ATTENTI AL SEMAFORO GIALLO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/semaforo.JPG[/IMGSX] Buonasera a tutti...questa cosa che scriverò non farà piacere a molti e mi scuso già con chi si sentirà offeso ma e verità....allora...sappiamo benissimo che sono mesi che il semaforo a san giovanni e fuori uso..ok...ora mi chiedo..e lo chiedo anche all' assessore al traffico che non so chi sia. .come procediamo con questi tre giorni di rally, visto che posso giurarlo lavorando appunto davanti al semaforo, i signori rallysti che rispettavano le regole quando è in funzione sono pochissimi, ogni volta è un angoscia sentirli arrivare..ho visto sorpassi con il rosso pur non essendo in prova speciale....vogliamo una tragedia annunciata? No così....tanto per essere ottimisti..scusate saluti..
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[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/giovani.JPG[/IMGSX]
Speranza, Roscani (GN-FdI): gestione fallimentare, dimissioni subito.
«Italiani allo stremo, una generazione in ginocchio a causa di chiusure continue e insensate. Ministro Speranza, la sua gestione è stata fallimentare. Lo faccia per noi ragazzi e per l'Italia tutta: dimissioni, subito e immediate».
Gioventù Nazionale
SUCCESSO E SICUREZZA IN OCCASIONE DELLA LEGEND XCO DI APRILE. L’ASD BIKE PARK “LAVORANDO SERIAMENTE POSSIAMO PORTARE TUTTI GRANDI RISULTATI AL NOSTRO TERRITORIO”
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/legend.JPG[/IMGSX] Si è conclusa con grande successo la manifestazione sportiva tenutasi nel week end di Pasqua nel corso della quale si è disputata la Legend XCO - Internazionali d’Italia Series MTB con protagonista il circuito del Capoliveri Bike Park ed il Monte Calamita e i ragazzi dell’ASD Capoliveri Bike Park hanno deciso di procedere ad uno screening generale di tutto il personale organizzativo della manifestazione per assicurare ulteriormente la popolazione contro la diffusione del Covid-19
“L’evento sportivo dei primi di aprile – spiega Maurizio Melis, Presidente dell’ASD Capoliveri Bike Park – è stato organizzato nel pieno rispetto di tutte le norme anticovid ed adottando tutti i protocolli previsti per la ripresa delle manifestazioni sportive di interesse nazionale (censimento sportivi e accompagnatori e rilascio certificazioni, predisposizione postazioni sanitarie ad hoc, supporto personale medico e volontari etc..) Era nostro dovere – prosegue Melis – effettuare anche uno screening generale, a poco meno di dieci giorni dalla manifestazione, per scongiurare ogni possibile rischio di contagio. Abbiamo, dunque, deciso di sottoporci a controllo su base volontaria, effettuato ovviamente a nostre spese, poiché volevamo garantire a tutti che la situazione fosse sotto controllo.
Siamo davvero soddisfatti dei grandi risultati in termini sportivi e di ritorno mediatico che l’evento di aprile ha portato all’Elba e a Capoliveri. – conclude Melis - Il nostro intento è, con la collaborazione di tutti, di continuare sempre a lavorare in questa direzione”.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/girato.JPG[/IMGSX]
Lo specchio all'uscita dell'eurospin e' gia' girato da qualche tempo.
Nel nostro ospedale chi al mattino si alza prima decide cosa fare e come comportarsi.
Alcuni mattinieri la settimana scorsa prima del sorgere del sole hanno deciso di chiudere uno sportello del CUP lasciando una sola operatrice alle prenotazioni penalizzando quelle persone in attesa ( ogni giorno sono molte decine) che sfogano la loro rabbia contro l'operatrice rimasta a svolgere il lavoro di due impiegate.
UDITE UDITE. ora ho verificato di persona che la Radiologia effettua la chiusura per pausa digestione di un'ora quindi anche nelle emergenze bisogna adattarsi forse perché chi l'ha deciso si è alzato prima degli altri.
È inutile chiamare in causa i Sindaci o i Direttori forse perché si alzano dopo di chi ha geniali idee.
Ma esiste una Direzione Generale?
Basito
Mai affidare le pecore al lupo
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/pastore.JPG[/IMGSX] Lo scriveva Esopo, nella sua favola morale “Il lupo e il pastore”, già 3000 anni fa. E c’è da augurarsi che i giudici della sezione fallimentare del Tribunale Civile di Milano siano al corrente della massima, e la condividano. Già: perché la proposta di concordato preventivo in continuità per Moby predisposta dagli avvocati dello studio Gianni & Origoni e depositata al tribunale di Milano, potrebbe intitolarsi così: “Affidiamo le pecore al lupo”.
Sembra surreale. E’ un ponderoso e tecnicamente ben strutturato documento - rivelato innanzitutto da Shipping Italy - teso a dimostrare che la soluzione più conveniente per i creditori del gruppo Moby-Tirrenia sia appunto quella soluzione che lega la continuità aziendale alla proprietà attuale del gruppo stesso, cioè alla famiglia Onorato.
Poi però – ed ovviamente, in un atto di questa gravità – gli stessi consulenti della famiglia armatoriale, ovvero lo studio Gianni Origoni, tra i più importanti in Italia, elencano dettagliatamente una serie di fatti, cifre e circostanze relative alla gestione data negli anni al gruppo da quella stessa famiglia, tutti elementi che indurrebbero chiunque a scegliere qualsiasi soluzione diversa, se esistente (e ne esistono), piuttosto che affidare (anzi, “riaffidare”) appunto “la pecora al lupo”. Lo stesso lupo che l’ha già sbranata.
Ma procediamo con ordine.
Nel capitolo del piano per il concordato in continuità intitolato “L’apporto da parte di Onorato Armatori Srl e gli altri impegni assunti per la migliore esecuzione del Piano” è scritto che la società che controlla Moby, “in uno con il Dott. Achille Onorato e il Dott. Alessandro Onorato, al precipuo scopo di rafforzare la generazione dei flussi di cassa, si sono espressamente e irrevocabilmente impegnati a corrispondere in favore degli istituti di credito e degli obbligazionisti l’importo complessivo di Euro 2.000.000 a titolo di contributo esterno da parte di terzi”.
Due milioni: avete letto bene? Ottimo, se i debiti fossero 5 milioni. Una goccia rispetto al mare dei debiti veri: oltre 500 milioni tra fornitori (40), banche (157) e obbligazionisti 300) senza dimenticare i debiti verso lo Stato, rappresentato dai commissari della vecchia Tirrenia, creditore di 180 milioni di euro, vale a dire delle tre rate residue mai pagate dal gruppo controllato da Vincenzo Onorato per l’acquisto della società dieci anni fa al prezzo di 380 milioni. Da notare che nel frattempo lo Stato ha regolarmente versato alle casse della Tirrenia 90 milioni all’anno come contributi per i servizi di continuità territoriale con Sardegna e Arcipelago Toscano. Un bagno di sangue ormai totalmente assurdo, visto che i concorrenti privati esercitano le stesse tratte senza un euro di contributi guadagnandoci; e che anche a voler estendere i servizi alla copertura massima prevista da una convenzione di continuità, un’azienda armatoriale ben gestita potrebbe farsi bastare assai meno; per non dire poi che il “modello spagnolo” di sovvenzione alla continuità territoriale applicato per le Baleari non dà contributi a un armatore ma ai passeggeri residenti che possono scegliere il vettore preferito ottenendo un contributo sul prezzo del biglietto. Una formula infinitamente più efficace e libera.
Ma torniamo agli argomenti paradossali contenuti nella proposta di concordato. Il primo è proprio l’esiguità di cui quei due milioni a fronte di 680 milioni di debiti.
Poi: “sempre a condizione della definitiva omologazione della procedura di concordato preventivo, il Dott. Vincenzo Onorato, nella sua qualità di presidente del Consiglio d’amministrazione di Moby, si è irrevocabilmente impegnato a rinunciare ai propri emolumenti consiliari per complessivi Euro 3.000.000 in ragione d’anno, con conseguente generazione di liquidità aggiuntiva in un arco di Piano per complessivi Euro 12.000.000”. Quindi mentre l’azienda andava a rotoli, il presidente si paga 3 milioni all’anno. Uno stipendione da guru del profitto!
E ancora: nel 2017 Onorato ha venduto a Moby l’immobile “sito nel Comune di Milano in Piazza San Babila 5 di proprietà per un corrispettivo pari a 7 milioni di euro”. Cioè: ha venduto casa a se stesso, con soldi di un’azienda che nel frattempo non pagava i creditori. Adesso, nei piani dei proponenti, l’immobile dovrebbe diventare la sede la nuova sede legale e operativa della società, con un risparmio di 700 mila euro l’anno. Come dire: uno spende 7 milioni nel 2017 per recuperarli entro il 2031? Bah…
Poi una chicca: sono di “incerta natura taluni trasferimenti di denaro effettuati dalla società in favore del presidente del Consiglio d’Amministrazione per complessivi Euro 232.000 circa, di cui non è stato possibile acclarare la natura sulla base delle relative schede contabili”. Chiunque penserebbe a spese non motivate.
Ben più pesante la questione degli incassi che Moby avrebbe dovuto retrocedere a Cin e non l’ha fatto: circa 63,2 milioni di euro “per il quale un piano di rientro del debito netto in essere non è stato mai perfezionato”. Moby ha poi finanziato per 5,1 milioni Mascalzone Latino, “nota società operante nel settore dell’organizzazione, gestione e promozione di iniziative sportive in ambito velico interamente controllata dal Dott. Vincenzo Onorato”.
E poi la politica: com’è potuto succedere che per anni benevolmente vari personalità di governo abbiamo chiuso un occhio ed anzi due di fronte ai crescenti problemi di Tirrenia? Bisognerebbe chiederlo a loro.
A memoria, si possono ricordare le 6 apparizioni di Onorato alla Leopolda di Renzi, con relative dichiarate sponsorizzazioni: nessun nesso automatico tra questi investimenti d’immagine – per carità, leciti per qualunque imprenditore di nome - e le scelte del governo Renzi in materia, per carità. Però è lecito affermare che Onorato abbia manifestato così la sua stima verso il Rottamatore. Chissà se ricambiato.
Nel documento dei consulenti della famiglia, sempre in fatto di politica, si parla poi di “trasferimenti di denaro meritevoli di attenzione” e precisamente “versamenti in favore di Beppe Grillo Srl in relazione a un accordo avente finalità pubblicitarie per un corrispettivo annuo pari a Euro 120.000 della durata di due anni”, “in favore di Casaleggio e Associati Srl in relazione a un contratto avente lo scopo di sensibilizzare le istituzioni sul tema dei marittimi, per un corrispettivo annuo pari a Euro 600.000 circa della durata di due anni (risolto consensualmente a decorrere dal 1 marzo 2020)”. Va detto, però, che l’amicizia tra Onorato e Grillo risale a comuni frequentazioni velistiche. E quando c’è l’amicizia, si sa, cosa vogliamo che siano 720 mila euro? Bazzecole, pinzillacchere: avrebbe detto Totò.
Poi le banche. Com’è possibile che banche come Unicredit – oggi fortunatamente protagoniste di un’importante rigenerazione manageriale – ma comunque e per prassi giustamente severe e prudenti nel finanziare i clienti, abbiano invece finanziato a man bassa un gruppo come quello, anche in fasi già pericolanti?
Un malevolo potrebbe trovare un possibile nesso – ma non è dimostrato! – tra quei finanziamenti e i 550.000 euro pagati da Moby “in favore del Dott. Roberto Mercuri con il quale la società ha sottoscritto contratti di consulenza per il supporto tecnico-specialistico in relazione alle attività con il Parlamento, con il Governo e con la Commissione Europea”. Mercuri è da molti anni collaboratore professionale di Fabrizio Palenzona, ex vicepresidente di Unicredit e già consigliere d’amministrazione di Tirrenia Cin, su designazione di Onorato, nel 2016.
Qualche ultima curiosità di riepilogo, sempre nel capitolo dei “trasferimenti di denaro meritevoli d’attenzione”: complessivi 400.000 euro “in favore di partiti politici”, 2,8 milioni di euro in favore della NetJets Management Limited per noleggiare un aereo Falcon 2000EX, 4,5 milioni di euro per l’acquisto e la successiva ristrutturazione di Villa Lilium, a Porto Cervo, edificio di rappresentanza nel nord della Sardegna” e costi di noleggio e riscatto di auto di lusso per complessivi 600.000 euro circa.
Insomma, una gestione ispirata ai principi di prudenza e moderazione tipici del buon padre di famiglia. O no?
Il 15 aprile il Tribunale fallimentare di Milano ha fissato l’udienza decisiva. La legge prevede che se il piano di salvataggio per il concordato in continuità non viene approvato, il tribunale “sentito il debitore in camera di consiglio, con decreto non soggetto a reclamo dichiara inammissibile la proposta di concordato”. E “su istanza del creditore o su richiesta del pubblico ministero” può dichiarare “il fallimento del debitore”.
Finirà così? Non lo desiderano i creditori, primo fra i quali la vecchia Tirrenia in amministrazione straordinaria, che ha deciso di sottoporre al tribunale una proposta alternativa. I commissari straordinari la stanno preparando. E possono contare anche sul supporto garantito pubblicamente dal Gruppo Grimaldi (che, sia detto per trasparenza, è socio di minoranza di Economy Group). Grimaldi si è pubblicamente detto disponibile a rilevare le navi e il relativo personale di Tirrenia Cin – protetto dalla “clausola sociale” di legge - nel caso fosse messa all’asta la flotta. Sarebbe semplice ed efficiente la procedura da seguire: le inadempienze economiche di Tirrenia-Cin giustificano la risoluzione del contratto per la continuità territoriale, peraltro già scaduto e non rinnovato nei suoi termini naturali. E vendendo la flotta lo Stato recupererebbe anche i suoi crediti mai onorati da Onorato.
A leggere questo, se non fossi elbano e non fossi cosciente del fatto che nella tragedia del Moby questi erano i proprietari, penso che in queste faccende c'è del genio. Purtroppo sono elbano.
PER CHI MI HA RISPOSTO IN MERITO ALL'AEROPORTO
Innanzitutto che ci vogliono 25 milioni lo dice lei.
Quindi non si può paragonare nave e aereo se non altro perchè in aerero posso arrivare in 3 ore direttamente da Monaco, in nave ce ne vogliono almeno 8/9 andando forte e dal nord europa non si viene.
Deve avere la pazienza di guardare la luna e non il dito: aeroporto significa aprire l'Elba ad altri mercati, significa aprire l'Elba alla destagionalizzazione,
il voli da Pisa o Firenze cambierebbero poco, casomai ci vorrebbero da Fiumicino se si pensa di poter catturare utenza diversa, internazionale
le condizioni di rischio per la spiaggia non variano e così vale per i campeggi
le migliorie in materia di rischio idraulico nella zona sono già state apportate anche se non tutte proprio in funzione dell'aeroporto, altrimenti chissà quando sarebbero state fatte
Insomma si tratta di ragionare in termini di strapaese e lasciarsi andare ad un declino continuo fermo restando che l'affitto della case non è fare turismo in modo serio e creando occupazione qualificata, oppure se ricercare il proprio futuro. giova ricordare che negli anni 50 quando prese avvio l'avventura turistica se poi l'Elba è divenuta quel che è è perchè ci fu chi con i mezzi di allora buttò il cuore oltre l'ostacolo guardando lungo e magari cercando di emulare qualche imprenditore che veniva da fuori e trovò anche buone occasioni perchè i nativi vendevano a poco terreni agricoli che abbandonavano o avevano già abbandonato.
A vuole si tenga l'aeroporto giocattolo, ma forse ragionare un pò non fa male.
ESA mi lascia sempre senza parole...
Oggi consegna dei sacchi...
Organizzazione perfetta...
Operatori preparati... E poi...
La FORNITURA ....
È Annuale..!!!!!! ANNUALE!!
20 Sacchi carta
1 rotolo x plastica (25 Sacchi circa)
1 rotolo indifferenziata
1 confez x umido....
Secondo me chi organizza... E poi si atteggia tronfiamente... Andrebbe mandato a rivolta' il compost...
A mani nude...
Siete semplicemente ..non ho parole..
Ma, aimé..
Noi Contribuenti Isolani..
Purtroppo...
Non meritiamo di meglio...
Buon giorno a tutti ho una domanda perché viene misurata la temperatura a tutti sia se si vada da un notaio,in supermercato ecc..... e non viene misurata sui nostri traghetti?
Da cittadino non mi spiego visto che siamo sempre in emergenza sanitaria, come i nostri amministratori possano far svolgere il rally, facendo arrivare così tanta gente sull'isola... Qualcuno ci può spiegare il senso e l'utilità....
Donazioni alla politica (da Grillo a Renzi a Fdi), consulenze ai lobbisti e lusso più sfrenato: gli 11 milioni spesi da Moby nonostante la crisi
L'elenco è in una nota di dieci pagine allegata al piano di concordato preventivo presentato dalla società dell'armatore campano Vincenzo Onorato al tribunale fallimentare di Milano e che riguarda i pagamenti dal 2015 al 2020. Il report, su mandato della società marittima, è stato redatto da uno studio di commercialisti milanesi. Costi, però, non spiegati del tutto dalla società, che versa in uno stato di criticità economica
di Davide Milosa | 15 APRILE 2021
Superano di poco gli undici milioni di euro le spese di Moby spa dell’armatore campano Vincenzo Onorato per pagare la politica, acquistare ville, volare su business jet, viaggiare su supercar di lusso e abitare in appartamenti nel centro di Milano usati anche dai figli. Costi, però, non spiegati del tutto dalla società. Il sorprendente elenco, visto anche lo stato di criticità economica in cui versa la “balena blu”, sta in una nota di dieci pagine allegata al piano di concordato preventivo presentato da Moby al tribunale fallimentare di Milano e che riguarda i pagamenti dal 2015 al 2020. Il report, su mandato della società marittima, è stato redatto da uno studio di commercialisti milanesi. A pagina uno si legge: “Si è proceduto a segnalare ulteriori trasferimenti di denaro da Moby verso soggetti esterni al gruppo che risultano essere meritevoli di attenzione”. La cifra totale non è di poco conto, visto che il concordato presentato equivale, secondo il codice, a una ammissione di fallimento. Particolare che potrebbe innescare a breve un’indagine penale per reati fallimentari presso la Procura di Milano. Di più: un’altra società del gruppo, la Cin (Compagnia italiana di navigazione) Tirrenia, rischia di essere dichiarata fallita anche a causa di 180 milioni di euro che Moby dovrebbe versarle dopo aver acquistato Tirrenia nel 2012 già allora in amministrazione straordinaria.
L’elenco delle spese inizia con i soldi pagati da Moby alla politica e ai lobbisti. Elemento che ha fatto partire, come rivelato dal Fatto, un’inchiesta della Procura di Milano al momento senza indagati né titolo di reato. Tra i vari destinatari del denaro, spiega il documento, c’è Roberto Mercuri, già braccio destro dell’ex vicepresidente Unicredit Fabrizio Palenzona. Il manager, nel triennio 2017-2019, ottiene una consulenza per “il supporto tecnico-specialistico legislativo in relazione alle attività con il Parlamento, con il Governo e con la Commissione europea”. La consulenza, si legge nell’atto, vale di base 550mila euro. Cifra che lieviterà, anche per i vari rimborsi spesa, a 900mila euro. Se Mercuri sta alla voce lobbisti, alla voce “dazioni ai partiti politici” ci sono gli ormai noti pagamenti alla società che gestisce il blog di Grillo (200mila euro) e alla Casaleggio Associati che in due anni incassa 1,2 milioni per, tra l’altro, “la creazione del sito marittimi.com (…) la creazione e gestione della pagina Facebook e la creazione della pagina Instagram”. Ma è un po’ tutto l’arco costituzionale che viene pagato da Onorato. Dell’associazione Open vicina a Matteo Renzi era noto da tempo (200mila euro). Un po’ meno noto il fatto che i consulenti non hanno rinvenuto nessuna delibera consiliare perché la società (Moby, ndr) ha riferito che “non era necessaria considerati gli ampi poteri del legale rappresentante”. Tra il 2018 e il 2019 Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, incassa 10mila euro. Altri 10mila, però, Onorato li versa all’associazione “Marittimi per il futuro” di Torre del Greco, politicamente vicina a Fdi. Incassa anche il Partito democratico. Tra il 2014 e il 2015, 40mila euro vanno alla federazione Val di Cornia-Elba. Poco prima delle ultime politiche, nel febbraio 2018, una delibera societaria dispone 50mila per Ernesto Carbone, deputato uscente del Pd in rapporti con Onorato, che tenterà il salto in Senato senza riuscirci per poi, nel 2019, finire nel partito di Renzi. In totale sono circa 400mila euro che vanno alla politica. Cifra che lievita considerando anche associazioni o società legata alla politica.
Eppure politica e affini, circa 2 milioni in cinque anni, è solo una minima parte degli 11 milioni. Tra il 2016 e il 2019, infatti, Moby paga 2,8 milioni alla società di diritto inglese NetJets Management Ltd per l’affitto di un business jet modello Falcon con la possibilità di trasportare 19 passeggeri. A margine di questo i consulenti chiedono conto alla società “dei contratti e il dettaglio dei voli effettuati con gli anzidetti aeromobili senza tuttavia ricevere altre informazioni”. Dai jet alle ville. Una in particolare ad Arzachena, località Porto Cervo. Villa Lilium pagata 4,5 milioni. Villa che, scrivono i consulenti “veniva utilizzata come edificio di rappresentanza”. Anche qui i commercialisti chiedono ulteriori dettagli “senza tuttavia ricevere ad oggi ulteriori informazioni”. In tema di immobili, poi, dal gennaio 2018 al gennaio 2019 Moby ha pagato 400mila euro per un appartamento in via Brera 8 a Milano a due passi dalla Pinacoteca utilizzato da Alessandro Onorato. Altri 100mila euro sono stati pagati per un secondo immobile in via Baretti 1 in zona Porta Venezia. Non mancano, come detto, le auto di lusso per il cui utilizzo dal 2018 al 2021 Moby sborsa circa 600mila euro. Nel dettaglio, 100mila vengono pagati per una Aston Martin V8 in uso ad Achille Onorato. Altri 200mila vanno per una Rolls Royce Wraith usata come auto di “rappresentanza”. Poco più di 21mila euro per una Mercedes, 100mila euro per una Range Rover usato da Alessandro Onorato, ancora 100mila euro per una Maserati Levante e 200mila euro per un’altra Aston Martin. Vengono infine contabilizzati 50mila euro all’associazione “Fino a prova contraria” e varie “regalie” per poche migliaia di euro, tranne una di 50mila euro in gioielli “destinati a Erika Pollack, vedova di Alf Pollack e madrina della nave Alf Pollack”. Insomma, la lista è lunga e da tempo è sul tavolo dei magistrati milanesi che si occupano di reati fallimentari.
Finalmente viene valorizzata ex via Fucini, ora Piazzza Immacolata, grazie all Amministrazione e ai commercianti della zona che abbelliscono le proprie attività con dehors, fiori e panchine per i cittadini e i turisti. Buon lavoro e buona stagione
[COLOR=darkred][SIZE=3] PROSEGUONO I MISTERI GAUDIOSI DI “NERI TANFUCIO” [/SIZE] [/COLOR]
Poco meno di un mese fa la giunta di Portoferraio ha deliberato la chiusura e la pedonalizzazione di via Fucini mentre in un precedente comunicato del 2020 si sottolineava che la via era stata chiusa al traffico veicolare, per arredarla con panchine, fiori , momenti di spettacolo ,bancarelle artigianali e altre migliorie . Nel nuovo editto biscottiero dopo le reiterate polemiche cittadine , e le comprensibili difficoltà realizzative dovute alla pandemia la Giunta spiega attuando la proposta dell' assessore Farina(?) da tutti conosciuto come attuale comandante della Polizia Municipale di Portoferraio , che sottolinea la volontà dell’amministrazione (che ne ha pieno diritto) di valorizzare le vie del paese attraverso la pedonalizzazione di via Fucini e di una sconosciuta piazza Immacolata, trasformandole in zone pedonali che saranno abbellite da elementi d’arredo urbano prprio nei punti strategicamente rilevanti, migliorie che in queste ore sono già in corso d’opera …Adesso aspettiamo le panchine, i fiori , le bancarelle e il mantenimento di quelle promesse che andranno come dicono i nostri “risorgenti” saranno a favore di tutta la popolazione Cosmopolitana , .Ma quali saranno i commenti dei cittadini con i loro pungenti post ….
E mentre ci sarà chi mugugna e chi approva , al momento qualcuno brinda e ringrazia per le promesse mantenute…..🍷🍷🍷
VIROLOGO all' Elba
Caro LEONETTO il fatto che un virologo si faccia "assumere" la dice lunga sulla categoria . Ma dicci per favore il nome del famoso vicino di Milano notissimo all' Elba , essere vicini non è un reato....dunque fuori il nome .
Grazie
REPERIBILITÀ H24 VETERINARIA DA ATTIVARE IMMEDIATAMENTE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/veterinari.JPG[/IMGSX] Nei giorni scorsi ci sono stati segnalati più casi di cani e gatti che hanno avuto bisogno di assistenza veterinaria al di fuori degli orari di apertura degli ambulatori.
In alcune situazioni l'intervento volontario di singoli veterinari ha risolto o reso meno drammatici gli esiti delle emergenze. In altre, purtroppo, gli animali non sono stati assistiti ed alcuni sono addirittura morti.
Si ripropone quindi con forza la necessità di attivare un servizio di reperibilità H24, servizio di cui si discute da anni senza mai arrivare ad una soluzione concreta ed operativa.
Il Sindaco Montagna di Capoliveri, Comune capofila della Gestione Associata per il Turismo (la questione H24, oltre ad essere una necessità per noi elbani, tocca direttamente l'immagine dell'isola di fronte ai tanti ospiti) ha sollecitato l'ordine dei Veterinari della Provincia per chiedere collaborazione.
Sappiamo che dei nostri veterinari solo tre si sono resi disponibili: il che, con tutta la più buona volontà, non consente una copertura efficace del servizio 7 su 7.
A questo punto, anche in vista della stagione imminente, durante la quale la popolazione dell'isola arriva a decuplicare, ci chiediamo se la questione non possa essere risolta attraverso un bando aperto a veterinari provenienti dal continente.
Sicuramente una soluzione non ottimale, visti i maggiori costi e le difficoltà logistiche.
Sfavorevole anche per i veterinari che da molti anni operano sul nostro territorio, visto che si troveranno in concorrenza con nuovi professionisti.
Il problema è che non ci sono molte alternative: o le risorse arrivano dall'isola o saremo costretti ad importarle.
Personalmente sarei molto più favorevole alla prima soluzione, anche perché, dato che sono almeno 8 o 9 i professionisti elbani, se tutti aderissero al progetto la reperibilità si ridurrebbe a meno di una notte a settimana per ciascuno.
E si parla di reperibilità, cioè della disponibilità ad intervenire in caso di necessità, non certo di garantire la presenza fissa in un ambulatorio.
In soldoni: vado a letto, dormo, ma tengo il telefono acceso...
Parlando di soldoni, poi, credo che le risorse che la GAT è in grado di destinare al servizio siano adeguate e in grado di soddisfare le ragionevoli necessità economiche.
C'è un altro attore che dovrebbe entrare nella partita: il Servizio Veterinario della ASL, finora latitante riguardo alla questione. Se non a livello di partecipazione al servizio, potrebbe almeno offrire un supporto mettendo a disposizione, ad esempio, i locali del proprio ambulatorio per i medici in trasferta sull'isola...
Per finire, siamo arrivati ad un passo dalla realizzazione di una delle opere più a lungo attese per la nostra isola, la struttura Polifunzionale Comprensoriale di Colle Reciso, che sarà dotata di una la clinica veterinaria di alto livello.
Il rischio, di fronte alla scarsa partecipazione dei nostri veterinari, è che il servizio venga completamente appaltato all'esterno, con tutto ciò che ne consegue a livello di "mercato".
Il fatto è che non c'è più tempo da perdere. Siamo stanchi di dover subire, oltre alla sofferenza per la perdita dei nostri animali, le spese, spesso altissime, per la trasferta nelle cliniche di mezza toscana.
Andrea Tozzi per I Ragazzi del Canile
‼️
Aggiornamento situazione COVID alle ore 20.30 del 14 Aprile 2021
‼️
Oggi si registra 1 SOLO NUOVO CASO POSITIVO:
si tratta di persona residente o domiciliata nel comune di Portoferraio.
✅ Continua l’azione di tracciamento e di monitoraggio delle situazioni al momento presenti su tutto il territorio isolano da parte dell’ASL, contemporaneamente alla campagna di vaccinazione.
🔴 È essenziale fare ancora molta attenzione, non mollare i comportamenti responsabili ed evitare tutte le potenziali occasioni a rischio contagio. Continuiamo ad osservare le prescrizioni da zona rossa nella quale siamo ancora coinvolti, nella speranza di essere a breve in condizioni di minori restrizioni.
In merito all'allungamento della pista aeroportuale mi domando: ma se per allungarla occorrono almeno 25 milioni di euro, senza considerare i 4 giá spesi, quanti aerei da 70 posti ( per i 100 posti andrebbe eliminata la collina) dovrebbero arrivare al giorno per giustificare l'investimento? Penso almeno 10 al giorno con un movimento di 700 persone , circa 70 mila persone all'anno, che sono la metà dei passeggeri di una nave. Se cosi fosse non smuoveremo molta gente di certo non diventerebbe una valida alternativa per raggiungere l'Elba. Allora servirebbero ancora più voli? Quanti? 40 al giorno? Mi immagino l'inquinamento acustico sulla spiaggia, il bielica atr 72 é molto rumoroso, e l'alto rischio di un possibile incidente aereo. Altra domanda ma la spiaggia andrebbe vietata alle persone perché ritenuta pericolosa? Forse andrebbe incentivata la continuità territoriale con aereoporti come Pisa, Firenze...in modo da avere voli tutti i giorni, con aerei fino a 50 posti già idonei per atterrare con la pista attuale. Altra domanda: ma tutte le case che ci sono vicine alla pista, tipo la Pila e la Bonalaccia, senza parlare di la Foce con tutti i campeggi non sarebbero ad alto rischio di un possibile incidente aereo. Ma lo sapete dov'è infilato l'aeroporto? Ve lo spiego: a sud il mare con la spiaggia, campeggi, bar, ristoranti e stabilimenti balneari, a nord c'è la collina e ai lati abbiamo due fossi principali fondamentali per l'equilibrio idrogeologico di tutta zona ( ricordiamoci le due recenti alluvioni). Tutto intorno ci sono abitazioni. Te dici di sentire bene cosa dicono le categorie economiche, ma quali, quelle che pensano che un virologo famoso potrebbe salvare la stagione? Aspettiamo l'assessore e speriamo che i sindaci gli chiedano anche che fine faranno i collegamenti marittimi che sinceramente mi preoccupano di più! Domandone finale.....é giusto ipotizzare di sacrificare una delle più belle spiagge dell'elba, quella di Marina di Campo, per incentivare un incremento di turismo elbano che già con le navi porta 3 milioni e mezzo di persone all'Elba?
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/lanera.JPG[/IMGSX] In replica a lor Signori ......... chiarito che anche il sottoscritto vive di Mare e che non ci sono elezioni prossime , voglio chiarire il concetto da me sostenuto e cioè: Le bellezze delle nostre coste sono di conseguenza la nostra ricchezza, quindi primo obbiettivo x continuare a lavorare è che i nostri golfi rimangano il più possibile come natura ha voluto . Condivido e conosco bene le difficoltà di chi lavora sul mare , ma nel contempo non posso accettare il concetto che x noleggiare barche o lettini si pretenda di alterare la conformazione di un golfo . Dobbiamo capire una volta per tutte che L Elba è una e non 7 pollai con un gallo x ogni comune Se oggi roviniamo Cavo con un ampliamento del porto , domani Rio che chiede un porto più grande , Porto azzurro che è ancora indeciso su cosa fare con i pontili e domani Mola che vuole la diga .... ....... bene tra un po’ avremo più porti che insenature da far vedere ai turisti . Politicamente ritengo che gli operatori del settore se residenti debbano avere delle precedenze nel poter usufruire di spazi demaniali già esistenti nei porti.
La CGIL ha lanciato il sasso sull'aeroporto e l'assessore regionale l'ha preso al volo impegnandosi a convocare i sindaci.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/aeroporto.JPG[/IMGSX] Ora fermo restando che ha ragione la CGIL, che l'aeroporto serve e serve adeguato per poter consentire l'agibilità a aerei che trasportinio da 70 a 100 persone, sarà bene che i sindaci prima di esprimersi ascoltino le varie rappresentanze di categoria. Non vadano all'incontro a bischero sciolto.
E allora deve essere chiaro che l'aeroporto è una infrastruttura sovracomunale e che non può decidere in merito il solo comune di competenza; che l'aeroporto adeguato è l'unica possibilità di attivare la destagionalizzazione e quindi far crescere l'economia altrimenti destinata alla regressione considerato il suo carattere monotematico e il progressivo invecchiamento delle strutture ricettive ed imprenditoriali.
infine si ha l'obbligo di guardare lontano oltre il contingente e poichè siamo in ballo con le risorse del recovery fund il progetto dell'aeroporto è uno di quelli che avrebbe la dignità strategica per poter essere finanziato mentre si teme che le richieste siano invece rivolte a sostenere ancora storiche opere pubbliche di singoli comuni, necessarie magari, ma che si possono finanziare in modo diverso.
allora cari sindaci sveglia!
PER VIROLOGO ALL'ELBA
Siamo sempre all'Italiana......il famoso Virologo che ogni giorno passa ore in TV,ottimamente remunerato,sembra che sia vicino di casa a Milano di un nostro notissimo personaggio!!!
Il tutto per la modica cifra di 25.000 Eurini...
Mi attasto per sentì se ci sò.