[COLOR=darkblue][SIZE=4]"Ecco quale dovrà essere il vero voto utile per l'Elba"
di Claudio De Santi [/SIZE] [/COLOR]
Claudio De Santi
“Tutti parlano di voto utile alla fine di questa campagna elettorale, ma ci sarebbe da chiarire quale deve essere davvero considerato il voto utile per l’Isola d’Elba”. Claudio De Santi, già sindaco di Rio nell’Elba, candidato per Forza Italia al Senato della Repubblica nel Collegio Plurinominale 2 (Arezzo, Siena, Grosseto) che comprende anche il territorio dell’isola d’ Elba, prova a fornire il suo contributo agli elettori del territorio per metterli in condizione di scegliere nella maniera più corretta da chi sentirsi rappresentati all’indomani delle elezioni politiche di domenica 4 marzo.
“Per una questione di stile e di serietà non farò riferimento né alle circoscrizioni elettorali a cui è legato il territorio dell’isola a differenza di altri candidati, né cercherò di accattivarmi i voti di questo o quell’altro bacino elettorale toccando questioni personali. E’ evidente – sottolinea Claudio De Santi – che con riferimento alla nuova legge elettorale io sia l’unico candidato di riferimento per questo territorio. Ma vorrei sottolineare ben altri argomenti per indirizzare l’elettorato elbano, tradizionalmente moderato ed appartenente alle idee ed ai principi del centrodestra. Lo spunto principale – continua De Santi – ci arriva da un articolo di Ferruccio De Bortoli apparso sul Corriere della Sera di giovedì 1 marzo, dal titolo “La voce inascoltata dei sindaci”. Il noto editorialista, a mio avviso, ha toccato uno dei nodi principali di questa campagna elettorale, con la politica che si è rivelata sempre troppo distante da quelle che sono le necessità vitali del territorio, che solo i sindaci possono conoscere meglio di chiunque altro ed esporre in maniera corretta. La mia esperienza di sindaco, sia pure limitata nel tempo dalle vicende che tutti conoscono e che continuano a darmi soddisfazione e conforto per le scelte – alcune delle quali anche dolorose – che mi sono trovato a fare, mi ha fatto toccare con mano con grande amarezza la distanza dell’ultimo esecutivo da quelle che sono le reali istanze del territorio. Sia la Regione Toscana che il governo centrale, infatti, non hanno mai percepito la reale dimensione di problemi come quello della sanità insulare, del diritto alla giustizia puntualmente ignorato con la cancellazione della sede staccata del Tribunale, delle legittime aspettative di sviluppo degli imprenditori turistici, vera colonna portante della economia dell’isola, penalizzati dagli assurdi vincoli urbanistici regionali. E queste, come abbiamo avuto modo di ribadire anche nell’incontro di sabato 24 febbraio a Portoferraio, sono soltanto piccoli esempi che potremmo continuare a lungo. Sono stato gratificato, in quella occasione, dalle parole del sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, che ha appoggiato la mia candidatura proprio perché da sindaco quale sono stato avrei potuto essere portatore di queste istanze. Ed è questo l’obiettivo che mi sono prefisso: cominciando dal basso, da una esperienza di sindaco di un piccolo comune, ponendomi davanti un percorso politico nel quale sono pronto a mettere tutte le mie energie e le mie capacità umane e imprenditoriali.
Ecco perché, a poche ore di distanza dal voto, mi trovo a parlare di voto utile. Non può essere tale un voto di protesta, per dimostrare chissà cosa a chissà chi. Né tantomeno può essere utile votare qualcuno che ha scelto altri percorsi perdendo i riferimenti del proprio territorio. Una delle cose che mi ha maggiormente gratificato durante la mia esperienza di sindaco è stata la concretizzazione del percorso della riunificazione della comunità di Rio, alla quale ho dato il mio modesto contributo e per la quale gioisco nel vedere concretizzate tutte le aspettative che vi avevamo riposto. Vorrei continuare in questa direzione, e lo farò comunque qualunque sia l’esito di questa mia candidatura “di servizio” per Forza Italia, facendo da punto di riferimento per le legittime istanze di questo territorio e dei suoi rappresentanti, a cominciare dai sindaci che meglio di chiunque altro ne conoscono i bisogni.
113401 messaggi.
Questa tornata elettorale, con questa legge elettorale può essere concepita in modo sbagliato, fra percentuali, avanzi, numeri e circostanze strane. Ma una cosa è semplice e sicura ogni collegio ha i suoi candidati.
Noi Elbani siamo nel collegio Plurinominale 2 (Arezzo, Siena, Grosseto), con il candidato alla Camera dei Deputati l'ex Sindaco di Rio nell'Elba Claudio De Santi, poi c'è l'altro collegio plurinominale Livorno Pisa Poggibonsi, dove è candidato un altro Elbano, quindi il voto del Centrodestra Elbano va Claudio De Santi, vorrei precisare questo per evitare che l'elettore venga preso in giro. Già la gente è molto restia ad andare a votare, se poi aggiungiamo falsità rischiamo di non dare un buon esempio prima di accingerci ad andare a votare.
Speriamo che da Lunedì questi sotterfugi vadano a sparire. Buon voto a tutti
Ciao paolino, te la dedichiamo con tutto il cuore [URL=https://www.youtube.com/watch?v=QYUQucjUgQ0]###[/URL]
l'Arcipelago
Alle prossime elezioni politiche del prossimo 4 marzo, gli elettori del M5S, nell'eventualità di una vittoria dello stesso movimento, conosceranno con certezza matematica i nuovi ministri. Nell'occasione, vorrei fare presente che per la prima volta nella storia delle elezioni, gli italiani conoscono i nomi di chi eventualmente avrà incarichi importanti, quale è quello di ricoprire un ministero. Non solo, personalmente ho letto i loro curriculum, e sono stati scelti per ricoprire un ruolo di loro competenza, forse quello che è mancato negli ultimi anni visto che poteva capitare ad un politico di ricoprire il ministero della sanità senza capire la differenza tra un analgesico e un antiinfiammatorio, il ministero delle politiche agricole, senza saper riconoscere un peperone rosso da un pomodoro, o magari il ministero del lavoro da chi in vita sua non ha mai fatto neanche un giorno di lavoro.
Paolino l'arrotino- 5*****
Caro grillo di campo, chi l'ha detto che un bel botto debba per forza essere essere foriero di lutti e terribili sciagure? Potrebbe anche funzionare come una bella libecciata che pulisce e rinnova ben bene la spiaggia, il fondo e gli scogli. Comunque votare necesse est ed i coglioni vanno toccati almeno terque quaterque pallegiatoque augello, decracto pilo maiore usque ad sanguen,mala iactura fugata est!
Credo che basti appollaiarsi in Corsica e rientrare quado rigira a scirocco.
Stammi bene
Mauro
Salve questa la dice lunga.... mi pare, saluti.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]UN MIGLIAIO DI MONETE D'ARGENTO E SETTE SCHELETRI ANTICHI RITROVATI A S. GIOVANNI [/SIZE] [/COLOR]
L'area di S. Giovanni/S. Marco, dove sta riaffiorando una fattoria di epoca romana, è nota da tempo agli archeologi non solo per le scorie e i gli ammassi di ferro che ne connotano terra e mare, ma anche per alcune importanti scoperte avvenute in momenti diversi.
Dal punto di vista storico la più importante è forse quella effettuata intorno al 1930 sotto un palazzo adiacente al podere Gasparri e sulla spiaggia prospiciente (un frammento di ceramica a figure rosse, armille, anelli, frammenti di bronzo) perché dimostra la frequentazione della zona da parte degli Etruschi fra il V e il IV secolo a. C.. Ma sono tutt'altro che da sottovalutare anche i rinvenimenti del 1650 (“due vettine da olio piene di monete antiche d'argento”) e del 1889. Di quest'ultimo si occupò P. Mantovani (1892): “fu ritrovato un vaso pieno di monete d'argento romane... Io ebbi occasione di vederne circa 400. Erano tutti denari degli ultimi tempi dell'epoca repubblicana, ad eccezione di pochi dell'imperatore Augusto, che fissano la data del nascondiglio. Vi ritrovai numerosi duplicati, contuttociò restavano non meno di 200 tipi diversi”. Ipotizzando che con il termine 'vettina' si volesse intendere un orciolo, un calcolo forse per difetto porterebbe alla conclusione che il sottosuolo di S. Marco/S. Giovanni restituì complessivamente un migliaio di monete, di epoca per ora non definibile relativamente al contenuto delle 'vettine'. Se poi si fosse trattato di orci veri e propri, ovviamente il numero salirebbe di parecchio. Per rimanere in ambito nazionale e nella tipologia dei ripostigli in vasi di terracotta, ricordo a puro titolo di esempio che a Carrara nel 1860 vennero in luce ben 3.000 monete d'argento (denari) di circa duemila anni fa all'interno di un solo contenitore.
Le suddette scoperte elbane sono di buon auspicio per gli scavi di S. Giovanni, purtroppo non baciati dalla fortuna per sei anni consecutivi quantomeno per il recupero di manufatti altrettanto numerosi e ragguardevoli.
Una notizia di rilievo è anche quella relativa al ritrovamento di tombe nel podere Gasparri. Essa dimostra, fra l'altro, che lo scheletro umano emerso durante gli scavi del 2017 non è stato il primo. Il non dimenticato Alberto Riparbelli nel 1976, con le sue indagini d'archivio, ha potuto documentare che “Nel marzo del 1927, durante certi scassi nel giardino della villa S. Marco, allora di proprietà dell'avv. Giuseppe Gasparri, furono esumati sette cadaveri sepolti in rustici sarcofagi chiusi superiormente per tutta la loro lunghezza ma in modo molto primitivo da lastre di lavagna o di pietra consimile. In vicinanza delle salme si trovano anfore più o meno grandi di terra cotta che hanno l'aspetto di oggetti molto antichi”. La tipologia della copertura e la presenza di corredi funebri orientano per una datazione compresa fra l'epoca romana e l'altomedioevo ma, ovviamente, si tratta solo di un'ipotesi: occorrerà trovare almeno un'altra tomba del genere per avere una conferma e per essere più precisi.
Michelangelo Zecchini
Quando dico che siamo in Italia è proprio vero, piu vagabondo sei e piu fai carriera non voglio allargare il discorso altrimenti scoppia un caos non c'è piu rispetto per gli operai dai il 100% tutti giorni alla fine meno fai e piu fai ma la domanda e la seguente è l azienda che fa l'operaio oppurr è l'operaio che fa l'azienda?poi dicono di essere compagni si di merende se volete abbiamo esempi lampanti sul territorio ora chiudo perché altrimenti la maggior parte mi darà ragione
Caro Mauro, mi compiaccio per la tua lectio magistralis: con la tua teoria sopra i Massimi Sistemi, molto più convincente di quella di Galileo Galilei, ti sei guadagnato la laurea honoris causa in fisica nucleare, nel caso tu non ce l’abbia già, nonché in quella di indovino patentato alla Cassandra.
Sai quanta gente era sicura della fine del mondo il 31 dicembre 1999?
Io comunque vado a votare sia pure toccandomi le palle, poi, se del caso, conosco una bellissima isoletta della Polinesia che assomiglia un po’ all’Elba da dove ti manderò una cartolina: tu dove ti trasferisci prima dell’ inevitabile deflagrazione che hai previsto?
[COLOR=darkred][SIZE=4]ALIENAZIONI COMPATIBILI CON I PREZZI DI MERCATO.-.... [/SIZE] [/COLOR]
“Il Partito Democratico elbano, stavolta attraverso il suo gruppo consiliare di Portoferraio, usa argomenti apparentemente di attualità per fare campagna elettorale in barba alla par condicio. Dopo i casi del tribunale e dei trasporti pubblici su gomma, il terzo autogol consecutivo ci fa però capire quanto grande sia l’approssimazione dei nostri interlocutori”.
Così l’Amministrazione Comunale di Portoferraio risponde alla nota diffusa dal gruppo consiliare del PD in merito alle alienazioni di beni pubblici.
“Proprio il PD – fa notare l’amministrazione portoferraiese – è stato il primo, quando era in maggioranza, a mettere in vendita beni come il Coppedè, senza successo: volevano forse regalarlo in un momento in cui il mercato tirava?
La vendita la si effettua a prezzi di mercato ed il mercato oggi è questo. Sono consapevoli che in una economia come la nostra il prezzo di mercato si forma al momento della effettiva realizzazione della transazione? Che se offerta e domanda non si incontrano non c'è prezzo di mercato, ma solo aspirazioni delle due parti?”
“Altra questione - continua l’Amministrazione Comunale - è la creazione di ulteriori spazi sociali, culturali o ricreativi. Bene, ma chi paga poi gestioni e manutenzioni degli spazi sociali, culturali e ricreativi? I cittadini?
Ma rimane anche una ulteriore questione: che tipo di prime case vogliono, alloggi ERP? Così favoriamo immigrazione a Portoferraio, creando situazioni che spesso si trasformano in emergenza abitativa, con ulteriori aggravi di costi sociali.
Se poi ciò non fosse sufficiente a mettere quantomeno in imbarazzo il gruppo PD, questi lo sanno che anche e soprattutto in forza delle decisioni di governi a guida PD, solo con oneri di urbanizzazione e alienazioni è ormai possibile finanziare la manutenzione e realizzazione di opere pubbliche? Diversamente, non resterebbe, per realizzarle, che spremere i cittadini”.
“Insomma – conclude l’Amministrazione Comunale - la confusione è grande sotto il cielo del PD, soprattutto a Portoferraio. Non hanno fatto faville quando hanno avuto la responsabilità di governo, e ora non fanno altro che abbaiare alla luna per favorire qualche nuova ondata di assistenzialismo, invece di pensare a come, con quali strumenti e risorse contribuire ad un rilancio economico dell’isola. Questa Amministrazione non vuole veder marcire i beni dei portoferraiesi, vogliamo investitori che realizzino nuove strutture in modo da muovere l’economia e favorire nuovi posti di lavoro”.
[COLOR=darkred][SIZE=4]Il proposito da raggiungere, è viaggiare serenamente. [/SIZE] [/COLOR]
Continuano i preoccupanti intralci a un servizio pubblico, mi riferisco alle modalità deleterie che le “ navi” della tratta Piombino Portoferraio applicano nei confronti dell’Utenza. Anche in questo periodo, appena se ne presenta l’occasione, alcune “ corse “ vengono annullate e i Passeggeri attoniti, rimangono a terra. Il giorno dopo ci sono i soliti e giusti reclami, visto che la motivazione della avvenuta sospensione della corsa, spesso è semplicemente ipocrita. Però dopo qualche giorno, come se non fosse successo niente, tutto ripiomba nel silenzio fino ad una nuova e inaspettata sospensione del servizio dei traghetti.
Quindi a parte i soliti mugugni, Noi sappiamo come per altro ho già delineato nei precedenti documenti, che: sulla tratta Piombino Portoferraio, circolano navi che sono state riesumate da un cantiere di demolizioni o hanno più di quarant’ anni - gli incidenti che si verificano sono in numero esagerato - i fumi di scarico sono eccessivi e pericolosi - mancano i controlli di verifica purezza e imbarco carburanti - i bollettini di allerta meteo non sono credibili, ma sono di grande utilità per motivare il fermo nave causa condizioni meteo avverse - vengono caricati senza le dovute accortezze, camion contenenti sostanze nocive facilmente inalanti e quindi pericolose – “ L’invisibilità “ delle Autorità Marittime. - le ambulanze che trasportano Pazienti che subiscono ulteriori e gravosi sacrifici - I prezzi in particolare per gli Ospiti sono cari – Il monopolio di una sola società navale che distrugge la concorrenza - il buon servizio in tutto e per tutto, delle Società Navali che non percepiscono i contributi - I Sindaci senza vergogna, non hanno mai contribuito a migliorare le condizioni delle evidenti difficoltà – Il carico di problematiche e difficoltà dei Turisti - L’UTENZA ha questa stregua, non ha la necessaria condizione di fiducia per poter viaggiare serenamente e chi si azzarda a dire il incontrario!!!! – Lo Stato garantisce una quota annua di circa sedici milioni di Euro per un servizio che non c’è –
Ogni frase, corrisponde a pagine di documentazioni fondamentali per richiedere alla Magistratura la giusta chiarezza. Quindi senza l’interessamento ( fattivo ) dei Cittadini e le relative firme su di una completa denuncia, si rimane solo e come al solito al mugugno. I Politici, Enti, Associazioni e affini come sempre non muoveranno un dito. Dobbiamo essere Noi Cittadini ad unirsi e firmare il documento di denuncia, altrimenti nisba. Mi sembra di essere stato chiaro.
Intanto che Noi senza alcun aiuto cerchiamo di migliorare, in maniera inedita, Vi informo che dal bacino galleggiante, rimessa a nuovo, è scesa in acqua la Nave“ NIKI “, la quale ha percorso i suoi primi mt. 800 “ e senza intoppi “ per ormeggiarsi al molo nel porto di Napoli. Prossimamente la Nave verrà destinata chissà dove, vedremo.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL ROGITO NOTARILE [/SIZE] [/COLOR]
Insieme a San Francesco e al lupo di Gubbio "convertito" c'era anche un notaio. Nel Medioevo, infatti, era proprio ai notai che spettava autenticare i miracoli. Per questo motivo il Sassetta dipinse l'episodio narrato dai Fioretti con il Santo che tendeva la mano verso il lupo e contemporaneamente rivolgeva lo sguardo al notaio. Senza i notai, la Chiesa sarebbe quindi stata privata di buona parte dei suoi santi più famosi.
I compiti del notaio medievale comprendevano la certificazione di eventi soprannaturali: guarigioni, visioni, premonizioni ma anche presenze demoniache.
Adesso non credete che sarebbe il caso di richiedere l’ausilio di un quotato Notaio per far sottoscrivere un atto a tutti quei politici che hanno deciso di scendere nuovamente in campo avendo dimenticato le vecchie e fallimentari esperienze per promettere oggi nuovi miracoli, oppure per alcuni giovani rampanti che si accingono a miracol mostrare gettandosi nell'agone elettorale , ma volete mettere tutto nero su bianco in un bel rogito controfirmato dalle parti offerenti, che tra qualche anno certifichi che i loro non erano miracoli ma solo prestidigitazioni da illusionisti…
Avevano ragione i nostri vecchi a dire che….
Quando cantano troppi galli non si fa mai giorno!
Certo che se la media dei 5 stelle è come Gemma di Maria de Filippi e Rocco Casalino del Grande Fratello... stiamo freschi!
Una miscellanea senza senso senso,solo per protesta; si è visto dove hanno governato che sono degli incapaci,e poi molti di loro,di fronte al denaro,si sono comportati come gli altri.
Salve Fabrizio approfitto del blog per inviare le più sentite condoglianze per la scomparsa di Roberto Sabatelli, lo conoscevo da sempre R.I.P..
Caro grillo di campo, fuori da battute, metafore, macumbe e sciamanate varie, facendo fede ai dati obiettivi ed alle situazioni di fatto in parte evidenziati nel post precedente, non posso che definire il sistema Italia come un Sistema isolato. In fisica ‘dicesi’ sistema isolato, un sistema ‘impermeabile’ che non scambia con l’ambiente esterno né materia, né energia di nessun tipo.
L’energia prodotta è di natura entropica, vale a dire che va ad incrementare esclusivamente il disordine molecolare interno al sistema e per sua natura non può essere convertita in nessun tipo di lavoro utilizzabile, fisico s’intende.
Un simile sistema, autoreferenziale per eccellenza, per sua natura non può essere modificato dall’esterno, pertanto è destinato a fare il botto, più o meno velocemente.
Più in dettaglio, anche i sottosistemi che lo compongono quali la finanza, le bache il mercato, la sanità, i trasporti, la grande industria e via con i sistemi previdenziali, le cooperative, le comunicazioni, l’energia etc. etc., sono sistemi autoreferenziali ed autoprotettivi che costituiscono il vero potere del paese, gestito fuori dai governi e men che meno dal parlamento che da una vita legifera su dettatura.
E’ vero ed evidente invece il contrario purtroppo, governi e parlamentari escono quasi totalmente dai cappelli di soggetti troppo spesso corrotti che poi li tengono per le palle assicurando loro la conservazione dei vitalizi, privilegi di casta, impunità varie, poteri clientelari ed altre amenità, si fa per dire.
Un sistema di corruzione pervasivo in qualsiasi istituzione fino ad interessare l’ultimo barelliere dei boy scuot ed entrare anche nel privato delle nostre case.
Adesso, caro mio grillo di campo, con tutta la mia buona volontà ed onestà intellettuale, come posso pensare che uno sciame di grilli, una volta al governo del paese, armati solo di passione e di buona volontà, possa riuscire un paese cosi compromesso e corrotto?
Con i click, il virtuale e l’entusiasmo si ribalta il mondo, ma quando c’è da cambiare questa gente con i sui poteri e che popò di gente e che popò di poteri, non ce la farebbe neanche John Wayne con Custer ed il Settimo Cavalleggeri col napalm ed i panzer.
Sarebbe già un successo se il neoeletto presidente del consiglio, dalla sedia più alta di palazzo Chigi, riuscisse anche solo ad enunciare tutte le riforme ed i provvedimenti portati in campagna elettorale che si vorrebbe metter in cantiere, perché dopo due minuti credo tutto andrà a gambe all’aria.
Non è questione di pessimismo, ma solo una ferma convinzione che i sistemi ed i sottosistemi sopra ciati, proprio per la loro natura e lo stato ‘fisico’ in cui si trovano, non possano essere bonificati da un qualsivoglia governo che abbia come scopo quello di fare pulizia, anche se formato dai migliori soggetti disponibili nel paese, mentre continueranno ad accumulare altra entropia fino alla deflagrazione.
Un governo 5S e non credo di contraddirmi, non può far altro che accelerare questo processo poiché dopo il sicuro fallimento, si metterà in moto, con innalzamento della temperatura, un frenetico assalto all’arma bianca per andare a coprire gli spazi lasciati dall’inevitabile sgretolamento del M5S.
Saluti
Mauro
Caro Mauro, se dici che ‘il m5s va provato, ma non è la soluzione’, mi compiaccio per le tue capacità divinatorie: come fai a dirlo senza riprova? Mi sembra una contraddizione e le tue conclusioni sul fatto che ‘neanche il padreterno può far ripartire il paese’ un de profundis senza appello un po’ troppo pessimistico.
Se fra 5 anni - o, se del caso, anche molto prima - Di Maio si rivelasse un comandante Schettino, non si fa nient’altro che rimandarlo alla Casaleggio & C. a pedate: più danni degli altri è impossibile che ne faccia, quindi non ci rimettiamo niente.
In ogni caso, con il ritorno al potere dei soliti, il naufragio è sicuro perciò è lapalissiano che valga la pena di provare, anche se non si possono negare i dubbi e i rischi.
In definitiva però, nella peggiore delle ipotesi, meglio abbandonare la nave con la gestione 5 stelle che affogare con la premiata ditta Renzusconi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]“Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’arrivo da parte della Regione Toscana dei primi contributi derivanti dalla fusione dei comuni di Rio Elba e Rio Marina a favore del neonato comune di Rio”. [/SIZE] [/COLOR]
A parlare è Claudio De Santi, già sindaco di Rio nell’Elba, convinto promotore del referendum che ha portato alla riunificazione delle due Rio ed alla nascita di un nuovo soggetto amministrativo.
“Prendo atto con soddisfazione dell’avvio delle procedure con cui la Regione finanzierà il nuovo comune – ha voluto sottolineare De Santi – e mi astengo dal commentare le dichiarazioni rilasciate a suo tempo dai ‘bastian contrari’ riesi, anche per non violare la par condicio elettorale, pur invitando chi ci legge ad un giudizio consuntivo inevitabile su come sono andate le cose a Rio”.
“Devo però sottolineare che la scelta amministrativa fatta a suo tempo si sta man mano concretizzando esattamente come avevo progettato – ha aggiunto Claudio De Santi – gratificando chi, come me , ci ha messo , oltre all’impegno personale, anche la faccia, avventurandosi in una scommessa di semplificazione amministrativa che la gente dell’Elba aveva impietosamente bocciato solo pochi anni fa con la proposta di comune unico dell’Isola d’Elba”.
“La notizia di oggi è la conferma che per il comune e per la gente di Rio si apre un futuro roseo proprio come avevamo auspicato che avvenisse; ora – conclude De Santi – toccherà ai riesi, fra poche settimane, scegliere chi dovrà guidarli in questo nuovo percorso amministrativo, verso la rinascita di un territorio che avrà solide basi grazie proprio alla scelta della fusione amministrativa. Il nuovo Comune di Rio si avvia a diventare fra i più ricchi dell’Elba per risorse e per operatività. Mi auguro che, sulla scia di quanto sta per concretizzarsi con le prossime elezioni politiche, si possano creare i presupposti per un buon governo di quel territorio così bisognoso di rilancio e di consacrazione delle proprie potenzialità”.
Caro grillo di campo, non è detto che pur partendo da due premesse vere, non si possano derivare conclusioni false.
Concordo con te che l’ M5S vada 'provato', ma, aggiungo che non può essere la soluzione anzi accelererebbe il momento del colpo di grazia per il paese dopo di che ci si deve ricontare sul serio per ripartire da zero. Neanche il padreterno può far ripartire un paese fra i più corrotti al mondo con un sommerso pari ad un terzo del Pil , con un’evasione di circa 140 mld di Euro/anno, con debito pubblico di circa 2300 miliardi di euro pari al 130% del Pil, con livelli di disoccupazione e di povertà oramai fuori controllo.
L’ M5S, dicevo, non può essere la soluzione perché immaturo, impreparato democraticamente, senza mestiere e terrorizzato dall’ipotesi di uscire dal mondo virtuale della Casaleggio & C. e mettere i piedi per terra per confrontarsi con gli altri esseri umani, ingenuo ed onesto forse, ma troppo arrogante e spocchioso. Governare democraticamente un paese già inventato, attrezzato con la più bella carta costituzionale esistente al mondo, vuol dire essenzialmente impostare delle line guida, delle visioni all'interno delle quali vanno trovate le migliori soluzioni operative condivise con le altre realtà del paese. Ciò presuppone una grande capacità di ricerca, di confronto, di mediazione, di cultura e di sani principi ed esperienze democratiche. Se ripercorriamo gli anni che dal dopoguerra arrivano a poco prima del craxismo, con tutti i limiti al confronto con altri paesi europei, ci rendiamo conto di cosa vuol dire governare, di cosa vuol dire far politica e di quali sono i profili minimi richiesti per ‘i politici’. Confronti serrati, talvolta così aspri da poter essere definiti scontri, animati però dalla volontà di trovare soluzioni condivise, hanno prodotto eccellenti riforme per la sanità, scuola, diritti e tutela del lavoro, diritto al divorzio, diritto all’aborto etc. etc. di cui tutt’oggi apprezziamo i benefici. Così si è mossa una destra liberale, D.C., al governo ed una sinistra con le palle, P.C.I., all’opposizione. Con questo voglio dire che in democrazia, non si possono produrre risultati significativi senza un serrato confronto, mediazioni, senza accordi che portino all’individuazione della miglior soluzione condivisa evidentemente e necessariamente coerenti con le linee guida tracciate dalle politiche dei governi e supportate della maggioranza parlamentare. Poi a partire da Craxi che riapre le porte ai populismi ed ai semidei dei colpi di mano ed il declino ha inizio al passo con la cultura becera del privilegio sul diritto sempre più messo al bando. Questa è la storia del mago, caro grillo di campo, diversamente avviene quello che oggi tocchiamo con mano.
Morale: l’M5S al comando per gestire l’abbandono nave.
Mauro