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Redazione Camminando pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 17:33
[COLOR=orangered][SIZE=3] GIUSEPPE CONTE COMETA DEL M5S [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/coscarella.JPG[/IMGSX] Alcune riflessioni per gli appassionati della politica e per tutti gli elettori, passati ed attuali, del Movimento, per riflettere insieme sulle attuali vicende scissioniste. La scissione del M5S Il M5S nasce nel 2009 come libera associazione di cittadini e di attivisti con un “Non-Statuto” costitutivo per partecipare alle elezioni. Il “Capo “ firmatario per il movimento era Beppe Grillo ed il suo Blog la piattaforma di confronto e di informazione . L'aspirazione politica era “il sogno” di formare di un terzo polo, “post ideologico, di piazza, di protesta, né di destra e né di sinistra”, anti-euro ed anti-Europa. I contenuti dell’impegno civile erano “le cinque stelle” ( acqua, ambiente, trasporti,connettività e sviluppo), l' onestà, la trasparenza amministrativa e l'antitesi ai politicanti di mestiere. Nel 2018 il successo elettorale porta alle elezioni di 356 parlamentari fra Camera e Senato, diventando la prima forma di governo del Parlamento Italiano, un successo sostenuto dalla speranza (populista) degli elettori di ritornare a contare qualcosa come cittadini. Oggi il M5S ha dimostrato di essere una forza di governo, comprovando la validità del metodo di un contratto condiviso fra forze politiche molto diversificate, concordando obiettivi di gestione comuni e necessari per il Paese. Questo percorso di governo ha fatto affiorare contraddizioni fra le differenti anime politiche degli attivisti: Ortodossi , Puristi, Riformisti, Sinistrorsi, Destrorsi, Visionari, Sognatori, Rivoluzionari, Massimalisti e Centristi. Possiamo pure includere fra gli attivisti/Grillini gli xenofobici, gli anti europeisti, i No Vax e No TAV, ed anche i vaffanculisti, complottisti e negazionisti. Il M5S è riuscito a governare l'Italia, con la sua pattuglia di deputati diversificati ed aggregati con modalità eterogenee, in uno dei periodi più difficili della storia repubblicana: con la Lega (governo giallo-verde), con il PD (governo giallo-rosso) e con i tecnocrati dei partiti e di banche e finanza (governo di coalizione Draghi), ribadendo e portando alla ribalta politica l'importanza del metodo di un contratto di governo sottoscritto e condiviso. Così si è tracciato un percorso di trasparenza amministrativa e di governo che credo rimarrà indelebile, quando prima hanno governato per sessant’anni accordi opachi di caminetto e delle sacrestie dei partiti. Questo tragitto ancora in essere probabilmente terminerà con l'elezione del Presidente della Repubblica nel 2022. Il prezzo di questo percorso travagliato di governo è riassumile in due cifre. Dei 356 parlamentari eletti nel 2018 di fatto si sono staccati dalle decisioni del M5S circa 95 deputati (46 si sono dissociati dal governo Draghi ed il resto fuori usciti dall’ inizio di questa legislatura) ed il consenso elettorale nazionale del Movimento dal 33% si attesta oggi sul 17 % (sondaggio La 7 marzo 2021). Il Simbolo del M5S E’ in corso a Genova una battaglia legale per l'uso del simbolo M5S e l'udienza conclusiva è fissata per luglio 2021. Il procedimento è stato promosso dal Curatore speciale del M5S del 2009 nei confronti della omonima mini-associazione fondata da Grillo e altre due persone nel dicembre 2012 e contro il partito fondato da Di Maio e Casaleggio jr. Nel 2009 Grillo aveva provveduto a depositare la versione del logo con la dicitura 'beppegrillo.it', che ha rappresentato per anni il simbolo ufficiale del M5S. Il 26 settembre del 2012, il garante e fondatore del M5S depositò presso l'Ufficio brevetti e marchi del Mise un logo con la scritta 'MoVimento' accompagnato dalle famose 5 Stelle, senza ulteriori scritte al suo interno. Nel gennaio 2018, in vista delle elezioni politiche il M5S cambia di nuovo logo: la scritta 'ilblogdellestelle.it' sostituisce quella vecchia. Titolare del marchio è la nuova Associazione Movimento 5 Stelle, con sede a Roma in Via Nomentana, presso lo studio legale Ciannavei, e fondata alcuni mesi prima da Casaleggio e Luigi Di Maio Nel contenzioso di Genova, la posizione della 'difesa' è che il proprietario del simbolo è Grillo, che lo ha poi ceduto all'Associazione del 2012, la quale lo avrebbe poi dato in comodato nel 2017 per le elezioni dell’anno successivo. A complicare ulteriormente il quadro, è la normativa elettorale italiana, che riconosce una sorta di primato all'uso del simbolo per il gruppo parlamentare che lo ha depositato per primo e ne diventa effettivo titolare. Tra l'Associazione del 2012 e l'Associazione del 2017, lo statuto del 2017 riconosce la proprietà del simbolo alla prima (dunque quella di Grillo, nipote e commercialista). Oramai le stelle sono state trasformate in comete con un lungo strascico giudiziario. Il Presidente Conte cometa del M5S “Un movimento è un mucchio di sabbia volatile che tende a stabilizzarsi in un partito solido come un mattone”. La definizione è del sociologo De Masi in un recente scritto. La metaforna del passaggio dal mucchio di sabbia al mattone descrive una evidenza scientifica. Tutti i sistemi complessi disorganizzati, come può essere categorizzato un movimento politico, tendono verso stati di equilibrio stabili attraverso tappe evolutive precarie che, anche se non durature, definiscono l’identità stessa del fenomeno(Movimento). Il Presidente Conte ha rappresentato una straordinaria e duratura tappa di equilibrio per il Movimento, oramai un imprescindibile punto di stabilità per l’identità di tutto il M5S. Al contrario prendono forma sui media evanescenti e precarie coalizioni ed alleanze, come quella fra Casaleggio, sabbatini e Di Battista, Morra e/o la Lezzi e fra altri deputati fuoriusciti o esplulsi dal M5S, che come stelle cadenti durano lo spazio di poche edizioni dei TG e di qualche titolo di giornali. Il Presidente Conte è diventato una cometa delle cinque stelle e la strutturazione del M5S come partito appare inevitabile. Così l’avvicinamento sinergico al PD rappresenta un altro punto di equilibrio per convergere in un’area progressista comune, in un processo di transizione ecologica, di tutela dell’ambiente, di tutela dei diritti costituzionali (sanità, lavoro, istruzione e giustizia), in un quadro geopolitico europeo ed occidentale di rapporti commerciali e diplomatici. Il Totalitarismo digitale di Casaleggio-Sabbatini Cominciamo a passare in rassegna alcune interviste di Davide Casaleggio negli ultimi anni. -13 luglio 2018 alla Verità di Mario Giordano:…“tra qualche lustro è possibile che il Parlamento non sarà più necessario…Oggi grazie alla rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare… Non servono baroni dell’intelligenza che ci dicono cosa fare, ma persone competenti nei vari ambiti che ci chiedano verso quali obiettivi vogliamo andare e che propongano un percorso per raggiungerli. L’incompetenza è spesso la scusa per non far partecipare le persone alle scelte importanti che le riguardano”. - 13 maggio 2019- Millennium del Fatto Quotidiano : Davide Casaleggio per lungo tempo ha negato un suo ruolo politico nel M5S ma nell’atto fondativo del nuovo M5s, è risultato che i due fondatori sono Davide Casaleggio e Luigi Di Maio. - Giugno 2020 Intervista a Fanpage.it: Davide Casaleggio, ha presentato nei giorni scorsi il suo piano di rilancio per l’Italia, un documento in 10 punti ed ha ribadito...l'assoluta assenza di interdipendenza tra la Casaleggio Associati e il Movimento Cinque Stelle...Casaleggio Associati è una società privata che si occupa di strategie di rete e il Movimento 5 Stelle è una formazione politica che viene assistita dall'Associazione Rousseau, che è un'associazione senza scopo di lucro. - Ottobre 2020 : Vito Crimi parla di un contratto di servizio per la gestione della piattaforma Rousseau. La cifra richiesta da Casaleggio sarebbe di 1 milione e 200 mila euro l’anno (fonti interne) ed alcune clausole di controllo sulla piattaforma, quali il vaglio preventivo dei contenuti postati sul Blog delle Stelle (censura!?) e la possibilità di sciogliere il contratto senza penali da parte della Casaleggio, ma con penali da parte del M5S - Ottobre 2020 da Il Manifesto : L’Associazione Rousseau entra a gamba tesa negli Stati generali ed utilizza il Blog delle Stelle per diffondere un libretto dogmatico ed ortodosso sul movimento. Per Casaleggio non c’è bisogno di una segreteria nazionale gestita da più persone in quanto n: il M5S si sarebbe già dotato di un «organo collegiale organizzativo il cosiddetto «team del futuro» con i suoi facilitatori. - Febbraio 2021 : Il presidente dell'Associazione Rousseau che gestisce la piattaforma web ha inviato ai gruppi M5S (di Camera, Senato e all'Europarlamento) una mail, chiedendo agli eletti di mettersi in regola con i versamenti. Molti deputati e senatori hanno infatti deciso di tagliare i ponti con Rousseau - che ormai viene vista come un corpo estraneo da una buona fetta dei parlamentari - rifiutandosi di versare la quota mensile di 300 euro prevista dal regolamento. - Marzo 2021 : Casaleggio e la Ricercatrice Universitaria Enrica Sabbatini di loro iniziativa pubblicano sulla piattaforma Rousseau IL Manifesto Controvento, dieci Punti fondamentali per il Movimento. Si tratta di un video che inneggia al Metodo Rousseau con modalità comunicative tipiche della propaganda autocelebrativa e senza contraddittorio. In questa ultima apparizione mediatica Casaleggio e Sabbatini hanno teorizzato una futura selezione della classe dirigenziale del Movimento, esclusivamente attraverso la partecipare propedeutica ai webinar di formazione, editi nella piattaforma Rousseau. La Casaleggio ed Associati è una azienda (senza scopi di lucro?) che garantisce al Movimento servizi esclusivamente attraverso la rete: il voto nell’assemblea degli attivisti, l’accreditamento di liste, le l'auto-candidature elettorali, la formazione politica attraverso corsi online di indottrinamento politico-amministrativo, il contributo degli attivisti alla stesura di proposte legislative, i commenti nel blog. Se la democrazia del Movimento ed il dibattito fra portavoce ed attivisti è quello recente degli Stati Generali, questo metodo partecipativo assembleare, declinato in una messa prolissa di interventi streaming sulla piattaforma Rousseau ha mostrato tutti i suoi limiti, dalla assenza di contraddittorio e dalla impossibilità di una sintesi conclusiva di troppi interventi diversificati. Dall’assemblea alla sitensi di un documento finale manca il percorso e le metodologia della ricerca di un consenso che possa rispecchiare l’identità del M5S. Nel recente Manifesto Controvento il duo Casaleggio-Sabbatini elencano le 10 Regole (definite Metodi) per una partecipazione al Movimento, riassumibili in queste sue parole: “Candidarsi non è più un diritto ma una conquista attraverso un formazione obbligatoria”. Ma le Regole costituisco un Metodo e tanti metodi contribuiscono ad una Metodologia. Invece il duo dissidente del M5Si afferma un Metodo Unico e predica una supremazia della formazione in rete degli attivisti, con la contraddizione evidente del limite dei due mandati, quando la competenza dei nostri deputati e consiglieri dovrebbe essere collocata in disparte per dare spazio a nuovi candidati neo formati-indottrinati e con nessuna esperienza politica, amministrativa e spesso nemmeno lavorativa. Questa pattuglia di ricambio politico neoeletta, facilmente eterodiretta da opachi staff direzionali, si farà carico di pagare con il loro operato il conto salato proprio della piattaforma Rousseau (che li ha formati). Casaleggio Davide, campione di scacchi, appassionato di sport estremi, studioso di e-movimenti ed esperto della gestione in rete e nelle organizzazione web di partiti politici sogna Matrix ed intanto batte cassa. Il 22 aprile sarà l'ultimo giorno utile per versare le quote alla piattaforma Rousseau. Se i morosi, che sono tanti, non lo faranno, si andrà verso un inevitabile divorzio politico! E mentre infuriano sui media ultimatum, nell’animo degli attivisti del M5S ci sono i gazebo, le adunanze nelle piazze, le convocazioni ed i dibattiti nei Meet up locali e nei gruppi whatsapp, i flash mob ed il volantinaggio nelle strade. Questo è stato il nostro recente passato dilagato fra le persone al grido di”in alto i cuori”. Il Web e la Piattaforma Rousseau non hanno un cuore pulsante. Considerazioni conclusive Il totalitarismo digitale di Rousseau è un ostacolo per la democrazia nascitura e fragile del M5S. Dopo avere ascoltato il webinar del Manifesto Controvento di Casaleggio-Sabbatini, la sedicente Atene Digitale di Rousseau mi riporta con troppe similitudini ai Fascismi Europei dei primi decenni del novecento. Per il pensiero totalitario e senza contraddittorio, per la sostituzione della democrazia rappresentativa con l’adunanza (digitale) della piazza, per un uso della propaganda e della apologia (digitale) al posto della ideologia, per l’ortodossia imposta come formazione ( indottrinamento). La scissione appare inevitabile, come la battaglia sul simbolo e il contenzioso economico con Davide Casaleggio-Matrix. La costituzione di un partito-movimento rappresenta una scelta obbligata, se non altro anche per fare cassa con i contributi elettorali delle prossime (e forse anche delle passate ‘) elezioni, per pagare i debiti/costi inevasi, a cominciare di quelli con la Piattaforma Rousseau, per i ricorsi degli espulsi e per finanziare gli attivisti del territorio oggi alla deriva. Il nuovo Partito-Movimento si potrebbe chiamare M5S-Conte, con i colori giallo, rosso e verde a testimonianza che è possibile governare, onestamente e con trasparenza, con gli uomini migliori di tutti i partiti. A riveder le stelle …in un’altra piattaforma web. Claudio Coscarella, neoattivista del M5S-Conte Presidente ?
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Riccardo Nurra pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 17:23
[COLOR=darkred][SIZE=3] ATTENZIONE: “La BAROCCITE” può causare dipendenza. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/segnale.JPG[/IMGSX] Per confermare quanto affermato nel titolo, mi chiedo quanti cittadini di Portoferraio notino ancora i cartelli (almeno sette) imbrattati alle rotonde . Eppure quei cartelli sono il nostro biglietto da visita offerto a chi è appena sceso dalla nave e cerca di capire dove è arrivato, di farsi un'idea della situazione del nostro paese. Forse, dopo la pessima impressione ricavata da quei cartelli imbrattati,chi è appena arrivato penserà che il danno è stato appena fatto e che chi di dovere provvederà a riportare quanto prima la situazione alla normalità. Ma non è così: la verità è che a noi quei cartelli non ci danno più tanto fastidio, perché ci abbiamo fatto l'abitudine, forse perché li vediamo tutti i giorni. Ma esserci abituati alla bruttezza e all'incuria è molto pericoloso, considerato anche che abitiamo in un luogo a vocazione prettamente turistica. Ma noi ci siamo abituati: la “Baroccite” ci ha fatto assuefare e non ci facciamo più caso. Molti, tantissimi mesi sono passati da quando alcune aziende si erano fatto carico della cura delle rotonde, “adottandole”: dopo questa presa in carico vennero messi in opera quei cartelli che recitavano e ancora recitano così: “LA CITTA' E' IN FIORE GRAZIE A...”, a seguire il nome della ditta che aveva contribuito. Per quanto al momento di fiori non se ne veda nemmeno l'ombra, già da un paio d'anni un signore (le cui generalità credo siano note alla Amministrazione comunale) ha pensato prima di imbrattare i cartelli, poi di affiggere sugli stessi fogli oramai scoloriti nel tempo nei quali è stato scritto: “CARTELLO ABUSIVO NON CONSENTITO DALL'ART.23 DEL CODICE DELLA STRADA E AL COMMA...” Ora le possibilità sono solo due: o il signore in questione non poteva imbrattare i cartelli affiggendoci poi sopra la dicitura “Cartello abusivo...” e di conseguenza, dopo la denuncia, avrebbe dovuto a proprie spese ripristinare il tutto,oppure davvero questi erano e sono cartelli abusivi e avrebbero dovuto essere rimossi già da molto tempo. Ma noi no: li abbiamo lasciati li a conferma della nostra incuria e sciatteria, e la cosa peggiore è che oramai non ci danno più noia. Ci siamo assuefastti alla "baroccite"
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CAPITANERIA DI PORTO Livorno pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 16:05
LA FUNZIONARIA BALLARINI LASCIA LA CAPITANERIA DI PORTO DI LIVORNO PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETÀ. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/ballarini.JPG[/IMGSX] Nella mattinata di oggi, con una sobria cerimonia, rispettosa dei vincoli tuttora imposti dall’emergenza Covid, la Funzionaria Amministrativo Contabile Simona Ballarini, storica impiegata civile in servizio presso la Capitaneria di porto di Livorno, ha salutato il Direttore Marittimo ed i colleghi, cessando dal rapporto di lavoro dopo oltre 40 anni di onorato servizio alle dipendenze dell’Ente militare. La Ballarini, entrata nei ranghi del personale dipendente della Capitaneria labronica nel lontano 1980, è stata per circa sette anni addetta ai servizi di contabilità per poi occuparsi delle attività amministrative correlate alla pesca marittima, incarico ricoperto fino all’atto del suo congedo. È stata anche per oltre trent’anni responsabile della segreteria impiegati civili dell’intero territorio regionale, diventando punto di riferimento per i colleghi toscani e le Direzioni ministeriali del personale civile del Corpo delle Capitanerie di porto. Costanti e numerosi sono stati gli attestati di stima ricevuti dall’utenza nel corso degli anni per la sua disponibilità nei rapporti d’ufficio intrattenuti, in particolare, col ceto peschereccio e con quanti abbisognavano della competenza della Sezione pesca per i vari temi di interesse. Il Comandante Angora ha voluto salutare la funzionaria Ballarini con parole di vivo ringraziamento per il suo sempre professionale e gentile operato, tenendo a rimarcare appunto la preparazione ed il garbo dimostrati in ogni occasione, qualità che hanno peraltro contribuito a consolidare il rendimento e il prestigio dell’Autorità Marittima nei confronti della cittadinanza. A Lei ed alla famiglia giungano da parte di tutti i colleghi i migliori auguri per nuovi ed appaganti traguardi.
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Redazione Camminando pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 16:00
[COLOR=darkblue][SIZE=3] CONCORSO MONDIALE LIONS “UN POSTER PER LA PACE” [/SIZE] [/COLOR] L’elaborato di Sara Giorgio risultato vincitore nel Distretto Lions 108LA (Toscana) per l’ambito ESPRESSIVITÀ Le limitazioni imposte dalla pandemia hanno notevolmente influito, senza per altro sminuirne il tenore e la rilevanza, sull’aspetto esteriore delle cerimonie per la premiazione dei quattro alunni frequentanti le scuole secondarie di primo grado di Portoferraio e Porto Azzurro scelti fra i ben 148 allievi dei due istituti che hanno partecipato, su organizzazione del Lions Club Isola d’Elba, al concorso “Un Poster per la Pace” indetto annualmente su scala mondiale dalla Lions International Association, che per il 2020 aveva come tema: “LA PACE ATTRAVERSO IL SERVIZIO”. La scelta non è stata facile, secondo il commento del Maestro Luciano Regoli che guidava la giuria esaminatrice, visto il notevole numero di elaborati di ottimo livello per i cui autori Regoli ha avuto espressioni di lode e di apprezzamento. Sono risultati primo classificato per Portoferraio il disegno di Zeno Impeto Del Re, per Porto Azzurro quello di Sara Giorgio, mentre valutati come meritevoli di menzione i disegni di Alexandrina Soimu di Portoferraio e di Anna Romano di Porto Azzurro. Questi quattro studenti sono stati premiati dal Lions Club elbano con un buono di 100 Euro ciascuno per acquisto libri presso la libreria Mardilibri, mentre a tutti i partecipanti è stato fatto omaggio di un gadget ricordo e di un attestato di partecipazione. Come previsto dal regolamento i poster dei due primi classificati sono stati trasmessi dall’Elba alla sede di Firenze del Distretto Lions 108LA (Toscana), dove, fra tutti quelli pervenuti dai 92 Lions Club della nostra regione, quello di Sara ha vinto il primo premio speciale per l’ambito dell’espressività, qualifica che vale la trasmissione dell’elaborato negli USA alla sede internazionale Lions di Oakbrook per concorrere alla scelta e premiazione finale del vincitore mondiale. Segue la descrizione del disegno stilata dalla stessa Sara. “La pace è negli occhi di chi vede la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. È la volontà di condividere, ascoltare, accogliere.” Nei giorni di giovedì 25 marzo e di venerdì 16 aprile rispettivamente nei cortili delle Scuole Medie di Porto Azzurro e Portoferraio, dove si sono svolti gli incontri fra una ristretta rappresentanza di soci lions, la V. Preside Roberta Cecchini con l’insegnante d’arte Alessandra Perego per Porto Azzurro e la Preside Daniela Pieruccini con l’insegnate d’arte Rodolfo Battini per Portoferraio, insieme agli alunni delle classi partecipanti, soddisfazione ed emozione erano ben percepibili per le parole di elogio rivolte a tutti i partecipanti, unitamente all’augurio a Sara Giorgio di successo nella difficilissima gara mondiale per la premiazione finale.
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Fabio da Portoferraio pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 13:54
La Toremar...che fu regalata al gruppo Moby deve ritornare di proprietà Statale... A seguire, deve essere data in gestione diretta a un Consorzio Elbano composto da tutti i 7 comuni Elbani e Piombino... Missione del Consorzio : -Risoluzione della continuità territoriale dando un senso vero ,comprovato e tangibile che gli Elbani sono cittadini Italiani con pari diritti.. -Creazione di occupazione Autoctona che arricchisca il tessuto Sociale Insulare ,attraverso anche una scuola Marittima o Nautica che formi personale specializzato , acculturato e con il valore aggiunto del naturale senso di appartenenza allo Scoglio.. -Gratuita' o convenzioni semplificate per degenti in viaggio per visite,controlli ,esami o opeazioni... per i pendolari e per categorie deboli o particolari.. -Pareggio di Bilancio ....che una gestione intelligente attenta e trasparente, unita alle sovvenzioni Statali permetterebbero il Reinvestimento in toto , degli utili e dei proventi. -Obbligo d'Investimenti sul territorio Consortile in ambito Sociale ,Culturale,Turistico infrastrutturale e di servizio.... Questa la mia strampalata idea ...orgogliosamente dal mio personale punto di vista Elbano
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Camminatore da Zona aranciongialla pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 12:56
Chiedo per un amico: In zona arancione si possono fare escursioni fuori dal proprio comune o meno? Perché noto con lieto stupore che vengono organizzate passeggiate aperte a tutti gli isolani, ma non è che arrivando da altro comune si rischia una salata contravvenzione?
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Serial imbrattatore pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 12:06
Eddaglicirisemo..... Di due cose una. O i cartelli sono abusivi come denuncia con riferimento al codice della strada il reitetato imbrattatore, o sono legali. Sta di fatto che chi di competenza debba porre fine a questo indegno e indecoroso "ballo di Simone" La comunità tutta non può continuare ad esser ostaggio e presa per i fondelli da questo personaggio. Quindi AUTORITÀ SVEGLIA. O SIAMO ALLE SOLITE MANFRINE CHE LA BUROCRAZIA E MAGARI L'EUROPA CE LO IMPEDISCE???
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 10:35
E' così, questo signore non lo ferma nessuno! Passi per il comune, ma le cosiddette forze dell'ordine, la giustizia fa il suo corso oppure queste bazzecole che insudiciano il volto di una città certamente non messa bene non interessano? bisogna avere chiaro che l'imbrattatore fa un danno non tanto a chi ha messo i cartelli, all'amministrazione comunale, ma a tutta la comunità, all'immagine dell'isola. Detto questo non credo che l'isola debba essere ostaggio di questi soggetti, e probabilmente il suddetto non è l'unico, altri opereranno in altri campi, ma tant'è che viene il sospetto che poi alla fine questi siano utili per denigrare e lasciare l'isola in una sorta di limbo e di stagno, ferma, magari perchè un vero sviluppo darebbe noia ad altre realtà territoriali, ma anche ad altri interessi specifici, settoriali. Cioè ci si dovrebbe interrogare soprattutto nelle pubbliche amministrazioni se una evidente debolezza strutturale sia utile e conveniente per alcuni soggetti radicati nell'isola che probabilmente hanno interessi anche legittimi, ma che non possono essere gli esclusivi beneficiari perchè al loro business è funzionale la palude, oppure esterni e radicati in territori che sono concorrenti dell'isola!
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PIETRO DA SCACCO MATTO A COSMOPOLI pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 6:58
[COLOR=darkred][SIZE=4] E COME UN CICLONE E’ TORNATO SIMONE [/SIZE] [/COLOR] Come può la città di Cosmopoli restare inerte davanti ai cartelli pubblicitari alle rotonde ferrajesi ancora una volta vandalizzati dal killer imbrattatore . Vi ricordo che le rotonde e le intersezioni stradali all’ingresso di Portoferraio sono state adottate nel 2016 dall’associazione Albergatori dell’isola d’Elba e da un consorzio di imprese dell’isola. I privati, avrebbero dovuto farsi carico delle spese per la manutenzione del verde e delle rotonde stradali. In cambio furono installati proprio sulle rotonde dei cartelloni e delle indicazioni che davano visibilità e pubblicità alle stesse imprese adottanti. Un vero biglietto da visita per i turisti che entrano ed escono da Portoferraio. Oggi dobbiamo sottolineare che dopo le reiterate e documentate battaglie contro L’imbrattatore folle” dopo più di 5 anni di denunce e critiche siamo nuovamente con i cartelli imbrattati, cartelli che da pochi giorni erano tornati all’antica funzione pubblicitaria, oltre che a dare decoro almeno in parte alle rotonde e aiuole ferrajesi.. Ci pare impossibile che nessuno in questi anni nonostante i reiterati richiami, denunce, fermi e quant’altro sia riuscito a mettere un freno al maniaco del cartellone che probabiolmente questa notte vi ha ancora appeso avvisi di un presunto abuso che nessuno ha mai ne smentito ne provato la sua giusta causa ….frattanto ….L’amministrazione tace e Pietro gode , ride e sghignazza ! E i padri adottivi delle rotonde, Albergatori, consorzio imprese dell’isola ,altre attività, l’amministrazione , forze dell’ordine , che diranno stavolta ? per cortesia tra tutti fate qualcosa e quanto prima toglieteli definitivamente così taglate la testa al toro e voi e gli altri responsabili del decoro urbano potrete dire almeno una volta ABBIAMO VINTO!….
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Balena blu da Portoferraio pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 6:35
Leggo con il sorriso lo stupore di molti dopo il servizio di Report su Onorato, beh chi ha vissuto un po’ la politica a Portoferraio , ha sempre saputo che L’armatore elargiva contributi a tutto l’arco costituzionale nessuno escluso, destra, sinistra, centro. Qualcuno ricorderà le tessere Vip che viaggiavano all’Elba? Allora dico allo Scelza che vergine non era nessuno a quel tempo, il sistema funzionava così ed a tutti stava bene, sicche caro Scelza niente false indignazioni e se vuoi maggiori dettagli basta che tu chieda e non c’è bisogno di cercare lontano, saluti
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Marcello Camici pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 6:18
[COLOR=darkblue][SIZE=3] IL DUOMO DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] (PARTE SESTA) Il terzo altare laterale si trova in navata sinistra, in cornu Epistulae,presso il portale d’ingresso al duomo, E’ l’altare dedicato alla Madonna del Buon Viaggio, detto dei “marinai”. Fu eretto nel 1700 ad opera della corporazione dei marinai.A quell’epoca la corporazione abbracciava tutti gli addetti a questa attività e si chiamava per questo anche università ,il qual nome ci è attestato a Portoferraio da un crocifisso con argento al cui piede si legge la scritta: “Dell’altare dell’università dei marinai”. E’ in marmo policromo. Sotto la mensa marmorea è un bassorilievo di una navicella scolpita in un medaglione di marmo bianco con ai lati due pilastri di marmo grigio,con scanalature, che si reggono su basi quadrangolari di marmo. Sopra la mensa il ciborio. Sull’altare è posto,sin dal 1700,un dipinto (olio su tela.Autore ignoto) raffigurante la Madonna con Gesù Bambino coronati d’argento .Le corone sono composte da una lamina d’argento sbalzata cesellata e traforata mentre la parte inferiore delle corone presenta cinque pietre rosse e verdi e dalla base delle medesime emergono delle volute decorate con perline alternate a croci stilizzate fitomorfe.Le volute terminano in alto con un globo sormontato da una croce. Ai loro piedi da sinistra a destra ,S.Margherita Regina, un santo non identificato in atteggiamento orante e S. Ambrogio.Un angelo offre alla Madonna un veliero.Ai piedi della Vergine un vascello in argento sbalzato e cesellato(un ex-voto di autore ignoto). Sullo sfondo le fortificazioni di Portoferraio. Tale ricca decorazione certifica che questo è certamente l’altare più caro al cuore dei vecchi portoferraiesi. Era nei secoli passati l’altare più ricercato dove si pregava più di frequente e dove si elevavano le preghiere più accorate nelle ore di trepidazione,nelle giornate di tempesta,quando le madri e le spose,addolorate per i furori delle tempeste,mentre i loro cari erano in viaggio su bastimenti e velieri,venivano qui ad elevare preghiere miste al pianto.I naviganti stessi accorrevano qui con i loro cari quando dopo un grave pericolo marittimo approdavano nel porto e volevano ringraziare la Madonna del Buon Viaggio per la gioia di ritrovarsi sani e salvi in mezzo alle loro famiglie. Accanto a questo altare è posizionato il fonte battesimale alto 112 cm in marmo verde con venature grige.(autore ignoto sec XX).Il battistero è a forma di calice ottagonale poggiante su una base quadrangolare tramite un fusto modanato a vaso.E’sormontato da un tronco di piramide in legno con base ottogonale ed ha in cima una statua in cartapesta bianca raffigurante S Giovanni Battista. Marcello Camici
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30 mila euri pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 6:08
Scusate ma chi era segretario del pd elbano quando Onorato avrebbe dato 30 mila euri? Almeno stando a quello che dice Scelsa in merito al servizio del programma Report
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In ricordo di Walter Marianelli da Riccardo Nurra pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 4:51
Ciao Walter, scrivo queste poche righe per ricordarti. Sono stato un codardo. Non ho avuto il coraggio di di vederti finire roso dalla tua malattia. Eppure è da sempre che ci conosciamo: Nila la mia mamma e Franco il tuo babbo erano fratelli della famiglia dei “Bellarmini”. Ho avuto sempre tue notizie del tuo stato perchè Claudio, tuo fidato amico, mi ha sempre informato sull'inesorabile procedere della malattia. Ti voglio ricordare quando da giovane, e non solo, la tua grande passione era il calcio giocato. E anche se non abbiamo giocato molto insieme, quella volta il primo marzo 1970, quella memorabile volta dove segnasti a Piombino facendo vincere l'Audace, c'ero anch'io. La tua gioia fu immensa e anche la nostra di giocatori, ma con quel goal facesti inorgoglire tutti i Portoferraiesi che lo trovarono un motivo di rivalsa, un giorno da non dimenticare. E te, che ti ricordavi tutte, ma tutte le partite, quando si parlava di quella volta a Piombino, il tuo sguardo si illuminava in un lampo di soddisfazione. Il tuo carattere impetuoso, qualche volta ti faceva andare sopra le righe, ma così come ti indispettivi nello stesso rapido modo ti rasserenavi senza rancore. (Sennò che Bellarmino eri ?) Ci siamo frequentati poi da “grandi”, con gli imperdibili incontri di calcetto dal prete e poi le cene esclusive nella “zingaraia”con un gruppo di amici sinceri a cantare, dire e fare scemate. Ti voglio ricordare così, sorridente mentre canti con noi e ci racconti delle tue “mattanate” finite a ridere. Il tuo cugino Riccardo
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Amministrazione Portoferraio pubblicato il 16 Aprile 2021 alle 4:23
Aggiornamento situazione COVID alle ore 20.30 del 15 Aprile 2021 ‼️ Oggi si registra 1 SOLO NUOVO CASO POSITIVO: si tratta di persona residente o domiciliata nel comune di Portoferraio, posta da diversi giorni in regime di quarantena. ✅ Continua l’azione di tracciamento contemporaneamente alla campagna di vaccinazione. Ricordiamo che, anche nella giornata di domani e sabato le vaccinazioni continueranno normalmente presso il Palazzo della Provincia in Loc. Le Ghiaie. In prossimità dell'edificio sarà garantita la sosta per le persone interessate da tale servizio. 🔴 È essenziale fare ancora molta attenzione ed osservare comportamenti corretti.
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E.Orzati da facebook pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 17:20
ATTENTI AL SEMAFORO GIALLO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/semaforo.JPG[/IMGSX] Buonasera a tutti...questa cosa che scriverò non farà piacere a molti e mi scuso già con chi si sentirà offeso ma e verità....allora...sappiamo benissimo che sono mesi che il semaforo a san giovanni e fuori uso..ok...ora mi chiedo..e lo chiedo anche all' assessore al traffico che non so chi sia. .come procediamo con questi tre giorni di rally, visto che posso giurarlo lavorando appunto davanti al semaforo, i signori rallysti che rispettavano le regole quando è in funzione sono pochissimi, ogni volta è un angoscia sentirli arrivare..ho visto sorpassi con il rosso pur non essendo in prova speciale....vogliamo una tragedia annunciata? No così....tanto per essere ottimisti..scusate saluti..
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GIOVENTU' NAZIONALE pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 17:10
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/giovani.JPG[/IMGSX] Speranza, Roscani (GN-FdI): gestione fallimentare, dimissioni subito. «Italiani allo stremo, una generazione in ginocchio a causa di chiusure continue e insensate. Ministro Speranza, la sua gestione è stata fallimentare. Lo faccia per noi ragazzi e per l'Italia tutta: dimissioni, subito e immediate». Gioventù Nazionale
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SICUREZZA ALLA LEGEND XCO DI APRILE da Capoliveri pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 16:04
SUCCESSO E SICUREZZA IN OCCASIONE DELLA LEGEND XCO DI APRILE. L’ASD BIKE PARK “LAVORANDO SERIAMENTE POSSIAMO PORTARE TUTTI GRANDI RISULTATI AL NOSTRO TERRITORIO” [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/legend.JPG[/IMGSX] Si è conclusa con grande successo la manifestazione sportiva tenutasi nel week end di Pasqua nel corso della quale si è disputata la Legend XCO - Internazionali d’Italia Series MTB con protagonista il circuito del Capoliveri Bike Park ed il Monte Calamita e i ragazzi dell’ASD Capoliveri Bike Park hanno deciso di procedere ad uno screening generale di tutto il personale organizzativo della manifestazione per assicurare ulteriormente la popolazione contro la diffusione del Covid-19 “L’evento sportivo dei primi di aprile – spiega Maurizio Melis, Presidente dell’ASD Capoliveri Bike Park – è stato organizzato nel pieno rispetto di tutte le norme anticovid ed adottando tutti i protocolli previsti per la ripresa delle manifestazioni sportive di interesse nazionale (censimento sportivi e accompagnatori e rilascio certificazioni, predisposizione postazioni sanitarie ad hoc, supporto personale medico e volontari etc..) Era nostro dovere – prosegue Melis – effettuare anche uno screening generale, a poco meno di dieci giorni dalla manifestazione, per scongiurare ogni possibile rischio di contagio. Abbiamo, dunque, deciso di sottoporci a controllo su base volontaria, effettuato ovviamente a nostre spese, poiché volevamo garantire a tutti che la situazione fosse sotto controllo. Siamo davvero soddisfatti dei grandi risultati in termini sportivi e di ritorno mediatico che l’evento di aprile ha portato all’Elba e a Capoliveri. – conclude Melis - Il nostro intento è, con la collaborazione di tutti, di continuare sempre a lavorare in questa direzione”.
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uscita eurospin pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 15:50
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/girato.JPG[/IMGSX] Lo specchio all'uscita dell'eurospin e' gia' girato da qualche tempo.
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Chi si alza prima decide. da Portoferraio pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 14:25
Nel nostro ospedale chi al mattino si alza prima decide cosa fare e come comportarsi. Alcuni mattinieri la settimana scorsa prima del sorgere del sole hanno deciso di chiudere uno sportello del CUP lasciando una sola operatrice alle prenotazioni penalizzando quelle persone in attesa ( ogni giorno sono molte decine) che sfogano la loro rabbia contro l'operatrice rimasta a svolgere il lavoro di due impiegate. UDITE UDITE. ora ho verificato di persona che la Radiologia effettua la chiusura per pausa digestione di un'ora quindi anche nelle emergenze bisogna adattarsi forse perché chi l'ha deciso si è alzato prima degli altri. È inutile chiamare in causa i Sindaci o i Direttori forse perché si alzano dopo di chi ha geniali idee. Ma esiste una Direzione Generale? Basito
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Economia business da capoliveri pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 13:44
Mai affidare le pecore al lupo [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/pastore.JPG[/IMGSX] Lo scriveva Esopo, nella sua favola morale “Il lupo e il pastore”, già 3000 anni fa. E c’è da augurarsi che i giudici della sezione fallimentare del Tribunale Civile di Milano siano al corrente della massima, e la condividano. Già: perché la proposta di concordato preventivo in continuità per Moby predisposta dagli avvocati dello studio Gianni & Origoni e depositata al tribunale di Milano, potrebbe intitolarsi così: “Affidiamo le pecore al lupo”. Sembra surreale. E’ un ponderoso e tecnicamente ben strutturato documento - rivelato innanzitutto da Shipping Italy - teso a dimostrare che la soluzione più conveniente per i creditori del gruppo Moby-Tirrenia sia appunto quella soluzione che lega la continuità aziendale alla proprietà attuale del gruppo stesso, cioè alla famiglia Onorato. Poi però – ed ovviamente, in un atto di questa gravità – gli stessi consulenti della famiglia armatoriale, ovvero lo studio Gianni Origoni, tra i più importanti in Italia, elencano dettagliatamente una serie di fatti, cifre e circostanze relative alla gestione data negli anni al gruppo da quella stessa famiglia, tutti elementi che indurrebbero chiunque a scegliere qualsiasi soluzione diversa, se esistente (e ne esistono), piuttosto che affidare (anzi, “riaffidare”) appunto “la pecora al lupo”. Lo stesso lupo che l’ha già sbranata. Ma procediamo con ordine. Nel capitolo del piano per il concordato in continuità intitolato “L’apporto da parte di Onorato Armatori Srl e gli altri impegni assunti per la migliore esecuzione del Piano” è scritto che la società che controlla Moby, “in uno con il Dott. Achille Onorato e il Dott. Alessandro Onorato, al precipuo scopo di rafforzare la generazione dei flussi di cassa, si sono espressamente e irrevocabilmente impegnati a corrispondere in favore degli istituti di credito e degli obbligazionisti l’importo complessivo di Euro 2.000.000 a titolo di contributo esterno da parte di terzi”. Due milioni: avete letto bene? Ottimo, se i debiti fossero 5 milioni. Una goccia rispetto al mare dei debiti veri: oltre 500 milioni tra fornitori (40), banche (157) e obbligazionisti 300) senza dimenticare i debiti verso lo Stato, rappresentato dai commissari della vecchia Tirrenia, creditore di 180 milioni di euro, vale a dire delle tre rate residue mai pagate dal gruppo controllato da Vincenzo Onorato per l’acquisto della società dieci anni fa al prezzo di 380 milioni. Da notare che nel frattempo lo Stato ha regolarmente versato alle casse della Tirrenia 90 milioni all’anno come contributi per i servizi di continuità territoriale con Sardegna e Arcipelago Toscano. Un bagno di sangue ormai totalmente assurdo, visto che i concorrenti privati esercitano le stesse tratte senza un euro di contributi guadagnandoci; e che anche a voler estendere i servizi alla copertura massima prevista da una convenzione di continuità, un’azienda armatoriale ben gestita potrebbe farsi bastare assai meno; per non dire poi che il “modello spagnolo” di sovvenzione alla continuità territoriale applicato per le Baleari non dà contributi a un armatore ma ai passeggeri residenti che possono scegliere il vettore preferito ottenendo un contributo sul prezzo del biglietto. Una formula infinitamente più efficace e libera. Ma torniamo agli argomenti paradossali contenuti nella proposta di concordato. Il primo è proprio l’esiguità di cui quei due milioni a fronte di 680 milioni di debiti. Poi: “sempre a condizione della definitiva omologazione della procedura di concordato preventivo, il Dott. Vincenzo Onorato, nella sua qualità di presidente del Consiglio d’amministrazione di Moby, si è irrevocabilmente impegnato a rinunciare ai propri emolumenti consiliari per complessivi Euro 3.000.000 in ragione d’anno, con conseguente generazione di liquidità aggiuntiva in un arco di Piano per complessivi Euro 12.000.000”. Quindi mentre l’azienda andava a rotoli, il presidente si paga 3 milioni all’anno. Uno stipendione da guru del profitto! E ancora: nel 2017 Onorato ha venduto a Moby l’immobile “sito nel Comune di Milano in Piazza San Babila 5 di proprietà per un corrispettivo pari a 7 milioni di euro”. Cioè: ha venduto casa a se stesso, con soldi di un’azienda che nel frattempo non pagava i creditori. Adesso, nei piani dei proponenti, l’immobile dovrebbe diventare la sede la nuova sede legale e operativa della società, con un risparmio di 700 mila euro l’anno. Come dire: uno spende 7 milioni nel 2017 per recuperarli entro il 2031? Bah… Poi una chicca: sono di “incerta natura taluni trasferimenti di denaro effettuati dalla società in favore del presidente del Consiglio d’Amministrazione per complessivi Euro 232.000 circa, di cui non è stato possibile acclarare la natura sulla base delle relative schede contabili”. Chiunque penserebbe a spese non motivate. Ben più pesante la questione degli incassi che Moby avrebbe dovuto retrocedere a Cin e non l’ha fatto: circa 63,2 milioni di euro “per il quale un piano di rientro del debito netto in essere non è stato mai perfezionato”. Moby ha poi finanziato per 5,1 milioni Mascalzone Latino, “nota società operante nel settore dell’organizzazione, gestione e promozione di iniziative sportive in ambito velico interamente controllata dal Dott. Vincenzo Onorato”. E poi la politica: com’è potuto succedere che per anni benevolmente vari personalità di governo abbiamo chiuso un occhio ed anzi due di fronte ai crescenti problemi di Tirrenia? Bisognerebbe chiederlo a loro. A memoria, si possono ricordare le 6 apparizioni di Onorato alla Leopolda di Renzi, con relative dichiarate sponsorizzazioni: nessun nesso automatico tra questi investimenti d’immagine – per carità, leciti per qualunque imprenditore di nome - e le scelte del governo Renzi in materia, per carità. Però è lecito affermare che Onorato abbia manifestato così la sua stima verso il Rottamatore. Chissà se ricambiato. Nel documento dei consulenti della famiglia, sempre in fatto di politica, si parla poi di “trasferimenti di denaro meritevoli di attenzione” e precisamente “versamenti in favore di Beppe Grillo Srl in relazione a un accordo avente finalità pubblicitarie per un corrispettivo annuo pari a Euro 120.000 della durata di due anni”, “in favore di Casaleggio e Associati Srl in relazione a un contratto avente lo scopo di sensibilizzare le istituzioni sul tema dei marittimi, per un corrispettivo annuo pari a Euro 600.000 circa della durata di due anni (risolto consensualmente a decorrere dal 1 marzo 2020)”. Va detto, però, che l’amicizia tra Onorato e Grillo risale a comuni frequentazioni velistiche. E quando c’è l’amicizia, si sa, cosa vogliamo che siano 720 mila euro? Bazzecole, pinzillacchere: avrebbe detto Totò. Poi le banche. Com’è possibile che banche come Unicredit – oggi fortunatamente protagoniste di un’importante rigenerazione manageriale – ma comunque e per prassi giustamente severe e prudenti nel finanziare i clienti, abbiano invece finanziato a man bassa un gruppo come quello, anche in fasi già pericolanti? Un malevolo potrebbe trovare un possibile nesso – ma non è dimostrato! – tra quei finanziamenti e i 550.000 euro pagati da Moby “in favore del Dott. Roberto Mercuri con il quale la società ha sottoscritto contratti di consulenza per il supporto tecnico-specialistico in relazione alle attività con il Parlamento, con il Governo e con la Commissione Europea”. Mercuri è da molti anni collaboratore professionale di Fabrizio Palenzona, ex vicepresidente di Unicredit e già consigliere d’amministrazione di Tirrenia Cin, su designazione di Onorato, nel 2016. Qualche ultima curiosità di riepilogo, sempre nel capitolo dei “trasferimenti di denaro meritevoli d’attenzione”: complessivi 400.000 euro “in favore di partiti politici”, 2,8 milioni di euro in favore della NetJets Management Limited per noleggiare un aereo Falcon 2000EX, 4,5 milioni di euro per l’acquisto e la successiva ristrutturazione di Villa Lilium, a Porto Cervo, edificio di rappresentanza nel nord della Sardegna” e costi di noleggio e riscatto di auto di lusso per complessivi 600.000 euro circa. Insomma, una gestione ispirata ai principi di prudenza e moderazione tipici del buon padre di famiglia. O no? Il 15 aprile il Tribunale fallimentare di Milano ha fissato l’udienza decisiva. La legge prevede che se il piano di salvataggio per il concordato in continuità non viene approvato, il tribunale “sentito il debitore in camera di consiglio, con decreto non soggetto a reclamo dichiara inammissibile la proposta di concordato”. E “su istanza del creditore o su richiesta del pubblico ministero” può dichiarare “il fallimento del debitore”. Finirà così? Non lo desiderano i creditori, primo fra i quali la vecchia Tirrenia in amministrazione straordinaria, che ha deciso di sottoporre al tribunale una proposta alternativa. I commissari straordinari la stanno preparando. E possono contare anche sul supporto garantito pubblicamente dal Gruppo Grimaldi (che, sia detto per trasparenza, è socio di minoranza di Economy Group). Grimaldi si è pubblicamente detto disponibile a rilevare le navi e il relativo personale di Tirrenia Cin – protetto dalla “clausola sociale” di legge - nel caso fosse messa all’asta la flotta. Sarebbe semplice ed efficiente la procedura da seguire: le inadempienze economiche di Tirrenia-Cin giustificano la risoluzione del contratto per la continuità territoriale, peraltro già scaduto e non rinnovato nei suoi termini naturali. E vendendo la flotta lo Stato recupererebbe anche i suoi crediti mai onorati da Onorato. A leggere questo, se non fossi elbano e non fossi cosciente del fatto che nella tragedia del Moby questi erano i proprietari, penso che in queste faccende c'è del genio. Purtroppo sono elbano.
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