[COLOR=darkblue][SIZE=4] SIAMO DIVENUTI DEI NUMERI ..O PEGGIO ANZIANI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/anziani.JPG[/IMGSX] Molti dicono che sono un pessimista; rispondo che il mio è un pessimismo ragionato, basato su una buona conoscenza e soprattutto su quarant’anni di esperienza trascorsa nelle corsie degli ospedali e nei Pronto Soccorso, che mi hanno reso sicuramente più vecchio, ma anche più esperto. Ieri sera i media hanno usato ufficialmente la parola pandemia, quella che da tempo usavo per sollecitare parenti e amici ad una particolare prudenza, a non sottovalutare il problema del Conavid 19, la sua rapidità di diffusione e l’indice di mortalità, che non è quello della banale influenza invernale.
Ma non è questo il problema.
Quello che mi ha disgustato della nostrana politica è stata la frase, ripetuta fino alla noia, “non lasciamoci prendere dal panico”, associata anche alla presentazione di facce sorridenti che dicevano: “anch’io ho il corona virus!”. Imbecilli! Così l’epidemia è divenuta pandemia, una parola che non solleva in molti le adeguate preoccupazioni perché non ne conoscono il significato, o quantomeno le reali conseguenze sanitarie, economiche, e la necessità del profondo mutamento del nostro stile di vita.
Ma non è neppure questo il problema.
Quello che più mi ha amareggiato, sicuramente perché mi coinvolge direttamente, è che nell’accezione comune si è fatta strada che l’infezione prediliga gli anziani, e con patologie intercorrenti. Ed è questo che sistematicamente i media hanno fatto, e continuano a far notare: il dato anagrafico e le complicanze già presenti, a giustificazione dell’evento finale. E così, con il nobile scopo di rassicurare le masse, giustificare la situazione corrente, e una morte da coronavirus, abbiamo sentito sempre più spesso l’espressione “sì, ma era anziano”, o “era affetto da patologie pregresse”, con lo scopo evidente di rassicurare chi anziano non è. Uno scopo nobile, forse, ma cretino, perché non certo capace di impedire ciò che doveva essere impedito: la trasformazione di una epidemia in una pandemia; ed è successo quello che era inevitabile con queste premesse. Allora vorrei ricordare a tutti, in primis ai nostri governanti, ma forse è bene ricordarlo anche a chi oggi, all’occorrenza, è chiamato a gestire la nostra salute, che quando muore un paziente, non muore solo un anziano, muore un papà, o una mamma, o un nonno o una nonna, o una persona alla quale altri hanno legato i ricordi e gli affetti della loro vita, con i momenti di felicità e di sconforto, di ansia e di gioia. Quando muore un anziano muore anche una parte di un giovane che rimane, una mutilazione che solo il tempo potrà guarire, forse. Cari amministratori della cosa pubblica, ricordatevi che non vi potete permettere di gestire gli ammalati come un codice, un protocollo, o un numero, perché sono persone, persone che amano, che guardano crescere i figli, i nipoti, e gioiscono per i loro successi, e soffrono, come loro e più di loro, per le avversità che la vita gli fa incontrare. Un paziente è sempre un uomo o una donna; è sempre una persona con i suoi sogni, le sue aspirazioni e i suoi progetti, che non si legano affatto al suo dato anagrafico. Ed è questo ciò che siete chiamati a governare e a curare.
Ma sarà bene ricordare che oggi tutti sono più fragili, anche chi non ha ancora il privilegio di essere anziano, e tutti dovremmo sentire il peso di questa fragilità, dell’ansia e delle preoccupazioni che ne scaturiscono, fino ad arrivare, tutti, a quello che è sempre stata un’utopia: il rispetto per le leggi dello Stato.
113260 messaggi.
Piccola considerazione di un artigiano. Per consentirmi di pagare contributi, tasse mutuo e interessi passivi oltre non ultimo gli stipendi, sono costretto ad uscire e muovermi non posso fare diversamente! Allora ritengo che agli appelli di molti di stare a casa, io lo potrei fare esclusivamente se bloccano tutto, pagamenti scadenze fiscali, mutui ,interessi e bollette comprese. Così potrei stare a casa anch’io e pure i miei ragazzi. Ma ci vuole le palle da parte del governo per istituire la legge marziale o il coprifuoco. Fermando solo alcuni ed altri invece consentire di andare al lavoro per pagare appunto le tasse e restituire i soldi alle banche, lo puoi limitare certamente il contagio, ma non tagliarlo totalmente alla radice. Buona serata
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/barriere.JPG[/IMGSX] Spero che non sia vero che non vengono effettuati controlli alle barriere di Piombino, porta d'ingresso per l'Elba.
Lombardia chiede stop a negozi, ditte, mezzi pubblici. Fontana: “Gli ospedali reggono un’altra settimana”
La Regione accelera e vuole un’ulteriore stretta: “Altri 15 giorni così non li reggiamo”. Via libera dei sindacati e anche il Pd è d’accordo. E tanti ristoratori milanesi hanno già abbassato la serranda. Orlando (Pd): “C’è una conferenza Stato-Regioni. I governatori non parlino a mezzo stampa”
Salvini con Meloni e Tajani: "A Conte abbiamo chiesto di chiudere tutto. Ci è stato detto di no"
Ma i nostri ospiti hanno capito che devono starsene a casa.???????? ... Non sono in vacanza...... Girellano come le rondini a primavera....... Chi sa se ci avrebbero ospitati così tranquillamente o ci avrebbero sparato
[COLOR=darkred][SIZE=4] EMERGENZA CORONAVIRUS, NOCENTINI GROUP CONSEGNA LA SPESA A DOMICILIO
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Pare che neanche oggi dopo il nuovo decreto che limita gli spostamenti se non per gravi necessità o lavoro al porto di Piombino e ovviamente Portoferraio non ci sia nessun controllo.....complimenti...avanti cosi!!
Il governo Renzi in una notte detasso' le buste paga (80 euro) anche per chi non ne aveva bisogno ed aveva un costo annuo di 10 miliardi.
L'attuale governo lo ha confermato, per cui sarebbe opportuno lasciare le 80 euro per chi ha una busta paga o pensione bassa, il resto, con una notte si puo' abrogare e dirottare una cifra che si potrebbe aggirare sui 7 miliardi verso la costruzione di nuove unita' di terapia intensiva, anche per l'ospedale di Portoferraio.
Questo sarebbe oltretutto un gesto di solidarieta' per noi stessi e verso gli altri.
Ma secondo voi è normale che in questo momento c'è gente che ospita regolarmente altre persone a casa sua, in barba a chi dice che "si devono evitare gli assembramenti"? E poi ci fanno fare la fila per entrare al supermercato... fossero in una villetta isolata, farebbero col suo e rischierebbero solo loro, ma è un condominio...
E sì che uno di casa è un operatore sanitario... ma in che mani siamo?
A questi chi glielo spiega che devono evitare contatti con altre persone? Sindaco, qui ci vole un intervento dei vigili...
Accidenti Sig. Prianti, se non fosse una cosa drammatica ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate, e cosa faranno ora i sindaci elbani dopo la scoperta del vice-sindaco Barbetti, a cui piaceva la bischerata del Comune Unico ?
Come in Italia si sono accorti che ci sono pochissimi letti in terapia intensiva per una nazione di 60 milioni di abitanti e con molti anziani, all'Elba si sono accorti che hanno un ospedale senza letti di terapia intensiva e ora che faranno, li compreranno con i soldi della tassa di sbarco ?
Intanto Trump dichiara che il coronavirus è una truffa dei democratici, Macron va a teatro e l'Italia ha tagliato tanto la sanità seguendo gli ordini dell'Europa di tagliare il debito mostruoso che abbiamo, dovuto al virus corruzione e al batterio prescrizione.
Bisogna tagliare, ce lo chiede l'Europa, di questa Europa non ne abbiamo certo bisogno, tagliare la sanità e tartassare sempre la povera gente che lavora per dare soldi ai ricchi e alle banche italiane e europee, ma tagliare veramente gli sprechi italiani, stipendi e pensioni esagerati nel pubblico, dalla Presidenza della Repubblica alla Rai, lavori pubblici fatti male e inutili che costano il quadruplo del normale, ma ora anche i ricchi hanno paura, il coronavirus non guarda in faccia a nessuno, ci vuole una terapia intensiva privata in esclusiva. solo per ricchissimi e nessun contatto con la plebe.
Vade retro, pussa via brutta bertuccia.
A Ex dipendente ASL TNO Ex dipendente ASL TNO da Empoli pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 10:03:
Erano appecoronati al partito che decideva da Firenze e ora nella tragedia starnazzano in cerca di visibilità per dire,in futuro, che loro lo avevano detto.!!!
NOTA INFORMATIVA CORONAVIRUS
Si informano gli organi di informazione che CTT Nord, in tutti i territori in cui opera, ha disposto le seguenti azioni di prevenzione rivolte alla clientela e ai lavoratori, per contrastare la diffusione del coronavirus.
Sui mezzi di trasporto è attivo già dal 25 febbraio u.s. un servizio di disinfezione aggiuntivo delle parti esposte al contatto del pubblico e del posto guida, rispetto alle normali operazioni di pulizia previste a carattere di norma giornaliero.
Nelle pulizie quindicinali è stata aggiunta la disinfezione sia del “cielo” del mezzo che del pavimento, rispetto alle normali operazioni di pulizia contrattualmente già previste.
Ricordiamo alla clientela che in tali frangenti siamo stati costretti a sospendere la vendita dei titoli viaggio a bordo. Si ricorda che è possibile acquistare i titoli di viaggio tramite SMS, oppure on line con la ricarica della propria carta mobile (ove prevista), oltre alla possibilità di acquisto presso le biglietterie aziendali/emettitrici automatiche e presso le rivendite.
La salita/discesa dal mezzo avverrà dalla porta centrale/posteriore escludendo il transito dalla porta anteriore e la permanenza delle persone nella parte di corridoio adiacente il posto guida, ciò ovviamente in tutti quei mezzi in cui è possibile operare in tal senso.
CTT Nord richiede la collaborazione dell’utenza, al fine di poter garantire il servizio dei giorni a venire di non parlare all’autista e permanere in posizione distante almeno 1 metro in tutte le relazioni interpersonali compiute sia sul mezzo che a terra alle fermate.
In ottemperanza ai DPCM in vigore, ricordiamo a tutti le precauzioni da adottare:
Misure igienico-sanitarie:
a) lavarsi spesso le mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;
f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
quindi te e qualcun'altro, sareste favorevoli al comune unico per girare liberi e tranquilli tra gli 8 comuni
bravo Panchina ...&C.
intanto è meglio che te ne stai a Rio e non venire a Portoferraio,
..stai sulla tua panchina a rompere le palle ai tuoi compaesani che ormai ti conoscono!
Se il C.U. vuol dire anche questo... behh allora..👎
pensa come sarebbero felici gli abitanti dei paesi vicini a quel paese dell'Elba se sfortunatamente quel paese avesse un paio di casi e non esistesse neppure questo divieto🤘️
Nel modulo del ministero dell'interno va scritto vado da Cavo a Marina di Campo per lavoro.
Il problema sono i bischeri che non sanno ne' leggere ne' scrivere, e soprattutto quelli che interpretano a modo loro e male le leggi.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/terapia.JPG[/IMGSX] Ho letto ieri le lamentele dell'ex Sindaco di Portoferraio per la mancanza di letti di Terapia Intensiva nell'Ospedale Elbano; leggo oggi l'accorata richiesta di 4 letti di Terapia Intensiva da parte dell'ex Presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Isola d'Elba. Mi domando: questi Signori dove erano gli anni scorsi, quando la sanità elbana è stata massacrata, cosa hanno fatto allora per mantenerla su standard quantomeno accettabili, facendosi parte attiva con l' ASL e la Regione? Si sono fidati delle promesse, talvolta sicuramente irrealizzabili (vedi Corso Infermieri all'Elba), consentendo quanto già programmato dalla D.G. dell'ASL 6 nel 2012: la scomparsa dell'Ospedale all'Elba. e ora si lamentano e chiedono? Ma "mi faccia..no il piacere" diceva Totò! ma almeno con lui si rideva; con questi viene dapiangere
Stando al decreto, per andare da Rio a Portoferraio e ritorno, un cittadino dovrebbe esibire sei volte l’autocertificazione ad altrettanti posti di blocco perchè quattro sono i comuni/territori interessati.
Questo è uno dei risultati dell’imbecillità Elbana.
Il comune unico no, mi raccomando....
Panchina
[COLOR=darkred][SIZE=4] E’ IL MOMENTO DI AVERE FIDUCIA [/SIZE] [/COLOR]
Molti amici e conoscenti si rivolgono a me in quanto medico per avere informazioni e chiarimenti sulla infezione da nuovo coronavirus. Ad essi con piacere ho risposto. Quanto ho loro detto ritengo pubblicarlo perché spero possa essere di pubblica utilità. Non credo che importi a nessuno sapere che ho 74 anni ma sapere che di questi quarantasei ne ho trascorsi vivendo e lavorando tra laboratorio di ricerca e corsia d’ospedale forse potrà interessare se non altro per capire che qualche esperienza sull’argomento sanità posso averla acquisita. Bisogna avere fiducia nel servizio sanitario nazionale(SSN) che è pubblica amministrazione della salute. Con questa pubblica amministrazione durante tutto il periodo lavorativo ho avuto rapporto contrastato per non dire conflittuale. Ne è nato un racconto pubblicato dall’editore TGbook intitolato “La mia università. Racconto breve e semplice di pura fantasia”( https://www.unilibro.it/libro/camici-marcello/miauniversita-racconto-breve-semplice-pura-fantasia/9788898416394 ) Il protagonista è medico che si muove in un mondo accademico dove dominano adulazione e più in generale dove tutti sono ossequienti al potere accademico per poter emergere e fare carriera per lui invece l’unico potere è quello di chi sa farsi spazio e strada con le proprie forze senza raccomandazione credendo che il merito sia importante .Inevitabile lo scontro col mondo dove lavora dove viene emarginato .Poi la condanna del sistema giudiziario che gli nega anche la riabilitazione. Dalla narrazione emerge uno spaccato sulla inefficienza della pubblica amministrazione italiana in particolare del sistema educativo italiano (scuola secondaria ed università) insieme col sistema sanitario pubblico e più in generale emerge deficienza di imparzialità, autonomia , indipendenza, efficienza della pubblica amministrazione italiana Nei tanti anni in cui ho lavorato come medico nel SSN ho conosciuto nepotismo, baroni della medicina, corruzione, sprechi . Ho conosciuto raccomandazioni della politica faziosa ,di partito, concorsi truccati ,colleghi/e scorretti. Ho conosciuto vertici dell’amministrazione sanitaria assenti nella risposta a loro posta con precise domande su questioni sanitarie di loro responsabilità ma molto presenti nell’annullare sentenze della magistratura a loro sfavorevoli. Ho conosciuto il SSN anche come paziente curato dallo stesso SSN: esperienza positiva in Friuli Venezia Giulia dove sono stato curato bene per infarto miocardico negativa nel servizio sanitario toscano (SST) dove sono stato curato per varie patologie. E’ nata in me sfiducia. Ma ora è venuto il momento di dover aver fiducia nel SSN anche perché non possiamo farne a meno, non abbiamo altra scelta. Ma dobbiamo avere fiducia nel SSN a prescindere da queste mie considerazioni. Infatti, accanto alla scorrettezza di colleghi/e , cui sopra ho accennato ,i quali hanno agito per esagerata attenzione ai propri personali tornaconti con cattiveria legata al desiderio di sminuire, umiliare, controllare e fare del male , ho conosciuto moltissimi colleghi/e bravi, preparati e corretti specie tra quelli più giovani che ora sono in prima fila a lavorare contro il virus. So cosa significa vivere e lavorare in ospedale dove il rischio di contrarre malattie è sempre presente anche per patologie più gravi del coronavirus. Ho lavorato per tanti anni in emodialisi dove il rischio di contrarre epatite virale è molto elevato. Ad essi tutti i medici ,uomini e donne, e a tutto il personale sanitario ,va il saluto cordiale e solidale di un vecchio medico con il ringraziamento per quello che stanno facendo. Ora è il momento di aver fiducia in ognuno di loro. Poi, dopo, superata l’emergenza parleremo di questa vicenda coronavirus, di come è stata attuata la politica sanitaria di contrasto al virus in Italia e in Europa .
Ora è il momento di avere fiducia. E che Dio ci aiuti.
Marcello Camici
Ma a fronte del nuovo decreto ci possiamo spostare da un comune all'altro dell'Elba o no? Del caso bel mì comune unico
Al Presidente Regione Toscana, Enrico Rossi
All’Assessore alla Sanità Regione Toscana, Stefania Saccardi Alla Direttrice generale dell’ASL Nord Ovest, Maria Letizia Casani
E p.c.
Ai sindaci Isola d’Elba
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/barbetti.JPG[/IMGSX] Egregi,
in considerazione della gravissima emergenza in Italia causata dal Coronavirus, mi sembra doveroso segnalare, come già a Vostra conoscenza, che nel Presidio Ospedaliero di Portoferraio, unico ospedale sull’Elba, non sono presenti letti di Terapia Intensiva.
Ritengo quindi che sia indispensabile, per una prima emergenza e anche in considerazione della criticità geografica dell’isola, avere almeno la disponibilità di 4 letti di terapia intensiva che potrebbero essere ubicati in alta intensità (U.O.C di Medicina, con la supervisione del Servizio di Anestesia e Rianimazione in collaborazione con il Reparto di Medicina) ed essere dotati di un organico adeguato medico ed infermieristico al fine di garantire i turni necessari.
Ricordo che attualmente ci sono solo 3 anestesisti in organico e 5 internisti e che al momento i turni sono coperti utilizzando la modalità ex articolo 55.
Segnalo che in caso di avversità meteo, venendo meno la presenza degli operatori sanitari che provengono dal continente causa fermo navi, diventa problematica anche la copertura dei turni e solo grazie alla collaborazione e al grande sforzo e sacrificio da parte di questi medici si riesce a sopperire alle gravi carenze. E per i motivi sopra esposti ritengo che sia indispensabile avere un organico adeguato sia medico che infermieristico.
Trattandosi di zona disagiata e considerata l’emergenza da Coronavirus, in caso di paziente con insufficienza respiratoria che necessita di terapia intensiva, è quindi indispensabile avere almeno un piccolo reparto di terapia intensiva sull’Isola. Come evidenziato anche nel comunicato dell’USL Toscana nord ovest, in caso di paziente con insufficienza respiratoria affetto da Coronavirus, il trasferimento, sempre che le condizioni meteo marine lo consentano, è molto più complesso rispetto ad un normale trasferimento.
Inoltre deve essere considerato il rischio a cui sta andando incontro la popolazione elbana per l’improvvisa presenza di persone provenienti dalla “Zona 1” del Nord che in massa si sono trasferite sull’Isola (spesso incuranti delle disposizioni ministeriali e regionali).
Pertanto, tenuto conto della Delibera del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2020 (Ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. 20A01500) e siccome i tempi per fare le richieste sono assai ristretti, Vi chiedo che sia presa immediatamente in considerazione la presente proposta e avviata urgentemente la richiesta di 4 letti di terapia intensiva, corredati di strumentazione e organico necessari.
Ringrazio anticipatamente per un Vs. cortese cenno di riscontro.
Cordialità
F.to Ruggero Barbetti
V.Sindaco di Capoliveri
Da alcuni giorni le abitazioni che erano chiuse da fine estate scorsa, la sera si accendono le luci, alcuni li vedo girare per il paese, altri li ho incontrati in altri paesi dell'Elba, altre sono state viste al Conad o alla Coop, ma se provengono dalle zone rosse non dovrebbero stare in quarantena nelle loro abitazioni? avranno segnalato il loro arrivo in paese? a cosa vanno incontro se vengono trovate in giro per il paese o al ristorante ecc. senza neppure aver segnalato l'arrivo. Possono girare indisturbati negli altri paesi dell'isola?
Chi deve controllare questo? 👮
Eppure qui all'Elba ci conosciamo tutti e come li vediamo noi...😉
NUOVI PROVVEDIMENTI A CAPOLIVERI PER CONTENERE IL VIRUS
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/capo.JPG[/IMGSX] Il provvedimento, che fa riferimento all'ordinanza n. 9 dell’ 8 marzo 2020 del Presidente della Regione Toscana e al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2020, introduce misure più stringenti per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il Sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi con l'ordinanza n.11 del 9.03.2020 ha ordinato:
- Ai Gestori di tutte le attività commerciali presenti sul territorio Comunale di predisporre la permanenza dei fruitori ad una distanza minima di un metro l’uno dall’altro;
- Il divieto, all’interno dei pubblici esercizi (ristoranti compresi) e di locali anche privati, di organizzare manifestazioni e iniziative di intrattenimento di qualsiasi natura;
- I titolari di alberghi e strutture ricettive in genere, nonché i privati proprietari di abitazioni date in locazione od in uso gratuito, anche temporaneo, sono obbligati, al momento dell’arrivo, a dare immediata comunicazione, all’indirizzo email protocollo@comune.capoliveri.li.it o direttamente all’ufficio di Polizia Municipale, della provenienza e delle generalità degli ospiti;
- L’obbligo di Isolamento fiduciario volontario per quanti arrivano dalle zone come individuate dal DPCM del 8/3/2020 o da quelle che dovessero essere individuate con successivi provvedimenti di livello nazionale, dovrà essere effettuato presso il proprio domicilio. Nel caso in cui gli stessi siano alloggiati presso strutture ricettive e/o alberghiere, tale periodo di isolamento fiduciario volontario dovrà essere effettuato all’interno delle strutture stesse con oneri posti a loro carico;
- Il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici e/o aperti al pubblico, rendendo obbligatorie le direttive e raccomandazioni in precedenza diramate;
- L’obbligo per i titolari di tutti i luoghi aperti al pubblico, di mettere a disposizione degli avventori, all’ingresso dei locali e all’interno, gel e altri liquidi igienizzanti;
- Alla luce delle disposizioni restrittive riguardanti la permanenza dei fruitori ad una distanza minima di un metro l’uno dall’altro è data facoltà ai titolari dei pubblici esercizi, ristoranti compresi, di anticipare la chiusura dei locali o di decidere la chiusura stessa per tutto il giorno. Tali determinazioni dovranno essere comunicate all’Ufficio Commercio del Comune di Capoliveri.
- Ai Direttori delle attività commerciali all’insegna COOP, CONAD e BRICO OK presenti sul territorio di Capoliveri sono tenuti a consentire l’ingresso e a garantire che all’interno dei locali non siano presenti contemporaneamente clienti in numero superiore a quanto di seguito specificato:
COOP di Capoliveri in Viale Australia non oltre n. 20 persone per volta;
CONAD di Capoliveri in Via Mazzini non oltre 10 persone per volta;
BRICO OK di Capoliveri Loc. Mola non oltre 10 persone per volta.
E’ ribadito l’obbligo per gli stessi di mettere a disposizione degli avventori all’ingresso dei locali e all’interno, gel e altri liquidi igienizzanti, nonché l’obbligo per il personale dipendente, in particolar modo per gli addetti alla manipolazione degli alimenti e alle casse di utilizzare mascherine e guanti;
-I direttori dell’Ufficio postale e delle banche operanti sul territorio comunale sono tenuti a consentire l’accesso ai propri uffici nel contingente di una persona per sportello, con l’obbligo di attesa all’esterno della porta d’ingresso. Grava sugli stessi l’obbligo di mettere a disposizione degli avventori all’ingresso esterno dei locali e all’interno, gel e altri tipi di igienizzanti nonché, l’obbligo per il personale dipendente in particolar modo per gli addetti agli sportelli di utilizzare mascherine e guanti.
E’ inoltre disposto lo scrupoloso rispetto delle misure di prevenzione igienico sanitarie:
- Lavarsi spesso le mani;
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- Evitare abbracci e strette di mano;
- Mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
- Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto con le mani con le secrezioni respiratorie);
- Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
- Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.