Ieri ho letto con molta attenzione l'articolo apparso sui media locali firmato dal dott. Enrico Graziani intitolato "Campagne acquisti ed esoneri nel derby elettorale". In tale articolo si legge testualmente "Sembra non contare niente, avere elaborato programmi, avere in mente un progetto di sviluppo, una strategia di azione amministrativa" e ancora "Se solo […] ci fosse qualcosa di più del tifo: ci fosse la condivisione di volontà positive capaci di superare le appartenenze e le ideologie in nome di cose da fare e di modi per realizzarle". Tutte bellissime parole. Peccato, però, che le "strategie" dell'Amministrazione comunale di Marina di Campo, nella quale il dott. Graziani ha ricoperto negli ultimi quindici anni un ruolo di primissimo piano, vanno in direzione completamente diversa. Certo i "progetti di sviluppo" NON interessano le strade o i parcheggi (le prime piene di buche, i secondi che assomigliano più a piscine), NON riguardano la tutela delle spiagge (pontili distrutti da due anni e mai riparati e alghe che stazionano in bella vista fino a stagione iniziata), NON riguardano i servizi per i residenti e per i turisti, NON riguardano l'arredo urbano (pavimentazione di via Roma a Marina di Campo iniziati anni fa e mai terminati, frazioni completamente abbandonate e degradate), NON riguardano forme di mobilità alternativa all'auto (totale assenza di piste ciclabili e di trasporto pubblico almeno durante i mesi estivi), NON riguardano il problema deila raccolta dei rifiuti (basti pensare a come sono state gestite le Isole Ecologiche), NON riguardano la pianificazione del governo del territorio (Piano strutturale risalente agli anni settanta e varianti "elettorali" come quella recentemente approvata, per tacere sul cosiddetto piano PEEP…). Per ora mi fermo qui e resto in "fiduciosa" attesa di conoscere quali siano questi programmi e piani di sviluppo di cui tanto a sproposito si parla……..
