato che c·è una nuova lista civica che però è portata avanti da persone che sostengono cause per lo meno originali, come per esempio la costituzione della provincia elbana (cosa che per fortuna è sicuramente decaduta dopo le affermazioni di Tremonti). Prima o poi se non si faranno davvero interventi radicali su assetti politici, organizzativi e strutturali si avrà un collasso. Ritengo però che sia fondamentale partire sensibilizzando il modo di pensare e di agire degli abitanti ma con fatti e trasparenza non con belle parole.
Saluti
da
stefano
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
14:00
Buon viaggio… naviganti 🙂
da
LETTORE ATTENTO
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
13:55
non conta il primariato ciò che conta è fare e fare BENE!!!
A presto.
da
Macchia Nera
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
13:25
Pare infatti che il primo cittadino marinese abbia alzato un bel polverone..
Adesso però dopo Totanino Alessi, che ha dato manforte al nostro sommozzatore-boscaiolo-ecologista-consiglierecomunale, scendono in campo anche l’On. Bosi, che su Il Tirreno dichiara piena solidarietà al collega Ciumei, e l’ex presidente delle CM, ora consigliere a Portoazzurro, che ci mette al corrente di non pochi aspetti interessanti.
Il fatto sembra essere veramente ingarbugliato…ben 6500 euri spesi, anzi regalati, al nostro Mazzantini, per l’incarico di studio relativo alla biodiversità nell’arcipelago toscano, ovvero l’aver realizzato un volumetto BIO di 35 pagine..complimenti!!!!
Adesso non ci resta che aspettare la risposta di Mazzantini, dove senz’altro sparerà a zero sull’amministrazioni marinese e vaporina…attaccando come il suo solito in malo modo!!
Caro Umberto..ripigliati..oramai l’arcano è svelato…la CM è un ente inutile mangia soldi e distributore di poltrone, ed ora anche di soldi facili…distribuiti ovviamente ai voi, soliti noti, per cose inutili!!! Andatevene a casa..altro che comunità dell’arcipelago e unioni dei comuni!!!
da
La bandiera Imperiale
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
11:52
Siamo quasi certi che il fortunato signore che si è aggiudicato giovedì scorso per la cifra di 80.000 dollari, la bandiera napoleonica alla prestigiosa casa d’aste di New York Sotheby’s, sia residente a marina di Campo. La nostra certezza deriva da una telefonata ricevuta nei giorni scorsi dove un signore ci chiedeva informazioni riguardo alla prestigiosa bandiera e come fare per poter partecipare all’asta.
Probabilmente l’anonimo signore ( se di lui si tratta e siamo a conoscenza delle generalità ) , potrebbe a breve svelarsi per offrire il vessillo imperiale alle istituzioni elbane ( al prezzo di costo ?) , come del resto sembra già avere fatto in passato per altri cimeli. 😮
da
BUCHI & GALLERIE
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
10:42
da
soloxlelba
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
10:11
da
Mare Mosso forza 7
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
8:53
Tra critiche , attestati di stima, promesse e smentite, qui lo dico e qui lo nego, minoranze che sono in maggioranza e maggioranze che sono in minoranza , scambi di difese ed offese, dove sembra che il più pulito abbia semplicemente la rogna, insomma in un clima, incerto come il tempo di questa stagione che non promette niente di buono, è partita ufficialmente la campagna elettorale, e, dopo una intera estate passata a scaldare i motori, ecco che i concorrenti sono partiti a tutto gas , i nomi che circolano sono un tourbillon od un “fottio” secondo gli idiomi o i gusti linguistici, tant·è che negli ultimi giorni il gioco si è fatto veramente duro, ed è noto che quando il gioco si fa duro sono i duri a scendere in campo, e sia a destra, al centro, a sinistra o in qualche neonata lista tutti puntano ad ingaggiare candidati che come caratteristica basilare , abbiano quella di essere politici “veri” e conosciuti; insomma i più duri a morire e a togliersi dalle palle…. Anche i giornalisti e gli scribacchini si dedicano a tempo pieno al gioco del totocandidato cercando di favorire quello che domani potrebbe tornare utile alla carriera……. Così per i candidati dei cinque comuni in aria di cambiamento, si scatena una vera e propria battaglia a suon di …io sono meglio lui….lui è peggio di me, i giovani sono troppo giovani , i vecchi troppo vecchi, vai avanti te che a me mi viene da ridere, quanndo c·era Lui caro Lei ecc ecc. Nel sacco delle proposte non manca nemmeno l’onirico ottimista, che sponsorizza se stesso, e promette sottobanco cariche, carichette, favori e attenzioni.
In questa baraonda chiassosa, la grande assente è la politica, quella dei programmi , delle passioni ideali, delle differenze, dei confronti tra candidati , delle unioni degli schieramenti , una affollata “zattera di Medusa” colma di papabili politici, autoreferenti, delfini, e giovani rampanti….insomma la burrasca è in corso e la costa è lontana … ne dovremo vedere e sentire ancora delle belle! 🙁
da
Stefano Martinenghi
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
5:50
Progetto per Campo
[COLOR=darkblue]Stefano Martinenghi [/COLOR]
da
Elbaumberto.com
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
5:44
L·antica città di Cirene in Libia, i laghi asciutti del Sahara, le antiche terme e molti altri luoghi incontrati dalla guida ambientale elbana Umberto Segnini durante il suo viaggio intorno al mondo, sono ora disponibili anche in video sul sito elbaeumberto.com. Sono filmati di breve durata realizzati con una machina fotografica e serviranno per rendere più completa l·informazione. «Il video comunica in maniera veloce e immediata e ti porta dentro il fatto» spiega Umberto. «Mi piace fare la guida e metterci la faccia (in tutti i sensi) nelle cose che faccio e poi i video sono molto veloci da inserire e mi consentiranno di tenere il sito più aggiornato». Su [URL]www.Elbaeumberto.com[/URL] oltre al diario di viaggio si trova anche il forum sul quale si possono lasciare messaggi, la galleria fotografica e la sezione “a posa di sole” dedicata alle riflessioni su argomenti specifici.
[URL]www.Elbaeumberto.com[/URL]
da
Comune Informa
pubblicato il 14 Dicembre 2008
alle
5:36
[SIZE=3][COLOR=darkred]Il 16 dicembre si presenta il libro di Mario Tozzi [/COLOR] [/SIZE]
Prosegue la rassegna Incontri d’autore, organizzata dal Comune di Portoferraio in collaborazione con Il Libraio. Martedì 16 dicembre ore 18.00, presso la Sala Gran Guardia (Porta a mare), si terrà la presentazione del libro di Mario Tozzi Italia segreta. Viaggio nel sottosuolo da Torino a Palermo, Rizzoli 2008. Oltre all’autore interverrà il giornalista Sergio Rossi.
Memorie del sottosuolo italico: tutta la storia che ci sta sotto i piedi di Matteo Sacchi da Il Giornale del 19 ottobre 2008
Scoprire quel che c’è sotto, scavare verso il mistero, scandagliare la verità di un’Italia enigmatica. Ecco l’aspirazione, dichiarata e spesso mal realizzata, di molti giornalisti e scrittori d’inchiesta del nostro Paese.
Mario Tozzi questa pulsione alla caccia al tesoro l’ha perseguita in una maniera divertente e tutta sua. In Italia segreta (Rizzoli, pagg. 216, euro 18) si è addentrato nei meandri della storia. E lo ha fatto fisicamente. Con lampada al carburo, stivaloni e corde da speleologo. Il suo libro accompagna il lettore nel sottosuolo del nostro bucherellatissimo Stivalone. Seguendolo in questa discesa al centro della terra, decisamente più divertente di molte altre fumosissime inchieste, ci si imbatte in un mondo ctonio degno di Jules Verne.
Citando in ordine sparso: grotte di tufo di migliaia di metri quadri che si allargano, immense, sotto Napoli; laghi sotterranei in quel di Roma; caverne sapienzali e alchemiche (mai trovate davvero) sotto strade rettilineamente torinesi; case delle fate, in forma di spelonca, che si dipanano all’interno della solida roccia sarda. Sbirciando il mondo da questa prospettiva a rovescio, dal basso verso l’alto, con la strana ottica che deriva dal trovarsi nel fondo di una cloaca (soprattutto se maxima) si finisce con il guardare il nostro habitat consueto con occhio marziano. A esempio sollevando un tombino milanese e calandocisi si può scoprire la strada coperta e segreta che portava al castello di porta Giovia, oppure arrivare al dismesso rifugio antiaereo della Stazione Centrale.In altre città meno ricche di acque sotterranee, come Napoli, i percorsi possono diventare molto più lunghi, unire presente, passato e forse futuro. Ci sono le migliaia di teschi del cimitero delle fontanelle che predicono ilfuturo, i cunicoli dei misteriosi «monacielli», spiritelli molto umani che amavano visitare le case partenopee, vecchie cave piene di rifiuti che se si incendiano rischiano di provocare immani crolli. Insomma, un mondo «altro» da esplorare, un mondo un po’ da Indiana Jones, che sta a pochi metri da noi, ma che ci sfugge, tesi come siamo a cercare lo zenith, trascurando il nadir. Chiudendo il libro, invece, può venir voglia di intraprendere un viaggio guidato nel sottosuolo (se ne fanno a Roma). Magari turandosi il naso, ma certi che là sotto ci sono molte verità che ci riguardano.
[COLOR=darkblue]Il Comune di Portoferraio [/COLOR]
da
ANvedi quanto rido
pubblicato il 13 Dicembre 2008
alle
23:10
Dai loro vivaci commenti si capisce anche come usano la loro inteligenza invece di rendersi concretamente utili a qualcuno, o forse non lo sono mai stati.
da
ivorycronos
pubblicato il 13 Dicembre 2008
alle
23:09

da
membro comitato
pubblicato il 13 Dicembre 2008
alle
23:03
le comunico che se volesse candidarsi lei ad assessore al turismo, potrebbe tranquillamente contare sul mio voto. chi ben comincia…
insomma: sempre meglio che un calcio nel c….., no?
😀 😀 😀 😀
ps: un terzo degli eletti bilingue? io mi accontenterei se la metà sapesse decentemente l·italiano…
:gren: :gren: :gren: :gren:
in ogni caso, avanti decisi: alzare le chiappe e darsi da fare. poi, piu siamo e meglio è!
da
Campese
pubblicato il 13 Dicembre 2008
alle
20:29
Saluti Furboni.
da
PARADOSSO
pubblicato il 13 Dicembre 2008
alle
19:39
Alla via così!
Arrivate fino in fondo con determinazione perché la strada imboccata è giusta, l·unica attualmente che può dare risultati funzionali alle esigenze dei cittadini: buona amministrazione del paese e sonora frustata ai partiti.
I partiti, istituzioni indispensabili per il funzionamento della democrazia, oggi purtroppo sono ridotti a pullman con motori con la frizione bruciata che girano a vuoto, producono solo rumore e fumo maleodorante.
Non riescono più, come dovrebbero, a trasportare idee e progetti da elaborare e condividere nelle sedi democratiche istituzionali.
Gli autisti sembrano non accorgersi di esser fermi e continuano imperterriti a guidare, frenano e accelerano, girano il volante a destra e a sinistra, aprono e chiudono le portiere. Pazzi? No, è il loro lavoro, di questo campano e spesso non sanno fare altro. Cascasse il mondo loro continuano a guidare.
Siamo, in poche parole, in una condizione di palese partitocrazia per definizione sistema chiuso ed autoreferenziale.
In tali sistemi, qualsiasi intervento provocato dall’interno non produce effetti misurabili dall’esterno del sistema stesso. L’energia impiegata dall’interno del sistema stesso, non produce lavoro esterno e fa crescere il casino (entropia) interno. In questi casi, perché qualche cosa cambi si deve intervenire, cioè fornire energia, dall’esterno. Non c’é santo che tenga!
Ciò che serve in sostanza è un drastico ed accurato intervento di manutenzione alla meccanica dei pullman e di turnover per gli autisti.
Ciò che sta avvenendo a Campo è “l’intervento esterno” nella metafora a parer mio ed a rigor di logica molto efficace e pertinente.
Auguro buona navigazione e felice arrivo in porto.
Un buon Natale a tutti ed a Fabrizio anche un sincero grazie per quanto sta facendo.
Paradosso