[COLOR=darkred][SIZE=4]Dal 27 OTTOBRE al 5 NOVEMBRE:
 
-       IT - 2017 (v.m. 14 anni)
-       LA BATTAGLIA DEI SESSI  [/SIZE] [/COLOR]
					
					
					
				113583 messaggi.
				[COLOR=darkred][SIZE=4]IN TOUR SUL MONTE CALAMITA PER CONOSCERE E RISPETTARE AMBIENTE E TERRITORIO, L’INIZIATIVA DI CAPOLIVERI BIKE PARK, COMUNE, SCUOLA DI CAPOLIVERI E SELIN PER L’AMBIENTE  [/SIZE] [/COLOR] 
In tour sul Monte Calamita alla scoperta delle Miniere, degli antichi mestieri e delle infinite ricchezze ambientali dell’Isola. 
Il 25 ottobre in una splendida giornata d’autunno, gli studenti della Scuola Media G. Carducci di Capoliveri grazie al progetto realizzato da Capoliveri Bike Park, Comune di Capoliveri, Selin per l’Ambiente, Guide del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con la collaborazione di Pelagos e  Legend Park Rent, pedalando in bicicletta lungo i suggestivi sentieri del circuito del Capoliveri Bike Park hanno riscoperto la bellezza e l’unicità del loro territorio e hanno approfondito le molte curiosità legate al rispetto e alla tutela della natura e dell’ambiente.
Un progetto integrato dove si sono unite insieme mondo dell’istruzione, dello sport e della tutela e valorizzazione ambientale.
“Un’attività interdisciplinare” - come hanno spiegato i prof.ri Ricci e Piga della Scuola Media di Capoliveri - “in cui al centro sta il rispetto per la storia, l’ambiente e la cultura della propria isola che devono partire da una conoscenza diretta e profonda del territorio di appartenenza, ciò per avere domani adulti più consapevoli e responsabili”.
“Stiamo lavorando su questo con le nuove generazioni. – spiega Michele Cicerone,  responsabile di Selin per l’Ambiente – Conoscere ed apprezzare il proprio territorio significa amarlo e rispettarlo mettendo in campo ogni azione per la sua salvaguardia che deve partire dai piccoli gesti quotidiani per un mondo più sano e più pulito. Abbiamo consegnato agli studenti una brochure illustrata sulla tutela ambientale, su questa lavoreranno e sarà per loro una guida utile per capire quali comportamenti assumere nel vivere quotidiano nel rispetto dell’ambiente”.
“Il Capoliveri Bike Park e il Monte Calamita – commentano le Guide Ambientali del PNAT – sono luoghi di una bellezza unica con panorami mozzafiato, che stimolano tantissimo i nostri giovani e li fanno appassionare allo sport e alla natura, un percorso formativo che tutti dovrebbero fare e che pensiamo debba essere esteso a tutti i giovani e non del nostro territorio”.
“Siamo felici di aver collaborato alla realizzazione di questa iniziativa – ha commentato il consigliere delegato all’istruzione del Comune di Capoliveri Alessia Conte – Attività come queste sono la base per una crescita più consapevole dei nostri giovani ed auspichiamo il ripetersi di eventi interistituzionali come questo, dall’elevato contenuto formativo”.
					
					
					
				Se ridurrai i tuoi consumi a circa la metà di quanto consumi ora, pagherai solo poco di più. Se mantieni quelli attuali, pagherai almeno il doppio. Chi credi che pagherà il costo milardiario di questo dissalatore? Asa? No, tu, io e tutti gli altri, ma almeno avrai una certa tranquillità (Mi vien da ridere!) riguardo la disponibilità di questa pessima acqua che ti arriverà a casa.
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]LE PERDITE OCCULTE DEGLI ACQUEDOTTI ELBANI ED IL DISSALATORE [/SIZE] [/COLOR] 
Riscontro messaggio “elbano”  n. 87321 sulle perdite degli acquedotti. E’ un problema molto interessante al quale mi sono dedicato a fondo e per molto tempo.
Le perdite dell’acquedotto dell’Isola d’Elba  sono veramente eccessive ma se le osserviamo nel contesto reale le cose cambiano profondamente. La rete di distribuzione dell’acquedotto  è complicatissima , basti pensare che, a causa dell'andamento altimetrico del terreno ELBANO, è composta praticamente da tante piccole reti staccate l’una dalle altre ed alimentate da una sessantina di impianti di sollevamento e circa altrettanti serbatoi di carico. In queste condizioni è sempre possibile porre un rimedio anche se non totale ma occorre effettuare una vera rivoluzione con sostituzione di quasi tutte le condotte e sopratutto la  modifica radicale del sistema di base onde riuscire a regolare la pressione di funzionamento della rete in quanto se venissero mantenute le elevate pressioni attuali in poco tempo  anche le nuove condotte comincerebbero a perdere. La domanda da porsi è la seguente: è proprio la soluzione giusta il  rivoluzionare la rete o non esistono invece soluzioni alternative tecnicamente valide?
io credo che, 	quand'anche fossero disponibili gli imponenti importi di denaro necessari per la rivoluzione della rete, in questo momento sarebbe logico indirizzarli verso altre soluzioni e per esempio verso quanto segue.
Bisogna innanzitutto rendersi conto che , se la perdita come percentuale del totale è inammissibile, invece  l’ammontare complessivo di metri cubi di acqua che vanno perduti non è enorme poichè stiamo trattando di un acquedotto piccolo e con volumi d’acqua che sono bassi se paragonati alle enormi spese necessarie per la sua citata rivoluzione A mio avviso converrebbe piuttosto tollerare delle percentuali di perdita un po' elevate e migliorare al massimo la ricerca e riparazione delle fughe d’acqua che sono facilmente rintracciabili. Occorre però osservare un’altra regola: bisogna  poter disporre di tanta acqua ed a basso prezzo.  Se le condizioni fossero queste e se cioè si potesse far fronte alle perdite senza spendere cifre enormi ma invece impegnare  tutti  i fondi disponibili per  produrre una  maggior quantità di acqua a basso costo e quindi si potesse disporre veramente  di  un quantitativo d’acqua che, nonostante le perdite, riuscisse ugualmente a soddisfare l’utenza in tutte le condizioni e quindi anche d’estate quando sono presenti molti turisti, allora tutti i problemi sarebbero risolto e con la minore spesa.
A questo punto entra però in gioco il dissalatore il quale rappresenta proprio l’antitesi di quanto affermato. Il suo esercizio ed il balzo in avanti che subirà inesorabilmente il prezzo dell’acqua impediscono di adottare la descritta tecnica anzi sarà tassativamente necessario ridurre  le perdite cn o un lavoro colossale che costituirà un fortissimo ulteriore aggravio nell'ammonire delle bollette di pagamento dell'acqua, aggravio  dovuto alla disgraziata iniziativa “dissalatore”.
In altri termini  quando funzionA il dissalatore, bisogna, costi quel che costi. assolutamente diminuire la percentuale di perdita.
					
					
					
				UNA DOMANDA AD ASA  (ovvero l'undicesima risposta non data)
Quanto pagheremo un metro cubo di acqua prodotta dal dissalatore di Mola?
Farebbe piacere saperlo, grazie!
					
					
					
				Vorrei fare una domanda all'indimenticato ex sindaco di Portoferraio.
Che cosa ha ottenuto o fatto nel suo decennio di governo per risolvere il problema della crisi idrica?
I posteri conoscono già la risposta........
					
					
					
				Vorrei rispondere brevemente alla "SIGNORA" ALLIBITA che non ha neppure il coraggio di firmarsi con nome e cognome, in merito al pasta party organizzato per rifocillare i partecipanti al MINERAL TRAIL della scorsa domenica organizzato dalla Proloco a Rio Marina.  Posso assicurarLa che nessuno si e lamentato del servizio che abbiamo offerto ai partecipanti e agli accompagnatori, fino al Suo arrivo. Siccome io sono la persona che le ha chiesto lo scontrino, come del resto richiesto a tutti i concorrenti che si presentavano privi del tagliando. La piccola differenza sta nel fatto che quando gli atleti ce lo comunicavano, noi servivamo ugualmente il pasto senza nessun problema. Poi Lei si e presentata affamata chiedendo giustamente di mangiare e io giustamente le ho chiesto lo scontrino, a quel punto Lei gentilissima Signora, e andata in escandescenza invece di dirci che lo aveva lasciato in macchina, noi SIGNORA, Le posso assicurare che il Suo Pasto lo avrebbe avuto ugualmente. Ma Lei SIGNORA incurante, ha dato sfogo al meglio di se. Comunque, vorrei tranquillizzarLa, dicendoLe che anche i suoi amici hanno preso le distanze dal Suo sfogo pomeridiano. Per concludere La vorrei invitare alla gara del prossimo anno perche il percorso della gara merita una massiccia adesione di atleti.
p.s. gli accenti non compaiono per via della tastiera straniera.
Con ossequio CASINI Pier Luigi
					
					
					
				Dice Meneghin:
"a Lido di Capoliveri...è in progetto una centrale sotterranea per il pompaggio dell’acqua di mare fino al dissalatore...quella ingombrante centrale posizionata in mezzo agli ombrelloni del Lido potrebbe benissimo essere spostata portandola vicino al desalinizzatore con molti vantaggi anche di esercizio. Anche in questo caso io penso di aver fatto un’azione doverosa ed utile. Lo vedremo tra poco poiché la costruzione del desalinizzatore, come tutti sappiamo, tra poco parte ed io spero tanto che quanto da mè proposto venga accettato ed il Lido di Capoliveri sia veramente liberato della presenza di macchinari sotterranei." 
Ora ho capito perché si parla di problemi alle acque antistanti la spiaggia di Lido! Credevo che la centrale di pompaggio si trovasse a Mola, dove verrebbe istallato il dissalatore. No a Lido! E poi da Lido l' acqua prelevata dovrebbe arrivare fino alla centrale di Mola! Pazzesco, terribile. La centrale posizionata in mezzo agli onbrelloni in una delle spiagge più belle e frequentate dell' Elba? Ma siamo matti! Come è possibile una cosa del genere? Come è possibile che un' amministrazione comunale come quella di Capoliveri abbia dato il suo assenso a questa follia?
Qui occorre una mobilitazione generale, un presidio degli abitanti del luogo che fisicamente impediscano la realizzazione di questa faraonica, assurda, improduttiva, inutile opera!
Mi sembra talmente assurda la cosa da farmi sospettare che io non abbia compreso bene il tutto!
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4]INVITO ALLA COMUNITA' CRISTIANA ELBANA: VENERDI' 27.10, ALLE 21, VEGLIA MISSIONARIA  A SAN GIUSEPPE DI CARPANI  [/SIZE] [/COLOR] 
Don Gianni Mariani alle prese con due importanti impegni per la sua parrocchia di San Giuseppe a Carpani: il lancio del catechismo per 170 ragazzini e domani sera, 27.10, alle 21, ci sarà la veglia missionaria di preghiera, presenti tutti i parroci isolani.
Con la messa del giorno 15 ottobre Don Mariani aveva aperto il nuovo anno catechistico, presenti i ragazzi delle elementari, delle medie e gli adolescenti, catechisti, animatori e un nutrito gruppo di genitori. La chiesa era risultata affollata e i nuovi iscritti al catechismo, 47 bimbi, hanno portato il totale a circa 170 ragazzini. "Tutti assieme- aveva detto il parroco- abbiamo chiesto a Dio Padre, attraverso l'Eucarestia, l'aiuto nel nuovo cammino della Fede". E il religioso, durante l'omelia, aveva ricordato che la crescita nella Fede dei ragazzi è impegno soprattutto per i genitori, catechisti e animatori possono essere al loro fianco, ma non possono sostituirsi al loro ruolo di educatori anche nella Fede. Non era mancato l'invito, rivolto ai familiari, a mandare i propri figli al catechismo, spronandoli ad accompagnarli anche alla messa domenicale. Durante l'offertorio assieme al pane e al vino, era stato portato anche il "Catechismo dei ragazzi", il sussidio che accompagnerà i giovanissimi anche quest'anno. "Buon cammino a tutti", aveva detto infine il parroco nel salutare i convenuti.
E per domani, venerdì 27, alle 21, sempre alla chiesa di San Giuseppe, sarà attuata, su decisione presa nell'ultima riunione vicariale dei sacerdoti isolani, la veglia missionaria. Si svolge ogni anno ed è dedicata appunto all'ottobre missionario. "Pertanto - comunica Don Mariani - domani sera saranno presenti tutti i sacerdoti e la comunità cristiana dell'Elba è invitata a partecipare".
					
					
					
				Alle miniera di Capoliveri hanno fatto il bike park e funziona molto bene perché non ti compri dieci biciclette e provi a fare una cosa simile a Rio. I mezzi a motore dentro il perimetro del Parco non li autorizzano mai e poi mai. Ci siano due o un comune non ti cambia niente perché decide il Parco. Ultimamente la forestale ci fa molta attenzione e se finora qualcuno lo fa o lo ha fatto le cose cambieranno presto. Prova con le bici che è facile che ce la fai.
					
					
					
				PROTEGGIAMO L'INSULARITA (disservizio navi per maltempo)
Egr.Sig. sindaco Mario Ferrari, non ho ben capito se Lei nella sua esternazione alla "Nazione", parla per i SUOI concittadini portoferraiesi oppure per tutti i viaggiatori che effettuano la traversata Piombino-Elba ed Elba Piombino? Perchè il suo discorso nel secondo caso, potrebbe e dovrebbe essere più articolato ed interessare i vari Enti o società dell'Elba che sono in gioco. Lei sa bene che oltre Portoferraio, ci sono altri due scali: Rio Marina e Cavo che soffrono anch'essi e  forse più di altri dell'insularità.
Per questi, non c'e bisogno dei temporali per avere un disservizio, basta uno scirocchetto un pò più fresco e.. addio traversata,... con gente del continente che è costretta a rimanere suo malgrado all'Elba . L'Autorità interessata a gestire queste situazioni (non so quale sia) dovrà interessarsi solo per Piombino, oppure anche per Portoferraio, Rio Marina e Cavo?
Se dovesse provvedere per Portoferraio, basterebbe estendere a questa città i rimedi una tantum previsti per Piombino ma per Cavo e Rio Marina cosa pensa che serva, quando questo disservizio si dimostra statisticamente essere più frequente? Convenzioni con alberghi o centri di ristoro? IMPENSABILE!!
 Non è mai stata presa  in considerazione neppure una misera navetta, che potesse sopperire alla mancanza dei mezzi pubblici per dare un'alternativa di partenza da Portoferraio. Caro Sig. sindaco i disagi non possono essere personalizzati. Provveda prima Lei in qualità di sindaco del capoluogo e poi faccia provvedere agli altri.
					
					
					
				Su genova è piovuto un terzo rispetto al 2015; a la spezia famoso pisciatoio  d'italia con 1200-1500 mm di ca  del passato nne sono venuti 300 scarsi.....cosa vuole raccogliere se non piove più come una volta.
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]Dal 27 OTTOBRE al 5 NOVEMBRE:
 
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-       LA BATTAGLIA DEI SESSI  [/SIZE] [/COLOR]
					
					
					
				SABATO 28 OTTOBRE FOLLIS A PORTO AZZURRO
Ore 21 al teatrino delle suore
Grazie al progetto di riapertura delle attivita ricreative nel Teatrino, il primo appuntamento della stagione invernale sarà con Follis,  il nuovo spettacolo de gli ottovolanti.
A Follis, paese senza tempo sperduto nella brulla vegetazione sarda, vivono la loro esistenza i personaggi della nostra storia, nella più completa ignoranza.
Da più di due secoli infatti, tutti gli abitanti del paese sono vittime di una terribile maledizione scagliata da un conte della famiglia Degortes che li obbliga all’assenza di logica nei loro ragionamenti…
Tratto liberamente dalla favola comica di Neil Simon, Follis ci porta ad interrogarci su quanto sia sottile la linea tra profondità e stupidità: si può godere della pienezza dell’amore anche se si è privi di intelligenza?
Siete pronti a vivere un’avventura decisamente poco ordinaria e straordinariamente avvincente?
Anche se non lo siete, una cosa è certa: dopo aver visto “Follis” capiremo davvero quale sia il limite al quale la stupidità degli uomini può spingersi…esclusi i presenti ovviamente!
Evento organizzato da A.C.S.I.T.
Associazione Culturale Sardi In Toscana | [URL]http://www.acsitfirenze.net[/URL]
In Collaborazione con il Comune di Porto Azzurro e la Proloco di Porto Azzurro
INFO E PRENOTAZIONI
Teatrino “delle suore” via Cerboni 12 – 57036 Porto Azzurro
Tel. 333 498 012 – 328 2513 623
Email: [EMAIL]info@prolocoportoazzurro.it[/EMAIL]
					
					
					
				Caro Pino leggendo il tuo ultimo intervento sulla stampa, si evince che ormai siamo fuori dai toni di un pacato e intelligente confronto politico. Lasciatelo dire, sembri quasi un vecchio cinghiale maschio ferito e circondato dai cani che cerca di assestare rabbiose zannate dove capita. Mosso solo da una furia primordiale e animalesca che ti condurrà a diventare una testa imbalsamata sopra il camino dove il De Santi e il Bosi consumeranno le loro laute cene con le tue arcidure carni. A mio avviso più ti agiti, più urli e più sprofondi nel ridicolo spianando la strada al SI. Inoltre certi toni retorici e tipici della propaganda rossa venivano usati mezzo secolo fa. Evolviti, visto che hanno cambiato nome anche a Stalingrado. Oggi si chiama Volgograd.
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4]TROPPI I MIEI INTERVENTI SUI BLOG – DISSALATORE  [/SIZE] [/COLOR] 
Mi rendo conto di continuare ad annoiare gli elbani e quindi tento una giustificazione che si basa su fatti concreti.
Per esempio se parliamo di pioggia bisogna partire dati reali e non semplicemente e dalle sensazioni.
Esistono molteplici misurazioni reali delle piogge che cadono e sono visibili su internet. Da questi dati risulta che stanno avvenendo rilevanti modifiche meteorologiche ma non riguardano i mm di pioggia annui i quali si mantengono pressoché costanti durante le varie annate. Per esempio nel veneto, come risulta dal grafico allegato i volumi totali anno per anno tendono addirittura ad aumentare. Quello che tragicamente cambia sono le modalità di caduta della pioggia. Oggi cadono fortissimi volumi concentrati in tempi brevissimi. Questo è un grave problema perché queste vere tempeste liquide sono difficili da controllare e finiscono per scaricare a mare ingentissime quantità di acque, spesso provocando danni. Pertanto il problema attuale non è tanto sulla mancanza di pioggia quanto sulle difficoltà di raccoglierla. Mi dispiace disilludere “pioggia pioggia” ma il mio serbatoio/galleria sarebbe la struttura più adatta per farlo perché è costituito da una galleria  a piccola sezione trasversale ma  a lunga estesa longitudinale e quindi potrebbe raggiungere  tutte le vallette che a 360 gradi scendono dal Capanne e raccogliere molta acqua in poco tempo.
Per tutti gli alti argomenti devo dar ragione: lo faccio troppo spesso. Il fatto è che quando leggo di vicende ovvie non riesco a trattenermi. E faccio alcuni esempi recenti. Quando ho letto che il desalinizzatore di Mola era  stato ubicato in quella posizione proprio  perché si voleva prelevare l'acqua salmastra dai pozzi di quella posizione sono scattato facendo notare  il grave danno che derivava dall’intrusione del cuneo salino nei terreni agricoli dovuto alla depressione di falda provocata dal pompaggio nei pozzi. Io non voglio attribuirmi nessun merito ma il fatto è che  è effettivamente cambiata la progettazione  ed ora il prossimo prelievo del desalinizzatore avrà luogo dal mare aperto ed io non penso che il mio intervento di allora sia stato  dannoso. 
Faccio un altro esempio più interessante perché riguarda la salvaguardia del Lido di Capoliveri dove è in progetto una centrale sotterranea per il pompaggio dell’acqua di mare fino al dissalatore. Ebbene se andate a rivedere il mio messaggio  n87151 del 14 ottobre scorso potete notare come io abbia  dimostrato con planimetria e profilo longitudinale che quella ingombrante centrale  posizionata in mezzo agli ombrelloni del lido potrebbe benissimo essere spostata portandola vicino al desalinizzatore con molti vantaggi anche di esercizio. Anche in questo  caso io penso di aver fatto un’azione doverosa ed utile.  Lo vedremo tra poco poiché la costruzione  del  desalinizzatore, come tutti sappiamo, tra poco parte ed io spero tanto che quanto da  mè proposto venga accettato ed il Lido di Capoliveri sia veramente  liberato della presenza di macchinari sotterranei. Anche in questo caso credo che alla mia azione non possa  imputato nient'altro se non una mia ricerca semplificare le cose   ed a tutto vantaggio dell’Elba.
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]FUSIONE, CON-FUSIONE  E LUOGHI DELLA MEMORIA NELLA  TRASMISSIONE RAI "AGORA' "  [/SIZE] 
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    di G.Muti 
Vorrei   dire,  come  riese,  qualcosa  sulla     Fusione  Rio Elba  Rio –Marina. Non voglio  entrare  nella  polemica.   Potrei aggiungere  solo cose  già dette. Dico subito  che io sono a  favore del  Si   e  spero  che  prevalga  nel referendum. Vorrei   invece  parlare  della  trasmissione  Agorà  di Rai  3
Ho  visto, come molti,   il video  dell’intervista  fatta  dall’inviata   di   Agorà a  delle  riesi sostenitrici  del NO.
 Quello che  mi ha  colpito non  sono state le dichiarazioni  delle intervistate,  ma  il  basso livello della  trasmissione,   il  tono, il clima in studio, dove   si sprecavano  le  battute.  Qualcuno ha  detto,  addirittura,  “ che temeva per la vita  della giornalista.” E  tutto questo  mentre  la  conduttrice, in studio,  urlava  sovrapponendo  la sua  voce  a  quella  dell’inviata   in piazza.  Ma   strillava non  per  chiedere loro   perché  erano contro la  fusione,  ma per  accusarle  di comportarsi  in modo incomprensibile, “perché   oggi  dobbiamo accogliere     tutti dobbiamo integrare  tutti    anche gli stranieri     ecc …
Ad un certo punto,   ho  avuto l’impressione  che  anche lei fosse  una straniera. O meglio  un’ intergrata. Non so se  a  causa   del  suo coinvolgimento    a  favore dell’integrazione , dell’accoglienza  di stranieri,  che poco  entravano  nel tema  della  fusione , o per  il  suo italiano  strano  approssimativo   tipico degli   stranieri integrati.   Dopo aver riascoltato    con attenzione     i miei dubbi    sono aumentati.    
La giornalista, per esempio -  non sa neanche  che cosa    significa, in  italiano  il termine  CONFUSIONE . Secondo lei, siccome  si parlava di fusione ,  significherebbe     CON – FUSIONE   cioè:     FUSIONE  CON . . .qualcuno  ecc
E dice  testualmente : “  Questi riesi  non si vogliono  CON - FONDERE  con nessuno!!… Pensate   un po’  che  noi vogliamo fare  l’accoglienza  per gli immigrati  e  poi  non riusciamo   a  CON - FONDERE   i riomarinesi   con Rio nell’Elba .( voleva  dire con i riesi) . E ancora : “ Come pensiamo  di fare  dell’integrazione   se non riusciamo   CON – FONDERE (  Arridaje!!)    due paesi  piccoli come Rio  Marina  e Rio Alto?
Se  per mezzo di una lingua sgangherata come  questa   si  dicono  frasi  insultanti  che  trasmettono  a milioni di spettatori  un’idea  falsa   del  luogo di cui si sta parlando, non è  una  cosa   di poco conto.
Però, in  studio,  c’era  anche  un giornalista   elbano,  che ha   detto di avere    origini riesi.  Peccato,  che  non abbia  potuto  correggere  un po’ il  clima  antiriese   che  regnava in  studio  e    che  non gli  sia  venuto in mente   di ricordare, con garbo  magari,  che Rio   non è un castello chiuso  contro chi viene da  fuori. Anzi Rio  è  talmente  aperto  che la percentuale  di stranieri  nella popolazione   è talmente alta   - oltre  il  25 percento -   che lo colloca nei primi  10 tra   gli  oltre  8000  comuni italiani  .
Questa   è la  realtà  per  quando   riguarda   gli stranierei. Per   quanto, invece,  riguarda   le persone  che vengono da  altri paesi o dal  Continente?  Bastava  ricordare  che l’ultimo sindaco  era un    fiorentino  e l’organizzatore  del  comitato    a difesa dell’identità riese,    è un napoletano.  Quindi, possiamo  affermare che Rio   è  uno  dei paesi più aperti a  livello nazionale. 
Dunque,  i  motivi per  cui   quelle  signore  sono contro   la fusione   vanno  cercati altrove.   Quindi una  trasmissione    da  buttare nel cestino.  Forse,   a  ripensarci ,  dell’intera  trasmissione  si potrebbe salvare  una  sola  frase  detta   dalla giornalista  in piazza:  “ Questo deve esser   un paese  difficile da  gestire”
Vorrei fare  qualche osservazione sul resto
Ho  notato  che  il    gruppetto   in piazza, a  parte   un uomo,   erano  tutte donne.   Una  di  queste   ha fatto riferimento alla scissione  del 1881  e agli scontri che  ci furono . Non ha detto che,    anche in quel caso, quelle  che protestavano    erano soprattutto  donne   ed   erano comandate   da  una donna   chiamata  “la  Generala”
Questo  indica  una  continuità  e  rivela,  come  a Rio ,  a differenza      di altri paesi,  le  donne,  abbiano  sempre avuto    un ruolo di rilevo.   
  Naturalmente, per  quel poco  che le hanno lasciate  parlare ,   non hanno   messo  in evidenza alcun  argomento  contro  la  fusione. Tutte  hanno parlato  del fatto che  la decisione  di tentare  una    fusione  con Rio Marina     e stata presa  sopra la  testa dei  cittadini.   Lo  ha detto  anche l’unico uomo presente. In questo ci potrebbe  essere  del vero.   Bisognerebbe  discuterne, ma  comunque non    può mai  esser   considerato una argomento contro  la  fusione. 
L’unica  che  ha  toccato un punto vero  è   Annamaria Contestable,   quando   rispondendo  alla  giornalista     ha parlato dell’identità  dei luoghi  storici da  difendere   accennando  del    “Buchino” .   “ Ma in  caso i fusione  -  dice la  giornalista-   nessuno lo bara”. Evidentemente ,  da come era stato presentato      deve  avere pensato che si  trattasse   di un monumento storico. Poi  il discorso su  un   luogo ritenuto importante   perché legato, per ragioni storiche,  all’identità ecc  si è interrotto perché la  giornalista   gli ha  tolto il microfono.      
E  qui entriamo  in un campo  complesso   dei  luoghi   della memoria  che  contengono  ricordi che non hanno bisogno  di esser dei monumenti storici    per  esercitare  una specie di magia. Non  stiamo  parlando  solo  dei  luoghi della  nostra  infanzia. Stiamo  parliamo  luoghi come  Buchino  dove la storia con i suoi personaggi  e  i suoi drammi  a  lasciato  segni  incancellabili.
E il sentimento che  ci lega    questi luoghi è un sentimento forte che   unisce  e che è  quindi parte  di un’ identità  comune.   Ed  è , per alcuni,   come  se, con la fusione,  qualcosa  di sacro     potesse  essere  profanato.  Certo, tutto  questo   non  è razionale ,  ma  è comprensibile quando entrano in gioco  sentimenti profondi.
Io sono nato   e  cresciuto   nei vicoli  del  Buchino  che provocano in me  ricordi  e  immagini,  a  volte,  dai      contorni dolorosi,  come succederà anche  ai miei mici di Rio Marina,  ma      sono  a  favore  della  Fusione, perché nulla  può cambiare   il rapporto che  tutti noi  abbiamo  con questi luoghi. Tantomeno la  fusione.
					
					
					
				Su suggerimento di Marcello Meneghin e per approfondire il problema
acqua all'Elba, sopratutto sui numeri, mi sono letto le "dieci risposte formulate dall'Autorità Idrica Toscana"riguardo il dissalatore.
Non ho capito una cosa che forse andrebbe spiegata meglio, se si vuole che tutti comprendano come stanno le cose. Mi sono soffermato sulla quantità dell acqua necessaria al fabbisogno elbano. Sta scritto pressapoco così: la quantità di acqua distribuita nel 2016/2017 vale circa 8 milioni di m3 quindi, il fabbisogno per l'Elba vale 8 milioni di m3
dei quali il 47% vengono da risorse locali e il 53% dalla Val di Cornia.
A questo punto mi sono chiesto, se quel 50% circa di perdite lungo la rete di distribuzione, sono conteggiate in questi 8 milioni di m3 distribuiti?
Se così fosse , significa che teoricamente il fabbisogno elbano sarebbe la metà di quello enunciato dall'Autorità Toscana, quindi 4 milioni di m3. Se poi si considera che le perdite fisiologiche medie in un impianto ben gestito, vanno dal 15% al 20%, si va da 64 a 68 milioni di m3 necessari per il fabbisogno e quindi, quel 53% di provenienza dalla Val di Cornia risulterebbe il 30-40% . Avrò senz'altro commesso degli errori nella valutazione e nei conteggi però i dubbi debbono essere sciolti per avere le idee chiare non solo per me.
					
					
					
				Una tragedia, ma non una fatalità, abbiamo almeno il coraggio di dircelo altrimenti i nostri giovani continueranno a morire così.
Velocità elevata, mancanza di cinture di sicurezza, la mancanza di guard rail.
Tutta la vicinanza alla famiglia della ragazza.
					
					
					
				