Cari amici del NO, fare sistema allโElba, partendo proprio dal comune unico รจ tanto strategico quanto improrogabile.
Ne va dellโesistenza stessa dellโElba come opportunitร di lavoro e quindi di condizioni di vita per i nostri figli e per quelli di noi che non sono ancora troppo vecchi.
Come si fa a non vedere che questo scoglio sta affondando nelle secche dellโimprovvisazione spregiudicata e dei mille sgambetti tra i magnifici 7 sindaci che non riescono a mettere in piedi lo straccio di una qualsivoglia strategia di gestione o di sviluppo del territorio?
Non parliamo poi di strategie per il turismo lasciate in mano allโAssociazione degli Albergatori con i risultati che....lasciamo stare!
Il territorio รจ di fatto in mano ai vari โcacicchiโ locali, capipolo di movimenti divisivi, antitutto, dal parco al dissalatore, dal comune unico alla sanitร locale etc ai quali niente interessa dello sviluppo qualitativo delle attivitร e dei servizi.
Agitano le bandiere indipendentiste e contemporaneamente combattono a spada tratta lโunificazione dei comuni come se dovessimo ritornare allโepoca feudale. Come fa lโElba a rendersi indipendente se prima non si unifica? Boh, misteri del sovranismo! In realtร lโunico obiettivo รจ quello di mantenere lo status di โcaiccoโ che gli assicura un discreto potere economico e la possibilitร di condizionare le politiche locali affinchรจ tutto rimanga cosรฌ come oggi lo vediamo.
Gli amici del NO ci rimarcano che gli Elbani, col referendum del 2013, hanno detto sonoramente no al Comune unico.
Giusto, democraticamente รจ stato detto di no quindi zitti e mosca.
Mi sia concessa comunque un minimo di riflessione partendo dai dati oggettivi:
- intanto il no al comune unico รจ stato espresso solamente dal 26% degli Elbani aventi diritto al voto (il 60,35% del 43,05% che sono andati a votare), quindi piรน o meno un quarto della popolazione.
- Se non ricordo male tutte le associazione di categoria avevano โsponsorizzatoโ il referendum convinte che la frammentazione delle politiche sul territorio penalizzasse pesantemente lo sviluppo del territorio
Sulla base di questi dati e considerando che chi svolge una qualche attivitร turistico-alberghiera o commerciale in genere non abbia disertato le urne e che questi soggetti costituiscano la maggioranza di quel 26% che ha votato, mi domando, per quale motivo ha votato NO quando le associazioni di categoria, le loro in fin dei conti, si sbracciavano per il si, puรฒ darsi che i โcacicchiโ cโentrino qualcosa?
Marco