Se ti ferma la stradale col motorino che fa troppo fumo, vai in revisione straordinaria e poi lo vede la motorizzazione se sei a regola o no.
Se strainquini una comunità con navi vetuste che spruzzano tonnellate di fumi neri, ti avvisiamo con un bel comunicatone dicendo che puoi continuare tranquillo, intanto mettiamo una centralina e vediamo in quanto tempo ci sterminerai completamente.
un grande risultato dovremmo applaudire tutti l'amministrazione, capitaneria e arpat
primavera 2019 è vicina per fortuna
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[COLOR=darkblue][SIZE=4]AL VIA LA STAGIONE CVMM CON LA REGATA NAZIONALE 420 [/SIZE] [/COLOR]
– Anche se le condizioni meteorologiche non hanno permesso tecnicamente di completare il programma, la prima regata Nazionale per la classe 420 organizzata dal Circolo della Vela Marciana Marina, è stata comunque un successo.
Soprattutto di partecipazione con la presenza sul campo di regata di una flotta di 92 equipaggi provenienti da tutta Italia che, come stabilito dalla Federazione Italiana Vela, è stata suddivisa in due batterie.
Nei tre giorni della manifestazione, caratterizzati da pioggia incessante e vento particolarmente instabile, è stato possibile portare a termine solo una delle nove prove previste dal programma e perciò non sarà valida per il calcolo della Ranking List.
La classifica dell’unica prova disputata ha visto al primo posto nella Batteria Blu l’equipaggio sanremese Cilli/Mantero e quello triestino Menis/Star in quella Gialla. Nella classifica generale i due equipaggi ai vertici delle batterie risultano primi a pari punteggio.
Soddisfatti i ragazzi dell’equipaggio portacolori CVMM composto da Giulia e Paolo Arnaldi che hanno concluso la loro prova a metà classifica sempre a pari punteggio con un altro equipaggio, leggermente più indietro in classifica l’altro equipaggio elbano composto dalle riesi Flaminia Panico e Bianca Pettorano portacolori del Centro Velico Elbano.
Il prossimo appuntamento per la classe 420 è già fissata per la seconda Regata Nazionale in programma nei giorni di Pasqua in Sicilia, dal 30 marzo al 2 aprile sul campo di regata di Mondello con l’organizzazione del Velaclub Palermo.
RINGRAZIAMENTO
La perfetta riuscita dell’evento, organizzata anche con la collaborazione del Comitato Circoli Velici Elbani, è stata possibile grazie anche alla collaborazione di tutta la comunità marinese sia a livello istituzionale – Comune di Marciana Marina, Pro Loco Marciana Marina, Pubblica Assistenza Marciana Marina - che delle aziende del territorio marinese.
Il Presidente e il Consiglio Direttivo del Circolo della Vela Marciana Marina in questa sede desiderano ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione partendo dallo sponsor Acqua dell’Elba e dalle aziende Elba Bevande e Moby.
Un sentito ringraziamento va anche a:
Gli operatori del “Mercatino della Vela”: Testa Maria Rita, Associazione IL Libeccio, Dejavu, Renai Regina, Repyach Tatiana, Campedelli Marzia, Breglia Stefania, Elba di Gusto, Paolini Agnese Loretta, Chi c’è c’è, Rubes Gloria, Strappo, Mo-Yu Cafè, Sacchi Denise.
Gli albergatori di Marciana Marina e in particolare: Soggiorno Tagliaferro, Residence Isola Verde, Hotel Tamerici, Pensione Lupi, Hotel Yacht Club, Fonte di Zeno.
Tutti i ristoratori di Marciana Marina.
PROSSIMI APPUNTAMENTI CVMM
Dopo l’apertura di stagione l’attività agonistica riprende già nel fine settimana da domani a domenica 25 marzo con la 1° Regata nazionale L’Equipe con 9 prove in programma; il primo segnale d’avviso domani alle ore 13.00.
In regata 7 equipaggi portacolori CVMM:
Categoria Under 12: Silvia Costanzo/Anna Allori, Zion Mazzei/Giacomo Matta, Federico De Pasquale/Riccardo Coppo.
Categoria EVO: Alice Palmieri/Eva Paolini, Giulia Costanzo/Federico Arnaldi, Lorenzo Paolini/Andrea De Pasquale, Alessio Caldarera/Matteo Peria.
[COLOR=darkred][SIZE=4]UNA CENTRALINA MOBILE CONTRO INQUINAMENTO FUMI IN ATTIVITA' PORTUALE [/SIZE] [/COLOR]
Si è riunito nella mattinata di giovedì 22 marzo presso Palazzo della Biscotteria di Portoferraio il primo tavolo tecnico convocato dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio per il monitoraggio dei fumi derivanti dalle attività portuali. Al tavolo, oltre alla Capitaneria e al comune di Portoferraio, c’erano anche rappresentanti di Arpat e della Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Settentrionale.
Il comune di Portoferraio ha portato a conoscenza dei presenti, prima dell’inizio della discussione, un lungo elenco di firme raccolte fra la cittadinanza, a seguito di una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Portoferraio, con la richiesta di iniziare quanto prima un monitoraggio dei fumi, i cui effetti potrebbero essere evidentemente amplificati dalla particolare conformazione della rada di Portoferraio.
La discussione che è scaturita dall’incontro ha posto in evidenza la necessità ormai indifferibile di porre in atto quanto prima una campagna di monitoraggio sulle attività di inquinamento ambientale in atto nella zona portuale di Portoferraio, soprattutto nel periodo estivo quando il traffico navale è decisamente alto, a causa delle corse dei traghetti la cui frequenza sale in maniera esponenziale.
L’amministrazione comunale di Portoferraio, rappresentata nell’occasione dal consigliere delegato Riccardo Nurra, ha evidenziato la particolarità della situazione dello scalo elbano per la sua concomitanza con il centro abitato e il centro storico della città medicea, da tener presente per conferire all’attività conseguente all’apertura del tavolo tecnico la dovuta urgenza.
La riunione si è conclusa esprimendo l’intenzione, da concretizzare da parte degli enti direttamente interessati, di installare già dalla prossima stagione estiva una centralina mobile di monitoraggio nel porto di Portoferraio.
Rimango sempre deluso da questo atteggiamento tutto elbano di denuncia a tutti i costi seguendo solo la pancia e mai la testa.
Alcune considerazioni sul tema:
1) Rio non esiste ancora, diamogli il tempo di avere un sindaco, una giunta, un'opposizione e un piano di breve, medio e lungo periodo
2) I risultati tangibili della fusione, come per tutte le fusioni (sì anche quelle tra società) si inizia a vedere nel medio periodo.
3) il bando prevede un co-finanziamento per l'installazione del wifi nelle aree pubbliche, non nelle case di tutti. In ogni caso il comune è tenuto a pagare di tasca propria per il mantenimento del servizio.
4) I danari devono essere impegnati prima, date la flessibilità ai nuovi amministratori!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]I CONSIGLIERI della Commissione Ambiente della Regione TORNANO SUL CASO MUFLONI [/SIZE] [/COLOR]
Leggo con estremo interesse quanto appare sulla stampa in merito alla vaexata quaestio dei mufloni all’Elba. I Consiglieri regionali Irene Galletti e Monia Monni membri della Commissione Ambiente della Regione, hanno presentato 2 mozioni per riesaminare la decisione del PNAT tendente alla completa eradicazione della specie sul Territorio elbano.
Giustamente la Commissione Ambiente avrebbe deciso di audire alcune associazioni di riferimento nonché il Sindaco di Marciana. Mi permetto ricordare che anche tutti gli altri Comuni dell’Elba, se pur in proporzioni diverse, hanno proprie zone inserite nei perimetri del Parco e che conseguentemente non dovrebbero essere esclusi dal confronto.
Ciò che io penso sull’argomento è cosa nota e più volte l’ho pubblicamente manifestato. Non sto a ripetermi ulteriormente. Brevemente risottolineo il fatto che disponiamo all’Elba di una gran quantità di carni, mufloni si ma anche cinghiali che, per stessa ammissione del Parco, altri ne godono venendo infatti traghettati vivi nel continente. Trovo difficile accettare l’idea che l’utilizzo delle carni, creare prodotti elbani DOP (salsicce, salami, prosciutti) anche per utilizzo promozionale turistico, che l’idea di creare posti di lavoro, così come la possibilità di avere un turismo venatorio siano, invece, idee folli. Penso che abbattimenti programmati in modo scientifico, sia nel genere che nel peso degli animali, e quant’altro ritenuto opportuno dagli specialisti compresi i periodi di abbattimento, siano invece grandi opportunità. Diversamente assisteremmo, come di fatto è, all’esportazione di quanto invece dovrebbe rimanere all’Elba e qui essere lavorato generando occupazione. Trattasi infatti di animali qui nati e cresciuti che potrebbero generare un notevole balzo in avanti al nostro PIL. Mi auguro che l’iniziativa dei suddetti Consiglieri, ai quali va comunque un ringraziamento, porti ad una revisione del progetto del PNAT. In verità, purtroppo, siamo memori ormai di tantissimi altri esempi cui, giocoforza, l’Elba ha dovuto genuflettersi. Concludendo, sto semplicemente pensando e suggerendo una mediazione fra le varie opinioni, pur sapendo che quanto ho più volte scritto in proposito non inciderà per niente e non modificherà la Politica ormai in atto.
Sergio Bicecci
Wi-Fi gratuito, pronti i bandi europei per i piccoli comuni. L'accesso a Internet è UN DIRITTO
L'accesso a Internet è un diritto che va riconosciuto a tutti i cittadini. Il bando europeo (WiFi4EU) che finanzia il Wi-Fi gratuito negli spazi pubblici dei piccoli Comuni è una lodevole iniziativa. Il 15 maggio 2018 alle 13 verrà pubblicato il primo bando: questi voucher saranno assegnati secondo la modalità "a sportello", in base all'ordine di arrivo della richiesta. Sarà quindi fondamentale la data e l'orario di inoltro della candidatura.
Sono andato a spulciare l'elenco dei comuni italiani e guarda caso manca proprio il nuovo comune di RIO:di seguito elenco alfabetico alla lettera "R" manca proprio "RIO":
-Rigolato Rimella
-Rimini Rio di Pusteria
-Rio Saliceto Riofreddo
-Riola Sardo Riolo Terme
-Riolunato Riomaggiore
-Rionero in Vulture Rionero Sannitico
-Ripa Teatina Ripabottoni
-Ripacandida Ripalimosani
Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua
Anche grazie agli investimenti realizzati da ASA sul sistema di depurazione, i comuni della costa livornese (a partire da Livorno – 3 Ponti - fino ad arrivare a Piombino – Costa Est) sono premiati con l’eccezionale riconoscimento della bandiera blu .
All'Elba l'ASA si nota per i continui rattoppi sulle strade ,rendendole nel tempo piene di buche e pericolose....eppoi per quanto riguarda la depurazione...bè ..lasciamo perdere...quanti elbani e turisti bevono acqua della fonte?????? Credo nessuno o quelli purtroppo che non si possono permettere acque minerali......dei Supermercati...
All'Elba si perdono 40/50 % di acque per reti idriche obsolete.....e NOI PAGHIAMO.....il resto sono solo chiacchere
di già Genova 2 secoli e 1/2 fà diede alla Francia la Corsica per appianare i debiti. Si vorrebbe capire il perchè dell governo sinistroide avesse ceduto alla chetichella le acque territoriali italiane nei mari Tirreno e Meridionali? Forse per appianare i propri conti correnti nei paradisi fiscali oltre oceano francesi? E poi dicono che non è vero che i briganti/anarchici continuano a saccheggiare l'Italia per arricchirsi.
Caro Foresi,
il regalo di territorio italiano che stiamo per fare alla Francia è indicativo del tradimento della patria.
Che ne pensi dei partiti che invece di unire il popolo ittaliano hanno fortemente contribuito alla sua divisione tradendo così gli ideali del nostro risorgimento ?
MARCELLO CAMICI
“Pochi giorni e poi il trattato di Caen entrerà in vigore anche se il nostro Parlamento non l’ ha ratificato. Nel 2015 l’ allora ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, incontra in Francia il suo omologo Laurent Fabius. Sottoscrivono un accordo per ridefinire i nuovi confini marittimi tra i due Paesi. Le acque territoriali francesi in prossimità della Corsica passano da 12 a 40 miglia, mentre il confine al largo della parte nordoccidentale della Sardegna si allarga addirittura fino alle 200 miglia. Tutto mare in più che finisce a Parigi con tutto ciò che c’ è dentro: soprattutto il pesce.
L’ accordo ha già fatto scandalo. Soprattutto perché non se ne comprende in alcun modo la logica sottostante. Quale è la contropartita? Apparentemente non si vede. Ma la notizia ancor più scandalosa l’ ha riportata ieri il quotidiano Italia Oggi. Dentro il trattato c’ è un cavillo che – di fatto – regala ai cugini d’ Oltralpe anche lo sfruttamento di gas, petrolio e idrocarburi.
Al largo della costa sarda è stata da tempo individuata una mega riserva di gas da 1,4 trilioni di metri cubi di gas e 0,42 miliardi di barili di petrolio. Per avere un’ idea delle dimensioni, il giacimento egiziano Zohr (in mano all’ Eni) è considerato il più grande al mondo e ha una riserva potenziale di 5,5 miliardi di barili equivalenti di petrolio. In pratica 11 volte tanto la scoperta fatta nelle acque italiane. L’ articolo 4 del trattato prevede che nel caso sia possibile accedere alla riserva presente sotto il fondale italiano, avviando la trivellazione direttamente dal versante francese, a Parigi sarà concesso il semaforo verde alle estrazioni.
La clausola non è di semplice interpretazione. Resta infatti da chiarire se a fronte della concessione al nostro Paese arriverebbero almeno delle royalties. Per il resto lo scippo appare chiaro. Anzi trasparente, visto che è addirittura autorizzata dal governo di Roma. Al momento il giacimento potenziale (presente nella zona marina E) è congelato.L’ unico in grado di bloccare il meccanismo è in questi giorni lo stesso Gentiloni.
La Francia infatti, vedendo l’ ostruzionismo del Parlamento italiano, ha avviato con un semplice decreto una procedura amministrativa unilaterale, nata a sua volta da una consultazione pubblica consentita da Bruxelles. L’ iter del procedimento scade il prossimo 25 marzo. In caso di silenzio-assenso e quindi di mancato ostruzionismo da parte di Roma sarà persino inutile che il prossimo Parlamento intervenga. Lo scippo si consumerà automaticamente. Tanto più che è davvero difficile sperare che il sottoscrittore dell’ accordo – adesso nelle vesti di presidente del Consiglio – possa cambiare idea.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] MESSALINA PUTTANA IMPERIALE
La figlia di Iside [/SIZE] [/COLOR]
L’autore Marcello Camici trasporterà tutti negli intrighi di corte dell’antica Roma con il suo ultimo lavoro: “Messalina puttana imperiale La figlia di Iside”, un romanzo edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni e acquistabile nella doppia versione cartacea/e-book.
Concepita durante un rito d’amore alla Dea Iside e cresciuta nella Roma Imperiale di duemila anni fa, sin da piccola Messalina avverte dentro di sé un forte desiderio: la ricerca del vero amore. La sua grande scaltrezza la porterà a divenire Imperatrice di Roma accanto a suo marito Claudio, che manipola a suo piacere ordendo intrighi e congiure contro tutti colori che osano contraddirla. Ma nonostante il suo potere, Messalina continua ad essere insoddisfatta della sua vita sentimentale. Riuscirà finalmente a trovare il vero amore?
Un romanzo che esprime tutto il suo fascino grazie all’ambientazione storica nella Roma Imperiale e, soprattutto, grazie all’accurata descrizione di usi e costumi di quell’epoca, dando modo di viaggiare nel tempo e rivivere la gloria dell’Impero Romano. Inoltre, proprio la diversa mentalità e i diversi valori di quel periodo, fanno di Messalina un personaggio dalle mille sfaccettature: spregiudicata, bugiarda, scaltra, a volte spietata, ma assolutamente reale e perfettamente calata nella sua realtà; un personaggio da amare e odiare, ma che darà notevoli spunti di riflessione.
[COLOR=darkblue][SIZE=5] L'ARCIPELAGO TOSCANO 20 MILA ANNI FA [/SIZE] [/COLOR]
Quando, circa 20.000 anni fa, il picco di freddo della glaciazione würmiana raggiunse la sua massima intensità, il livello del mare si abbassò di 110/120 metri. L'Arcipelago toscano assunse una conformazione ben diversa dall'attuale: Elba, Pianosa e Giannutri persero la loro condizione di insularità e furono inglobate in un vasto promontorio proteso verso la Corsica, connotato a nord e a sud da due punte a 'martello' e dominato dal Monte Capanne, la cui vetta toccava i 1130/1140 metri di altitudine sul livello del mare. Invece rimasero isole Capraia, Montecristo, Giglio e Gorgona, ma la loro lontananza dalla terraferma fu assai minore di quella di oggi. Calcoli piuttosto attendibili, che tengono conto sia delle possibili variazioni tettoniche sia degli apporti fluviali sui fondali marini, indicano più o meno le distanze seguenti:
Elba-Capraia: 3,5 Km c. (oggi 33);
Elba-Montecristo: 4 Km c. (oggi 40);
Giglio-Argentario: 6,5 Km c. (oggi 15);
Gorgona-Costa livornese: 6,5 Km c. (oggi 33);
Capraia-Corsica: 11 Km c. (oggi 27).
Dunque venti millenni or sono il braccio di mare maggiore - all'incirca uguale a quello che oggi separa Piombino dal Cavo - era quello fra la Capraia e la Corsica.
Animali e gruppi umani ebbero la possibilità di arrivare e di esplorare in lungo e in largo quel promontorio. I loro utensili di diaspro e di selce (nuclei, punte, raschiatoi, bulini, ecc.) sono stati trovati in parecchie località dell'Elba, ma soprattutto a Lacona, che allora doveva presentarsi come un ampio terrazzo degradante verso una valle abbastanza profonda marginata a est e a ovest dalle dorsali di Stella e di Fonza.
Ma l'uomo del Paleolitico superiore, che non aveva ancora acquisito consolidate esperienze di navigazione, riuscì ugualmente a raggiungere Montecristo, Gorgona e soprattutto Capraia, la più adatta per la conquista delle terre corse? Fino a pochi anni fa si riteneva che, anche con la terraferma a un tiro di schioppo, il mare costituisse un impedimento invalicabile. Oggi c'è un dato archeologico che ha rivoluzionato il nostro modo di pensare. Infatti in Sardegna, che in quei tempi remoti era unita alla Corsica, sono state scoperte tracce sicure della presenza umana nella Grotta Corbeddu (Oliena, NU): fra l'altro, la falange di una mano è stata datata proprio a circa 20.000 anni fa (F. Enei 2013). Non c'è dubbio che, per arrivare in Sardegna, l'uomo abbia attraversato la Corsica dopo aver usato come trampolino di lancio la punta settentrionale del suddetto 'martello'. I mezzi per attraversare il mare dovettero essere rudimentali (un tronco d'albero o poco più), ma alla fine, forse dopo una serie di tentativi andati a vuoto, qualche ardimentoso, vincendo la paura dell'ignoto, riuscì nell'impresa magari aiutato da venti e correnti favorevoli.
Corsica, Capraia, Gorgona e Montecristo finora non hanno restituito manufatti del paleolitico superiore, ma, a mio avviso, esiste la concreta possibilità che ricerche più approfondite consentano di scoprirli in un futuro non lontano.
Michelangelo Zecchini
Vorrei inserirmi anche io nelle lamentele per le condizioni delle strade di Portoferraio,in particolare Sangiovanni,una strada divenuta troppo pericolosa,piena di buche,avvallamenti,riparazioni fatte male,tronchi di pino,caduti mesi fà e lasciati lì.
Non credo sia possibile aspettare la prossima primavera in queste condizioni.
Sono ormai mesi che è stato rifatto il manto stradale sul Capannone (SP 24) ma ad oggi non è ancora stata ripristinata la segnaletica orizzontale.
Questa situazione la trovo molto pericolosa specialmente di notte e soprattutto perchè i limiti della carreggiata e delle corsie sono praticamente invisibili.
Tutto questo sarà ancora più pericoloso quando riaprirà la discoteca con via vai di pedoni a bordo strada ed auto in sosta lungo la strada.
Io mi chiedo perché a mesi di distanza non sia ancora stata ripristinata le segnaletica orizzontale, dovrebbe essere una cosa normale che dopo il rifacimento dell'asfalto di traccino a terra le strisce, a quanto pare da noi la normalità diventa eccezione.
Quando verrà ripristinata la segnaletica? In piena stagione turistica? Oppure aspettiamo qualche incidente? O qualche ragazzo investito all'uscita dalla discoteca?
Io mi rivolgo anche a chi lavora nelle forze dell'ordine ed agli amministratori e assessori dei Comuni di Marciana e Portoferraio che quotidianamente legge questo blog e che quotidianamente percorrono quella strada nel totale menefreghismo e disinteresse, fate qualcosa e intanto vergognatevi!!!!
p.s.
se e quando verrà posta in essere questa benedetta segnaletica orizzontale spero che gli amministratori abbiano la decenza di evitare i soliti proclami sugli organi di stampa facendo passare una ordinaria manutenzione delle nostre strade come un opera eccezionale e straordinaria.
Statali, aumenti a tempo. Dal 2019 rischio busta paga più bassa
Niente aumenti in busta paga per i dipendenti statali con gli stipendi più bassi
21 marzo 2018 - Con i rinnovi contrattuali dopo 8 anni di blocco, a marzo gli statali hanno ricevuto gli arretrati una tantum da 370 a 712 euro e gli aumenti nel cedolino per chi lavora nei ministeri o negli enti pubblici non economici. Per gli altri settori gli aumenti dovrebbero vedersi nelle buste paga di aprile.
Ma si tratta di “aumenti ad elastico”: vale a dire, come riporta il Sole24Ore, che dal 2019 i lavoratori (e solo quelli con gli stipendi più bassi) potrebbero perdere circa 30 euro in busta paga.
Tra poche ore sapremo i nomi della seconda e terza carica dello stato che saranno ricoperte da uomini e donne dei partiti vincitori delle ultime elezioni politiche. Subito dopo (mettetevelo in testa) non ci sarà un governo diverso da quello del M5S, e chi vorrà appoggiarlo dall'esterno potrà farlo. Per prima cosa presumo sarà proposta la cancellazione dei vitalizi insieme al dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, e appresso, l'approvazione del reddito di cittadinanza. Già solo con questi tre punti, mi immagino molti mal di pancia, e a questo punto, gli italiani sapranno ancora meglio chi in Italia non vuole cambiare niente, ma chiedere sacrifici solo ai lavoratori, dipendenti e pensionati, per cui prevedo nuove elezioni a breve tempo con il M5S che arriverà ad una percentuale così alta da governare senza aiuto di nessuno.
Paolino l'arrotino-
bastava guardare i modelli per capire che non c'era nessun allarme meteo 😮
Questa medaglia con punzone argento 800,rappresenta San Mamiliano,protettore
dell'arcipelago toscano; credo risalga ai primi anni del 1900,sicuramente appartenuta a
qualche devoto del Santo.
Volevo farla conoscere ai lettori di Camminando.
Sul fronte San Mamiliano,e sul retro particolare delle isole dell'arcipelago.
Loredana Ambrogi
MARIO NON TI FA' CONFONDE DAI SOLITI SOLONI...
MEGLIO UN GIORNO DI FESTA A SCUOLA CHE UN FIGLIOLO SOTTERRATO DA QUALCHE ALBERO
SEMPRE CON TE
[COLOR=darkblue][SIZE=4] “Cartoniadi, sfida e vittoria di un’isola” [/SIZE] [/COLOR]
All’incontro previsto per il giorno 21 marzo p.v. alle ore 17:30 presso l’Aula Magna della scuola media inferiore di Portoferraio, in Viale Elba.
Esa spa presenta:
• Il piano degli interventi industriali 2018, nel proseguo della scelta del percorso di valorizzazione delle frazioni leggere del rifiuto all’impianto di Buraccio e della produzione di compost per uso domestico e agricolo.
• Le nuove iniziative finalizzate alla formazione ambientale dei giovani proponendo iniziative che stimoleranno la sensibilità ambientale dei bambini.
• I nuovi contenitori in cartone riciclato dedicati alla raccolta differenziata all’interno degli uffici pubblici, delle forze armate, della usl e delle scuole.
• L’attivazione della nuova raccolta degli olii domestici usati e delle pile usate ed i relativi contenitori messi a disposizione degli utenti.
• La nuova produzione di compost prodotto esclusivamente dalla raccolta di materiale organico proveniente dal porta a porta.
Faremo insomma una carrellata di tutte le buone pratiche che Esa propone quest’anno per contribuire a migliorare la nostra bella isola, per rendere economicamente più vantaggiosa per le nostre tasche la raccolta dei rifiuti e per inserirci fra quelle isole che sono il primo esempio di adozione dei principi dell’economia circolare.
L’incontro è aperto al pubblico: ci è gradita l’occasione per invitare le Istituzioni e i cittadini interessati a condividere successi e progetti che riguardano il territorio elbano.
Il Presidente
(Gabriella Solari)
