Condivido in pieno il ragionamento di Apneista non fosse altro per il fatto che assieme all'esca non possiamo mettere un cartellino che indichi che tipo pesce e di che misura o peso si vuole che abbocchi. Quindi la legge, è vero, di per se non può impedire che le reali situazioni da te individuate non possano verificarsi e sarebbe giusto che fosse un po' più flessibili o comunque applicate con buon senso. Aggiungo inoltre che per il vero sportivo questo non è poi un grosso problema anche perchè dopo un po' di mangiar pesce, ammesso che lo peschi, ne ha piene le scatole e sopratutto non lo congela. Il problema invece riguarda i soliti noti all'Elba che stanno fuori diverse giornate, che riempiono di pesce congelatori da macelleria e credo di non pensar male se sono convinto che ci commercino pure, in nero ovviamente. Sono quelli che di sportivo non hanno niente e molti dei quali non hanno certo bisogno di arrotondare lo stipendio col pesce viste le barche, si fa per dire, con le quali vanno a pescare e le case dove abitano e le macchine che usano. Questi sono mascalzoni, altro che pescatori sportivi, e sono questi che creano il problema sia legale che ambientale. Lo sportivo non strafà, si autoregola, questi altri invece se fossero convinti di farla franca, userebbero anche le bombe che si tiravano nel dopoguerra per fame.
