…..siamo alla resa dei conti…..
x me, non ci sono più segreti!!!
le persone dotate di buon senso e ONESTA· intellettuale hanno capito!!!
Siamo in attesa di eventi, che segneranno x campo una svolta epocale.
Per meglio dire: "L·avete avuta"!!!
Conoscete bene il mondo universitario (perché vi lavorate, l·avete frequentato), o parlate per luoghi comuni?
una studentessa universitaria a Pisa
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una domanda mi sorge spontanea: con chi è stata fatta la paziente opera di dialogo? con gli eredi Brignetti? Senno con chi?
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Il giorno [COLOR=firebrick]13 ottobre [/COLOR] un Cittadino elbano su richiesta del proprio medico è andato al Cup di Portoferraio per prendere un appuntamento per una risonanza magnetica.
L’appuntamento è stato fissato per il giorno [COLOR=darkred]31 dicembre a Livorno [/COLOR] .
Dopo ottanta giorni e con le spese aggiuntive dello spostamento.
In questo caso il tiket sarà di € 36,15.
Se eventualmente si volesse accelerare tale risonanza, si dovrebbe fissare un appuntamento a Grosseto presso un laboratorio privato dove è possibile avere i risultati in pochi giorni, ma con un esborso molto, ma molto più alto, perché questo non è più convenzionato.
Eppure a sentire sembra vada tutto bene e poi basta poco per rendersi conto che non è proprio così.
Invece del Disco Volante (struttura metallica progettata per elisuperfice sul tetto) i cittadini vorrebbero che le apparecchiature fondamentali fossero anche qui, senza aspettare tempi biblici e questo ci permettesse di non spostarci.
[COLOR=darkblue]Riccardo Nurra [/COLOR]
Caro studente universitario,
ti riporto alcune righe di un articolo di Gian Antonio Stella del 30 settembre scorso, dove cita il libro di Roberto Perotti:
"…Quanto al quarto mito, quello secondo cui «l’università gratuita è una irrinunciabile conquista di civiltà, perché promuove l’equità e la mobilità sociale consentendo a tutti l’accesso all’istruzione terziaria», l’economista lo smonta pezzo per pezzo. I dati Bankitalia mostrano che nel Sud (dove il fenomeno è più vistoso) dal 20% più ricco della società viene il 28% degli studenti e dal 20% più povero soltanto il 4%. Un settimo. In America, dove l’università si paga, i poveri che frequentano sono il triplo: 13%. Come mai? Perché al di là della demagogia, spiega l’autore, l’università italiana è «un Robin Hood a rovescio, in cui le tasse di tutti, inclusi i meno abbienti, finanziano gli studi gratuiti dei più ricchi ». Rimedi? «Basta introdurre il principio che l’investimento in capitale umano, come tutti gli investimenti, va pagato; chi non può permetterselo, beneficia di un sistema di borse di studio e prestiti finanziato esattamente da coloro che possono permetterselo». Non sarebbe difficile."
Per rimanere sullo stesso tema, io ho amici ricercatori che sono andati negli Stati Uniti perché l·Università Italiana non è riuscita a offrirgli nessuna possibilità di ricerca. E sono laureati in matematica e filosofia… tanto per smontare il mito che le università private portano soldi solo ai corsi di laurea di ingegneria o di farmacia.
Il problema vero dell·Università è che ci sono più professori ordinari che ricercatori, che ci sono decine di corsi di laurea con un solo studente, che le nostre università hanno poche collaborazioni con l·esterno, che una volta sistemati molti ricercatori e professori smettono di far ricerca e di pubblicare!
l·impressione di molti è che, come al solito, siete stati "manipolati" dai "professori" che mandano avanti voi le le loro richieste/paure e mandano avanti in prima linea anche i loro assistenti (loro sono troppo impegnati…).
Perchè non mi dici quanti esami hai fatto con un prof e quanti con un assistente?
Non è che loro, i prof, hanno paura di passare ad una fondazione privata?
E trovano le scuse dell·aumento di tasse….
Lo sanno tutti che le fondazioni potranno (alcune università già lo fanno) sottoscrivere accordi con aziende partner e che queste son ben felici di "sponsorizzare" corsi di laurea per attrarre presso di loro i crani migliori e gente che ha voglia di lavorare, facendo così abbasare i costi di gestione.
E poi l·università non deve essere, a par mio, di massa. Le masse lasciamole alla fisica.
Ciao un observer
Il nuovo governo, approfittando dell·estate, ha approvato il 25 giugno con la fiducia un decreto (poi legge 133) che modifica profondamente la struttura dell·università:
1. Ci sarà un taglio di 500 milioni di euro in 3 anni alle università. per alcuni atenei questo potrebbe significare la chiusura.
Altrimenti:
2. Con il nuovo decreto le università pubbliche potranno scegliere se diventare fondazioni private o meno.
PERCHÉ DOVREBBERO DIVENTARE FONDAZIONI PRIVATE?
Per riuscire a finanziarsi aumentando le tasse agli studenti, che non avrebbero più un limite di legge. Le tasse infatti potrebbero aumentare a dismisura, anche raggiungendo i 6-7000 euro(oppure 15mila) l·anno, sul modello delle università americane.
Inoltre le fondazioni verrebbero finanziate da enti privati, come ad esempio le industrie farmaceutiche (forse le sole a poterselo permettere), e tali enti finirebbero per tagliare le gambe a tutti quei settori universitari e di ricerca che non rientrano nei loro interessi.
Ma soprattutto sarebbero le ricerche a venir danneggiate pesantemente, non più spinte dal puro interesse culturale e sociale, ma dai fondi messi a disposizione e dalle commissioni dirette degli enti stessi!!
E IL FUTURO?
Università di serie A e di serie B in base alle disponibilità economiche degli studenti, quindi titoli di studio dal differente peso e possibile perdita del valore legale di questi.I collettivi dei vari atenei organizzeranno assemblee per approfondire le conseguenze dei cambiamenti in atto, portati avanti da governi sia di destra che di sinistra di anno in anno, che minacciano quella che DOVREBBE ESSERE una UNIVERSITÀ LIBERA PUBBLICA E DI MASSA.Gli studenti, i ricercatori e i professori si stanno già muovendo e i corsi quest·anno non partono per protesta, ma un problema così grave è ancora poco conosciuto.Infatti il problema più grave è che nessuno sa niente, i media non ne hanno parlato, se non per screditare a titolo di ·minoranza· chiunque abbia protestato contro questo assurdo disegno di legge!
Gluigi