CHI E QUANDO HA INTITOLATO L'AEROPORTO DI MARINA DI CAMPO A TESEO TESEI?
UN PRIVATO O GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI LOCALI?
(al di là di celebrazioni ufficiali o discorsi delle varie fazioni)
Nell’imminenza della stagione turistica, che si preannuncia particolarmente difficile a causa della crisi economica che attanaglia l’economia Italiana e Mondiale, i Consiglieri Comunali Gianni Baldetti, Alessandro Dini, Roberto Montauti e Gianluigi Palombi, chiedono di sapere, dalla S.V. attraverso risposta scritta, , allo scopo di presentare agli ospiti, che dalle festività Pasquali soggiorneranno nel Nostro Paese, un ambiente decoroso e qualificato, quanto di seguito esposto :
– Quale sia la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito al cumulo di alghe, che ormai da alcuni mesi, offrendo uno spettacolo indecoroso, giace ammassato sull’arenile di Marina di Campo.
– Quale siano gli intendimenti della Stessa in relazione al manto stradale dell’intero abitato di Marina di Campo, che risulta in pessimo stato di conservazione e oltremodo pericoloso per il transito veicolare.
– Se esistano progetti per la riqualificazione dei i marciapiedi, in evidente degrado, che dal quartiere di San Mamiliano, portano a Via Roma.
– Quale sia lo stato dei lavori di pavimentazione stradale, in relazione alla situazione viaria della Zona artigianale di La Pila, in stato di abbandono ormai da anni.
– Quale sia la posizione dell'Amministrazione in merito all’insabbiamento della zona portuale e precisamente nello specchio acqueo compreso tra la Foce del Fosso degli Alzi ed il Moletto del Pesce e dallo stesso sino al Molo Grande, che impedisce l’ormeggio della quasi totalità delle imbarcazioni dei residenti Campesi.
– Quale siano, infine, le azioni intraprese dalla Stessa Amministrazione allo scopo di rimuovere il pontile in ferro che da ormai 14 mesi risulta essere in stato di abbandono , oltre che di pericolo per i futuri bagnanti, di fronte all’arenile di Marina di Campo.
Marina di Campo
[COLOR=darkblue]I Consiglieri Gianni Baldetti, Alessandro ,Dini Roberto Montauti, Gianluigi Palombi [/COLOR]
Caro amico Benedetto Lupi approvo e sottoscrivo il tuo impegno a difesa dei beni, venduti o svenduti a privati, anche se la serie del vendesi non si ferma certo ai due casi da noi citati. infatti è di poche ore fa la notizia che la Provincia spenderà [COLOR=darkred]1milione euro [/COLOR] per il restauro della Gattaia a Portoferraio, un altro bene che aldilà delle volontà dei cittadini ci è stato scippato e passato alla Provincia che di fatto ne diverrà proprietaria ( checché ne dicano i nostri amministratori ) sarà opportuno anche in questo caso ricordare la storia antica e recente di quella parte di fortezze mediceee.
Originariamente si chiamava “Tenaglia delle Fascine”, e si colloca proprio alle porte della Darsena medicea, sotto il “Bastione del Cornacchino”, lungo via Vittorio Emanuele II, con un’area di sedime complessiva di circa 750 mq. Naturalmente l’attuale denominazione di Gattaia deriva dallo stato di incuria e degrado che progressivamente, per l'inerzia delle amministrazioni, hanno trasformato l’area in luogo preferito di rifugio e ristoro per gli amici felini.
Nel 1744 viene prevista la realizzazione di un piazzale alla testata della Tenaglia delle Fascine, verso la darsena, “per il comodo di stendere gli attrezzi della Tonnara ”. Nel 1750 si procede alla costruzione di una nuova cucina a ridosso del Cornacchino, mentre nel giugno del 1769 il granduca di Toscana Pietro Leopoldo decide di realizzare addirittura un nuovo manufatto da ammorsare alle mura medicee. Facciamo adesso un salto al dopoguerra quando una parte del costruito è stata oggetto di interventi discutibili in cemento armato ed adibita a deposito idrocarburi (per la trasformazione in energia elettrica), passando sotto la proprietà dell'Enel, mentre la rimanente parte è diventata zona off-limits demaniale, sino al recente acquisto comunale. Vorrei infine ricordare che Napoleone in persona (1814) fece costruire in loco una stalla per i cavalli ed il rimessaggio delle carrozze (verosimilmente posta dove attualmente sorgono i quattro portoni lignei ). Da non dimenticare L’architetto Nervi che in epoca fascista 1921 vi costrui "la cittadella" , deposito di combustibile che aveva lo scopo di rifornire la flotta della Regia Marina.
Una cittadella con una struttura sotterranea concepita come autosufficiente ed atta a garantire per lungo tempo ed in piena autonomia la sopravvivenza degli occupanti; oltre ai depositi di carburante, uno da tremila tonnellate, uno da mille tonnellate e due da trecento, vi sono realizzati dei dormitori, una cucina con sala mensa, un deposito d'acqua a doppia struttura di contenimento di oltre centomila litri, oltre a tutti gli altri servizi tipici di una vera e propria città fortezza ….( che fine farà?)
L’ex sindaco Fratini e l’esponente della minoranza Giardini qiualche tempo fa espressero , in tempi e modi distinti, la loro opinione favorevole alla possibilità di abbattere almeno le strutture non vincolate, un giovane architetto ferraiese, presentò un progetto con giardini e scala mobile verso l'internio delle fortificazioni … Niente!
Non mi dilungo oltre ma tengo solo sottolineare come ancora una volta si sia platealmente disatteso a quella tanto ventilata partecipazione e nonostante i mille pareri contrari, le eminenti esternazioni, le proposte e le minacce di incatenamenti ed altre ventilate manifestazioni, a breve ci vedremo (ripeto senza il nostro assenso ) depredati di un'altra porzione delle mura di Cosimo .
[COLOR=darkblue]Giobbe [/COLOR] 🙁
Ma mi soffermerei un attimo anche sul titolo del convegno su Tesei, "Teseo Tesei, l'eroe impolitico".
Già il concetto di eroe eleva una persona a rango di impolitico in quanto l'eroe diventa tale perché compie uno straordinario atto a favore della comunità intera, a prescindere dalle sue idee.
Perlasca era un eroe. Punto e basta. Ma ciò non toglie che, come tutte le persone di questo mondo, potesse avere un'idea, che comunque prescindeva dal suo atto di eroismo.
E' chiaro quindi che il convegno su Tesei è necessario solo in parte per sottolineare certamente la sua grandezza, ma è in realtà un tentativo, nemmeno troppo malcelato, di soverchiare l'idea che Tesei fosse un fascista. Questo è un puro tentativo di strumentalizzare, a mero scopo elettorale, un figlio della nostra terra. Non si capirebbe, al contrario, la necessità di sottolineare il concetto di apoliticità. Di aggettivi adeguati per Tesei ce ne sono a decine, sicuramente più idonei di quello scelto, a descrivere la grandezza del personaggio.
Al convegno tra l'altro è stato invitato un famoso storico della Resistenza, assolutamente schierato, in assenza di un reale contraddittorio con uno storico di visione diversa (vecchio difetto della sinistra quello di insegnarci la storia che loro vogliono, foibe docet).
E comunque, per la Storia, quella vera, Tesei era un Ufficiale Superiore del Genio Navale della Regia Marina, esempio di elette virtù militari e di sublime dedizione alla Patria, oltre il dovere.
Semplicemente "Teseo Tesei, l'eroe". Punto e basta.
Caro Lorenzo,
lungi da me l'idea di inserirmi nei simpatici botta e risposta fra te e Nanni: come ben sai, poco me ne cale delle beghe partitiche. Devo però rilevare che il tuo affermare che "i cinque sindaci del centrodestra sono stati nominati da Firenze" non risponde a verità.
Perlomeno a Campo. Vedi, il nostro Comune è amministrato da una lista civica sostenuta dalla sinistra. Ora: il tuo omonimo Lambardi ha recentemente ribadito che il PD campese ha la ferma "volontà di continuare e rinnovare l'esperienza di Alleanza per Campo". E quindi, siamo certi di ritrovarci di nuovo una lista civica sostenuta dal PD, intenzionata a perseverare (diabolicamente..) sulla stessa strada percorsa dall'attuale amministrazione.
Si tratta di una lista molto solida, anche se decisamente "carbonara": nessuna discussione pubblica, nessuna uscita sulla stampa o sui blog, manco un gatto del Beneforti che partecipi al sondaggio di Camminando… niente indiscrezioni su candidati sindaci o consiglieri… se poi ti fai una girata in paese e cerchi uno che dichiari di votarla, ti tocca anda' a San Piero a cerca' il Galli in persona, o almeno a Seccheto a trova' il Rocchi.
In questa situazione, è normale che fra coloro che non hanno gradito particolarmente la peppizzazione totale, i ripascimenti tardivi, le buche per le strade, i pontili schiantati e, soprattutto, la totale assenza di scelte chiare e di una qualsivoglia comunicazione con i cittadini, possa sorgere l'idea di mettere insieme una lista civica sufficientemente "forte" da poterla contrastare.
Molti saranno di centrodestra, date le percentuali storiche di Campo. Qualcuno sarà di centrosinistra, deluso dai risultati pratici o dai metodi. Altri, non costretti come alle politiche dalla scelta del meno-peggio, cercheranno di mettere insieme persone affidabili e programmi convincenti.
Nasce così, dalla fusione fra giovani di Paese moderno, Faristi e varie umanità, Nuovo progetto per Campo.
Una "vera" lista civica: almeno 4/5 "dirigenti" e un discreto numero di simpatizzanti sono decisamente poco teneri col PDL, anche se sono ben consci che non possono opporsi ad una legittima, e probabilmente necessaria, "sponsorizzazione".
Vanno Segnini è il candidato scelto da molti, e col passare del tempo riscuote l'approvazione anche di molti "scettici". Anche perché risulta davvero "civico": un moderato, vecchia scuola DC, ma si dice non troppo compromesso coi partiti e comunque non apertamente schierato a destra o a sinistra. E dà la sensazione di "saper ascoltare".
Al momento, sembra quantomeno il miglior candidato possibile, potendo pareggiare l'handicap (per alcuni) di una non più tenera età, con la garanzia di efficienza derivata da un' esperienza amministrativa decennale e con una riconosciuta e generalizzata stima morale e personale.
Come detto, in NPC ci sono molti simpatizzanti del PDL: e siccome qualche dirigente locale non sembrava molto convinto… ecco che proprio la "base" invoca l'intervento dall'alto. Con un po' di passaparola e qualche telefonata giusta, ai Dirigenti fiorentini non resta che dare la benedizione a quella che appare come l'unica ipotesi concreta di riportare Campo alla sua naturale vocazione politica. In pratica: i Campesi hanno imposto ai vertici PDL di farsi andar bene il candidato da loro scelto… e non certo viceversa. Semplice, non trovi?
Quindi: scrivi pure che il PDL fiorentino o livornese o romano impone i suoi candidati. Ma, per amor di verità, "conferma la regola" con l'eccezione di Campo. 😎