Da intervista a Giorgio Cremaschi
Perché Potere al Popolo?
Tanti motivi assieme mi hanno convinto a compiere questa scelta. E ad essi aggiungo anche il disgusto per una competizione elettorale che vede tre diverse forze liberiste scontrarsi, in attesa di governare assieme, se nessuno avrà i voti sufficienti per farlo da solo.
E contro queste forze una finta sinistra, in realtà una corrente esterna del PD, che già prima del voto comincia ad accordarsi con quel partito. Non ci sarebbero stati appelli al voto utile, al meno peggio, a turarsi il naso, che mi avrebbero convinto a votare uno di questi.
Nasce una lista diversa da tutte le altre, che si propone di organizzare il popolo oppresso e sfruttato ben oltre la scadenza elettorale. La passività di fronte alle ingiustizie è davvero l’elemento più forte della società attuale.
Ed è proprio su questo che vorrei essere molto chiaro: il voto non è che un primo passo di per sé del tutto insufficiente. Serve modificare i rapporti di forza che oggi si sono strutturati nella nostra società e per farlo dobbiamo riorganizzare la lotta popolare contro i padroni interni ed esterni.
Per questo è nata Potere al popolo.
113273 messaggi.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA CAVA DELL'ORO PRESSO S. ANDREA [/SIZE] [/COLOR]
MARCIANA - Anno 1955. O giù di lì. A bordo dello 'sciapichello', che calava di frequente fra lo scoglio del Leccioncino e la Punta dell'Acqua della Madonna, lo sapevano tutti dove si trovava la Cava dell'Oro. E, con accenti di mistero, la indicavano a mezza costa, sotto le ultime case del Maciarello. Ma non c'era verso di scorgerne l'ingresso e questo, ai miei occhi di ragazzo, accresceva il sapore di favola.
Le luccicanti cristallizzazioni mineralogiche della Cava dell'Oro hanno fatto favoleggiare che al suo interno si trovassero tracce d'oro, tanto che la sua fama si era spinta ben oltre i confini dell'isola già più di due secoli e mezzo fa: lo dimostra la mappa dell'Elba disegnata a china e colorata ad acquerello, datata 1761 e conservata presso la biblioteca nazionale di Vienna, in cui la Cava è segnalata in bella evidenza. Un qualche rilievo le è accordato anche in un libro pubblicato in francese pochi anni dopo, la cui traduzione suona più o meno così: “Presso Marciana c'è sul bordo ripido del mare un sotterraneo nel granito che si chiama Cava d'Oro … è quasi sempre inondato dall'acqua del mare” (H. Koestlin, Vienna, 1780). Quasi trent'anni dopo è ancora un viaggiatore francese del 'Gran Tour' ad analizzarla, ma questa volta in prima persona, con spirito illuministico e senza alcuna concessione alla fantasia. Ecco le sue osservazioni scientifiche, in parte valide ancora oggi: “Entrarvi è difficile; è ingombra di rovi e di smottamenti ... La terra di questa grotta, che si prolunga per parecchi metri, è 'pyriteuse' e d’un giallo scuro marziale. Essa contiene leggeri fiocchi brillanti di marcassiti fiorite. Il loro colore giallo, che imita abbastanza quello dell’oro, le ha dato il nome;… in questa grotta ho trovato stalattiti molto belle, leggermente colorate di bleu. Questi indizi, associati all'analisi scrupolosa della terra, mi provano che la Cava dell’Oro è nient'altro che una galleria abbandonata di un'antica miniera o vena gialla di rame, la cui ganga è negli interstizi d’uno scisto calcareo» (A.Thiébaut De Bernaud, Parigi, 1808).
La Cava dell'Oro era conosciuta ovviamente anche in Italia, ma i nostri studiosi non riuscirono a produrre che indecorose scopiazzature. Come questa: “Alla riva del mare presso Marciana vi è un sotterraneo del granito, che si chiama Cava d'Oro, ed è quasi sempre indondato dall'acqua del mare medesimo” (L. Taddei Castelli, Firenze 1814). Come si vede, è pari pari ciò che aveva scritto H. Koestlin trentaquattro anni prima. Passò un bel po' di tempo prima che qualcuno si decidesse ad esplorare la grotta in modo accurato. Solamente nel 1981 Aldo Camponogara, uno studioso di Portogruaro che passava le sue estati a Marciana, riuscì a infilarsi nell'ingresso angusto e accertò che la galleria, dopo essersi inoltrata per alcuni metri in direzione nord-sud nel ventre della montagna, piegava a gomito verso est (ora è interrottta da una frana) proseguendo per circa 100 metri parallela alla linea di costa. Il ritrovamento in superficie di pezzetti di calcopirite confermò l'ipotesi di cunicolo minerario. All'ingresso fu notato un minuscolo frammento di ceramica nera (bucchero? VII-VI secolo a. C.?), per ora da valutare soltanto come un indizio.
Da che mondo e mondo è sempre esistita l'aspirazione dell'uomo al ritrovamento di tesori. Laddove il vagheggiamento si è tramutato in fallimento, spesso sono nate favole fascinose e dure a morire. In questo senso la Cava dell'oro appare come il più classico degli esempi: c'è chi, perfino ai giorni nostri, continua a sognare il luccichio dell'oro. Ma se, in definitiva, oro non c'è e non c'è mai stato, è pur vero che la cava un doppio tesoro lo conserva davvero: geologico, con quelle stupende rocce fiorite dai cento colori, e storico, con la possibilità di scoprire quali gruppi umani, in tempi antichi o antichissimi, iniziarono la ricerca di un minerale allora prezioso.
Michelangelo Zecchini
PER CHI NON VUOL CAPIRE
Caro estimatore del Parco Nazionale.
Le Pernici a Pianosa ci sono SEMPRE STATE .
Non sono state introdotte dall' Uomo ma da DIO.
Anche i Cinghiali all' Elba ci sono sempre stati , sono stati poi portati all' estinzione e infine immessi nuovamente.
Fagiani , cinghiali , mufloni , pernici , lepri : ora ci sono e vanno gestiti , non eradicati.
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBE DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA(1859-1860) ELEZIONI COMUNALI : ULTERIORI ISTRUZIONI
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Il 25 ottobre 1859,dopo le considerazioni e le istruzioni del presidente del consiglio del governo toscano Bettino Ricasoli,ne arrivano ulteriori al governatore di Portoferraio,Niccolini, da parte del governatore di Livorno,Biscossi. “Governo Civile e Militare di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Governatore dell’Elba Portoferraio Ill.mo Sig.re Il governo ha ragione di augurarsi dal senno e dalla civiltà del Paese che le Elezioni Municipali riusciranno piene e ben intese quali sono anche nella generale aspettativa. Compite però le elezioni VS Ill.ma vorrà con la possibile sollecitudine trasmettere a questo Governo che le inoltrerà al ministero dell’Interno le seguenti precise notizie rispetto ad ogni Comune del Suo Circondario 1 Numero degli Elettori 2 Numero degli Eleggibili 3 Numero da eleggere per la formazione di ciascun Consiglio 4 Nome ,Cognome Condizione degli Eletti e voti rispettivamente riportati E al tempo steso Ella proporrà tra gli Eletti una terna per la scelta del Gonfaloniere di ciascun Comune,aggiungendo circa i soggetti nella terna stessa ( ) tutte quelle informazioni come in passato sulle qualità loro che meglio servono a stabilire i gradi di idoneità per l’ufficio predetto. Tanto partecipando in conformità di un Dispaccio del prefato Ministero dell’Interno in data del 23 corrente ed attendendo di vederne a suo tempo eseguite puntualmente le prescrizioni,godo ripeterle i sensi della più alta stima ed ossequio. Lì 25 ottobre 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859.Doc 401-494.Carta 416.Archivio storico comunem Portoferraio) Il 26 ottobre 1859 cosi scrive il governatore di Livorno a quello di Portoferraio: “Governo Civile e Militare di Livorno Al Sig. Cav Governatore dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Per occasione delle prossime elezioni Comunali essendo stato proposto il quesito se lo scrutinio non ultimato in ora congrua nel giorno successivo,praticando il sigillo delle urne e la custodia delle medesime ,il Ministro dell’Interno ha replicato autorizzando quella proroga ,ben inteso che si osservino rigorosamente le cautele surriferite. Trovo opportuno di comunicare senza ritardo a VS Ill.ma questa dichiarazione resami nota con Dispaccio del prefato Ministero in data di ieri,onde le dia di norma per le risoluzioni da prendersi nei casi consimili che si presentassero rispetto alle Comunità del di Lei Circondario. Mi confermo con distinto ossequio . Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Idem come sopra)
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
Carissimo,
hai ragione non ho mai partecipato ad una fiera, ma ti sbaglio riguardo a chi sono.
Perche' non sono un Leone da tastiera ma un semplice topolino (mouse) da tastiera.
Quindi mi dici che voi partecipate alle fiere per capire quali sono i veri problemi dell'Elba. Ovveri i collegamenti che rendono impossibili i rapporti con tour operator.
Rapporti commerciali o relazionali? I primi posso capirli ma i secondi proprio no, non vi vedo difficolta'.
Sono felice per il lavoro che avete svolto nel portare importanti tour operator, e' il vostro compito.
Ma proprio per questo sono importanti i numeri.
Per esempio numeri riguardo per la parte off line:
- giornali che hanno pubblicato la notizia, e numero interviste rilasciate
- eventi o workshop ai quali avete partecipato
- numero dei tour operator incontrati suddiviso per nazione
- se gli avete fatto compilare un questionario
- se si quali sono state le risposte
- numero dei visitatori privati della fiera
- quanti cataloghi sono stati consegnati
ed altre ancora.
Per la parte online potrei chiedere:
- numero dei like sulla pagina dedicata all'evento (perche' considerata la vostra professionalita' mi immagino che abbiate pubblicato sui social una pagina dedicata all'evento.. instagram, facebook, twitter, linkedin)
- a proposito... avete i profili facebook? twitter e instagram?
- se si, puoi scrivermi il loro indirizzo? (Grazie)
- numero delle foto pubblicate (con i tour operator)
- numero dei video
- quante email ricevute
- quanti visitatori e da quale nazione hanno consultato il sito di riferimento (vs. associazione)
Tutto questo per capire. Chiedo troppo?
Mi sembra di no.
Del resto lo hai scritto te... meno chiacchere e piu azioni...
Ed i numeri sono azioni. Non chiacchiere.
Aspetto i dati.
Mi pare strano che i giornalisti elbani non abbiano chiesto i numeri....... che lo facciano ora? Impossibile... all'elba fige il vogliamoci bene!!
Topolino, detto anche mouse
Caro topolino,
Si vede che non hai mai partecipato ad una fiera se parli in questo modo... quindi invece di fare il Leone da tastiera fai come me alza il culo e partecipa a delle fiere internazionali cosi capirai I veri problemi dell'elba ovvero I collegamenti!! che rendono difficilissimo intraprendere rapporti con tour operator internazionali... Ad oggi se vi sono prestigiosi tour operator sull elba come Thomas Cook dertour etcc.. è proprio per il lavoro fatto da albergatori e associazioni nel far conoscere nel mondo l'elba e il suo potenziale questi sono I veri risultati non I likes su facebook etcc... smettiamola di criticare sempre tutto e tutti per partito preso ma vediamo di essere obbiettivi... meno chiacchere e piu azioni...
La chiamano la “nuova Srebrenica”, a ricordare come i civili siano lasciati in balìa di un destino atroce senza nessuno che possa, o sia disposto a correre realmente in loro aiuto. Le Nazioni Unite non esitano a definirla la “nuova Aleppo”, perché l’intensità dei bombardamenti, la durata dell’assedio, e il blocco dei convogli umanitari stanno raggiungendo livelli che non avremmo voluto più vedere. Nel suo ultimo, accorato appello, il segretario dell’Onu, Antonio Guterres, non ha esitato a utilizzare la descrizione più drammatica: «L’inferno sulla terra».
Cosa sta accadendo nella regione siriana del Ghouta?
I raffazzonati tentativi del regime di Damasco e dei suoi alleati, Mosca sopra tutti, di minimizzare il massacro stridono con le centinaia di immagini dei genitori che scavano, disperati, tra le macerie alle ricerca dei propri figli. O quelle dei padri che corrono verso una clinica dell’emergenza stringendo tra le braccia il proprio figlio ormai senza vita.
IL DRAMMA DI GHOUTA
Il Ghouta orientale sta vivendo i giorni peggiori da quando, nel 2012, i ribelli dell’opposizione armata al presidente Bashar al-Assad presero possesso del polmone verde di Damasco, una regione orientale a ridosso della capitale abitata da oltre 400mila persone. Negli ultimi 3 mesi, più di duemila civili sono stati uccisi e quasi 5 mila feriti, ha denunciato Salwa Aksoy, vicepresidentessa della Coalizione nazionale siriana, in esilio in Turchia.
Da domenica scorsa l’esercito del regime ha dato il via a una massiccia operazione aerea con bombardamenti martellanti – e indiscriminati - sulle aree popolate da civili. Non vengono risparmiati nemmeno gli ospedali. Solo nella serata di martedì – denunciano le Nazioni Unite – sono stati colpiti sei ospedali. Tre sono ormai fuori servizio. La macabra conta delle vittime viene aggiornata ora dopo ora. Da domenica le persone rimaste senza vita sotto le macerie sono oltre 400, di cui quasi 100 bambini.
PERNICI E ALTRE AMENITA'
Ho letto che il Sammuri dice che la Pernice a Pianosa si è estinta a metà dell' 800. Sono balle. A pianosa io ci andavo da piccolo e le pernici erano li. I vecchi dicono che arrivavano in volo dall' Elba.
Io credo che le popolazioni più invasive e alloctone le troviamo nella sede del parco.
Ancora si legge dell'isola di Pianosa, ancora si parla di lasciare le cose come stanno e di far fare alla natura il suo corso, ancora si parla di quello che non si vuole intendere.
Credo fermamente che il parco , in quanto tale , debba fare il suo lavoro ,che è quello di mantenere ciò che Madre natura fa.... L'inserimento delle pernici e fagiani a Pianosa è stato opera dell'uomo , dannosa per le specie autoctone.Queste sono minacciate dalle specie " aliene " e devono essere tutelate , come ? levandole di torno , perchè non volute da madre natura ma , ripeto , introdotta dall'uomo . Questo è compito del Parco ed è giusto che che il Parco lo assolva. E non facciamo i perbenisti , povera pernice , povero fagiano..... povero cinghiale dell'Elba no ????
[COLOR=darkblue][SIZE=4]QUANDO IL PASSATO SI RIPETE
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Voglio pubblicamente esprimere la mia solidarietà all'assessore Angelo Del Mastro in occasione del rinvio a giudizio per il reato di calunnia per un esposto presentato ritenendo di essere a conoscenza di una ipotesi di reato per fatti inerenti la vita del comune di Portoferraio. Purtroppo altri amministratori del passato (giunta Pd- Sel) non ebbero eguale senso della legalità quando assistettero silenziosi e tremebondi a reati commessi nei mie confronti (mentre ero loro collega). Nè la stampa dette altrettanto risalto al fatto. Sulla magistratura livornese credo sia inutile esprimersi:lo ha fatto con chiarezza la Commissione d'inchiesta su fatti del Moby Prince.Pur non conoscendo in dettaglio i fatti oggetto dell'esposto di Del Mastro, ritengo che arrivare ad un rinvio a giudizio per il grave reato di calunnia la dica lunga. Auguro ad Angelo di uscirne indenne.
Magari se aspettassi di vedere i lavori finiti prima di giudicare no eh.
LA RIUSCITA DI UN EVENTO PROMOZIONALE SI MISURA CON I NUMERI E NON CON LE IMPRESSIONI PERSONALI.
Detto questo mi domando perche' nei comunicati stampa degli organi istituzionali elbani ed associazioni di categoria non vengono mai citati i numeri ottenuti dalla loro partecipazione alle varie fiere e o eventi all'estero.
Ultima quella di Praga.
Possiamo sapere per esempio:
- quante visite in piu' ha avuto il sito dell'associazione albergatori
- quanti sono i post pubblicati sui social ed i numeri del loro gradimento
- email ricevute
continua...
un topolino mio padre comprò '"....
Caro Carlo, avvocato d'ufficio dell'Arrotino.....
Nessun astio per nessuno, le mie osservazioni non sono di merito ma di metodo. Ognuno è libero di esprimere cosa pensa, come il gradiente verso una formazione o partito politico. Certo farlo pedissequamente con puntualità svizzera ogni giorno diventa banale e pesante.
Nel merito invece sono convinto che gli italiani, i giovani, non sognino reddito di cittadinanza ma LAVORO, DIGNITA', INDIPENDENZA ECONOMICA E SOCIALE.
Inoltre per chi può permettersi di passare tanto tempo nel blog, gli argomenti sono innumerevoli.... mentre discutiamo su banalità ci sono 400.000 Siriani fra cui moltissimi bambini sotto bombardamento. Centinaia di bambini e migliaia di innocenti adulti sono morti sotto le bombe di svariati eserciti con la totale indifferenza del mondo, dell'Europa,dell'Italia.
Eppure ricordo la chiamata delle bandiere della pace quando fummo obbligati alla partecipazione, assai marginale, in un teatro di guerra.
Siamo diventati come sommergibili, comparti a tenuta stagna, o forse l'egoismo impera anche sui più nobili sentimenti.
Ecco, caro amico Carlo e caro amico Arrotino, oggi questo sarebbe un argomento serio da trattare...., forse però è più comodo usare anche quei pochi disperati profughi che riescono a fuggire dall'inferno.
Per il resto se parte la processione non saranno i cinque stelle a godere della prima fila, sono come tutti gli altri... gli applausi dopo l'esibizione, molto dubbiosa.
Noia
[COLOR=darkred][SIZE=5]SOLIDARIETA' AD ANGELO DEL MASTRO [/SIZE] [/COLOR]
L’Amministrazione Comunale di Portoferraio con questo comunicato intende esprimere tutta la propria solidarietà all’amico assessore Angelo del Mastro rinnovandogli la stima e la fiducia di sempre. La banalità delle motivazioni per le quali è stato rinviato a giudizio non possono minimamente minare il rispetto e l’apprezzamento che tanti cittadini hanno manifestato nei suoi confronti durante questi anni di serio, costante e riservato lavoro, né tantomeno sminuire i successi ottenuti. Siamo consapevoli che Angelo non si farà distrarre da avvenimenti solo transitoriamente avversi e proseguirà nel solco che ha tracciato in questi anni in qualità di pubblico amministratore. Questa è la certezza dei suoi amici colleghi dell’amministrazione comunale di Portoferraio.
L’Amministrazione Comunale di Portoferraio
Che ristrutturazione e ridistribuzione della merce! Un supermercato funzionale e ben organizzato è diventato una sorta di discount confuso, disordinato, raffazzonato! E' vero che "de gustibus non est disputandum", ma io ho questa impressione! Ci adatteremo! Già la diminuzione del numero delle casse crea file ora: immaginiamoci in estate con l' arrivo dei turisti!
Se volevano creare concorrenza col nuovo Eurospin di prossima apertura, secondo me hanno fatto un grosso errore!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CONTINUA IL CARNEVALE CON LA PRO LOCO DI MARCIANA MARINA [/SIZE] [/COLOR]
Domenica 25 febbraio, a partire dalle ore 14,30, tutti sul Lungomare per la sfilata dei carri e delle maschere. Musica e bancarelle in Piazza.
Una festa per tutti, grandi e piccini, quella organizzata dalla Pro Loco con il contributo del Comune di Marciana Marina. Oltre le date canoniche del carnevale, come da tradizione, Marciana Marina prolunga i festeggiamenti per permettere a tutti i cittadini, elbani e non, di passare una domenica in allegria, nel suo splendido borgo.
Domenica 25 febbraio, a partire dalle ore 14,30, con partenza dalla “Tore”, percorrendo tutto il lungomare, la sfilata dei carri seguita da un corteo festante di maschere e musicanti, arriverà in Piazza della Chiesa. Ad attendere il corteo una Piazza le bancarelle con frati e bombolini, zucchero filato e la classica “braciata” per i panini caldi della merenda, organizzate dalla Pubblica Assistenza e dall’Associazione Sportiva ASD Calcio Marciana Marina, oltre a giochi per bambini da fare all’aperto, come ai vecchi tempi, creati e realizzati dal Consigliere della Pro Loco Maurizio Teggi. L’accompagnamento musicale in Piazza della Chiesa è stato affidato a Ilio Teggi, oltre che alla nuova “Street Band” di percussionisti formata dai ragazzi del Paese.
Regista della sfilata e autore dei carri Omero Zani che, come per tutte le festività, con la fantasia e la collaborazione dei soci della Pro Loco e dei “Marinesi”, ha dedicato passione ed arte alle sue creazioni.
Per chiudere i bellezza il carnevale, non resta che partecipare, da tutti i Paesi dell’Elba, a questa giornata all’insegna del divertimento e del buon umore, ritrovando il senso di comunità che anima i paesi dell’Isola.
In caso di maltempo, per aggiornamenti, consultare la pagina di facebook: Pro Loco di Marciana Marina
Per maggiori informazioni:
Patrizia Lupi
3396974753
[EMAIL]prolocomarcianamarina@gmail.com[/EMAIL]
[COLOR=darkred][SIZE=4]LA FONDAZIONE ISOLA D’ELBA RISPONDE AL PRESIDENTE DEL PARCO SAMMURI [/SIZE] [/COLOR]
Gent.mo Presidente Sammuri ,
rispondiamo alla sua nota che prende spunto da un precedente comunicato della Fondazione Isola d’ Elba sull’ eradicazione di pernici e fagiani a Pianosa .
Crediamo che sia giusto ringraziarla per il tentativo di chiarimento e soprattutto per la sua disponibilità ad un incontro pubblico. Siamo certi che in quella sede risponderà anche alle perplessità che ci permettiamo di anticiparle adesso a mezzo stampa .
Purtroppo abbiamo assistito molte volte, anche in altri luoghi, all’ attuazione di progetti che pur avendo le necessarie autorizzazioni dagli enti preposti in tema ambientale , si sono rivelati sbagliati e dannosi . Detto questo lei ha certamente ragione quando sostiene che le specie aliene invasive possono apportare gravi danni alla biodiversità , ma questo non crediamo possa valere per fagiani e pernici e neppure per le lepri che non fanno alcun danno.
Lei ha ragione anche quando dice che la Pernice Rossa ( Alectoris Rufa ) si è ibridata con l’ Alectoris Chukar a lei molto simile , ma questo è successo e continua succedere in gran parte del vasto areale della pernice , e non è necessariamente un fatto grave , anzi è naturale.
Inoltre con tutto il rispetto per Arrigoni degli Oddi, studi recenti del Dott. Barbanera dell’Università di Pisa dicono che la Pernice non si è affatto estinta a Pianosa nel 1880 ma era ancora presente agli inizi del ‘900 e inoltre sostiene che solo una parte delle pernici di Pianosa, secondo gli studi genetici fatti sin dal 2001, siano ibridate con la ChuKar .
Lei scrive che dopo aver eradicato i cosiddetti ibridi , si potrebbero destinare altre risorse per ripopolare Pianosa con la pura razza di Alectoris Rufa. Sarebbe interessante ma l’ esperienza però insegna che mentre le Pernici che si è deciso di eradicare erano perfettamente ambientate e si riproducevano regolarmente , quelle nuove arrivando da zone totalmente diverse non è affatto certo che avranno lo stesso successo.
E cosa ci dice dei fagiani che popolano tutti i territori europei ? Anche loro hanno origini orientali e si sono tra loro ibridati nel tempo in varie sottospecie, non per questo meritano di essere eradicati.
Vede Presidente quello che ci piacerebbe constatare è una sana gestione del nostro territorio che, come gran parte delle isole europee, sicuramente ha una storia fatta di immissioni , incroci , ibridazioni , ma che se gestite con buon senso possono essere rese compatibili e addirittura positive.
Questo vale anche per gli ungulati all’ Elba .
La nostra sensazione è che i vincoli protezionistici di un Parco Nazionale non siano in armonia con il nostro territorio e così si creano gravi squilibri.
Per rimediare allora si fanno le eradicazioni , spesso anche con metodi , quelli si , molto invasivi.
Fondazione Isola d’Elba Onlus