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[SIZE=4][COLOR=darkblue]GLI ELBANI I "FORESTI" E LE FAVE BISESTILI [/COLOR] [/SIZE] Caro Dante, vorrei anch’io rispondere a quell’anonimo che ci accusa di parlare di specificità locali e che per lui sono le inefficienti presenti all’Elba. Ho riletto quello che hai scritto te e quello che ho scritto io non ho trovato nulla sulle specificità elbane . Comunque ad un certo punto questo amico scrive: . .” . specificità ed inefficienze sono due cose nettamente distinte, il guaio dell'elba è che le specificità coincidono con le inefficienze , chiaro ora ?. per quanto riguarda i fiorentini ed i pratesi , i primi sono signori con la puzzetta al naso i secondi solo stracciai Allora vediamo … non puoi dire che le specificità e le inefficienze sono due cose nettamente distinte e poi dire che all’Elba coincidono. se sono due cose nettamente separate non coincidono mai, neanche all’Elba. In due sole righe affermi quelcosa e lo neghi. Su questo non ci sono dubbi. Però sii capisce cosa volevi dire: Vediamo detto in parole povere : Gli elbani hanno delle specificità, che sono impastate con loro natura, dalle quali non potrebbero liberarsi neanche curandosi perché non si tratta di malattie, ma di tare. Queste tare provocano le inefficiente che tutti abbiamo sotto gli occhi. Quindi, deduco: il modo di essere degli elbani, diciamo pure la razza elbana è la causa di tutte le inefficienze che vediamo all’Elba.Ed è la causa della loro arretratezza culturale o della loro inciviltà, come dici tu. Come si vede, an’affermazione razzista, anzi Nazista. Ma, adesso però , non ti montare la testa perché non sei stato il primo. Prima i te lo ha detto il giudice Pennisi di Livorno, Quello che mandò in galera alcuni amministratori e imprenditori innocenti: “ Gli elbani hanno una tendenza naturale all’illegalità; lo ha detto li primo presidente del Parco Tanelli: “ il mio compito sarà quello di cambiare il Dna agli elbani”; lo ha anche detto l’ultimo presidente del Parco Mario Tozzi: “ gli elbani andrebbero deportati”. Ora veniamo a te . tu , caro amico dici cose molto gravi e speri di salvarti non firmandoti. Ma non è così . Il guaio, quando non ci si firma, e che se eviti di fare la figuraccia con gli altri, non eviti di farla di con te stesso. E questo è molto peggio: ti rendi conto di non avere il coraggio di firmarti, di non riuscire a scrivere qualcosa senza contraddirti, e di esprimerti come un razzista. Questo non può farti piacere e quindi può incidere sulla tua autostima. Magari ti vengono dei complessi. Ti guardi nello specchio e ti chiedi: “ma io chi sono? Ma non è che sono un fava bisestile ? E poi entri in crisi, ti chiudi in stesso, le donne lo sentono e ti evitano e allora ti dai al bere o cose genere. Quello che hai scritto su Cammindo si dimentica in qualche giorno e non lascia traccia, ma le ragioni che ti hanno spinto a scriverle sono tutte dentro di te. Devi cercare di rimuoverle. Altrimenti son cazzi tuoi, caro amico. . . altro che “pretesi stracciai” e “elbani incivili” Il Monello