Ringrazio il sig Pasquale Scopece per le gentili espressioni e per l'invito a scrivere.
Marcello Camici
113259 messaggi.
I LAVORATORI DEL MARE AL CENTRO DEI PROGRAMMI DI VACCINAZIONE COVID-19 NAZIONALI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/cargo.JPG[/IMGSX] Il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e la Direzione Generale della prevenzione del Ministero della Salute - anche in ragione di un rapporto di collaborazione già consolidato nel tempo - hanno dato impulso ad una mappatura dei marittimi italiani da vaccinare quantificabile in circa 30mila unità.
Una categoria, quella dei lavoratori del mare, che con professionalità e competenza garantisce – così come hanno fatto, senza soluzione di continuità, anche durante tutto il difficile periodo dell'emergenza sanitaria – il trasporto delle persone e delle merci, fornendo un apporto essenziale per il funzionamento dell'economia globale.
Grazie all'azione congiunta della Direzione Generale della prevenzione del Ministero della Salute, che ha richiesto alle Regioni di agevolare l'accesso del personale navigante alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, e del Comando generale delle Capitanerie di porto, che ha attivato i suoi 15 Comandi regionali che hanno a loro volta intrapreso diretti e proficui contatti con gli Assessorati alla Sanità regionali, il personale navigante è stato così introdotto nella "corsia" prioritaria delle vaccinazioni.
L'attività di mappatura ai fini della vaccinazione dei lavoratori marittimi scaturisce dai contenuti di una recente Circolare([1]) a firma congiunta del Segretario Generale dell'International Maritime Organization (IMO), dell'International Labour Organization e di altre Organizzazioni delle Nazioni Unite.
La dichiarazione congiunta si propone di sollecitare tutti gli Stati membri a dare priorità al personale navigante nei programmi di vaccinazione COVID-19 nazionali, innanzitutto con la finalità di proteggerlo dalla pandemia in atto ma anche di assicurare loro una libera e sicura circolazione ed un altrettanto libero e sicuro attraversamento delle frontiere quali "Key workers". Una forma di tutela dei lavoratori del mare, quest'ultima, che rafforza i contenuti di uno specifico protocollo, già pubblicato sul DPCM 2 marzo 2021, adottato per agevolare il raggiungimento di una nave per l'imbarco, nonchè per lo sbarco ai fini del rimpatrio.
L'iniziativa virtuosa, che attesta l'attenzione rivolta ad una categoria di lavoratori strategica come quella dei marittimi, è stata peraltro comunicata dall'Italia all'Organizzazione Marittima Internazionale che l'ha successivamente circolarizzata a tutti gli Stati membri.([2])
([1]) 4204/Add.38 del 25 marzo 2021
(2) Informazione agli stati fornita a mezzo nota con lettera Circolare 4231/Add.21 in data 14 maggio 2021(https://wwwcdn.imo.org/localresources/en/MediaCentre/HotTopics/Documents/Circular%20Letter%20No.4231-Add.21%20-%20Communication%20From%20The%20Government%20Of%20The%20Republic%20Of%20Italy%20(Secretariat).pdf )
SONO ON LINE DUE NUOVI ARTICOLI DI MICHELANGELO ZECCHINI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/enfola.JPG[/IMGSX]
Michelangelo Zecchini ha da poco pubblicato su Academia Edu, una rivista specializzata a diffusione internazionale, due articoli inediti sull’archeologia dell’Elba. Lo scopo è di fare il punto sugli studi attuali che riguardano la preistoria e la protostoria, l’etruscologia, la storia delle ricerche.
È possibile leggere o scaricare i due studi cliccando su questi link:
https://www.academia.edu/51152427/_MIRABILES_AUSCULTATIONES_NELLA_RECENTE_LETTERATURA_ARCHEOLOGICA
_SULLELBA
https://www.academia.edu/51156163/LARCHEOLOGIA_DELLISOLA_DELBA
_E_LA_DECISA_SCARSIT%C3%80_DELLE_RICERCHE_FINORA_SIC_EDITE_
Ci vorrebbe che il Prof. Marcello Camici pubblichi un libro con la storia di Portoferraio e dell'intera isola d'Elba perché evidenziano i percorsi degli elbani dai Medici in poi e, i suoi scritti mi piacciono tanto e lo comprerò sicuramente per leggerlo e tenerlo di conto.
CHIESA DELLA MISERICORDIA DETTA DI S. CRISTINO
CAPPELLA DELLA MADONNA DI LORETO
(Parte quinta)
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/chicam.JPG[/IMGSX] In via della misericordia a Portoferraaio, attigua alla chiesa della Misericordia è la cappella dedicata alla Vergine di Loreto. Vi è l’immagine nera della Madonna che risale al XVII secolo ed è scolpita in legno .
Prima di esser qui esposta la statua era situata dentro una chiesetta situata alla Linguella vicino alla torre del Martello (individuata nella foto al numero 7)
(Anonimo. Olio su tela.Veduta di Portoferraio intorno al 1695.Particolare della Linguella con cappella della Madonna di Loreto individuata al numero 7) La cappella dedicata alla Vergine di Loreto fu edificata dove oggi si trova dalla confraternita della Misericordia di Portoferraio nel 1745.In quello stesso anno vi fu traslata la statua della Madonna Lauretana che era collocata nella cappella della Linguella sin dal 1686 anno in cui detta cappella fu costruita vicino alla torre del Martello. La confraternita fu costretta a fare questo trasloco perché per ampliare gli alloggi militari per ordine del governatore di Portoferraio ,Lorenzo Henart,nel 1744 la cappella della Linguella fu abbattuta.
Per la sacra immagine nel 1792 su richiesta della confraternita papa Pio V concesse indulgenza plenaria in forma di giubileo pro omnibus durevole otto giorni.
Il culto per la Vergine Lauretana,che ha una storia molto antica risalente alla scomparsa dei regni crociati nel 1291, all’Elba ha avuto molti devoti ed era invocata in occasione di gravi calamità.
Ciò indusse la confraternita della misericordia di Portoferraio a chiederne l’incoronazione.
Questa avvenne nel 1900 con grandi feste religiose e civili.Nell’ottobre dello stesso anno due corone di lamina d’oro sbalzata e cesellata e tempestata di pietre furono poste sulla testa della Madonna e del Bambino Gesù dal vescovo di Massa.
Durante l’epidemia di colera del 1855 fu costruito un monumentale tabernacolo posto dietro l’altare della cappella quale supplica per invocare la cessazione della epidemia.Il tabernacolo in legno dorato è costituito da una doppia cornice terminante a volta e decorato con una corona di foglie di acanto all’esetrno e da una corona di rose all’interno. L’arco è suddiviso in sette scomparti contenenti stelle dorate.La statua della Madonna Lauretana è posta all’interno. Di autore ignoto è ricoperta con la sua dalmatica ricamata con fili di seta e oro.Il mantello in seta azzurra è decorato con volute floreali realizzate in filo d’argento.
Alla base del tabernacolo la scritta:”La singolare pietà offriva nel di’ 19 luglio 1855 alla Madre delle Grazie ampio tabernacolo e supplici voti per la cessazione del colera”.(vedi foto)
(Tabernacolo e statua della Madonna Lauretana con dalmatica ricamata con fili di seta e oro.Il mantello è decorato con volute floreali realizzate in filo d’argento.Alla base del tabernacolo la scritta:”La singolare pietà offriva nel dì 19 luglio 1855 alla Madre di Grazie ampio tabernacolo e supplici voti per la cessazione del colera”.Portoferraio. Cappella della Madonna di Loreto. Via della Misericordia)
MARCELLO CAMICI
[COLOR=darkblue][SIZE=3] I VIDEO DI PROCCHIO NAPOLEONICA [/SIZE] [/COLOR]
Ecco il primo video registrato dal canale di Stato austriaco inerentemente la settimana napoleonica terminata pochi giorni fa; si precisa che tale contributo filmato sarà veicolato su di un preciso canale satellitare di lingua tedesca (Austria, Svizzera, Germania) per un potenziale di 120 mln di spettatori.
Nei prossimi giorni seguiranno altri video realizzati sempre dal primo canale di stato austriaco per varie trasmissioni pomeridiane e culturali promosse dalla stessa emittente.
buona visione
http://OlbQj3FQMEI
Se desideri costruire una abitazione a Portoferraio, o cambiare la destinazione d'uso di un fondo o altro immobile, gli strumenti urbanistici prevedono che tu realizzi delle aree di parcheggio, se non hai terreno a disposizione, questa carenza deve essere monetizzata per realizzare tale servizio in altro luogo. Questa sera sono stato in via del Carburo per far visita a dei conoscenti, ma è stato impossibile parcheggiare perché l'intera via era invasa da camion in sosta di una azienda. Non pubblico le foto per una questione di principio, vorrei che gli organi di controllo si rendessero conto personalmente della situazione senza immagini di suggerimento.
Quinta edizione coppa Rotary club isola d’Elba
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/golf.JPG[/IMGSX] Si è svolta nella giornata di domenica 29 Agosto, presso il golf club Acquabona, la quinta edizione della "Coppa Rotary club isola d'Elba", l'ormai consueto torneo di golf organizzato dal Club elbano.
Come ha sottolineato il presidente Sergio Cavaliere, piacevolmente colpito per l’alto numero dei partecipanti, l’evento rappresenta per i soci elbani, non solo un'occasione per trascorrere un pomeriggio assieme ad altri amici rotariani in vacanza nella nostra isola ma anche, e soprattutto, la possibilità di raccogliere fondi per attuare una delle principali finalità del Rotary: contribuire alla realizzazione di progetti utili per la comunità.
Per quest'anno, l'intero ricavato sarà destinato al progetto "casa rifugio" una lodevole iniziativa che, già da tempo, il Club sta promuovendo sull'isola e che è volta a fornire un supporto alle donne vittime di violenza fisica e sessuale. Reato che, stando ai dati Istat, nella maggior parte dei casi si verifica proprio nel luogo che dovrebbe essere più "sicuro" ovvero tra le mura domestiche.
Questi i risultati del torneo, svoltosi nei campi del residence e protrattosi fino a sera:
Primo lordo: Rotta Claudio, Arnaldi Osvaldo.
Primo netto: Ballati Federico Verdi Noemi.
Secondo netto: Burelli Roberto, Rinchiuso Antonio.
La piacevole giornata si è conclusa con un aperitivo offerto ai presenti dai soci elbani
NAPOLEONE DI NUOVO ALL’ELBA PER MEGLIO CONSOLIDARE IL SUO REGNO
di Alberto Zei
Questa volta sono stati cittadini del centro urbano di Procchio a organizzare la rioccupazione dell’Elba da parte di Napoleone e del suo seguito con particolare riferimento a questo piccolo paese che lo stesso Napoleone aveva in qualche modo trascurato nell’ambito del suo Regno
Si è trattato di un evento da tempo annunciato ed ora finalmente attuato con festeggiamenti e commemorazioni alla fine di agosto
Non poteva mancare all’Elba una nota di folclore prima del crepuscolo dell’estate, riferito al periodo storico del massimo interesse mondiale, quando la presenza del Grande Corso nell’Isola, offuscò per oltre nove mesi quella di Cosimo de’Medici che aveva lasciato alla storia Cosmopolis, ossia, la più ammirata e copiata difesa militare marittima del Gran Ducato di Toscana.
Già dalla scorsa settimana Napoleone con il suo Stato Maggiore era stato segnalato non distante dal circondario di Procchio, graziosissima insenatura urbana antistante al mare aperto, dove la cerimonia del suo atteso arrivo era stata preparata con il fasto che si deve, nello spazio del anfiteatro all’ aperto del paese da cui i presenti avevano atteso l’ingresso di Napoleone e del suo seguito. Non smentendo la caratteristica strategia della sorpresa, ecco avanzare dalla parte opposta, ossia da quella del mare, l’Imperatore con un elegante staff di ufficiali in alta uniforme, in un contesto di stendardi, di pennacchi svolazzanti e di divise sgargianti.
Il richiamo dell’ Elba
Ma oltre alla sorpresa, anche lo strappo al protocollo in omaggio a tanta accoglienza, Napoleone in persona, i suoi ufficiali e le nobildonne di corte al seguito, si fondono con i presenti. Non poteva mancare per l’importanza dell’evento di riappropriazione del territorio la inseparabile sorella Paolina, sbarcata anch’essa per l’ occasione, sulla spiaggia di Procchio; tutti accolti dalla popolazione con grande tripudio.
Non sembri che la descrizione di questo incontro sia una narrazione di fantasia.
La documentazione fotografica darà ragione ai festeggiamenti e al compiacimento del rinnovato interesse dell’Imperatore per l’ Elba, per essersi finalmente deciso a completare il Regno.
Procchio tra farsa e folclore
Qualcuno anzi probabilmente molti lettori, si chiederanno perché mai in questa rievocazione storico-folcloristica si possa parlare di Procchio come territorio di riappropriazione “dimenticato” da Napoleone al tempo in cui egli scorrazzava con il suo cavallo in tutta all’Elba, ponendo anche sulle alture più aspre, le sue diverse dimore. Napoleone infatti all’Elba si interessava di tutto mentre stava preparando il suo rientro in Francia attraverso la Corsica. Ogni luogo dell’Elba era utilizzato per l’osservazione incognita delle navi inglesi che intendevano scongiurare la possibilità di fuga dall’Isola. Procchio guarda caso, è praticamente l’unica località situata in una zona marina a nord dell’Isola da cui non si vede la Corsica, motivo per il quale non avrebbe consentito a Napoleone o a chi per lui, di osservare il movimento della flotta inglese tra l’Elba e Bastia per impedire la sua eventuale evasione. Probabilmente per l’ impossibilità di osservazione, il territorio costiero intorno a Procchio è rimasto di fatto, zona franca del Regno. Anche gli abitanti di questo ridente piccolo paese adagiato su una delle più belle spiagge di sabbia dell’isola d’Elba, ne sono consapevoli. Qualcuno ha voluto addirittura evidenziare l’assenza di Napoleone da Procchio, considerata una sorta di zona libera, tanto che nella piazza principale di questo paesetto c’era una volta un ristorante, ora gelateria, dove ancora sopra la porta vi si può osservare una lapide di marmo scolpita con le parole: “Qui Napoleone non venne mai, non mangiò mai, mai!”.
La relatività del tempo
Nell’ultima serata di gala, durante i festeggiamenti del ritorno dell’Imperatore quando alle deboli luci del tramonto subentrava il buio della notte, neppure i fari della illuminazione elettrica scalfivano la surreale felliniana atmosfera storica dominante dei protagonisti, tutti in abito di gala per l’occasione.
Il vecchio dio Kronos che scandisce il tempo dei mortali, sarebbe frastornato assistendo ad una sorta di ritorno al futuro di Napoleone in cui, attonito e pensieroso ha assistito alla declamazione di alcune sue pagine sentimentali e ed altri scritti altrui in occasione della sua morte. Infatti, nelle serate precedenti erano salite sul palco allestito per la circostanza, la brillante animatrice della serata Tiziana Criscuoli insieme all’altrettanto fascinosa attrice Francesca Ria per declamare alcune poetiche composizioni letterarie di Napoleone. In vero questi non compose mai una poesia, almeno una poesia meritevole di questo nome. Scrisse invece un romanzo incentrato su un molto probabile autobiografico intreccio di amori che rimase poi, incompiuto. Inviò alcune lettere amorose alla sua prima moglie Giuseppina di Beauharnais e altre molto sofferte di delusione alla seconda, ossia a Maria Luisa d’ Austria.
Il lato poetico di Napoleone soldato si può forse meglio cogliere da alcuni spontanei simbolismi, diciamo sentimentali, tracciati sulla parete proprio sopra il suo letto nella dimora di San Martino. Vi è là un poetico ma anche ambiguo affresco di due colombe in volo in senso opposto, che alludono alla moglie Maria Luisa e a lui stesso, le quali allontanandosi tra loro a causa degli eventi, tengono però nel becco le due estremità di un nastro con al centro un nodo di amore che sempre più si stringe, impiccolendosi. Interessante e poetica ma altrettanto ambigua come l’immagine, è la scritta di suo pugno sotto le stesse colombe: “Ubicunque felix. Napoleon”
La cena di gala
Come non parlare della cena finale di gala? Cena preparata con notoria abilità gastronomica dal rinomato cuoco, lo chef Michele Nardi e dai sui maestri di cucina, a Napoleone e al suo staff di ufficiali, agli eleganti cittadini e ai graditi ospiti del Regno, con un coreografico ritorno alle delizie culinarie del passato; delizie che fanno riflettere come anche a quei tempi, per chi poteva permetterselo, non erano le delicatezze gastronomiche che mancavano. A questo ha pensato il Maestro di gastronomia Alvaro Claudi con una dotta rievocazione culinaria dell’epoca, ricca di particolari e di precisazioni sulle spezie utilizzate nell’ottocento storico. Egli è infatti spiegato che per conservare più a lungo possibile la commestibilità dei cibi, in mancanza dei nostri moderni sistemi di conservazione, ossia dei frigoriferi, si ricorreva all’uso delle spezie costosissime fino quasi alla preziosità, di provenienza soprattutto dalle lontane Indie; spezie con le quali si mascherava i sapori indesiderati. Questo riscontro gastronomico si trova anche nelle motivazioni per le quali Colombo chiese e alla fine ottenne da Isabella di Castiglia, il permesso di raggiungere più facilmente l’India via mare. Sennonché a mezza strada si imbatté nell’ America. Con una punta di ironia si può dire che se a quei tempi ci fossero stati frigoriferi, Colombo non avrebbe scoperto l’America.
I documentari
Una piccola parentesi folcloristica locale della serata, ha riguardato un documentario sulla produzione di un particolare vino dell’ Isola d’ Elba che ha illustrato come la impresa agricola Arrighi abbia in qualche modo trasformato dal passato remoto ellenico, la produzione del vino in un moderno sistema innovativo; sistema che conferisce al prodotto finito, attraverso un sofisticato impiego delle risorse marine costiere elbane, una ricchezza di sapore da rendere questo vino più unico che raro. La produzione ovviamente è limitata ad un numero insufficiente di bottiglie che vengono richieste; tanto che solo a Napoleone durante la cena è stata servita la preziosa delizia. Il nome di questo vino prodotto dalla azienda Arrighi è sfuggito nell’ ascolto, non soltanto a chi scrive.
Interessante e approfondito è stato il film-documentario evocativo dell’epoca napoleonica elbana ”L’esilio dell’ Aquila” sui forti diversivi adottati dall’Imperatore per far fronte alla sua immaginabile depressione dopo la sconfitta: dalla compagnia di consolatrici presenze femminili, alla disperata ricerca di importanti contatti politici per lasciare l’Isola; dalla frenetica attività nei luoghi di osservazione marittima più congeniali, ad una ben organizzata festa da ballo per dissimulare la partenza.
Il film è stato prodotto con professionalità da Stefano Muti, figlio dell’indimenticabile Giovanni, direttore di Elba Notizie, recentissimamente scomparso. Vanno a Stefano i complimenti dell’ottima impostazione di contenuto e di regia.
La serata
Approfondita e ottima è stata la regia dell’intera settimana dei festeggiamenti di Procchio, organizzata dal Associazione Procchio Napoleonica, commentata con classe e professionalità dalla presentatrice Tiziana Criscuoli a cura del Comune di Marciana con la coreografia sopra descritta.
Al commiato dell’Imperatore e del suo seguito si è colta tra i presenti l’ indiscrezione sussurrata personalmente da Napoleone agli orecchi di qualcuno. che sarebbe ritornato l’anno prossimo alla condizione di una cena con vino della Azienda Arrighi, di cui gli era sfuggito il nome ………ma questa volta per tutti e a volontà.
Lettera aperta di S.Martinenghi alla redazione di camminando.org con preghiera di pubblicazione
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/martinenghi.JPG[/IMGSX] Egregio Direttore Sergio Rossi,
faccio seguito alla email trasmessa ieri sera in risposta all'articolo pubblicato sul suo giornale con il titolo: "UNA MEMORIA DEL COMUNE DI CAMPO SUL "CASO" BARBATOJA" dai contenuti errati, fuorvianti e screditanti la mia persona e l'azienda di famiglia. Con tale email, della quale le ho chiesto cortesemente la pubblicazione per DIRITTO DI REPLICA , ho fornito e documentato una ricostruzione dei fatti più veritiera sotto il profilo giudiziario in merito alle ragioni dell'aggressione di cui è oggetto lo stabilimento balneare di famiglia da parte del Comune di Campo nell'Elba, ma ad oggi 2 settembre ore 17, 20 tale testo non è stato pubblicato.
Mi corre pertanto l'obbligo di rammentarle il dettato della "CARTA DEI DOVERI DEL GIORNALISTA" pubblicata dal "CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE GIORNALISTI" al quale apparteniamo entrambi, che alla voce: "RETTIFICA E REPLICA" stabilisce: "Il giornalista rispetta il diritto inviolabile del cittadino alla rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive. Rettifica quindi con tempestività e appropriato rilievo, anche in assenza di specifica richiesta, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate,soprattutto quando l'errore possa ledere o danneggiare singole persone, enti, categorie, associazioni o comunità. Il giornalista non deve dare notizia di accuse che possano danneggiare la reputazione e la dignità di una persona senza garantire opportunità di replica all'accusato. Nel caso in cui ciò sia impossibile (perché il diretto interessato risulta irreperibile o non intende replicare), ne informa il pubblico."
Pertanto, ancora una volta, per informare correttamente parte dei suoi lettori, mi vedo costretto a chiedere "asilo" al blog magazine "Camminando" per la pubblicazione del testo richiesto di pubblicazione su Elbareport, ed ancora una volta debbo ringraziare il Direttore Fabrizio Prianti per la sua funzione di "sentinella" e garante IMPARZIALE dei diritti dei cittadini, ai quali dà sempre voce senza censure.
Attendo in ogni caso entro domani la pubblicazione su ELBAREPORT del testo sotto riportato che le ho trasmesso ieri come MIO DIRITTO DI CITTADINO E SUO DOVERE DEONTOLOGICO.
Dal momento che la giunta sta dimostrando di essere molto attenta alla sicurezza stradale, con l'istituzione di rotonde e sensi unici dalla dubbia utilità, perchè non si applica con lo stesso impegno in Via del Carburo, dove decine di furgoni di un noto spedizioniere sostano perennemente (anche in curva) in strada piuttosto che essere posteggiati nel loro parcheggio della sede? C'è per caso qualche correntista in zona, mentre non ce ne sono per niente in altri posti dove fioccano le multe per situazioni molto meno pericolose?
Per il soddisfatto del porta a porta
Io credo veramente che lei possa essere soddisfatto del sistema attualmente in atto, ma sono convinto che lei abita in una casa di buone dimensioni con giardino o sulla strada.
Solo così può evitare di trasformare la sua casa in un deposito, sia pure ordinato, di rifiuti domestici!!!
Ritengo che in centro storico questo sistema sia assolutamente inadatto: bene andavano i cassonetti per la differenziata posti in luoghi in cui non davano fastidio ai residenti e svuotati con i furgoncini attrezzati spesso.
Il porta a porta va bene in campagna, dove ciascuno ha i suoi bidoni fuori casa.
Il sistema poi della tessera sanitaria per me è assurdo: in altre realtà si premia il conferimento alle isole ecologiche con riduzioni della Tari e quindi bene il riconoscere il cittadino, ma qui perché impedire a chi non ha la tessera di conferire correttamente i propri rifiuti?
Perché rendere più difficile farlo a chi l’ha?
Io abito per circa 7 mesi all’anno in centro storico e per gli altri 5 in centro storico di un’altra città: ebbene abbiamo cola’ buonissimi risultati con la differenziata e, notate bene, un conferimento nel cassonetto della indifferenziata , oltre la modesta quota gratuita, costa ben 1,80 euro!
Eppure funziona e soprattutto È GRADITA!
Un servizio DEVE essere gradito all’ utilizzatore, altrimenti non può funzionare.
Questa ultima osservazione, sebbene scontata, è per il Presidente dell’ESA, che oggi ci ha scritto.
Un cordiale saluto ai lettori.
Se qualcuno cercasse il suo gatto, un gatto nero maschio adulto giace bordo strada da diversi giorni alla periferia di Marina di campo, incrocio con via della lecciola e via prato a righetto. Direzione Cavoli.
Non capisco perchè alcune barche sono rimaste ormeggiate lungo la banchina del porto anche se pescatori professionisti o dilettanti come me, mentre la mia è stata spostata sul nuovo pontile, io credo che quelle barche lungo la banchina diano molta più noia della mia che era ormeggiata al pontile, ma forse loro non pagano perchè non sono nei pontili?
Spero che anche le barche dei "diving" e davanti la piazza (residenti?), vengano spostate su quel pontile riservato a residenti e attività varie.
A proposito, ma il peschereccio (di Capoliveri) deve restare a banchina in un "PORTO TURISTICO"? perchè non mola di Capoliveri?
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/corsa.JPG[/IMGSX]
Visto che la nostra amministrazione ci sorprende sempre con modifiche, che avvengono addirittura nel giro di una notte: vedi, per esempio il senso unico, la chiusura di via fucini, le rotonde improvvisate che ci invidiano in tutto il mondo, ecco propongo il cambio del nome di via Einaudi, in via Maranello, giusto per essere in armonia con quei cxxxxoni che sfrecciano, con auto, con furgoni mettendo a rischio la vita di noi camminatori: se siete in ritardo sul lavoro o se pensate che una strada libera vi dia il diritto di andare veloci, beh siete proprio degli incivili , al pari di tutti quei sudici che continuano a gettare carte, mascherine, bottiglie, cacche di cane con o senza sacchetto ai lati della strada.
ARRIVA IL DECRETO INFRASTRUTTURE IN CDM, CON LA FIRMA DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILI , ENRICO GIOVANNINI.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/legge.JPG[/IMGSX]
Il disabile che troverà il proprio posto riservato occupato potrà parcheggiare nelle linee blu senza pagare, rendendo nazionale una norma fino a ora attuata da molti, ma non tutti, i comuni. Ci saranno aree riservate alle donne in gravidanza e alle famiglie con bambini sotto i 2 anni, che dovranno ottenere un permesso dal comune. Ci saranno poi aree riservate ai bus scolastici, alle auto elettriche, allo scarico di merci, che potranno essere anche limitate ad alcuni giorni ed ore. Ma se saranno occupate da chi non ne ha diritto (o non ha chiesto un adeguato permesso) arriva un aumento della sanzione, talvolta un raddoppio. Introduce nel codice della strada un adeguamento delle regole ai cambiamenti della società, ma contiene anche molti altri articoli - 23 nel complesso - che riguardano la sicurezza dei trasporti, la facilitazione degli investimenti del Pnrr, la riorganizzazione del proprio ministero, il Mims. Non ci sono norme sull'Anas e nemmeno quelle sui monopattini, che saranno al centro di un confronto martedì prossimo con le società di sharing, ma nella bozza circolata un capitolo è dedicato al trasporto aereo, con aiuti per gli aeroporti milanesi e un comma, dedicato all'Alitalia, senza contenuto. Per chi non rispetterà i parcheggi riservati potrebbe arrivare un salasso.
La bozza ipotizza multe che arrivano a 328 per un ciclomotore e a 660-670 euro per gli altri veicoli, anche se gli importi - come sempre accade - saranno decisi all'ultimo momento in sede di Cdm. Le aree con il 'permesso rosa' dedicato alle mamme in gravidanza o con bambini piccoli, avranno una normativa specifica che prevede la richiesta del 'permesso' da parte del comune. La multa - che sarà un po' più leggera - potrà scattare anche a chi, pur avendone diritto, non ha il permesso
Cari amministratori del COMUNE DI CAPOLIVERI, io non ho mai parlato di aumento della TARI ai residenti di CAPOLIVERI, ma solo della NON riduzione del 30% della stessa che invece è stata applicata alle PARTITA IVA, per cui da come si evince niente cambia e ne prendo atto.
X per a.d.
Spiace ribattere ma è evidente che lei non comprende appieno la situazione in cui è costretta l'Elba tutta sul fronte della raccolta della spazzatura.Forse nel suo tran tran quotidiano tutto fila per il meglio,e ne sono lieto,ma per chi fa turismo questa situazione è una catastrofe, si fidi.E non sono deluso dal Suo pensiero,più che legittimo,ma da chi non si adopera per rendere decente questo importante servizio,peraltro assai caro. Saluti
Lei è contento perché le hanno dato SETTE contenitori da tenere in casa. Io ero più contento prima quando avevo SETTE cassonetti sotterranei in piazza. Facevo la differenziata benissimo come si deve ma con i miei tempi. Scusi se è poco. Soprattutto quando partivo di spazzatura in casa non ce ne rimaneva.
Lei come fa con i suoi sette contenitori quando parte e va fuori Elba? Ce lo dica, perché è la stessa situazione del turista quando finisce la sua settimana di vacanza. Ci dia una idea. Siamo curiosi. O lei non parte mai? Soprattutto, la sua casa è piccola o grande? Perché c'è anche chi vive in sole due stanze...
Egregio signore mi dispiace deluderla ma abito all'Elba e non ho nessuna convenienza di qualsiasi genere e prima di fare congetture rilegga ciò che scrive più volte .
Ho solo espresso liberamente la mia esperienza nella raccolta differenziata dove vivo e basta.
Poi , per cortesia ,non faccia citazioni che nulla hanno a che vedere con l'argomento trattato.
Capisco molto bene che é rimasto deluso da quanto ho scritto . se ne faccia una ragione .
Questa é la mia esperienza e non la sua.
Chiedo scusa al Direttore per il disturbo.