Vorrei esprimere la mia solidarietà personale al malato n. 11 dell'Elba a cui auguro una veloce e piena guarigione.
Allo stesso tempo avrei bisogno di alcune risposte che potrebbero avvalorare le sue tesi:
1) Per una persona che è in cura da tempo in Lombardia e dove sa che deve riprendere le cure dopo il periodo di Pasqua, quale è stato il "motivo di assoluta urgenza", così come previsto dalla norma, per potersi trasferire a Capoliveri, quindi "in un comune diverso", ?
2) I suoi familiari e coloro che vivono con loro possono pensare quello che vogliono della sua scelta, che io ritengo folle, ma lei ha messo a repentaglio la loro vita. Infatti ora sono tutti in quarantena obbligatoria. Andrà tutto bene, sicuramente e lo auguro con il profondo del cuore, ma se uno di loro dovesse ammalarsi e aggravarsi pensa che nessuno le chiederebbe conto di questo viaggio e se ha infranto la legge?
3) Lei dice testualmente: "Vorrei dirvi di stare tranquilli: sono malata, ma, dal giorno del mio ritorno sull'isola, non ho avuto contatti con nessuno di diverso dai miei più stretti familiari. E allora come mai altre due persone oltre ai suoi familiari sono stati messi in quarantena e sono terrorizzati, oltre che per loro stessi, di aver potuto o di poter contagiare i loro familiari.
4) E' vero che, a casa sua, insieme ad uno delle suddette persone messe in quarantena c'era anche il suo compagno che però non è mai stato dichiarato tra i presenti? E se questo fosse vero e lui risultasse positivo in seguito che gli raccontiamo ad eventuali contagiati?
Quindi tantissima solidarietà e vicinanza a lei ma, per piacere non faccia la vittima.
Se molti capoliveresi, anzi tanti e tanti, sono arrabbiati è perchè il suo gesto di forzare le norme (di sicuro legittimamente) è apparso del tutto inappropriato ad una persona intelligente come lei. Ma, da parte sua, ci sarà il tempo per scusarsi.
113396 messaggi.
Mi sono assentato un attimo e leggo troppi post a cui dare risposte tutte insieme ma ci provo .
Una Legge ad hoc per il gap dell'insularita che si chiami porto franco o altro è innegabile che serve . Che più volte sia stata presentata e non abbia avuto esiti è vero , ma riprovarci è gratis non costa niente . Mentre altri troveranno altre soluzioni io ed il mio comitato torneremo a bussare Roma ci apriranno o no vedremo .
Che il costo della tassa rifiuti all'Elba è molto più alto per i costi di smaltimento è innegabile .
Il trasporto merci andata e ritorno 500 euro ma non calcola il resto del tragitto e il tempo del personale due ore solo di traghetto a meno che gli autisti non siano volontari della croce rossa.
L'evasione fiscale sono soldi che vanno a Roma nel bilancio dello Stato per cui a livello locale che esistano o meno evasori non cambia l'economia locale .
Alle famiglie che vivono con reddito da lavoro dipendente all'Elba arrivano con fatica a fine mese in continente avendo più potere di acquisto riescono anche a risparmiare per permettersi le vacanze .
Livigno porto franco per l'isolamento geografico , a Trieste è stato concesso nel 2017 per un rilancio dell'economia con la defiscalizzazione IVa e lavoro dipendente . Il risultato è stato esponenziale nel tasso di occupazione . Il rilancio del turismo è essenziale ma se fosse sufficiente il bonus nave le ricordo che in bassa stagione due adulti e l'auto non residenti costa circa 34 euro eppure non è stato sufficiente a incrementare le presenze.
Comunque si accettano adesioni al Comitato e siamo aperti a tutte le proposte alternative e/o integrative.
Buonasera, in questi giorni si sente parlare di categorie di persone che per lavoro si trovano ad essere, quotidianamente, a contatto con il pubblico e che, giustamente, vengono sottoposti a tampone. Mi chiedevo se ciò fosse possibile anche per noi, tecnici telefonici, che ogni giorno entriamo nelle abitazioni degli elbani, in tutti i comuni, per riparare guasti o per allacciare nuove linee. Credo che sarebbe una scelta responsabile per tutelare la salute di noi stessi ma anche di tante famiglie composte da persone di tutte le età e non sempre in buona salute.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/guanti.JPG[/IMGSX] Che gente. Ho cominciato a vedere per strada, mascherine e guanti usati e buttati per strada. Ma l’essere umano è veramente ributtante e comincio a pensare che tutto ha una spiegazione. Ma una volta che avete usato le mascherine o i guanti, vi costa veramente tanto portarle a casa per poi smaltirle? Ma siete veramente così deficienti? Ci vorrebbe la frusta altro che chiacchiere.
seguo con interesse il dibattito avviato dagli interventi della signora Madioni.
francamente, però, mi sembra che la proposta di una legge ad hoc sia la solita trovata di facile esposizione, si fa figura a dirla. poi non succede niente perchè non può succedere niente.
infatti tutti i territori hanno una specifictà e se a tutti si fa una legge speciale non c'è più uno stato unitario.
il problema è più complesso:
studiamo il sistema delle imposizioni tributarie locali vediamo se ci sono margini per alleggerire la pressione sulle imprese in questo momento di crisi.
impegniamo i comuni a sostenere i progetti d'investimento razionali che possono consolidare il turismo mentre in genere l'investitore è considerato un distruttore, eppure gli investimenti necessari sono definibili su poche dita delle mani: riqualificazione e adeguamento alberghi, attrezzature sportive adeguate, parchi tematici, aeroporto, porto turistico a Portoferraio.
una legge speciale è una fuga dalla complessità e dalla responsabilità insomma
Dr.ssa Madioni, mi consenta.
Credo che più che ridicolo sia esecrabile e sintomatico il fatto che ci sia una differenza di oltre 13 volte fra due comuni cosi vicini. Rio Elba senza strutture ricettive salvo le poche di Bagnaia e la certo più equipaggiata Rio Marina. Paperoni a Rio Elba e mendicanti a Rio Marina?
L’evasione fiscale non è da ripartire su 30.000, ma su molti di meno. Nei 30.000 lei mette bambini, operai, pubblico e … commercianti, proprietari di alloggi e ristorazione. Se considera le ultime categorie, non sarà più un dato ridicolo.
Il valore assoluto della tari di una famiglia media di 3 persone e abitazione di 100 mq a Rio è di 307 €/anno.
Se fosse il triplo di una analoga situazione del continente sarebbe 200 € in più. E questo ne determinerebbe la maggiore povertà?
Il reddito medio pro capite effettivamente non è indice di ricchezza di tutte le categorie sociali, perché vorrebbe dire equiparare il cameriere stagionale con il proprietario dell’albergo. Il primo paga sicuramente le tasse con trattenuta alla fonte, il secondo chissà. Certamente ha più possibilità se non di evasione almeno di elusione.
Se il filetto costa il triplo non è certo per il costo del trasporto. Andata e ritorno un autotreno con portata netta (utile di circa 100 q.li) costa max. 500 €. Ovverosia 0,50 €/kg in più che fuori isola. Il resto è utile maggiore per chi vende.
Ergo, la soluzione non è la zona franca che sicuramente è una chimera, ma prezzi più bassi e concorrenziali, oltre a soluzioni di turismo anche invernale, ancora troppo limitate.
Cordialmente
Così si legge sul sito del comune
I candidati in possesso dei requisiti richiesti, potranno far pervenire le proprie candidature entro e non oltre il giorno venerdì 28/02/2020 alle ore 12.00 (dodici), secondo le modalità contenute nell’avviso pubblicato sul sito internet del Comune di Portoferraio.
Trattasi di un secondo bando di selezione di tecnici per la nomina della commissione del paesaggio dopo che il primo bandito a settembre non ha avuto esito, cioè non ha dato seguito alla nomina, anche se delle candidature erano pervenute.
Evidentemente non piacevano i nomi (e questo potrebbe essere grave), ma il fatto che dalla scadenza del 28 febbraio della seconda selezione non sia accaduto ancora niente cosa significa?
non siamo di fronte alla interruzione di pubblico servizio?
non siamo oltre la legittimità e legalità?
non si sconfina nelle responsabilità penali oltre che politiche e amministrative?
e quanti cantieri si sono fermati per questa assoluta e grave mancanza di attenzione?
Dott. ssa Madioni è proprio sicura che l'evasione all'Elba sia irrilevante? non ne sarei sicura. una domanda me la farei, a parte le argomentazioni portate da chi forse il 27 ha la pensione o lo stipendio accreditato, ma siete sicuri che tutti gli operatori turistici elbani siano d'accordo nel non far venire i turisti? la gente secondo me si ricorderà di tutto quello che viene postato. certe regioni dal 4 maggio riapriranno tutto certo con le dovute misure. io non desidero fare polemiche ma penso che la vita debba ricominciare anche se fino al vaccino non sarà come prima, ma gelaterie, bar, ristoranti anche a conduzione familiare riapriranno forse si potrebbe anticipare l'apertura e posticipare la chiusura in modo da avere più turni. chiudo dicendo se c'è qualcuno che fa le solite battute spiritose dovrebbe essere bannato dall''amministratore perchè faccio un discorso serio e di confronto. sullo spazio dei ristoranti faccio una domanda e prego di rispondere a chi ne sa di più. a casa siamo in 4 e non siamo a 1,50 l'uno dall'altro quindi la mia famiglia occuperebbe uno spazio normale , ovvio che la distanza dall'altro tavolo deve essere quella ordinata dal decreto, quindi il ristorante non riduce lo spazio utile al 20% ma forse diventa 50%? è una mia supposizione grazie a chi risponderà
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fp.JPG[/IMGSX] Per ELBANO
Caro Elbano, penso, forse erroneamente, che tu stia mandando messaggi sbagliati riguardo le mascherine. Ammetto la speculazione che viene fatta su questo prodotto, accetto che non si debba essere ossessionati dal metterle anche quando siamo soli in macchina o quando si cammina da soli, ammetto che diano un senso di depressione collettiva e ammetto pure che l'eccessivo utilizzo può mettere in difficoltà, per la loro irreperibilità, chi ne ha veramente bisogno ma dire che non servono a niente o che procurino danni, mi sembra eccessivo e fuorviante.
L' OMS non ha detto, per come ho letto nella pubblicazione del 7/4/2020, che sono inutili ma ha detto una cosa sacrosanta: che bisogna indossarle CORRETTAMENTE il che significa indossarle ma non toccarle dopo che sono state indossate perchè nell'uso possono essere state contaminate nella loro parte esterna; che bisogna toglierle toccando SOLO i lacci o elastici di fissaggio, ha detto di mantenere le distanze di sicurezza, come complemento alla mascherina e LAVARSI frequentemente le mani perchè sono quelle che toccando ogni cosa, possono essere il veicolo più importante di trasmissione.
Questo dovrebbe essere, sempre secondo me, il messaggio giusto per chi legge “Camminando”
Egregia Dott.ssa Madioni
Ho letto la sua risposta.
Lei parte dal presupposto che per incentivare il turismo in generale all’Elba bisogna passare da quello che Lei chiama “Porto franco”.
Io sono più che convinto che quella strada sia impraticabile, per ragioni economiche (post di Ulisse) e politiche (sia a livello nazionale che regionale). Dal momento che questa ipotesi è stata più volte ventilata negli anni, il risultato è evidente: niente da fare. Vogliamo perdere dell’altro tempo ad abbaiare alla luna?
Allora, dico io, siamo pragmatici. Domandiamoci cosa possiamo fare per incentivare un utenza, come quella dei pensionati, a venire e restare all’Elba tutto l’anno.
Io penso che fornendo loro dei benefit questo sia possibile, perché integrerebbero le loro pensioni. Solo in questo modo i pensionati utilizzerebbero i benefit ed intaccherebbero con soddisfazione anche le loro pensioni.
Cosa intendo per benefit. Bonus per i traghetti, bonus per servizi locali, bonus per acquisti ed infine far loro acquistare dei coupon (dalla loro pensione) per acquisti e affitti che di fatto risulteranno scontati del 15-20%.
Da non sottovalutare, infine ma non meno importante, i fatto che tali acquisti saranno tutti tracciati e quindi in ultima analisi si verrebbe a contrastare in maniera sostanziale il fenomeno dell’evasione e del nero. Ne consegue che le maggiori entrate per la PA compenserebbero gli esborsi per i benefit.
In questo modo si creerà un circolo virtuoso per l’Elba, finalmente.
Sig.a Madioni Lei scrive: "Tipo Livigno essendo vicino al confine per evitare che gli italiani spendessero i loro soldi oltreconfine"
L'avrà anche buttata lì, purtroppo la "sua idea" nasce da un presupposto errato e totalmente fuori luogo. Con una facilissima ricerca sul web si risale al reale motivo del porto franco a Livigno.
Da wikipedia : "L'originario principale motivo della nascita della zona franca era correlata all'isolamento che ha lungamente caratterizzato questa località; si pensi che sino all'inverno del 1952/53 (anno di avvio dell'apertura invernale del Passo del Foscagno) la comunità di Livigno rimaneva completamente priva di qualsiasi via di comunicazione con il resto del mondo per l'intero inverno, dalle prime nevicate autunnali fino alla fusione delle nevi nella primavera."
A ciò aggiunga quello che le ha appena scritto Ulisse sui redditi pro-capite e forse si renderà conto della totale assurdità delle vostre idee sul porto franco all'Isola d'Elba.
Per Ulisse risposta
Non confutò assolutamente i suoi dati , ma il reddito procapite non fa la ricchezza se il potere di acquisto è ridotto del 40% .
La tassa sui rifiuti è triplicata rispetto ai costi del continente e così pure la fornitura di acqua potabile etc. Spese imprescindibili per una famiglia.
Se è mai stato in Sicilia , Regione a Statuto speciale , vero che gli stipendi sono più bassi , vero che il reddito procapite è più basso , ma il filetto i manzo costa 8 euro al chilo . Il costo della vita in continente è inferiore al nostro di un buon 30% .
L'Elba è più cara per il trasporto merci ecco perché la tassa rifiuti costa tre volte tanto quindi è costituzionalmente impari rispetto al resto d'Italia.
L'evasione fiscale di cui parla non pareggerebbe i conti di una famiglia a fine mese e comunque considerati i circa 30 mila residenti rispetto all'evasione fiscale del resto d'Italia è un dato ridicolo .
Egregia Dr.ssa Madioni
Un po’ di dati a valori 2017, prima di alcune considerazioni
Da Comuni Italiani.it
"Rio nell'Elba è il comune con reddito medio pro capite più alto (€ 35.318)
Rio Marina è il secondo comune con reddito medio pro capite più basso (€ 2.630)."
Rio riunito 18.005 € (Dato da Regione Toscana)
Lei fa discendere la necessità per l’Elba, semplifico, dal fatto che sembrerebbe essere un territorio fra i più poveri forse d’Italia e quindi bisognoso di leggi e trattamenti speciali e di favore.
Riprendo una parte di un suo articolo di gennaio c.a. apparso su Elbanotizie dal titolo “Trilussa e il pollo”.
“La Regione Toscana , fra le varie Regioni d’Italia risulta nei conti di reddito pro capite e Pil fra le più virtuose d’Italia infatti il reddito pro capite dai dati disponibili dell’Istat nel 2017 risulta essere 20.571 euro . Sempre nel 2017 la graduatoria vede al primo posto la Provincia autonoma di Bolzano con 25.000 euro . Come si può vedere la Toscana si distanzia di poco da una Provincia a Statuto speciale .”
Prosegue dicendo ancora “Di questo passo finiremo con l’essere i più poveri di tutta Italia .”
La media della provincia di Livorno è di 18.575 €, contro 18.147€ dell’intera Elba.
Secondo uno studio del Sole 24 ore il 42% dell’economia sommersa è concentrata nelle attività di “commercio, trasporti e magazzinaggio, alloggi e ristorazione – attività che insieme da sole valgono oltre il 40% del sommerso totale”
https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/12/10/evasione-fiscale-lavoro-nero-illegalita-leconomia-italiana-vale-210-miliardi-euro/?refresh_ce=1
I suoi dati non tengono conto di quel 42 % di evasione su circa 97 MLD complessivi. Aggiunga questa parte e vedrà che la media del pollo di cui lei parla sicuramente tende a salire notevolmente.
Prova ne sia la notevole differenza fra i dati disaggregati fra Rio Nell’Elba e Rio Marina.
Peccato che quella parte che manca non sia per i lavoratori regolari, ma quasi certamente per chi incassa affitti, non emette scontrini, etc.
Un trattamento fiscale particolare perché non dovrebbe richiederlo Suvereto o Sassetta, per limitarsi alla provincia di Livorno, dove il reddito pro-capite medio è di circa 16.000 €?
Per Danilo risposta
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/idea.JPG[/IMGSX] Se Lei ha letto tutti i miei articoli , l'idea di base è una defiscalizzazione tipo portofranco. Quindi riduzione iva al 4% defiscalizzazione costo del lavoro etc e questo ridurrebbe di per sé il costo della vita sull'Elba . Aumenterebbe il potere di acquisto delle famiglie.
Ma lo Stato ad oggi ha concesso il portofranco laddove c'era un ritorno economico a livello nazionale . Tipo Livigno essendo vicino al confine per evitare che gli italiani spendessero i loro soldi oltreconfine .
Ed ecco da cosa è nata la mia idea di defiscalizzazione delle pensioni . Migliaia di italiani in pensione spendono i loro soldi vivendo all'estero , se le piccole isole potessero competere con quell'offerta turistica tantissimi resterebbero in Italia .
Spero di essere stata esaustiva
[COLOR=darkblue][SIZE=4] PROROGATA AL 3 MAGGIO LA RACCOLTA FONDI #CONILMARENELCUORE [/SIZE] [/COLOR]
2 Letti ad alta tecnologia e 1 Fibroscopio si vanno ad aggiungere al Ventilatore polmonare già ordinato
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/conilmare.JPG[/IMGSX] La raccolta fondi #CONILMARENELCUORE partita un mese fa, quando è iniziato il lockdown che ha coinvolto l'intero Paese, proseguirà fino al 3 maggio, oltre quindi l’iniziale termine fissato per domani 19 aprile.
L’obiettivo dei 100 mila euro è stato raggiunto e superato al di là dell’aspettativa iniziale di Acqua dell’Elba grazie alle donazioni di tutti coloro che amano l’isola d’Elba, e proprio sulla scia della grande partecipazione all’iniziativa, è stato deciso di prorogare i termini della raccolta.
Per ringraziare la generosità dei molti amici dell'Isola che hanno contribuito alla raccolta fondi sono intervenuti anche i vertici della sanità elbana che, in un nota diffusa alla stampa (firmata dal direttore dell'ospedale elbano e dal direttore della Zona Distretto Elba) hanno espresso profonda gratitudine: “considerato - citiamo le parole del prof. Bruno Maria Graziano e del Direttore di Zona dottor Fabio Chetoni - l'alto valore economico per le attrezzature donate alla struttura ospedaliera che sarà così in grado di fornire una risposta più concreta, efficace e tempestiva nella cura del Covid".
Attualmente, in accordo con la Direzione sanitaria dell’Ospedale di Portoferraio, si stanno formalizzando i preventivi delle aziende fornitrici per l’acquisto di 2 Letti ad alta tecnologia adatti per la terapia intensiva (come quello già donato prima della raccolta fondi da Acqua dell’Elba) e 1 Fibroscopio da Intubazione difficile. Strumentazioni che si vanno ad aggiungere al ventilatore polmonare già ordinato nei giorni scorsi sempre secondo le indicazioni fornite dall’ospedale. Tutti gli step relativi agli ordini ed acquisti della strumentazione sono documentati e possono essere consultati da chiunque sulla pagina di trasparenza ‘con il mare nel cuore’ direttamente sul sito di Acqua del’Elba (link diretto: https://www.acquadellelba.com/it/sezioni/2685-conilmarenelcuore.html).
Ricordiamo che nella cifra ancora a disposizione è compresa anche la parte da devolvere al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, che corrisponde ad 1/3 dell’intero ammontare, come stabilito fin dall’inizio nell’obiettivo dell’operazione, mentre sarà relazionato dettagliatamente come verrà impegnato il resto della cifra raccolta e quali altre attrezzature ordinare.
Fino al termine del 3 maggio, Acqua dell’Elba continuerà inoltre a contribuire alla raccolta fondi con il 50% del prezzo dei profumatori d'ambiente da 500 ml venduti online (con il diffusore in legno personalizzato #CONILMARENELCUORE) prorogando anche in questo caso l’iniziativa.
L’invito a donare dunque continua, ecco il link dove poterlo fare: https://www.gofundme.com/f/aiutiamoelbaitalia
[COLOR=darkblue][SIZE=4] ELBA DA SCOPRIRE : GEOLOGIA E PITTURA [/SIZE] [/COLOR]
Giuseppe Tanelli, Luciano Regoli
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/tare.JPG[/IMGSX] Una mostra siffatta crediamo non sia mai stata neppure pensata. Un geologo e un pittore si confrontano nel comune amore per l'Isola d'Elba, che da sempre ospitò artisti e stupi' geologi da tutto il mondo. Dopotutto che cos'è la pittura se non una alchimia misteriosa, dove polveri di rocce e chimica derivata da esse, organizzate, impastate e comandate da menti a cavallo fra scienza e il mistero dell'anima, prendono corpo su di una tela capace di dare impulsi in profondità, all'osservatore? E cosa è la geologia se non un modo di conoscere chi siamo nel tentativo di leggere il libro della Grande Storia, la storia del Pianeta Terra, la Casa in cui viviamo? Una bella Casa antica - che abitiamo solo da tempi recentissimi -, ma che ha bisogno di una drastica opera di pulizie e manutenzione, se non vogliamo che in tempi brevi non sia più da noi abitabile. Una Casa le cui caratteristiche ambientali hanno condizionato e condizionano i popolamenti animali e vegetali, la nostra salute e sopravvivenza, il nostro benessere economico e sociale, in un inscindibile intreccio fra Geosfera, Biosfera e una Noosfera non ancora ben definita nella sua umanità. La pretesa di questa mostra è una meditazione su questi quesiti che l'Isola a cui apparteniamo ci offre.
L'idea è nata un giorno di primavera dell'anno passato. Volevamo aprirla la prossima estate. Queste pagine sono scritte ai primi di aprile del 2020, sono i giorni del COVID-19. Scrive Marco Cattaneo nell'editoriale d'aprile del National Geographic: “Probabilmente questo anno il 22 aprile (50° anniversario del primo Earth Day) non ci saranno manifestazioni oceaniche per invocare maggiore attenzione per l'ambiente. Si sta spegnendo perfino l'eco sollevato da un movimento globale come Friday for Future. Ma non dobbiamo dimenticare che quando sarà finito questo incubo dovremo rimettere mano alla salute del pianeta. Non solo per la minaccia da riscaldamento globale, ma anche per limitare il rischio che arrivino altre pandemie”. Non sappiamo se questa estate potrà essere aperta la mostra reale, per questo abbiamo deciso di anticiparla con questa mostra virtuale. Vogliamo dedicarla ai medici, infermieri, volontari sanitari, protezione civile, forze dell'ordine e amministratori che in prima fila si sono battuti e si battono, per vincere questa battaglia, ricordando ed onorando le tante vittime in Italia e nel Mondo. Nella Carta firmata da tutti i Paesi del Mondo a Rio de Janeiro nel 1992 è scritto: “...l'Uomo ha diritto ad una vita sana e produttiva in armonia con la natura”.
P S : Nella mostra saranno esposte trentaquattro opere ad olio su tela o tavola, di paesaggi e luoghi dell’ Elba, da Capo Calamita a Cavo, da Portoferraio a Lacona per giungere a Pomonte e Chiessi. I quadri sono organizzati in tre sale : La Terra del ferro, La Terra di mezzo, La Terra del granito, e sono accompagnati da screpolature geologiche e mineralogiche. Alessandra Allori è la curatrice della mostra e sta lavorando per allestire le pagine web . Nel frattempo abbiamo deciso di pubblicare nei prossimi tre giorni brevi anteprime di ciascuna sala in attesa del 22 aprile. Un piccolo modo con il quale, un magico pezzo del Pianeta Terra sede di un Parco Nazionale, ricorda ed onora il 50° Earth Day.
MORIRE DI VIRUS O...MORIRE DI FAME
Essendo anch'io, come tutti all'Elba, interessato a capire di che morte dovremo morire relativamente al gravissimo problema turistico che ci aspetta a breve scadenza, leggo con altrettanto interesse le più o meno sensate e competenti osservazioni, proposte, consigli su porto franco e comune unico, ecc. ecc. che affollano questo blog e non solo.
Mi riferisco in particolare al post ‘come e quando la ripartenza’ di illustri quanto sconosciuti parlamentari - che disquisiscono di pura aria fritta come loro costume - ma anche alle giustissime 'riflessioni sul turismo' del signor Umberto Canovaro (con relativa risposta del signor Chioccio) che trovo completamente condivisibili e quanto mai auspicabili: hanno solo il piccolo difetto, purtroppo, di essere del tutto anacronistiche.
Andranno benissimo per i prossimi anni, ma oggi, per quanto si possano attuare tutte le migliorie sulle spiagge, nel turismo culturale e quant'altro, non posso nemmeno lontanamente immaginare, ammesso che qualcuno prenoti e venga all’Elba, un albergo o un ristorante con capienza ridotta a un terzo o anche meno, piscine chiuse, luoghi di ritrovo inagibili, disinfestazione due volte al giorno con obbligo di guanti, maschere e distanze di sicurezza, gite in barca o in pullman con 4 persone invece di 40, bambini col guinzaglio in spiaggia, ombrelloni a séparé da 60 euro al giorno (per compensare i minori introiti) per clienti senza una lira e amenità di questo tipo.
Meglio rimanere agli arresti domiciliari in città per i turisti e chiusi per tutti gli operatori turistici!
Questo perchè, pur facendo l'ipotesi teorica che qualche sparuto marziano, in tenuta antivirus e disposto a pagare probabili mille euro per un passaggio nave quasi privato arrivi, che convenienza potrà mai avere un albergo, un ristorante o uno stabilimento balneare ad accogliere poche persone con l’obbligo di amministrare norme impossibili da far rispettare e che comunque, anche se attuate in parte a caro prezzo, renderebbero la vita impossibile, le vacanze un incubo anzichè un piacere e la gestione un disastro economico?
Molte spese generali sono incomprimibili, oltre ad essere aggravate dalle norme antivirus e, con una clientela ridotta, renderanno il bilancio negativo anche se non si dovesse pagare nessuna tassa e nessun affitto. Figuriamoci poi se nel bel mezzo dell’estate scoppiasse qualche contagio malgrado tutte le precauzioni!
Meglio farsene una ragione e rassegnarci a rimanere inattivi come adesso: perderemo di meno! Forse qualche piccola pensione famigliare, senza impegni di personale da pagare, potrà vivacchiare alla speraindio con dieci ospiti invece di trenta, ma gli altri?
Riassumendo, dico quindi la mia dolente nota: invece di ipotizzare surreali visioni mistiche di turisti alla mascherina con truculenti vigilanti di guardia armati di multe da 400 euro, guardiamoci nelle palle degli occhi e diciamoci francamente che siamo di fronte ad un aut aut perentorio.
O si trova SUBITO un vaccino, una medicina risolutiva con cui ritornare in toto alla normalità come se niente fosse successo, o i turisti li vedremo soltanto col telescopio spaziale perché non verranno.
E se quattro gatti dovessero venire, per la maggioranza delle strutture ricettive meglio sarà dire loro no grazie, ci spiace ma per questa stagione andate ad aiutare i poveri olandesi che ci vogliono tanto bene a raccogliere i tulipani.
Almeno per l’anno in corso di sicuro, poi si vedrà.
Per completare questo quadro desolante, il dilemma potrebbe diventare un trilemma: ci sarebbe anche la terza opzione dell’immunità collettiva, ma forse è meglio applicare per l’astuto Boris Johnson, che l’ha proposta per poi lasciarci quasi la pelle, il detto ‘de pirlibus non est disputandum’.
P.S. Nessuno mi ha risposto, o meglio nessuno ha risposto ai professori Paolo Gottarelli e Sandro Giannini: la cura con la medicina efficace e anche a buon mercato esiste già come affermano, o i predetti medici stanno raccontando delle favole di cattivo gusto? Abbiamo già a portata di mano la soluzione e non ce ne vogliamo servire, magari per aspettare un costosissimo vaccino a vantaggio delle multinazionali farmaceutiche?
Mi sembra un quesito che meriterebbe almeno un sì o un no da parte di chi è in grado di dircelo.
P.S. 2: che meraviglia se potessimo tornare ad occuparci solo di asfodeli in fiore!
P.S. 3 per il mio amico contapalle numero uno: quante palle ho detto o sprecato oggi? Non sia mai che perda il conto!
Lei parla di una politica per incentivare la vacanza di pensionati all'Elba, come succede in paesi come il Portogallo dove il costo della vita è più basso che da noi. Appunto da noi questo è il problema: il costo della vita all'Elba è più alto addirittura rispetto al continente, il cui costo della vita è superiore a quei paesi da Lei indicati. Se vogliamo invogliare questa politica di incentivazione verso i pensionati non resta che integrare la loro pensione con dei finanziamenti locali, per esempio del GAT, oltre a rimborsare i costi dei traghetti. Che ne pensa? Pensi ad uno slogan pubblicitario tipo "vieni all'Elba e noi ti raddoppiamo la pensione". Faremmo il pieno di pensionati per 12 mesi all'anno.
Danilo
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cu.JPG[/IMGSX] Risposta alla dott.ssa Roberta Madioni
Buongiorno su questo la penso come lei, in questo momento bisogna essere tutti uniti però dottoressa troppi comuni da mettere d’accordo e ogni comune pensa al suo orticello .non abbiamo la mentalità del turismo se ci metti a comandare qualche sindaco dell’Adriatico lo vedrà come tira su l’isola loro sanno fare il turismo. A mio parere .come lei nel sue lettere mette sempre in risalto, Luigi la nera c’è chi lo condivide e chi no , dottoressa troppe teste non vanno bene
Comune/ unico comune unico /è l’unica cosa che farebbe ripartire l’isola altrimenti si rimarrà una massa di caproni