Orsini - Associazioni di categoria - fate ride!!!!
Avete fatto il teatrino delle dimissioni - quindi i comunicati di difessa (di Orsini e non delle ditte che rappresentate) e per finire ......... ritiro delle dimissioni ...FATE RIDE!!!!
113586 messaggi.
Buongiorno sig.Fabrizio,
mi chiamo Michele Ragazzoni,cuoco professionista di 34 anni con 12 di esperienza nel settore della ristorazione.
Lei si chiederà perchè scrivo a Lei,scrivo perchè vorrei propormi come cuoco(vedi cv&foto) per qualche struttura alberghiera o ristorativa Elbana, ed essendo che CAMMINANDO.ORG è molto seguito dagli Elbani,mi chiedevo se avessi potuto approfittare pe propormi agli elbani del settore ristorazione.
Per qualsiasi informazione mi puo' scrivere,oppure mi trova su FB Michele Ragazzoni.
Oppure Cell 3297916164.
Grazie per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
Michele Ragazzoni
[SIZE=4][COLOR=darkblue]ISTITUZIONE, DEL COMUNE UNICO DELL'ISOLA D'ELBA. FERMA CONTRARIETA' [/COLOR] [/SIZE]
RILEVATE
- le carenze di disciplina descrittiva, espositiva e di contenuti sostanziali oltreché l’incerta interpretazione degli articolati e la dubbia legittimità ed, altresì, l'insuperabile assenza di una necessaria ed adeguata relazione di accompagnamento che anche dal punto di vista tecnico rappresenti i presupposti, le pianificazioni, le risultanze di studi ed analisi, le modalità e le forme di sviluppo delle attività, gli scopi perseguiti con una indicazione dei modi e dei tempi di conseguimento ed ogni altro aspetto volto a porre, allora, il cittadino firmatario della proposta di referendum nella piena consapevolezza dell'importante trasformazione istituzionale con cui si stava confrontando, fondamentale anche per un’esatta cognizione per l'espressione di un valido voto referendario;
RIBADITE
le perplessità e le ragioni esternate anche in sede di dibattito dai Consiglieri Comunali, quali il discutibile sviluppo che ha assunto la raccolta firme, inizialmente riconosciuta come attività volta all'indizione di un referendum, e NON nell'intento di sostenere una raccolta di firme a sostegno di una Proposta di Legge ad iniziativa popolare che, al contrario, volesse portare all'istituzione del Comune Unico dell'Elba che sarà approvata dalla Regione, secondo il solo giudizio discrezionale del Consiglio Regionale, prima fra l’altro di una propria diretta rappresentanza;
EVIDENZIATO
- che si tratta di una consultazione referendaria senza quorum di di elettori, indetta dalla Regione, che oltretutto appare estranea alla normativa di cui alla L.R. 8 ottobre 2010, n. 51 che reca le disposizioni sull'istituto dell’ iniziativa popolare ed, anzi, addirittura esclusa dalla disciplina dei referendum per disposizioni della stessa Regione impressa all'art.59, comma 3 della Legge regionale 23/1112007 n.62;
- che una riforma istituzionale di così vasta portata non sia nemmeno proponibile in assenza di un quorum qualificato dai votanti che rispecchi almeno la metà, se non i due terzi, dei cittadini elbani;
CONSIDERATO
- che l'Isola d'Elba forma un territorio unitario ancorché storicamente ripartito in vari versanti di origine e tradizioni diverse, rivestendo nella sua insularità le comuni origini etrusche, delle. miniere e dei forni per l’estrazione e la fusione dei metalli, della tradizione medicea e successivamente e napoleonica;
- che la Costituzione della Repubblica Italiana prevede il più ampio decentramento amministrativo;
- che il tessuto socio-economico storico necessita, per lo sviluppo, una normativa che, tenuto conto della specificità della nostra realtà, assicuri alla nostra comunità il mantenimento e potenziamento dei servizi essenziali, l’istituzione di agevolazioni fiscali e la previsione di contributi economici certi tali risolvere i problemi derivanti dalla natura del territorio stesso;
tutto quanto sopra indicato
ESPRIME
fa più ferma contrarietà al Progetto di Istituzione del Comune Unico dell’Elba promosso dalla Legge di iniziativa popolare
[COLOR=darkblue]Gente Comune
Pdl
Aecipelago libero [/COLOR]
E fu così che l’ultimo dei “trombati” perse il primato ….ma si consolò esibendo a tutti la pelle dell’orso, come dire ….ad ognuno la sua meritata mercede! :p
Alle Associazioni di categoria...
Mi dispiace contraddirvi, ma chi non ha argomenti - di diritto intendo - siete proprio voi.. Credo che i promotori del Comitato per il No non solo abbiano dimostrato, norme alla mano, l'assoluta infondatezza di quelli che sono i vostri cavalli di battaglia ma addirittura tutta la costruzione normativa complessivamente considerata.. Non si può imporre un cambiamento di queste dimensione abbandonandosi a mere ragioni di opportunità, o al solo pragmatismo.. come piace a molti di voi.. ricordo bene le Parole di Mister Locman in una delle apparizioni pubbliche del Comitato del Si... La civiltà di una società si misura anche e soprattutto nella capacità di assicurare e di far rispettare le norme di legge.. Viviamo in uno Stato di Diritto dove i principi fondamentali costituzionalmente garantiti costituitiscono l'architettura portante.. Non viviamo in uno Stato governato dall'arbitrio di pochi..
p.s. immagino che la vostra posizione sia condivisa dagli associati!? Ma no che stupido.. stavo sognando ad occhi apert.. come faccio a dimenticare che qualche giorno fa, proprio su questo blog alcuni di loro si sono scagliati contro le rispettive associazioni perchè nessuno li ha interpellati in merito...
Ormai, grazie al prof. Mario Monti, al Ministri degli esteri e a qualcun altro, l'identificazione Italia- Paese "pulcinella" è definitivamente consacrata.
La figuraccia internazionale che abbiamo fatto in merito al non- rientro dei marò in India, è ormai agli atti, da tutto il mondo conosciuta e valutata.
Il Ministro degli Esteri ha ritenuto , pochi giorni fa, di dire: i due marò non rientreranno in India per questo, quello e quell' altro giustissimo motivo( tra l'altro, il continuo rinvio da parte dei tribunali , delle decisioni per i motivi più disparati) ed ora si rimangia tutto. Che vergogna! L' Italia ha fatto la figura di un paese cialtrone, ed ha perso ogni credibilità internazionale.
Stupisce che decisioni di questa natura con effetti così devastanti siano prese non dal Parlamento tutto insieme, ma così , alla spicciolata, soltanto da un Ministro, in accordo certo con Presidente del Consiglio che avrà anche studiato molto, ma non ha chiaro cosa sia il concetto di dignità.
[COLOR=darkblue]Da Confesercenti [/COLOR]
Ci sembra che la mancanza di argomenti del comitato per il no al comune unico abbia inevitabilmente spostato il focus della discussione sulle parole anziché sui concetti fondamentali.
L'opposizione non sapendo argomentare, non sapendo cosa ribattere ad ogni approfondimento che il comitato ha prodotto per ogni tematica, si arrampica dove può, anche sugli specchi, e lo stridore prodotto fa più chiasso dei buoni discorsi tesi a favorire uno sviluppo dell'Elba.
Le categorie economiche, compatte e convinte dell'iniziativa intrapresa, vogliono il bene e lo sviluppo dell'isola e rinunciano a strumentalizzazioni politiche che ne hanno ingessato la crescita fino ad oggi.
Ora stiamo assistendo sui giornali locali ad una discussione sterile che ha il solo fine quello di dividere gli schieramenti, confondere la gente, e produrre come risultato il niente. Lo stesso niente che spesso viene prodotto dalle politiche contrapposte degli otto comuni verso le istituzioni superiori.
Lo stesso niente che ogni volta che otto sindaci vanno in Regione con otto voci, con otto stridii diversi, fa si che il nulla di fatto sia il risultato portato a casa.
Le categorie economiche si tirano fuori da questo meccanismo, perché guardiano ai fatti e non alle parole, tutti i giorni. Vedono che i piccoli comuni sono ingessati dal patto di stabilità, che congela di fatto gli investimenti, e li ingesserebbe anche se questi fossero tre all'Elba.
Le Associazioni di categoria lavorano e si impegnano affinché siano le aziende locali a crescere ed occuparsi dei lavori pubblici, con la qualità e la professionalità che le contraddistingue ed il Comune unico va proprio in questa direzione. Le associazioni devono essere per le ditte elbane un riferimento per capire cosa succederà in futuro e un aiuto nella eventuale riconversione.
Questo è il fare delle associazioni di categoria. Noi elbani vogliamo pagare la spazzatura quanto coloro che abitano in continente, non n volte di più. Siamo già penalizzati in tante cose vivendo all'Elba. Dobbiamo prendere il traghetto per muoverci ogni volta, anche solo per fare una visita specialistica che sull'isola giocoforza non possiamo fare, e siamo già penalizzati così. Evitiamo di auto-penalizzarci anche per tutto il resto, evitiamo di farci strumentalizzare ulteriormente e puntiamo dritti verso l'unica grande opportunità di sviluppo che abbiamo e che possiamo decidere noi stessi, con un SI convinto che cambi davvero le sorti della nostra amata isola.
[COLOR=darkblue]Franco De Simone per Confesercenti Portoferraio [/COLOR]
Che ne dite la diamo una bella sistemata a Portoferraio in previsione della Pasqua?
tipo leva' motorini / biciclette abbandonate ,vasi rotti ,e munnezza varia in giro per il paese ??? 😎
A proposito del Progetto Esaom, qualcuno sa quando potrebbero dovrebbero vorrebbero far partire i lavori, e quando pensano che potrebbero essere finiti?? e qualcuno sa quando dovrebbe concludersi i lavori dell ex deposito dei pullman in fondo all'ospedale??
Gabriele Orsini si dimette...........speriamo che non faccia come il Sindaco di Portoferraio.
Dimissioni purificatrici, immergersi nel fiume Letè per un futuro ritorno candido come neve e magari comm.......
IMU Il gettito dell'Imu sui fabbricati produttivi di categoria D passa tutto allo Stato. L'aliquota sarà per lo 0,76% senza possibilità di sconti, ma i Comuni potranno aumentarla fino all'1,06%
4,9 miliardi È il valore dell'Imu sui fabbricati produttivi con l'aliquota dello 0,76%
TARES Addio a Tarsu e Tia: dal 1° luglio è previsto il passaggio al nuovo regime della Tares. Il prelievo sarà redistribuito tra i contribuenti, ma aumenterà nel complesso di oltre un miliardo
+28,6% L'aumento rispetto alle entrate garantite da Tarsu e Tia nel 2012
IVA L'aliquota ordinaria Iva salirà dal 21% al 22% a partire dal 1° luglio: l'aumento riguarderà beni di largo consumo come abbigliamento, elettrodomestici e servizi
2,1 miliardi La stima di incasso per l'Erario dovrà fare i conti con il calo dei consumi
Il Sole 24 Ore - leggi su [URL]http://24o.it/7UZH6[/URL]
Da Il tirreno di oggi 23 marzo 2013
LE REAZIONI
Barbetti duro: « Orsini Ha sbagliato»
PORTOFERRAIO «Una frase sbagliata non può essere la causa di una scelta come questa». È il sindaco di Portoferraio, Roberto Peria, a dispiacersi per il passo indietro di Gabriele Orsini.
Diversa la posizione del sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti, anche lui a favore del Comune unico. «Le esternazioni di Orsini sono state un grave errore, perché fatte contro l’Elba e tutti gli elbani – commenta Barbetti – tanti dei suoi interventi non sono condivisibili. Purtroppo si è perso di vista l’obiettivo e i veri vantaggi del Comune unico, che consistono principalmente nella semplificazione amministrativa, fondamentale per far cambiare passo all’isola. Non credo che c’entrino nulla le dimensioni delle nostre imprese». Barbetti non risparmia poi una stoccata al centrosinistra, da sempre favorevole al Comune unico. «L’impressione è che la sinistra sul Comune unico abbia mollato. Il motivo? Credo che sia un ragionamento elettorale. Hanno capito che difficilmente avrebbero i numeri per governare il Comune unico e, quindi, c’è stato un arretramento».
[SIZE=4][COLOR=darkred]Comune unico, colpo di scena: Orsini rimette il suo incarico [/COLOR] [/SIZE]
Il coordinatore decide di farsi da parte per le forti polemiche dopo le ultime dichiarazioni sul sistema delle imprese elbane
A solo un mese dal referendum sul Comune unico, dopo polemiche infuocate.
Gabriele Orsini, portavoce e coordinatore del comitato per il sì al Comune unico, fin dall'inizio volto del comitato promotore, ha scelto la via delle dimissioni .
Probabilmente oltre alle maniere poco ortodosse di dialogare con chi si poneva contro al C.U , le ultime gocce che hanno fatto traboccare il vaso sono state le polemiche nate dopo le arroganti dichiarazioni di Orsini, relative alla struttura dell'economia elbane e, in particolare, al ruolo delle imprese lo ha indotto saggiamente ad una opportuna ritirata.
Si invita tutta la cittadinanza a partecipare alla giornata della
“PULIZIA DELLA SPIAGGIA DI PROCCHIO”
DOMENICA 24 MARZO 2013 Ore 9.00 - P.ZZA DEL MARE PROCCHIO
A fine evento sarà offerto panino con salsiccia.
Le dichiarazioni del Bergellini - confesercenti - e della confcommercio - Sig.ra Rosso - sono ridicole. Autonomamente hanno deciso un percorso che porterà alla morte i lori iscritti e non vogliono ammetterlo. Ma voi del Comitato del NO perché non chiamate ad uno ad uno gli iscritti e fate una bella riunione - prima con quelli della Confesercenti, poi con gli iscritti della Confcommercio e poi con quelli della CNA - e gli illustrate serenamente le contrarietà al Comune unico. Vi garantisco che è necessario perché parlando con tanti imprenditore come me sono contrari e non hanno dato mai il loro assenso all'iniziativa.
Hai ragione, meglio fare i contadini che di conto, quanto meno, nonostante la fatica, si vive all'aria aperta...
La maestra Lucietta ti avrà sicuramente parlato del fatto che con le medie si rischia di fare la figura del pollo del Trilussa...
Due considerazioni sull'utilizzo della spesa media procapite.
1 Il costo per i segretari comunali, i dirigenti ed i lavoratori delle categorie più elevati che dovrebbero venir meno hanno un impatto superiore a livello di costi dei singoli comuni. Ergo la differenza tra il costo medio pre e post C.U. lo devi fare rispetto alla media per comune post eliminazione dei costi legati al venir meno delle persone...
2 trovo strumentale parlare di incremento medio per famiglia per i portoferraiesi....secondo te le tasse sono funzione diretta del costo dei dipendenti? e i trasferimenti, e gli utili dalle partecipate, e tutte le altre voci dei bilanci dove le mettiamo???
[SIZE=4][COLOR=darkblue]COMUNE UNICO: serve un confronto civile e partecipato. [/COLOR] [/SIZE]
Tra un mese circa, gli elbani sono chiamati ad esprimersi sulla fusione degli otto comuni in uno solo: il Comune dell’Isola d’Elba. Un orientamento in questo senso è vivamente auspicabile, in quanto consentirà di superare l’attuale frammentazione e debolezza amministrativa del nostro territorio, accelerando i processi di sviluppo.
Regolamenti urbanistici, piani strutturali, del commercio, delle spiagge, servizi di raccolta rifiuti, gestione del territorio e, non ultima, la promozione turistica con l’impiego della tassa di sbarco, hanno bisogno di viaggiare su un unico binario, sotto una guida competente ed efficace sia dal punto di vista politico che dirigenziale. Tutto ciò salvaguardando le municipalità, il cui mantenimento assicura una presenza più capillare dell’ente locale su tutta l’isola.
Nell’epoca di internet e della globalizzazione, francamente appare ormai anacronistico voler proseguire con lo stesso assetto territoriale di fine Ottocento: è superato dai tempi e, seguendo le logiche darwiniane, è opportuno assecondarne l’evoluzione.
Detto questo, riteniamo che le imprese elbane da noi orgogliosamente rappresentate non siano affatto “dittarelle use ad amichevoli trattative con gli otto comunelli, per garantirsi pane e salame”, ma che operino quotidianamente con sacrificio e con dignità per sopravvivere in un momento di fortissima difficoltà economica.
Parimenti, non ci risulta che le nostre amministrazioni comunali si lascino andare a misure protezionistiche, o facciano favoritismi di sorta verso le imprese locali: forse avverrà altrove, ma non certo qui da noi.
Probabilmente il dr. Orsini si è lasciato prendere un po’ dall’enfasi, e gli sono scappate a nostro avviso delle espressioni piuttosto infelici, che non rispecchiano la realtà. Ciò non può tuttavia spostare il focus, sul quale gli elbani tutti sono chiamati a pronunciarsi. Questo è il momento del confronto civile, dell’approfondimento e della partecipazione attiva della cittadinanza, nella consapevolezza che è in ballo il nostro futuro e che si tratta di una scelta di cambiamento epocale.
[SIZE=5][COLOR=orangered]Earth Hour 2013. [/COLOR] [/SIZE]
Il Comune di Marciana Marina aderisce ad ’“Earth Hour”, il più grande evento globale organizzato dal WWF per il clima che, prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.
Dopo la prima edizione 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la ‘ola’ di buio si è diffusa in ogni angolo del pianeta e nel 2011 è letteralmente esplosa. Complice il tam-tam su web e social media, sono state coinvolte quasi quasi 2 miliardi di persone, 5200 città, centinaia di imprese ed organizzazioni in 135 nazioni e monumenti simbolo come Piazza Navona, il Colosseo, il Duomo di Milano, ma anche la Tour Eiffel, il Cristo Redentore di Rio, il Castello di Edimburgo, la ruota panoramica di Londra (London Eye), il Ponte sul Bosforo, le Kuwait Towers, le Cascate Victoria ed il grattacielo più alto di Pechino.
Questa iniziativa rappresenta un’occasione importante la lotta ai cambiamenti climatici e, nel contempo, unirsi a tante Amministrazioni in tutto il mondo, lanciando un segnale ai Governi ed alle forze politiche nazionali che non hanno ancora impostato, né realizzato un’efficace azione di contrasto.
Per quanto riguarda Marciana Marina, si prevede lo spegnimento dell’illuminazione pubblica del lungomare, dei giardini pubblici e della Torre dalle ore 20:30 alle ore 21:30 del 23 marzo 2013.
L’Amministrazione invita tutta la popolazione a sostenere l’iniziativa.
Il 23 marzo alle 20.30 il mondo si spegne per un'ora: monumenti, case, uffici, città resteranno al buio per testimoniare l'impegno di cittadini, governi e organizzazioni nella lotta al cambiamento
climatico e per uno stile di vita sostenibile.
L'Ora della Terra è il movimento globale WWF nato per dimostrare che l'impegno e la passione di ognuno di noi può ispirare chi ci circonda e far nascere un grande cambiamento nel mondo.
È molto di più di un’azione simbolica, è un gesto continuo che porta ad azioni reali, grandi e piccole, che stanno cambiando il Pianeta sul quale viviamo.
Alla sua sesta edizione, nel 2012 , le città coinvolte sono state più di 7000 in 152 paesi del mondo oltre 2 miliardi di partecipanti 154 imprese coinvolte piu’ di 4.64 milioni di visualizzazioni sul canale [URL]www.youtube/earthhour[/URL] .
In Italia hanno partecipato 400 città.
Dalle 20:30 alle 21:30 si sono spenti luoghi simbolo, tra cui la facciata e la Cupola della Basilica di S. Pietro, il Teatro Alla Scala di Milano, piazza S. Marco a Venezia, la Torre di Pisa, Duomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana a Torino, i Sassi di Matera, l’Acquario di Genova e molto altro. Oltre 100 gli eventi di piazza!
