PRESI DUE PESCATORI CAMPESI "REGOLARI" CON ARAGOSTE SOTTOMISURA.
PREVENTIVAMENTE SAREBBE OPPORTUNO IL RITIRO DELLA LICENZA DA PESCA ED IL SEQUESTRO DELL'IMBARCAZIONE.
Il rilevamento mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia.
Sondaggio, Berlusconi in calo. Il premier torna a un anno fa.
Ministri allo specchio. La linea dura di Maroni non paga (-3%) Tremonti a +3 forse beneficiando dei primi segnali di fine crisi.
FORSE per colpa del divorzio con "la signora Veronica", forse per la linea dura sull'immigrazione. Ma per Silvio Berlusconi la luna di miele post-terremoto, che lo aveva portato a quota 56, sembra finita.
La fiducia nel premier a maggio, secondo il sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it, è in calo di tre punti. Da 56 a 53. Solo a marzo (52) gli era andata a peggio, ma secondo gli autori del sondaggio, il calo di 3 punti in un mese è decisamente rilevante. Nella considerazione degli italiani scende di due punti anche il governo che tocca quota 44%: il minimo come a marzo.
I dati Ipr ci dicono dunque che il Cavaliere torna all'indice di fiducia che aveva al momento del suo insediamento. E che il suo partito, il Pdl, e la Lega di Bossi restano fermi rispetto ad aprile: quota 50.
Si registra, invece, una lieve ma generalizzata risalita della fiducia nei partiti di opposizione. Il Pd sale di due punti (è al 33), l'Udc di uno (34) e l'Italia dei Valori di Di Pietro cresce di ben quattro punti (al 41).(i partiti della sinistra ovviamente non bisogna neanche nominarli n.d.r.)
Interessanti alcuni dati sui ministri. In particolare quello che riguarda la fiducia nel titolare dell'Interno Maroni. Il paladino della linea dura su immigrati e sicurezza è in calo, di ben tre punti. Come se fuori dal bacino elettorale di riferimento la "cattiveria" tante volte invocata dai leghisti contro i migranti non pagasse.
Per Giulio Tremonti, invece, le cose vanno all'opposto. Il ministro dell'Economia cresce, anche lui di tre punti. Forse beneficiando di quei primi timidi segnali di ripresa.
Questo documento, che nasce dall’ascolto dei residenti che hanno a cuore il futuro di Campo nell’Elba, vuole innanzitutto introdurre un metodo di reale e continua partecipazione attiva da parte di tutti attraverso incontri periodici con l’Amministrazione, nei quali si dia conto dell’attività svolta e si discutano le iniziative da adottare nell’immediato futuro. Di più, sarà l’Amministrazione ad avvicinarsi ai cittadini utilizzando tutti i mezzi a disposizione affinchè esprimano le loro idee: perché c’è un grande lavoro da fare insieme. Non sarà trascurata nessuna via di accesso al Comune: gli uffici saranno organizzati per ascoltare e dare risposte concrete , il sito del Comune andrà reso attivo per semplificare l’informazione, attivare il dialogo e sbrigare le semplici incombenze. Saranno installati apparati informatici da consultare anche in tutte le frazioni.
[SIZE=1][COLOR=darkblue]TORNIAMO a CAMPO [/COLOR] Campo nell’Elba è il Comune più esteso dell’isola, il secondo per numero di residenti, quello più dotato sotto il profilo naturale. Ha una evidente vocazione per il turismo, che rappresenta la sua maggiore fonte di reddito, disponendo di tutte le vie di accesso, incluso l’unico Aeroporto dell’Elba. Ma versa in uno stato di declino: nelle infrastrutture (manutenzione stradale, Porto non sicuro, Aeroporto non valorizzato, rete fognaria non adeguata), negli impianti di balneazione(erosione,fioritura delle alghe), nell’igiene e nel decoro urbano. Sono problemi ben noti a tutti perché presenti da troppi anni, ma nascono da una matrice comune: l’abbandono. Non occorre essere nati a Campo, basta frequentarla con regolarità tutto l’anno per capire che coesistono due realtà profondamente diverse: quella caotica e a volte improvvisata del turismo di massa e quella desolata di inverni solitari e problematici per chi rimane. E’ un male da affrontare alla radice giorno per giorno: serve un cambio di mentalità e di “passo”. Una diligente e onesta amministrazione delle poche risorse disponibili non basterà da sola a risolvere i tanti problemi accumulati nel tempo: va risvegliato un interesse concreto delle Istituzioni Nazionali e Comunitarie verso Campo nell’Elba, occorre competenza oltre che entusiasmo, occorre allargare il raggio d’azione e non rimanere confinati alle conoscenze e agli interessi locali. Continuare a guardare i vecchi mali con gli occhi di sempre, magari con spirito di rivalsa, con compiacenza verso i propri interessi e quelli degli amici non arresterà il declino e non restituirà un futuro ai giovani campesi. “Tornare a Campo” vuol dire non solo ripulirla, ma renderla viva anche al di fuori della stagione estiva, non solo seguire le istanze e i problemi individuali, ma tenere sempre a mente l’interesse vero di un’intera comunità per troppo tempo abbandonata. PERCHE’
Non solo un luogo di villeggiatura, per il quale molto dovrà essere fatto, ma un polo che, oltre alla breve stagione estiva, fornisca anche prima e dopo lavoro e opportunità ai propri cittadini e interessi ai giovani. E’ questa la vera ragione per la quale vale la pena “tornare” a Campo. E per raggiungere questo traguardo occorrerà lavorare su tre obiettivi principali:
Predisporre e attuare un piano integrato di interventi sulle infrastrutture Adottare opportune misure riguardanti il decoro urbano e l’igiene pubblica Avviare iniziative che valorizzino Campo nell’Elba su un versante diverso da quello puramente balneare e che siano di traino per un turismo gradualmente più qualificato.
E’ ovvio che quanto sopra richiederà risorse da investire, competenze adeguate e disinteressate di chi ha a cuore Campo nell’Elba e accordi con gli altri Comuni dell’isola. Si tratta di rimodellare l’identità di Campo nell’Elba e non di continuare a seguire una strada che vede nella semplice gestione del turismo estivo l’unica ragion d’essere di interventi spesso improvvisati. Salvaguardare dagli abusi l’enorme patrimonio di bellezze naturali, valorizzare l’esistente e le tradizioni, ma innovare veramente sul piano delle iniziative.
LE COSE DA FARE Non serve un programma amministrativo di natura elettorale che si trasforma silenziosamente in un lungo elenco di promesse che molto probabilmente non saranno mantenute. Occorre invece concentrarsi su pochi veri obiettivi e nel realizzarli saper ascoltare tutte le proposte e i suggerimenti di chi voglia veramente guardare avanti.
Due iniziative,ad esempio, hanno una prospettiva che va al di là della stessa Campo e riguardano l’Elba nel suo insieme, che deve avere una propria identità istituzionale e di una voce unica e autorevole.
Una gestione del Parco che non sia imposta dell’esterno ma scelta esclusivamente dai cittadini dell’Elba e la creazione di un Porto Franco quale strumento di stimolo all’economia locale,sono temi che dovranno essere oggetto di una formale consultazione sull’intera isola che , iniziando da Campo, coinvolga anche gli altri Comuni.
[COLOR=darkblue]ATTUARE UN PIANO INTEGRATO DI INTERVENTI SULLE INFRASTRUTTURE [/COLOR] significa: Adottare iniziative per la valorizzazione delle vie di accesso al Comune, a cominciare dalle strade e dai parcheggi, senza trascurare l’Aeroporto che rappresenta un punto di accesso privilegiato e che necessita di un miglioramento di strutture e servizi . Mettere in sicurezza il Porto dagli agenti atmosferici e dotarlo di una regolamentazione sull’uso che soddisfi sia le esigenze della pesca che quelle turistiche:non va dimenticato che il Porto è anche un centro di raccolta verso Pianosa ed il punto di sosta più vicino nella navigazione verso la Corsica. Adottare soluzioni stabili per la salvaguardia degli arenili e della pulizia delle acque con il contributo dei migliori esperti e senza trovarsi impreparati all’inizio della stagione. Riconsiderare la funzionalità della rete fognaria e del deflusso dell’acqua piovana per evitare i continui paralizzanti allagamenti. [COLOR=darkblue]ADOTTARE OPPORTUNE MISURE PER IL DECORO URBANO E L’IGIENE [/COLOR] significa: Attuare una politica urbanistica di difesa del territorio e delle sue bellezze naturali spingendo sulla leva dei restauri e della manutenzione. Valorizzare i centri storici di tutte le località del Comune, evidenziando tradizioni storia e cultura. Garantire interventi continuativi nello smaltimento dei rifiuti e nella pulizia delle spiagge, particolarmente nella stagione di picco.
[COLOR=darkblue]AVVIARE INIZIATIVE CHE VALORIZZINO CAMPO NELL’ELBA [/COLOR] significa: Iniziare a promuovere manifestazioni, non solo di rilievo locale, che attraggano l’interesse di un pubblico via via più qualificato soprattutto prima e dopo la stagione di picco, evitando il ripetersi di quanto accaduto in passato quando manifestazioni a carattere nazionale e con rilevanza sui media si sono purtroppo trasferite altrove. Rivolgere una particolare attenzione alle località al di fuori di Marina di Campo valorizzandole perché possano vivere di vita autonoma e non come appendici. Discorso a parte merita Pianosa. Va creato un vero polo di attrazione turistica che rispetti al massimo la straordinarietà del luogo, coinvolgendo organizzazioni imprenditoriali locali. Preservare Pianosa non vuol dire nasconderla e lasciarla decadere, ma impiegare risorse che vengono dal turismo per la sua conservazione e valorizzazione. Lo stesso vale per tutto il patrimonio naturale dell’Elba.
Tutti questi interventi si svilupperanno gradualmente ma con ordine e determinazione, coinvolgendo al massimo possibile le realtà imprenditoriali locali tuttora vive e presenti nel Comune e operanti in tutti i settori, da quello estrattivo a quello manifatturiero e dei servizi. L’Amministrazione dovrà tenere conto delle loro esigenze perché rappresentano l’asse portante dell’economia locale e un veicolo importante di occupazione. Una rinnovata attenzione occorrerà rivolgere a sentite esigenze sociali, quali l’assistenza agli anziani e la scuola. Non trascurando ovviamente la sicurezza.
In tutto ciò occorre dare un’opportunità vera ai giovani di Campo e saperli ascoltare: un Comune vivo tutto l’anno, anche con iniziative a loro dedicate, li farà “tornare” per partecipare al lavoro e alla crescita. [COLOR=darkblue]LE RISORSE [/COLOR] Per realizzare tutto ciò occorreranno risorse economiche aggiuntive a quelle proprie del Comune che potranno essere reperite solo con professionalità ed esperienza. Su questo tema occorre un salto di qualità e una dedizione particolare per accedere a tutte le possibilità che l’attuale normativa prevede, attraverso una opportuna e competente opera di sensibilizzazione svolta anche a livello di Governo centrale e della Comunità Europea. Occorrerà anche fare ricorso a forme contrattuali innovative previste dalle normative sugli enti locali ,che consentono una partecipazione dei privati agli oneri connessi a opere e servizi pubblici. Si tratta in sostanza di avviare una politica di vera innovazione nel reperimento delle risorse e di sensibilizzazione del problema a tutti i livelli, abbandonando la strada di “isolamento” che ormai da tanti anni si è intrapresa, con i problemi che sono sotto gli occhi di tutti.[/SIZE]
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Giansaverio Ragone
Candidato a Sindaco di Campo nell’Elba [/COLOR]
Il bike sharing ( bicicletta da dividere ) è uno strumento di mobilità sostenibile, e consiste nella messa a disposizione dei cittadini di una serie di biciclette di proprietà comunale, dislocate in diversi punti di parcheggio, che i cittadini (previa sottoscrizione di apposito abbonamento) possono utilizzare durante il giorno con il vincolo di consegnarle alla fine dell'utilizzo presso uno dei vari punti di raccolta.
E’ passato solo un anno e stamani alle sei e mezzo ci siamo recati a vedere lo stato delle nostre amate due ruote …facciamo due conti Piazza Cavour la rastrelliera è vuota e le bici? Piazza della Repubblica ne manca solo una..dove sarà?
Piazzale Residence ne mancano quattro e la prima in rastrelliera è con una ruota massacrata probabilmente dopo avere transitato sulle strade della zona commerciale.
Ma girando girando girando ecco che ne scoviamo una abbandonata da quattro giorni nel piazzale del cimitero prossima a scomparire tra le erbacce…
Cosa dobbiamo dedurre da tutto questo…è stato un successo? oppure (a parte la stupidità di chi ha approfittato negativamente di questo servizio ) una colpevole mancata attenzione da parte degli addetti ai lavori…e per concludere una domanda sorge spontanea …. riusciranno i nostri eroi ha recuperare le bici scomparse? 🙁
Non so' se temere più te o la tua compagnia, parli di Yuri senza conoscerlo.
Nessuna delle persone a lui vicino è affamata di "potere" tolto te, che stai dall'altra parte del vetro.
Ps: ti preoccupi degli altri e non vedi gli squali che hai scelto come amici, dì una preghierina ogni tanto, meglio se un "rosario" 🙂
è una cosa piuttosto seria
All'amico Nemo vorrei invece dire che non ho certo abbandonato le vignette, e che l'idea di diventarne io stesso "vittima" non mi preoccupa: sono già stato abbondantemente "vignettato", e poi la presenza sull'altra sponda del mio maestro Beneforti è di per sè una garanzia…
Purtroppo però mi pare che si "perda lo smalto" solo quando si passa da un argomento di "facile" condivisione ad uno che invece tocca un po' più da vicino certe persone. Se dico che il Pnat ha fatto schifo nella gestione di Pianosa, tutti ad applaudire un'ovvia verità. Ma se affermo che anche il Comune di Campo ha le sue belle responsabilità in questo disastro, ecco che "perdo lo smalto". Se sostengo che Legambiente ha fatto MALISSIMO a non assegnare la bandiera nera a Piombino e alla sua sete di fanghi, tutto bene. Ma se sostengo che spostare sulla spiaggia, perdipiù all'inizio della stagione balneare dei fanghi putrescenti sia una solenne idiozia, ecco che "perdo lo smalto".
Se "sento dire" che nei prossimi giorni verranno abbattuti 15 pini in centro, e non prendo alcuna posizione perchè sinceramente, sarò anche presuntuoso ma su alcune cose sono divorato dal dubbio e faccio fatica a scegliere, e poi leggo che il mitico Pino trova "migliori" le idee di Graziani…
Se "sfido" ad un confronto, dal quale so bene che difficilmente uscirei indenne, un pezzo da 90 come la Signora Schezzini, e mi si accusa di "prendermela coi bamboli", come se dei ragazzi maggiorenni e preparati fossero poi dei "bersagli facili", permettetemi di incavolarmi un po'.
Comunque si, siamo in campagna elettorale, e spero solo che una volta finita si possa davvero lavorare tutti con il solo intento di fare qualcosa per il famoso "bene del paese". Io non ho mai tirato, e mai tirerò, colpi sotto la cintura a nessuno. Ferma restando la legittima difesa, naturalmente. Ma sulle cose concrete e sui fatti reali, darò certamente battaglia in campo aperto. Non ho nessuna intenzione di rinunciare, dopo mesi di faticose (e spesso pallosissime) riunioni e dibattitti, al modesto tentativo di portare in Consiglio qualche idea che spero decente, e soprattutto di portare il Consiglio fuori, nelle piazze e fra la gente. 🙂
ps: caro Tramaglione, sull'Amp che favorisce i pescatori locali sarebbe bene fa' du' chiacchiere… sai, le brutte sorprese arrivano sempre e solo DOPO. Ti basti sapere che la pesca viene comunque regolamentata con apposito REGOLAMENTO (ovvio..), e che detto "regolamento" viene stabilito, da "loro", solo DOPO l'istituzione dell'Amp. Della serie: si, puoi pescare, ma con non più di due stazze da 50 mt., a maglia del 4, sempre che la tua barca non passi i 6 metri… 🙂
Divertente e sagace la storia africana che vede un burundiano ribelle sotto accusa tribunaliazia dal proprietario della Chiatta d’Oro ( tutto sull’isola è d’oro, anche le acque che la circondano per via di una corrente del Golfo che si chiama monopolio, privilegio, guida politica facilmente acquistabile con donazioni di banane e conchiglie fresche ).
Una sola cosa, a differenza di altre isole, brilla per la sua unicità : “ contrariamente alla simpatica battuta sugli avvocati avvoltoi, il ribelle del burundi è difeso, legalmente e moralmente, da una simpatica unione di avvocati/avvocatesse a titolo assolutamente gratuito “ e questo rafforza in lui la convinzione , o la speranza , di essere nel giusto dal momento che uno studio legale si offre, non richiesto né sollecitatoda alcuno, ad una difesa gratuita.
Non tutti gli abitanti dell’isola del Burundi sono Burundiani.
Un abbraccio agli avvocati generosi ed ai sofferenti.
bruno paternò
Adesso, con l'approssimarsi della bella stagione, dovrò come ogni anno, rinunciare a tale pratica pomeridiana. Motivazioni? semplice, non ci sono posteggi, le multe cominceranno a fioccare come le stelle comete nella notte di S. Lorenzo.
Forse è molto meno risaputo che ho due cani, per i quali invece non ho scelta di sorta…loro stanno in giardino, dove fanno tutti i loro bisognini, evitando di imbrattare a destra e manca. Ho smesso di portarli in giro a causa dell'ignoranza che popola questo paese, dove realmente, in materia di "cani" vince il più grosso, o chi ha il padrone più idiota; perdipiù sono stata costretta, avendo due femmine, a sterilizzarle, e recintare il mio giardino (ovviamente in legno…. 🙂 ) inquanto la mattina presto e la notte venivano a farci visita i cani altrui…queste visite mi hanno regalato 8 cuccioli ad Agosto…e qui, la chiudo che ci sarebbe da scriverne di cose.
Arriviamo al punto: io abito all' Albereto….non a Milano zona stazione….e sapete cosa ho SOTTO CASA? due grandi, enormi GIARDINI di proprietà PUBBLICA dove regna l' ANARCHIA PURA. Allora mi chiedo:
è possibile che in tutti questi anni NESSUNO abbia pensato che di DUE parchi UNO potesse essere destinato ai BAMBINI, (sistemando i giochi, passando l'antiparassitario, mettendo le reti nuove del campetto da calcio e DUE CANCELLI FUNZIONANTI), e l'altro potesse essere destinato ai CANI (sempre attrezzandolo con le occorrenze varie, e un FUNZIONANTE CANCELLO)?
Rivoglio vivere la mia città, rivoglio vivere il mio quartiere…vorrei poter lasciare la macchina sotto casa da giugno a settembre..
Buona giornata a tutti 🙂