Forse, Sig. PAROLE E FATTI, sarebbe l'ora che cominciasse Lei a pensare. Lei parla sempre di soldi, di imprese impossibili, di spese insostenibili e non riesce a focalizzare due cose essenziali: la prima è che nulla è impossibile con le tecnologie esistenti oggi. La seconda è, e deve imprimerlo nella sua testa, che il dissalatore non serve e NON soddisfa le esigenze estive dell'ELBA. Per intendersi meglio, il dissalatore NON è in grado di fornire, nelle ore e nei giorni di punta, il fabbisogno dell'acqua all'Elba. Una spesa che dovremo pagare TUTTI, lei compreso, senza beneficio alcuno, anzi con danno.
Vorrei aggiungere una terza cosa riguardo alle spese: le Regioni come accertato, non riescono a presentare un solo progetto in sede europea, per avere finanziamenti adeguati; è più facile scaricare sui cittadini gli oneri di ogni opera piuttosto i che operarsi per il contrario, anche se a tagliare il nastro, ci vanno poi i soliti noti.
113273 messaggi.
[COLOR=red] [SIZE=4]La mia personale visione di un futuro assetto idrico Elbano[/SIZE][/COLOR]
Dai dati di esercizio pubblicati da ASA,coerenti con quelli evidenziati sia da Meneghin che Campitelli ed altri nelle loro considerazioni, fatta eccezione sull’entità reale delle perdite che non sono riuscito a verificare più di tanto, risulta che:
- ASA ha immesso nella rete elbana circa 8 milioni di mc di acqua nel 2016
-Gli 8 milioni circa di mc che ASA ha messo in rete nel 2016, se fossero arrivati tutti all’utenza, avrebbero abbastanza soddisfatto il fabbisogno medio annuo Elbano.
-Le perdite sembrano essere molto consistenti, circolano dei dati che toccano il 45%, altri il 30%, comunque sia, uno sproposito.
-Possono essere erogati al max. 35.000 mc/gg contro un fabbisogno circa doppio nei mesi di Luglio-Agosto (purtroppo non ho ben capito se per un limite tecnico della rete o di disponibilità della risorsa acqua)
-Non abbiamo alcuna garanzia che i siti di approvvigionamento attuali possano produrre nel tempo, a Dio piacendo, almeno le stesse quantità odierne, le stime purtroppo tendono al pessimismo
-Il fabbisogno aumenta inevitabilmente in modo considerevole, mentre Giove pluvio batte sempre più fiacca.
Ne deriva che:
-La rete idrica dovrà comunque, a prescindere dalle fonti e le modalità di approvvigionamento, essere in grado di trasportare un fabbisogno di punta, destinato a crescere, di circa 60.000-70.000 mc/gg, il che vuol dire, considerate le inevitabili perdite, assicurare una portata reale superiore almeno del 20-25%.
-Quasi la metà degli 8 milioni di mc del fabbisogno annuo verrebbe bruciato più o meno in una sessantina di giorni, Luglio e Agosto.
-Se la rete attuale è in grado di trasportare, cioè di spingere nei tubi almeno 70.000 mc/gg bene, altrimenti le cose resteranno come stanno ed il problema persisterà cosi come lo conosciamo, anzi peggiorerà. Se ne riparlerà a rete potenziata, cioè a babbo morto. Tutto quello che andremo a fare, se l’andremo a fare, smuoverà tanti bei quattrini, con somma gioia dei soliti noti, ma non risolverà alcun problema per la cittadinanza elbana.
Se invece la rete riesce a pompare i 70.000 mc/gg:
- assolutamente indispensabile diventa la realizzazione di un bacino di stoccaggio di almeno 3-4 milioni di mc. che funga da volano integratore per soddisfare le punte dei 60 giorni in piena estate. (Riterrei un po’ azzardato ipotizzare di impegnarsi per forniture da 60000 mc/gg limitata a 60 giorni, mentre per il resto dei 300 giorni staremmo su una media di 15.000 mc/gg)
- il bacino, magari quello progettato da Meneghin diviso per PI greco, e la capacità della rete di traportare almeno 70.000 mc/gg, sono la condicio sine qua non per la soluzione del problema
dopodiché
- può essere da subito, senza necessariamente nuovi impianti di produzione, riempito nei periodi in cui il fabbisogno elbano è molto più ridotto rispetto ai periodi di punta utilizzando solo l’acqua captata dall’Elba e addotta dalla Val di Cornia. Se in aggiunta venissero contenute significativamente le perdite della rete, otterremmo già un risultato più che onorevole che ci fa respirare anche se dobbiamo obbligatoriamente individuare fonti di approvvigionamento alternative, oltre che integrative, che ci svincolino dagli umori sempre piu capricciosi di Giove Pluvio.
E’ evidente che il serbatoio di per se non esaurisce né risolve completamente il problema, molto articolato e fra i piu complessi resta appeso quasi totalmente alla variabile ‘pioggia’, pertanto mi permetto di indicare una soluzione articolata e modulare che comprende:
La sistemazione della rete idrica in modo da contenere al massimo le perdite sia accidentali che per scarsa manutenzione
La necessaria ed indispensabile costruzione di un invaso di stoccaggio, perché no come studiato da Meneghin rivisitato e dimensionato nell’ottica dell’integrazione piuttosto che dell’autosufficienza
La costruzione di un dissalatore dimensionato per una produzione tale che integrata alle produzioni attuali, permetta di soddisfare il fabbisogno Elbano
La messa in opera di pannelli fotovoltaici per la produzione dell’ energia elettrica necessaria al dissalatore che quando non lavora a regime, può essere immessa nella rete elettrica nazionale recuperando così qualche spicciolo
La sensibilizzazione del cittadino sul tema risparmio idrico incentivando la raccolta piovana, il riciclaggio delle acque di scarico (operatori turistici soprattutto), la diversificazione degli impianti domestici in potabile e servizi.
Spero che siano sempre di meno coloro che credono che basta un ‘interventone’ per risolvere il problema perché, in questi casi, come diceva il buon Totò: è la somma che fa il totale.
Remigio da Varagine
Egr.Meneghin
Lei insiste con questo serbatoio salva Elba e non risponde ad alcune osservazioni fatte sulla sua realizzazione con un macchinario complesso come la "Talpa" e il relativo cementificatore e le relative spese per i controlli di detta opera. Si è vero molti Elbani hanno lavorato duramente nella miniera , come qualcuno asserisce, ma fare questa galleria lunga svariati kilometri nel Capanne è altra cosa.
Se è un problema fare il dissalatore a Mola, vedi i proprietari dei terreni confinanti che sono preoccupati ...... Cosa diranno i proprietari dei terreni dove dovrebbe essere impiantato il mega cantiere per fare questo mega serbatoio ? Quanti e quali espropi di terreno saranno necessari , costo milionario a parte?
pensate Elbani pensate......
LE PAROLE ED I FATTI
Tra le tante cose dette sull’acquedotto elbano c’è n’è una sola che condivido mentre per dimostrare le altre, tutte di secondaria importanza, non perdo nemmeno un minuto del mio tempo.
La frase è la seguente: Aspetta qualche giorno …. e mi darai ragione.
Quando ho letto il progetto dei 21 laghetti, li ho battezzati pozzanghere ed ho detto aspettate e vedrete. Quando poi è cominciato il laghetto Condotto ho detto aspettate e vedrete. Più avanti quando ho saputo che il dissalatore di Mola era stato ubicato in quel posto per poterlo alimentare non dal mare aperto ma dai pozzi esistenti, ho detto aspettate ed abbiamo tutti visto che l’alimentazione è ora prevista, fatalità, non dai pozzi come in progetto, ma proprio dal mare aperto come avevo indicato io perché la depressione di falda provocata dai pozzi avrebbe favorito la risalita nei terreni del cuneo salino. Poi ho visto che al bordo spiaggia del Lido di Capoliveri era in progetto una centrale di sollevamento dell’acqua marina ed ho dimostrato che, secondo mè, non era quello il posto giusto ed ora sono in attesa di vedere se, per caso, l’impianto di sollevamento verrà spostato vicino al desalinizzatore proprio come avevo dichiarato io.
Ora viene costruito il desalinizzatone di Mola. E io dico ancora aspettate che sia finito e poi vedrete che, per molteplici motivi da me spiegati ed ivi compresa la mancanza di un serbatoio come il mio ma annesso al desalinizzatore, non si otterranno che risultati infimi a fronte di spese colossali. Se poi un giorno vedrete nascere la necessità di quel grande serbatoio ora non previsto ma che consentirebbe la compensazione delle portate del desalinizzatore e non solo di quelle ma di tutte le portate dell'acquedotto , aspettate e vedrete che quell’invaso si potrà riempirlo senza spese di dissalazione ma semplicemente non lasciando scaricare a mare i grandi volumi di pioggia che cadono sull’isola. Avete aspettato finora e qualcosa avete visto, aspettate ancora e vedrete ….
Ci rimetto anche la faccia cerchiamo di fare una lista di gente giovani porto azzurro ci era quasi riuscito per un futuro migliore bisogna mandare via questo marcio di vecchi che per anni governano questa isola e pensando proprio a se stessi, ma questi sindaci si rendono conto che non ce piu un giovane tutti scappano perche i nostri lavori li danno a questi extra comunitariche lavorano a basso costo, basta vedere che negli alberghi e finita la gastronomia italiana poi dicono che gli elbani non hanno voglia di lavora, ma ci andreste a lavorare 12 -15 ore al giorno per 800 1000 euro al mese io no perche IO SONO ITALIANO I NOSTRI VECCHI HANNO FATTO LE GUERRE PER OTTENERE I DIRITTI
La ripartizione attuale del malloppo della GTA, secondo me, è fatta alla membro di segugio.
Una sorta di media del pollo, decisa per non scontentare troppo nessuno e per non restare nell'impasse in cui si era trovata l'ultima volta, con Portoferraio che voleva tutto, Capoliveri che non voleva mollare l'osso della gestione, gli altri senza soldi che fremevano per una boccata di ossigeno che tardava ad arrivare a causa dei veti incrociati che non permettevano di arrivare al regolamento finale.
Una corretta ripartizione dovrebbe tener conto della superficie del territorio da gestire, del n° degli abitanti, delle spiagge, del n° delle frazioni, ... etc. etc., dando a ciascuna di queste voci il giusto peso.
Applicare un metodo di calcolo come questo però sarebbe forse troppo ... onesto, poco politico, e quindi ...!!!
in effetti i soldi della gestione associata vengono divisi in parti uguali per ogni comune quindi i 2 comuni in futuro si troveranno a prendere una sola rata invece che due.
sul fatto dei due porti non penso c'entri molto, basti pensare che l'unico comune che prende il doppio è portoferraio e tutti gli altri valgono uno, non vedo come il nuovo comune di rio potrà prendere il doppio di quello di marina di campo o capoliveri...
comunque basta lasciare la copia delle tasse e balzelli comunali degli ultimi anni e vedere quanto diminuiranno con i prossimi 😎
ovviamente anche la gestione sarà importante, avremo sicuramente molti servizi in più :gren:
Guarda che ci vogliono 200 milioni di euro, salvo imprevisti per fare il sogno, perché è un sogno quello che propone il sig.Meneghin.
Quindi quando parla di 15 milioni per la realizzazione funzionante del suo progetto dice una sciocchezza, comunque siccome ci legge, mi smentisca pubblicamente e descriva i costi analitici.....
Noi elbani siamo proprio messi male, abbocchiamo peggio dei ghiozzi.....
Progettare è facile, parliamo di un progetto di massima, eseguire un'opera del genere in un territorio abitato come l'Elba è a mio parere PURA FOLLIA.
Quando poi si racconta che bastano 15 milioni mi comincio a preoccupare davvero.....
Il problema idrico elbano è più complesso e difficile da risolvere, purtroppo la Val di Cornia con il suo sviluppo agricolo, visibile a chiunque percorre la superstrada da Venturina a San Vincenzo, abbisogna di enormi riserve idriche e quindi è partito l'ordine politico, BISOGNA STACCARE L'ELBA!!!!!!!!!
Aspetta qualche giorno, leggi chi farà il prossimo convegno/dibattito sul tema e mi darai ragione.....
1/2 paiola
Leggo di un convegno, bla bla, sulla sanità elbana, di Forza Italia, ahimè, quasi eliminata dai mondiali di calcio, Forza Silvio Renzi nuovo centravanti che fa gol ci vuole, ci vuole unità, centro, sinistra, centro, destra, fare squadra, fare goal, leggo tanti bla bla su un opera inutile e costosissima per foraggiare i soliti partiti, il dissalatore, tanto pagano i soliti coglioni degli elbani e italiani, finchè avrete le pance piene grazie all'Isis si spennano i turisti all'Elba, ma quando le pance saranno vuote, in Italia ce ne sono già un bel po', prevedo un po' di testate alla Spada ai politici ladroni e incompetenti, hai rotto er c@zzo e vai con il manganello ...
Finchè la barca va, lasciamoli fà, avessero a fà peggio ...
Al segnale di uno come L. Simone io rispondo presente se sara' vero non lo so ma ci spero tanto perche' a Rio ci e' bisogno di qualcuno nuovo con la voglia di fare del bene per tutti e io lo so che le persone giuste ci sono ma solo che le mettono sempre da parte tutti. a casa quelli di ora e anche tutto il contorno che si sono fatti i fatti loro finora e invece il porto e la miniera sono di tutti i riesi e no di qualcuno e basta che uno compra un trenino o un fuoristrada e diventa il padrone del mondo come successo finora negli ultimi ventanni. Spero che sia vero per davvero perche' stavolta si fanno fuochi e fiamme e anche il Parco va abolito ricordati Simo liberta' per tutti e padroni in casa nostra. Forza Rio e forza Simone e forza la rivoluzione pacifica.
........mi riferisco alla quota variabile della TARI, che in base alla normativa va applicata solo all'abitazione e NON alle pertinenze, es. garage, cantine ecc. Un parlamentare Grillino, dopo avere notato questa anomalia riferita alla sua abitazione, ha subito fatto una interrogazione parlamentare, e il sottosegretario all'economia si è reso conto che molti comuni italiani hanno interpretato male la legge, per cui chi ha pagato e NON doveva (informarsi al proprio comune) potrà fare ricorso per il rimborso, ma nulla potrà partire prima che il ministero dell'economia non diffonda una circolare in merito, attesa da milioni di cittadini.
Paolino l'arrotino-
A TUTTI COLORO CHE CRITICANO IL SIG. MANEGHIN
Non vi siete accorti che le vostre domande sono INFANTILI tali da rasentare la stupidità? Capisco che siete in buonafede ma dicendo certe cose, offendete l'intelligenza di chi ha il sale nella zucca.
Come si fa a dire siamo in un' isola e certe cose non si possono fare?
Oppure: ma quanto verrà a costare fare una galleria di certe dimensioni? Ma vi siete mai domandati come hanno fatto ad estrarre il minerale dalle miniere e quanto è costato farlo? Fate un salto a Calamita e visitate le miniere. Non sono scesi i marziani a realizzare queste opere, sono stati gli isolani! E' solo un problema di convenienza il fare e non fare.
Le sole cose che dovreste domandarvi, dopo avere letto qualcosa in merito a ciò di cui si sta parlando, sono:
- Il DISSALATORE, senza un invaso, può risolvere il problema
dell'acqua all'Elba, specialmente nel momento in qui c'è vera
necessità?
Le persone oneste che hanno studiato il problema, hanno detto NO
-QUANTO VERRA' A COSTARE L'ACQUA AGLI UTENTI ?
-Quale sarà l'impatto ambientale?
- La rete di distribuzione verrà rifatta per zone o useremo le solite
cravatte per rattoppare?....Finchè la barca va ecc.
Soprattutto dovremmo domandarci TUTTI, perchè la parte politica che è la più incompetente, di fronte a certi dati dimostrativamente negativi sul dissalatore, è anche la più ostinata a perseguire i suoi intenti alla barba di tutti. Tanto chi paga è sempre pantalone!!!
[COLOR=darkred][SIZE=4] FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA. L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) DISPACCIO DI BETTINO RICASOLI : PRESCRIZIONI SULL’ORDINE PUBBLICO E SULLA SICUREZZA PUBBLICA DEI CITTADINI [/SIZE] [/COLOR]
(PRIMA PARTE)
Il 17 settembre 1859 il governatore civile e militare di Livorno ,Biscossi,scrive a quello dell’Elba,Niccolini : “ Ill.mo Signore Mi affretto a trasmetterle in copia una circolare del Ministero dell’Interno pervenutami ieri che ha per oggetto di eccitare le Autorità Politiche ad adoperarsi con quanto impegno possibile a prevenire attentati e reprimere delitti contro le persone e le proprietà che si sono resi disgraziatamente frequenti nelle Città e più ancora nella Campagne… Lì 17 settembre 1859 Annibaldi Biscossi” Questo il dispaccio di Bettino Ricasoli del 15 settembre 1859 ,inviato in copia dal governatore di Livorno a quello dell’Elba. In questa prima parte del dispaccio il Ricasoli dopo essersi compiaciuto della concordia e tranquillità che regna nello stato di Toscana,ne fa merito alle autorità pubbliche e al tempo stesso richiama la loro attenzione sul fatto che i furti alla proprietà privata continuano soprattutto nelle campagne e tutto ciò “indebolisce l’opinione della sicurezza” e che in conseguenza “l’ordine politico con tantom successo mantenuto ,potrebbe essere ora minacciato da questi antichi nemici,i quali pongono in pericolo gli averi e la tranquillità dei pacifici cittadini” “ Eccellenza Mentre le condizioni politiche della Toscana sono argomento di compiacimento per il Governo giacchè il Paese non apparve mai né più concorde né più tranquillo,vorrei pure dire che le condizioni morali in qualche parte della popolazione sieno migliorate.I furti si commettono in proporzione non lieve nelle Città e più ancora nelle Campagne ; anco le violenze a mano armata si notano in qualche parte dello Stato e non diminuisce il vagabondaggio di gente che invoca la carità senza rinunziare al delitto. Il Governo come fa merito alle Autorità d’avere mantenuto ordinato il paese così ha ragione di dubitare che la loro attenzione tutta intesa a quel supremo scopo non abbia saputo in pari tempo volgersi alla tutela della proprietà privata oggetto non meno del primo importante anzi quanto il primo necessario a conseguirsi se vuolsi assicurare la tranquillità e la contentezza del paese.Però credo mio dovere di richiamare la E.V. sopra questo gravissimo argomento perché senza indugio vengano eccitate le delegazioni a spiegare tutta la loro attività e valersi di tutti i poteri che loro dà la legge onde prevenire e reprimere efficacemente quest’audacia sempre crescente dei facinorosi che manomette la proprietà e indebolisce l’opinione della sicurezza. Faccia comprendere la E.V. a tutti i suoi dipendenti depositari dell’Autorità e della Forza pubblica che l’ordine politico con tanto successo mantenuto ,potrebbe essere ora minacciato da questi antichi nemici ,i quali pongono in pericolo gli averi e la tranquillità dei pacifici cittadini. Specialmente nelle Campagne il furto ebbe da un pezzo per l’incuria del passato Governo estese proporzioni,e il Contadino,che si vede rapito il frutto dei propri sudori crede il Governo senza forza per difenderlo e ne mormora e non ci si affida …. BETTINO RICASOLI ” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-60.Doc. 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n 41.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici mcamici@tiscali.
Simone Lupi sei un mito perché scrivi quello che penzi sensa peli sulla lingua. Se scendi in campo voglio stare con te. Sistemiamo la strada al Piano e anche tutte le altre da Bagnaia a Cavo. Chiudiamo ASA, ESA e tutte le partecipate. Faremo li albergi e anche le spiaggie. Forza Simo, al tuo segnale scateniamo l inferno.
Ma egregio signore
Forse si è dimenticato che l'Elba è un'isola e che per portare un macchinario del genere con tutti gli accessori , mi riferisco alla talpa, non credo che sia cosa facile oltre, naturalmente, ai macchinari per la cementificazione e il particolare cemento che dovrebbe essere usato.
Si rifaccia un pochettino i conti , mi sembra che manchino qualche decina di milioni di euro.
Lei dice che costruire una galleria di 4 km nel granito con diametro 10 mt (314.000mc.) con forma circolare, camiciata in cemento armato (12.600mc.), intercettare tutti i possibili fornitori idrici dal territorio, mettere il tutto in rete costa 15 milioni di euro???
Mi dica che "SIAMO SU SCHERZI A PARTE"!!!!!!!!
Sono due settimane quasi tre che a Lacona siamo senza d.s.l e ogni tre giorni chiamo la societa' con qui ho il contratto ma ogni volta mi rispondono che la ditta che deve fare il lavoro verra'
Ma sono passate quasi tre settimane e stasera mi hanno risposto che forze fra una settimana sistemeranno il guasto.
Ora vi chiedo, ma e' possibile che ci voglia tutto questo tempo, per una riparazione?
Pero' quando sono in ritardo anche di tre giorni x il pagamento per la d.s.l. mi viene staccata.
Io aspetto ancora fino a martedi poi vediamo......
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL DIABETE MELLITO NELL’ADULTO E NEL BAMBINO, ATTUALITÀ
Convegno organizzato Dal Lions Club I. d’Elba col patrocinio del Comune di Portoferraio [/SIZE] [/COLOR]
La Lions Clubs International, impegnatasi per il prossimo triennio su temi quali diabete, fame, vista, ambiente e cancro pediatrico, ha indetto una settimana mondiale di lotta al diabete, che si stima colpisca nel mondo circa 400 milioni di persone con ben 5 milioni di vittime ogni anno.
In quest’ambito il Lions Club Isola d’Elba ha dato vita ad un incontro pubblico tenutosi, col patrocinio del Comune di Portoferraio, nell’Auditorium del Centro De Laugier nel pomeriggio di giovedì 9 novembre.
A relazionare sull’argomento sono stati invitati il Dott. Nicola Mumoli direttore f.f. U.O. Medicina Generale Ospedale Portoferraio, il Dott. Stefano Anelli responsabile Sez. Endocrinologia Ospedale Portoferraio, la D.ssa Sonia Lucchesi responsabile Sez. Diabetologia Pediatrica Ospedale Livorno ed il Prof. Pierluigi Rossi (2° V. Governatore Distretto Lions 108LA Toscana) medico specialista dell’alimentazione e Docente Universitario conosciuto dal grande pubblico per le sue partecipazioni a rubriche in onda sui canali nazionali RAI, mentre la moderazione è stata affidata al Dott. Lucio Rizzo già direttore U.O. Pediatria Ospedali di Livorno, Cecina e I. d’Elba.
Dopo l’introduzione del Presidente del Lions Club Marino Sartori ed il saluto del Sindaco Mario Ferrari, che ha espresso gratitudine al sodalizio elbano per il costante contributo reso in vari settori alla società, ha per primo preso la parola il Dott. Mumoli che ha ripercorso la storia di questa patologia, della quale già intorno al 1.500 a.C. gli Egizi osservavano i sintomi quali poliuria ed eccessiva sete, descrivendo le varie tappe che lentamente nei secoli hanno incrementato la conoscenza del diabete che fino al 20° secolo era incurabile e mortale. Ma, come specificato da Mumoli, è solo nel 1921 che, isolata l’insulina da alcuni medici canadesi, si riesce finalmente a salvare milioni di persone. La ricerca è proseguita senza sosta con l’introduzione di congegni atti a determinare il valore della glicemia, della quale finalmente nel vicino 1997 viene stabilito il livello per la diagnosi del diabete nelle sue varie forme.
È seguito l’intervento del Dott. Anelli che ha relazionato sul tema “Il diabete nell’adulto”. Si tratta di una malattia, come spiegato da Anelli, in continuo aumento con percentuali molto più alte nei paesi progrediti rispetto a quelli delle aree depresse, dove però, a causa del continuo miglioramento delle condizioni di vita, si sta registrando un notevole incremento dei casi di questa malattia. Per quanto riguarda l’Italia, come evidenziato dal relatore, si hanno circa 3.700.000 diabetici dei quali il 90% sono adulti al cui interno oltre il 60% ha più di 65 anni. Anelli ha proseguito toccando argomenti quali sintomatologia, diagnostica, fattori di rischio, aspettativa di vita, complicanze, terapie e sottolineando l’attenzione sull’argomento da parte della Regione Toscana.
La parola è quindi passata alla D.ssa Sonia Lucchesi per trattare il tema “Corretta gestione del diabete nel bambino”. Enuresi notturna dopo i 5 anni, maggior appetito, dimagrimento, sete eccessiva, dolori addominali, chetosi, irritabilità sono alcuni dei sintomi, elencati dalla Lucchesi, che via via compaiono nel bambino diabetico arrivando fino al coma. Ammonta a 490.000 il numero dei bambini diabetici in Italia, dove abbiamo il triste primato europeo del maggior numero di casi di obesità infantile, con massima concentrazione al meridione. Su questo dato la D.ssa ha fatto alcune considerazioni quali l’importanza della diagnosi precoce e la necessità scegliere bene i professionisti cui affidarsi; in Toscana a tal riguardo esiste un team multidisciplinare nel quale operano, oltre al medico, un’infermiera specializzata, una psicologa impegnata anche sulla famiglia del bambino, un dietista. Oltre a raccomandare di mettere i bambini al corrente della loro patologia la Lucchesi ha proseguito descrivendo i dispositivi che la nuova tecnologia mette a disposizione, tramite i quali è possibile passare i dati in tempo reale al centro medico, anche con smartphone, attraverso la telemedicina.
Ultimo a prendere la parola è stato il Prof. Rossi che ha evidenziato come la sua posizione di 2° V. Governatore Distrettuale, che lo condurrà fra 3 anni al livello di Governatore, gli consentirà di seguire personalmente e operativamente, interagendo con le Istituzioni, il service triennale mondiale sul diabete.
“Ogni giorno costruiamo col cibo il nostro corpo”, “Il diabete è una malattia culturale”, “La conoscenza genera salute, l’ignoranza genera la malattia”, “Non mangiare come vuole il supermercato”, “Portare il diabete fuori dalla medicalizzazione” sono alcune delle citazioni intorno alle quali l’Officer Lion ha fatto ruotare il suo intervento ricco soprattutto di consigli sulla corretta alimentazione e sulla consapevolezza dei suoi effetti. Rossi ha distribuito ai presenti un questionario, che il Lions ha tratto dal Test Findrisc, composto da sole otto semplici domande, rispondendo alle quali l’interessato è già in grado di conoscere la propria percentuale di rischio diabetico ricevendo nel contempo utili consigli per il raggiungimento di precisi obiettivi atti a contrastare la patologia.
A conclusione dell’incontro il moderatore Dott. Rizzo, ringraziati i relatori, le Autorità ed i presenti in sala, ha passato la parola al pubblico per la formulazione di domande alle quali i medici hanno risposto esaurientemente.
Al termine il presidente Sartori ha fatto omaggio ai conferenzieri del guidoncino del Club con la grafica del cinquantenario del sodalizio elbano che si verificherà il prossimo 5 aprile, e di una copia del Notiziario Sociale.
L’evento ha avuto un epilogo in una serata conviviale con relatori, lions ed ospiti al ristorante Molo 5. Nell’occasione due soci, il lion fondatore Prof. Giorgio Barsotti ed il lion Cap. Vittorio G. Falanca, sono stati insigniti della massima onorificenza lionistica, il Melvin Jones, pervenuta direttamente dalla sede USA, quale riconoscimento per ill loro impegno nelle attività del Club. I loro nominativi vanno ad aggiungersi a quelli dei soci che già in passato hanno meritato tale ricompensa: Piero Cambi, Dario Gasperini, Elio Niccolai, Tiberio Pangia.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GALLERIA-SERBATOIO PER L’ISOLA D’ELBA = OPERA INUTILE? [/SIZE] [/COLOR]
In questa ridda di notizie buone e cattive sul dissalatore che riempiono blog e giornali vorrei ripetere due soli argomenti ambedue sicuramente positivi anche se, come sempre, resteranno lettera morta
1) Utilizzando i 15 milioni di euro che inevitabilmente si spenderanno per il dissalatore, si potrebbe avere per ogni futuro inizio della stagione estiva una galleria di 10 m di diametro lunga 4 Km rivestita in calcestruzzo e piena di ottima e fresca acqua potabile posta al buio, al fresco per un volume di trecentomila mc raccolta dalle piogge, dall’esubero degli acquedotti, dalle sorgenti, fossi e vallette del M. Capanne ed evitando di fermare d’inverno i pozzi come si fa ora per una presunta ma non reale. ricarica di falda. Questo volume di trecentomila mc d’acqua trovandosi a 150 m di altezza sarebbe pronto ad entrare in rete direttamente a gravità e quindi senza bisogno pompe e coprire per tutti gli anni a venire le punte di consumo elevatissime ma sempre di breve durata. Nel frattempo l’Elba avrebbe potuto avere a sua disposizione ed a costi prossimi allo zero migliaia e migliaia di mc di materiale inerte prezioso per mille usi come ripristinare o aumentare e migliorare le spiagge, per costruire rilevati utili, per sistemare gli squarci provocati nelle montagne dalle cave, per usare come inerti dar calcestruzzo. Invece cosa avverrà sicuramente ed inesorabilmente? Si costruirà un enorme dissalatore ( si è detto uno dei più grandi d’Europa) il quale con i suoi 40 l/sec di produzionecontinua e costante, nel mentre risparmierà alla val di Cornia ( che ne ha estremo bisogno )la stessa portata continua di 40 l/sec, non darà che benefici infimi alla risoluzione delle crisi estive dell'Elba ma contribuirà notevolmente all’aumento delle bollette d'Acqua elbane.
2) Il secondo argomento, molto importante, riguarda l’opportunità e la sicurezza cella galleria scavata sotto il M. Caoanne.
A questo riguardo è importante far rilevare come una decina di anni or sono e precisamente subito dopo che il sottoscritto aveva presentato all'hotel Airone il suo progetto di grande serbatoio sotterraneo ( visibile cliccando [URL]http://www.altratecnica.it/indicemiscellaneanuova/indiceacquedotti/elba_giugno2005.html[/URL] )
le autorità elbane avevano preso contatto con il ministero delle infrastrutture di Roma e precisamente nella persona del Ministro Lunardi ingegnere e specialista nella costruzione di gallerie il quale ha preso a petto il problema inviando all’Elba ed a casa mia l'ingegnere R_B. per assumere tutte le informazioni per la congruità e la fattibilità economica e funzionale dell’opera. Ne sono scaturiti approfondimenti in loco con campionamento del granito, analisi di costo che hanno portato ad un elaborato, di cui possiedo copia ma che non posso produrre perché non è di mia proprietà e le cui conclusioni presentavano gli enormi vantaggi funzionali ed economici del mio serbatoio-galleria fatte salve alcune lievi modifiche ritenute necessarie. Tra l’altro figurava anche un cospicuo introito economico dato dall’utilizzazione del granito scavato in diverso modo sotto il M. Capanne. Da rilevare come nei mie scritti io non abbia mai considerato questo vantaggio economico considerandolo solo un elemento in più che poteva mettere a disposizione alla comunità elbana la sabbia per il ripascimento delle spiagge. In questi giorni l’ing. R.B. è tornato in Italia ed mi sono messo in contatto con lui sperando in un suo prossimo intervento nella sua qualità di esperto di lavori del genere e di conoscitore del mio progetto
Faccio infine notare come il ministro Lunardi avesse contribuito personalmente alla redazione una rivista tecnica mensile di grande valore intitolata GALLERIE E GRANDI OPERE SOTTERRANEE. Ebbene nel n. 75 aprile 2005 di detta rivista è stato pubblicato in italiano ed in inglese il mio progetto di serbatoio-galleria dell’isola d’Elba. in tale occasione io ho inviato per posta alla direzione ASA di Livorno una copia della rivista pregando soltanto di conservarla nella biblioteca tecnica dell’ASA stessa dove mi auguro tale rivista si trovi anche adesso.
La domanda che mi pongo è questa : ma tutto questo lavoro non poteva essere esaminato, criticato, messo a confronto? Non è stato così e tutto è piombato nel nulla, semplicemente nel nulla. E. come sappiamo tutti, i 15 milioni di euro saranno impiegati tra breve per costruire il dissalatore di Mola.
Dissalatore si Dissalatore no se questi sindaci improvisati avessero lo stesso attaccamento che hanno alla loro poltrona lo avessero nei confronti di noi elbani elba non sarebbe la pirla del mediterraneo ma la perla, ma vi rendete contoche all elba abbiamo delle strade che nemmeno nel terzo mondo le hanno, ma sarà mai possibile che nessuno controlla questi signori di asa che ogni giorno spaccano, è proprio vero che l'elba è una casa di riposo a cielo aperto