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113583 messaggi.
BANDIERE AL VENTO da BANDIERE AL VENTO pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 13:35
[COLOR=darkred][SIZE=5]QUANDO C'ERA LUI CARO LEI [/SIZE][/COLOR] Se c'era Lui, con la fascia tricolore e il basco da parà, si sarebbe già arrampicato sulla scala per sostituirle. Ma non sarebbe più decoroso le sole aste senza niente? Dante
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MICHELANGELO ZECCHINI da MICHELANGELO ZECCHINI pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 9:10
[COLOR=darkred][SIZE=5]I RELITTI DI PORTO AZZURRO. È ON LINE UNA RICERCA DI MICHELANGELO ZECCHINI [/SIZE] [/COLOR] Riprendendo gli appuntamenti con l’archeologia sottomarina dell’Elba (finora sono stati oggetto di edizione digitale i relitti di Procchio, di Chiessi e di S. Andrea), oggi Michelangelo Zecchini presenta on line su Academia.edu le scoperte di relitti e reperti di epoca etrusca e romana a Porto Azzurro. Risale al 1971 Il ritrovamento di abbondanti materiali archeologici all’interno del golfo di Porto Azzurro, a poca profondità, in una zona ampia che dalla banchina d’attracco parallela all’edificio comunale va verso il centro dell’insenatura. In occasione dei lavori di sistemazione del molo per navi di linea vennero in luce moltissimi manufatti archeologici (anfore, ceramiche da mensa, lucerne, portaprofumi, catini, vetri, monete, ecc.). Si trattò di un recupero di emergenza. Veri e propri scavi scientifici furono invece eseguiti nel 1977 dalla dottoressa Francisca Pallarès del Centro sperimentale di archeologia sottomarina di Albenga e nel 1989 dall’archeologo subacqueo Enrico Ciabatti coadiuvato dalla ditta Naupegos. Le testimonianze archeologiche finora disponibili attestano un’ intensa frequentazione della rada di Porto Azzurro dagli inizi del VI secolo a. C. fino al VI secolo d. C. e poi in epoca medievale. La sua importanza come scalo commerciale da e verso Roma e il golfo del Leone, da e verso la Corsica e la Sardegna, aveva fatto sì che l’insediamento portuale fosse registrato con il nome di Portus longe perfino nella Tabula Peutingeriana. La sua versatilità nel processo di irradiazione mercantile - davvero a 360 gradi - è dimostrata dalla estrema varietà dei prodotti in transito che spaziano dalle aree italiche confinanti a quelle più lontane, dalla penisola iberica alle isole dell’Egeo, dalle coste nordafricane alla Gallia. È possibile leggere o scaricare lo studio di Zecchini al seguente link: [URL]https://www.academia.edu/40844741/I_RELITTI_DI_PORTO_AZZURRO[/URL]
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CIAO SARA da CIAO SARA pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 8:49
[COLOR=darkred][SIZE=5]CIAO SARA [/SIZE] [/COLOR] Sara Simoni, dopo una lunga malattia si è spenta a Portoferraio all'età di 39 anni. Sara era titolare insieme ad un'amica del ristorante la Barca delle Matte in centro storico a Portoferraio. Grande è lo sconcerto manifestato in molti modi di tutti coloro che conoscevano Sara. La camera ardente è stata allestita presso l'ospedale di Portoferraio. Alle 10 di mercoledì 6 Novembre la salma di Sara sarà trasportata per la cremazione. Ciao Sara, ti abbiamo vista nascere e crescere, poi giocare ridere e soffrire a Forte Falcone, dopo ti abbiamo vista realizzata e adesso ti portiamo nel cuore. Da tutti noi .... Condoglianze sincere a tutta la famiglia.
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Muri e Muretti da Muri e Muretti pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 8:25
Diamo un taglio all'ipocrisia che impera all'Elba, noi votiamo per costruire muri. Votiamo chi ci concede un qualche privilegio, non certo per valori, programmi copia incolla presentati tardi o azioni. Lo abbiamo dimostrato quando dovevamo decidere del comune unico, chi mai avrebbe annacquato il proprio potere di voto così tanto? Quindi mi chiedo, vista la palese inefficienza delle amministrazioni portoferraiesi degli ultimi 20 anni, visto che su questo blog siamo tutti capaci di fare tutto, perchè non chiediamo di formalizzare un regolamento di collaborazione per la cura dei beni comuni, come avviene ad esempio con grande successo a Bologna? Quando si parla di immigrazione siete tutti pronti a dire "prendetene uno a casa vostra", adesso la situazione si ribalta, siamo disposti a prendere un pezzo di Portoferraio a casa nostra? Per chi volesse approfondire l'argomento può iniziare da [URL=https://www.labsus.org/2016/02/cosa-sono-e-come-funzionano-i-patti-per-la-cura-dei-beni-comuni/]qui[/URL]
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IL RUMORE DEL SILENZIO da IL RUMORE DEL SILENZIO pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 7:10
[COLOR=darkred][SIZE=4]CARO SINDACO “ …A CITTÀ È NA’ CARTA SPORCA E NISCIUNO SE NE IMPORTA ”. [/SIZE] [/COLOR] …così raccontava una frase amara di una canzone di Pino Daniele. Caro primo cittadino Chiamala pure demagogia, pettegolezzo , classificaci pure come oppositori senza scrupoli, oppure gente contro tutto e tutti, incazzatevi pure assessori ma certamente non potrete fare a meno di ascoltare e leggere questo fiume di proteste verso l’inarrestabile degrado che sommerge il comune di Portoferraio, alcuni anziani e non solo , dichiarano di non aver mai visto la città ridotta in queste condizioni, qualcosa di vero ci sarà in tutto questo o no, i vostri “amministrati” avranno forse un briciolo di ragione? Ovunque è sporcizia e abbandono , basta camminare per il paese e notare strade dissestate, marciapiedi inaccessibili , erbacce che spuntano in ogni anfratto, percorsi storici vergognosamente indecenti, cantieri aperti e mai terminati, la periferia, poi in modo particolare sembra far parte di un altro paese a voi sconosciuto quindi dimenticato da Dio e dagli uomini…non esiste rispetto nemmeno per i defunti …guardate lo stato della strada che costeggia la zona cimiteriale non vi pare un offesa alla loro memoria? Tralasciando il vergognoso “caso semaforo” con la futuribile rotonda e quella spada di Damocle dei pini veri Killer in perenne agguato sulla strada , caro Sindaco ti devi rendere conto che i Tuoi amministrati portoferraiesi ( datori di lavoro) vogliono che il loro paese sia non meraviglioso ma almeno semplicemente decente , sicuro, pulito, ospitale, con una amministrazione più attenta e meno logorroica , che usi meno la lingua e che alzi i quarti posteriori e si rimbocchi le maniche , facta non verba dicevano gli antichi , siamo stufi e arcistufi delle dichiarazioni, rinvii e promesse da marinaio …Ha ragione il Prof. Camici questi sono i veri muri da abbattere! Usa i nostri occhi per guardarti attorno oppure chiamaci per una passeggiata per il paese, così se ci sarà, avrai l’occasione di smentirci pubblicamente , metti da parte per una volta le reverenze politiche dei tuoi sodali dove tutti sono eroi di un giorno e fuggiaschi per cento.
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Lettera aperta al Sindaco di Portoferraio da Lettera aperta al Sindaco di Portoferraio pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 4:14
[COLOR=darkblue][SIZE=5]ARCHIVIO E.V.E. [/SIZE] [/COLOR] Ormai quasi un mese fa, con una lettera pubblica, ho dimostrato la falsità di quanto affermato in uno stranamente appassionato articolo del Tirreno, secondo il quale il Comune di Portoferraio avrebbe salvato l'archivio dell'Ente Valorizzazione Elba. In realtà il Comune di Portoferraio non ha salvato un cazzo e sta facendo i propri porci comodi. Ho chiesto anche di sapere in che condizioni è l'archivio e quando sarà aperto al pubblico. La risposta del Comune? Nessuna risposta, cioè la forma di risposta più vile e scorretta. Premesso che se qualche fava pensa di farmi tacere non rispondendomi si illude, vorrei sottolineare che la questione che ho posto non è una questione personale, privata. E se qualcuno interviene pubblicamente a proposito di un bene pubblico, un ente pubblico ha il dovere di dire qualcosa, pubblicamente, non tanto per rispondere a chi scrive quanto per dare la propria versione dei fatti a chi legge, possibilmente senza raccontare altre balle. L'archivio dell'E.V.E. si trova da molti anni in Calata Italia 26, in locali malconci, abbandonato lì dagli ultimi direttori dell'A.P.T. e dai neghittosi zombies della Provincia, che, quando gliel'ho chiesto, nemmeno sapevano dove fosse. Attualmente c'è una specie di omertà a proposito delle condizioni di questo archivio e mi sembra evidente la volontà di impedire che qualcuno possa verificare in che stato si trovano le carte. Una proposta: facciamo un sopralluogo nei locali, così magari sarò lieto di constatare che tutto è a posto. In caso di rifiuto della proposta prego spiegarne i motivi. I pur accidiosi espertoni della Soprintendenza, svegliatisi da un lungo sonno solo grazie al sottoscritto, da mesi hanno chiesto al Comune il trasferimento d'urgenza dell'archivio, per metterlo in sicurezza. Ci sarà un motivo per questa urgenza, o no? L'apposito Codice prevede obblighi di conservazione e di promozione della fruizione pubblica dei Beni Culturali, ma l'archivio dell'E.V.E. è ancora nei vecchi locali e non si sa quando potrà essere consultato. La Giunta Comunale nel recente “Piano triennale degli obiettivi” non ha indicato alcuna data per l'apertura al pubblico dell'archivio, ma gli obiettivi degli enti pubblici dovrebbero essere verificabili, con indicazione dei tempi, non buttati lì tanto per scrivere qualcosa (“a bischero sciolto”, come direbbero a Lastra a Signa). Ripeto le domande (in che condizioni sono oggi le carte dell'archivio dell'E.V.E. e quando saranno rese accessibili al pubblico?) e attendo risposta pubblica (magari veloce, come decenza vorrebbe), anche sulla proposta di sopralluogo. Ovviamente mi riservo di replicare. Grazie Giampiero Palmieri
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HALLOWEEN ai GIARDINI DI CARPANI da HALLOWEEN ai GIARDINI DI CARPANI pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 4:09
[COLOR=orangered][SIZE=5]MOSTRUOSAMENTE FESTOSO, DIVERTENTE E STUZZICANTE. [/SIZE] [/COLOR] In un turbinio di profumi di frati zuccherati, pizzette appena sfornate, patatine fritte, cioccolata calda e thè al limone offerti GRATIS dal Comitato Carpani a tutte le mascherine, un giocoliere di fama internazionale intratteneva grandi e piccini alcuni dei quali chiamati a collaborare con il bravissimo clou. La festosità e il divertimento si avvertivano già all'entrata dei giardini dove mani sapienti e volenterose avevano disegnato e imbastito una finta porta che separava la normalità dagli inferi. Il giardino tutto era allestito in una scenografia mostruosa ma magica al tempo stesso che avrebbe fatto invidia allo "SAMHAIN" della Florida. Molte apprezzate sono state le tradizionali caldarroste e i gustosi sfilatini con salciccia. Un grazie particolare - commenta il Presidente del Comitato Carpani - va a chi con la loro presenza hanno reso possibile e unico questo grande evento; inoltre un doveroso ringraziamento - continua il Presidente - va a tutti i volontari che gratuitamente hanno messo a disposizione il loro tempo per organizzare questa bellissima festa che speriamo abbia fatto trascorrere ai bambini, bambine, genitori e nonni, un pomeriggio piacevole. Grazie a tutti Comitato Carpani
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Quasi pensionato da Quasi pensionato pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 19:23
Da gennaio finalmente andrò in pensione. Volevo sapere se qualcuno mi poteva aiutare . Infatti vorrei fare volontariato al museo, sia statale sia comunale. Non sono riuscito a trovare la delibera che riguarda i rimborsi per i volontari ( immagino tramite associazioni ) ,ne le modalità di utilizzo e il periodo ( ad esempio nei musei statali servono da marzo o solo da per l'estate?). Dato che questa giunta comunale ritiene il mondo del volontariato molto importante anche nell'ambito culturale , immaginavo vi fosse già una delibera o altro atto in tale direzione. Spero che qualcuno mi possa dare delle indicazioni.
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fabio da fabio pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 18:10
E' da diversi giorni che teleelba non si vede , ma poi non vedo piu' il tg dell'elba che trovavo molto interessante .
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marco da marco pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 13:55
ma ci si fa a tenere libero dalle auto l'ingresso dell'ospedale,ci sono auto parcheggiate persino sull'incrocio è una vergogna :bad: :bad: :bad: :bad:
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MOBIT LETTERA AL SINDACO da MOBIT LETTERA AL SINDACO pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 12:31
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MOBIT MOBILITA' IN TOSCANA [/SIZE] [/COLOR] Caro Sindaco, le scrivo a nome del Consorzio Mobit nel quale si sono associate le maggiori aziende di TPL della Toscana per partecipare alla gara regionale di Lotto Unico. Come le è noto, la Gara è stata aggiudicata una prima volta nel 2016 alla società Autolinee Toscane, azienda totalmente controllata dal gruppo francese RATP di proprietà dello Stato Francese. RATP esercisce il servizio nel l’Ile de France fino al 2039 con affidamento diretto senza gara, ma bensì per legge dello Stato francese stesso. Quell’aggiudicazione venne annullata dal TAR Toscana che, accogliendo il nostro ricorso, definì l’offerta di RATP “irrimediabilmente viziata” e perciò da escludere. Per questo, dice il falso chi le scrive che le nostre ragioni non sono mai stata accolte dai tribunali! Purtroppo, sorprendentemente, lo stesso TAR Toscana escluse anche la nostra offerta nonostante il perito del Tribunale l’avesse ritenuta perfettamente aderente alle linee guida del bando. Un’esclusione che abbiamo appellato al Consiglio di Stato la cui decisione è attesa nelle prossime settimane. Lo stesso Consiglio di Stato nel 2017, ad ogni modo, ci ha dato ragione rilevando in quel procedimento un vizio ben più grave, al punto di porre alla Corte di Giustizia Europea ben quattro quesiti interpretativi. Si trattava, in sintesi, di accertare il possesso, da parte della società monopolista di Parigi, dei requisiti anche solo per poter partecipare al bando della Regione Toscana che richiedeva di rispettare le condizioni poste dal Regolamento Europeo 1370. Dopo quasi due anni di attesa, la Corte di Giustizia, pilatescamente, ha rifiutato di rispondere a quei quattro quesiti limitandosi a rispondere che la Regione Toscana non aveva l’obbligo (che pure lo aveva fatto in osservanza ad una legge nazionale) di far rispettare quel regolamento perché la sua applicazione poteva (non doveva) essere posticipata sino alla data limite del 3 dicembre 2019. Così facendo, elegantemente, ha rispedito la decisione al mittente, ovvero al Consiglio di Stato. Sulla base di questa non risposta, la Regione Toscana, senza aspettare la pronuncia del Consiglio di Stato ha deciso di aggiudicare la gara avviando le attività di trasferimento dei beni delle nostre aziende, con un grave rischio di vedersi dar ragione quando le aziende toscane saranno già morte! Una decisione abnorme che lo stesso Consiglio Regionale aveva chiesto di non adottare onde evitare il rischio di produrre enormi danni e/o anche cause di risarcimento milionarie qualora le aziende toscane risultassero poi le legittime aggiudicatarie. Per questo stiamo combattendo, per una causa di semplice buon senso, vogliamo semplicemente che un passaggio di questa rilevanza avvenga solo dopo che ci siano state tutte le sentenze definitive. Tuttavia, non è solo un fatto di giustizia: l’offerta fatta da Mobit era qualitativamente superiore a quella dei francesi, perché prevedeva di acquistare un numero maggiore di bus e dava anche maggiori garanzie in termini occupazionali. Le nostre aziende sono presenti con uomini e mezzi su tutti i territori della Toscana, li collegano e li animano. Sarà troppo tardi quando ci si accorgerà cosa vuol dire non avere più le aziende “dei comuni” e nei comuni” a sostenere ed affiancare il territorio. Per questo mi sono permesso di disturbarla perché ritengo che la nostra battaglia sia in questo momento una battaglia “del territorio” oltre che di quei comuni soci delle nostre aziende che, in questo modo, verrebbero danneggiati anche patrimonialmente. Un caro Saluto Giuseppe Gori Presidente Mobit Scarl
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 12:23
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LA CINA.... da LA CINA.... pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 10:11
La Cina, se ancora qualcuno non lo sa, applica le leggi esistenti del mercato mondiale che i paesi più ricchi e industrializzati hanno sempre condiviso e sottoscritto. Ora a qualcuno non va più bene, ma gli stessi bene farebbero a farsene una ragione, a meno che non si voglia stravolgere un sistema politico- economico mondiale e (forse) ammettere che, riferito al sistema, non tutto è perfetto, visto che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, anche in Cina. Paolino l'arrotino-
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Arcipelago libero da Arcipelago libero pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 10:00
[COLOR=darkred][SIZE=5] CURIOSITA’ DI TERRA E DI MARE [/SIZE] [/COLOR] Di Carlo Gasparri La storia della pesca non è mai stata legata ad un singolo pesce, ma con l'evento della pesca subacquea, c'è un pesce che ha fatto e fa parlare ancora di se, essendo entrato nella legenda ancora più degli squali e delle piovre giganti. Parlo della cernia "EPINEPHELUS MARGINATUS". Dall'aspetto e dal colore inconfondibile, la preda più ambita fino a qualche anno fa da ogni cacciatore subacqueo. Per fortuna però, grazie ai diving, il comportamento amichevole di questo magnifico animale, sta cambiando la mentalità delle nuove generazioni dei subacquei i quali preferiscono la macchina fotografica al fucile.
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Pier Paolo Quagliotti da Pier Paolo Quagliotti pubblicato il 4 Novembre 2019 alle 4:29
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA CINA E' VICINA [/SIZE] [/COLOR] Ricordate le concessioni mercantili europee nel golfo di Pechino,oltre 100 anni fa?Le concessioni straniere di Tientsin furono dei territori ceduti dall'Impero cinese ad alcuni paesi europei ed al Giappone nella città di Tianjin, al tempo nota in Europa con il nome di Tientsin, dal 1902 fino alla fine della seconda guerra mondiale. Nel complesso le 8 concessioni (Britannica, Russa, Giapponese, Tedesca, Francese, Belga, Austro-ungarica e Italiana) occupavano un'area di 12,275 Km². Con l'impenetrabile Impero Del Centro ci vollero pressioni militari e mercantili per strappare alla dinastia Q'ing i territori illustrati nella mappa a).Oggi la Cina comunista (?) rende la pariglia agli europei con il loro stesso aiuto. Il suo attuale « imperatore », il presidente della Repubblica Cinese, Xi Jing Pin afferma pubblicamente di ritenere il progetto internazionale a guida cinese « One belt, one road » (quella che noi chiamiamo "Nuove vie della seta") il primo passo tattico per portare la Cina nel 2050 al proprio compiuto RISORGIMENTO (esatta parola usata dall'interessato). Nella cartina b) acclusa potete vedere quanti piedi i cinesi hanno messo – a tutto 2019 - in Europa, per non parlare del resto del mondo (vedi Gibuti). E' stata sintetizzata efficacemente la tattica cinese di rinascita geopolitica: infiltrazione. L'infiltrazione non è da intendersi a livello demografico, bensì finanziario e infrastrutturale ; una dinamica che si avvale della fragilità strutturale della UE, spaccata su tutti gli obiettivi comuni.
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TRASPARENZA DENTRO LE MURA da TRASPARENZA DENTRO LE MURA pubblicato il 3 Novembre 2019 alle 15:21
Concordo quanto descritto dal Prof. Camici nella sua a Tenews, che sotto riporto, sia nei muri nostrani da salvaguardare (scuole e beni culturali) che quelli da abbattere (concorsi truccati e raccomandazioni) per costruire trasparenza e legalità. Il comune di Portoferraio organizza un incontro pubblico di riflessione sui muri che si vanno costruendo nel mondo. Emerge anche la proposta di Delia Scotto, Presidente del Consiglio Comunale di Portoferraio, di costituire un gruppo rosa all’interno del consiglio stesso per cercare di dare voce ai troppi silenzi delle donne ostacolate da mura domestiche e violenze. E’ vero : i muri esistono. Sono di varia natura,materiali ed immateriali. Si può certamente parlare e riflettere di quelli diffusi nel mondo. Perché non cominciare prima da quelli esistenti nel territorio del comune di Portoferraio? Non sarebbe meglio dare la precedenza a questi muri nostrani e prendere provvedimenti? Materiali ed immateriali, anche qui, nel nostro territorio comunale muri ce ne sono tanti . Tra i muri materiali non tutti sono da distruggere anzi molti sono da preservare e rendere solidi (vedi quelli scolastici) altri da valorizzare e recuperare (vedi muri di beni culturali abbandonati,chiese,antiche fortezze) altri ancora da costruire (muri della biblioteca pubblica comunale che possa contenere tutti i libri donati) . Tra i muri immateriali nostrani molti vanno abbattuti (vedi ad esempio concorsi pubblici truccati, le raccomandazioni ) e sostituiti con altri muri da costruire: quelli della legalità e della trasparenza. Insomma i muri nostrani sono davvero tanti ed invito il comune di Portoferraio ad organizzare incontri pubblici su questi nostri muri nostrani.
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pierpaolo quagliotti da pierpaolo quagliotti pubblicato il 3 Novembre 2019 alle 13:23
dalla forma, quel reperto sull'arco dei Padiglioni sembrerebbe un calice o un ostensorio cristiano cattolico, che usava aggiungere in effigie alle facciate degli edifici - sembrerebbe
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pubblica assistenza Capoliveri da pubblica assistenza Capoliveri pubblicato il 3 Novembre 2019 alle 12:17
[COLOR=darkred][SIZE=5]Appello della Pubblica Assistenza di Capoliveri: servono nuovi Volontari - “Un attimo del mio tempo per salvare una vita” [/SIZE] [/COLOR] La Pubblica Assistenza di Capoliveri lancia un appello a tutti i cittadini del territorio per dare una mano concreta e attiva all'associazione che opera da oltre 30 anni al servizio della comunità, offrendo servizi di trasporto socio-sanitari con auto e ambulanze. E’ una situazione difficile e se a breve non dovessimo trovare l’aiuto richiesto alcuni servizi saranno senz’altro depotenziati, con il rischio di essere rimossi. "Questa è una richiesta di aiuto concreta in quanto il nostro servizio è reso possibile grazie all’impegno, alla serietà e al grande spirito di solidarietà dei pochi volontari, che purtroppo oggi sono in costante diminuzione – spiega il presidente della Pubblica Assistenza di Capoliveri Feole Emma - Per rispondere positivamente alle richieste di bisogno sempre in aumento si reclama aiuto a tutta la popolazione: abbiamo necessità di nuovi volontari per dare continuità alla nostra attività, anche solo un po’ di tempo (di giorno, di sera, nel weekend, di qualche ora) sarà fondamentale per aiutare chi si trova in difficoltà. Questo è un servizio necessario non solo per le fasce più deboli, ma anche per chi potrebbe averne bisogno improvvisamente ed inaspettatamente. Con noi si potranno svolgere servizi di accompagnamento alle visite mediche programmate, attività legate alla gestione delle attrezzature, servizi di emergenza in ambulanza, servizi di trasporto dialisi, radioterapia, donazione sangue e servizi di protezione civile. Diventare volontari della Pubblica Assistenza di Capoliveri non è una cosa da supereroi, anzi per noi tutti i ruoli sono importanti. Inoltre crediamo che sia anche una bella occasione per i giovani in quanto attraverso questa esperienza si responsabilizzano e vivono più direttamente la realtà del paese. Si tratta di un percorso che, se si inizia, poi appassiona". Il 4 Novembre alle ore 21:15 presso la sede del Centro Giovani a Portoferraio, sarà presentato il nuovo corso di livello avanzato per la formazione dei nuovi volontari. Il corso è completamente gratuito e si articolerà in due lezioni settimanali serali: lunedì e giovedì con inizio alle ore 21:00 circa. Info e iscrizioni presso la Pubblica Assistenza Capoliveri tel. 0565/967070, mail: pubblicacapoliveri@tiscali. Seguici su Facebook:
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LA NOSTRA STORIA DIMENTICATA da LA NOSTRA STORIA DIMENTICATA pubblicato il 3 Novembre 2019 alle 10:02
[COLOR=darkred][SIZE=5]IL REPERTO IN PIETRA SERENA DIMENTICATO AL “PADIGLIONE” DEI MULINI [/SIZE] [/COLOR] Non essendo un archeologo e tanto meno uno studioso mi perdonerete se esprimerò alcuni liberi pensieri su quello strano “reperto che resiste da anni al Padiglione dei Mulini. A prima vista pare che questo oggetto misterioso, assai lacunoso ed eroso, sia la manipolazione di uno scudo rotondo che potrebbe essere riferibile ad un’arme medicea che ha perduto le sei palle. Ci sono però molte incongruenze, a partire dall’elemento centrale con la presenza di quella che volando con un po’ con la fantasia può sembrare essere la testa di un’aquila, inoltre la forma circolare non consueta negli stemmi scudati della Famiglia dei Medicei mi spinge a cercarne identificazione nell’abaco delle monete o dei medaglioni medicei, ma nonostante le mie ricerche non sono riuscito a trovare somiglianze. In verità avevo pensato che forse era una antica Meridiana, ma la sua posizione all’interno del Padiglione non credo sia da prendere in considerazione….. La forte erosione della pietra potrebbe relazionarsi ed essere compatibile con la fondazione di Cosmopoli 1548, ma per questo ci vorrebbero esperti che facessero delle indagini diagnostiche. Ripeto da buon profano della materia , una suggestiva ipotesi potrebbe essere quella del passaggio di consegne, testimoniato dall’arme incastonato sulla porta urbica, per la difesa dell’isola da Carlo V (Aquila) a Cosimo I dei Medici, quindi l’arme significherebbe proprio questa duplicità di governo, coincidendo nel passaggio di mano con la fondazione della roccaforte di Cosmopoli. Scusate le mie elucubrazioni fatte solo nel tentativo di suscitare interesse allo strano reperto prima che qualcosa che racconta la storia di Cosmopoli vada perduto…grazie per la pazienza… Faber
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Pier Paolo Quagliotti da Pier Paolo Quagliotti pubblicato il 3 Novembre 2019 alle 3:43
[COLOR=darkblue][SIZE=5]PARABOLE INVERSE [/SIZE] [/COLOR] Premessa: Matteo Salvini gli italiani lo hanno portato sulle spalle in parlamento e al Governo, infiammati dalle sue concioni, prevalentemente rivolte ai casi di Ordine Pubblico. Già, perché la gestione delle periferie e delle sue popolazioni il Nostro l'ha sapientemente connessa a temi come: lo Scontro Di Civiltà, le Invasioni Terzomondiste e Terroristiche, insomma, ha trasfigurato (beninteso, a chiacchiere) casi da Commissariato di Polizia – tuttalpiù da Prefettura – in paradigmi della nostra Italia, in costante emergenza nazionale (e europea, se non bastasse). Peccato per lui che i dati oggettivi diano sempre torto alle costruzioni demagogiche. Se 50mila stranieri (numero peraltro pareggiato per eccesso) sono solo una emergenza nazionale è perché non si vuole farne una risorsa, non si ha il coraggio di intraprendere una seria politica di assimilazione, anche coatta (che strano, di “celodurismo” e Pugno Di Ferro la sua Lega si riempiva la bocca – e le piazze). In questo progetto noialtri italiani riusciremmo più facilmente dei francesi (che di gestione degli stranieri se ne intendono), le proporzioni sono dalla nostra. Ma no, è ancora più facile gridare allo sfascio e prendere voti dalla pancia della nazione (anche il presidente USA Trump ha capito il giochetto, a suo tempo, solo che ora il Congresso lo ha messo in riga). Parabola Yin: da politico a poliziotto: Date le propensioni per la Legge&Ordine la parabola logica della carriera del Nostro lo vorrebbe Ministro Degli Interni o Capo Della Polizia (anche perché nell'Arma dei Carabinieri è necessaria l'anzianità di servizio), con un cipiglio che neanche i buonanima Tamboni, Rocco, Cossiga. Inoltre, se la Lega dovesse retrocedere nel sentimento elettorale degli italiani, il suddetto Dicastero sarebbe per Salvini un ottimo punto di ripartenza, un pit-stop adattissimo a fargli riprendere il volo nell'empireo politico nostrano. Peggio per lui (e per noi) se decidesse di pensionarsi agli Affari Esteri. L'eurodeputato Schultz stavolta avrebbe un coccolone! Parabola Yang: da poliziotto a politico: Chi si ricorda di Antonio Di Pietro? Da quarantenne funzionario di Polizia, tanti studi di Giurisprudenza, esami, una Laurea, poi ancora studio e concorsi, l'ingresso a cinquant'anni circa in Magistratura (una carriera breve ma intensa, chiedetelo alla passata classe politica), per approdare – sessantenne - alla politica con il suo partito “L'Italia Dei valori”. Ecco, siccome da un po' la sua figura (e le sue invettive) mancano dalla vetrina mediatica, mi chiedo se non abbia sbagliato qualcosa. Per uno come lui, possessore di una forza di volontà non comune, l'approdo alla Camera doveva significare solo l'inizio – altrettanto brillante - della seconda parte della sua vita pubblica. Però una faccenda di soldi prestati e non restituiti, i cui contorni sono ancora sfocati a parer mio, lo ha costretto a allontanarsi dalla ribalta. Matteo Salvini è avvisato.
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