[COLOR=darkred][SIZE=4]QUESTA ESTATE NESSUN PROBLEMA DI MANCANZA D'ACQUA POTABILE?  [/SIZE] [/COLOR] 
All’Isola d’Elba da un po' di tempo si percepisce nell’aria ed in tema di acqua potabile un silenzio innaturale come quello spaventoso che precede i terremoti. Arrivati ormai all’inizio del periodo estivo, nel quale si concentrano le possibili crisi idriche, la stampa ed i molti blog locali dovrebbero essere sovraccarichi di notizie anche molto diversificate e che potrebbero ad esempi essere del seguente tono :
1) Le le continue e consistenti piogge che sono precipitate all’Elba, fanno prevedere che la situazione idro-potabile non presenterà durante l'intero periodo estivo, alcun pericolo.
2) Si conferma l'iter che porterà l’Elba ad essere autonoma ed autosufficiente grazie alla costruzione di una intera serie di desalinizzatori. La costruzione del primo lotto della portata di 40 l/sec inizierà tra breve a Mola,gli altri lotti seguiranno sulla base dei finanziamenti che saranno disponibili fino ad arrivare alla totale autonomia idrica dell’Isola.
3) Sono in corso di definizione le opere sussidiarie che consentiranno di dotare l'acquedotto elbano di un notevole apporto di acque provenienti dal laghetto Condotto le cui strutture per un importo superiore al milione di euro sono completate da tempo. 
Invece nulla di tutto quesito. Sul problema acqua regna un silenzio assoluto del tutto simile a quello citato all’inizio.
Visto questo silenzio, a mio avviso preoccupante, aprirò io la discussione su un tema così scottante  come l’acqua potabile all’Elba.
Il primo ed unico argomento che vale la pena di sottoporre all’attenzione riguarda le piogge che cadono sull’Isola. Nei mesi scorsi le piogge precipitate abbondantissime danno conferma che statisticamente all’Elba cade acqua di pioggia più che sufficiente per fronteggiare i fabbisogni , naturalmente alla condizione che non la si lasci scaricarsi interamente in mare inutilizzata come  vi accade sistematicamente. In altre parole statisticamente nei lungo periodo (ripeto nel lungo periodo) vi piove mediamente molta più acqua di quella necessaria per cui è inutile che ci si arrabatti con soluzioni complicate : quella vera ha una sola direzione che è quella concernente l’accumulo dell’acqua che piove abbondante fuori stagione per averla disponibile nei periodi di siccità. Si obbietterà che possono benissimo presentarsi delle annate come quella 2017 nelle quali piove poco. La controdeduzione è ancora una volta univoca. Qualunque sistema di alimentazione idropotabile venga adottato all’Elba, ognuno di questi deve avere, come del resto hanno tutti gli acquedotti escluso soltanto quello elbano, deve avere una soluzione di riserva eccezionale che nel caso specifico potrebbe essere per esempio un contratto con società che tenga disponibili delle navi cisterna pronte ad  intervenire  quando succedano eccezionali calamità come può essere  la rottura della condotta sottomarina, il fuori servizio accidentale di qualche struttura della Val di Cornia oppure una periodo eccezionalmente siccitoso dell’Isola d’Elba, oppure .l’eventuale fuori servizio eccezionale futuro del desalinizzatore. E’ chiaro che la soluzione migliore sarebbe  la costruzione di un grande serbatoio sotto il Capanne che risolverebbe tutti i problemi fungendo, con il suo grande volume di acqua immagazzinata, anche da alimentazione di emergenza: ma di questo non si vuole sentir parlare.
Per quanto riguarda la sicurezza idrica prevedibile per l’estate in corso, sicurezza derivata dalla molta pioggia caduta recentemente, io sostengo che c’è un fattore specifico dell’Isola che viene sempre sottovalutato. Si tratta di questo: l’Isola, proprio per le sue caratteristiche costitutive, non possiede grandi ammassi sotterranei ghiaiosi ed in grado di immagazzinare enormi volumi d’acqua piovana per poi restituirla mano mano ai pozzi e sorgenti locali. Questi veri e propri serbatoi naturali sotterranei sono piccoli e se non intervengono ulteriori piogge estive per ripristinarli fanno prestissimo a vuotarsi e, ripeto se non si hanno più piogge durante l’estate, la crisi potrebbe arrivare ugualmente in quanto, come già detto, la stragrande maggior parte della moltissima acqua piovuta nei mesi scorci si è scaricata a mare.
Degli argomenti di cui ai punti 2) e 3) non inizio nemmeno la discussione perché li ritengo errati fin dai loro principio di base e di questo se ne potrà avere la dimostrazione quando entreranno in servizio effettivo.
					
					
					
				113580 messaggi.
				[COLOR=darkblue][SIZE=4]PROSEGUONO SENZA SOSTA I CONTROLLI DELLA POLIZIA  CONTRO ABUSIVISMO E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI    [/SIZE] [/COLOR] 
Nell’ambito dei servizi anti abusivismo, alle ore 8.00 di ieri Mercoledì 11 Luglio ,  personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. ha effettuato un controllo presso la zona portuale, all’arrivo di una nave al molo. La pattuglia della Polizia di Stato ha controllato tre cittadini senegalesi uno dei quali sanzionato per commercio abusivo con confisca della merce. Nella decorsa notte, in questa via degli Altiforni, personale della Polizia di Stato ha proceduto al controllo di alcuni giovani a bordo di un’autovettura. Uno degli occupanti, classe 1995, veniva trovato in possesso di un involucro di carta contenente una modica quantità di cocaina. Il successivo approfondimento presso l’abitazione portava al sequestro, per spontanea consegna, di due spinelli già confezionati contenenti Marijuana‟ mista a tabacco. Il numero dei consumatori di sostanza stupefacente s’impenna, mentre cala in picchiata l’età di chi fa uso di droghe. Da questo punto di vista è importante ricordare che il contrasto allo spaccio della droga passa non solo nel contrasto agli spacciatori ma anche a quello dei consumatori. Come si era annunciato un doppio binario che implica approfondimenti investigativi che, ovviamente, richiedono più tempo. La lotta al consumo è tuttavia importante in quanto, com’è noto, il profilo dello spacciatore si è modificato, facendo sì che anche il 15enne abituato a fare uso sporadico di marijuana possa essere rapidamente annoverato dall’amico-pusher tra gli adepti allo smercio, da esercitare tra la sua ristretta cerchia di conoscenti grazie a poche istruzioni e piccole “dritte” dispensate proprio dal fornitore.
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4] NON LASCIAMOCI INGANNARE: “L'ospedale di Portoferraio è funzionalmente un presidio di base”.  [/SIZE] [/COLOR] 
Andrea Quartini, Consigliere regionale Movimento 5 Stelle, evidentemente trascura le caratteristiche previste per la classificazione degli ospedali. 
Ospedale di base: è quella  struttura dotata di un servizio di Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva o in regime di pronta disponibilità; H24 di Radiologia, Laboratorio analisi, Emoteca. Devono essere dotato, inoltre, di letti di "Osservazione Breve Intensiva". 
Il nostro presidio sanitario, oltre a questi servizi citati, fornisce anche un servizio h 24 di Ostetricia e Ginecologia e Pediatria, ha un suo punto nascita, è dotato di un servizio di Cardiologia, Neurologia, Psichiatria; sono inoltre funzionanti le attività ambulatoriali di  Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, sono presenti in rete h24 i Servizi di Radiologia con Tac ed Ecografia, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (traumi, quelle cardiovascolari, stroke) sono in atto forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati per il trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Sono infine presenti letti di "Osservazione Breve Intensiva".  
Da questo si può dedurre che il presidio sanitario dell’Elba non solo è un presidio sanitario di base, ma ha anche caratteristiche funzionali previste per i presidi di II livello, quelli con bacini di utenza compresi tra 150.000 e 300.000 abitanti. 
Da ricordare inoltre che, come tutti gli anni, tra le difficoltà a reperire personale, e sicuramente responsabilità aziendali, pur tuttavia si è sempre realizzato un potenziamento durante la stagione estiva. Tutto questo non significa che non vi siano criticità o necessità di migliorare ulteriormente il servizio offerto, MA NON E’ CERTO UNA RICLASSIFICAZIONE DEL PRESIDIO SANITARIO IL PROBLEMA DELLA SANITA’ ELBANA. Le difficoltà funzionali attuali sono legate a scellerate politiche nazionali messe in atto negli anni passati ed è compito oggi di chi governa approntare dei correttivi (in primis quello di aumentare i numero di specialisti, che sarà la piaga della sanità italiana dei prossime venti anni; consentire l’utilizzo di personale laureato come avveniva in passato; o rivedere le norme contrattuali che ostacolano la mobilizzazione del personale dipendente; o concordare con le organizzazioni sindacali modalità incentivanti per zone “disagiate” e poco accattivanti professionalmente, derogando dai contratti nazionali di lavoro ecc.). Se poi non si rispettano i protocolli operativi in fase di emergenza – urgenza allora ci vogliono dati certi, fatti concreti perché il problema si sposterebbe dal “malfunzionamento” al "penale". Fatti e numeri e non  generiche rivendicazioni.
					
					
					
				Chiaro come il sole, le ripetute dichiarazioni di Barbetti su Pianosa, circa l' utilizzo dell' isola per "detenzione" migranti, non sono altre che blaterate politiche da parte di chi a Pianosa non vedeva l'ora di farci un campo boe e portarci, altro che migranti,  ma yacht di lusso e nababbi annessi. La risposta scontata del consigliere del PNAT e rappresentante locale di LegaAmbiente è giunta immediatamente, come da copione. Complimenti ancora ai nostri politici locali.
					
					
					
				X IMMIGRATI A PIANOSA
CIRCA LA LETTERA APERTA DEL  SIG.BARBETTI GRADIREI UN INTERVENTO DEL RESPONSABILE PROVINCIALE  "LEGA" sIG.MARCO LANDI..........................grazie
					
					
					
				Incredibile!!! La signora   a proposito degli eventi nel parco, non sa, non si rende conto, non capisce. Ma ci fa o ci è? Ma chi è l'assessore all'ambiente del comune di Rio? Chi lavora al parco? Ma vi rendete conto? Ma noi lo sapevamo fin dall'inizio e siamo solo all'inizio!
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=5]«Non solo l’opposizione in Regione, ora anche sul territorio è un tutti contro Rossi».. [/SIZE] [/COLOR]
 
«La manovra con cui Rossi e il PD regionale stanno cercando di scavalcare le ATO sullo smaltimento dei rifiuti è inaccettabile e pericolosa: un atto unilaterale e verticistico con cui pensano di mitigare i danni della loro incapacità decisionale e programmatica, tra tutti il dietrofront sul termovalorizzatore di Case Passerini, prima fortemente voluto, poi sacrificato sull’altare delle recenti elezioni» a dichiararlo è Paolo Marcheschi, presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.
«Fa piacere che l’allarme che ho lanciato in Consiglio Regionale sia arrivato anche sul territorio: quanto sta accadendo in queste ore con la rivolta di Sindaci, amministratori e delle stesse ATO, è la fotografia del fallimento della Giunta Rossi, ma anche della leggerezza con cui decidono sulla testa e la pelle dei cittadini toscani che pagheranno di tasca propria l'aumento delle tariffe conseguenti ai danni causati dal “non fare” di questa amministrazione» prosegue il consigliere di Fratelli d’Italia.
«Esistono una convenzione interambito e un limite massimo di rifiuti trattabili negli impianti da rispettare, Rossi non può cambiare le carte in tavola per mascherare le sue mancanze in quella che per lui è una perenne campagna elettorale. I Comuni e le Società dei servizi hanno redatto Piani di ambito e di sviluppo, aziendali e industriali, con investimenti importanti sviluppati su un Piano dei rifiuti regionale diventato improvvisamente carta straccia – conclude Marcheschi – è inaccettabile non rispettare gli impegni presi e non realizzare quanto previsto. Fratelli d’Italia sta dalla parte dei Sindaci e di chi rispetta leggi e accordi senza piegarli al proprio tornaconto».
 Segreteria Consigliere Paolo Marcheschi
cell. 347 0995978 uff. 055 2387743
mail: [EMAIL]a.pardini@consiglio.regione.toscana.it[/EMAIL]
					
					
					
				[COLOR=orangered][SIZE=5]QUARTINI (M5S): “Rimanga presidio di base e sia potenziato anche in vista della stagione estiva”. [/SIZE] [/COLOR] 
 “L'ospedale di Portoferraio rimanga presidio di base e centro di una rete locale che coinvolga l'intera isola, con una modularità a crescere per i mesi estivi.  Inoltre si risolva la questione di carenza di personale, dedicando un numero adeguato di professionisti sia medici che infermieristici e si mantenga sull'isola d’Elba un adeguato numero di ambulanze con medico a bordo, in modo da poter coprire l'intero territorio.” Queste le principali richieste del Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini in una mozione presentata in Consiglio regionale.”
“E’ evidente che una serie di fattori stanno contribuendo a depotenziare l'efficienza e l'efficacia del sistema sanitario regionale. E sull’isola d’Elba questo depotenziamento è particolarmente acuto. L’ospedale di Portoferraio viene ridotto a meno che presidio di base. Neppure è stato considerato come il bacino dì utenza sia compreso in estate fra 80.000 e 150.000 abitanti ed in tale linea si sarebbe dovuto stabilire di dotarlo di un pronto soccorso con un numero limitato di specialità. Innumerevoli poi sono gli altri problemi relativi all'isola d'Elba: carenza di personale sia medico che infermieristico legato alle emergenze ed alle attività ambulatoriali, ristrutturazione dell'edificio non adeguata, malfunzionamento dell'elisoccorso, sistema non eccellente di emergenza-urgenza 118 e tempistica di intervento che spesso sfora soprattutto nei casi di emergenza”.
“Ci opponiamo con forza a questo smantellamento ed a tutte le criticità evidenziate. Occorre che la Regione intervenga immediatamente, al fine di garantire per l’isola d’Elba, soprattutto nella stagione estiva, un servizio sanitario efficiente”.
 Andrea Quartini, Consigliere regionale Movimento 5 Stelle.
“L'ospedale di Portoferraio rimanga presidio di base e centro di una rete locale che coinvolga l'intera isola, con una modularità a crescere per i mesi estivi.  Inoltre si risolva la questione di carenza di personale, dedicando un numero adeguato di professionisti sia medici che infermieristici e si mantenga sull'isola d’Elba un adeguato numero di ambulanze con medico a bordo, in modo da poter coprire l'intero territorio.” Queste le principali richieste del Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini in una mozione presentata in Consiglio regionale.”
“E’ evidente che una serie di fattori stanno contribuendo a depotenziare l'efficienza e l'efficacia del sistema sanitario regionale. E sull’isola d’Elba questo depotenziamento è particolarmente acuto. L’ospedale di Portoferraio viene ridotto a meno che presidio di base. Neppure è stato considerato come il bacino dì utenza sia compreso in estate fra 80.000 e 150.000 abitanti ed in tale linea si sarebbe dovuto stabilire di dotarlo di un pronto soccorso con un numero limitato di specialità. Innumerevoli poi sono gli altri problemi relativi all'isola d'Elba: carenza di personale sia medico che infermieristico legato alle emergenze ed alle attività ambulatoriali, ristrutturazione dell'edificio non adeguata, malfunzionamento dell'elisoccorso, sistema non eccellente di emergenza-urgenza 118 e tempistica di intervento che spesso sfora soprattutto nei casi di emergenza”.
“Ci opponiamo con forza a questo smantellamento ed a tutte le criticità evidenziate. Occorre che la Regione intervenga immediatamente, al fine di garantire per l’isola d’Elba, soprattutto nella stagione estiva, un servizio sanitario efficiente”.
 Andrea Quartini, Consigliere regionale Movimento 5 Stelle. 
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4] GUARDIA COSTIERA – SEQUESTRATE 30 TONNELLATE DI RIFIUTI METALLICI CONTAMINATI IN TOSCANA E IN SARDEGNA. [/SIZE] [/COLOR] 
 Sequestri di rifiuti metallici e materiale di altra natura sono stati eseguiti dal personale dalla Guardia costiera della Toscana in due operazioni collegate di polizia ambientale, effettuate tra Marina di Carrara e la provincia di Cagliari.
Proprio da Cagliari, a bordo di una motonave di linea, era partito alla fine dello scorso mese di aprile, un TIR carico di materiali alla rinfusa. Arrivato nel porto di Marina, mentre era in sosta presso la banchina “Buscaiol”, i militari della locale Capitaneria, sotto il coordinamento del Nucleo Operativo Polizia Ambientale - Guardia costiera di Livorno, con la collaborazione di tecnici A.R.P.A.T., avevano infatti eseguito controlli ispettivi mirati alla verifica dell’osservanza delle norme ambientali. 
È così che 30 tonnellate circa di rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose, provenienti dall’attività di demolizione industriale e destinati ad una società del bresciano per la produzione di acciaio, sono finiti sotto sequestro. La Procura della Repubblica di Massa, che ha convalidato il sequestro, ha delegato la Guardia costiera alle indagini presso l’impianto di trattamento situato a Villaspeciosa, nel cagliaritano, luogo dal quale, appunto, risultava essere partito il TIR controllato.
Durante le perquisizioni negli uffici dell’azienda sarda, sono stati prelevati diversi documenti, ora al vaglio degli inquirenti. I controlli, cui hanno preso parte anche i militari della Guardia costiera di Cagliari, hanno portato alla scoperta di altri illeciti e anche al sequestro di un’area di oltre 200 metri quadrati, dove erano stati depositati altri rifiuti metallici, anch’essi non bonificati, nonché della “cesoia” asservita all’impianto, già pronta ad eseguire la frantumazione del materiale. 
L’intero fascicolo penale è stato trasferito alla Procura di Cagliari, che coordina le indagini per competenza. 
Le indagini sono tutt’ora in corso e sono inquadrate nel più ampio contesto delle attività di polizia rientranti nel “Piano di rilancio strategia ambientale” - approvato dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare - con il quale sono state consolidate le linee d’azione del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera a tutela dell’ambiente marino, anche con riferimento al trasporto dei rifiuti via mare.
Sequestri di rifiuti metallici e materiale di altra natura sono stati eseguiti dal personale dalla Guardia costiera della Toscana in due operazioni collegate di polizia ambientale, effettuate tra Marina di Carrara e la provincia di Cagliari.
Proprio da Cagliari, a bordo di una motonave di linea, era partito alla fine dello scorso mese di aprile, un TIR carico di materiali alla rinfusa. Arrivato nel porto di Marina, mentre era in sosta presso la banchina “Buscaiol”, i militari della locale Capitaneria, sotto il coordinamento del Nucleo Operativo Polizia Ambientale - Guardia costiera di Livorno, con la collaborazione di tecnici A.R.P.A.T., avevano infatti eseguito controlli ispettivi mirati alla verifica dell’osservanza delle norme ambientali. 
È così che 30 tonnellate circa di rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose, provenienti dall’attività di demolizione industriale e destinati ad una società del bresciano per la produzione di acciaio, sono finiti sotto sequestro. La Procura della Repubblica di Massa, che ha convalidato il sequestro, ha delegato la Guardia costiera alle indagini presso l’impianto di trattamento situato a Villaspeciosa, nel cagliaritano, luogo dal quale, appunto, risultava essere partito il TIR controllato.
Durante le perquisizioni negli uffici dell’azienda sarda, sono stati prelevati diversi documenti, ora al vaglio degli inquirenti. I controlli, cui hanno preso parte anche i militari della Guardia costiera di Cagliari, hanno portato alla scoperta di altri illeciti e anche al sequestro di un’area di oltre 200 metri quadrati, dove erano stati depositati altri rifiuti metallici, anch’essi non bonificati, nonché della “cesoia” asservita all’impianto, già pronta ad eseguire la frantumazione del materiale. 
L’intero fascicolo penale è stato trasferito alla Procura di Cagliari, che coordina le indagini per competenza. 
Le indagini sono tutt’ora in corso e sono inquadrate nel più ampio contesto delle attività di polizia rientranti nel “Piano di rilancio strategia ambientale” - approvato dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare - con il quale sono state consolidate le linee d’azione del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera a tutela dell’ambiente marino, anche con riferimento al trasporto dei rifiuti via mare.
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]LETTERA APERTA A MATTEO SALVINI, MINISTRO DELL'INTERNO. [/SIZE] [/COLOR] 
I migranti a bordo della Diciotti mandiamoli sull'Isola di Pianosa.
L'isola, che si trova a poche miglia dall'Elba, potrebbe diventare una soluzione per affrontare in modo risolutivo il tema dell’immigrazione. La nostra società democratica è strutturata su diritti e doveri e all’interno dei diritti e dei doveri ci sono le regole, regole che devono necessariamente essere rispettate da tutti, anche dai profughi e dai migranti. Come sindaco sono favorevole alla realizzazione a Pianosa anche di una tendopoli organizzata, capace di accogliere i migranti e dove poter procedere velocemente alla selezione di coloro che hanno diritto ad asilo politico e quelli che non ne hanno. Il piano Pianosa, l'isola dell'ex carcere di massima sicurezza, mi risulta che sia stato in valutazione in passato, anche se il Viminale non si è mai espresso ufficialmente. Sull'isola oggi lavora già una piccola comunità di detenuti in semilibertà, che gestiscono l'unico albergo per pochi turisti oltre ad altre attività complementari. A Pianosa si potrebbe quindi creare un centro di smistamento, dove vengano identificati e selezionati i nuovi profughi e i nuovi clandestini che siamo obbligati ad accettare. Così come avviene a Manus Island: l'isola della Papua Nuova Guinea dove l'Australia gestisce i migranti che arrivano dall'Indonesia. Nel frattempo potrebbero «lavorare per recuperare l'immenso patrimonio edilizio dell'isola». Oltre all'ex carcere, che potrebbe funzionare per l'accoglienza, ci sono molte strutture tra cui anche quelle dove vivevano le guardie carcerarie con le famiglie, in abbandono da venti anni.
  di Ruggero Barbetti – Sindaco di Capoliveri (Li) – Isola d’Elba
					
					
					
				Mi sorprende questa sortita di un sindaco che innanzitutto propone soluzioni per un' isola che non è sotto la sua giurisdizione: una iniziativa o proposta del genere competerebbe semmai il sindaco di Campo.
Poi vorrebbe inviare a Pianosa gente che si è ammutinata, "facinorosi" come li hanno definiti, che ha messo in pericolo l' equipaggio della nave, che ha dovuto lanciare un SOS!
E poi crede che questa gente vorrebbe stare isolata in quel luogo e lavorare?
Si tratta di migranti economici, che vengono in Italia perché sanno che saranno mantenuti senza far nulla.
Immagina poi l' impatto mediatico negativo che si avrebbe nei riguardi dei visitatori che giornalmente affollano l' isola?
Barbetti perché non chiede che cosa ne pensano gli amministratori campesi:
se li prenda lui nel suo comune e crei lì un luogo di smistamento del flusso migratorio! Anni fa aveva addirittura imposto ad un albergatore del suo comune di ritirare la sua disponibilità all' accoglienza.
Il caldo afoso di questi giorni offusca a volte le menti anche dei più avveduti!
					
					
					
				si anche io vorrei pagare con contanti , scrivere le lettere con la penna di gabbiano e affidarle all'ufficio postale , fare fotografie col rullino , stare in colonna in macchina con finestrini aperti , telefonare col telefono che cisimettevailditodentroesifacevagirareildisco !!!! oggiù andiamo siamo seri dài , senza contare che chi riceve soldi elettronici non può evadere tasse... ciao.. ps come ricevi lo stipendio/pensione ? ancora con la busta paga e i contanti dentro ???
ciao
					
					
					
				salve! ho visto oggi un sacco di preparativi a portoferraio con gazebi pedane e lumache gialle... roba grossa insomma...ma non ho trovato pubblicizzato niente...che evento è in programma???3
					
					
					
				Io la logica di certa gente non la capisco davvero. Se io ti rubassi del contante e lo andassi a spendere a Firenze pensi che qualcuno se ne accorgerebbe? Utilizzando carte rubate e clonate non solo si è tracciato il flusso, cosa che limita l'evasione, ma è stato possibile rintracciare il colpevole, senza considerare che tutte le carte nuove sono assicurate, quindi probabilmente nessuno ha subito un danno essendo stato il legittimo proprietario ragionevolmente risarcito.
					
					
					
				A parer mio, il "VADEMECUM" lo dovrebbero studiare e applicare i proprietari delle strutture che vengono affittate ai turisti. Come si può pensare che il turista (parlo del centro storico) si debba obbligarlo ad alzarsi dalle ore 6 alle ore 8 del mattino per posizionare la differenziata fuori dalla porta? Vogliamo fare ancora turismo? E' bene capire che il tempo della chiave lasciata sotto lo zerbino fuori delle abitazioni è finito, e le presenze di questa stagione sono un chiaro segnale.
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4] "Nel Fondo del Mare"  [/SIZE] [/COLOR] 
Visita guidata al buio per piccoli e grandi
13 luglio 2018 alle ore 21,30
Insieme alle guide i visitatori  si  aggireranno tra le sale del Museo, dotati di torcia, per "far luce" sui tesori del piroscafo Polluce, uno dei relitti più importanti del Mediterraneo.
Sarà emozionante veder brillare le monete ed i gioielli proprio come fossero ancora sul fondo del mare.
Per info e prenotazioni: 393 90 59 583 - 393 87 20 018
Biglietto: 3,00 €
Le torce saranno fornite dall'organizzazione.
Vi ricordiamo che il Museo del Mare fa parte del Circuito Culturale di Capoliveri insieme alle Miniere di Calamita ed al Cinema Teatro Flamingo e che, accedendo ad una di queste attrazioni, si può ottenere uno sconto sulle altre.
					
					
					
				Paga la vacanza con carte di credito false........
E' successo ad un Hotel di Capoliveri e di Portoferraio da parte di un "turista",poi beccato dalla Polizia...
Questo non sarebbe successo se si pagasse ancora anche con il "CONTANTE"......ma oggi "TUTTI"(ovviamente Banche in primis) gridano : Carte di Credito e/o Bancomat...........stop al contante....e questi sono i risultati...
Ciao
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]VADEMECUM PER I TURISTI CHE SOGGIORNANO ALL’ISOLA D’ELBA [/SIZE] [/COLOR] 
Per incrementare le buone pratiche nella gestione dei rifiuti, ESA Spa presenta nuove iniziative volte a facilitare la partecipazione dei nostri ospiti al tema delle raccolte differenziate.
L’Isola d’Elba sta attuando, in accordo e in collaborazione con gli imprenditori del settore turistico, una grande rivoluzione nel mondo dei servizi: la raccolta domiciliare dei rifiuti prodotti dalle attività commerciali, dalla ristorazione, dai pubblici esercizi, dagli alberghi e residence, dagli appartamenti per vacanze e seconde case.
La sensibilità che il mondo dell’imprenditoria turistica e commerciale ha dimostrato di avere, sta consentendo all’Isola d’Elba di migliorare il proprio aspetto, offrendo sempre più agli ospiti, l’immagine di un’isola unica per bellezze naturalistiche, paesaggi, oasi di macchia mediterranea e mare color smeraldo. 
Una parte importante è rappresentata dalle raccolte dei rifiuti, sull’isola la percentuale di differenziazione dei rifiuti in molti comuni supera la soglia di virtuosismo prevista dalla Regione Toscana che è fissata al 65%, arrivando fino al 70%.
Per migliorare ancora la qualità dei servizi che l’Isola propone, abbiamo pensato di mettere a disposizione dei nostri ospiti, ma fruibile da tutti, un vademecum che informa in lingua italiana e in lingua inglese cosa facciamo all’Elba con i rifiuti e come li raccogliamo, fornendo le indicazioni essenziali per avere aiuto durante i periodi di vacanza trascorsi sull’isola.
Migliorato anche il rifiutario, l’abbecedario che ci dice dove e come conferire le cose di cui vogliamo ogni giorno disfarci, proposto nella nuova versione in lingua inglese e in lingua tedesca.
Il vademecum e i rifiutari saranno distribuiti in versione cartacea alle agenzie, alle attività turistiche informative e sono a disposizione di tutti coloro che nella loro accoglienza vogliono informare i propri ospiti sui servizi presenti all’Isola D’Elba.
Il materiale informativo è naturalmente a disposizione di tutti nella versione pdf scaricabile dal sito: [URL]www.raccoltadifferenziataisoladelba.it[/URL] e a breve sarà presente anche sulla pagina Facebook dell’azienda.
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]IN RICORDO DI GIORGIO GABER NEL 15° ANNIVERSARIO – LA REUNION DELLA BANDA GABER A MARCIANA MARINA   [/SIZE] [/COLOR]
13 Luglio 2018, Marciana Marina. Dopo 15 anni la storica Banda Gaber decide di riunirsi e di fare il primo concerto proprio a Marciana Marina. La band, composta da Simone Baldini Tosi (voce), Enrico Spigno (batteria), Dado Sezzi (percussioni), Claudio Demattei (basso elettrico), Gianni Martini (chitarra), Luigi Campoccia (Piano/Synth) e Luca Ravagni (Sax/Synth), si è sciolta dopo la morte del maestro Giorgio Gaber e ha deciso di fare questa reunion per riprendere il discorso interrotto nel 2003 e riallacciare con il pubblico quel rapporto unico che si era formato con Gaber.
“Dove esistono una voglia, un amore, una passione, lì ci sono anch’io”, diceva Giorgio Gaber nei suoi Frammenti di un discorso... ed è questo spirito appassionato che la band vuole riportare alla gente tramite il legame che solo la musica può creare.
Il concerto si terrà Venerdì 13 Luglio alle 21,30 in Piazza Vittorio Emanuele e regalerà due ore di emozioni del repertorio Gaber al pubblico.
					
					
					
				