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113524 messaggi.
Un cittadino per giunta elettore pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 17:34
Non possiamo sottovalutare da cittadini quello che questa epidemia ha provocato, morti e sofferenze immense, per il turismo elbano almeno per quest'anno si dovranno adottare delle strategia di controlli e la proposta del Papi è realizzabile, pensiamo cosa potrebbe succedere se in piena estate senza controlli scoppiasse un focolaio...
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Ferruccio Vezzosi da Montelupo Fiorentino pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 17:18
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/vezzosi.JPG[/IMGSX] Leggo considerazioni riguardanti la Sanità Elbana,provenienti anche da gruppi contrapposti che mi lasciano quantomeno perplesso. Ho visto da poco quelle di Roberto Biasci, Consigliere Regionale della LEGA, che si propone come obiettivo di far tornare l'Ospedale dell'Elba, ovviamente con la fine della fase emergenziale COVID, ad "[b]una sempre più auspicabile normalità operativa[/b]". Indica però come freno a tale obiettivo l'annoso problema della carenza di personale, che potrebbe essere "una scusante per disinteressarsi, colpevolmente, della predetta struttura sanitaria". Sono stato Primario Chirurgo all'Isola d'Elba per circa 13 anni, dal 2006 al 2018, e in tale periodo, sopratutto dopo la fine della gestione del D.G. Mariotti, si sono prima manifestati e successivamente acuiti numerosi problemi. Innanzitutto la perdita progressiva di personale, non solo per pensionamento, ma anche per mobilità, personale sia medico che infermieristico mai o saltuariamente reintegrato con la scusa che i vari professionisti rifiutavano incarichi all'Elba; annoto che le graduatorie concorsuali hanno finora previsto la possibilità di rinuncia all'incarico all'Elba pur rimanendo comunque in lista per un eventuale incarico in altra zona. Tutto questo ha portato progressivamente nel tempo a depauperamento delle dotazioni organiche delle varie Strutture Operative Ospedaliere che nel 2006 prevedevano 7 UOC e 1 UOS con 7 Primariati e un Responsabile di Sezione e attualmente ne riconoscono una soltanto (la UOC di Medicina Generale). Da notare che il Concorso per Direttore di Chirurgia Generale indetto, dopo il mio pensionamento, nel Giugno 2019, non è ancora stato espletato, nonostante le promesse aziendali (sembra che probabilmente ne saranno riaperti i termini). Altro aspetto indicato dal Consigliere Generale è rappresentato dalla difficoltà di alloggio che avrebbe la capacità di tener lontani i professionisti dall'isola; sarebbe "auspicabile che la prevista foresteria fosse pienamente operativa, almeno dall'anno prossimo". Annoto ancora che già nel 2008 il compianto Dott. Maurizio Trifoglio, allora Responsabile di Zona, aveva predisposto un progetto di Foresteria da realizzare con adeguati lavori nella sede degli Ex Macelli a Portoferraio, progetto venuto meno e mai riproposto dopo il trasferimento alla ASL di Grosseto del Dott. Trifoglio. Questi aspetti rappresentano soltanto la punta dell'iceberg della sanità elbana che finora ha retto grazie all'impegno di tutti, medici, infermieri e tecnici, ma che però sembra essere giunta quasi al punto di non ritorno. Ai politici non vanno chieste promesse (io le promesse le ho vissute dal 2012 in poi e nel 2018, quando me ne sono venuto non per ignavia, ma per raggiunti limiti di età, erano ancora promesse), ma certezze!! E' ovvio che non si devono prevedere per l' Isola d'Elba Specialistiche improponibili, ma una sanità che funzioni e garantisca per l'indispensabile chi ne deve fare uso.
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Concluso corso Barman Cescot pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 17:12
[COLOR=darkblue][SIZE=4] CONCLUSO IL CORSO BARMAN ORGANIZZATO DA CESCOT FORMAZIONE. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/barman.JPG[/IMGSX] Il corso barman organizzato da Cescot Formazione, in collaborazione con Abi Professional si è concluso la scorsa settimana dopo l’interruzione dovuta all’emergenza Covid 19. Successivamente alle prime ore tenute nella classe /laboratorio di Cescot, il corso è proseguito in modalità online a causa dell’interruzione delle attività in presenza dovuta all’emergenza Covid, tramite la piattaforma Meet di Google Classroom messa a disposizione gratuitamente dal Cescot. Quest’anno non è stato possibile organizzare il consueto evento pubblico finale. Cescot ha voluto comunque assecondare il tradizionale spirito di competizione tra gli allievi, che ogni anno emerge durante lo svolgimento del corso che si è concluso quindi con la creazione personalizzata di un cocktail da parte di ogni partecipante. Ne è uscita fuori una piacevole giornata, dove è emersa la professionalità acquisita dai ragazzi e l’auspicio di una ripresa della normalità . Ecco i nominativi degli allievi che hanno portato a termine con successo il corso, nuove professionalità pronte ora ad affrontare le sfide del lavoro: Barsalini Sofia, Bonifaci Jennifer, Dini Edoardo, Frassinetti Matteo, Mongili Irene, Oter Ferre Lidianne, Parrini Aurora, Rossi Valentina, Tiberto Francesco.
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luca da portoferraio pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 15:59
IL SINDACO DI PORTOFERRAIO NESSUNO TEST COVID per arrivare all' Elba Sindaco Zini io la stimo mi raccomando l'isola è in ginocchio se applichiamo cosa ha scritto Papi affondiamo leggendo la stampa locale lei ha detto: L IDEA DI UN PASSAPORTO SANITARIO E UN IDEA FOLLE E NON VERA DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO perché non è vero che fare 3 giorni prima il TEST sierologico o sottoporsi alla misurazione della temperatura non è necessario .DOBBIAMO DIRLO CON CHIAREZZA grazie Sindaco
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CAPITANERIA DI PORTO LIVORNO pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 15:37
ARRIVA LA SEVEN SEAS VOYAGER – RIMARRÀ IN SOSTA NEL PORTO DI LIVORNO PER DUE MESI. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sea.JPG[/IMGSX] A seguito dei recenti provvedimenti governativi che hanno previsto la possibilità che le navi da crociera – anche di bandiera estera – possano sostare nei porti italiani in attesa della fine della fase di emergenza, il porto di Livorno ospiterà, domani 29 maggio, la nave Seven Seas Voyager, di bandiera Bahamas, lunga oltre 200 metri, che attraccherà alla banchina n. 75 dello scalo labronico, con un equipaggio ridotto di 108 membri, di cui 5 italiani compreso il Comandante e senza passeggeri. Si è tenuta stamani l’ultima riunione preparatoria – coordinata dalla Capitaneria di porto – che ha visto la partecipazione di tutti gli attori coinvolti sotto i diversi aspetti, sanitario e di sicurezza in particolare. Erano infatti presenti al tavolo la regione Toscana -settore prevenzione collettiva, l’ufficio di sanità marittima, la Prefettura di Livorno, l’Autorità di sistema portuale, il comune di Livorno, la Polizia di frontiera marittima e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre che l’agenzia marittima di riferimento. Per tutto l’equipaggio, già soggetto a monitoraggio sanitario dal momento dell’imbarco senza che siano emerse criticità, è stato stabilito che verrà sottoposto comunque a “tampone” e rimarrà a bordo fino al relativo esito negativo. Gli aspetti relativi alle sicurezza della manovra e dell’ormeggio, nonché gli altri aspetti più tecnici legati all’approdo erano già stati valutati in una precedente riunione. L’arrivo è per le 10 di domani mattina, la permanenza sarà di circa due mesi e la nave sarà perimetrata e oggetto di costante monitoraggio da parte delle autorità competenti.
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CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA LIVORNO pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 15:13
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA GUARDIA COSTIERA A TUTELA DELL’ AMBIENTE MARINO. RECUPERATA UNA “RETE FANTASMA” SUI FONDALI DI CALAFURIA. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/reti.JPG[/IMGSX] Lo scorso martedì 26 maggio, il Reparto Operativo della Direzione Marittima di Livorno, con l’ausilio del personale appartenente al 5° Nucleo Operatori Subacquei – Guardia Costiera di Genova, ha coordinato un’operazione di recupero di una cosiddetta “rete fantasma” nelle acque antistanti Calafuria. Con la definizione di “reti fantasma” si identificano tutte quelle attrezzature da pesca (quindi non solo reti ma anche ad esempio nasse, palangari e altro) che finiscono abbandonate sui fondali marini. Le cause sono molteplici, ma quelle primarie sono: ostacoli come rocce, secche o relitti dove le reti si possono incagliare oppure le forti mareggiate o forti correnti; distacchi accidentali causati dal passaggio di imbarcazioni; condizioni meteo avverse che richiedono l’abbandono per motivi di sicurezza o anche l’abbandono volontario. Come è facilmente intuibile questi attrezzi costituiscono un serio pericolo per la fauna marina che vi rimane intrappolata e per il deturpamento dell’ambiente marino. Nel caso dell’operazione di pochi giorni fa, la rete si trovava adagiata su un fondale roccioso compreso tra i 30 mt e i 40 mt di profondità, impigliata su uno scoglio. L’evidente stato di usura e di vetustà della rete, non ha reso semplice il recupero della stessa in quanto l’ecosistema corallino, nel tempo, ha comunque creato sulla rete il suo habitat. Gli operatori subacquei, data la notevole profondità e la complessità delle operazioni di rimozione, si sono alternati in due squadre per garantire la necessaria accuratezza nell’intervento ed arrecare il minimo danno all’ ecosistema. Per tale ultimo motivo si è ritenuto più proficuo lasciare sul posto alcuni piccoli tratti di rete oramai inglobati dalle concrezioni marine. La rete è stata conferita alla locale ditta “Labromare” per lo smaltimento. Tale attività rientra in una più ampia campagna di intervento su scala nazionale che vede impegnata la Guardia Costiera al fine di preservare e tutelare l’ambiente marino lungo tutte le coste italiane
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 14:00
PER ISOLAINNAMORATO Condivido molto le sue osservazioni e sensazioni su Italia Nostra sezione isola d'Elba. Marcello Camici
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CONFCOMMERCIO ELBA pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 11:22
Ill.mi Sigg. Sindaci - Comune di Portoferraio - Comune di Campo nell’Elba - Comune di Marciana - Comune di Marciana Marina - Comune di Capoliveri - Comune di Porto Azzurro - Comune di Rio SPECIFICHE IN MERITO ALLA RIMODULAZIONE E SGRAVI TARIFFARI IMPOSTE COMUNALI. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/confcom.JPG[/IMGSX] Pregiatissimi, La recente sottoscrizione del Protocollo d’Intesa che vede tutte la Amministrazioni comunali elbane unite, insieme al Parco Nazionale Arcipelago Toscano e alle scriventi Associazioni di categoria, è stata colta con molto apprezzamento da parte della nostra base associativa che rappresenta il mondo delle imprese locali, oltre che dai vari stakeholders. Ciò conferma non solo l’interesse dell’intero territorio ad affrontare con abnegazione e coraggio quella che si presenta una difficilissima stagione turistica, piena di incognite e di rischi in tutti i sensi, ma anche il bisogno di forte coesione e di unità d’intenti. Alcune attività hanno riaperto da pochi giorni ed altre si accingono a farlo, però i nostri associati richiedono maggiori dettagli in merito alle agevolazioni che ogni singolo Comune mette in campo per sostenere le imprese dei rispettivi territori, al netto di quanto proviene dai DPCM e da emanazioni del Governo nazionale in materia di tributi locali (Tosap, Cosap, Tari, IMU, Tarsu, ecc.) In particolare la TARI, che rappresenta una voce di bilancio molto gravosa per le nostre imprese, specie per le strutture ricettive, i ristoranti e pubblici esercizi, dovrà essere molto rivista sia in funzione della minore produzione di rifiuti che sicuramente questa stagione registrerà, sia in virtù dei mesi persi a causa del lock down e della lenta ripartenza. Occorre inoltre una gestione straordinaria del suolo pubblico per consentire l’allargamento degli spazi usufruibili dalle attività di servizio al pubblico, oltre che un coordinamento sulle aree demaniali sia per la parte in concessione delle spiagge che per la parte libera. Pertanto, siamo a richiedere da parte vostra una sollecita comunicazione scritta che meglio specifichi, al di là dell’impegno sottoscritto in prima istanza, le misure economiche ed operative che ogni singolo Comune mette in atto a sostegno del comparto turistico e del relativo indotto ricadente sotto il proprio territorio, al fine di incentivare le riaperture delle attività e l’occupazione locale. In attesa di ricevere quanto richiesto, proseguiamo a lavorare tutti insieme per elaborare nuove strategie di sviluppo socio-economico della nostra bella isola, che in questo frangente ha dimostrato più che mai la fragilità del suo sistema economico e occupazionale, troppo limitato settorialmente ed imperniato sui pochi mesi estivi. Con osservanza CONFCOMMERCIO ELBA - CONFESERCENTI - ASSOCIAZIONE ALBERGATORI ELBANI - CNA - FAITA Campeggiatori - COLDIRETTI
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Spiagge da Portoferraio pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 11:17
Fantastico sentire dire di dare gli ombrelloni gratis ai turisti che non si possono permettere la concessione....e' come dire regaliamo gli skipass in montagna ai turisti che non se lo possano permettere Se uno non si può permettere la vacanza sta a casa..come faccio io e tante altre persone senza pretendere di avere tutto libero e a gratis...
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Davide Pelliccioni da portoferraio pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 11:00
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/talismani.JPG[/IMGSX] Buongiorno! Volevo condividere con voi che, da poco più di una settimana, è in libreria il mio libro “Talismani” edito “Albatros il filo”, collana “Nuove Voci” con prefazione di Barbara Alberti. Che cosa è un Talismano? A prescindere dal significato che la Cabala o il Picatrix di Ermete Trismegisto ci forniscono, nella concezione comune esso è un oggetto materiale al quale si attribuisce una sorta di potere magico e benefico e, come tale, lo si conserva e lo si porta dappertutto. Come un amuleto ha il potere di infondere sicurezza e protezione dagli influssi negativi ma, in più, dato il grande potere naturale e simbolico che incorpora, un talismano riesce ad “attirare” gli influssi positivi e, legandosi strettamente all'Io più profondo del suo possessore, dona supporto al raggiungimento di quelli che sono i suoi obbiettivi di vita. E, per colui che cerca Dio, cosa sono se non Talismani quei meravigliosi testi Sacri che le religioni e non solo, ci hanno donato? Guillaume è un giovane cataro al quale il padre, il perfecto Amaury, demanda un compito estremamente importante per il loro credo e non solo. Poco prima che la città di Lavaur venga invasa e distrutta dall'esercito crociato cristiano, affida al ragazzo alcuni testi di una bellezza che è riduttivo definire sublime, opere che dovrà proteggere per tutta la sua vita per far si che venga tramandata ai posteri l'antica conoscenza che esse celano. Testi che, in seguito, il giovane cataro studierà profondamente e che saranno guida nella sua personale ricerca di Dio. Un Dio che, colpa della tanta malvagità vissuta nel mondo terreno, vede offuscato nella sua mente e che, lentamente, ha bisogno di riscoprire... Firenze pre-rinascimentale, il monaco Leonardo da Pistoia si reca al cospetto di Cosimo de' Medici e gli fa dono di un antico testo. Il primo di molti libri tramandati da Guillaume. È l'inizio di un sodalizio tra l'uomo di chiesa ed il signore fiorentino che condurrà il monaco tra la Francia, l'Italia e la Macedonia, alla ricerca di molti scritti antichi che, giunti a Firenze, consentiranno alla scintilla umanista di divenire l'enorme fuoco rinascimentale. Tempi moderni, Isola d'Elba. Il giovane Lorenzo deve affrontare tre cene dove gli vengono poste domande importanti. Tre colloqui che, se superati, gli cambieranno la vita per sempre. In Talismani, terzo libro e mio secondo romanzo descrivo tre differenti periodi storici utilizzando, come filo conduttore, testi che io stesso, novello Guillaume, ha letto con passione in più anni per porre in essere una mia strettamente personale ricerca di Dio. Libri sacri e non, che spaziano dalle opere di Platone ai testi cari alla religione catara, dai vangeli canonici a quelli gnostici e apocrifi, dalla Cabala ad Ermete Trismegisto. Opere tutte che, più o meno velatamente, descrivono lo stretto legame tra l'uomo e Dio. Volevo riservare un ringraziamento particolare al Rotary Club isola d'Elba che, come sempre ben attento a sostenere iniziative anche di questo genere nel nostro territorio, ha contribuito alla realizzazione del Libro. Da poco in libreria e nei principali store on-line (anche in formato e-book e kindle) nelle librerie dell'isola lo potete trovare presso: libreria Mardilibri Portoferraio libreria Stregata, Portoferraio libreria Lo Scoglio Marina di Campo libreria Del Porto Marina di Campo livreria Le Civette Marina di Campo libreria Ricola Marciana Marina Tabaccheria articoli vari “Guglielmi” Capoliveri libreria.coop. Piombino Davide Pelliccioni
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COMMERCIANTE da CAMPO DI CONCENTRAMENTO pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 10:27
Arieccoli ,nel rispetto di ordini superiori di chi per carriera bacerebbe anche un lebbroso sono a battere in divisa per controllare l'attuazione di norme e limiti previsti per la pandemia. Ancora non siamo aperti ma sono già vigili e presenti non a salvaguardare la salute pubblica non a consigliare ma solamente per raccattare l'obolo di roma ,non di san Pietro stavolta. MI vergogno sommessamente, obbedir tacendo alle pulsioni di chi odia chi lavora ,produce e rischia sulla propria pelle. Abbiamo bisogno di sostegno non di kapo' di triste memoria
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Julius da Firenze pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 9:42
Egr.io Dott. Papi Io sono un turista che da oltre 40 anni vengo all'elba ogni fine settimana (non ne ho saltato uno, per fortuna) nei mesi di giugno e luglio, in agosto rimango in ferie per tre settimane. Poi a settembre ritorno per altri due fine settimane, in quanto lascio la famiglia per tutto il periodo estivo all'Elba. Chiedo: dovrei fare anch'io l'esame tre giorni prima dell'arrivo all'Elba? Ovvero, ogni settimana? Chi me li paga ? Chi mi trova il tempo per effettuare gli esami ? Mettiamola così,se io dovessi essere obbligato (non verrei più all'Elba),bene. Però, a questo punto vorrei che tutti gli elbani che frequento nei bar, alberghi, ristoranti,coop,negozi, che saluto per strada, mi mostrassero il loro esame fatto TRE giorni prima ogni volta che incontro. Chi mi garantisce la non posività degli elbani? Es. Se arriva un gommone dalla mattina alla sera da Follonica con persone positive e si ferma a bere in una qualsiasi spiaggia e infettasse il barista (elbano) e dopo un giorno, due, tre,etc. io vado a bere nello stesso locale, chi mi garantisce la mia salute? Perchè io si e gli elbani,no? Anzi, no. Ho cambiato idea. Pretendo che gli elbani, facciano l'esame, OGNI giorno e mi dovranno mostrare il risultato fuori dal locale (se sono dieci dipendenti,li voglio vedere di tutti). Le sembra possibile? Naturalmente, starò alle regole preposte. Però, sarà una mia libera scelta vendere/regalare baracca e burattini e smettere di venire all'Elba. Il mondo è pieno di bellissimi luoghi di vacanza. Se, approveranno le ultime sue legittime osservazioni perderete moltissimi turisti,ne sono sicuro. Con tutto il caos che c'è in giro, la gente non ha nessuna intenzione di partire per le vacanze sapendo già di non essere ben accettata al suo arrivo (dopo che dovrà spendere molti soldi). Saluti Julius
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pino da pf pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 8:52
x giorgio migheli, i professoroni hanno più volte detto che i vari test non danno nessuna certezza, i test salivali non sono ancora in circolazione, si figuri che anche i tamponi vanno ripetuti dopo 4 giorni se lei ha letto bene le proposte del sindaco e non ne dubito, capirà che certe cose sono praticamente impossibili da fare, sono d'accordo nell'aumentare i controlli, occorre usare i DPI e rispettare le leggi in caso contrario multe, ma porre quei paletti a piombino mi sembra assurdo e le dirò forse anche anticostituzionale, ma non sono in grado di affermare la correttezza dell'ultima affermazione
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LA PAZZA IDEA (NON SOLO DI PATTY PRAVO) DI UN’ISOLA COVID-FREE da piero in campo pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 8:40
Ecco servita la ragione per la quale l’Elba non è mai andata molto bene e adesso, con l’emergenza covid, ancora peggio: ci sono dei cittadini particolarmente astuti che sono anche elettori. Per il resto, Yuri Tiberto ha già detto tutto. Qualche giorno fa ho scritto che ciascuno è l’artefice della sua fortuna: invertendo l’ordine dei fattori, oggi dico che questi irresponsabili non sono solo la causa della loro sciagura, ma di quella di tutti noi. Vanno contrastati con tutta la forza possibile. E subito, perché ormai siamo alle porte coi sassi.
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 7:56
Italia Nostra, in scia di Legambiente, critica la Fondazione Elba in merito alla proposta di "aprire di più" al turismo Pianosa e Montecristo. Fermo restando che un aumento controllato di visite potrebbe essere possibile senza incidere sulla tutela, dalla posizione di Itaia Nostra emerge chiaramente una vaghezza e una assenza di misurazione delle politiche con il principio di realtà. la dimostrazione ultima è data dalla notizia - lamentela di un pezzo archeologico etrusco pregiato esposto a Napoli e non conservato ed esposto all'Elba, luogo di ritrovamento. Una notizia a fronte della quale Italia Nostra dovrebbe agire alla luce del sole per chiedere al MIBACT, di cui vanta tra le righe buoni rapporti e consuetudini, che tutto quanto è dell'Elba ritorni all'Elba, sia esposto all'Elba e attrattore di un turismo sostenibile. Si fanno proclami per un turismo sostenibile e culturale, ma poi niente più. Perchè non chiedere e pretendere di riportare a Portoferraio il busto di Cosimo del Cellini per fare un esempio? Perchè lasciare nello stato noto le ville Napoleoniche? La sensazione è che queste associazioni culturali o di tutela degli interessi diffusi, nella sostanza abbiano un loro interesse, quanto meno alla sopravvivenza e poi pace se tutto il resto va a ramengo. Evidente anche, in proposito, le caratteristiche delle proposte di Legambiente per l'area marina protetta, proposte estranee ad ogni valutazione delle necessità di un territorio. La promozione di una economia sostenibile però è altro, ha necessità anche di tutele, ma soprattutto ha necessità di incentivi alla trasformazione ecologica. si vogliono energie alternative, ma non si ammettono impianti innovativi di produzione energetica sull'isola, si vuole efficeinza energetica degli edifici, ma guaI a parlare di ristrutturare ed adeguare a condizione di efficientamento energetico le strutture produttive quali gli alberghi. Il problema non sono i proclami ma individuare condizioni per le modificazioni. Una volta queste posizioni venivano definite riformismo, bene si, riformismo contro l'egoismo, anche ambientalista o culturale evidentemente funzionale alla perpretazione di associazioni e di relative economie di vicinato.
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X Yuri da Portolongone forever!!! pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 7:42
Caro Yuri Sono perfettamente d'accordo con te basta con le dannosissime esternazioni alla stampa diffuse dai vari soggetti associazioni Gat e persino dallo stimatissimo Papi, bata con progetti inapplicabili, basta con confusione per i nostri amatissimi ed indispensabili clienti. Tutto questo crea confusione ed incertezza. La stagione è alle porte stiamo dietro ai protocolli ministero e regioni diamo certezze e cerchiamo di essere chiari. Grazie Yuri per il tuo modo di essere franco e sempre coerente. Un saluto Da chi ti stima molto
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LUIGI LANERA Fdi pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 4:44
Nello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017 ,n.229,concernente revisione ed integrazioni del decreto legislativo 18 òuglio 2005,n.171 ,recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE (Atto del governo n.101) ,su proposta del Responsabile del Dipartimento nazionale politiche della navigazione di Fratelli d'Italia Luigi LANERA e grazie all'intervento dell'Onorevole Marco SILVESTRONI di Fratelli d'Italia ,membro della IX Commissione trasporti ,poste e telecomunicazioni, è stato inserito il comma specifico" al fine di agevolare il settore e di semplificare la normativa applicabile per l'assunzione del personale dell'equipaggio e per la conduzione dell'unità da diporto ,sia adottato tempestivamente il decreto attuativo del nuovo titolo professionale semplificato già previsto dal codice".Si ringrazia l'Onorevole Marco Silvestroni per questo ulteriore intervento necessario per raggiungere gli obiettivi del Decreto necessario ed importante per tutta la filiera, alquanto articolata ,della nautica da diporto .
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YURI TIBERTO pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 4:05
[COLOR=darkred][SIZE=4] FERMATE LA FOLLIA DELL'(IMPOSSIBILE) ISOLA COVID-FREE! [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/yuri1.JPG[/IMGSX] Come se non fossero bastate le dannosissime esternazioni alla stampa diffuse prima dalla Gat e poi dal Presidente AAEE, che davano per scontato un inesistente e improbabile "test sierologico obbligatorio per l'ingresso all'Isola", (oltre a un'ulteriore serie di castronerie tipo i passaggi nave rinchiusi nei garage...) obbligo non certo imponibile da un gruppo di pubblicitari o da un'Associazione senza alcun potere legislativo, ecco che anche il Sindaco Papi (ottimo medico e ottimo Sindaco, a giudicare dal suo curriculum), dopo essersi distinto per le ordinanze più singolari e restrittive durante il lockdown, si fa prendere la mano, ergendosi a difensore sanitario dei sacri confini insulari, e riprendendo pari pari le deliranti proposte del governatore sardo Solinas. Test sierologico da effettuarsi non prima dei tre giorni antecedenti l'arrivo, in alternativa test sul porto di Piombino, in prospettiva test rapido salivare (attualmente in fase iniziale di sperimentazione, disponibile chissà quando..). In caso di (sospetta, i test non danno alcuna certezza) positività, niente Elba. Ora: - il viceministro alla salute Sileri dichiara che l'ipotesi è "impraticabile", supportato dai ministri Boccia e Speranza. Serve uniformità di regole su tutto il territorio nazionale. - Stop da parte del Comitato Tecnico-scientifico: "non possono esistere certificati di negatività né passaporti sanitari". - La generale diffidenza verso il test sierologico è acclarata: è di ieri la notizia che solo il 25% delle persone scelte per sottoporsi al test a valenza nazionale ha accettato. E parliamo di un'indagine epidemiologica importantissima, non di assecondare i capricci di qualche aspirante salvatore della patria dilettante. - La del tutto ipotetica "isola covid-free" potrebbe facilmente rivelarsi un boomerang: "visto che siamo tutti sani, assembriamoci a volontà". Inutile dire che nessun test impedisce di contrarre il virus mezz'ora prima dell'imbarco, o di essere un falso negativo. In più, gli arrivi con imbarcazioni private sarebbero comunque incontrollabili. - L'effettuazione del test sul porto sarebbe semplicemente folle: sotto il sole, attese di ore, assembramenti sicuri, proteste. E risse quasi matematiche. Io non mi faccio pungere nessun dito, e salgo su un mezzo pubblico per il quale ho il biglietto. E voglio proprio vedere chi me lo impedisce, visto che un trattamento sanitario senza consenso non è proprio facile da effettuare legalmente. - Simulazione: decido di prenotare 15 giorni ad agosto. Sono stressato dal lockdown, e voglio trattarmi bene: scelgo la miglior sistemazione possibile, uno splendido Resort alla Biodola. Preventivo, 26.727€ . Pago la mia brava caparra, 8.018€. La caparra è rimborsabile, ma purtroppo solo entro 30 gg. dall'arrivo. Mi sbatto per trovare un laboratorio aperto nei TRE giorni antecedenti la partenza. Se partissi di lunedì, dovrei trovarlo obbligatoriamente il venerdì. E magari, sotto ferragosto.. potrebbe non essere facile. Ipotesi 1: non lo trovo. Parto, sul porto mi testano, positivo. Via, torna a casa e saluta vacanza e caparra. Ipotesi 2: lo trovo. Vado, mi sforacchiano, ahia, cerotto. Verso sera, mi chiamano: "mi spiace, lei è positivo". Mi risparmio almeno il viaggio. Poi faccio il tampone. Negativo. "Eh beh, sa, che vuole.. succede.." Morale: il principio di fondo di cercare di mantenere l'isola "immune" era sicuramente encomiabile. Ma già l'apertura degli spostamenti in regione, i viaggi per lavoro e l'avanti-indietro degli stessi Elbani, oltre agli inesistenti controlli dell'ultimo mese - nemmeno la banale autocertificazione - anche ammesso (e non concesso) fosse stato possibile, è ormai del tutto vano. In compenso, qualunque operatore può confermare le decine di messaggi, telefonate, post sui social che denotano l'apprensione di una moltitudine di potenziali Ospiti che non hanno nessuna intenzione di sottoporsi a trafile inutili, costose e soprattutto fonte di preoccupazione e incertezza. Nel frattempo, fonti attendibili dalla Sardegna confermano disdette a raffica successive alle dichiarazioni di Solinas. A questo punto, prima che sia troppo tardi, è indispensabile che i Sindaci facciano al più presto chiarezza, smentendo le uscite dei singoli e diffondendo con ogni mezzo il semplicissimo messaggio che l'Elba è sana e sicura, perché ligia a tutte le procedure previste dalle leggi e perfetta per una vacanza senza pensieri, grazie alle sue numerosissime splendide spiagge, attrezzate e con tutti i confort per chi lo desidera, ma anche libere e fruibili senza altre costrizioni se non quelle del rispetto delle normali precauzioni, per la sua natura incontaminata, i suoi sentieri, i suoi percorsi trekking e bike, per i suoi paesini a misura d'uomo, l'arte, la storia, l'enogastronomia... e non per essere un efficiente ospedale militare svizzero/tedesco. Yuri Tiberto Club Hotel Marina 2
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Considerazioni da Elba pubblicato il 27 Maggio 2020 alle 23:14
Oggi è il 27 Maggio, tutti propongono ma nessuna decisione, speriamo che almeno per il prossimo ponte del 2 giugno i sindaci si mettano d’accordo per far effettuare controlli ACCURATI almeno agli sbarchi all’Elba perchè se è vero che serve il turismo per risollevare l’economia isolana non ci dobbiamo dimenticare che in primis manca il senso civico, basta guardarsi intorno o fare attenzione ai rumori per capire che si stanno riaprendo le seconde (terze, quarte, quinte....) case e non saranno soltanto turisti toscani. Fate i bravi, Sigg. Sindaci, schierate le forze dell’ordine, fate dare una valanga di multe, fate rispettare la legge, che sia per una volta uguale per tutti. Chi puó venire venga, chi deve ancora stare a casa ci stia, l’Elba non scappa. Non facciamoci prendere per il naso, non vendiamo lo Scoglio in cambio di un po’ di benessere in più
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giorgio migheli da PortoAzzurro pubblicato il 27 Maggio 2020 alle 21:32
Possibile che si è sempre pronti a criticare ogni cosa si dica e non vi sia mai ,dico mai da parte dei critici anche una sola modesta proposta ? E certo che qualsiasi filtro posto a Piombino non potrà essere la garanzia assoluta che il virus non oltrepassi lo stretto ;ma sicuramente le possibilità verrebbero limitate .Siamo tutti sulla stessa barca ma c'è sempre quello che sfila il tappo del leggero !
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