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X colle reciso pubblicato il 14 Novembre 2021 alle 9:57
Mezzi d’opera - indennizzi di usura del manto stradale 2021 [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/sales.JPG[/IMGSX] Gli autocarri classificati mezzi d’opera che non superino i limiti di massa potenziali indicati all’art. 10 c. 8 del Codice della Strada e i limiti dimensionali di cui all’art. 61 per la circolazione sulle strade individuate come percorribili nell’archivio stradale regionale non sono soggetti ad autorizzazione. Il pagamento dell’indennizzo d’usura è di durata e importo pari alla tassa auto regionale e non secondo le tabelle ANAS. Non spetta a loro il ripristino ma a chi prende le tasse che tali mezzi pagano in più proprio per la loro stazza.
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 14 Novembre 2021 alle 8:42
L'ambiente giustamente sollecita tante prese di posizione. si torna a parlare di dissalatore, lago del condotto, antenne del puntale. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/business.JPG[/IMGSX] - Sul dissalataore e sull'attenzione alla tutela della piana di Mola che a sentire tutti è la valle dell'eden si pone una domanda. se l'edificio del dissalatore è ancora di là da venire come dicono, che cosa è quello scheletro di cemento in fase di innalzamento, contornato da ponteggi dietro ad una baracca di legno per vendita prodotti agricoli? e poi tutti gli altri edifici, c'è la Brico, c'è un altro strano edificio non utilizzato, come sono nati? da se senza autorizzazioni comunali? e quelli in quanto privati andavano bene? - Sul lago del Condotto è giusto chiedere chiarezza, al di là della giustezza del progetto, se qualcuno ha sbagliato il progetto o ha sbagliato la realizzazione va detto e l'errore deve essere fatto pagare; poi si potrebbe anche ragionare su tante indagini per piccole cose e tante assenze sulle evidenze, tanto che si finisce quasi sempre di sentire dire che in italia la giustizia si fa a orologeria; - Sul puntale, che dire, la manutenzione è stata scarsa o nulla, l'area è fuori del parco che finisce subito a monte, molti l'hanno usata anche per discarica anche se il cantiere in origine è stato anche abbandonato. le imprese telefoniche forti di legislazione favorevole fanno il bello e cattivo tempo, tanto tutti siamo accaniti telefonisti e sopportiamo basta che il telefono funzioni, gli ambientalisti infine, non è una novità che guardino quello che interessa loro anche quando al limite dell'interesse privato; E' così da tempo e da tempo chi ha cercato un ragionevole atteggiamento di governo è stato se non proprio sbeffeggiato, quanto meno contestato; quello che è insopportabile è che troppi invece di ragionare, informarsi o informare, formulino sentenze.
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Redazione Camminando pubblicato il 14 Novembre 2021 alle 5:43
[COLOR=darkblue][SIZE=3] UNA SPORCA TERRAZZA SUL TIRRENO [/SIZE] [/COLOR] Le antenne del Puntale che più di dieci anni fa, sarebbero dovute scomparire, o al limite essere spostate a monte per le quali si prometteva di ridurre l’impatto paesaggistico, nonostante fossero state “impreziosite” da un arredo ligneo ( crediamo a spese del Parco dell’arcipelago toscano che il grande cartello reclamizza ) , salì una protesta con tanto di politici e ambientalisti in prima fila a criticare l'allora reggenti per la loro assurda concessione, per trenta sporchi denari, alle compagnie telefoniche e per l’impatto ambientale che aveva creato in una delle piazzole panoramiche ferrajesi bellissima e inimitabile , dichiarazioni, urla e cortei , ogni amministrazione che si è alternata alla Biscotteria ne prometteva l’eliminazione ma ecco che oggi complice la cecità dei nostri amministratori , non solo rimangono resistendo stoicamente al tempo ed alle critiche di popolo e paese ma a vedere dalle immagini si rinnovano il look proponendo al turista un panorama di nuovi funghi contornati da legni divelti che non sappiamo se imputabili al vento oppure a sprovveduti imbecilli , il piazzale insomma è solo un colpo in un occhio con la sua sporcizia e degrado anche se probabilmente a lavori finiti una spazzata superficiale forse verrà effettuata . Eppure da questa strada passano ripetutamente, ambientalisti, tecnici e dirigenti del Pnat (presidente compreso) Ente Parco che certamente non incolpiamo visto che questo piccolo triangolo non rientra nelle sue aree protette (sic), anche se lo disturba la progettata creazione a pochi metri di un parcheggio attrezzato stagionale al servizio dei turisti, ma lo vogliamo rammentare però per il suo vergognoso silenzio come del resto ripeto fanno . legambiente, ex sindaci e amministratori in carica che ieri insieme si stracciavano le vesti e riempivano le pagine dei media promettendo urbi et orbi fuoco e fiamme.... oggi però come le tre scimmiette nessuno parla, nessuno, vede , nessuno ascolta ma che ci volete fare , le società pagano fior di euro per occupare con i suoi simboli priapeschi quella che potrebbe e dovrebbe essere una meravigliosa terrazza sul mare, quindi è lecito e ragionevole supporre che probabilmente aveva ragione Vespasiano coniando la frase “pecunia non olet” nell’allora costruenda cloaca massima … Se questi sono i segni di quella tanto sventolata rinascita, aspettiamoci il peggio ......
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LIONS CLUB ISOLA D’ELBA pubblicato il 14 Novembre 2021 alle 5:07
GENERAZIONE Z, ABITARE I SOCIAL TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ Incontro dibattito del Prof. Francesco Pira con gli studenti delle superiori elbane promosso dal Lions Club I. d’Elba L’ ultimo libro-ricerca del Prof. Francesco Pira, associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Messina: “Figli delle App, le nuove generazioni digital-popolari e social-dipendenti” (Franco Angeli Editore- Collana di sociologia), che fotografa il delicato momento educativo e la fragilità dei pre-adolescenti e degli adolescenti, è stato l’argomento conduttore di un meeting di Pira con i soci del Lions Club Isola d’Elba, tenutosi a Portoferraio nella sera di venerdì 12 novembre e che ha preceduto due successivi incontri con gli studenti elbani delle classi seconde dell’ITC Cerboni e delle terze dell’ISIS Foresi svoltisi nelle rispettive Aule Magne nella successiva mattina di sabato 13. “È un momento di forte emergenza educativa – ha sottolineato il Presidente dei lions elbani Ciro Satto nel presentare al Club il relatore – e il nostro impegno è quello di mettere a disposizione dei nostri studenti un esperto che ha studiato le dinamiche legate all’uso non consapevole delle nuove tecnologie”. Il Prof. Pira, anch’egli lion, membro del Lions Club di Agrigento Valle dei Templi e Officer Distrettuale, adattando il suo intervento ad una platea di genitori, ha messo in evidenza i risultati della sua ricerca svolta su 1858 ragazzi delle medie e delle superiori nel periodo del lockdown: l’aumento del 300% del cyber bullismo, l’atteggiamento da adolescenti adottato da molti adulti nell’uso dei social, i suicidi di ragazzi causati dalle sfide sul web, videogiochi violenti vietati ai minorenni che tutti possono utilizzare, ragazzini picchiati a sangue perché sconfitti in una web-sfida, ragazze diventate anoressiche per emulazione, la tendenza ad isolarsi credendo che la connessione sia relazione, e tanti altri casi simili che, secondo Pira, non si possono risolvere con l’emanazione di leggi, ma forse meglio con un accompagnamento psicologico dei cyberbulli e dei cyberbullizzati e prestando attenzione al silenzio dei ragazzi. Degli studenti dei due istituti, incontrati in due successivi momenti, il Prof. è riuscito a catturare l’attenzione in maniera continua esponendo loro con linguaggio sereno ed amichevole le problematiche dei social, ma soprattutto ponendo loro domande e suscitandone l’intervento nella discussione, che, come il relatore stesso ha affermato, gli ha fornito ulteriori nuovi elementi per lo studio della materia. E così i ragazzi si sono trovati coinvolti a discutere sui tre termini definiti da Pira parole chiave: vetrinizzazione, iperconnessione, polarizzazione, sui metodi e risultati delle indagini della Polizia Postale Italiana, una delle più efficienti al mondo, sul fatto che chi commette atti di bullismo è perseguibile alla pari di chi li divulga sui social, sul cutting (una sorta di istigazione all’autolesionismo), sulle possibili ripercussioni, al momento della ricerca di assunzione in aziende, di immagini o video postate anche da lungo tempo sul web. Ultimo consiglio del Prof. Pira agli studenti, ai quali sia capitato navigando sui social qualcosa di inconsueto o di strano: parlarne con un adulto che abbia le qualità della comprensione e della competenza.
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Fausto da Porto azzurro pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 18:23
Asa e AIT non riescono a gestire l'ordinaria amministrazione figuriamoci progettazioni di tale complessità. E infatti ogni qual volta ci provano, prendono delle tronate esagerate, ma tant'e' a distanza di pochi anni da un'uscita scellerata come quella del condotto, ci riprovano col dissalatore. Oggi si sono organizzati meglio rispetto al 2011 e quindi può anche darsi che il danno all'ambiente lo facciano davvero. Certo se tutta l'elba facesse sentire la sua voce, sarebbe meglio anziché lasciare il Montagna da solo. Montauti e Papi, confinanti con Capoliveri, potrebbero prendere posizione pubblica e combattere davvero insieme. È vero, sono contrari, ma un articolo sulla stampa sarebbe un bellissimo regalo di Natale.
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LUCIANO CAMPITELLI pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 17:57
LAGHETTO DEL CONDOTTO di Luciano Campitelli I responsabili della gestione idrica dell’Elba ( A.S.A. S.p.A.) avevano , hanno , ed avranno sempre il “dovere istituzionale” di provvedere anzitempo con piani operativi di breve-medio e lungo respiro per rendere l’Elba esente dalle emergenze idriche a cui invece è stata sottoposta negli ormai tanti anni di gestione con le conseguenze e ricadute negative sul piano sociale ed economico . Il verbo “Prevenire” è stato ignorato da A.S.A. preferendo una sconcertante navigazione a vista nella gestione del settore idrico elbano . Si è infatti proceduto nell’illogico tentativo di realizzare all’Elba prima l’ invaso del Condotto ed ora , alla luce del relativo fallimento , il dissalatore di Mola , entrambe progetti di illogicità perché privi di fondatezza tecnico-scientifica ed ambientale . Da tali considerazioni nasce il bisogno di sottoporre , con oggettive argomentazioni tecnico-scientifiche ed ambientali , ad analisi sia quanto attuato in Loc. Bucine di Portoferraio che il tentativo in essere di realizzare il dissalatore a Mola dal gestore idrico competente per l’Elba . Previo progetto esecutivo del novembre 2011 , in data 06/12/2012 hanno avuto inizio a Portoferraio i lavori di un cosiddetto “adeguamento funzionale ad uso irriguo ed idropotabile del laghetto del Condotto” , lavori che venivano dati per finiti per il termine perentorio del 02/10/2013 . Committente del progetto era A.S.A S.p.A. e l’importo iniziale dei lavori era di euro 589.492,00. L’invaso veniva realizzato in una ex-cava di calcare in Loc. Condotto ormai dismessa da oltre un decennio dove non vi era , né vi è , alcuna valle fluviale di qualche significatività idrica né vi poteva essere sbarrato un fosso di una qualche portata , in quanto inesistente , con bacino imbrifero molto limitato dal punto di vista quantitativo di apporto idrico , con conformazione morfologica stretta a monte e molto larga a valle laddove avrebbe dovuta essere incassata la diga di sbarramento . Si era dunque in una situazione complessiva contrastante con i parametri di riferimento oggettivi universalmente riconosciuti che devono presiedere alla realizzazione di un qualunque anche modesto bacino idrico artificiale . Si era , e si è , in presenza di un’acclarata scarsezza della piovosità totale (area semiarida) con sfavorevole distribuzione delle precipitazioni nell’arco dell’anno con frequenti periodi estivi di assoluta siccità . In via preliminare , la selezione operata per la ricerca del luogo idoneo ad un invaso , ed anche per il dissalatore , porta ad escludere quelle soluzioni che presentino perplessità di fondo o evidenti carenze idrografico-idrologico-geotecniche ed ambientali . In definitiva esistevano oggettivi motivi di più che particolare attenzione che avrebbero dovuto essere rigorosamente valutati prima di dare il via all’invaso del Condotto . Gli ideatori di tale illogico progetto per l’oggettiva mancanza d’acqua piovana, anziché soprassedere alla progettazione e conseguente tentativo realizzativo , hanno pensato di realizzarlo comunque portandovi acqua dai pozzi pubblici degli Orti (cioè dalla Val di Cornia) imponendo al progetto di prevedere l’allaccio dell’invaso alla dorsale idrica elbana in entrata ed in uscita per portarvi prima acqua dagli Orti e poi in uscita per immetterla nella rete distributiva elbana . Attendiamo che A.S.A. ed A.I.T. si decidano a dare attuazione concreta alla sezione “Amministrazione Trasparente” in attuazione del Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33 e dicano perché si è voluto ad ogni costo far assurgere ad invaso collinare multifunzionale irriguo ed idropotabile quella cava del Condotto di Portoferraio e quanto è realmente costato il cosiddetto invaso collinare del Condotto . Prof. Luciano Campitelli
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Colle reciso da Tutta una buca pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 15:15
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/asfalto.JPG[/IMGSX] Stamattina mi sono recato a Lacona e sono transitato per la strada di colle reciso, mentre la percorrevo mi è venuto a mente il post di qualche giorno fa di un ragazzo che lamentava danni all’auto e che avrebbe chiesto i danni al comune. Ora io non sono certo ne un elettore ne un grande estimatore di questa giunta, ma al tempo stesso chiedo una riflessione. La strada in oggetto si trova in quelle condizioni per il passaggio costante di camion e camioncini che vanno a caricare alla Cava , non solo la stessa produce calcestruzzo e asfalto che porta in giro con i propri mastodontici camion, allora è stato mai chiesto alla potentissima società cui sopra di ripristinare la strada visto che è la sua attività che causa danni al manto stradale? Per di più la stessa produce e asfalta le strade! Fatevi una domanda e datevi una risposta, buone buche
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Luciano da Capoliveri pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 14:07
È quasi vergognoso il silenzio degli altri sindaci dell'elba a difesa di Capoliveri contro il dissalatore. E poi qualcuno vorrebbe il comune unico? Capoliveri è abituato a combattere da solo e lo fa contro tutto e tutti ma per tutti.
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ELBA SALUTE da Francesco Semeraro pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 11:37
DIFENDIAMO LA NOSTRA SANITA’ PUBBLICA E CHI CI LAVORA. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/taglia.JPG[/IMGSX] Martedì 16 novembre alle ore 14,30 al De Laugier incontro pubblico con l’Assessore Regionale alla Salute per le criticità e le prospettive sanitarie Elbane. NON POSSIAMO chiudere gli occhi davanti al rapido declino della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio (non è colpa del Covid). Le cause risalgono a scelte della Regione che ha scelto deliberatamente di tagliare e risparmiare sulla sanità e sul sociale a danno dei cittadini delle zone insulari, montane e disagiate che sempre più spesso sono obbligati a rivolgersi alla sanità privata trovandosi nella situazione di pagare due volte sia con le tasse, sia con i propri risparmi i servizi e le cure che devono essere gratuite e di qualità come dice la nostra Costituzione. C’è anche una quota non indifferente della popolazione Elbana che rinuncia, per problemi economici, alla cura e alla prevenzione.I soldi per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini e per garantire i diritti dei lavoratori della sanità per il loro giusto riconoscimento economico, per garantire gli aggiornamenti, per garantire le loro incolumità e salute nell’esercizio delle loro funzioni, ci sono All’Assessore Regionale alla Salute dobbiamo dire chiaramente: Basta tagli e stop a quelle scelte politiche che hanno quasi prodotto lo sfacelo della Sanità Elbana. Basta tagli ai servizi; ai posti letto che stranamente in questi anni sono spariti senza che la struttura edilizia si sia ristretta; basta all’esternalizzazione dei servizi essenziali; No ai tagli delle ambulanze medicalizzate; alla mancata programmazione delle assunzioni; alla mancata attivazione della sanità del territorio dove si sarebbe dovuta praticare, invece, la prevenzione e l’assistenza sanitaria di base. ELBANI, è l’ultimo incontro dei tanti per capire se il nostro ospedale deve rimanere tale o ridursi a un poliambulatorio. DOBBIAMO fermarli perché sono conquiste ottenute con le lotte e le manifestazioni del 2011 e 2012. Se la venuta all’Elba dell’Assessore Regionale non dovesse produrre quel minimo diritto di avere un ospedale funzionale ed efficiente come ci assegna l’art. 32 della Costituzione, scenderemo su tutte le piazze Elbane per convincere i Sindaci ad abbandonare la fascia tricolore indossata per volere dei cittadini ora discriminati nel diritto della loro salute, prevenzione e cura. VI ASPETTIAMO martedì 16 alle ore 14,30 al teatro De Laugier. (con green pass e mascherina) Comitato Elba Salute. Francesco Semeraro)
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Lettere in redazione pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 9:43
RIPARLIAMO DI DISABILI E DI DIRITTI E ATTENZIONI NEGATE A parte l’art.188 del codice della strada ,a parte che questa indaffarata amministrazione non ha provveduto a riposizionare il palo che in Via Pilade del Buono indica lo spazio riservato ai disabili, esprimiamo una nota di biasimo verso chi approfitta dei posti riservati per propria comodità e addirittura ( come successo nel caso segnalatoci , contestando e facendo , si dice, ritirare la sanzione comminata dai V.U con la motivazione che le strisce gialle ci sono e si vedono a malapena ed il paolo indicatore è assente e quindi …non pago e ce la rimetto quando mi pare…. Questo come ci hanno scritto succede in Via Pilade del Buono vicino alle scuole , un disagio fatto presente più volte ma mai tutelato da chi di dovere anche se la dicitura dell’art. 188 che così recita: Per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio di persone invalide gli enti responsabili della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture nonchè la segnaletica necessaria per consentire ed agevolare la mobilità secondo quanto stabilito dalla legge. Cari amministartori sbadati e indaffarati , nonostante le novità riguardanti le multe che Voi dovrete infliggere senza se e senza ma ai contravventori che abusivamente occupano i posti riservati ai disabili senza averne diritto: multe che sono state raddoppiate, passando dalla fascia 84-335 euro a quella 168-672 euro. E ancora più dura sarà la decurtazione dei punti dalla patente, passando da 2 a 6. Con amarezza ma non sorprendendoci più di tanto notiamo che quello che veramente manca a compimento e applicazione della legge che tutela i disabili, sono i vostri controlli e la vostra attenzione verso una categoria troppe volte dimenticata per ignavia congenita degli organi preposti. PS E non ci stancheremo certo di ricordarvi cari amministratori la situazione cento volte denunciata di Via Manganaro dove il palo con l’indicazione c’è e proprio da un paio di mesi lo avete rialzato mettendo in sicurezza il marciapiedi …….ma avete fatto orecchi da mercante sulla segnaletica orizzontale a norma lasciandola , (colpevole la passata amministrazione) occupata addirittura dalle strisce pedonali….
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Ferajese pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 9:29
Il Comune di Portoferraio affida direttamente un impianto pubblico ad una ASD, senza passare da un bando o quantomeno da una manifestazione di interesse. Quindi immagino che prossimamente affideranno anche gli altri impianti direttamente alle ASD di volley, basket, etc?
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ALLERTA METEO pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 5:27
CODICE GIALLO SULL’ARCIPELAGO - Temporali forti in arrivo in Toscana. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/allerta.JPG[/IMGSX] In base al bollettino emesso dalla sala operativa della Protezione civile regionale, il codice giallo è scattato da ieri alle 18 alla mezzanotte di oggi, sabato 13 novembre , l'allerta interesserà in particolare l'Arcipelago Toscano, la costa, la Lunigiana, la Valle del Serchio. Le precipitazioni, si spiega dalla Regione, cominceranno già nel corso della mattinata di oggi nella zona costiera, per poi estendersi nelle zone più interne, e assumere carattere temporalesco. Temporali attesi anche nelle zone nord occidentali della regione, con possibili colpi di vento e grandinate.
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ANIMAL PROJECT pubblicato il 13 Novembre 2021 alle 5:18
ADDÌ 12 NOVEMBRE ANNO DOMINI 2021: DE PROFUNDIS PER IL CANILE COMPRENSORIALE (A VOI LA SCELTA DELLA PUNTEGGIATURA…) [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/canile.JPG[/IMGSX] Ricorre oggi il primo anniversario della revoca da parte della Fondazione Bastet del finanziamento per la realizzazione del canile e gattile comprensoriale con annessa clinica veterinaria H24. Infatti, proprio il 12 novembre 2020 il legale della Fondazione comunicava al Comune di Capoliveri la volontà della propria assistita di ritirare la proposta di finanziamento per 600.000 euro.Vogliamo ricordare e commemorare questa data come emblematica del totale disinteresse delle amministrazioni comunali elbane che, dopo un iter burocratico elefantiaco, avviato nel lontano 2016 con la decisione della conferenza dei sindaci di costituire la gestione associata del canile comprensoriale, ha portato alla perdita del finanziamento privato, alla quale, a nostro parere, ha contribuito anche il lavoro sotterraneo di soggetti con interessi occulti e divergenti. Ancora oggi non abbiamo alcuna struttura degna di essere considerata un canile, neppure sanitario, ancora oggi se un animale si sente male di notte o nei festivi manca qualsiasi certezza che possa trovare assistenza veterinaria sull’Elba, ancora oggi, dal mese di marzo 2021, siamo in attesa di sapere se la Regione Toscana sarà disponibile a coprire almeno una parte dei 600.000 euro mancanti. Nel frattempo, il Comune di Capoliveri, che riveste il ruolo di Capofila della Gestione associata per la realizzazione del Canile/Gattile comprensoriale e pronto soccorso veterinario H24, ha stipu-lato con ENPA Isola d’Elba una Convenzione per la gestione degli animali vaganti per il triennio 2021-2023, per cui evidentemente dovremo attendere e penare ancora per lungo tempo prima di vedere realizzato il progetto comprensoriale. A partire da giugno 2020, la maggioranza dei Comuni elbani ha stipulato Convenzioni per la tutela degli animali del proprio territorio con ENPA Isola d’Elba: Marciana (1000 euro annui), Rio (10.000 euro annui), Campo nell’Elba (max 6000 euro fino a giugno 2022) e, da ultimo, Capoliveri per 12.950 euro all’anno. Se è apprezzabile la presa di coscienza sul tema e la maggiore sensibilità, non è invece condivisibile il metodo scelto, privo di pubblicità, confronto e trasparenza. Si tratta di importi in alcuni casi rilevanti, almeno se rapportati alle somme spese o erogate a titolo di contributo negli anni precedenti per le medesime finalità e tali Convenzioni sono state stipulate tutte tramite affidamento diretto, senza alcun coinvolgimento o interpello delle altre Associazioni presenti sul territorio, sulla base di proposte acquisiti esclusivamente dall’ENPA. Inoltre, in alcune di queste Convenzioni si prevede l’erogazione delle somme senza neppure una rendicontazione dell’attività svolta o, addirittura, a prescindere dalla dimostrazione delle spese effettivamente sostenute sul territorio. La mancanza di trasparenza è arrivata, in alcuni casi, all’ostruzionismo di fronte alle nostre richieste di accesso civico generalizzato. Il Comune di Capoliveri, in merito alla richiesta di copia del “preventivo” ENPA richiamato nella delibera di approvazione della Convenzione, ha ritenuto opportuno dapprima applicare la procedura per la tutela della privacy, costringendoci successivamente, a causa del mancato riscontro alla nostra richiesta, a fare ulteriore istanza al Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza; mentre Campo ci ha inviato soltanto la Delibera del Consiglio comunale, dicendo di fare ulteriore richiesta alla Polizia Municipale con la specifica degli atti di interesse; chissà, forse non era chiaro cosa si intendesse per “ogni atto ad essa relativo, presupposto e/o conseguente (es. corrispondenza, relazioni, liquidazioni)”? Nelle sopra citate Convenzioni si prevede il trasferimento dei cani vaganti a canili del continente e per tale servizio, comunque, i Comuni dovranno sobbarcarsi ulteriori costi di mantenimento presso le strutture in questione. Tale soluzione rappresenta un mero palliativo e resta legittima solo se praticata “in via temporanea” come stabilisce la normativa, anche se noi stiamo andando avanti da anni con questo metodo e sarebbe forse il caso di farla finita. Questa soluzione non risolve, in ogni caso, la mancanza di una clinica veterinaria H24 sull’Isola, mentre con la realizzazione del canile sarebbe garantita la presenza di una struttura veterinaria in grado di fornire un intervento nelle situazioni di urgenza che purtroppo continuano a verificarsi per animali di residenti e turisti. Ad oggi, tra l’altro, è sotto gli occhi di tutti il fallimento dell’ennesimo tentativo di attivare un servizio di reperibilità. A chi giova dunque questa situazione? Sicuramente non agli animali, ma nulla è cambiato rispetto ad un anno fa e il silenzio assordante dei nostri Comuni è la triste conferma che il vento non è cambiato affatto. Animal Project Onlus
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X Reddito 5 stelle da da turista di bassa qualità pubblicato il 12 Novembre 2021 alle 16:33
Secondo te se NON votiamo 5 stelle i rumeni o altri non eseguono truffe, ma in che mondo vivi, parli proprio da un luogo dove il reddito di cittadinanza fuori stagione dilaga, per poi vedere i beneficiari a lavorare in NERO d'inverno. Se questi Rumeni lo hanno fatto è xè gli uffici preposti a compilare e controllare erano collusi. Poi tra i disonesti vi sono tanti italiani, sembra che ci sia un partito che ha fatto sparire 49mln di euro, qualcuno ha fatto sparire i soldi dei risparmiatori di banca etruria...... potrei scrivertene 300 di casi e poi se Vuoi puoi incolpare i 5 stelle sei libero di farlo .
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FONDAZIONE ISOLA D'ELBA ONLUS pubblicato il 12 Novembre 2021 alle 16:27
NUOVI ASSETTI ORGANIZZATIVI PER LA FONDAZIONE ISOLA D’ELBA: SI INSEDIANO IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO E IL NUOVO DIRETTORE La Fondazione Isola d’Elba, nel ricordare la recente scomparsa dell’Ing. Alberto Nannoni che, fin dal suo nascere, aveva seguito, con professionalità e passione, l’attività della Fondazione del quale era stato nominato Direttore, ha riunito il proprio consiglio di amministrazione per deliberare sui nuovi assetti organizzativi e sui programmi dei prossimi mesi. Sempre attenta ai temi ambientali, sociali e culturali la Fondazione intende mettere in campo una serie di iniziative su temi di attualità per l’Elba, legati allo sviluppo sostenibile ed ai progetti di futuro, stimolando una discussione aperta fra la base sociale e i diversi interlocutori in rappresentanza delle categorie economiche e del mondo accademico. Primo passo in questa direzione la nomina di un Comitato tecnico-scientifico al quale sono stati chiamati a far parte alcuni esperti ben conosciuti anche all’isola d’Elba e nell’Arcipelago: Il Prof. Agostino Stefani, Il Prof. Francesco Cinelli, il Prof. Marco Masseti e l’arch. Paolo Ferruzzi. Della Direzione della Fondazione, raccogliendo il testimone del compianto Ing. Nannoni, si occuperà invece la dr.ssa Patrizia Lupi, già da tempo nel consiglio d’amministrazione della Fondazione, giornalista, consulente ed ex dirigente di società pubbliche e private del settore marittimo-portuale, esperta di comunicazione e marketing territoriale, attiva nel mondo del volontariato elbano. La nuova squadra, in collaborazione con i Presidenti delle Commissioni e il loro coordinatore Paolo Ferruzzi, che rivestirà anche il ruolo di coordinatore del Comitato Tecnico-scientifico, sta lavorando ad un programma di lavoro che verrà presentato alla prossima Assemblea dei Soci. Il Comitato tecnico-scientifico: Il Prof. Agostino Stefani, Professore Associato, presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento "S. Anna" di Pisa, per l'insegnamento di "Biologia Vegetale Applicata" in pensione, continua a seguire programmi di ricerca come professore affiliato presso l’Istituto di Scienze della Vita, della Scuola Superiore S.Anna di Pisa. Vasta la sua attività scientifica: Biologia della riproduzione in Spermatofite; Caratterizzazione morfologica, fenologica, ecofisiologica di specie spontanee e coltivate; Relazioni tra qualità dell'ambiente e specie vegetali; Conservazione della biodiversità nell’ambito di specie di interesse agrario con particolare riferimento all’individuazione, raccolta, moltiplicazione in situ ed ex situ, e valutazione delle qualità bio-agronomiche e tecnologiche di vecchie cultivars, ormai non più coltivate e talora di difficile reperimento; Indagini etnobotaniche sul territorio toscano e ligure, sull’uso delle piante nella medicina, nell’alimentazione, nell'artigianato e in altre pratiche minori (ludico, voluttuario, magico-religioso, ecc.), allo scopo di registrare e valorizzare le tradizioni popolari e la tipicità dei territori. E’ autore o coautore di circa 160 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali ma in particolare di 15 volumi a carattere scientifico-divulgativo riguardanti il recupero della biodiversità agraria, dei prodotti tipici e delle tradizioni legate al mondo vegetale in Toscana e Liguria. Curatore fino al 1918 dell’Orto dei Semplici presso l’Eremo di Santa Caterina, collabora sul territorio elbano con l’imprenditoria locale e con numerosi enti pubblici e privati fra i quali l’Accademia Italiana della Cucina e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il Prof. Francesco Cinelli, biologo marino di fama internazionale, ricercatore e professore ordinario dell’Università di Pisa, appassionato culture delle scienze del mare ha effettuato campagne, ricognizioni scientifiche e ricerche in tutto il mondo. Ex Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Pisa e, dal 2006 al 2009, anche Presidente del Corso di Laurea in Scienze Ambientali, il Professor Cinelli è noto internazionalmente per i suoi studi sulla Posidonia oceanica. Direttore dell’ACSD ISSD (International School for Scientific Diving “Anna Proietti Zolla”), membro della AAUS (Accademia americana di scienza subacquea), ha ricevuto nel 1982 l’importante Premio “Tridente d’oro” per l’attività subacquea scientifica dell’Accademia Internazionale delle Scienze e Tecniche Subacquee, di cui diventò poi Presidente. Nella sua carriera ha pubblicato numerosi libri sulle scienze marine e migliaia di articoli scientifici e divulgativi sulle riviste specializzate. E’ inoltre istruttore tre stelle CMAS con Brevetto internazionale CMAS-ISSD per l’immersione scientifica. Il Prof. Marco Masseti: Zoologo, Paleo-Ecologo ed esperto di Faune Insulari. Ex docente e ricercatore presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze è specializzato nello studio delle relazioni che si sono sviluppate fra uomo ed animali nel corso dell’evoluzione civile umana, delle specie zoologiche antropocore e della fauna di ambiente antropogenico. Un aspetto preponderante dei suoi studi si rivolge ai mammiferi ed al loro popolamento degli ambienti insulari. Per questo ha condotto ricerche ed ha partecipato a varie missioni scientifiche in Italia ed all’estero: dalle Isole Galapagos, all’Africa orientale e all’Indonesia. La sua ricerca si è in particolare incentrata sul Vicino Oriente ed il Mediterraneo, in particolare le isole. E’ stato docente presso il Dipartimento di Biologia delle Università di Palermo e Messina e, fino alla fine del 2019, membro del Consiglio scientifico del Muséum National d'Histoire Naturelle di Parigi. Fa parte dell’International Union for Conservation of Nature (I.U.C.N.) Deer Specialist Group, e del Group of Experts on Invasive Alien Species del Consiglio d’Europa, oltre che delle commissioni I.U.C.N. Global Mammal Assestment Southwest Asia e I.U.C.N. Mediterranean Mammals Red List. É fellow della Linnean Society di Londra ed associate editor delle riviste Anthropozoologica del Museo di Storia Naturale di Parigi e Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Ha al suo attivo circa 250 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, oltre a numerosi contributi divulgativi. L’Arch. Paolo Ferruzzi nato a Poggio (isola d’Elba) nel 1944, dopo aver frequentato le scuole superiori nel capoluogo dell’isola toscana si diploma in Scultura al Magistero d’Arte di Firenze, in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma e nella stessa città si laurea in Architettura all’Università “la Sapienza”. Su concorso nazionale vince la Cattedra di Scenografia presso l’Accademia Albertina di Torino e dal 1995 è Ordinario della stessa Cattedra, con indirizzo teatrale, cinematografico e televisivo, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove ricopre anche la carica di Direttore Vicario e componente del Consiglio Accademico. Come architetto si manifesta nell’ ambito del restauro e con particolare attenzione al periodo romanico e nel 1995 scopre alcuni affreschi di Giovanni Antonio Bazzi detto “il Sodoma” durante la sua direzione dei lavori nel Santuario della Madonna del Monte in Marciana. Ha curato numerose scenografie teatrali in Italia, in Canada e in Australia. Ha ideato e curato numerosi allestimenti tra cui quello del “Cinquantenario del Premio Strega”. Ha illustrato numerosi libri e copertine per case editrici quali Mondadori e Giunti-Marzocco. E’ stato relatore di numerose conferenze tra le quali “La grafica e il pensiero dell’Artista” e “Architettura e Urbanistica italiana del ‘900” tenute nelle principali università olandesi. Ha scritto numerosi Saggi storici e ultima, a cura della Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa, una ricerca sulle antiche fornaci per calce e mattoni. E’ membro votante del “Premio Emanuele Casalini” e del prestigioso premio letterario “Strega” e infine Fondatore dell’Accademia del Bello Per ulteriori informazioni: Patrizia Lupi cell. 3396974753 fondazioneisoladelba@gmail.com
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CAPITANERIA DI PORTO Portoferraio pubblicato il 12 Novembre 2021 alle 16:17
GUARDIA COSTIERA E ASL CHIUDONO UN ALTRO RISTORANTE DI PORTOFERRAIO A distanza di due giorni dalla chiusura di un noto ristorante della citta di Portoferraio, nella giornata del 11 novembre u.s. la Guardia Costiera, in collaborazione con il Dipartimento di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria dell’ASL Toscana Nord-Ovest/zona Elba, e sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno, ha svolto un’ulteriore attività di controllo a tutela della salute dei consumatori che ha portato alla chiusura di un esercizio di ristorazione operante nel Comune di Portoferraio. Nel corso delle attività di accertamento condotte nei locali utilizzati dal gestore per la preparazione e la somministrazione di alimenti ai clienti, sono state rilevate consistenti carenze a livello igienico-sanitario, soprattutto in relazione alla conservazione dei cibi, ritrovati in uno stato di contaminazione e di non corretta conservazione, nonché ai requisiti obbligatori sulle corrette informazioni da fornire al consumatore finale (etichettatura). L’ispezione ha altresì evidenziato un elevato degrado degli elettrodomestici, delle celle frigorifere e delle attrezzature utilizzate per la preparazione/trasformazione delle materie prime. Il personale sanitario dell’ASL, considerate le numerose inadempienze perpetrate dal gestore, ha emesso un provvedimento di chiusura temporanea e sospensione dell’esercizio commerciale. Anche in questa circostanza, il titolare del ristorante dovrà avviare a smaltimento tutto il materiale/cibo ritenuto dagli accertatori non idoneo al consumo umano e potrà riprendere la normale attività di ristorazione solo dopo aver ristabilito le condizioni igieniche minime per la conservazione dei cibi, la somministrazione dei vari alimenti e la salubrità dei luoghi di lavoro. Le attività di verifica della Guardia Costiera continueranno, anche via mare, nel corso delle prossime settimane.
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PER LEONARDI pubblicato il 12 Novembre 2021 alle 15:28
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/toto.JPG[/IMGSX] Leonardi si lamenta perchè per lo smaltimento dei rifiuti, i contenitori li paga due volte, la prima nella tariffa annuale, la seconda per l’acquisto dei sacchetti quando necessario. Il giochetto si ripete anche per molto altro che la pubblica amministrazione dovrebbe offrire non a pagamento perchè già incluso nei tributi delle tasse Che dire ad esempio delle visite mediche specialistiche del servizio sanitario nazionale . Per le lunghe liste di attesa o vai a apagamento in intramoenia o dal privato . Così paghi due volte. E IO PAGO DICEVA TOTO'
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Lucia da Portoferraio pubblicato il 12 Novembre 2021 alle 14:34
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/salamoia.JPG[/IMGSX] Scusate, ma come può ora AIT costruire il dissalatore se una legge dello stato ormai quasi approvata ne impedisce la realizzazione di nuovi. Se la salva mare stabilisce la costruzione di dissalatori come ultima opzione (causa inquinamento) allora fermiamo anche questo. È la cosa più sensata da fare. Troviamo tutti insieme un'alternativa, magari nel piombinese, all'interno delle acciaierie o dintorni, in zone purtroppo già compromesse dal punto di vista ambientale. Ma soprattutto non gettiamo colate di cemento sulla sabbia della spiaggia del lido perché sarebbe incomprensibile agli occhi del futuro. E poi, le tubazioni di scarico della salamoia e sostanze chimiche, residui della dissalazione, non sversiamole davanti capo stella, area questa tutelata dal parco. Il promontorio di capo stella è compreso nella perimetrazione del pnat come del resto lo scoglio. Li, vigono le regole più severe del parco e non può essere possibile che le acque che bagnano quel luogo incontaminato, siano cariche di sostanze tossiche per l'ecosistema. Il parco, che vieta costruzioni nei suoi luoghi, permette lo scarico di inquinanti vicino a quegli stessi luoghi. Mi domando perché non interviene nel dibattito. È lo stesso parco che vieta di fare pozzi, recinzioni, ampliamenti, nuove strade, che vorrebbe gestire le aree marine protette.
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Dante Leonardi pubblicato il 12 Novembre 2021 alle 11:54
ESA MA QUANTO CI COSTI [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/sacchetti.JPG[/IMGSX] Nella salatissima tariffa per la nettezza urbana, ogni famiglia paga i sacchetti per lo smaltimento differenziato dei rifiuti. La distribuzione dei sacchi ha subito varie modifiche, da una volta al mese ad oggi che è una volta l’anno. Nei giorni sorsi mi sono accorto di aver terminato i sacchi per l’indifferenziata, quindi questa mattina mi sono rivolto al centro per la distribuzione e mi è stato risposto che devo aspettare la scadenza di gennaio, nel frattempo o me li compro o utilizzo i vecchi sacchetti per la spesa. Risultato, per lo smaltimento dei rifiuti, i contenitori li pago due volte, la prima nella tariffa annuale, la seconda per l’acquisto dei sacchetti quando necessario. Io credo che gli Amministratori degli Enti, dovrebbero essere a disposizione dei cittadini e fare in modo di evitare ogni tipo di balzello, specie in questo periodo di difficoltà economica. Ci sono problemi per la fornitura dei sacchetti? C’è difficoltà a superire ai vari costi? Eliminate la fornitura, dicendo ai cittadini le caratteristiche dei sacchi, eliminate questo costo dalla tariffa e autonomamente ognuno acquista di volta in volta il materiale necessario, evitando anche di trovarsi la casa ingolfata dal materiale della scorta annuale. Non credo che sia un problema di difficile soluzione, siete al servizio del cittadino che oltretutto paga e profumatamente, cercate di fare le cose perbene, che ce n’è bisogno. L.Dante
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