[COLOR=darkblue]โDi mille voci al sonito, mista la mia non hoโ [/COLOR]
1. Modificando il celebre verso di Manzoni, desidero iniziare il mio intervento sul Comune Unico. Ne ho lette e sentite tante in questi giorni, dai contrari al Comune Unico, vale a dire dai fautori del โNOโ, che vorrei portare il mio contributo al โSIโ.
Faccio fatica a ricordare tutti gli argomenti portati avanti dai contrari al CU.
Mi sembra che uno degli appelli piรน accorati sia quello al campanilismo, alla difesa dei valori e delle tradizioni di ciascun paese. A costoro vorrei ricordare che l'Elba ha una storia comune, e una comune economia. La ricchezza del sottosuolo "Insula inexhaustis Chalybum generosa metallis"2,
e la strategica posizione geografica, ha fatto si che le maggiori civiltร , etruschi, romani, Le Repubbliche marinare, Pisa e Genova, volgessero lo sguardo ad essa, instaurandovi le proprie dominazioni. Sull'Elba tutta, e non Rio, Longone, Capoliveri, Marciana o Portoferraio. Lo sfruttamento del sottosuolo ha poi portato lavoro a tutti gli Elbani, e non solo a quelli del versante minerario. Se gli uomini di Rio, di Capoliveri, di Longone, erano impegnati come minatori, negli Altiforni di Portoferraio, trovarono lavoro anche molti abitanti del versante marcianese. L'agricoltura รจ comune a tutti i paesi dell'Elba, cosรฌ come in tutti i paesi, in alcuni prima, in altri dopo, si รจ sviluppata l'economia turistica. Perchรฉ l'Elba รจ bella tutta, i panorami sono ovunque stupendi, il mare che ci circonda รจ di cristallo, da qualsiasi parte si guardi, i profumi e l'aria che respiriamo sono gli stessi per tutta l'Isola.
Qualcuno poi, รจ giร mi pare di vederlo, con le lacrime che cadevano copiose e bagnavano l'inchiostro sulla pagina, ha detto che avrebbe votato per il NO per rispettare quei padri capoliveresi che si erano spaccati la schiena in miniera per mandare i loro figli a studiare fuori e a laurearsi, in modo da assicurare loro un destino migliore. Ma perchรฉ, i portoferraiesi, i riesi, i marcianesi e gli altri, per far laureare i figli hanno avuto un apposito panierino? I sacrifici sono e sono stati, anche in questo caso, comuni a tutti gli elbani.
Lo scorso anno, in occasione dei 150 anni dell'Unitร d'Italia, ho avuto modo di studiare il fenomeno risorgimentale all'Elba. Ebbene, questi oppositori al CU mi sembrano come coloro che si opponevano all'Unitร Italiana per difendere i pochi e ridicoli privilegi concessi loro dal Granduca di Toscana. Altro piccolo particolare: da circa 50 anni, nelle carte d'identitร degli elbani nel luogo di nascita รจ scritto โPortoferraioโ, per tutti, indistintamente, Campesi, Marcianesi, Riesi, Longonesi, Capoliveresi.
Altri, con i piedi piรน per terra hanno posto l'accento sui minori finanziamenti che deriverebbero al Comune Unico rispetto agli altri Comuni. Non riesco a capire il perchรฉ, perchรฉ le argomentazioni addotte non mi sembrano sufficienti, riesco invece a vedere i notevoli risparmi che ne potrebbero derivare, non togliendo il lavoro alle persone, ma razionalizzando invece le competenze delle forze a disposizione. Penso a un solo Segretario Comunale, ad un solo responsabile dei vari servizi, e vedo risparmi di svariate decine di migliaia di euro annui. Vedo anche una migliore gestione del territorio, con una politica unitaria tesa alla tutela e a una piรน appropriata fruizione di esso.
Penso anche a un polo scolastico Unitario, a una Sanitร migliore, possibili entrambi con lo sforzo congiunto di tutti.
Resta il nodo piรน difficile a sciogliere, quello dell'ubicazione, che dovrร essere centrale, per una maggiore comoditร per tutti. E quindi Portoferraio, che a qualcuno resterร anche indigesto, ma che, e qui mi rivolgo ai conservatori dei valori e delle tradizioni, storicamente รจ sempre stato il capoluogo dell'isola d'Elba. E' vero che 30.000 siamo e 30.000 resteremo, ma uniti, avremo una forza maggiore, se non altro per la consapevolezza di non essere divisi ma uniti e solidali gli uni con gli altri. E allora Elbani, con una sola voce rispondiamo SI!
1) Manzoni: Cinque Maggio
2) 2 Virgilio: Eneide.