Una mossa veramente intelligente
Attenzione quella del comune di Portoferraio che con Facebook alle 7 la mattina quando già da più di 12 ore si conosce l'allerta meteo si svegliano e con le persone già per strada decidono di chiudere le scuole.
Dimettetevi siete semplicemente pericolosi.
113260 messaggi.
Serie C - Fase graduatoria
Rugby Mugello - Mascalzoni del Canale 0-21
Partita in chiaroscuro. I ragazzi hanno evidenziato degli interessanti progressi in mischia ma abbiamo peccato molto in disciplina. Giocare su di un campo stretto ci ha limitati ma è altrettanto vero che non siamo stati in grado di adattarci alle condizioni di gioco. Note di merito per Gentile (estremamente solido in difesa), Politanò (autore di due belle mete) e capitan Catta.
Queste le parole dell'allenatore Natale.
Coppa Italia Femminile - Fase 1 - Mugello
1° classificate Osmunde del Canale
A Borgo San Lorenzo - Mugello, su un campo pesante inizia la terza di campionato di Coppa Italia Femminile. Le Osmunde del Canale, con 12 ragazze in formazione, dopo un inizio un po' incerto, trovano lo spirito giusto per affrontare come penultima prova le padrone di casa. Subiscono subito una meta, ma è l'inizio del vero cambiamento che le porta a segnare 6 mete, 5 delle quali nel secondo tempo, per un totale di 42 punti.
La squadra vede entrare in campo per la prima volta ben 3 nuove leve, Agnese Mazzoni, Marta Paladini e Valentina Petrocchi, sotto la guida del capitano Marina De Francesco.
Anche in questa terza giornata le Osmunde si portano meritatamente a casa il raggruppamento vincendo tutte le partite.
Woman of the match di oggi viene eletta Jessica Ferrarini.
Buona anche la terza, flora batte fauna. Prossimo appuntamento a Prato il 28 novembre.
Formazione: Alessia Carpino, Marina de Francesco, Agnese Galli, Matilde Bicecci, Camilla Antonucci, Jessica Ferrarini, Sofia Broccardi, Margherita Leggieri, Marta Paladini, Matilde Nesi, Agnese Mazzoni, Valentina Petrocchi.
Punteggi del Torneo: Grosseto-Osmunde 5-21; Mugello-Osmunde 7-42; Mascalzoni-Prato 33-0; Versilia-Osmunde 0-20
Under 17 - Qualificazione
Bellaria Cappuccini - Mascalzoni del Canale 17-26
Formazione: Bocelli, Zugaj, Lipani, Laaziri, Pallini, Testa, Marchi, Morelli, Serenari, Scaffai, Iacopini, Mibelli, Martini, Tamburro, Popov. Riserve: Repeti, Rezza, Serra
Marcatori: 2 mete Martini, 1 meta Zugay, Iacopini
Under 15 - Fase 1
Rugby Rufus Rosignano - Mascalzoni del Canale 26-33
Un ulteriore passo in avanti per l' Under 15 dei Mascalzoni che è in crescita costante. E soddisfazione per una vittoria sul difficile campo del quotato Rosignano.
Coach Pizzi e Ciurli sono soddisfatti dei miglioramenti visti soprattutto in fase offensiva. 5 mete realizzate sono un buon bottino e la distribuzione in campo è sta più bilanciata, in fase difensiva oggi molto più aggressivi, anche se un calo nel secondo tempo ha permesso al Rosignano di riportarsi sotto nel punteggio.
Ma nel finale c'è stata la reazione positiva che ha portato alla vittoria, un bel segnale per il futuro.
Da migliorare soprattutto il lavoro sui punti d' incontro e il sostegno al portatore. Ci voleva questa bella vittoria dopo un inizio di stagione non facile.
I dissalatori in italia vengono costruiti per mancanza di normative non perché influenti sul profilo ambientale. Un impianto che scarica in mare tonnellate di salamoia e sostanze chimiche pericolosissime come può non essere prevista una valutazione di impatto ambientale.
Eppure sarebbe facile zittire chi non vuole il dissalatore a mola. Questi signori ed il comune vogliono solo che l'impianto sia sottoposto a via, nient'altro. Se come dicono asa e AIT non ci sono problemi ambientali, perché non procedere nella direzione della trasparenza.
Una via renderebbe credibile la progettazione e ininfluenti le critiche all'impianto.
Ora specialmente che il Senato ha approvato la legge salvamare, è opportuno sottoporre il progetto alla via e valutare possibili alternative.
Sott'acqua esiste un mondo che anche se non si vede dovrebbe essere tutelato ugualmente al pari di ciò che la maggioranza degli occhi vedono.
I Sindaci degli altri Comuni non prendono posizione contro il dissalatore così come non prendono posizione contro la gestione della GAT Capolivericentrica. Quando i Capoliveresi cominceranno a pensare da Elbani, gli Elbani cominceranno a preoccuparsi del dissalatore. A buon intenditore poche parole.
INAUGURATO A CAPRAIA UN NUOVO ITINERARIO TURISTICO REALIZZATO DAGLI STUDENTI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/caperaia.JPG[/IMGSX]
Ieri mattina sull’Isola di Capraia gli studenti di Scuole Outdoor in Rete, alla presenza delle autorità civili e religiose dell’isola, hanno consegnato al sindaco, Marida Bessi, il frutto del loro impegno per valorizzare e tutelare l’ambiente. Un nuovo itinerario che collega il sentiero che proviene dallo Stagnone (n. 402) con la Mortola, nella parte nord dell’Isola, definendo di fatto un periplo terrestre di straordinaria suggestione dal punto di vista paesaggistico, storico e naturalistico. Ma il valore aggiuntivo lo si riscontra nel tratto presso la Mortola, dove sono state scoperte tre bellissime fonti in muratura, costruite nel 1889 dalla Casa di lavoro all’aperto –ex Colonia Penale, e che ora si ergono solitarie nella macchia alta.
"Il progetto ‘Un'isola per le scuole’ è un modello di riferimento – è stato il commento del presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda, ente tra i principali promotori dell’iniziativa - sia per le attività di orientamento che per i processi di apprendimento per competenze degli studenti, alcune delle sfide su cui maggiormente si concentra lo sforzo del sistema camerale. Un impegno riconosciuto anche da Unioncamere nazionale, che ha ritenuto di assegnare la menzione speciale per il migliore progetto realizzato in contesti di forte complessità organizzativa e/o economico-produttiva, ovvero caratterizzati da forti criticità economiche e sociali. Un ringraziamento speciale va poi ai ragazzi, i veri protagonisti del progetto: quello che hanno fatto con impegno e dedizione non è solo un contributo concreto alla valorizzazione di un’isola- gioiello dal punto di vista naturalistico, ma è un vero percorso di formazione del quale essere orgogliosi.”
“Riuscire a portare a termine questo impegno in periodo di Covid non è stato facile, ma alcune classi hanno risposto in modo interessato contribuendo a concludere l’impegno assunto all’interno dell’Accordo Quadro che va a scadere al termine di quest’anno - afferma il prof. Traversari, coordinatore della Rete - Accordo che mi auguro possa essere ripreso anche per il prossimo anno. Questa inaugurazione segue quella già realizzata nel 2018 con l’apertura della strada vicinale dello Zenobito e conferma l’importanza di questa splendida iniziativa nel tessuto delle attività che il Parco dell’Arcipelago Toscano sostiene da anni. Vedere dei giovani che scoprono e curano il territorio insulare diventa motivo di esempio per altre scuole nel proporre al loro interno percorsi di conoscenza dell’ambiente, sviluppando così una maggiore attenzione ed un maggiore rispetto verso la natura”.
I mezzi d'opera pagano tasse superiori proprio perché per la loro struttura usurano le strade maggiormente rispetto ad altri veicoli, quelle sono le tasse che gli enti pubblici dovrebbero destinare al ripristino dell'asfalto, fatti una domanda e datti una risposta, buona domenica
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Buongiorno, i tubi della SALES sulla spiaggia di Marina Di Campo hanno fatto capire che con un sistema di barriere simili si può durante ľ inverno incrementare la spiaggia.
Sarebbe importante che qualcuno competente studiasse un progetto di fattibilità.
Buona Domenica
Mezzi d’opera - indennizzi di usura del manto stradale 2021
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/sales.JPG[/IMGSX]
Gli autocarri classificati mezzi d’opera che non superino i limiti di massa potenziali indicati all’art. 10 c. 8 del Codice della Strada e i limiti dimensionali di cui all’art. 61 per la circolazione sulle strade individuate come percorribili nell’archivio stradale regionale non sono soggetti ad autorizzazione. Il pagamento dell’indennizzo d’usura è di durata e importo pari alla tassa auto regionale e non secondo le tabelle ANAS.
Non spetta a loro il ripristino ma a chi prende le tasse che tali mezzi pagano in più proprio per la loro stazza.
L'ambiente giustamente sollecita tante prese di posizione. si torna a parlare di dissalatore, lago del condotto, antenne del puntale.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/business.JPG[/IMGSX] - Sul dissalataore e sull'attenzione alla tutela della piana di Mola che a sentire tutti è la valle dell'eden si pone una domanda. se l'edificio del dissalatore è ancora di là da venire come dicono, che cosa è quello scheletro di cemento in fase di innalzamento, contornato da ponteggi dietro ad una baracca di legno per vendita prodotti agricoli? e poi tutti gli altri edifici, c'è la Brico, c'è un altro strano edificio non utilizzato, come sono nati? da se senza autorizzazioni comunali? e quelli in quanto privati andavano bene?
- Sul lago del Condotto è giusto chiedere chiarezza, al di là della giustezza del progetto, se qualcuno ha sbagliato il progetto o ha sbagliato la realizzazione va detto e l'errore deve essere fatto pagare; poi si potrebbe anche ragionare su tante indagini per piccole cose e tante assenze sulle evidenze, tanto che si finisce quasi sempre di sentire dire che in italia la giustizia si fa a orologeria;
- Sul puntale, che dire, la manutenzione è stata scarsa o nulla, l'area è fuori del parco che finisce subito a monte, molti l'hanno usata anche per discarica anche se il cantiere in origine è stato anche abbandonato. le imprese telefoniche forti di legislazione favorevole fanno il bello e cattivo tempo, tanto tutti siamo accaniti telefonisti e sopportiamo basta che il telefono funzioni, gli ambientalisti infine, non è una novità che guardino quello che interessa loro anche quando al limite dell'interesse privato;
E' così da tempo e da tempo chi ha cercato un ragionevole atteggiamento di governo è stato se non proprio sbeffeggiato, quanto meno contestato; quello che è insopportabile è che troppi invece di ragionare, informarsi o informare, formulino sentenze.
[COLOR=darkblue][SIZE=3] UNA SPORCA TERRAZZA SUL TIRRENO [/SIZE] [/COLOR]
Le antenne del Puntale che più di dieci anni fa, sarebbero dovute scomparire, o al limite essere spostate a monte per le quali si prometteva di ridurre l’impatto paesaggistico, nonostante fossero state “impreziosite” da un arredo ligneo ( crediamo a spese del Parco dell’arcipelago toscano che il grande cartello reclamizza ) , salì una protesta con tanto di politici e ambientalisti in prima fila a criticare l'allora reggenti per la loro assurda concessione, per trenta sporchi denari, alle compagnie telefoniche e per l’impatto ambientale che aveva creato in una delle piazzole panoramiche ferrajesi bellissima e inimitabile , dichiarazioni, urla e cortei , ogni amministrazione che si è alternata alla Biscotteria ne prometteva l’eliminazione ma ecco che oggi complice la cecità dei nostri amministratori , non solo rimangono resistendo stoicamente al tempo ed alle critiche di popolo e paese ma a vedere dalle immagini si rinnovano il look proponendo al turista un panorama di nuovi funghi contornati da legni divelti che non sappiamo se imputabili al vento oppure a sprovveduti imbecilli , il piazzale insomma è solo un colpo in un occhio con la sua sporcizia e degrado anche se probabilmente a lavori finiti una spazzata superficiale forse verrà effettuata .
Eppure da questa strada passano ripetutamente, ambientalisti, tecnici e dirigenti del Pnat (presidente compreso) Ente Parco che certamente non incolpiamo visto che questo piccolo triangolo non rientra nelle sue aree protette (sic), anche se lo disturba la progettata creazione a pochi metri di un parcheggio attrezzato stagionale al servizio dei turisti, ma lo vogliamo rammentare però per il suo vergognoso silenzio come del resto ripeto fanno . legambiente, ex sindaci e amministratori in carica che ieri insieme si stracciavano le vesti e riempivano le pagine dei media promettendo urbi et orbi fuoco e fiamme.... oggi però come le tre scimmiette nessuno parla, nessuno, vede , nessuno ascolta ma che ci volete fare , le società pagano fior di euro per occupare con i suoi simboli priapeschi quella che potrebbe e dovrebbe essere una meravigliosa terrazza sul mare, quindi è lecito e ragionevole supporre che probabilmente aveva ragione Vespasiano coniando la frase “pecunia non olet” nell’allora costruenda cloaca massima …
Se questi sono i segni di quella tanto sventolata rinascita, aspettiamoci il peggio ......
GENERAZIONE Z, ABITARE I SOCIAL TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ
Incontro dibattito del Prof. Francesco Pira con gli studenti delle superiori elbane promosso dal Lions Club I. d’Elba
L’ ultimo libro-ricerca del Prof. Francesco Pira, associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Messina: “Figli delle App, le nuove generazioni digital-popolari e social-dipendenti” (Franco Angeli Editore- Collana di sociologia), che fotografa il delicato momento educativo e la fragilità dei pre-adolescenti e degli adolescenti, è stato l’argomento conduttore di un meeting di Pira con i soci del Lions Club Isola d’Elba, tenutosi a Portoferraio nella sera di venerdì 12 novembre e che ha preceduto due successivi incontri con gli studenti elbani delle classi seconde dell’ITC Cerboni e delle terze dell’ISIS Foresi svoltisi nelle rispettive Aule Magne nella successiva mattina di sabato 13.
“È un momento di forte emergenza educativa – ha sottolineato il Presidente dei lions elbani Ciro Satto nel presentare al Club il relatore – e il nostro impegno è quello di mettere a disposizione dei nostri studenti un esperto che ha studiato le dinamiche legate all’uso non consapevole delle nuove tecnologie”.
Il Prof. Pira, anch’egli lion, membro del Lions Club di Agrigento Valle dei Templi e Officer Distrettuale, adattando il suo intervento ad una platea di genitori, ha messo in evidenza i risultati della sua ricerca svolta su 1858 ragazzi delle medie e delle superiori nel periodo del lockdown: l’aumento del 300% del cyber bullismo, l’atteggiamento da adolescenti adottato da molti adulti nell’uso dei social, i suicidi di ragazzi causati dalle sfide sul web, videogiochi violenti vietati ai minorenni che tutti possono utilizzare, ragazzini picchiati a sangue perché sconfitti in una web-sfida, ragazze diventate anoressiche per emulazione, la tendenza ad isolarsi credendo che la connessione sia relazione, e tanti altri casi simili che, secondo Pira, non si possono risolvere con l’emanazione di leggi, ma forse meglio con un accompagnamento psicologico dei cyberbulli e dei cyberbullizzati e prestando attenzione al silenzio dei ragazzi.
Degli studenti dei due istituti, incontrati in due successivi momenti, il Prof. è riuscito a catturare l’attenzione in maniera continua esponendo loro con linguaggio sereno ed amichevole le problematiche dei social, ma soprattutto ponendo loro domande e suscitandone l’intervento nella discussione, che, come il relatore stesso ha affermato, gli ha fornito ulteriori nuovi elementi per lo studio della materia.
E così i ragazzi si sono trovati coinvolti a discutere sui tre termini definiti da Pira parole chiave: vetrinizzazione, iperconnessione, polarizzazione, sui metodi e risultati delle indagini della Polizia Postale Italiana, una delle più efficienti al mondo, sul fatto che chi commette atti di bullismo è perseguibile alla pari di chi li divulga sui social, sul cutting (una sorta di istigazione all’autolesionismo), sulle possibili ripercussioni, al momento della ricerca di assunzione in aziende, di immagini o video postate anche da lungo tempo sul web.
Ultimo consiglio del Prof. Pira agli studenti, ai quali sia capitato navigando sui social qualcosa di inconsueto o di strano: parlarne con un adulto che abbia le qualità della comprensione e della competenza.
Asa e AIT non riescono a gestire l'ordinaria amministrazione figuriamoci progettazioni di tale complessità. E infatti ogni qual volta ci provano, prendono delle tronate esagerate, ma tant'e' a distanza di pochi anni da un'uscita scellerata come quella del condotto, ci riprovano col dissalatore. Oggi si sono organizzati meglio rispetto al 2011 e quindi può anche darsi che il danno all'ambiente lo facciano davvero. Certo se tutta l'elba facesse sentire la sua voce, sarebbe meglio anziché lasciare il Montagna da solo.
Montauti e Papi, confinanti con Capoliveri, potrebbero prendere posizione pubblica e combattere davvero insieme. È vero, sono contrari, ma un articolo sulla stampa sarebbe un bellissimo regalo di Natale.
LAGHETTO DEL CONDOTTO
di Luciano Campitelli
I responsabili della gestione idrica dell’Elba ( A.S.A. S.p.A.) avevano , hanno , ed avranno sempre il “dovere istituzionale” di provvedere anzitempo con piani operativi di breve-medio e lungo respiro per rendere l’Elba esente dalle emergenze idriche a cui invece è stata sottoposta negli ormai tanti anni di gestione con le conseguenze e ricadute negative sul piano sociale ed economico . Il verbo “Prevenire” è stato ignorato da A.S.A. preferendo una sconcertante navigazione a vista nella gestione del settore idrico elbano . Si è infatti proceduto nell’illogico tentativo di realizzare all’Elba prima l’ invaso del Condotto ed ora , alla luce del relativo fallimento , il dissalatore di Mola , entrambe progetti di illogicità perché privi di fondatezza tecnico-scientifica ed ambientale . Da tali considerazioni nasce il bisogno di sottoporre , con oggettive argomentazioni tecnico-scientifiche ed ambientali , ad analisi sia quanto attuato in Loc. Bucine di Portoferraio che il tentativo in essere di realizzare il dissalatore a Mola dal gestore idrico competente per l’Elba .
Previo progetto esecutivo del novembre 2011 , in data 06/12/2012 hanno avuto inizio a Portoferraio i lavori di un cosiddetto “adeguamento funzionale ad uso irriguo ed idropotabile del laghetto del Condotto” , lavori che venivano dati per finiti per il termine perentorio del 02/10/2013 . Committente del progetto era A.S.A S.p.A. e l’importo iniziale dei lavori era di euro 589.492,00. L’invaso veniva realizzato in una ex-cava di calcare in Loc. Condotto ormai dismessa da oltre un decennio dove non vi era , né vi è , alcuna valle fluviale di qualche significatività idrica né vi poteva essere sbarrato un fosso di una qualche portata , in quanto inesistente , con bacino imbrifero molto limitato dal punto di vista quantitativo di apporto idrico , con conformazione morfologica stretta a monte e molto larga a valle laddove avrebbe dovuta essere incassata la diga di sbarramento . Si era dunque in una situazione complessiva contrastante con i parametri di riferimento oggettivi universalmente riconosciuti che devono presiedere alla realizzazione di un qualunque anche modesto bacino idrico artificiale . Si era , e si è , in presenza di un’acclarata scarsezza della piovosità totale (area semiarida) con sfavorevole distribuzione delle precipitazioni nell’arco dell’anno con frequenti periodi estivi di assoluta siccità . In via preliminare , la selezione operata per la ricerca del luogo idoneo ad un invaso , ed anche per il dissalatore , porta ad escludere quelle soluzioni che presentino perplessità di fondo o evidenti carenze idrografico-idrologico-geotecniche ed ambientali . In definitiva esistevano oggettivi motivi di più che particolare attenzione che avrebbero dovuto essere rigorosamente valutati prima di dare il via all’invaso del Condotto . Gli ideatori di tale illogico progetto per l’oggettiva mancanza d’acqua piovana, anziché soprassedere alla progettazione e conseguente tentativo realizzativo , hanno pensato di realizzarlo comunque portandovi acqua dai pozzi pubblici degli Orti (cioè dalla Val di Cornia) imponendo al progetto di prevedere l’allaccio dell’invaso alla dorsale idrica elbana in entrata ed in uscita per portarvi prima acqua dagli Orti e poi in uscita per immetterla nella rete distributiva elbana . Attendiamo che A.S.A. ed A.I.T. si decidano a dare attuazione concreta alla sezione “Amministrazione Trasparente” in attuazione del Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33 e dicano perché si è voluto ad ogni costo far assurgere ad invaso collinare multifunzionale irriguo ed idropotabile quella cava del Condotto di Portoferraio e quanto è realmente costato il cosiddetto invaso collinare del Condotto .
Prof. Luciano Campitelli
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/asfalto.JPG[/IMGSX] Stamattina mi sono recato a Lacona e sono transitato per la strada di colle reciso, mentre la percorrevo mi è venuto a mente il post di qualche giorno fa di un ragazzo che lamentava danni all’auto e che avrebbe chiesto i danni al comune. Ora io non sono certo ne un elettore ne un grande estimatore di questa giunta, ma al tempo stesso chiedo una riflessione. La strada in oggetto si trova in quelle condizioni per il passaggio costante di camion e camioncini che vanno a caricare alla Cava , non solo la stessa produce calcestruzzo e asfalto che porta in giro con i propri mastodontici camion, allora è stato mai chiesto alla potentissima società cui sopra di ripristinare la strada visto che è la sua attività che causa danni al manto stradale? Per di più la stessa produce e asfalta le strade! Fatevi una domanda e datevi una risposta, buone buche
È quasi vergognoso il silenzio degli altri sindaci dell'elba a difesa di Capoliveri contro il dissalatore. E poi qualcuno vorrebbe il comune unico? Capoliveri è abituato a combattere da solo e lo fa contro tutto e tutti ma per tutti.
DIFENDIAMO LA NOSTRA SANITA’ PUBBLICA E CHI CI LAVORA.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/taglia.JPG[/IMGSX] Martedì 16 novembre alle ore 14,30 al De Laugier incontro pubblico con l’Assessore Regionale alla Salute per le criticità e le prospettive sanitarie Elbane.
NON POSSIAMO chiudere gli occhi davanti al rapido declino della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio (non è colpa del Covid). Le cause risalgono a scelte della Regione che ha scelto deliberatamente di tagliare e risparmiare sulla sanità e sul sociale a danno dei cittadini delle zone insulari, montane e disagiate che sempre più spesso sono obbligati a rivolgersi alla sanità privata trovandosi nella situazione di pagare due volte sia con le tasse, sia con i propri risparmi i servizi e le cure che devono essere gratuite e di qualità come dice la nostra Costituzione. C’è anche una quota non indifferente della popolazione Elbana che rinuncia, per problemi economici, alla cura e alla prevenzione.I soldi per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini e per garantire i diritti dei lavoratori della sanità per il loro giusto riconoscimento economico, per garantire gli aggiornamenti, per garantire le loro incolumità e salute nell’esercizio delle loro funzioni, ci sono
All’Assessore Regionale alla Salute dobbiamo dire chiaramente: Basta tagli e stop a quelle scelte politiche che hanno quasi prodotto lo sfacelo della Sanità Elbana. Basta tagli ai servizi; ai posti letto che stranamente in questi anni sono spariti senza che la struttura edilizia si sia ristretta; basta all’esternalizzazione dei servizi essenziali; No ai tagli delle ambulanze medicalizzate; alla mancata programmazione delle assunzioni; alla mancata attivazione della sanità del territorio dove si sarebbe dovuta praticare, invece, la prevenzione e l’assistenza sanitaria di base.
ELBANI, è l’ultimo incontro dei tanti per capire se il nostro ospedale deve rimanere tale o ridursi a un poliambulatorio. DOBBIAMO fermarli perché sono conquiste ottenute con le lotte e le manifestazioni del 2011 e 2012. Se la venuta all’Elba dell’Assessore Regionale non dovesse produrre quel minimo diritto di avere un ospedale funzionale ed efficiente come ci assegna l’art. 32 della Costituzione, scenderemo su tutte le piazze Elbane per convincere i Sindaci ad abbandonare la fascia tricolore indossata per volere dei cittadini ora discriminati nel diritto della loro salute, prevenzione e cura.
VI ASPETTIAMO martedì 16 alle ore 14,30 al teatro De Laugier. (con green pass e mascherina)
Comitato Elba Salute.
Francesco Semeraro)
RIPARLIAMO DI DISABILI E DI DIRITTI E ATTENZIONI NEGATE
A parte l’art.188 del codice della strada ,a parte che questa indaffarata amministrazione non ha provveduto a riposizionare il palo che in Via Pilade del Buono indica lo spazio riservato ai disabili, esprimiamo una nota di biasimo verso chi approfitta dei posti riservati per propria comodità e addirittura ( come successo nel caso segnalatoci , contestando e facendo , si dice, ritirare la sanzione comminata dai V.U con la motivazione che le strisce gialle ci sono e si vedono a malapena ed il paolo indicatore è assente e quindi …non pago e ce la rimetto quando mi pare….
Questo come ci hanno scritto succede in Via Pilade del Buono vicino alle scuole , un disagio fatto presente più volte ma mai tutelato da chi di dovere anche se la dicitura dell’art. 188 che così recita: Per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio di persone invalide gli enti responsabili della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture nonchè la segnaletica necessaria per consentire ed agevolare la mobilità secondo quanto stabilito dalla legge.
Cari amministartori sbadati e indaffarati , nonostante le novità riguardanti le multe che Voi dovrete infliggere senza se e senza ma ai contravventori che abusivamente occupano i posti riservati ai disabili senza averne diritto: multe che sono state raddoppiate, passando dalla fascia 84-335 euro a quella 168-672 euro. E ancora più dura sarà la decurtazione dei punti dalla patente, passando da 2 a 6.
Con amarezza ma non sorprendendoci più di tanto notiamo che quello che veramente manca a compimento e applicazione della legge che tutela i disabili, sono i vostri controlli e la vostra attenzione verso una categoria troppe volte dimenticata per ignavia congenita degli organi preposti.
PS
E non ci stancheremo certo di ricordarvi cari amministratori la situazione cento volte denunciata di Via Manganaro dove il palo con l’indicazione c’è e proprio da un paio di mesi lo avete rialzato mettendo in sicurezza il marciapiedi …….ma avete fatto orecchi da mercante sulla segnaletica orizzontale a norma lasciandola , (colpevole la passata amministrazione) occupata addirittura dalle strisce pedonali….
Il Comune di Portoferraio affida direttamente un impianto pubblico ad una ASD, senza passare da un bando o quantomeno da una manifestazione di interesse.
Quindi immagino che prossimamente affideranno anche gli altri impianti direttamente alle ASD di volley, basket, etc?
CODICE GIALLO SULL’ARCIPELAGO
- Temporali forti in arrivo in Toscana.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/allerta.JPG[/IMGSX]
In base al bollettino emesso dalla sala operativa della Protezione civile regionale, il codice giallo è scattato da ieri alle 18 alla mezzanotte di oggi, sabato 13 novembre , l'allerta interesserà in particolare l'Arcipelago Toscano, la costa, la Lunigiana, la Valle del Serchio. Le precipitazioni, si spiega dalla Regione, cominceranno già nel corso della mattinata di oggi nella zona costiera, per poi estendersi nelle zone più interne, e assumere carattere temporalesco. Temporali attesi anche nelle zone nord occidentali della regione, con possibili colpi di vento e grandinate.
ADDÌ 12 NOVEMBRE ANNO DOMINI 2021: DE PROFUNDIS PER IL CANILE COMPRENSORIALE (A VOI LA SCELTA DELLA PUNTEGGIATURA…)
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/canile.JPG[/IMGSX] Ricorre oggi il primo anniversario della revoca da parte della Fondazione Bastet del finanziamento per la realizzazione del canile e gattile comprensoriale con annessa clinica veterinaria H24. Infatti, proprio il 12 novembre 2020 il legale della Fondazione comunicava al Comune di Capoliveri la volontà della propria assistita di ritirare la proposta di finanziamento per 600.000 euro.Vogliamo ricordare e commemorare questa data come emblematica del totale disinteresse delle amministrazioni comunali elbane che, dopo un iter burocratico elefantiaco, avviato nel lontano 2016 con la decisione della conferenza dei sindaci di costituire la gestione associata del canile comprensoriale, ha portato alla perdita del finanziamento privato, alla quale, a nostro parere, ha contribuito anche il lavoro sotterraneo di soggetti con interessi occulti e divergenti. Ancora oggi non abbiamo alcuna struttura degna di essere considerata un canile, neppure sanitario, ancora oggi se un animale si sente male di notte o nei festivi manca qualsiasi certezza che possa trovare assistenza veterinaria sull’Elba, ancora oggi, dal mese di marzo 2021, siamo in attesa di sapere se la Regione Toscana sarà disponibile a coprire almeno una parte dei 600.000 euro mancanti.
Nel frattempo, il Comune di Capoliveri, che riveste il ruolo di Capofila della Gestione associata per la realizzazione del Canile/Gattile comprensoriale e pronto soccorso veterinario H24, ha stipu-lato con ENPA Isola d’Elba una Convenzione per la gestione degli animali vaganti per il triennio 2021-2023, per cui evidentemente dovremo attendere e penare ancora per lungo tempo prima di vedere realizzato il progetto comprensoriale.
A partire da giugno 2020, la maggioranza dei Comuni elbani ha stipulato Convenzioni per la tutela degli animali del proprio territorio con ENPA Isola d’Elba: Marciana (1000 euro annui), Rio (10.000 euro annui), Campo nell’Elba (max 6000 euro fino a giugno 2022) e, da ultimo, Capoliveri per 12.950 euro all’anno. Se è apprezzabile la presa di coscienza sul tema e la maggiore sensibilità, non è invece condivisibile il metodo scelto, privo di pubblicità, confronto e trasparenza. Si tratta di importi in alcuni casi rilevanti, almeno se rapportati alle somme spese o erogate a titolo di contributo negli anni precedenti per le medesime finalità e tali Convenzioni sono state stipulate tutte tramite affidamento diretto, senza alcun coinvolgimento o interpello delle altre Associazioni presenti sul territorio, sulla base di proposte acquisiti esclusivamente dall’ENPA. Inoltre, in alcune di queste Convenzioni si prevede l’erogazione delle somme senza neppure una rendicontazione dell’attività svolta o, addirittura, a prescindere dalla dimostrazione delle spese effettivamente sostenute sul territorio.
La mancanza di trasparenza è arrivata, in alcuni casi, all’ostruzionismo di fronte alle nostre richieste di accesso civico generalizzato. Il Comune di Capoliveri, in merito alla richiesta di copia del “preventivo” ENPA richiamato nella delibera di approvazione della Convenzione, ha ritenuto opportuno dapprima applicare la procedura per la tutela della privacy, costringendoci successivamente, a causa del mancato riscontro alla nostra richiesta, a fare ulteriore istanza al Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza; mentre Campo ci ha inviato soltanto la Delibera del Consiglio comunale, dicendo di fare ulteriore richiesta alla Polizia Municipale con la specifica degli atti di interesse; chissà, forse non era chiaro cosa si intendesse per “ogni atto ad essa relativo, presupposto e/o conseguente (es. corrispondenza, relazioni, liquidazioni)”?
Nelle sopra citate Convenzioni si prevede il trasferimento dei cani vaganti a canili del continente e per tale servizio, comunque, i Comuni dovranno sobbarcarsi ulteriori costi di mantenimento presso le strutture in questione. Tale soluzione rappresenta un mero palliativo e resta legittima solo se praticata “in via temporanea” come stabilisce la normativa, anche se noi stiamo andando avanti da anni con questo metodo e sarebbe forse il caso di farla finita.
Questa soluzione non risolve, in ogni caso, la mancanza di una clinica veterinaria H24 sull’Isola, mentre con la realizzazione del canile sarebbe garantita la presenza di una struttura veterinaria in grado di fornire un intervento nelle situazioni di urgenza che purtroppo continuano a verificarsi per animali di residenti e turisti. Ad oggi, tra l’altro, è sotto gli occhi di tutti il fallimento dell’ennesimo tentativo di attivare un servizio di reperibilità.
A chi giova dunque questa situazione? Sicuramente non agli animali, ma nulla è cambiato rispetto ad un anno fa e il silenzio assordante dei nostri Comuni è la triste conferma che il vento non è cambiato affatto.
Animal Project Onlus