X mess.54199 il suo messaggio e' incomprensibile.puo' spiegarne il significato?
Grazie
113399 messaggi.
Depuis que l'Empereur est parti, tout s'est arrêté!
😀
Conosco tanti extraeuropei che sono bravissime persone, che hanno un lavoro e che in Italia si trovano bene. Crescono i figli in Italia e questi, con il tempo- è logico- sono sempre più “italiani”. Italiani per scelta, possiamo dire.
La normativa vigente stabilisce che , dopo dieci anni di vita in Italia nella regolarità, e cioè con permessi di soggiorno etc, si può ottenere la cittadinanza italiana ( il periodo è ridotto se si tratta di cittadini europei, giustamente). Tutto questo è perfettamente logico e naturale.
L’ acquisto della cittadinanza con il sistema dello “ius soli” significa invece che, se due cittadini africani- in ipotesi- o di altro posto, fuggiti dal loro paese per i noti motivi, vengono in Italia(magari controvoglia, un paese che magari non amano assolutamente perché lo trovano troppo diverso dalle ore usanze, credenze etc), e hanno un figlio- a cui probabilmente trasmetteranno sentimenti di antipatia etc verso l ‘ Italia- ebbene ,questo figlio sarà automaticamente italiano. Questo è semplicemente assurdo e contro natura.
Diventare italiani deve essere un atto di amore o perlomeno una scelta a favore di un paese in cui due persone, nate non in Italia, si trovano bene. Lo ius soli, secondo me, è inconcepibile .
Un’ altra considerazione. Due persone fuggite dal loro paese perché c’è la guerra, perché non c’ è lavoro etc, se vengono nel nostro paese, hanno un solo problema: trovare un lavoro che dia loro da vivere. Il problema della cittadinanza italiana al figlio che nascerà, non se lo pongono proprio.
Si pongono invece il problema alcuni italiani, che- magari nella massima buona fede- ritengono poco democratico non applicare lo ius soli nel loro caso.
Mi sembra che lei non si limiti a sparlare degli altri generi, figli e cani ! lei ha una buona parola per tutti, non le sfugge nessuno
[SIZE=4][COLOR=darkblue]ROBERTO MARINI. " COORDINAMENTO COMITATO NO COMUNE UNICO " [/COLOR] [/SIZE]
Sembra ormai certo che lo smantellamento della “Costa Concordia” avvenga nel porto di Piombino, che, a tal fine, verrà appositamente adeguato.
Questo è, senza dubbio, un risultato importante; rappresenta un’opportunità di lavoro e, quindi, di reddito che potrebbe, in qualche modo, compensare le difficoltà oggettive che sta incontrando il territorio a seguito della crisi dell’industria siderurgica, che da sempre è stata la principale fonte di reddito.
Questo risultato è dovuto, in larga parte, all’impegno e all’interessamento del Presidente Rossi verso quel territorio.
A questo punto chiediamo al Presidente della Regione Toscana lo stesso impegno nella difesa dei servizi sul territorio dell’Isola d’Elba: primo il tribunale, la cui imminente soppressione va a costituire un grave danno per la nostra comunità.
E’ ovvio che perdere un altro servizio pubblico comporterà per gli elbani un ulteriore aumento del costo della vita.
Per noi elbani, a differenza dei cittadini del continente, raggiungere il tribunale di Livorno significa non solo perdere un’intera giornata, ma doversi caricare i costi aggiuntivi delle spese di viaggio.
Il nostro disagio non é paragonabile a quello di nessuna altra zona del territorio nazionale, Piombino compreso.
Vi saranno costi sociali che graveranno sul cittadino elbano che dovrà far comparrire a propria cura e spese tre o più testimoni nella causa oppure che dovrà far spostare per due o tre volte il consulente (C.T.U.) nominato dal giudice, dal tribunale all'Elba e viceversa.
Gravi saranno anche le ripercussioni sul sociale: basti pensare alle numerose pratiche delle amministrazioni di sostegno degli anziani che si devono recare dal giudice per i colloqui; così come i loro amministratori che devono agire sottoponendo al giudice ogni loro atto: un istituto di grande rilevanza sociale diverrà un lusso per ricchi.
Pensiamo alle richieste dei cittadini al giudice tutelare che vengono fatte per i minori o per persone in tutto od in parte prive della capacità di agire; pensiamo alle pratiche di successione che il cittadino (capace di agire) compie direttamente dal cancelliere del tribunale.
Anche le forze di polizia, che hanno effettuato delle indagini, dovranno recarsi a Livorno per testimoniare.
All'Elba c'é un carcere con moltissimi detenuti che scontano condanne sempre di lunga pena i quali venivano giudicati direttamente a Portoferraio - con un aggravio minimo di tempi e costi - per reati commessi durante la detenzione
In considerazione di tutto questo é necessaria una difesa ad oltranza del nostro Tribunale:
é chiaro che la chiusura é un grave danno sociale ed economico.
Chiediamo, quindi, un’attenzione particolare alla situazione elbana anche da parte del “nostro” Presidente Rossi.
Pur consapevoli che siamo un bacino elettorale di poco conto, rappresentiamo, sicuramente, un valore economico rilevante nel panorama toscano; senza, poi tener conto che, in fondo, siamo, pur sempre, cittadini toscani.
[COLOR=darkblue]ROBERTO MARINI COORDINAMENTO COMITATO DEL NO [/COLOR]
AL SINDACO DI MARCIANA MARINA
Carissimo sindaco,cercate di allertare la provincia perchè
in loc. TIMONAIA c'è l'erba alta che si sta sdraiando sulle corsie della strada,oggi hò evitato l'incidente per miracolo,
sarebbe ora che qualcuno invece di vendere zucchini,pomodori,melanzane,peperoni e quantaltro si desse da fare per fare in modo che chi guida veda dove mettere le ruote.
Saluto e spero che qualcuno si dia da fare.-- O.N.OVEST
Chiedo cortesemente se qualcuno è incaricato a controllare i lavori delle tubazioni che stanno stendendo al bordo strada tra Marina di Campo e Pomonte ,passando con le biciclette noi amanti delle due ruote ci troviamo costretti a camminare nel centro carreggiata e questo non è sicuro ,il cemento messo sopra le tubazioni si sta già' togliendo, creando buche ,mi auguro che presto verranno fatte rifiniture decenti e che i lavori vengono svolti a regola d'arte non di certo come li stanno facendo ora.Miky73
telegramma spedito da milano il giorno 3 maggio alle 10.03..recapitato al destinatario a portoferraio il 7 maggio nel pomeriggio...meno male che ha precedenza sul resto della posta...una vergogna
Per messaggio 54120. Cara signora , so bene di cosa e di chi sta parlando e mi creda capisco che lei sia rimasta basita nel sentire quell'elemento sparlare di tutti. Purtroppo a p.azzurro come in tutti i piccoli paesi le persone così sono un discreto numero e pensi che tra loro si frequentano!
io lo so bene perché ogni giorno sputano sentenze sulla mia famiglia ma è importante fare finta che non esistano perché Vede per me sarebbe facile parlare dei loro figli, cani, generi....ecc...ma mi metterei al loro pari. li lasci parlare la cattiveria non paga . La gente del paese li evita, saranno sempre più isolati ....gente senza speranza.
La saluto e stia alla larga da quella gente.
Carlino
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Comunicazione di inizio attività.
“Scia” o “Dia”, il bollo non c’è [/COLOR] [/SIZE]
La segnalazione certificata, che oggi viene presentata in sostituzione della denuncia, non sconta il tributo, trattandosi non di un’istanza, ma di un semplice avviso
Non va assoggettata all’imposta di bollo la dichiarazione cui sono tenute le imprese per iniziare, cessare o modificare un’attività produttiva (Scia), purché la stessa non preveda il rilascio di provvedimenti o certificazioni. Bollo nella misura di 14,62 euro a foglio, invece, per il nulla osta di fattibilità che i titolari delle attività soggette al controllo dei Vigili del fuoco possono richiedere preventivamente al Comando provinciale.
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 24/E dell'8 aprile, fa luce in merito alla corretta applicazione dell’imposta di bollo su alcuni documenti con i quali il corpo dei Vigili del fuoco viene spesso a contatto.
Si tratta del nulla osta di fattibilità che i titolari delle attività soggette al controllo dei vigili del fuoco possono richiedere preventivamente al Comando provinciale vigili del fuoco e delle richieste di verifiche in corso d’opera al fine di attestare la rispondenza delle opere alle disposizioni in materia di prevenzione incendi, anche durante la loro realizzazione.
Mentre nel caso del nulla osta di fattibilità l’Agenzia ha ritenuto che rientrasse tra gli “Atti e provvedimenti…” di cui all’articolo 4 della tariffa allegata al Dpr 642/1972, “…rilasciati (…) a coloro che ne abbiano fatto richiesta” e, pertanto, l’ha considerato soggetto all’imposta di bollo nella misura di 14,62 euro per ogni foglio, nel caso delle richieste di verifiche in corso d’opera, seguendo lo stesso iter argomentativo orientato ad appurare la sussistenza di un eventuale rilascio di un provvedimento o certificato, ha ritenuto che, se a seguito dell’effettuazione di dette visite, l’amministrazione proceda all’emanazione di un atto amministrativo, sia l’istanza presentata dall’ente o dal privato sia il relativo atto rilasciato devono essere assoggettati a imposta di bollo, ai sensi degli articoli 3 e 4 della tariffa del Dpr 642/1972.
Tuttavia, la particolarità che rende degna di nota tale risoluzione sta nel fatto che, con essa, l’Agenzia delle Entrate chiarisce la posizione sul trattamento tributario ai fini del bollo, da riservare alla nuova figura della dichiarazione d’inizio attività, che oggi si chiama Scia.
Infatti, attualmente la denuncia di inizio attività (Dia) è stata sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività (Scia), prevista dall’articolo 19 della legge 241/1990, il quale stabilisce che “Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le domande per l’iscrizione in albi o ruoli richieste per l’esercizio delle attività imprenditoriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, (…) è sostituito da una segnalazione dell’interessato…”.
Già in passato, l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 109/2001, aveva avuto modo di chiarire, con riferimento alle denunce di inizio attività, che le stesse “…non sono da assimilare alle istanze volte ad ottenere l’emanazione di un provvedimento che peraltro non è previsto… Non essendo prevista l’emanazione di un provvedimento autorizzativo (…) non è possibile far rientrare tra le istanze…” di cui all’articolo 3 della tariffa dell’imposta di bollo “…le denunce di inizio attività (…) che sono infatti da considerare come semplici comunicazioni e pertanto non soggette ad imposta di bollo…”.
Oggi l’Agenzia, sulla “scia” della risoluzione del 2001, ha ritenuto che le conclusioni raggiunte con riferimento alla dichiarazione d’inizio attività sono applicabili anche alla Scia che, pertanto, non deve essere assoggettata a imposta di bollo, sempreché in esito alla sua presentazione non sia previsto, da parte dell’amministrazione ricevente, il rilascio di un provvedimento o, comunque, di certificazioni.
In Australia i diritti sono per tutti , naturalmente ci sono anche doveri e regole da rispettare, ma forse ti e' sfuggito un piccolo particolare che le leggi le rispettano"TUTTI". Non piu' tardi di qualche giorno fa', in un paese che assomiglia molto all'Australia e' stato arrestato ,prelevandolo dalla propria villa nel pieno della notte , il vice della camera dei deputati del parlamento inglese. Quando sara' riconosciuto colpevole, sara' messo in carcere come un comune cittadino. Se invece sara' riconosciuto innocente, con tante scuse continuera' a fare il mestiere che faceva prima, e cioe' il parlamentare. Se non hai capito ora il senso dei miei interventi, credo sia inutile risponderti ancora.
NOTA: Naturalmente se colpevole il parlamento potra' vederlo solo attraverso il televisore, e la politica sara' solo un ricordo.
La Villa dei Mulini è sequestrata da piu’ di un anno da operai Borbonici che non mollano l’osso.
Napoleone evidentemente preoccupato dovrà dormire in tenda.
Villa dei Mulini,finchè ci sarà la speranza anche minima,che frutti danaro,dai ceppi la Villa non verrà rimossa.
Andiamo bene.
[COLOR=darkblue]Giancarlo Amore [/COLOR]
In occasione dei 410 anni dalla nascita di Porto Azzurro, il Comune in collaborazione con le Associazioni paesane organizza dall’8 al 12 maggio una serie di eventi volti a ricordare la nostra storia.
Nell’ambito di tali festeggiamenti, in collaborazione con la Pro Loco e l’Associazione Sole & Luna, per l’intero periodo, presso la biblioteca comunale in Via Cerboni, si terrà la mostra documentaria e fotografica dal titolo “Dall’ Estado de los Reales Presidios de Espana all’Italia”, curata dalla Biblioteca Comunale e dalla Gestione Associata degli Archivi Comunali Elbani.
La mostra ripercorre alcune tappe salienti della storia della comunità attraverso la riproduzione di documenti e disegni rinvenuti negli archivi elbani e spagnoli.
Numerose riproduzioni fotografiche mostrano invece l’evoluzione urbanistica del paese.
L’ingresso è gratuito e l’apertura al pubblico sarà così articolata:
da mercoledì 8 a sabato 11 maggio: dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19
domenica 12: solo dalle ore 9 alle ore 12.
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La piccola e splendida spiaggia della Cala dei Frati è sicuramente uno spicchio di Paradiso, l’unica dalle Viste al Viticcio senza alcun sentiero e raggiungibile solo in barca o dagli scogli. In piena estate, quando le Ghiaie, la Padulella e Capo Bianco strabuzzano di gente sudaticcia e vociante, la Cala dei Frati diventa un oasi di pace e tranquillità, dove una persona “normale”, dopo essersi immersa in acqua fino alla vita e aver percorso a piedi cinquanta metri di scogli, può tranquillamente stendersi al sole, leggere un libro e bagnarsi in una splendida acqua senza troppi rompimenti di pelotas. Tutto questo grazie al fatto che non c’è un comodo accesso alla spiaggia via terra.
Non vedo il motivo per il quale si deve andare a spulciare il catasto di Re Pipino per ridare un accesso libero ad una spiaggia incontaminata e selvaggia, mettendoci magari ombrelli e sdraio in affitto, con punti blu che deventeranno subito dopo marroni!!!
Altro che riaprire sentieri, la Cala dei Frati è un’enclave in mezzo alla follia collettiva estiva e va tutelata come un Panda!!!
Se al posto di russia e russi metti italia e italiani il discorso fila bene ugualmente, anche in australia dove non c'è una dittatura hanno adottato piu o meno le stesse misure, se vai da quelle parti sia come turista che come lavoratore devi aver fedina penale pulita e dare come garanzia un conto corrente in attivo senno stai a casa tua.
Negli anni quaranta infatti l'americani hanno tenuto appunto le migliori menti italiane adatte al progresso del loro stato e rispedito tutta la feccia al suo paese dopo l'occupazi... ehm volevo dire liberazione italiana.
Noi facciamo il contrario: lasciamo emigrare le migliori menti perchè qui la meritocrazia soccombe ai favoritismi e ci teniamo delinquenti e idioti al servizio del capo di turno.
Insomma i paesi furbi si prendono i miglior inventori perchè lungimiranti, mentre l'italia sta divenendo la discarica della feccia europea a causa del nostro (finto) buonismo.
Accogliete pure nelle vostre case questi "bisognosi" vorrei tanto vedere chi di voi lo farebbe ipocriti.
a leggere certi commenti mi viene da ridere non capisco xchè tutte queste precisazioni ....se vi prucia lo stomaco prendetevi una camonilla!!!non logoratevi tanto alla fine torna tutto a pennello......i giochi sono iniziati chissà chi vincerà il premio?
[SIZE=4][COLOR=darkred]LA “CALA DEI FRATI” E’ DI TUTTI. [/COLOR] [/SIZE]
Le ultime righe dell’ennesimo documento di protesta per la non accessibilità alla spiaggia “Cala dei Frati” che la signora GELLI Luciana scrive, rivolgendosi alle Istituzioni Locali, dicono “questo è ciò che i cittadini si aspettano da voi, in caso contrario, fornirete una grave prova d’incapacità amministrativa e di disamore per la gente e l’isola lasciando che un privato qualsiasi possa fare tutto ciò che vuole, a scapito della popolazione”. Questa frase, rivolta ad un amministratore amante del suo territorio, di per sé sarebbe bastata per rivedere la posizione sia della villa in restauro sia dell’accesso alla spiaggia.
Tutti gli appelli finora sono caduti nel vuoto senza che l’Amministrazione Comunale abbia rivisitato le varie licenze e autorizzazione, anzi, la proprietà ha istallato una recinzione con cannucciato per non permettere di ammirare lo splendido panorama. Questa chiusura visiva è ammessa?
La signora Gelli cita una sentenza della Corte di Cassazione “nessuna proprietà privata per nessun motivo impedisca l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia” l’Amministrazione di Portoferraio dovrebbe adeguarsi a ciò che l’alta Corte sentenzia.
Vista l'assoluta indifferenza degli enti preposti di ridare quest’angolo di paradiso ai veri padroni “I CITTADINI DI PORTOFERRAIO” e visto l’arroganza della proprietà che non proibisce solo l’accesso ma anche la visibilità, propongo di unirci alla signora Gelli e insieme iniziare una protesta quotidiana con l’invio al sindaco Peria un fax o una mail (anche tutti e due) con questo oggetto: RIDATECI LA CALA DEI FRATI.
Il fax: 0565 916391
Mail : [EMAIL]r.peria@comune.portoferraio.li.it[/EMAIL]
PORTOFERRAIESI, FACCIAMO OGNI GIORNO UN FAX E UNA MAIL, la città e la costa sono di tutti perché paghiamo le tasse come i proprietari delle ville costruite sulla costa i quali sicuri di non incorrere in sanzioni, chiudono arbitrariamente gli accessi al mare.
RIDATECI LA “CALA DEI FRATI”
Francesco Semeraro.
Sono un giovane di 18 anni compiuti, in attesa di conseguire l'esame per la patente B, sto cercando un lavoro di qualsiasi tipo ; in special modo giardinaggio, taglio erba,mercato, lavapiatti, ecc ecc... Ho possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzo proprio.
Lascio il mio numero di telefono per eventuali contatti :
3938318740 [EMAIL]mirko175@hotmail.it[/EMAIL] Grazie a tutti