[SIZE=4][COLOR=darkred]LA “CALA DEI FRATI” E’ DI TUTTI. [/COLOR] [/SIZE]
Le ultime righe dell’ennesimo documento di protesta per la non accessibilità alla spiaggia “Cala dei Frati” che la signora GELLI Luciana scrive, rivolgendosi alle Istituzioni Locali, dicono “questo è ciò che i cittadini si aspettano da voi, in caso contrario, fornirete una grave prova d’incapacità amministrativa e di disamore per la gente e l’isola lasciando che un privato qualsiasi possa fare tutto ciò che vuole, a scapito della popolazione”. Questa frase, rivolta ad un amministratore amante del suo territorio, di per sé sarebbe bastata per rivedere la posizione sia della villa in restauro sia dell’accesso alla spiaggia.
Tutti gli appelli finora sono caduti nel vuoto senza che l’Amministrazione Comunale abbia rivisitato le varie licenze e autorizzazione, anzi, la proprietà ha istallato una recinzione con cannucciato per non permettere di ammirare lo splendido panorama. Questa chiusura visiva è ammessa?
La signora Gelli cita una sentenza della Corte di Cassazione “nessuna proprietà privata per nessun motivo impedisca l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia” l’Amministrazione di Portoferraio dovrebbe adeguarsi a ciò che l’alta Corte sentenzia.
Vista l'assoluta indifferenza degli enti preposti di ridare quest’angolo di paradiso ai veri padroni “I CITTADINI DI PORTOFERRAIO” e visto l’arroganza della proprietà che non proibisce solo l’accesso ma anche la visibilità, propongo di unirci alla signora Gelli e insieme iniziare una protesta quotidiana con l’invio al sindaco Peria un fax o una mail (anche tutti e due) con questo oggetto: RIDATECI LA CALA DEI FRATI.
Il fax: 0565 916391
Mail : [EMAIL]r.peria@comune.portoferraio.li.it[/EMAIL]
PORTOFERRAIESI, FACCIAMO OGNI GIORNO UN FAX E UNA MAIL, la città e la costa sono di tutti perché paghiamo le tasse come i proprietari delle ville costruite sulla costa i quali sicuri di non incorrere in sanzioni, chiudono arbitrariamente gli accessi al mare.
RIDATECI LA “CALA DEI FRATI”
Francesco Semeraro.