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Indiscreto da Feraja Alta pubblicato il 18 Settembre 2024 alle 9:25
Giova', lo sai che ti voglio bene. Hai fatto anche il segretario, lo sai che il portavoce fa comunicazione politica. Oggiù...
Isolanoinnamorato da Li pubblicato il 18 Settembre 2024 alle 9:12
Chi ha scritto il lungo post a difesa della nuova maggioranza vuol lasciare intendere di sapere e rilascia informazioni che gli sembrano funzionali a chiudere il discorso. Però commette degli errori anche un po' marchiani. Infatti, la spesa per il restauro de vigilanti non è semplice arbitrio decisionale della giunta, ma conseguenza di finanziamenti specificatamente dedicati ai beni culturali, cioè o li spendevi lì o non li prendevi per quanto gli hai dedicato anche una tua quota minimale. Le case mobili agli orti se non vado errato le ha messe un giunta di centrodestra ad inizio 2000 e chi e seguito ha solo ridotto un po' il numero. E queste osservazioni dovrebbero bastare, comunque sia, si può e si deve fare di più e meglio e ce lo auguriamo, resta il fatto che al momento non si è visto niente di nuovo se non facce diverse e qualche poltrona affidata a cavalli di ritorno. Però se basta dire male di chi c'era prima per essere contenti, va bene così, ovvero non proprio
Elba Salute da Portoferraio pubblicato il 16 Settembre 2024 alle 19:52
ELBA SALUTE CHIEDE UN’ ASSEMBLEA PUBBLICA URGENTE AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI. Caro sindaco Nocentini, da giugno ad oggi la sanità pubblica Elbana ha vissuto come in una bolla di indifferenza, con medici insufficienti nei reparti e in particolar modo al pronto soccorso dove si sono avute lunghe liste di attesa senza avere un riferimento politico presente e preparato per le dinamiche della sanità locale a cui rivolgersi. In campagna elettorale si sono sprecate le rassicurazioni di un cambio di passo e di rotta con azioni prioritarie e migliorative anche in vista della stagione estiva, dirette da un suo Assessore di peso e di competenza sanitaria del quale ancor oggi non troviamo traccia ne’ in sanità ne’ nel sociale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti ad iniziare da molti residenti delusi e preoccupati della situazione, degli ospiti che hanno fatto delle giornate intere in ospedale e degli operatori sanitari che speravano che qualcosa cambiasse. Né sono prova gli accessi giornalieri al P.S., che hanno superato le 100 persone con in servizio un solo medico e il via vai dell’elisoccorso, presente, spesso, anche 2 volte al giorno. Cosa lascia interdetti è che ancora una volta un’Amministrazione accetti che si annulli una figura Direttiva Elbana con un Direttore a scavalco, (oramai paghiamo più direttori a scavalco che medici negli ambulatori). In poco tempo queste figure direttive hanno occupato quasi tutti i servizi del nostro distretto Sanitario senza fare, in moltissimi casi, neanche un’ora la settimana di ambulatorio sulla nostra isola perché tutti preferiscono lavorare negli ospedali di Cecina, Piombino che non venire all’Elba. Questo lo possiamo evidenziare nella Cardiologia, Ortopedia, Nefrologia/Dialisi e Igiene pubblica. A questi illustri Direttori ora si è aggiunta anche la Direttrice del pronto soccorso che ha sostituito Il grande medico fisso e sempre presente a cui molti devono la vita perché nelle urgenze più disperate c’era. Sindaco Nocentini, molti Elbani le hanno dato il loro voto perché la sanità che propagandava era per lei una priorità, per favore non li deluda. Sindaco Nocentini, proponga alla Direttrice Generale un’ assemblea pubblica sulla sanità perché nel 2025 molti progetti e bonus decadranno e la sanità Elbana non si può permettere di restare senza medici e infermieri per scelte politiche alquanto discutibili. Comitato Elba salute. (Francesco Semeraro)
Spettatore Non Pagante da Feraja Alta pubblicato il 16 Settembre 2024 alle 17:48
81 anni fa il bombardamento di Portoferraio. L’amministrazione comunale non dimentica e ricorda ai cittadini una delle pagine più tristi della seconda guerra mondiale per come è stata vissuta all’isola d’Elba. Lo scopo è quello di unire tutti nel ricordo, eppure un episodio stride con il significato dell’iniziativa di chi governa da democraticamente eletto la città: qualcuno dice che “il comunicato stampa del comune omette il senso dell'avvenimento che vorrebbe commemorare”. Su facebook un professorino non elbano in cerca di visibilità vuole dare a Portoferraio e alla sua amministrazione comunale una lezione di storia e di come la si ricorda e la si racconta alle generazioni future. “Commemorarlo – dice sulla sua pagina social, seguito dai ‘mi piace ‘ di ex amministratori pubblici, funzionari di partito e candidati vari, tutti rigorosamente trombati - significa ricordarne pienamente le responsabilità e le conseguenze, altrimenti è solo rassegna di stendardi e suono di ocarine”. Intanto tal censore omette particolari importanti su questo avvenimento: i morti il 16 settembre non furono centinaia ma quarantasei, e gli aerei impiegati furono dieci Junkers 88 partiti da Viterbo ed arrivati su Portoferraio seguendo la direttrice “Le Grotte – Forte Falcone – Cavo”, con un passaggio unico durante il quale bombardarono e mitragliarono contemporaneamente, lanciando volantini in cui intimavano la resa. Il bombardamento era stato purtroppo annunciato, visto che l’Elba, abbandonata e dimenticata da tutti, era rimasta dopo l’8 settembre l’unica località a non arrendersi, primo vero esempio di resistenza, e Portoferraio era da considerare obiettivo sensibile, viste tutte le installazioni belliche che insistevano nelle sue fortificazioni; l’errore fu probabilmente non evacuare la popolazione dalla città, risparmiando una carneficina. Inoltre, della ricostruzione storica del Bombardamento di Portoferraio esiste un documento audiovisivo, conservato presso l’Ufficio Cultura del Comune e patrocinato dalla stessa amministrazione Zini qualche anno fa, al quale il censore avrebbe potuto attingere per essere meglio informato. Al di là degli sfoggi di cultura da leoni di tastiera, non si comprende a cosa serva un simile commento, vero e proprio processo alle intenzioni della pubblica amministrazione ed esempio di strumentalizzazione. Restano comunque alla città di Portoferraio due esempi da ricordare: quello del sindaco Tiziano Nocentini, del quale non si può negare la generosità e l’impegno a perseguire il bene comune, ed al quale nessuno potrà impedire di essere il sindaco di tutti i portoferraiesi , e quello di un altro sindaco, Giancarlo Ageno, a cui è intitolata la piazzetta dove si è svolta oggi la cerimonia di commemorazione, vittima della maldicenza e dell’odio politico.
x isolano pubblicato il 16 Settembre 2024 alle 16:31
Abbiamo atteso qualche giorno per rispondere alla ultima nota indirizzata all’amministrazione comunale da parte della Lista Civica Angelo Zini, anche perché increduli di fronte a tanto coraggio. Oggi però dobbiamo farlo, per tutta una serie di puntualizzazioni che dobbiamo ai portoferraiesi. Non c’era proprio bisogno del “benvenuto” ironico di Angelo Zini e della sua lista civica per capire che questa è Portoferraio. Ce ne siamo accorti già la mattina del 12 giugno , quando abbiamo salito per la prima volta le scale di Palazzo della Biscotteria, rimanendo esterrefatti dalle condizioni di quello che dovrebbe essere il luogo che ospita chi dovrebbe governare la nostra città e il personale che deve far funzionare uffici e servizi. Non stiamo qui a ricordarvele, bastano le foto allegata. “Se questa è l’eredità che ci hanno lasciato, siamo a posto”, pensammo. Ma non avevamo ancora visto niente. Ora, a distanza di tre mesi, possiamo dire di avere visto tutto, o quasi. E quando abbiamo visto la nota che Zini e i suoi hanno scritto in risposta alle nostre considerazioni post-allerta meteo abbiamo capito una volta di più il perché i cittadini li abbiano così nettamente puniti alle ultime elezioni. Ci vuole un bel coraggio a scrivere quelle cose. Ma andiamo per ordine. Quando le emergenze sono pane quotidiano vuol dire che non si è saputo programmare e si è scelto, piuttosto, di buttare la polvere sotto il tappeto per nascondere le magagne. Portoferraio è fragile eccome, caro Zini, ci verrebbe da dire… anche se non sappiamo chi sia in realtà l’interlocutore che ha scritto quella risposta che sa tanto di autogol e che è una vera e propria autodenuncia di incapacità. Qui, in Comune, il pane quotidiano delle emergenze non è solo rappresentato dai soldi che non ci sono, le fatture non pagate ai fornitori, i decreti ingiuntivi che arrivano quotidianamente per cause perse senza difendersi, i contratti non firmati da onorare per servizi pubblici già erogati. E’ l’impossibilità di operare, di lavorare, di progettare. Bisogna lavorare con pazienza, dite voi, e cercare collaborazione con altri Enti. Per vedere quali risultati? I progetti annunciati in pompa magna con la Provincia per il nuovo Polo Scolastico e poi andati perduti perché non saputi gestire? Le scuole dove ogni tetto è un colabrodo? I finanziamenti della copertura della Pinacoteca Foresiana persi per un errore formale? I progetti del recupero della ex sede della Polizia Stradale dove avete messo a dormire famiglie in emergenza abitativa? Dobbiamo parlare poi di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e di accordi con Casalp, l’ente gestore delle case di proprietà comunale? Ma se ci sono più di 100 alloggi che non pagano l’affitto da più di 6 mesi con Casalp che nel gennaio 2023 aveva avviato la procedura per decadenza di alloggio senza che l’amministrazione uscente la completasse? E che dire del fatto che Portoferraio ha perduto la possibilità di rientrare nel credito regionale per morosità – si parla di un milione – restando esclusa dai piani operativi di reinvestimento con le conseguenze che Casalp non fa più manutenzione? E poi le questioni di bilancio. La gravissima situazione finanziaria del Comune di Portoferraio, pesantemente deficitaria almeno per 7 milioni di euro (se non ben oltre), è stata lasciata in eredità dalla Giunta Zini. Così è certificato in atti pubblici. Un problema che ci aveva già imposto, anche in campagna elettorale, un apposito studio sulle politiche comunali di bilancio adottate negli anni. È stata una analisi affidabile, però svolta solo dall’esterno. Un’analisi che, con responsabilità, conserva in modo sicuro la sua piena validità e potrà in futuro risultare utile non solo a noi. Validità e utilità a tinte più marcate alla luce di ciò che stiamo via via scoprendo dall’interno del Comune. Con grande sorpresa e stupore. Quindi, non basta più l’attività eseguita sino al giugno 2024 da fuori del Comune. Il tutto va ulteriormente e ampiamente aggiornato con i dati interni (o che stanno provenendo da ogni dove in varie forme). La cosiddetta “data room” o stanza degli autentici e completi dati finanziari. E che sembrano incrementare non di poco il già disastroso passivo. Per questo, passato l’agosto e il periodo delle ferie di tanti dipendenti, abbiamo costituito un apposito gruppo di lavoro tecnico e interdisciplinare. Al fine di scoprire tutte, proprio tutte, le magagne economiche, finanziarie, patrimoniali e delle nostre partecipazioni. Per cifre che talvolta paiono inammissibili. Non scusabili. Tra l’altro il motore della ricognizione di bilancio in corso di svolgimento, già iniziata due mesi fa (appunto a luglio 2024), non solo è in atto e sta proseguendo alacremente. Infatti, ci vede pienamente cooperare con il Ministero dell’Interno per il Piano di riequilibrio pluriennale, assolutamente da ripensare e modificare. Inoltre, stiamo contribuendo fattivamente all’azione incisiva della Corte dei conti che per il momento ha iniziato a controllare i bilanci 2020-2022 (ovvero quelli dell’amministrazione Zini). Ancora, siamo in piena e stretta concordanza d’intenti con la prossima ispezione interna al Comune da parte del Ministero dell’economia e delle finanze (per l’esattezza la Ragioneria generale dello Stato e i relativi Servizi ispettivi). Siamo convinti che, a seguito di tutte queste indagini e investigazioni a tutto tondo, la Giunta comunale e poi il Consiglio comunale con tutti i Cittadini potranno in tempi congrui saperne molto di più. Diciamo, con una amara battuta, che chi ci ha messo anni per creare e incrementare di nascosto un buco milionario di bilancio, ci lasci almeno i mesi necessari per perimetrarlo nella sua interezza e poter trovare le soluzioni per chiuderlo con idonei e sostenibili provvedimenti per la Città. Altrimenti, perché non l’hanno fatto loro che ora, senza pudore, puntano il ditino e vogliono sembrare così bravi? Ma ci facciano il piacere, per cortesia! Non aggiungiamo altro, se non un’ultima considerazione. Per favore non scadiamo nell’inutile populismo di dire che si sono spesi soldi in cose non prioritarie, chiede Zini. Non sappiamo se sia populismo, ma noi al posto di ristrutturare il Teatro dei Vigilanti avremmo prima pensato a risolvere la vergogna delle baraccopoli degli Orti e del Padiglione dei Mulini. Basta, per favore, nascondersi dietro false polemiche per non svelare le macerie che avete lasciato. Portoferraio ha bisogno di essere ricostruita, e per farlo preferiamo una opposizione seria come quella di Bene Comune, che affronta problemi veri senza strumentalizzare e mistificare ogni cosa. Ma lo faremo, cominciando dalle fondamenta e dalle piccole cose, perché siamo qui per rappresentare la speranza e la voglia di rivincita da parte dei nostri concittadini. L’amministrazione Comunale di Portoferraio. Ora hai le idee più chiare sul disastro Zini?
Isolanoinnamorato da Li pubblicato il 15 Settembre 2024 alle 12:10
Mi mancheranno dati, ma questi li devono comunicare giunta e sindaco ed al momento tutto tace. Questo è il dato. E più si prolunga il silenzio più e lecito esprimere dubbi . caro indiscreto che sai tutto però se sai puoi illustrare altrimenti sei solo un tifoso che come tutti i tifosi crede salvo poi arrabbiarsi quando la squadra fa acqua e inveire contro tutti
Ferrajese pubblicato il 15 Settembre 2024 alle 0:31
È più di un mese che in via lambardi un parcheggio ex invalido ,ex perché deceduto,viene utilizzato 24 ore al giorno da un altro nucleo familiare,non sarebbe ora di dismettere quel posto è rendere quel posto ai residenti visto la carenza in quel tratto?
X isolano pubblicato il 14 Settembre 2024 alle 13:41
A te mancano dei dati. Scrivi scrivi ma vedrai che avrai delle sorprese. Fossi in te attenderei per evitare grossi errori
Elbano da Rio Marina pubblicato il 13 Settembre 2024 alle 15:37
Sono d'accordo
Isolanoinnamorato da Li pubblicato il 13 Settembre 2024 alle 9:42
Rilevata l'eleganza di indiscreto che usa segni per nascondere ma lasciare intendere cosa dice, appare evidente che i tifosi vogliono rimanere tali. Nessuno fa sconti agli anni del governo Zini. Ma e un fatto che oggi maggioranza e giunta non ci hanno detto cosa vogliono fare e come, mentre hanno riempito le caselle del potere locale. Detto questo non potete dimenticare che prima di Zini non ci sono stati 5 anni esaltanti del governo Ferrari, ovvero dovreste riflettere circa il fatto che non tutto può essere addebitato alla amministrazione precedente per quanto deludente e poco concludente
X indiscreto pubblicato il 12 Settembre 2024 alle 22:21
Esatto!!! Denunciano una situazione drammatica dimenticando che la causa sono loro!!!
indiscreto da feraja alta pubblicato il 12 Settembre 2024 alle 14:29
Risposta a ISOLANOINNAMORATO (che la uallera ci hai sc@ss@to) ma.... CHI GLIELI SCRIVE I COMUNICATI A ZINI? Hanno fatto un autogol pazzesco, quasi una autodenuncia. Ma erano in comune, negli scorsi cinque anni, o a Formentera? Aspetto con ansia la replica di Nocentini
Isolanoinnamorato da Li pubblicato il 11 Settembre 2024 alle 20:42
La minoranza, facendo ironia, ha posto domande ineludibili per chi governa e non può affidarsi alla prosa dei comunicati stampa perché hanno la responsabilità di fare. Vediamo che fanno, intanto i tifoni dovrebbero come si dice darsi una calmata perché poi disilludersi potrebbe essere traumatico. Ma speriamo che se la Cavino nell'interesse di tutti
Opposizione pubblicato il 10 Settembre 2024 alle 11:54
Notizie sul salario minimo ne abbiamo? È il pilastro della nostra opposizione non può finire tutto in una bolla di sapone.
Isolanoinnamorato da Li pubblicato il 10 Settembre 2024 alle 8:45
Ma che grido di allarme. La giunta ha preso coscienza della realtà e in modo elegante, malinconico, mette le mani avanti. Ci sono tanti problemi scordatevi le promesse. Però poiché le poltrone sono state distribuite, ora hanno il dovere di fare fatti non prosa criticando cosa gli anno lasciato 10 anni di governo di centrodestra e 15 del centrosinistra, come dire un'equa distribuzione di colpe che i tifosi dovrebbero una volta per tutte comprendere cambiando toni
Grido di allarme? da Portoferraio pubblicato il 10 Settembre 2024 alle 6:58
Come dobbiamo interpretare quello che scrive il sindaco Nocentini dopo l'allerta meteo? A me mi sembra un vero e proprio grido di allarme. Della serie: mi avete lasciato una città colabrodo, prima di far partire i progetti che avevo mi toccherà metterla a posto. E sarà dura, dico io, perchè soldi non ce ne sono. Cominciamo dagli Orti, dice lui. Forse sarebbe il caso di documentare come stanno le cose in quella baraccopoli? Quanta gente ci sta dentro? Come ci sono stati messi? Graduatorie? In che condizioni vivono? Non vorrei che Portoferraio scoprisse qualcosa che nessuno ha mai avuto il coraggio di raccontare
Palmieri Fausto da Capoliveri pubblicato il 9 Settembre 2024 alle 23:12
Ho appreso anche se in ritardo con molto dispiacere che l imbarcazione "Lo Squalo" del centro sub il corsaro di Alfredo Guglielmi è stata acquistata dal Comune di Capoliveri per l istituzione di un museo fuori terra... Chiedo a tutti informazioni... Una barca di legno ci viene fatto un museo fuori terra? Non era meglio affondarla a Pareti visto la storia che ha?
Temporali e trombe d’aria pubblicato il 9 Settembre 2024 alle 17:58
Ottimo il mintoraggio e l’analisi del territorio della amministrazione di tutti i comuni dell’isola. Questo il pensiero di Nocentini Tiziano sindaco di Portoferraio. Che mi trova d’accordo. Il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini ha seguito con attenzione insieme al vicesindaco De Santi, ai consiglieri Fornino e Manzi e alla protezione civile di Portoferraio l’evolversi dell’allerta meteo arancione di domenica 8 settembre, che ha avuto il momento più critico intorno alle 19, con lo scendere delle ombre della sera. La città, di fronte ad un evento ormai diventato abbastanza frequente come un allerta meteo, ancora una volta ha rivelato tutta la sua storica fragilità, dall’allagamento consueto del centro storico, ai problemi della Casaccia e della zona ex Cementeria, alla zona portuale. Problemi che si trascinano da decenni e che chi amministra ha sempre pensato più o meno inconsciamente – fatto salvo qualche tentativo di intervento evidentemente rimasto senza risultati – che si potessero lasciar succedere, sperando ogni volta che non accada nulla di irreparabile. Tanto poi si apre un tombino, si stasa un pozzetto e tutto ricomincia come prima. “Mentre pensavo che probabilmente domattina troveremo anche gli uffici della Biscotteria allagati, visto che sono senza persiane – ha commentato amaramente il sindaco Tiziano Nocentini – arrivavano sul mio telefono decine e decine di telefonate di allarme, di richiesta di interventi, di preoccupazione, di paura. La più drammatica di tutte è arrivata dagli Orti, da quella baraccopoli abbandonata da tutti dove c’è gente che in momenti come questo rischia la vita. Gente rimasta senza luce in un mare di acqua e fango, fra bambini piccoli e situazioni precarie, dove potrebbe succedere di tutto. Non è successo il peggio solo perché la perturbazione ci ha sfiorato ed è passata oltre, ma se non fosse stato così? Non possiamo aspettare che ci scappi il morto, dobbiamo fare qualcosa”. Sì, ma cosa? E’ in momenti come questi che Portoferraio dimostra tutta la sua fragilità. Dopo tre mesi esatti dall’insediamento, tanto per cominciare, la nuova amministrazione comunale si trova quasi impotente davanti a qualsiasi emergenza, a cominciare da quella del buco di bilancio, che pure ha studiato per mesi in campagna elettorale, e sulla quale ancor oggi sta lavorando per mettere un punto e ripartire. Invece di amministrare ci si è trovati a dover passare settimane a cercare risorse per cose già decise da altri e non propriamente prioritarie, come rally, festival ed altre manifestazioni, che vanno comunque portate a termine per non interrompere tradizioni e consuetudini, mentre ci sarebbe stata da affrontare tutta una serie di situazioni a rischio come quelle dell’emergenza abitativa e delle case comunali che non si sa neanche quante sono e che – come è successo – ti trovi a dover cercare disperatamente al primo giorno di legislatura. Per non parlare di un palazzo comunale in condizioni deplorevoli, fra bagni con tende al posto delle porte e uffici al limite del praticabile, di biblioteche col tetto sfondato che nessuno riesce ad aggiustare, di scuole dove al primo acquazzone ci prove dentro e nessuno finora ha aggiustato il tetto, delle Galeazze che crollano prima che venga realizzato quel progetto che non piace a nessuno, del Grigolo che tutti reclamano ma che dopo le feste di quest’estate dovrà essere chiuso e messo a norma, del centro storico in abbandono che casca a pezzi, del Padiglione dei Mulini trasformato in dormitorio senza sapere chi c’è dentro, della baraccopoli degli Orti. Sì, quella: una specie di villaggio abbandonato, quella vergogna di cosa che da vent’anni simboleggia il disagio e la disperazione, una terra di nessuno dove in qualsiasi momento potrebbe succedere qualcosa di irreparabile. Una tragedia. Qualcosa a cui chi ha amministrato Portoferraio avrebbe dovuto pensare con priorità assoluta prima di spendere soldi in cose futili. C’è voluto un acquazzone di fine estate, che solo per fortuna non si è tramutato in emergenza, per metterci definitivamente di fronte a quella che è la realtà. Portoferraio è fragile, tremendamente fragile. E’ un colosso con i piedi di argilla, dove alla prima vera grossa difficoltà tutto ti può crollare addosso. “Cominciamo da qui – ha concluso il sindaco Tiziano Nocentini a fine giornata – intanto troviamo le risorse necessarie a sostituire quelle baracche e quelle roulotte con qualcosa di decoroso e di abitabile, per far finire quella vergogna. E poi ricominciamo a lavorare per quello per cui siamo venuti fino qui: avevamo detto che avremmo voluto cambiare Portoferraio, ma ad oggi, stando così le cose, ci dobbiamo accontentare (per ora) di provare a salvare e ricostruire questa città, piena di emergenze e di situazioni a rischio per i cittadini e – purtroppo – anche per chi tenta di amministrarli”.
Comitato festeggiamenti IL CALELLO da Pomonte pubblicato il 8 Settembre 2024 alle 10:19
Come da tradizione, anche questo anno, il Calello ha chiuso la stagione con l’ultimo evento del giorno venerdì 6 settembre, ed è giunto, quindi, il momento dei ringraziamenti. Il CALELLO ringrazia tutti gli ospiti che hanno partecipato agli eventi rendendo “ magiche” le nostre serate e pieno di allegria il nostro paese. Un grazie enorme va a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita delle nostre manifestazioni, rinunciando al loro tempo libero e, in parte, alle ferie. Un grazie speciale va all’ azienda Fonte Napoleone che, anche quest’anno, ha contribuito ai nostri eventi regalandoci la sua acqua e, in particolare, a Fabrizio Galeazzi. Un altro sentito ringraziamento e’ per l’amministrazione comunale di Marciana e alla pro loco, al ristorante Il Gondolino, all’ Hotel Sardi, all’ Hotel Corallo, ai bar Baba e Pomonts e alla gelateria L’Isola dei golosi. Un grazie immenso alle signore di Pomonte per tutti i dolci che ci hanno gentilmente donato. Da oggi ci godremo un meritato riposo e, ringraziando di nuovo tutti, sperando di non aver dimenticato nessuno, vi salutiamo con un prezioso consiglio: il prossimo anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare… Arrivederci a tutti al prossimo anno.
x Daniele pubblicato il 6 Settembre 2024 alle 20:37
Sai a parole o dietro una tastiera siam bravi tutti...e nussuno sbaglia, La realtà è molto diversa, penso che sia una questione economica, tutte le armi che vengono date... chi le paga ? e a chi ? il nucleare è anomalo, uno studioso ha detto che x anientare il mondo bastano 1000 nucleari ma nel mondo ne abbiamo più di 12000 e quì è solo economico altrimenti non si spiega questo surplus. Nell'ultima guerra mondiale abbiamo il pallino in mano agli stati uniti e nessuno glielo ha tolto, loro sono approffittatori vanno dove vi è da prosciugare ... ripeto solo businness.