Sulla sanità Semeraro sempre più insoddisfatto.
I pini cadono e rimangono lì a s.giovanni e la gente mormora.
A casa del duca speriamo non piova!
Viva!
C'è da fare dei passi indietro e fare in modo che questi ruoli chiave siano affidati a dei professionisti.
Se la prevenzione è chiudere la gente in casa allora non si è capito niente.
Si inizi a operare con interventi idraulici dei corsi d'acqua.
Se c'è bisogno di qualcuno a stappare due tombini assumiamo degli operai.
Torniamo a guardare le previsioni meteo come facevano i nostri nonni e non solo quello che ci impone Firenze e tutto il codazzo di lecchini maniaci di protagonismo.
Sono gli stessi del COVID se guardate le facce li riconoscere uno ad uno.
Oggi di cosa avevamo paura: frane o esondazione dei fiumi?
Prima di tutto, riguardo alla Costituzione, l'articolo 16 afferma che ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente sul territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità o di sicurezza. È importante sottolineare che la Costituzione stessa prevede la possibilità di limitazioni, sebbene queste debbano essere giustificate e applicate in modo equo e non discriminatorio.
Per quanto riguarda le accuse di inequità e discrezionalità nell'applicazione di certe misure da parte dello Stato e delle amministrazioni locali, è essenziale riconoscere che la gestione delle risorse pubbliche e la regolamentazione delle attività turistiche devono necessariamente bilanciare molteplici interessi. È vero che un'eccessiva discrezionalità può portare a situazioni di ingiustizia, ma è altrettanto vero che la regolamentazione è necessaria per gestire fenomeni complessi come il sovraffollamento turistico e l'impatto ambientale.
Le sue critiche sugli autovelox e sulla gestione della sicurezza stradale sono condivisibili fino a un certo punto. Gli autovelox, se usati correttamente, servono come strumenti per migliorare la sicurezza stradale e non solo per rimpinguare le casse comunali. Tuttavia, concordo sul fatto che una manutenzione inadeguata delle strade e una segnaletica carente sono problematiche che devono essere affrontate con urgenza dalle amministrazioni competenti.
Riguardo ai costi dei servizi pubblici e alle tasse pagate dalle strutture ricettive, è vero che queste ultime contribuiscono già in modo significativo al bilancio comunale. Tuttavia, la complessità e l'efficacia della gestione dei rifiuti, ad esempio, come nel caso della raccolta porta a porta, richiedono un approccio più integrato e trasparente. È fondamentale che i cittadini abbiano chiarezza su come vengono utilizzate le risorse e su quali siano i benefici concreti delle misure adottate.
Infine, per quanto riguarda l'aumento dei prezzi finali all'Elba a causa dei costi gestionali, riconosco che questo è un problema reale che impatta sia i residenti che i turisti. La sfida sta nel trovare un equilibrio tra la necessità di finanziare servizi adeguati e il mantenimento di prezzi accessibili. Le politiche pubbliche devono essere orientate verso la sostenibilità economica e ambientale, e devono essere comunicate in modo trasparente ai cittadini per evitare malintesi e frustrazioni.
In sintesi, le sue osservazioni sono preziose e meritano un confronto costruttivo. È solo attraverso il dialogo e la collaborazione che possiamo sperare di migliorare la gestione del nostro territorio e garantire che le decisioni prese siano nell'interesse di tutti i cittadini.
Le auguro una buona giornata, anche se non molto soleggiata.
La chiusura delle scuole e di altri servizi pubblici in caso di allerta arancione sull'Isola d'Elba è una misura essenziale per garantire la sicurezza della popolazione. L'allerta arancione, emessa dalle autorità meteorologiche, segnala condizioni atmosferiche che possono avere impatti significativi, come forti piogge, tempeste, inondazioni e frane, rappresentando una minaccia per la sicurezza pubblica. In questo contesto, è fondamentale comprendere le ragioni tecniche e operative che rendono necessarie tali chiusure.
Prima di tutto, la sicurezza degli studenti e del personale scolastico è una priorità assoluta. Le condizioni meteorologiche avverse previste durante un'allerta arancione possono rendere pericolosi i trasporti scolastici, aumentando il rischio di incidenti stradali dovuti a strade allagate o bloccate da detriti. Inoltre, le infrastrutture scolastiche potrebbero non essere progettate per resistere a eventi estremi, con il rischio di crolli o danni strutturali che potrebbero mettere in pericolo la vita degli occupanti. La chiusura delle scuole previene la possibilità che studenti e personale si trovino in situazioni di emergenza all'interno degli edifici scolastici.
Oltre alle scuole, anche altri servizi pubblici come uffici comunali, biblioteche e centri ricreativi devono considerare la chiusura. Questi luoghi, che solitamente ospitano un gran numero di persone, possono diventare punti critici durante eventi meteorologici avversi. La chiusura riduce il rischio di incidenti e facilita il lavoro delle squadre di emergenza, permettendo loro di concentrarsi sulle aree più colpite senza dover gestire crisi all'interno di edifici pubblici.
Un altro aspetto cruciale è la riduzione della circolazione di persone e veicoli durante un'allerta arancione. Meno persone sulle strade significa meno probabilità di incidenti e ostruzioni, consentendo alle autorità di emergenza di operare più efficacemente. Le vie di accesso devono essere libere per permettere un rapido intervento dei soccorsi. La presenza di persone fuori casa durante condizioni meteorologiche pericolose complicherebbe ulteriormente le operazioni di soccorso.
Inoltre, la chiusura dei servizi pubblici permette una migliore gestione delle risorse e delle operazioni di emergenza. Le autorità possono concentrare gli sforzi e le risorse sulle aree maggiormente a rischio, implementando piani di emergenza in modo più efficiente. Questo approccio coordinato è fondamentale per mitigare gli effetti negativi degli eventi meteorologici e garantire una risposta tempestiva e adeguata.
In conclusione, la chiusura delle scuole e di altri servizi pubblici durante un'allerta arancione sull'Isola d'Elba è una misura tecnica e operativa indispensabile per la protezione della popolazione. Questa decisione, sebbene possa causare disagi temporanei, è cruciale per prevenire situazioni di emergenza e salvaguardare la vita dei cittadini. Le autorità locali devono continuare a monitorare attentamente le condizioni meteorologiche e prendere decisioni tempestive basate su dati accurati e previsioni meteorologiche affidabili. La sicurezza pubblica deve sempre essere la priorità, e le misure preventive sono essenziali per affrontare le sfide poste dalle condizioni meteorologiche avverse.
La caduta di un pino a San Giovanni ha suscitato preoccupazioni significative tra i residenti, sollevando importanti questioni sulla sicurezza pubblica e sulla gestione delle infrastrutture urbane. Questo evento, apparentemente banale, potrebbe avere conseguenze gravi se non affrontato tempestivamenteUna delle ragioni principali del ritardo nell'intervento potrebbe essere il dissesto finanziario in cui versa l'amministrazione comunale. La scarsità di risorse economiche limita la capacità delle autorità di affrontare tempestivamente le emergenze infrastrutturali. Tuttavia, è cruciale che, nonostante le difficoltà finanziarie, vengano trovate soluzioni immediate per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori deterioramenti.Alla luce delle considerazioni sopra esposte, è imperativo che le autorità locali agiscano con prontezza per rimuovere il pino caduto e ripristinare il manto stradale. La sicurezza dei cittadini deve essere la priorità assoluta, e qualsiasi ritardo potrebbe avere conseguenze irreparabili. Inoltre, un intervento tempestivo potrebbe risultare meno oneroso rispetto a future riparazioni necessarie per affrontare danni maggiori.La caduta del pino a San Giovanni e il conseguente danno al manto stradale rappresentano una chiara minaccia alla sicurezza pubblica. Nonostante le sfide finanziarie, è essenziale che le autorità locali intervengano immediatamente per risolvere la situazione. Solo attraverso un'azione rapida e decisiva sarà possibile evitare ulteriori rischi e garantire la sicurezza e il benessere della comunità.Attraverso una gestione oculata delle risorse e una pianificazione attenta, è possibile affrontare efficacemente le emergenze infrastrutturali, proteggendo così i cittadini e preservando l'integrità delle infrastrutture urbane.
E' diventata ormai consuetudine, che i proprietari dei vari gazebo installati sulla pubblica via o piazze, non contenti di quanto concesso, oltre ad occupare il suolo pubblico con gli stessi, occupino abusivamente altro spazio, posizionando prima piccoli vasi, poi più grandi, poi piante sempre più grosse, al di fuori del proprio perimetro e quindi occupando altro suolo, non avendone il diritto. Anche il marciapiede pubblico è occupato da contenitori vari Capita anche che (via Manganaro) la sera vengano occupati alcuni stalli blu adiacenti con tavoli e sedie, sottraendo quindi parcheggi ai residenti. Lo stesso succede all'entrata a Portoferraio dove sono posizionate piante e botticelle al di fuori del suolo in concessione. Cosi anche in altri posti. Un negozio Vicino al distributore Conad, occupa il suolo pubblico con una barriera in plastica arancione, carreli o altro, per impedire il parcheggio delle auto davanti il proprio ingresso, al di fuori del marciapiede.
In piazza nessuno vede che lo stallo riservato a chi deve recarsi in farmacia, è quasi sempre occupato da chi va al bar vicino a fare l'aperitivo.
Mi domando se chi di dovere, non veda con i propri occhi, queste cose e perchè non intervenga per ripristinare la legalità!
Spero che qualcuno intervenga perchè il malumore, cresce.