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L'INTERVISTA da L'INTERVISTA pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 14:32
[COLOR=darkred][SIZE=4] INTERVISTA A ROBERTA BELLESINI, CHIARA BURATTI, MASSIMO COTTO. [/SIZE] [/COLOR] Ironia, dramma, speranza: ecco che cosa contiene “L’ultimo giorno di sole” di Giorgio Faletti secondo chi Giorgio Faletti lo conosceva davvero. Mancano poche ore alla “prima” capoliverese dello spettacolo “L’ultimo giorno di sole”, per tutti, qui sull’isola, lo “spettacolo di Faletti”, l’ultimo lavoro scritto dal grande artista astigiano prima della sua improvvisa scomparsa. Si respira l’attesa per questo che è considerato un evento, così come fu un evento sentire le note di “Da casa mia si vede il mare” la canzone che Giorgio Faletti scrisse all’Elba pensando alla sua isola e alla sua Capoliveri. Questa sera il “Cinema Teatro Flamingo” tornerà a respirare l’atmosfera, i sentimenti, le emozioni che Faletti sentiva, percepiva e infondeva nei suoi “lavori”, opere dell’arte contemporanea. “Sentimenti profetici sembrano aver animato Giorgio quando decise di scrivere questo spettacolo – ci dice Massimo Cotto, scrittore, giornalista e amico di Faletti che ha vissuto con lui le fasi della realizzazione de “L’Ultimo giorno di sole” - Ma in realtà lui non sapeva del suo male. Oggi penso che da artista, nell’inconscio, nel suo intimo, percepisse che ci fosse un “vento che non andava… “ ed è nato questo capolavoro. Tutto quello che Giorgio ha fatto nella sua vita – prosegue Cotto – è avvolto dalla grandezza, dalla monumentalità, ma l’aspetto che più colpisce è che lui fosse in grado di passare attraverso registri diversi, una necessità, per lui, forse, che gli ha permesso di produrre cose uniche, mai “normali”, come questa”. Musica, testo, emozioni, c’è tutto questo in “L’ultimo giorno di sole” che racconta i mille volti del sentimento di chi di fronte all’inquietante consapevolezza che il “Mondo sta per finire” si trova a dovere prendere una decisione, “la” decisione: seguire il branco o dare l’ultimo colpa di coda e “Dire – sottolinea Cotto - “Io la finisco a modo mio!”” Ironia e dramma saliranno sul palco del Flamingo in questo doppio appuntamento con lo spettacolo di Giorgio Faletti e ad interpretarli sarà lei, la “Musa ispiratrice” di Faletti, l’attrice Chiara Buratti a cui l’artista ha voluto dedicare interamente questo lavoro. “Vedere Chiara recitare dal vivo è stata per Giorgio la vera ispirazione – spiega Massimo Cotto, che è anche marito dell’attrice -. Per lei è stato scritto questo spettacolo e sul palco sembra davvero che Chiara sia un tutt’uno con il sentimento che Giorgio ha messo nel realizzare questo lavoro”. “Giorgio era sempre attento a tutto quello che gli accadeva intorno. Non sapeva mai da dove poteva arrivargli l’ispirazione – ci spiega Roberta Bellesini, moglie di Giorgio Faletti - voleva cogliere ogni momento intensamente anche per questo. Fu così anche quando vide Chiara sul palco. A volte poi sembrava assentarsi, ma in realtà erano i momenti in cui rielaborava e forse già pensava a quello che avrebbe voluto realizzare”. “Per me – ci dice Cotto – Vedere Chiara ogni volta recitare in questo spettacolo è una grandissima emozione: mi tornano in mente le prove fatte qui all’Elba con Giorgio, come sono nate le canzoni e come venivano rappresentate”. Chiediamo a Roberta e Massimo cosa hanno provato la prima volta che hanno visto rappresentato “L’ultimo giorno di sole”. “La fortissima emozione che mi ha suscitato l’attesa dell’inizio dello spettacolo ad Asti è indescrivibile – dice Massimo – C’era un tasso di “pericolosità altissimo” – sottolinea sorridendo – Il pubblico era preparatissimo e attentissimo. E’ stato meraviglioso vedere la commozione vera nella gente. E’ stato un bellissimo momento”. “Per me il coinvolgimento emotivo è, sempre, fortissimo: nel testo, soprattutto – ci dice quasi commossa Roberta - letto e riletto e che poi ha preso vita sul palco attraverso Chiara. La mia prima impressione da spettatrice è stata che Chiara fosse come posseduta da Giorgio. Mi sembrava di vedere Giorgio lì in quel momento con lei. E’ quasi inspiegabile. E c’è una scena, “Confessioni di un pianoforte” che per me è indescrivibilmente emozionante, unica. Queste emozioni le rivivremo questa sera ed è anche grazie all’Associazione MaggyArt di Capoliveri che ha organizzato questo doppio appuntamento che tutto questo sarà possibile. A loro va il mio personale ringraziamento”. “Avverto un misto di grande adrenalina, gioia, attesa per questa sera – ci dice emozionata Chiara Buratti protagonista dello spettacolo, che abbiamo raggiunto telefonicamente – Capoliveri non è un luogo a caso. Come ad Asti, qui si respira la presenza di Giorgio ed i ricordi sono tanti e forti. E poi c’è il rimpianto, il rimpianto di non poter salire in scena insieme con lui su questo palco. Non vedevamo l’ora di portarlo qui insieme e il destino non ce l’ha permesso. Due anni fa avevamo iniziato a lavorare a “L’ultimo giorno di sole” proprio qui a Capoliveri e sarebbe stato meraviglioso recitare in questo teatro insieme. L’Elba era nel suo cuore. L’aveva scelta, credo, perché era il suo rifugio, il luogo dove poteva ritirarsi in solitudine e tranquillità e lavorare con degli scenari unici davanti a lui, come il mare della sua canzone. E l’Elba c’è in questo spettacolo. La protagonista va sulla cima di una collina…è la trasposizione di quest’isola. Chi verrà a Capoliveri a vedere “L’ultimo giorno di sole” dovrà venire senza pregiudizi, libero nel pensiero e guardare lo spettacolo con un sorriso e con la speranza….la vera essenza di questo lavoro, per me uno dei più positivi che Giorgio abbia mai scritto ”. Lucia Soppelsa
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Rione Fortezza da Rione Fortezza pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 14:29
Il rione Fortezza voleva ringraziare tutte le persone che hanno contribuito anche quest'anno alla realizzazione della festa. Un ringraziamento particolare va inoltre ai vivai dell'elba di mola, all'hotel dino, ai ristoranti calamita, koala, 4 rioni e alla pecora nera, alla ditta Piras Massimo che ci ha messo a disposizione attrezzatura varia, a Franca Canovaro, Francesco Rubini, Elio e Franco e al nostro Don. E per concludere un ringraziamento particolare alle nostre amiche Alessandra, Paola, suor Isidora ed Ugolina. Spero di non aver dimenticato nessuno. Allora l'appuntamento è per il prossimo anno e che sia per noi sempre vincente. 😀 😀
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COMUNE INFORMA da COMUNE INFORMA pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 14:23
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rhino da rhino pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 14:09
questa volta hai pestato una ...... non senti la puzza ? quando cammini ai Parioli pensando a una persona che evidentemente ti ha colpito punzecchiandoti nelle tue debolezze , abbassa lo sguardo e controlla il selciato ......Faber che legge gli indirizzi te lo può confermare , non sono il tuo persecutore ad aver scritto terzis , io riesco a fare di meglio per farti imbestialire. 😎 😎 😎
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Corpo Forestale dello Stato da Corpo Forestale dello Stato pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 13:00
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Fetovaia: ripristino dello stato dei luoghi a seguito della demolizione del fabbricato abusivo sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato [/SIZE] [/COLOR] A conclusione delle indagini effettuate dal Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Marciana Marina e a seguito degli atti conseguenti emessi della Procura della Repubblica di Livorno è stato ripristinato lo stato dei luoghi oggetto di abusi edilizi. La costruzione abusiva di un fabbricato abitativo effettuata nella baia di Fetovaia, nel Comune di Campo nell’Elba, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in zona di rispetto paesaggistico ambientale, sequestrata lo scorso luglio dal Comando Stazione del Corpo forestale dello Stato di Marciana Marina, è stata definitivamente demolita. Alla fine del mese di settembre, sotto il controllo degli uomini del Corpo Forestale dello Stato e in esecuzione all’ordinanza di demolizione emessa dall’ufficio comunale di Campo nell’Elba, il responsabile dell’abuso edilizio, ha provveduto a far effettuare la totale demolizione della costruzione con conseguente ripristino dello stato dei luoghi. Al termine delle operazioni il personale del Corpo Forestale dello Stato ha ripristinato il sequestro preventivo dell’area sulla quale era stato realizzato l’abuso.
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Rhino da Rhino pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 12:04
Dall'Accademia maccheronica del fiasco adesso abbiamo persino in terzis...ed è l'ennesima dimostrazione che spesso coloro che pensano di sapere tutto spesso hanno ben poco da insegnare agli altri, persone che sono così importanti da non contare niente...ma non è questo ciò che conta, ben più importante è la notizia comparsa oggi sulle note testate giornalistiche, spesso adorabili perché così consone all'uso meno nobile e più consueto della carta: pare che l'ing. prof. magnif. cap. d'industria Sig. L'ha Detto la Televisione sia stato inserito nel Lotito Team, squadra composta da emeriti studiosi delle...lingue morte? Ne morissero di lingue... ps: se poi andiamo a vela per l'ottava volta si può pure dire "in optimist"...
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O vatti a piglià il c..o a "morzi" va!!! da O vatti a piglià il c..o a "morzi" va!!! pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 10:54
Trovo alquanto strano il comportamento degli Italiani, che, lamentandosi di tutto, quando è il momento del cambiamento, o non vanno a votare come i vari “Pino”, oppure non rendendosi conto che ad ogni tornata elettorale sia nazionale che regionale o locale “gli stessi di sempre” cambiano nome ai partiti o alle coalizioni, ma la musica non cambia. Ma come è possibile fare dei cambiamenti radicali dell’Italia se non si da la possibilità ad altri per farlo? Se qualora forza di governo, molti non sono convinti delle capacità dei giovani parlamentari del M5S, sappiamo invece con certezza cosa è oggi il nostro paese dopo essere stato sotto la guida di chi da molti anni siede in parlamento, anche da chi “approvate il baratto amministrativo” vorrebbe il M. del GRILLO-ROCCA da Capoliveri…., ma come già riportato in altre occasioni, gli altri sono gli altri e io non sono un C..O. Il M. del GRILLO-ROCCA da Capoliveri
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schifato da schifato pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 10:48
Punizione choc in Arabia saudita: tagliano la mano alla domestica ribelle Maltrattata e spesso tenuta senza cibo, la donna ha tentato di fuggire. Ma non ce l'ha fatta ed è stata punita con il taglio della mano Un'assurda e crudele punizione è costata la mano a una donna indiana di 55 anni, Kashturi Munirathinam. Da tre mesi si era trasferita in Arabia saudita per lavorare come domestica. Ma le cose non sono andate molto bene nei rapporti con i padroni di casa e lei, a un certo punto, ha tentato di fuggire. Sorpresa, la donna ha subito l'amputazione della mano (che nella legge islamica punisce in questo modo i ladri). A fine giugno la donna aveva lasciato il suo Paese trasferendosi in Arabia saudita, dov'era andata a prestare servizio, come collaboratore domestica in una famiglia di Riyadh. Poco a poco l'esperienza per lei è diventata un incubo, come hanno raccontato i familiari della donna, originaria dello Stato del Tamil Nadu. La domestica, a cui in più di un'occasione avrebbero negato il cibo, sarebbe stata oggetto anche di frequenti maltrattamenti fisici. Dopo settimane di sofferenza la donna ha pensato di fuggire. Ma non ce l'ha fatta. "Quando lei ha tentato la fuga, nella notte fra il 29 ed il 30 settembre - ha raccontato ai giornali la sorella - la padrona di casa le ha tagliato la mano destra. Lei è anche caduta procurandosi seri danni alla spina dorsale ed è ora ricoverata in gravi condizioni in un ospedale di Riyadh". "La nostra ambasciata in Arabia saudita - ha dichiarato al riguardo Vikas Swarup, portavoce del ministero degli Esteri - ha chiesto alle autorità locali di intraprendere tutte le azioni necessarie per appurare l’accaduto e punire severamente i responsabili con l’accusa di tentato omicidio". Perchè la Presidentessa Boldrini, sempre attenta a i diritti dei più deboli, non protesta con l'Ambasciatore dell Arabia Saudita ????? O si protesta solo dove conviene???
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per luci strane da per luci strane pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 10:07
Sono gli alieni che stanno uscendo dal mare nella zona di Baratti : le luci che vedi sono i laser sterminatori..... cosa vuoi che siano le luci ? sarà una discoteca o l'ennesima festa dell'unità fatta coi soldi dei contribuenti!! ciao
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 9:55
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MESSAGGERI DEL MARE da MESSAGGERI DEL MARE pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 7:27
[COLOR=darkred][SIZE=4] MESSAGGERI DEL MARE A BARBERINO PENSANDO ALLA MISSIONE DI PACE A LAMPEDUSA [/SIZE] [/COLOR] Il tema dell’acqua protagonista in un evento pubblico al Centro Civico di Barberino di Mugello sabato 10 ottobre alle 16, e protagonisti saranno anche i “Messaggeri del mare”. Gli elbani Lionel Cardin e Pierluigi Costa, sono stati invitati a salire sul palco, ma intanto preparano una maxi missione a Lampedusa, dedicata alla pace tra i popoli. Crescono quindi gli impegni dei due sportivi della solidarietà, noti per le loro nuotate dedicate alla tutela ambientale. L’evento toscano è a cura della Pro Loco, e racconterà con letture, filmati e musiche l’importanza dell’acqua che sembra inesauribile, ma non lo è. All’appuntamento anche pitture, foto e sculture di Antonella Albanese, Pierluigi Croci, Daniela Karewicz, Fabrizio Maiorelli, Marusca Morozzi, Donatella Pieraccini e il musicista Mino Banti intratterrà con canzoni legate all'argomento del meeting. I due alfieri isolani parleranno del loro impegno per la salvaguardia delle acque marine e della loro azione rivolta a potenziare la formazione degli studenti sul tema. ”Un incontro importante, -dice Lionel Cardin- ci conferma che ormai siamo seguiti in ogni parte della Toscana e proietteremo anche dei filmati sulle nostre nuotate le quali hanno risvolti di solidarietà”. Ma intanto è in cantiere un grosso evento per l'inizio dell'anno nuovo. “ Lo stiamo organizzando a Lampedusa, verso la fine Gennaio 2016, dedicato alla fratellanza fra i popoli; -commenta Costa- nuoteremo senza muta al tramonto, davanti alla spiaggia dei Conigli, mentre la mattina successiva incontreremo le scuole dell’isola. Cercheremo di coinvolgere le massime istituzioni e ragazzi di ogni parte d'Europa. I giovani sono i nostri principali sostenitori e nella manifestazione dovranno essere protagonisti. Vogliamo diffondere il messaggio del bisogno d’amore fra le etnie e cerchiamo di far capire come il mare sia senza confini, in un mondo che è di tutti. Speriamo di raggiungere il cuore della gente, in questi delicatissimi momenti in cui vediamo i migranti morire, a centinaia, nel Mediterraneo, mentre fuggono dalla disperazione. Crediamo nella conoscenza e nella solidarietà tra i popoli: siamo una piccola goccia nel mare, ma con la forza di una grande onda”. [URL]www.messaggeridelmare.it[/URL]
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Nuovo governo da Nuovo governo pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 7:25
Si vocifera un cambio alla presidenza del consiglio Italia. Le voci sono chiare: FUORI RENZI, DENTRO IL MARCHESE DELLA ROCCA. Ha le idee chiare e ci mette la faccia, pardon la tastiera, il resto tocca Voi e a Noi.
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G. Muti da G. Muti pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 21:57
"LO SPECCHIO DEL CORPO E LA FINESTRA SUL MONDO"di G. Muti Ho letto l’ultimo libro di Luigi Cignoni dal titolo “LO SPECCHIO DEL CORPO”. Un libro di gradevole lettura, anche se non poche pagine sono piuttosto impegnative: l’autore approfondisce alcuni temi che riguardano il corpo, il suo degradarsi nel tempo, ma anche il suo essere strumento attraverso il quale entriamo in contatto con il mondo, con la realtà più vicina e quindi con noi stessi. Ho trovato molti spunti di riflessione. Per esempio, in un racconto che ricostruisce episodi della sua infanzia, ci racconta di sua zia che passava molto tempo alla finestra da dove entrava in contatto con l’ambiente e con lo scorrere della vita paesana. E questo, secondo me, non è solo un ricordo che rimanda ad un’abitudine di un tempo dove la finestra era il prolungamento naturale dello spazio interno sul vicinato dove le donne, con le borse in mano, parlavano o spettegolavano con le altre che tendevano i panni ai fili della finestra. Qui la finestra ha un valore simbolico. Troviamo molti esempi nella letteratura europea 800 – 900 dove viene utilizzata come metafora di una specie di confine invisibile che divide il mondo privato dal mondo esterno: concreto, protetto e chiuso il primo e immenso, luminoso e pieno di sogni e speranza il secondo. Sono molti gli scrittori che a questo tema hanno dedicato addirittura delle opere. Tra i più interessanti è certamente Kate Chopin che scrisse “STORIA DI UN’ ORA” che racconta come una donna malata di cuore, appresa la morte del marito, cerca rifugio nella finestra e vi trova serenità e dopo, addirittura, felicità. Quando dopo un’ora il marito, che non era morto, gli appare sulla porta, lei muore sul colpo. Non si sa se dalla sorpresa o dal dispiacere. Questo spiegherebbe perché è considerata una anticipatrice del femminismo. Ma, a parte lei, almeno secondo me, gli esempi migliori li troviamo nella letteratura francese con opere che si ripetono addirittura nei titoli. Abbiamo “LES FENETRES” di Apollinaire, quelle di Mallarme’ e poi LA FENETRE di Baudelaire, ma soprattutto Flobert che in Madame Bovary la utilizza nei momenti chiave della narrazione. Non si contano i punti nel romanzo dove la finestra si presenta come elemento simbolico: come quando Emma si allontana da una festa di aristocratici per mettersi alla finestra con uno scialle sulle spalle a guardare le nuvole: nulla, nella realtà, era comparabile alla suo inesauribile voglia di sognare. La finestra, per lei, è invito alla speranza quando si apre per annunciare il suo matrimonio, ma può essere minacciosa quando disperata la vede come un invito al suicidio. E infine, quando Emma è morente, si ode un canto, come un commento tragico, che arriva dalla finestra. Ma tornando al testo di Cignoni l’interesse sta nell’avere introdotto un elemento che fa assumere un nuovo significato simbolico alla finestra: questa volta a guardare fuori non è una donna che sogna , o è disperata, ma è un bambino. Per distrarlo e aiutarlo a mangiare, mia zia - racconta Cignoni - appoggiava una tazza di caffè sul davanzale e poi mostrava le modifiche che il paesaggio aveva avuto nel tempo . “ Vedi quella collina, prima non era cosi come la vedi ora, era diversa” e gli raccontata com’era prima e perché. Il bimbo così veniva sottoposto ad un esercizio su come ci si deve avvicinare alle cose. La finestra dalla quale un bambino apprende come guardare il mondo rappresenta qualcosa di nuovo.Non è la finestra di Baudelaire che vede da fuori una donna anziana che guarda all’esterno e ne immagina il dramma e si commuove fino alle lacrime. Ne’ quella di Apollineaire che nel suo estremo esasperato simbolismo la immagina come un’arancia che si apre per liberare dall’interno il frutto che altro non è che luce pura. Ne ‘ tantomeno quella di Mallarme’ chiusa di un ospizio dove sogna di fuggire volando con un’unica ala senza penne e sapendo di cadere nell’eterno. In questo caso, la finestra non solo si affaccia semplicemente sulla realtà, come quelle in Madame Bovary, ma anche su ciò che va oltre e che viene spiegata ad un bambino e che dovrà ricostruirla mentalmente sovrapponendo quello che si sa a quello che si vede. E in questo caso la finestra non è solo apertura sul mondo, ma una specie di ingresso in un percorso invisibile che muovendosi nel tempo e nello spazio ricostruisce una realtà diversa che va oltre ciò vediamo. La finestra quindi come apertura critica e profonda sulla realtà. Naturalmente la finestra è presente con la sua carica simbolica nella pittura e nel cinema.Ma questo ci porterebbe troppo lontano. Voglio solo aggiungere che da quel periodo son passati molti anni e zie che alla finestra insegnino a un bambino come deve essere letto il mondo, se esistono, saranno rare. I bambini, oggi, fissano a testa bassa quella del telefonino , con un orizzonte di 4 centimetri e non è la stessa cosa. E’ invece aumentato in modo preoccupante il numero di finestre,(windows) . Quelle degli Smartphon a quelle del nostro computer traverso le quali comunichiamo con il resto del mondo. La lunghezza di queste queste osservazioni ( digressioni) sul significato simbolico della finestra -e altre che potevano esser fatte a partire da altri spunti- è la prova di come il libro di Cignoni sia molto, ma molto stimolante.
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angelo luci strane da angelo luci strane pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 19:24
Dalla zona padulella con cielo sereno si vede una piccola luce di vari colori verso la costa di san vincenzo qualcuno sa cosa puo essere è da due settimane che appare .
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campesinos da campesinos pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 19:15
caro PER I PINI in un paese civile si fanno quelle che tu chiami festicciole e si sistemano le strade :gren:
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IL BARATTO da IL BARATTO pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 18:04
Da mesi e non più tardi di due settimane fa con il mio intervento dal titolo "SBLOCCHIAMOCI" in riferimento allo sblocca Italia del passato anno, avevo anch'io fatto presente del baratto amministrativo istituito nel Comune di Milano. Anche questo potrebbe essere un modo per venire incontro a chi si trova in una situazione debitoria o impossibilitato per motivi diversi a pagare le tasse locali. Voglio proprio vedere se tutti quelli che dicono ad ogni occasione che bisogna aiutare prima gli Italiani, possono finalmente passare dalle parole ai fatti, e come è stato detto, basta una alzata di mano in consiglio Comunale. Il M. del GRILLO-ROCCA da Capoliveri
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Per i pini da Per i pini pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 14:30
Se il Comune di Campo spendesse in asfalto ogni due anni la metà di quello che spende in una sola estate per le feste sulla spiaggia, la via Pietri sarebbe un biliardo e i pini potrebbero tranquillamente restare. Anche per i marciapiedi di via Pietri si potrebbe fare lo stesso discorso: pagate due giornate di un muratore all'anno, per risistemare i mattoncini autobloccanti di via Pietri che si sono mossi, e avrete marciapiedi perfetti. Sarà almeno dieci anni che non viene speso un euro nella manutenzione di via Pietri. Nei paesi civili i Comuni prima fanno i lavori pubblici e poi le festicciole. I soldi per l'asfalto non si trovano mai e per le feste e le motoseghe si trovano sempre. Bella roba.
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Portoferraio DEBITI da Portoferraio DEBITI pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 14:29
E' notizia di oggi che il Comune di Roccastrada (Grosseto) ha introdotto il "Baratto Amministrativo": in poche parole chi ha dei debiti verso il Comune li può pagare facendo piccole manutenzioni, interventi per il decoro urbano etc. grazie a i quali gli viene ridotto il debito; per introdurlo basta l'approvazione dal Consiglio Comunale ... perchè non ci provate?
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Mamma da Mamma pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 13:35
Vorrei ringraziare pubblicamente l'Assessore Anselmi e l'Assessore Bertucci, il motivo loro e noi mamme lo sappiamo, grazie di cuore da parte nostra e dei nostri bimbi
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ViviAmo Portoferraio da ViviAmo Portoferraio pubblicato il 8 Ottobre 2015 alle 11:33
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Appello ai cittadini [/SIZE] [/COLOR] L’Amministrazione Comunale , nonostante la società ESA dia la completa disponibilità ad accogliere gratuitamente nel proprio centro (loc. Casaccia, aperto anche il sabato) gli ingombranti di cui i cittadini si vogliono disfare, rileva che si trovano quotidianamente abbandonati presso le batterie dei cassonetti per la raccolta differenziata, distribuiti nel territorio comunale, televisori , frigoriferi, armadi ed altri svariati tipi di suppellettili. Chi getta rifiuti in giro non dà un bell’esempio di civiltà né un buon esempio per le giovani generazioni. I cittadini corretti, sono invitati a segnalare i trasgressori, anche a difesa dell’immagina della città e del loro portafoglio. Si ricorda che il servizio straordinario di ESA per rimuovere e trasportare al centro raccolta i rifiuti abbandonati è un extra pagato dal Comune e quindi un sovrapprezzo sborsato da tutti i cittadini. Gruppo consiliare VIVIAMO PORTOFERRAIO
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