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Saccente da Saccente pubblicato il 30 Ottobre 2019 alle 10:26
Gentile Paolino, grazie della condivisione, il discorso sarebbe troppo lungo e difficile da comprendere ma concordo con Lei che per i 20 anni di governariato dell’ “Io smisurato” nulla si è fatto e credo che ne convenga con il sottoscritto che le motivazioni sono principalmente due: la prima è che le strutture amministrative sono condotte dai “dirigenti” e “operai” assunti dalle pubbliche amministrazioni che hanno in mano la gestione della cosa pubblica, difficilmente prendono velocità con i cambi politici a volte hanno direzioni OPPOSTE; mi consenta, questo succede SEMPRE con i cambi di vertice politico o sbaglio? Pensi solo Al Comune di Roma dove la struttura comporta la gestione di… sole 22.000 persone! Quanti Sindaci c hanno sbattuto la testa???!!! La seconda è che il sistema politico, caro Lei è trasversale… molte situazioni vicine anche a noi lo dimostrano basti pensare alle navigazioni sulle onde tirreniche avallate da uomini rosso-neri e su questo lascio a lei le considerazioni. Da come scrive capisco la sua “ideologia” oramai estinta da tempo nel senso che non esiste più un suo rappresentante, ne di sinistra e ne di destra… e qui mi fermo Come Lei spero nell'intelligenza delle persone e sono convinto che gli italiani come gli elbani siano stufi del politico riciclato di turno che non fa altro che offendere l'intelligenza altrui propinandoci solo slogan senza costrutto Cordialmente Saccente
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MARCELLO CAMICI da MARCELLO CAMICI pubblicato il 30 Ottobre 2019 alle 4:51
[COLOR=darkblue][SIZE=5]UNO SGUARDO ALLE RADICI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE . I BENI CULTURALI DELL’ISOLA D’ELBA [/SIZE] [/COLOR] d’Elba,dove vivo,sento spesso parlare e leggo che bisogna riappropriarci della nostra identità per riscoprire un valore. Come può accadere questo ? Per riappropriarci della nostra identità bisogna ricercare le radici nostre. Il binomio beni paesaggistici-beni culturali che costituisce il nostro patrimonio culturale così come identificato nel “codice dei beni culturali e del paesaggio “ dello stato italiano, può aiutare nella ricerca delle radici. La sensibilità collettiva per tal binomio c’è verso la natura,i beni paesaggistici, mentre verso i beni culturali è molto bassa e la si nota guardando lo stato dei beni archeologici. Questi sono solo una parte dei beni culturali. Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo insieme con l’Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione ha predisposto un “catalogo generale dei beni culturali” che sono classificati in:archeologici,architettonici e paesaggistici,demoetnoantropologici,fotografici,musicali,naturalistici,nu mismatici, scientifici e tecnologici,storici e artistici. In base alla categoria i beni sono poi identificati in : immateriali,immobili,mobili. C’è un sbilanciamento di attenzione e di considerazione verso il paesaggio ( beni naturalistici-paesaggistici) evidente non solo nella sensibilità popolare ma anche nelle istituzioni basti leggere ,ad esempio , il calendario di attività predisposto per il 2019 dal parco nazionale dell’arcipelago toscano e chiamato “Vivere il parco” Una maggiore attenzione e sensibilità collettiva per i beni culturali avrebbe enormi benefici socio-culturali e potrebbe essere fonte di lavoro . Una maggiore attenzione e sensibilità popolare verso i beni culturali farebbe conoscere meglio il rapporto uomo-risorse naturali aiutando a comprendere un altro rapporto,quello spirituale che ha legato la comunità umana alle risorse naturali,rapporto che è alla radice della sostenibilità. Se ciò accadesse anche la politica che ha il còmpito di amministrare sarebbe costretta ad agire. I beni culturali sono l’eredità culturale nostra e “l’eredità culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano,indipendentemente da chi ne detiene la proprietà,come riflesso ed espressione dei loro valori,credenze,conoscenze e tradizioni,in continua evoluzione.Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi; una comunità di eredità è costituita da un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale,e che desidera,nel quadro di un’azione pubblica,sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”(Art 2 Convenzione di Faro) Quale destino e quale futuro per le risorse ereditate dalle popolazioni elbane dal passato ? La risposta è scritta leggendo le relazioni,i libri degli esperti,le carte che trattano del patrimonio storico archeologico e delle emergenze storico-culturali dell’isola. La risposta è scritta anche guardandoci semplicemente intorno. Ad esempio,è guardando lo stato dei beni storici ed artistici dell’isola che si ha risposta. Un patrimonio che ha subito continua diaspora : dalle migliaia di anfore trafugate agli oggetti conservati in musei di Firenze,Napoli,Londra,Livorno,Reggio Emilia,Ginevra che appartengono ancora all’Elba,alla sua storia,ai suoi abitanti. A questi musei deve andare il nostro ringraziamento per averne determinato la conservazione ma oggi,esaurite le circostanze contingenti che li hanno portati a quei musei devono ritornare nel loro territorio. Cosa si è fatto e si fa per questo ? Cosa si è fatto e si fa per la difesa e la valorizzazione dei siti archeologici? La risposta è nei fatti. Due esempi soltanto. Nel golfo di Lacona,fra Laconella e Capo di Bove,negli anni sessanta del secolo scorso furono descritti in pubblicazioni scientifiche e di larga divulgazione reperti del paleolitico medio e superiore .Al Profico nelle vigne di Capoliveri esiste la più ampia e documentata necropoli etrusco-ellenestica dell’Elba ,reperti documentati sin dall’ottocento da Giacomo Mellini. Campagne mirate di scavo nel primo caso avrebbero senza alcun incertezza portato conoscenza su villaggi di 40-15 mila anni fa e nel secondo caso scavi mirati nella zona cimiteriale avrebbe potuto portare alla luce molti altri reperti contribuendo così non solo al progresso scientifico delle conoscenza ma anche allo sviluppo turistico. Oggi nelle zone di Laconella e del Profico sorgono case,ville e villette. L’espansione edilizia ha occultato la possibilità di reperire elementi fittili e villaggi paleolitici a Laconella , e tombe etrusche al Profico. La presente pubblicazione non è una guida né un saggio o una ricerca sui beni culturali dell’Elba ma più semplicemente uno sguardo di un non addetto ai lavori che è il sottoscritto. Ne elenco cinquanta ,tra materiali ed immateriali, di tipo archeologico,architettonico,demo antropologico,storico,artistico e religioso. Li definisco “minori” non per importanza ma per notorietà. L’elenco si chiude con un bene culturale immateriale:il mito di Porto Argo. All’Elba il mito la fa da padrone:che dire del mito di Napoleone o di Cosimo I de Medici. Il mito degli Argonauti è ancora più antico essendo quello dei navigatori protostorici. Uno sguardo dunque alle radici della sostenibilità cioè alla conoscenza dei beni culturali dell’isola d’Elba ,terra chiamata da chi vi è nato “lo scoglio”. Se poi fosse utile ad incrementare la sensibilità collettiva verso questi beni avrebbe raggiunto un importante fine. Questo libretto è perciò dedicato e indirizzato dapprima agli abitanti dell’Elba,perché sono loro i primi a dover conoscere essendo eredi delle risorse ereditate dal passato togliendole dall’oblìo in cui giacciono e poi a coloro che hanno responsabilità amministrative pubbliche.
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ELBA RUGBY da ELBA RUGBY pubblicato il 30 Ottobre 2019 alle 4:33
[COLOR=darkred][SIZE=5]ELBA RUGBY VS U. VITERBO RUGBY 24 – 48 DOMENICA 27/10 IMPIANTI S. GIOVANNI [/SIZE] [/COLOR] Esordio casalingo amaro per l’Elba Rugby che cede al Viterbo, crollando negli ultimi 7/8 minuti al termine di un assalto per il pareggio che ha schiacciato i laziali, ma che si è rivelato eccessivamente dispendioso per i verdi-blu, sorretto solo dall’ aggressività e in assenza di schemi di gioco, che sappiamo essere per il momento impossibili per i ragazzi allenati da Stefano Ghini. La partita era comunque iniziata bene, con una meta degli elbani al secondo minuto e qualche miglioramento si era potuto vedere, nella coesione e nel piano di gioco. Questo, sebbene il Viterbo si sia confermata una squadra esperta e di carattere, ha consentito agli elbani di rimanere attaccati al risultato fin quasi al termine della gara. Al secondo minuto di gioco, la meta di Alessandro Lavista trsf da Ferretti porta in vantaggio l’Elba sul 7/0, poco dopo al sesto minuto, il Viterbo pareggia portandosi sul 7/7, ma al decimo è Scagliotti a segnare alla bandierina, che non verrà trasformata 12/7, ancora dopo sei minuti i laziali segnano nuovamente una meta trasformata, portandosi per la prima volta in vantaggio sul 12/14. Il gioco ristagna al centro campo, ma il Viterbo trova un calcio di punizione portandosi sul 17 a 14. A conferma della durezza dello scontro già al 38° entra Dominici per Passante e Oretti per Proietti infortunato. A tempo scaduto i nero-verdi trovano nuovamente la meta chiudendo il primo tempo sul 12 a 24. Al 47° Vozza sostituisce Scagliotti ed al 62° schiaccia alla base del palo trasformata da Ferretti che fissa il risultato sul 19 a 24, al 70° il Viterbo replica con una nuova meta trasformata 19 a 31 ma al 75° Borsi schiaccia nell’angolo una meta che non viene trasformata ma riporta sotto l’Elba sul 24/31. Nel frattempo sono usciti Ercolani sostituito da Genovesi, Lupi da Viganego e Piacentini sostituito dal terzo Lavista: Alberto. L’Elba pressa ma, al 78° nuovo calcio di punizione a favore del Viterbo porta al 24/34 e spezza le gambe agli isolani che subiscono subito dopo una meta trasformata, doppiata da un’altra a tempo scaduto che fissa il risultato definitivo sul 24 a 48. Formazione: Lavista L; Ferretti; Borsi; DelleSedie; Lupi; Esercitato; Piacentini; Pallotta; Proietti; Lavista Ales.; Candida; Scagliotti; Ercolani; Cilembrini; Passante A disposizione Vozza; Dominici; Genovesi; Pisani; Oretti; Viganego; Lavista Alberto Allenatore: Stefano Ghini Arbitro: Francesco Mirabella
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AUTUNNO A CAPOLIVERI da AUTUNNO A CAPOLIVERI pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 16:58
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X SACCENTE da X SACCENTE pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 15:29
Ho letto con attenzione il tuo intervento, e mi consente di dire che non fa una grinza, peccato però che quelli che vogliono cambiare l'Italia, hanno governato alternativamente al centro sinistra per oltre venti anni. Ricordo ancora la scesa in campo di quel signore avvenuta il 26 gennaio del 1994, che aveva tutto il tempo a disposizione con le e relative maggioranze di CENTRO-DESTRA per cambiare l'Italia, ma come saprai non è accaduto, vedi trasporti, scuola, sanità, burocrazia, tasse troppo alte, corruzione e lotta al sommerso per citare alcuni esempi. Ora dopo 25 anni come un mantra, ripropongono la stessa minestra riscaldata, e pare che agli italiani piaccia molto a prescindere dalla regione in cui si dimora. Niente da eccepire, questione di "GOURMET", ma ci sono molti cittadini che alle favole (minestre riscaldate) non credono più, siano esse lette su un libro verde, giallo, azzurro o rosso. Paolino l'arrotino-
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Pier Paolo Quagliotti da Pier Paolo Quagliotti pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 15:11
[COLOR=darkblue][SIZE=5]UN ANGOLO DI CULTURA – UNA CULTURA ALL'ANGOLO [/SIZE] [/COLOR] di Pierpaolo Quagliotti RICCHI GIACIMENTI STERILI E' relativamente facile fare Turismo col sole e il mare dell'Elba, è sicuramente molto meno facile farlo con qualcosa che non è pronta all'uso, una ricchezza che va scovata, coltivata, difesa e vivificata: la Cultura.E' mia percezione che i giacimenti culturali dell'Isola d'Elba non producano posti di lavoro. Reputo sia un'occasione d'oro, peccato. Però credo sia inutile e suicida puntare il dito su questo o quello. Una riflessione generale mi sento di farla.Credo che non sia vero che l'Elba, che sa coniugare il Turismo in offerte sportive, ricreative, ambientali, enogastronomiche - non possa fare altrettanto ANCHE in campo culturale e formativo. CULTURA DA CONSUMARE, CULTURA DA FARE Purtroppo però, una politica culturale comprensoriale (base necessaria di ogni progetto) non vede la luce. Certo, è molto più facile e gratificante organizzare interessantissimi e ponderosi convegni o manifestazioni intrattenitive (eventi meritori, ma effimeri, perchè esenti di strategia) piuttosto che - per esempio - allestire laboratori permanenti di formazione e/o specializzazione nei mestieri dei "Beni Culturali Elbani" (considerati nella loro totalità). Cosa si lascia questo atteggiamento sul territorio? I calendari culturali odierni, quindi l'illusione che la cultura faccia rima solo con fruizione passiva. La Cultura può generare ricchezza economica, a patto che si semini per il futuro di tutti. FUGA DI CERVELLI, FUGA D'IDENTITA' Dove va a finire la cultura prodotta all'Elba ad opera dei giovani studiosi e artisti? Tutta - o quasi - va fuori, a ingrassare enti o società che qui non investiranno mai. Ma, in fondo, ogni giovane preparato e talentuoso non chiederebbe che di poter lavorare a casa sua. MODELLI DA STUDIARE/1 Ci vorrebbe un organismo comprensoriale... Per esempio, per tutelare, promuovere e sviluppare i Beni Ambientali su quest'isola fu imposta - a suo tempo - la presenza di un Parco Nazionale (prima gli elbani non lo volevano, adesso però ne sentirebbero l'assenza). Il PNAT oggi crea figure professionali, quali le guide-parco, per esempio, cioè si inserisce nella creazione di valore economico. Allora perchè non fare lo stesso per i cosidetti "giacimenti culturali"? Si avrebbe a disposizione (per creare, promuovere, rendere remunerativi i servizi culturali) più risorse finanziarie di quanto potrebbe investirci una Sovrintendenza. Allora, perchè no? MODELLI DA STUDIARE/2 Non si chieda ulteriore impegno alle scuole del territorio. I dirigenti scolastici - non da oggi - stanno facendo tutto il loro possibile per offrire una formazione varia e adeguata ai tempi. Tocca ora alle giunte elbane programmare, investire e promuovere lo sviluppo di una filiera culturale che metta gli studenti in relazione (personale e attiva) con le istituzioni pubbliche e private locali di riferimento. Una tale filiera culturale servirà non solo a sviluppare i talenti elbani (nella comunicazione grafica o nelle scienze umane, per esempio) ma anche per creare il proficuo indotto dedicato all'utenza stagionale. La mostra multimediale "Esilio dell'aquila" in chiusura al centro culturale De Laugier (esempio di impresa culturale in interazione fra pubblico e privato) è un modello da studiare per avviare programmi di specializzazione professionale per i giovani post-liceali. APPELLO AI LIBERI E AI FORTI Cari nativi, avete dimostrato improntitudine, talento, competenza e passione per legare - con successo di stampa e di contratti - i Vostri sport preferiti alla natura dell'isola. Sono convinto che, se voleste, sapreste far volare alto anche la Vostra ultra millenaria cultura. Non è una scommessa, questa: vincerete di sicuro!
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PALLACANESTRO ELBA da PALLACANESTRO ELBA pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 15:02
[COLOR=darkred][SIZE=4]PICCOLI CAMPIONI CRESCONO [/SIZE] [/COLOR] Ieri 3 dei nostri U13 hanno partecipato al primo raduno per le selezioni provinciali della Rappresentativa Toscana. Una bella esperienza per Leonardo, Lorenzo e Pablo che hanno avuto la possibilità di ritrovare tanti amici e confrontarsi con tanti ragazzi provenienti dalla provincia di Livorno.
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galli marco da galli marco pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 14:58
oggi ho portato mia moglie,inferma,a far visita al su babbo nel cimitero di marciana,ecco vorrei sapere chi è il GENIO che ha disegnato e fatto costruire la rampa per disabili , inoltre perchè nella parte superiore del cimitero non c'è 😮
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CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA da CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 14:57
[COLOR=darkred][SIZE=4]GUARDIA COSTIERA - OPERAZIONE “NASSARIUS”: CONTROLLI SULLA FILIERA DELLA PESCA E SULLA REGOLARE ASSUNZIONE DEL PERSONALE MARITTIMO A BORDO DEI PESCHERECCI. [/SIZE] [/COLOR] Continua senza sosta l’attività di controllo della Guardia Costiera sull’intera filiera della pesca a tutela dei consumatori e dell’habitat marino e con una particolare attenzione alla normativa sulle assunzioni del personale marittimo imbarcato su pescherecci. 138 ispezioni, 30 illeciti di cui 1 a carattere penale, oltre 6.500 Kg di prodotti ittici e 26 attrezzi da pesca sottoposti a sequestro. Sono questi i numeri di un’operazione a tutto campo, terra e mare, eseguita la scorsa settimana dalla Guardia costiera sull’intero territorio regionale. Di 63.000 euro è l’importo complessivo delle sanzioni inflitte ai trasgressori delle norme sull’esercizio della pesca e sulla commercializzazione dei prodotti. Tra le molte attività di controllo, sono risultate particolarmente significative quelle che hanno portato al sequestro di circa 6 tonnellate di prodotti ittici scaduti, presso un’impresa livornese; il sequestro, operato lungo la costa a nord di Livorno, di numerosi attrezzi non conformi alle vigenti normative e che costituivano pericolo per la sicurezza della navigazione ed anche i due sequestri effettuati all’isola d’Elba, di prodotto ittico privo della tracciabilità per un totale di circa 220 kg, presso un centro all’ingrosso e a bordo di un peschereccio. In quel caso il prodotto ittico fresco sequestrato è stato devoluto in beneficenza alla locale CARITAS. Nell’ambito della complessa operazione di controllo, è stato verificato anche il rispetto delle normative per l’arruolamento del personale marittimo a bordo dei pescherecci, per tali motivi a Piombino il comandante di un peschereccio è stato sanzionato per l’accertata irregolarità nella composizione dell’equipaggio.
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S.PIERO IN CAMPO da S.PIERO IN CAMPO pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 12:15
[COLOR=darkred][SIZE=4] "LA LEGGENDA DEL CARACUTO”. [/SIZE] [/COLOR] L’ Asd Luigi Martorella di San Piero rinnova l' invito annuale agli elbani e a quegli ultimi turisti che faranno permanenza sulla nostra isola durante il ponte “dei morti ", a partecipare alla ormai consueta e rinomata festa medievale L' evento, che ha il patrocinio del comune di Campo nell’Elba, si svolgerà domenica 3 novembre 2019 all' interno del piccolo borgo campese che verrà adornato per l' occasione. Durante la giornata un corteo di figuranti in veste medievale sfilerà per le vie del paese e tra uno spettacolo di intrattenimento e l' altro, gli avventori potranno ammirare le meraviglie che gli artigiani del posto proporranno con le loro bancarelle e degustare prodotti tipici autunnali negli stands gastronomici. San Piero in Campo vi aspetta per una giornata all' insegna del medioevo e soprattutto del buon cibo e del divertimento. Ecco il programma della giornata Ore 13.00 Corteo storico per le vie del paese con figuranti, musici e sbandieratori, con partenza dalla chiesa medievale di San Niccolajo Ore 13.30 Apertura del mercato medievale e stands gastronomici Ore 14.00 Spettacolo medievale con le Ombre di Montecoronato in Piazza Garibaldi Ore 14.30 Giochi per bambini in Piazza Garibaldi Ore 15.00 Esibizione de Gli Archi del Grande Falco in Piazza della Chiesa Ore 16.00 Intrattenimento e giochi di magia con Lo Mago Abacuc in Piazza della Chiesa Ore 17.00 Secondo spettacolo medievale con Le Ombre di Montecoronato in Piazza della Chiesa Ore 17.30 Spettacolo col fuoco in Piazza Garibaldi
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Norma Fraccaro(M5S) fondi ai Comuni da Norma Fraccaro(M5S) fondi ai Comuni pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 11:40
Con la Norma Fraccaro(sottosegretario M5S) fondi ai Comuni . Tutti i Comuni, in base al numero di abitanti, riceveranno da un minimo di 50mila euro ad un massimo di 250mila euro che potranno essere subito spesi aprendo così almeno 8mila cantieri in tutto il Paese. -500 milioni a tutti i Comuni per: 1) Messa in sicurezza di strade,scuole ed edifici pubblici 2) Progetti di mobilità e sviluppo territoriale sostenibile 3) Illuminazione pubblica 4) Energia rinnovabile negli edifici pubblici Vediamo cosa saprà fare il Comune di RIO con queste risorse subito disponibili.
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ESA Servizi ambientali da ESA Servizi ambientali pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 9:18
ESA SpA ricerca n°1 Responsabile Tecnico Settore Impianti. Avviso di Selezione e modalità di partecipazione su [URL]www.esaspa.it[/URL] e [URL]www.trend-competenze.it[/URL]
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CAVALCATE POLITICHE da CAVALCATE POLITICHE pubblicato il 29 Ottobre 2019 alle 3:59
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A.D. da A.D. pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 20:40
Sagge parole quelle del messaggio 92702, scritte in modo impeccabile da una persona saggia e non saccente.
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Compagnia Carabinieri Portoferraio da Compagnia Carabinieri Portoferraio pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 17:35
[COLOR=darkred][SIZE=5]CC NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE PORTOFERRAIO ARRESTATE 2 PERSONE PER SPACCIO E MORTE COME CONSEGUENZA DI ALTRO DELITTO [/SIZE] [/COLOR] Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio, al termine di una complessa attività d’indagine, su disposizione della Procura di Livorno, hanno arrestato due persone del luogo, M.V. di 26 anni, e A.M. di 23 anni, ritenuti responsabili dello spaccio di una dose di stupefacente risultata letale per un loro concittadino. Le indagini, sviluppate dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri elbani, sono partite alcuni mesi fa, dopo che una telefonata al “112” aveva segnalato un uomo colto da malore all’interno della propria abitazione. Dal sopralluogo effettuato dai militari dell’Arma erano emersi sospetti sulla causa della morte. L’attenzione dei Carabinieri si è subito concentrata sulle ultime ore di vita della vittima, ascoltando testimonianze e monitorando tutti i sistemi di videosorveglianza della zona dove lo stesso abitava. Sono stati ricostruiti i suoi spostamenti e documentato l’incontro con i due pusher, incontrati nella zona portuale di Portoferraio, già noti agli investigatori perché gravitanti nel mondo degli stupefacenti. A nulla sono valsi i tentativi dei due pusher di dichiararsi estranei all’accaduto, poiché le indagini svolte dai Carabinieri non hanno lasciato dubbi sulle loro responsabilità. La tesi investigativa ha anche trovato conferma negli esiti dell’autopsia. Per i due giovani, l’Autorità Giudiziaria labronica ha disposto rispettivamente la custodia cautelare in carcere e gli arresti domiciliari. I due devono rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto.
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CONQUISTADORES CUP da CONQUISTADORES CUP pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 17:08
[COLOR=darkred][SIZE=4]CONQUISTADORES CUP: CAMBIA PADRONE UNA MAGLIA DI CAMPIONE ELBANO [/SIZE] [/COLOR] La leadership nella categoria M3/M4 va a Fabio Rododendro (Capoliveri Bike Park) che inizialmente nelle classifiche non era stato considerato residente sull’isola Con una breve cerimonia all’insegna della sportività gli organizzatori della Conquistadores Cup, gara FCI di mountain bike che si è svolta domenica 20 ottobre 2019 a Porto Azzurro, hanno assegnato all’atleta Fabio Rododendro (Capoliveri Bike Park) la maglia di campione elbano 2019 per la categoria M3/M4. Come si ricorderà, la gara longonese per il secondo anno consecutivo ha assegnato le maglie di campione elbano in prova unica, e nella categoria M3/M4 le classifiche stilate dai cronometristi di Winning Time avevano stabilito la vittoria di Marco Ballini (Cicli Brandi Elba Team), arrivato 38° assoluto, non tenendo però conto del fatto che Fabio Rododendro (Capoliveri Bike Park), arrivato a sua volta 31°, era effettivamente residente all’Isola d’Elba, requisito questo necessario per poter competere alla assegnazione del titolo di campione elbano di mountain bike. Preso atto del mero errore materiale, gli organizzatori della Conquistadores Cup hanno contattato gli interessati, provvedendo alla rettifica nella classifica del Campionato Elbano di mountain bike ed alla riassegnazione della maglia al suo legittimo proprietario. La consegna della maglia di Campione Elbano 2019 per la categoria M3/M4 a Fabio Rododendro è avvenuta così nel pomeriggio di domenica 27 ottobre, in una breve cerimonia informale officiata dal presidente della Longone Bike Sergio Concu e dal consigliere delegato allo sport del Comune di Porto Azzurro Marco Galletti. Alla cerimonia era presente anche Marco Ballini, che è stato ringraziato per la sua sportività dagli organizzatori della gara longonese. Per la cronaca, oltre che a Fabio Rododendro, le maglie di Campione Elbano di mountain bike, autografate dal campione Francesco Moser, sono state assegnate quest’anno a Simone Velasco (assoluto), Silvia Cervini (donne) Enrico Ercolani (junior) Francesco Leoni (M1/M2), Franco Fontana (M5/M6) e Sebastiano Anselmi (M7/M8).
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PARROCCHIA S. GIUSEPPE da PARROCCHIA S. GIUSEPPE pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 17:04
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL PROGRAMMA PER LA FESTIVITA' DI TUTTI I SANTI E DEL 2 NOVEMBRE [/SIZE] [/COLOR] Con l'approssimarsi della festività nazionale, della chiesa e di tutti noi, chiamata "Tutti i Santi", don Domenico Pinheiro , parroco della chiesa di San Giuseppe alla Sghinghetta, ha concluso la recente messa domenicale con i seguenti avvisi ai fedeli. "La Santa messa vespertina di giovedì 31 ottobre sarà prefestiva e di solennità a quella di tutti i Santi del giorno dopo. Sempre giovedì ci sarà nella nostra chiesa un'adorazione eucaristica, dopo la messa vespertina delle 18, per cui i fedeli possono dedicare un momento di preghiera e riflessione silenziosa accedendo fino alle ore 23. Quindi tutti sono invitati a passare un po' di tempo in adorazione davanti al Signore. Il primo novembre, solennità di tutti i Santi, l'orario della Santa messa ricalca quella domenicale, alle ore 8, 11 e alle 18. Nel pomeriggio di quel giorno, dalle 15 alle 17.30, ci sarà la "Festa del Ciao" organizzata dai ragazzi dell' Azione cattolica, un'occasione di gioco, divertimento e condivisione per ragazzi di ogni età, aperta a tutti. Il giorno 2 novembre, commemorazione di tutti i fedeli defunti, alle 15.30 la messa sarà al cimitero del SS. Sacramento e alle ore 16.15 al Cimitero della Misericordia e infine alle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale". Nota storica in sintesi Troviamo le prime tracce di questa ricorrenza cristiana già durante il IV secolo d.C. La festa di Tutti i Santi, ovviamente commemora tutti i santi della storia cristiana. Infatti, nel calendario civile italiano, ogni giorno è dedicato ad un santo o a un martire, ma, in realtà, i santi della cristianità sono molti di più di 365 e per questo motivo, non tutti possono trovare spazio nel calendario. Fu papa Gregorio IV, nell'835 d.C., a richiedere espressamente all'allora re franco Luigi il Pio di ufficializzare questa celebrazione come festa di precetto e fissare la sua data il 1° di novembre di ogni anno.
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PALLACANESTRO ELBA da PALLACANESTRO ELBA pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 15:15
[COLOR=darkred][SIZE=5]LE PARTITE DEL WEEKEND [/SIZE] [/COLOR] Per tre formazioni della Pallacanestro Elba, il weekend passato ha visto l’inizio dei campionati di categoria. U13 Pallacanestro Elba vs Follonica Basket 71-29 Debutto vincente per gli Under 13 che si impongono con un convincente 71-29 sul Follonica Basket. I ragazzi di Iacopini iniziano bene raggiungendo subito 9 lunghezze di vantaggio sull’11-2. Ma un calo di intensità ed alcune disattenzioni difensive permettono a Follonica di riavvicinarsi sull’11-9 alla fine del 1’ quarto. Nella seconda frazione l’aumento dell’intensità difensiva permette agli elbani di distendersi in contropiede e realizzare ben 28 punti nel quarto concedendone solo 8. Nel secondo tempo sono ampie le rotazioni di coach Iacopini che da’ diversi minuti anche ai nuovi arrivati Loreti e Occhipinti. La buonaprestazione corale, quattro uomini in doppia cifra e la confortante intensità difensiva, permettono di preparare lo scontro, già decisivo, a Piombino programmato per il 9/11, in maniera molto ottimistica. TABELLINO Loreti, Saponaro 11, Giulianetti 23, Maroni 4, Iacopini 17, Puddu 2, Varolotti 2, Rossi, Dinelli 2, Tavolario 11, Occhipinti, Frediani. U14 Invictus Livorno vs Pallacanestro Elba 30-76 Esordio vincente per i nostri under 14 che si sono imposti nettamente sul campo dell’Invictus Livorno. Partita senza storia già dal primo quarto che terminava 25-2 in nostro favore. I rimanenti periodi scivolavano senza difficoltà dilatando il punteggio fino al +46 finale Parziali 1. Quarto 2-25 2. Quarto 10-14 3. Quarto 12-19 4. Quarto 6-18 1’ Divisione Pallacanestro Elba vs GEA Grosseto 70-71 Grande spettacolo al Palazzetto Cecchini per la prima di campionato della prima squadra elbana. La rocambolesca e beffarda sconfitta contro una delle squadre accreditate al salto di categoria, avvenuta con un canestro da 3 punti grossetano a 2” dalla fine, non offusca la grande prestazione dei rossoblu, che conducono l’incontro dall’inizio. Grande soddisfazione anche per i ragazzi U18 (Ballarini, Di Giorgi, Pastorelli, Pieruzzini, Randazzo) schierati a referto, che hanno dato il loro prezioso contributo in una partita tiratissima. TABELLINO Cottone 10, Casu 11, Mancini 5, Fiaschi 13, Pieruzzini M 15, Iuliano 7, Di Giorgi 7, Ballarini 2, Pieruzzini A, Randazzo, Pastorelli.
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Saccente da Saccente pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 14:32
Solo per pochi… mesi orsono, prima ancora dell’insediamento di questo Governo non voluto dal popolo, espressi le mie considerazioni sul PD e sul suo Segretario. Dopo l’uscita di Renzi (prevedibile) e dopo il risultato elettorale dell’Umbria ribadisco, come allora, che l’unica mossa che poteva permettersi il PD per evitare una grande sconfitta era quella di andare subito alle elezioni, per due semplici motivi. Il primo era quello che, con la scelta dei deputati da parte del Segretario, avrebbe tolto tutti i renziani dal PD, ovvero i vecchi infiltrati democristiani; ed il secondo, che non avrebbe permesso il successo che oggi cominciamo a vedere della destra unita e comunque lo avrebbe certamente limitato. Tutto ciò non è avvenuto, come dice giustamente Salvini, per la sete di protagonismo e di Poltrone. Il futuro sarà solo di destra con una sinistra allo sfascio e un M5S in via di estinzione. Pensate solo all’uscita del capo del Governo sul risultato elettorale umbro: “ L’umbria? Vale solo il 2% dei voti nazionali”, roba da non credere. Tra l’altro, lo pensavo uomo di intelligenza sopraffina, cosa che invece mi fa ricredere pensandolo ora politico da manuale Cencelli. Mi ricorda un vecchio amico di qualche tempo fa che sceglieva e sceglie i partiti in via di estinzione… Il risultato elettorale umbro dice che la sinistra e il movimento 5 Stelle perderanno in ogni dove, il risultato schiacciante in un territorio, laddove da 50anni governava la sinistra, non lascia dubbi e non solo, gli Umbri, popolo di lavoratori schietti ed intelligenti ha votato in massa proprio per dimostrare la loro volontà. La volontà di mandare a casa degli incompetenti, usurpatori e fancazzisti (perdonatemi l’aggettivo). Infine, la volontà dei nostri Governanti di allontanare dalla politica la gente perbene non facendola andare a votare perché non ne poteva più di vedere i deludenti risultati prodotti da una chirurgica demagogia ha fatto si, invece, che gli umbri come tutti gli italiani, con la loro legittima volontà cambieranno in fretta l’Italia. Un caro saluto… a chi capisce Saccente Ps agli elbani, speriamo anche che i rappresentanti leghisti d’oltre canale non ci propinino quelli nostrali che nulla hanno a che vedere con la Lega ma che hanno interessi personali con trascorsi in ogni dove senza curriculum e senza idee …
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CAPOLIVERI da CAPOLIVERI pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle 13:52
[COLOR=orangered][SIZE=4]CAPOLIVERI IL 31 OTTOBRE FESTEGGIA “DOLCETTO O SCHERZETTO”, ALLA RISCOPERTA DELLA TRADIZIONE ITALIANA DA NORD A SUD. [/SIZE] [/COLOR] Una festa dedicata ai bambini e alle tradizioni più antiche del nostro Paese e del mondo è quella in programma per giovedì 31 ottobre a Capoliveri. Con l’organizzazione di Comune di Capoliveri, Pro Loco Capoliveri e liberi cittadini arriva “Dolcetto o Scherzetto” una giornata dedicata alla vigilia di Ognissanti, andando alla riscoperta della cultura popolare italiana da nord a sud, talvolta dimenticata. Ripercorrendo le tradizioni regionali italiane si scoprirà, infatti, la vera origine della più conosciuta Festa di Halloween (celtica), ovvero “All Hallows’ eve”, nient’altro che la Vigilia di tutti i Santi che già anticamente si festeggiava in molte aree geografiche italiane come il Friuli, il Veneto, la Valle d’Aosta, la Sicilia, la Sardegna. La festa era conosciuta con tanti nomi diversi a seconda delle località Fiesta dalis Muars”, o ancora “Is Animeddas”, “Is Panixeddas” e così via. Una festa, quella della vigilia di Ognissanti che nasce dal forte legame con la vita agricola e con il passaggio dall’estate all’autunno che veniva sancito, in Italia come nel resto d’Europa, proprio con il 31 di ottobre. Anche in Italia e non solo nella tradizione celtica dunque, si vegliava nella notte del 31 ottobre tutti riuniti intorno al fuoco attendendo la visita dei cari defunti per i quali era un rituale lasciare la tavola imbandita tutta la notte: si preparavano piccoli dolci con castagne e frutta secca, si accendevano lampade a olio e si intagliavano le zucche, frutto di questo periodo dell’anno. A Capoliveri il 31 ottobre si festeggerà dunque la Vigilia di tutti i Santi, tutti insieme con dolcetti, laboratori per bambini con intaglio e decorazione delle zucche e laboratorio della carta, truccabimbi e molto altro ancora. L’appuntamento con “Dolcetto o Scherzetto” è per giovedì 31 ottobre a partire dalle ore 16,30 nella piazza di Capoliveri
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