[COLOR=green][SIZE=5]IL LECCIO TRA REALTA’ MITO E LEGGENDA [/SIZE] [/COLOR]
E’ con piacere ed interesse che presentiamo ai nostri affezionati lettori l’appuntamento con Carlo Gasparri responsabile della commissione ambiente della Fondazione Elba, appuntamento che ci porta sopra il paese di Seccheto nel campese , precisamente in Valle Buia , oggi Gasparri ci sorprende ancora parlandoci di una pianta monumentale un maestoso Leccio ultracentenario, a supporto Carlo per descrivere e raccontare un pezzo di storia di questa pianta monumentale si avvale della memoria storica del proprietario della pianta sig. Palmieri .
Fra gli alberi monumentali- esordisce Gasparri - in Italia si annoverano molti lecci, tutti fra i 15 e i 20 metri di altezza con tronchi di circonferenza fra i 4 e i 5 metri e di longevità eccezionale che pare si aggiri sui 250-300 anni.
Per gli amanti delle storie fantastiche sospese tra verità e leggenda vale la pena ricordare che se c’è una pianta antica dai mille volti e dalle tante curiosità , questa è senza dubbio il leccio (Qercus ilex), infatti, miti e tradizioni dell’antichità associano questa pianta all’idea di robustezza invincibile.
Probabilmente la maestosità del portamento e la straordinaria longevità hanno giocato un ruolo importante nel considerare questa pianta quasi “eterna”.
Si racconta, tra l’altro, che la prua dell’Argo, la leggendaria nave degli Argonauti, fosse fatta con un pezzo di questa varietà di pianta intagliato dalla dea Atena.
Ma ascoltiamo dalla voce di un entusiasta Carlo Gasparri e del suo ospite Sig. Palmieri il racconto di questo gigante verde che si erge a guardiano della Vallebuia….
F. Prianti
Clicca sul link e…. BUONA VISIONE
[URL]https://youtu.be/GBLYxrgZ4JE[/URL]
113568 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-186O) BOLLETTINI DI GUERRA NON CORRETTI. PROVVEDIMENTI PER UNA CORRETTA COMUNICAZIONE [/SIZE] [/COLOR]
Nonostante lo slancio patriottico di tutta la popolazione a sostegno della guerra dell'indipendenza, chiamata anche guerra nazionale, qualcosa non funziona specialmente per quanto riguarda la stampa dei bollettini di guerra estratti dal Monitore.(la gazzetta ufficiale dell'epoca) Il 24 maggio 1859 il governatore di Livorno così scrive a quello di Portoferraio: "Governo di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Governatore dell'Elba Portoferraio Ill.mo Signore E' informato il Governo che si stampano in codesta città bollettini delle notizie di guerra estratti dal Monitore e si rendono al pubblico. Questo abuso non può essere tollerato per buone ragioni di ordine pubblico e perché si crede sufficiente la pubblicità delle notizie che viene dal Monitore. Debbo invitare pertanto al SV Ill.ma ad in vigilare perché venga rispettata questa proibizione del Superio Governo facendo ( ) tutti gli Stampatori e Librai e chiunque altro ancora a non prestarsi alla vendita di Bollettini e alla diffusione di tali notizie redarguendone i contrav ventori a norma delle leggi veglianti. Pregandola di riscontro alla presente mi pregio ripetermi con distinta stima. Livorno 24 maggio 1859 Il Governatore Annibaldi Bigazzi " (Affari generali del governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100. Circolari 1- 42.Circolare 19.Archivio storico comune Portoferraio) Per motivi etici, e di ordine pubblico,il problema di una corretta informazione al popolo per quanto sta succedendo al fronte della guerra per l'indipendenza è di cruciale importanza per il governo della Toscana. Infatti il 25 maggio,giorno successivo all'arrivo della circolare del governo di Livorno, al governatore dell'Elba perviene una circolare ministeriale del ministro dell'Interno Bettino Ricasoli " ill.mo Signore Ora che si combatte la guerra nazionale ,il Governo intende agevolmente con quale ansietà le popolazioni aspettino le notizie , e come il Monitore che spesso non è in tempo ad inserire negli esemplari inviati nelle Province i Bollettini dell'esercito che sono trasmessi a Firenze nelle ore pomeridiane,soddisfaccia imperfettamente al bisogno di avere pronta e frequente cognizione dei fatti della guerra.Il Governo fa giusto giudizio della pubblica impazienza e senza recedere dai principi già dichiarati dal Ministero dell'Interno con la Circolare del dì 12 Maggio cadente crede suo dovere di appagarla in quel modo che può essere compatibile con quel savio riserbo imposto dalle ragioni militari e dalle condizioni politiche della Patria. Il Governo dunque di qui innanzi ogni volta che riceverà notizie di fatti di guerra di qualche importanza le trasmetterà subito per Telegrafo ai Prefetti,i quali le faranno senza indugio stampare ed affiggere nei luoghi ov'è maggiore la frequenza del Popolo. Con questo provvedimento intende peraltro il Governo che cessi l'abuso introdotto in alcune Città di pubblicare notizie della guerra che non rivestano alcun carattere di autenticità e che possono recare disturbo nelle famiglie che hanno i loro congiunti nelle file dell'esercito nazionale e turbare improvvidamente le quiete pubblica.Sappiano i cittadini che il Governo riceve sempre regolarmente i Bollettini ufficiali dell'esercito e che da questi soltanto si può apprendere con sicurezza quanto accade sui Campi ove si decidono le sorti della Nazione.Quando per parte del Governo non si fa nessuna pubblicazione ,ognuno pensi che ciò è per la semplice ragione che nulla è avvenuto. Voglia la SV Ill.ma provvedere con tutto l'impegno alla fedele esecuzione di quanto di sopra è prescritto sulla immediata pubblicazione dei Bollettini che le verranno trasmessi e faccia conoscere ai suoi amministrati queste Disposizioni Governative che si raccomandano all'opinione illuminata dei cittadini per produrre l'effetto che si desidera. Mi pregio frattanto di confermarmi con particolare ossequio. Di VS Ill.ma Dal Ministero dell'Interno Li 25 Maggio 1859 Devotissimo Servitore BETTINO RICASOLI " (idem come sopra .Circolare 20.Aechivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
I sindaci dovrebbero mettere on line sui lori sito istituzionali i moduli per quelli che hanno l'esenzione come i proprietari di seconde case in regola con i contributi comunali, ma nei siti citati detti moduli non ci sono o non si trovano siti spesso , ad arte , in ristrutturazione . Queste azioni sono da furbetti di basso profilo e credo che qualche Autorità dovrebbe intervenire magari multando i comuni inadempienti e capaci solo di mettere tasse e gabelle a ripetizione :bad:
Nel silenzio più assoluto tutti i sindaci Elbani, nessuno escluso, hanno deciso che la tassa di sbarco passera a 3.50 € per gli adulti e 2,50 € per i ragazzi paganti. Questo dal primo di gennaio fatto salvo , però, quanto decidere il governo sulla possibilità dei comuni di aumentare le imposte.
Quindi per evitare ciò si deve sperare nel Presidente del Consiglio.
Bravi sindaci bravi. :bad: :bad:
Bravo Paolino l'arrotino: con questa dieta tu campi 100 anni!
Corsi gratuiti di Golf
Come ogni anno, sono iniziati i corsi di avvicinamento al golf, organizzati dall’Ass. Sportiva Elba Golf Club Acquabona.
Ogni sabato pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00, presso il campo pratica del Circolo, saranno messi gratuitamente a disposizione istruttori, mazze e palline per accompagnare i partecipanti alla scoperta di questo meraviglioso sport.
Il Golf è alla portata di tutti!!! Vi aspettiamo numerosi!!!!!!
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Un famoso cuoco inglese dopo aver "rivisitato", io dico "ROVINATO" la nostra carbonara infilandoci dentro peperoni sotto olio, aglio, pomodoro, alcune salamelle cotte sulla bistecchiera, il tutto bagnato con aceto balsamico, ora ha aggiunto il salame chorizo alla famosa paella tipico piatto spagnolo a base di molluschi e riso. Io mi domando, ma se per essere bravi cuochi di fama internazionale basta rivisitare (io dico..) i piatti di alcune cucine internazionali, faccio bene io a rimanere arroccato alla tradizione locale e non guardare mai i programmi di cucina in TV?
PS. A proposito, io oggi ho mangiato pasta aglio-"oglio" e peperoncino, di secondo tonnina e pane, il tutto con un bel (3) bicchieri di bianco locale, e stasera brodo di pesci e dopo erba lessa con peperoncino calabrese.
Paolino l'arrotino-
[COLOR=darkred][SIZE=4]CITTA’ DI PORTOFERRAIO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE [/SIZE] [/COLOR]
Spett. redazione
Alcuni articoli comparsi su blog locali invitano gli elettori a non andare a votare in occasione del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Ci pare pertanto necessario ricordare a tutti i cittadini che è vana la speranza di non raggiungere il quorum, e quindi rendere nullo il referendum, se chi si astiene si pone questo obbiettivo. L’art 138 della Costituzione, in casi di referendum costituzionale non prevede un quorum, cioè un numero minimo di votanti affinché il referendum sia valido. Quindi, qualunque sia il parere di ognuno sull’argomento in questione, e qualunque sia l’orientamento politico, è necessario esprimere la propria volontà sulla scheda referendaria perché mai come in questo caso chi non vota non conta e a decidere saranno quelli che il 4 dicembre faranno il sacrificio di recarsi alle urne, anche se fossero largamente al di sotto del fatidico 50%.
Il voto è uno strumento straordinario di democrazia diretta e tutti devono esercitarlo perché non è solo un diritto ma un dovere sempre, perché nessuno deve demandare ad altri le decisioni che influiranno sul proprio futuro, su quello dei propri figli e dei propri nipoti.
Il presidente del Consiglio
Luciano Rossi
Comitato classe 56
La data della cena è stata spostata dal 15 al 22 ottobre contattate referenti saluti.
il Comitato classe 56 intende organizzare una cena per gli interessati sabato 22 ottobre presso il Ristorante Acqua Azzurra a Portoazzurro.
Per aderire alla cena potete contattare i seguenti numeri telefonici:
Portoferraio, De Tullio Saverio 0565 914694;
Marciana Marina, Giannoni Franco 3356120646;
Campo nell'Elba, Silveria 3391340179;
Portoazzurro, Guglielmi Giulio 3397484052;
Il prezzo della cena è sui € 30.00
Saluti Comitato classe56
IL SINDACO
VISTA la comunicazione del giorno 2 ottobre della proprietà del Campeggio Enfola con la quale si segnala un fenomeno franoso con potenziale rischio alla pubblica incolumità sulla spiaggia dell’Enfola sud;
VISTO il rapporto di servizio del Dirigente Area 3 del 04/10/2016, che rileva l’intervento presso la spiaggia dell’Enfola sud con delimitazione con nastro bianco rosso della zona interessata dall’evento franoso;
CONSIDERATO che il fatto può costituire imminente pericolo per l’incolumità dei cittadini e dei turisti che abitualmente frequentano la spiaggia;
RITENUTO di adottare con il presente provvedimento contingibile ed urgente le misure necessarie al fine di prevenire il pericolo;
RITENUTO di dover demandare alla struttura tecnica l’acquisizione di ulteriori e più puntuali elementi in merito alla stabilità del costone interessato, riservandosi l’emissione di ulteriori provvedimenti;
PRECISATO di aver comunque ordinato alla struttura tecnica comunale di apporre immediatamente un cartello, adeguatamente visibile, indicante il pericolo di rischio frane e caduta sassi ed essendo questo stato regolarmente installato;
RILEVATO che l’evento origina da e interessa aree di proprietà privata (particella 62 fg.40) e di conseguenza per la morfologia dei luoghi il demanio;
VISTO il disposto dell’art.54, comma 2, del D. Lgs. 267/2000;
ORDINA
- Con decorrenza immediata e fino a revoca delle presente ordinanza, il tratto di demanio marittimo posto in prossimità dell’area franosa sita sulla spiaggia Enfola sud del Comune di Portoferraio è interdetto al transito ed alla sosta delle persone, alla pesca da terra ed a qualsivoglia altra forma e attività connessa agli usi dell’arenile pubblico;
- Il Dirigente Area 3 Servizi al Territorio darà disposizione in aggiunta alla delimitazione con nastro bianco rosso già in atto, affinchè il picchettamento e la delimitazione con idoneo materiale, dell’area interessata dai fenomeni franosi e delle sue adiacenze potenzialmente interessate da caduta sassi, al fine di rendere ben delimitata ed individuata l’area interdetta al transito, alla sosta e ad ogni altro uso sia eseguita la proprietario delle aree;
DISPONE CHE :
- Il Dirigente Area 3 Servizi al Territorio valuti le caratteristiche e l’evoluzione del movimento franoso, adottando ogni atto di competenza;
- L’ordinanza sia trasmessa per competenza e/o conoscenza a:
- Vice – Prefettura di Portoferraio;
- Capitaneria di Porto di Portoferraio;
- Commissariato Pubblica Sicurezza di Portoferraio;
- Comando Compagnia Carabinieri di Portoferraio;
- Comando Stazione Carabinieri di Portoferraio;
- Comando Compagnia Guardia di Finanza di Portoferraio;
- Comando Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Portoferraio;
- Comando Vigili del Fuoco di Portoferraio;
- Comando Corpo Forestale dello Stato di Portoferraio;
- Comando Polizia Municipale;
- Dirigente Area III;
AVVERTE CHE
I contravventori alla presente ordinanza saranno puniti ai sensi di legge;
Portoferraio, 07/10/2016
IL SINDACO
Arch. Mario Ferrari
X SGARBI URLEREBBE CAPRE-
Certo che a voi elbani non vi sellerebbe nemmeno il grande ACETO
avoro ben fatto ma dovrebbero farli tutti così per mettere fine ai corridori-
Bravo Sindaco
Normalmente si cambia nome ad una barca quando questa ti appartiene. Non risulta che l'Aethalia sia di proprietà nè di Onorato nè di Savelli,ma dei contribuenti,anche Elbani.Perciò sarebbe più opportuno chiedere Loro se sono favorevoli a questo cambio che appare oggettivamente quantomeno inopportuno e frutto solo di affetti che non hanno niente a che vedere con L'Isola d'Elba.
Magari potrebbero cambiare nome all'acciarello e chiamarlo Aethalia, così si integrerebbe ancora di più con l'Elba
un plauso invece per l'attraversamento pedonale di via manganaro ,
lo dice uno ,che la sera rischiavi che ti mettevano sotto .
altro che chiacchere
[COLOR=darkblue][SIZE=5]L'ARTE DI ARRANGIARSI ...E ARRANGIARSI MALE! [/SIZE] [/COLOR]
Grandi lavori nelle arterie principali della Città, si realizzano passaggi pedonali rialzati, di questi mi ha colpito uno in particolare, quello in Via Manganaro, in prossimità del distributore Agip.
Il Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada è riportato nel D.P.R. n. 495 del 16 dicembre 1992.
Art. 145 Comma 1:
Gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli, di lunghezza non inferiore a 2,50 m, sulle strade locali e su quelle urbane di quartiere, e a 4 m, sulle altre strade; la larghezza delle strisce e degli intervalli è di 50 cm (fig. II.434)
Ora le cose sono due, o erano briachi gli operai che lo hanno realizzato, o lo era colui che ha dato indicazioni di realizzarlo così.
Comunque la "Tropea" era colossale, se fate attenzione alla foto, hanno fatto sparire uno stallo riservato ai portatori di handicap.
Fate le cose con la testa e se non sapete studiate, Capre, poi ci prendono per il culo in tutta Europa.
Cambio nome.
Magari vogliono farci una sorpresa!
Chiameranno Stelio Montomoli questa (ex) Aethalia con i bomboloni e magari compreranno una nave nuova di zecca (non una vecchia dismessa e sottoposta a refitting) con doppio scafo, stabilizzatori che può affrontare qualsiasi mare e non ci lascia più isolati al primo alito di vento. Sarà questa la nuova Aethalia ammiraglia!
Caro Fabrizio
Alcuni articoli comparsi sul tuo blog invitano gli elettori a non andare a votare…:
“allora i cittadini ed in particolare i "cittadini attivi", lontani da alleanze, coalizioni e strategie elettoralistiche proprie dei partiti e delle guerre fra le correnti interne, dovrebbero mandare un messaggio chiaro: ASTENSIONE”.
Sarebbe opportuno a questo punto ricordare a tutti che è vana la speranza di non raggiungere il quorum e quindi rendere nullo il referendum, se chi si astiene si pone questo obbiettivo. L’art 138 della Costituzione, in casi di referendum costituzionale. non prevede un quorum, cioè un numero minimo di votanti affinché il referendum sia valido; quindi, qualunque sia il parere di ognuno, appare opportuno esprimere la propria opinione sulla scheda referendaria perche mai come in questo caso chi non vota non conta e a decidere per lui saranno quelli che il 4 dicembre faranno il sacrificio di recarsi alle urne, anche se fossero largamente al di sotto del fatidico 50%.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MALATTIA DEL NOSTRO TEMPO. LA NAZIONALE DI CALCIO E' INDIFFERENTE ALLA "LUDOPATIA" [/SIZE] [/COLOR]
Stasera giovedì 6 ottobre 2016 la Nazionale Italiana di calcio è scesa in campo sponsorizzando una società mondiale di scommesse come se si facesse pubblicità a una marca di patatine o a una catena di supermercati. NON SPORCHIAMO IL GIOCO CON IL GIOCO D'AZZARDO.
E LA "LUDOPATIA"?
La Figc sa che la ludopatia è una dipendenza del gioco d'azzardo? La Nazionale di calcio è un simbolo del nostro Paese e dispiace profondamente che la suprema squadra di pallone possa essere utilizzata per fare propaganda al gioco d’azzardo dimenticando che ci sono 800.000 famiglie italiane minacciate dalla rovina a causa delle ludopatie, cioè del gioco che incontrano quotidianamente famiglie ridotte sul lastrico dal gioco d’azzardo, padri, madri e figli distrutti dalla ludopatia. Come potremo dire ai giovani che il gioco d’azzardo fa male se poi lo ritrovano in evidenza sulle maglie dei propri idoli?
Adesso la tentazione del gioco è sotto casa, anzi entra dentro le abitazioni attraverso Internet e da stasera porta trionfante anche la bandiera della Nazionale Italiana di calcio.
NON C'E' PIU' LIMITE AL PEGGIO.
Comitato Elba Salute.
[COLOR=darkred][SIZE=4]A ROMA CON LA POLISPORTIVA RIO ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Ci siamo, la polisportiva di Rio elba comunica che la gita per Roma con udienza da Papa Francesco in piazza San Pietro in programma il 25/26 ottobre è pronta e ci sono ancora 10 posti per i primi che chiameranno da tutta l'Elba ,per quelli che si erano prenotati è arrivata l'ora di confermare attraverso il saldo o almeno anticipando la metà dell'importo che è 47 euro a persona in camera doppia e 35 euro a persona in camera tripla o quadrupla con bambini da 3 a 12 anni in hotel a 4 stelle con pernottamento e colazione mentre il pullman costerà 30 euro a/r , il programma prevede partenza da Piombino porto alle 8 di mattina di martedì 25 ottobre e arrivo in hotel a Roma 11.30, visita della città , Pantheon, parlamento, Palazzo Chigi, piazza di Spagna, Fontana di Trevi e cena libera ,mercoledì 26 ottobre colazione alle 7 di mattina e tutti insieme si raggiunge piazza San Pietro per l'incontro con il Santo padre sino alle 12, poi visita colosseo e partenza per l'Elba per la nave delle 17.30, per chi vuole passare con noi due bellissime giornate
PER INFO TEL. 320 1821842 D'auria Gaetano
[COLOR=darkblue][SIZE=4]AITHÁLE/AITHALÍA: ORIGINI E SIGNIFICATO DEL PIÙ ANTICO NOME GRECO DELL’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Visto che si è sviluppato un bell'interesse sull'annunciato cambiamento di nome del traghetto Aithalia, sicuri di fare cosa gradita proponiamo ai nostri 'camminatori' un articolo del prof. Michelangelo Zecchini tratto dal suo libro “Elba isola, olim Ilva” del 2014. La Redazione.
L’àmbito semantico di Aithále, il più antico nome greco dell’Elba, e delle varianti Aithalía, Aitháleia, è quello di fumosa, fumante. E’ quanto mi è stato insegnato al Liceo Foresi da quello straordinario docente che era Alfonso Preziosi e dopo, all’Università di Pisa, dal linguista Riccardo Ambrosini, insuperato traduttore di lirici e prosatori greci, classici ed ellenistici, con il quale a partire dal 1980 ho condiviso una serie di ricerche pluridisciplinari.
Il toponimo Aithále compare già in Ecateo di Mileto verso la fine del VI secolo avanti Cristo; Stefano Bizantino, che ne riporta il relativo frammento nel VI secolo dopo Cristo, pensa che derivasse dalla lavorazione del ferro che circondava di fumo i numerosi luoghi in cui avvenivano i trattamenti del minerale. Il concetto era stato espresso nel I secolo a. C. anche da Diodoro Siculo, il quale così narra: “ Dell’ Etruria, infatti, fa parte un’isola di fronte alla città chiamata Populonia, che chiamano Aitháleia. Questa, che dista circa cento stadi dalla costa, ha ricevuto quella denominazione dall’abbondanza del fumo (o della fuliggine) che c’è lungo di essa. Come minerale ha, infatti, molta siderite, che tagliano per la fusione e per la preparazione del ferro, perché hanno molta abbondanza di quel metallo”.
Di recente ha tentato di farsi strada una nuova e singolare ipotesi, secondo la quale sarebbe possibile spiegare il nome greco dell’Elba non tanto sulla scorta dell’attività siderurgica quanto in base alle caratteristiche fisiche, che avrebbero consentito ai naviganti di identificare immediatamente l’isola color fuliggine grazie alle spiagge scure della zona orientale. Sorge spontanea un’obiezione, che di per sé rende tale teoria poco fondata: com’è possibile che le spiagge, brevi distese orizzontali che già a qualche chilometro di distanza si confondono, specie se scure, con il blu del mare, possano essere state considerate dagli antichi navigatori quali elementi discriminanti per riconoscere un luogo da un altro?
Qualche anno dopo l’ipotesi coloristica ‘orizzontale’ (spiagge) è stata integrata con le emergenze cromatiche ‘verticali’ (pareti rocciose). In altre parole, toponimi come Punta Nera, presenti alle estremità orientale e occidentale, dimostrerebbero che almeno in origine il toponimo Aithále avrebbe indicato un’isola connotata da rocce scure. A parte il fatto che, nemmeno a farlo apposta, vicino alla Punta Nera di Capoliveri c’è una Punta Bianca, e accanto alla Punta Nera di Chiessi esiste la località Pietre Albe (cioè bianche), oggettivamente non mi sembra che il perimetro costiero dell’Elba abbia una prevalenza coloristica nerastra. Semmai è vero il contrario: basti pensare che è il colore bianco - questo sì visibile anche da lontano! – a contraddistinguere l’ ampio tratto di costa settentrionale che va da Portoferraio all’Enfola.
Insomma: ognuno continui pure a tenersi strette le proprie opinioni, ma allo stato attuale delle conoscenze, a mio avviso, non ci sono dati né concreti né convincenti per modificare l’esegesi tradizionale. No, Aithále ‘la nera’ proprio non va, tanto più che quando gli scrittori greci hanno voluto usare una qualificazione cromatica hanno utilizzato attributi come argós o leukós (bianco, splendente), che insieme al blu del mare e al verde della vegetazione sono i colori che caratterizzavano e caratterizzano l’Elba. La bontà dell’interpretazione proposta da Diodoro e da Stefano Bizantino, nonché da una pletora di glottologi, archeologi e storici di rango fra i quali Ambrosini, Pittau, Colonna, Cristofani, Giardino, Grant, Minto, Torelli, resta piena e inalterata: Aithále/Aithalía/ Aitháleia continua a essere l’isola della fuliggine, del fuoco e del fumo che si levavano dalle centinaia di forni per la riduzione del ferro. Anche perché i Greci, se davvero avessero avuto l’intenzione di basarsi sul colore nero per identificarla, senza tante contorsioni linguistiche avrebbero usato aggettivi (o sostantivi) più diretti e puntuali, come mélas o amaurós.