Caro cittadino del ( Kaiser) Forse a non capire sono i cittadini di Portoferraio che sono stufi di pagare con i propri soldi gli errori degli amministratori fatti negli anni passati . Chi sbaglia nell utilizzo dei denari pubblici deve pagare di tasca propria . Se gli organi preposti accerteranno le responsabilità nel caso c’è ne fossero io pretendo che il comune di Portoferraio si costituisca in giudizio per il danno di immagine arrecato alla nostra comunità . Questo è il mio pensiero come consigliere di minoranza di questa città . Punto
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.[COLOR=darkred][SIZE=4] CONSIGLIO COMUNALE DI FINE ANNO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/zini.JPG[/IMGSX] Tra rinvii, precisazioni, promesse, battibecchi anche tra le minoranze e uscite dall'aula di una parte delle minoranza a cui si è accodata tutta la maggioranza, si è concluso anzi, si è sciolto miseramente il consiglio di oggi 30 dicembre 2019. Se la memoria non mi tradisce in tanti anni che assisto ai Consigli Comunali mai mi è capitato di assistere all'uscita della Maggioranza rendendo nulla la seduta Istituzionale.
Dopo questo fatto anomalo un po' deluso e amareggiato sono rientrato a casa soffermandomi a guardare le profonde buche della via Roster e le voragini del parcheggio "La Gabbianella" che, da come ho recepito nella Mozione che ha scatenato la bagarre, resteranno lì a far danno alle vetture e alle persone ancora per molti mesi per la mancanza di forza lavoro a disposizione del Comune.
Come tanti cittadini di Portoferraio anch'io ho nostalgia del "Fornino" e della sua squadra di riparatori (ora derisa da tutti) che molti hanno accusato di intervenire di sua iniziativa e purtroppo pochi sanno che i suoi interventi di primo bisogno erano sempre accompagnati da un benestare della Giunta Comunale di allora. Ora tra bilanci, promesse, intenzioni, verifiche, liti, studi e progetti si sta dimenticando dei piccoli interventi, forse marginali per alcuni, ma utili per i cittadini.
Speriamo nel 20..20
Buon Anno
Francesco Semeraro
CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.12.2019
CARO SIG.LA NERA ma si faccia una domanda..........
ma se il gruppo Meloni e' uscito dall'aula e tutta la maggioranza gli è andata dietro compreso il pubblico, da evidenziare il batti batti di domande e risposte tra minoranza e maggioranza che si e' sviluppato sull'argomento sig. caro lei mi sa tanto che non e' riuscito a capire assolutamente niente per non dire un kaiser ,essendoci una causa tra comune e cosimo con gli organi preposti e aule giudiziarie. non sono ne consiglieri ne gli assessori che decidono a chi attribuire la sentenza di pagamento. in un secondo momento quando si saprà di chi sara' la colpa il problema verra' nuovamente discusso e la punizione impartita a chi ha sbagliato! come al solito si vuole trasmettere ai cittadini cose sbagliate e fatiscienti.
COMUNICATO STAMPA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/barghini.JPG[/IMGSX] L’enfasi del comunicato stampa, con il quale l’Amm. Comunale comunica l’avvio del procedimento per la redazione del nuovo Piano Strutturale Intercomunale, per l’adeguamento al PIT con valenza di Piano Paesaggistico Regionale, approvato a maggioranza, con il nostro voto contrario, nel C.C. del 27 dicembre 2019, nasconde una ben più triste e funerea realtà per il nostro territorio.
Va precisato che la redazione del nuovo P.S. si è resa necessaria con la fusione dei due Comuni, in quanto Rio nell’Elba era in salvaguardia per l’avvenuta scadenza dei suoi strumenti urbanistici, ma Rio Marina no! L’adeguamento al PIT con valenza di PPR era avvenuta con l’approvazione definitiva del Piano Operativo Comunale della Giunta Galli nel dicembre 2017, con anche la definizione del perimetro del territorio urbanizzato.
Il territorio urbanizzato, in base all’art. 4 della L.R. 64/2014, è il solo dove sono consentite le trasformazioni a fini insediativi e infrastrutturali, e averlo ridotto, così come è stato ridotto ai minimi termini, estendendo in modo abnorme il territorio rurale con la deliberazione del 27 dicembre, vuol dire strozzare ogni possibilità di sviluppo, cancellare 269.478 mc. rivenienti dal precedente P.S. di Rio Marina, con varie destinazioni: residenziale completamento ed espansione, turistico-ricettivo, industriale-artigianale, servizi-commercio, più quelli rivenienti da Rio nell’Elba, perché non ci sarà più un mq. di terreno utilizzabile, tenendo anche di conto che oltre il 70% del territorio è Parco Nazionale, praticamente abbandonato, e come anticipazione, con l’approvazione dell’avvio del procedimento sono scattate le norme di salvaguardia, che comportano la decadenza di tutte le previsioni al di fuori del perimetro urbanizzato, compresi gli ampliamenti.
Non di meno si rilevano assurdità come la Valle di Riale dall’ex Macelli al Piano-Villaggio Togliatti, compreso la briglia di tenuta e laminazione del torrente, e parte della fascia del bosco ad alto fusto inserita come territorio urbanizzato e l’esclusione di zone come il PEEP di S. Filomena, parte del sottostrada della str. Panoramica, la zona S. Giuseppe – Coop, la Chiusa – Grassera, parte di Via Solferino nel centro storico di Rio Elba, a Nisportino escluso il campeggio e tutta la parte bassa di primo insediamento storico, e altre alle Venelle, a Ortano esclusa tutta la zona del Canapai, ecc., tutte zone dotate di urbanizzazione primaria. O l’inserimento a Cavo, alle Paffe, di una zona “Polarità a servizi di interesse collettivo e valorizzazione ambientale (terme)”, in un terreno riclassificato rurale e nel pieno della fascia di protezione di 300 mt. dalla costa del PIT-PPR, specchietto per le allodole o presa in giro? Delle terme non si sa nulla, tanto meno del bando specifico, va a finire che con l’acqua calda ci faranno una fontanella per sciacquarsi i piedi.
Con paesi che si spopolano a vista d’occhio, con i giovani che emigrano per mancanza di lavoro e prospettive, con un commercio asfittico, con un turismo che non riesce a farsi economia da dopo la chiusura delle miniere, con un piccolo artigianato legato all’edilizia che arranca alla meno peggio, con le pensioni che sono l’asse portante dell’economia paesana. Paesi che sono tutt’altra cosa da chi li vede dall’esterno ed ha visioni continentali, che con decisioni come quella intrapresa dal Sindaco e dalla maggioranza, tagliano le gambe a iniziative, speranze e anche sogni, condannando queste comunità al più o meno lento degrado e oblio.
Legge n. 267/2000 (Testo Unico Enti Locali)
Art. 3 comma 2- Il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Per Rio si può sostituire: non ne cura gli interessi e ne promuove la scomparsa.
Gruppo ViViRio
Marcello Barghini
CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.12.2019
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/lanera.JPG[/IMGSX]Oggi 30 dicembre si è riunito il consiglio comunale per discutere alcuni punti all ordine del giorno, alcuni dei quali riguardavano i debiti fuori bilancio della Cosimo de Medici e una mozione ( in cui è previsto il voto dei consiglieri ) del sottoscritto in cui chiedevo che se nel caso fossero emerse delle irregolarità di qualsiasi natura nella gestione della partecipata comunale Cosimo de Medici , questa amministrazione intenda costituirsi in giudizio per un eventuale richiesta danni . Il sindaco mi ha risposto in maniera molto articolata ed in parte con argomentazioni condivisibili visto che ad oggi , a distanza di circa dieci è più anni , non sono ancora chiarite alcune situazioni amministrative che mettono in difficoltà L amministrazione che è impedita nell approvare il bilancio consolidato , passaggio questo , che permette di dare via alle spese necessarie per fare i lavori che la città necessita . È vero che esiste anche la Corte dei Conti che interviene automaticamente in caso si evidenzino problemi di cattiva amministrazione della cosa pubblica , ma la mia richiesta di voto era finalizzata ad evidenziare pubblicamente che chi sbaglia nella gestione della cosa pubblica deve pagare anche per il danno di immagine al comune che rappresenta con il suo ruolo . Ebbene cari cittadini di Portoferraio... la mia mozione non è stata votata poiché i consiglieri hanno abbandonato L aula , siamo rimasti soltanto io e il consigliere Di Tursi. A voi il giudizio .
Luigi Lanera Consigliere Comunale di opposizione Fratelli d Italia
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA COLATE IN CALATA, COME NASCONO I GRANDI ERRORI FATTI ALL’UNANIMITA’ [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/sforzi.JPG[/IMGSX] L’associazione “Responsabilita’ in Comune”, in un dei
suoi intervento accusa l’attuale Amministrazione di non essersi opposta al progetto di un ulteriore colata di cemento nella calata di Portoferraio. Progetto che , se realizzato, sarebbe un ulteriore scempio a ridosso delle mura medicee
Come abbiamo ripetuto più volte il problema della cementificazione della calata è un problema che il Movimento Elba 2000 ha affrontato fin dai primi anni 2000. Quello che segue fu pubblicato su “Elba oggi” e su “Lisola “ il 7 Nov. del 2003. Nell’articolo sono analizzati altri scempi fatti in precedenza a Portoferraio con l’accordo di tutte le forze politiche e senza che nessuna associazione culturale od altro intervenisse . Se a quell’epoca il movimento Elba 2000 non fosse stato lasciato solo a cercare di bloccare il progetto, lo scempio, non ci sarebbe stato. )
COLATA DI CEMENTO IN CALATA
L'articolo 23 del Piano strutturale di Portoferraio, sistema territoriale 3 della costa, al comma 4, per quanto riguarda il sistema portuale, prevede il consolidamento e la riqualificazione funzionale del ruolo del capoluogo quale principale accesso marittimo all'isola, sia per i passeggeri che per le merci.
Sarà quindi necessaria "una riorganizzazione e qualificazione formale e funzionale dell'interfaccia terra mare, tanto alla scala urbana (città) che territoriale (territorio – rada – darsena)”. Tra le altre cose, si prevede pure "il miglioramento dell'accessibilità all'area portuale e della costa anche con l'allargamento della Calata Italia”.
Al di là del gergo tecnico, ciò significa essenzialmente due cose: Portoferraio rimane l'unica porta d'ingresso per l'Elba e per fare questo è necessario trasformare Calata Italia in un grande piazzale per la sosta e le manovre degli autotreni in partenza.
Se Portoferraio debba continuare a sopportare tutto il movimento veicolare dell'isola, e per fare questo debba sacrificare addirittura le sue parti più belle, è una questione assai importante che dovrebbe essere dibattuta, anche in modo approfondito, considerato che invece Porto Azzurro non vuole più il traffico veicolare ecc.
Non è pensabile che si vada a dalle trasformazioni così importanti senza che ci si ponga almeno il problema. Cioè: stiamo sbagliando oppure no?
Se individuare errori nel presente e ammetterli è difficile, è più facile, forse, ammetterlo per le scelte fatte nel passato, perché ci aiutano gli effetti che hanno provocato. Questo esercizio, che sarebbe molto utile, non è però praticato, perché è doloroso confrontarsi con il passato, non attraverso la memoria, che è sempre indulgente, ma con i fatti che non hanno pietà.
Come furono commessi 3 clamorosi errori del passato
Limitiamoci a prendere in considerazione solo tre casi:
La vendita del Forte Stella
Le costruzioni del "Grattacielo" e dell'edificio "Residence" sul Porto
La destinazione a zona industriale del lungomare delle antiche saline.
Nessuno, adesso, avrebbe il coraggio di sostenere che non furono degli errori clamorosi.
Perché furono commessi? Non conosciamo le ragioni della vendita del Forte Stella: non è escluso che gli appartamenti apparissero agli amministratori dell'epoca, che avevano altri metri di giudizio, delle topaie umide esposte ai venti del Nord. Se aggiungiamo che, probabilmente, quell'amministrazione necessitava di risorse (un milione), si può capire come non ci si rese conto che si trattava di un luogo simbolo di enorme valore per la città.
Per quanto riguarda il "Grattacielo" e la cosiddetta “palazzata” a mare sul porto, erano stati scambiati per una apertura alla modernità e la relativa delibera venne approvata all'unanimità (un solo astenuto: il professor Giancarlo Castelvecchi), dopo che il modellino in legno era rimasto per mesi esposto al Bar Roma.Nessuno capì che si trattava di un errore gravissimo, che avrebbe sfregiato per sempre la città. La democrazia, evidentemente, non ci salva dagli errori.
Lo stesso vale per la destinazione a zona industriale del lungomare delle antiche saline con capannoni vista mare che andavano a precludere il naturale espandersi della città lungo il golfo e a spingere invece le costruzioni dietro le colline, nelle zone umide. Anche qui solo pochi capirono che si trattava di un gravissimo errore.
Sarebbe davvero interessante capire, anche sul piano puramente scientifico, da dove nasce il potere di attrazione delle “cantonate amministrative”, che riescono a creare l'unanimità annullando perfino i contrasti politici. Evidentemente, è più facile trovare l'unità politica sui grandi errori che sulle cose giuste e di buon senso.
Forse l'intera classe politica amministrativa soffriva di un ritardo culturale. Non sapevano, questi onesti e democratici amministratori, in che anno erano, che tipo di territorio stavano amministrando né quale sarebbe stato il suo futuro.
Ma adesso questo ritardo è stato colmato? Come facciamo a saperlo se, a distanza di vari decenni, stiamo commettendo gli stessi errori? Non ci sono formule affidabili, però esistono degli elementi che dovrebbero farci insospettire.
La colata a mare, che farà scomparire Calata Italia e la trasformerà in un piazzale per autotreni, ha elementi in comune con gli errori del passato.
E' un intervento importante ed irreversibile che modifica il territorio e trova l'approvazione di tutte le forze politiche, esattamente come i grandi errori del passato. E sopratutto nasce da un'idea errata, che viene dal passato, secondo la quale il mero sbarco dei passeggeri e degli automezzi rappresenta una ricchezza.
Questo era vero certamente in passato quando, con la Compagnia Portuali, un flusso importante di denaro entrava nell’economia della città. Ma non lo è più oggi, se è vero, come è vero, che un movimento portuale di soli passeggeri ed automezzi non produce
altro che gravi problemi di traffico e di inquinamento.
Elba 2000 - Movimento in difesa dei diritti elbani
Mi fa decisamente ridere sia il divieto sia l'atteggiamento di certe persone. Forse non sapete che l'italia era la prima lavoratrice in europa e tra le prime al mondo di fibra da canapa, non a caso tutte le divise dell'esercito durante la prima guerra mondiale erano fatte di tale materia.
Forse non sapete che THC e CBD sono due (ceppi) di sostanze diverse con effetti diversi sul corpo. Mi sembrate quelli che sostengono che il vino fa bene perchè contiene Polifenoli, ma si dimenticano che un buon rosso ha il 15% di alcol.
A proposito di bacco e tabacco, non mi sembra di vedere tutta questa lotta contro i barrini che vendono superalcolici e i tabacchini che vendono sigarette (che contengono ben 70 sostanze cancerogene).
Scusate, ma le sigarette non sono il primo passo per la cannabis e poi per le droghe pesanti? No, perchè quelle di cioccolato si vedono nelle calze della befana, forse è un indottrinamento dei bambini???
Fate una cosa a modo, riflettete prima di parlare e STUDIATE (che non vuol dire dare contro a Papi, vuol dire argomentare meglio)
Per traghetti più grandi di Pierluigi Costa
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/navi1.JPG[/IMGSX] Egregio signor Costa, io non la conosco e forse lei non è dell'Elba. Le spiego il fermo traghetti per maltempo: Il Maria Maddalena (per l'elbani il "Calimero") viaggiava con tutti i mari. Si racconta, che con al comando il grande Sirabella, con un forza 10, impossibilitato di fare manovra a ridosso dell'Enfola, entrò direttamente nel porto di Marciana Marina dove ormeggio. Altro piccolo traghetto che viaggiava sempre era l'Elba 1°, Con il comandante Euro Barbetti ed un mare forza 8 fece tre traversate nello stesso giorno. Quindi per il mare grosso non è un problema di dimensione dei traghetti. Anzi i traghetti più grandi hanno più problemi: Hanno più vela da offrire al vento e non sono stabili in manovra. Inoltre traghetti più grandi hanno maggior costi di gestione, quindi gli si fa salta delle corse, per aumentare il trasportato. Per finire In aiuto della Moby/Toremar c'è una "ispirata" ordinanza della capitaneria di porto, che ferma il traffico dei traghetti con un mare sopra forza quattro. Ordinanza a cui fanno riferimento i piloti di Portoferraio. Quindi il problema è sopratutto la grandezza dei traghetti. Traghetti più grandi = più costi e meno corse. Traghetti più grandi più pericolo con il vento nel porto di Piombino. Traghetti più grandi = strade intasate a Portoferraio. Caro signor Costa mi creda i traghetti per l'Elba devono essere massimo da 150/200 auto per 1.000 passeggeri.
Se oltre ai già citati traghetti viaggiavano anche Aethalia, Planasia, Portoferraio, Bastia etc, non è perché avevamo dei veri comandanti ma perché avevamo dei veri armatori.
Florio Pacini
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/micio.JPG[/IMGSX] Salve a tutti, circa dal giorno 18 dicembre non è più tornata a casa una gattina di circa un anno e mezzo, colore grigio come da foto. Ha due leggere sfumature rotonde sui lati del corpo come si può vedere da una delle due foto, non ama tanto essere tenuta in braccio ed è sterilizzata. Se fosse ancora viva e qualcuno l'avesse vista aggirarsi da qualche parte può telefonare a questo numero: 339 3019266. La zona da cui è scomparsa è la Sghinghetta (Portoferraio).
Ringrazio vivamente.
[COLOR=darkred][SIZE=4] COSMOPOLI PRONTO A RINASCERE? COSI’ SI DICE IN COMUNE ….. [/SIZE] [/COLOR]
Non ricordo bene come e quando (probabilmente in campagna elettorale o poco prima ) , mi è capitato di leggere, un ambizioso progetto che avrebbe cambiato in maniera intelligente la viabilità nel centro storico con calata a mare compresa nel prezzo , si diceva per dare più respiro e praticità alla Piazza Cavour, Via Guerrazzi e piazza della Repubblica con una serie di innovazioni. Relativi sensi di marcia , isole pedonali , nuova rete viaria portuale ecc. progetto che avrebbe dovuto far riscoprire ai ferraiesi la città medicea e soprattutto godere finalmente la “cultura della Piazza”, si parlava anche della ricerca di nuovi parcheggi di scambio , pulmini gratuiti ecc…..si erano programmate una serie di date che come sempre sono passate senza che niente sia avvenuto. Sono anni e piselli verdi che si progetta e si promette invano sul rilancio e sulla viabilità del centro storico, ma tutto è ancora latitante e nonostante i proclami e le conferenze stampa rimane di là da venire.
Quello che mi affiora alla memoria risale al 1974 quando l’allora giunta fece redarre un piano del traffico dall’Ing. Sergio Di Macco ( con relativa congrua spesa), poi silenzio , rotto soltanto saltuariamente negli anni da qualche sporadica interpellanza e qualche striminzito articolo giornalistico poi , riappare nel 1989 roboante sulla cronaca locale un accattivante articolo” Piano del traffico, via ad Aprile” doveva iniziare la prima fase sperimentale in occasione del “ponte” di fine aprile, fase poi slittata per “motivi tecnici”, così almeno si disse. L’incarico di redigere il nuovo progetto ( dietro compenso che diamine!) venne allora affidato all’ing. Chiarugi, con tanto di rilevazione da parte di quest’ultimo del flusso veicolare ecc. ecc. Insomma condividendo la necessità di porre l’attenzione a questo importante problema, voglio evidenziare come in questi ultimi 45 anni e passa , esperti, medici improvvisati e vecchie glorie si siano alternati al capezzale della nostra realtà urbana, ciascuno con la propria soluzione, tanto miracolosa quanto bugiarda che ha trasformato le amministrazioni comunali in istituti di promesse mai mantenute…e adesso ci risiamo: Il sindaco di Portoferraio proprio ieri ha annunciato che partirà un grande cantiere di manutenzione delle strade. Che per gli ex macelli è in corso un dialogo sia con l'Asl che con la Regione Toscana per farne sede di servizi distrettuali e sanitari + una foresteria per i dipendenti Asl …poi , ha proseguito nel suo eloquio il primo cittadino, si provvederà a sistemare l'ex ospedale civile, l'ex caserma della finanza, il mercato coperto, gli ex macelli, la ex caserma della polizia stradale, il palazzo Coppedè e le ex poste, non dimenticando i pini pericolosi e la tanto sospirata Rotonda di S. Giovanni….beh caro amico Angelo noi tutti ce lo auguriamo …chi vivrà vedrà…
Buon anno Sindaco ma soprattutto.... buon lavoro .
A Dubai un calciatore famosissimo ha sfoggiato un orologio da 500.000€-
Spero vivamente che i suoi tifosi abbiano un lavoro sicuro che gli permetta di vivere dignitosamente, altrimenti possono sempre chiedere un aiuto al loro idolo.
Rispondo con un identità a: Elettore pf pubblicato il 29 Dicembre 2019 alle 10:08
Caro mio, come vedi non mi nascondo a risponderti come invece fai tu, io non ho bisogno di una nuova verginità politica perché non ho nessuna ambizione e nessuna carriera politica da sognare! Quando mi sono mosso per fare lavori ti ribadisco che l'ho fatto con l'accordo e concordato degli uffici preposti, in più non sono io che ho bisogno del comune o di qualche incarico speciale. Quando mi sono messo in gioco l'ho fatto a testa alta per il bene dei miei cittadini e del paese. Tu invece continuala a menare con la solita tiritera e la solita poltrona che ti vanti di possedere!
Vincenzo Fornino.
Oggi ho fatto una passeggiata sulla spiaggia di lacona e ho notato con molto piacere che il campeggio dell amico Rotellini era aperto e con clienti presenti Bravo Rotellini Sei un ottimo esempio per chi vuole che L Elba non viva solo L estate . I miei complimenti Luigi Lanera
MERCATINO DI NATALE
Domani, Lunedi 30 Dicembre dalle 17.00 alle 20.00 presso il Camping Valle Santa Maria organizzeremo un mercatino di Natale, 9 banchetti di artigiani e produttori locali esporranno le loro creazioni ed i loro prodotti il tutto circondato da un’atmosfera natalizia, un falò per riscaldarsi e l’immancabile vin brûlé.
Oltre ai nostri ospiti è accessibile da chiunque voglia fare festa e divertirsi con noi.
Mi fa sorridere il caro Vincenzo che vuole rifarsi una verginità politica 😱 ma gli chiedo : quante volte hai alzato la mano nella passata amministrazione per votare scelte amministrative disastrose per Portoferraio ? Perché non ti sei dimesso quando vedevi che le buche nelle strade non venivano sistemate nonostante tu di dessi da fare in assenza di qualsiasi autorizzazione ad intervenire ? Perché tu e il tuo nuovo gruppo , come mi dicono , vi siete astenuti nella votazione contro la gettata di cemento al molo alto fondale ? A quale partito ritieni di appartenere politicamente? È vero che non hai preso posizione nella votazione per obbligare gli extracomunitari alla presentazione di quel famoso documento dell ambasciata di appartenenza di queste persone che dimostri che non posseggono beni nella loro nazione ? E se non eri presente al consiglio comunale di quel giorno , perché non lo dichiari ora che vuoi quel documento ?
Quando c'era Lui, caro Lei, zinghete e zanghete, con due botte di reni andava a posto tutto
L'impero ci vuole, altro che cosmopoli
Astro
Cannabis, un esposto contro il divieto del Comune
E' battaglia legale sul divieto di coltivare e vendere la cannabis light che è stato approvato dal Consiglio comunale di Porto Azzurro
PORTO AZZURRO — Il Consiglio comunale di Porto Azzurro il 12 Novembre scorso ha approvato una delibera con cui vieta di coltivare e vendere su tutto il territorio comunale cannabis (canapa) light, attività invece riconosciuta dalla legge n. 242 del 22 Dicembre 2016. Tale legge infatti consente la produzione e la vendita di cannabis con Thc fino allo 0,6 per cento, in deroga a quanto prevede il “Testo Unico Stupefacenti” (D.P.R. n. 309/1990). A questo poi si aggiunge anche la recente sentenza della Corte di Cassazione che permette la coltivazione di cannabis però per solo uso privato, pur mettendo alcuni paletti.
Alla base delle motivazioni del divieto del Comune di Porto Azzurro il sindaco Maurizio Papi, durante la discussione in Consiglio comunale, aveva parlato della pericolosità della cannabis, sottolineando come si tratti solo del primo gradino di accesso alle droghe.
Contro questa decisione però si è opposto il titolare dell'azienda agricola Fiori di Canapa del dottor Fabrizio Orsini di Porto Azzurro che tramite il suo legale, Giacomo Bulleri, ha presentato un esposto ed il ricorso al Tar contro la delibera del Consiglio comunale, come riportato sul sito web Canapaindustriale.it e come ci ha confermato lo stesso Orsini.
Fabrizio Orsini, che è un farmacista, ci ha spiegato che la sua azienda ha una sede centrale ma ha campi di coltivazione decentrati in varie zone, una delle quali dovrebbe essere appunto nel Comune di Porto Azzurro dove attualmente risiede.
BENE IL DOTTOR PAPI CHE SA INQUADRARE I PROBLEMI NELLA SUA GIUSTA DIMENSIONE. CONDIVIDO PIENAMENTE IL DIVIETO!