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113583 messaggi.
cittadino da Portoferraio pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 17:42
Per risposta troppe macchine in giro !!!!! Vede egregio signore io rispondo alla sua replica, perché ancora una volta sostengo la mia tesi. Non sono io a chiedere al sindaco o ad altri di controllare le auto ciascuno risponde dei propri spostamenti. Oppure non minaccio di fare foto e pubblicarle alle persone…..(questo non riguarda lei ). Lei può andare da sua madre anche una volta al mese sono cose che non mi riguardano. Ma io da mia madre le dico che ci vado al bisogno e se necessario anche due volte in un giorno. Per quanto riguarda che sono 8 giorni che non esce di casa, ed è uscito solo per recarsi in farmacia?? ma dove abita? in centro storico farmacia Dott. Fusi. Periferia S.Giovanni ? San Martino? farmacia Comparini Carpani, deve fare la spesa Conad Carpani Se come dice per quale motivo transita ponte del brogi, via Manganaro, Via Carducci. Vede certe volte per essere connessi bisogna anche avere le batterie cariche altrimenti non vi è collegamento. La saluto PS. comunque è sempre meglio che ciascuno impari sempre a farsi un sacchetto di c...i suoi Fa sempre bene
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Dino da Portoferraio pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 17:15
Per Luigi la nera ( ospedali) Leggendo il tuo sms riguardo ai nostri infermieri di dare un alloggio ma sig. Lanera come dottori e infermieri e tutto quello che circola sugli ospedali sono diversi pendolari che hanno una famiglia. secondo lei rimangono a dormire su l’isola dopo il lavoro svolto (Guardiamo la realtà )
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"Zio Mauro" da Piombino pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 17:13
RESIDENZE FITTIZIE: per togliervi ogni dubbio LEGGETE IL DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5 Art. 5 Cambio di residenza in tempo reale Presidente della Repubblica NAPOLITANO Presidente del Consiglio MONTI Ministro dell'Interno CANCELLIERI
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AMMINISTRAZIONE CAPOLIVERI pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 17:09
CAPOLIVERI ADOTTA MISURE PIÙ RESTRITTIVE PER LE USCITE DALL’ABITAZIONE, APPROVVIGIONAMENTO ALIMENTARE, EXTRA ALIMENTARE E CANTIERI EDILI. CHIUSO ANCHE L'ACCESSO ALL'AREA CIMITERIALE. Nuove e più stringenti misure atte a contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 (Coronavirus) su tutto il territorio comunale sono state adottate quest'oggi e con efficacia immediata, dal Sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi con l'Ordinanza n. 16. Il nuovo provvedimento sindacale ha introdotto una disciplina di approvvigionamento contingentato per il settore alimentare ed extra alimentare su tutto il territorio comunale, nonché nuove limitazioni per attività edilizie e lavorative in genere e disciplina anche le uscite dalla propria abitazione. Queste le nuove misure in vigore da oggi su tutto il comune di Capoliveri: a) E’ consentito l’approvvigionamento alimentare ed extra alimentare, n. 3 volte alla settimana dando atto che il territorio comunale viene suddiviso in due macro zone e che devono essere rispettate le modalità di seguito indicate: - Zona A: centro urbano (all’interno del perimetro tra Viale Australia, Pinocchiello, Via Luperini, Viale Italia, Via dei Caduti, Via Circonvallazione, San Rocco). E’ ammesso l’approvvigionamento nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì - Zona B: esterna al centro urbano E’ ammesso l’approvvigionamento nei giorni di martedì, giovedì e sabato. La domenica è consentito il solo approvvigionamento alimentare a coloro che non hanno potuto effettuarlo in uno dei giorni sopra indicati; b) Ai direttori delle attività commerciali Coop, Conad e Brico ok, presenti sul territorio comunale, di garantire, a propria cura e con personale addetto, che all’interno dei locali non siano presenti contemporaneamente clienti in numero superiore a quanto di seguito specificato: - Coop V.le Australia, non oltre n. 20 persone per volta; - Conad Via Mazzini, non oltre n. 10 persone per volta; - Brico ok Loc. Mola, non oltre n. 10 persone per volta; c) Il divieto di svolgere attività edilizie private per tutti i cantieri edili operanti sul territorio comunale dove è presente almeno un lavoratore non domiciliato all’Isola d’Elba; d) Il divieto di svolgere tutte le attività lavorative, di qualsiasi genere, per tutte le ditte che hanno dipendenti che provengono dal continente, eccetto quelle necessarie al trasporto di merci e tutte le aziende autorizzate dai decreti in essere o che saranno emanati; e) Il divieto di svolgere, nel perimetro del centro urbano, tutti i lavori di manutenzione esterni agli immobili ed eseguiti dai proprietari delle attività commerciali. Detti lavori sono consentiti soltanto all’interno degli immobili e a porte chiuse; f) Il divieto di ingresso su tutte le spiagge del territorio comunale; g) E’ consentito portare fuori i cani di proprietà entro un raggio massimo di m. 100 dalla propria abitazione nel centro urbano ed entro un raggio massimo di m. 500 fuori dal centro urbano; h) Il divieto di ogni attività sportiva e/o motoria all’aperto, svolta sia a piedi che in bicicletta, sull’intero territorio comunale. Sono comunque consentite uscite brevi dalle proprie abitazioni purché in forma singola oppure plurima se coabitanti nello stesso nucleo familiare. Le uscite brevi sono effettuate in zone aperte (escluso da Via Luperini fino alla Tenuta delle Ripalte) e non sono ammesse all’interno del centro urbano. Sono consentite per il tempo massimo di un’ora al giorno, garantendo il rispetto della distanza interpersonale di sicurezza ed evitando ogni forma di assembramento con terzi. i) La chiusura al pubblico del cimitero comunale garantendo al contempo l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione e tumulazione delle salme. E’ ammessa la presenza per l’estremo saluto dei familiari più stretti. E’ vietato recarsi presso le abitazioni del defunto.
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Coronavirus, “non torneremo più alla normalità. Ecco come sarà la vita dopo questa pandemia”: da l’analisi del Mit di Boston, Massachusetts Institute of Technology pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 17:00
“La maggior parte di noi probabilmente non ha ancora capito, e lo farà presto, che le cose non torneranno alla normalità dopo qualche settimana, o addirittura dopo qualche mese. Alcune cose non torneranno mai più”. È la conclusione a cui è giunge Gordon Lichfield, direttore del Mit Technology Review (la rivista del Mit, il Massachusetts Institute of Technology, ndr) in un’analisi dal titolo “We’re not going back to normal” (“Non torneremo alla normalità“) che si basa sulle simulazioni dell’Imperial College di Londra sull’espansione dell’epidemia di coronavirus nel Regno Unito. Le stesse che hanno convinto gli irriducibili Boris Johnson e Donald Trump a mettere finalmente in atto nei rispettivi Paesi misure restrittive come quelle già in vigore in Italia. “Il mondo è cambiato molte volte, e sta cambiando di nuovo. Tutti noi dovremo adattarci a un nuovo modo di vivere, di lavorare e di creare relazioni. "Il mondo è cambiato molte volte, e sta cambiando di nuovo. Tutti noi dovremo adattarci a un nuovo modo di vivere, di lavorare e di creare relazioni. Ma come per tutti i cambiamenti, ci saranno alcuni che ci perderanno più degli altri, e saranno quelli che hanno già perso troppo", spiega Gordon Lichfield, direttore del Mit Technology Review in uno studio che si basa sulle simulazioni dell’Imperial College di Londra sull'espansione dell'epidemia di coronavirus nel Regno Unito. “Per fermare il coronavirus dovremo cambiare radicalmente quasi tutto quello che facciamo: come lavoriamo, facciamo esercizio fisico, socializziamo, facciamo shopping, gestiamo la nostra salute, educhiamo i nostri figli, ci prendiamo cura dei nostri familiari”, spiega Lichfield. Ma non fino al 3 aprile e neanche fino ai primi di maggio. Probabilmente in un certo qual modo sarà per sempre. In queste prime settimane di quarantena noi italiani abbiamo sperimentato un cambiamento drastico del nostro stile di vita. Routine stravolta, lavoro da riorganizzare e tanto, troppo tempo da passare in casa, magari con la famiglia, tra quelle quattro mura che fino a un mese fa molti frequentavano giusto le ore della cena e del riposo notturno. Passato lo stordimento iniziale, abbiamo iniziato a prendere confidenza questa nuova quotidianità che sta diventando la nostra normalità e anche l’economia lo farà, con un boom dei servizi di quella che è già stata ribattezzata come la shut-in economy. Sì, perché il concetto stesso di normalità è destinato a cambiare, per lungo tempo. Finché nel mondo continuerà a girare questo virus e non si sarà trovata una cura. È un cambiamento che dovremo interiorizzare in fretta, per impedire ai sistemi sanitari e all’economia di collassare, moltiplicando i danni dell’epidemia. Il team di epidemiologi dell’Imperial College di Londra guidato da Neil Ferguson (ora anche lui malato di coronavirus, ndr) ha simulato l’evoluzione dell’epidemia nel Regno Unito in diversi scenari, ognuno caratterizzato da diverse misure di contrasto. Gli autori stimano che strategie “leggere” (come quella inizialmente ipotizzata da Trump e Johnson, basata sull’isolamento dei casi sospetti, la quarantena dei loro parenti e l’isolamento sociale di anziani, immunodepressi e pazienti cronici) potrebbero dimezzare i decessi e ridurre di 2/3 il flusso di malati nei reparti di terapia intensiva. Tuttavia solo nel Regno Unito morirebbero così centinaia di migliaia di persone e il sistema sanitario collasserebbe comunque. Per questo l’unica soluzione al momento valida per arginare l’epidemia è il distanziamento sociale, che rallenta la diffusione del virus in modo che il numero di persone malate contemporaneamente non causi il crollo del sistema sanitario, come si sta rischiando in Lombardia. In Cina ha funzionato: oggi per la prima volta da gennaio non c’è stato alcun nuovo caso. Il problema è che tali misure dovrebbero restare in vigore finché non sarà disponibile un vaccino, cioè per almeno 18 mesi, secondo gli autori. Sempre ammesso che un vaccino sia possibile. La simulazione prevede che ogni allentamento delle restrizioni prima che l’epidemia sia completamente debellata consentirà al virus di diffondersi di nuovo e quindi dovremo ricominciare da capo. Per questo, i ricercatori dell’Imperial College hanno proposto di imporre misure di allontanamento sociale più estreme ogni volta che gli accessi alle unità di terapia intensiva iniziano ad aumentare e rilassarle ogni volta che iniziano a calare. Anche in questo modo però i costi – sia in termini di vite umane che economici – saranno altissimi e non è detto che potremo permetterceli. Non senza ripensare le interazioni sociali, cambiare radicalmente stile di vita e, nei limiti del possibile, l’organizzazione dei processi produttivi. D’altra parte però, non mancheranno i risvolti positivi: la diminuzione dei viaggi ridurrà l’impatto sull’ambiente, sarà favorito il ritorno a filiere produttive locali, a spostarsi a piedi o in bicicletta, riscoprendo il piacere (e il valore) di una passeggiata all’aria aperta. Saranno potenziati i sistemi sanitari e le attività di ricerca scientifica e le nuove scoperte saranno utili per evitare nuove pandemie. Ma come per tutti i cambiamenti, ci saranno alcuni che ci perderanno più degli altri, e saranno quelli che hanno già perso troppo. Il meglio che possiamo sperare – conclude Lichfield – è che la profondità di questa crisi costringa finalmente i Paesi e gli Stati Uniti in particolare, a porre rimedio alle palesi ingiustizie sociali che rendono così intensamente vulnerabili ampie fasce della loro popolazione”.
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Fabio Cecchi pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:58
[COLOR=darkred][SIZE=4] ATTENZIONE RAGAZZI, TUTTO BELLO MA NON BASTA. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/docu.JPG[/IMGSX] La notizia della chiusura dei varchi non è la chiusura EFFETTIVA. C'è da fare i conti con questo: "Codice civile, ART.43 . Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi . La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale". In tanti continueranno a presentarsi dicendo "sono residente" oppure "ho qui il mio domicilio". Quindi l'invito è di verificare bene i requisiti di chi si presenta ai traghetti a Piombino. La strada è ancora lunga, teniamo gli occhi aperti. ADDA 'A PASSA' 'A NUTTATA...
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A Cittadina pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:57
Nelle emergenze tiriamo fuori il meglio, ma anche il peggio di noi, come ad esempio la delazione!
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Bloccare i pagamenti di tutti i tributi comunali ... pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:42
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/meloni1.JPG[/IMGSX] Ho inviato in questo momento la Pec che segue al sindaco di Portoferraio Angelo Zini. Ritengo urgente che siano bloccati i pagamenti di tutti i tributi comunali per dare una prima risposta alle famiglie ed alle imprese in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Creso che la proposta possa essere condivisa dall'amministrazione. Di seguito il testo: "Egregio signor Sindaco, con la presente sono a chiedere, ufficialmente, che l'amministrazione comunale da Lei rappresentata, deliberi, quanto prima, la sospensione per i prossimi 6 mesi dei pagamenti di TUTTI i tributi comunali. L'attuale drammatica situazione non permetterà un recupero facile alla nostra già fragile economia, a questo non si possono aggiungere gli aggravi derivanti dal pagamento delle tasse e dei tributi locali, il governo centrale ha già sospeso, per la loro parte, alcuni dei pagamenti, è giusto e corretto che oggi ognuno faccia la propria parte e che anche Portoferraio sospenda i pagamenti anche se derivanti da mancati pagamenti passati. Dimostriamo alla città ed ai cittadini che la Pubblica Amministrazione sa stare dalla parte dei più deboli, non tartassiamo ulteriormente un popolo provato da questa lunga emergenza sanitaria. Sono certo condividerà questa mia e saprà trasformarla quanto prima in atti amministrativi che sarebbero condivisi anche da parte della minoranza consiliare. Cordiali saluti Simone Meloni"
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X DECRETO..... Aiuti. da EX DIPENDENTE E ORA PENSIONATO. pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:40
Tutti i nodi vengono al pettine, per cui se gli indennizzi andranno in base al volume di affari, chi ha piu' nodi nei capelli avra' meno indennizzo e viceversa.
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CONTROLLI SEVERI AL PORTO DI PIOMBINO pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:36
ROMA — Arriva la direttiva per intensificare i controlli ai varchi di accesso all'Elba sul porto di Piombino per limitare il rischio di contagio da coronavirus sull'isola, come aveva richiesto l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/stop2.JPG[/IMGSX] Alberto Stancanelli, capo di gabinetto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti questa mattina ha inviato una direttiva in cui dispone di provvedere ad una programmazione dei servizi per effettuare idonei controlli ai varchi di accesso per l'Elba per impedire quelli non consentiti per evitare che l'assistenza sanitaria dell'isola abbia pesanti ripercussioni negative. La direttiva del capo di gabinetto è indirizzata al ministero dell'Interno, all'Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale e al Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, e per conoscenza alla Regione Toscana.
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VINCENZO GORGOGLIONE pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:24
[COLOR=darkblue][SIZE=4] NOI CHE NONOSTANTE TUTTO CERCHIAMO DI RESISTERE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/gorgo.JPG[/IMGSX] 500/600 euro una tantum per le P. IVA e gli autonomi?... Noi che alimentiamo le casse dello stato... Noi che non siamo tutelati in niente... Noi che non abbiamo battuto ciglio alla chiusura dell'attività (fatta ancor prima del decreto per senso civico), noi che non percepiamo un centesimo in questi giorni toccando i nostri risparmi per poter fare la spesa e a noi date solo 500/600 euro una tantum??? Ma cosa serve sospendere e rinviare i PAGAMENTI, se i soldi non li abbiamo oggi non li avremo nemmeno domani!!! Volete fare una cosa buona? Dateci sostegni economi più consistenti... Bloccate Iva, IRPEF, inail, imposta sui redditi, acconto 2021, INPS e chi più ne ha più ne metta. Se volete che l'Italia riparta dopo questa grande sciagura non fateci sentire già morti... Perché le Partite Iva sono anche madri e padri di famiglia che hanno investito tutto sul proprio SOGNO trascurando a volte anche i propri affetti e questo sogno oggi sta svanendo piano piano.
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Decreto:aiuti ai piccoli imprenditori da Capoliveri pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:21
Una curiosità: visto che gli aiuti saranno dati in ragione del danno economico, cosa potranno ottenere la stragrande maggioranza dei bar , ristoranti, pizzerie e negozi in genere che da sempre dichiarano al fisco non più di 25-30 mila euro all'anno? Chiasso
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per Luigi Lanera medici e infermieri da Capoliveri pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 16:05
Desidero rispondere a Luigi Lanera con il copia/incolla di questa iniziativa di Airbnb cui si puó aderire da qualsiasi parte d’Italia; in questi tempi di disdette di periodi prenotati chissà che qualcuno voglia dare una mano. - Programma "Airbnb per Medici e Infermieri" Termini e condizioni Sommario: ● Host – Termini e Condizioni ● Ospite – Termini e Condizioni Host – Programma "Airbnb per Medici e Infermieri" - Termini e condizioni Descrizione del Programma “Airbnb per Medici e Infermieri” Lo scopo del programma “Airbnb per Medici e Infermieri” (“​Programma​”) è quello di apportare aiuto e sostenere tutti i professionisti nel campo della medicina che stanno prestando il loro servizio all’interno delle strutture sanitarie e degli ospedali, sia pubblici che privati, presenti sul territorio italiano, inclusi medici, infermieri e operatori sanitari, impegnati nell’assistenza alle persone affette dal Coronavirus COVID-19 che sta colpendo migliaia di cittadini in tutto il Paese. Il programma permette ai professionisti nel campo della medicina che desiderano partecipare al Programma e dimostrano di svolgere attività di assistenza medica nell’ambito della prevenzione del virus COVID-19 al di fuori della propria zona di domicilio o di residenza (“​Ospite Idoneo​”), di ottenere un soggiorno gratuito per un massimo di 2 mesi sulla piattaforma Airbnb per la prenotazione di un alloggio tra quelli messi a disposizione dagli Host che aderiscono al Programma (“​Host Partecipante​”), proprietari di alloggi che saranno ritenuti idonei da parte di Airbnb (“​Alloggio Idoneo​”). Il Programma ha disponibilità limitata e Airbnb potrà offrire il servizio ad un massimo di 500 Ospiti Idonei. Il Programma è condotto in collaborazione con ​OspitaMI​, un’associazione di promozione sociale che da anni dedica il suo tempo e le sue risorse per promuovere l’home sharing in modo responsabile. Al fine di partecipare al presente Programma, ciascun Host Partecipante sarà tenuto a leggere ed accettare i presenti Termini e Condizioni. Condizioni generali del Programma ● Il Programma inizia il 18 marzo e termina il 30 giugno 2020; ● Al Programma partecipano esclusivamente gli Host Partecipanti e un massimo di 500 Ospiti Idonei; ● L’Host Partecipante accetta di aderire al Programma tramite la compilazione di un apposito modulo online, tramite il quale lo stesso accetta di aderire ai presenti Termini e Condizioni; ● L’Host Partecipante accetta di offrire il proprio Alloggio Idoneo al prezzo complessivo di 10 euro per notte per tutto il periodo del Programma, nel caso un Ospite Idoneo ne faccia richiesta e ove l’Alloggio Idoneo non sia già occupato o prenotato per le date indicate; ● Durante tutta la durata del programma all’Host Partecipante è comunque consentita la pubblicazione e l’offerta del proprio alloggio ad un prezzo diverso ad utenti che non partecipano al Programma; ● L’Host Partecipante accetta che il suo Alloggio Idoneo venga inserito in una lista di Alloggi Idonei, prenotabili da parte degli Ospiti Idonei; ● Ogni prenotazione effettuata nell’ambito del Programma da diritto a un soggiorno gratuito per la durata di due mesi a ciascun Ospite Idoneo presso uno degli Alloggi Idonei; ● La prenotazione dell’Alloggio Idoneo dell’Host Partecipante sarà effettuata tramite l’account professionale dell’Associazione OspitaMI, partner di Airbnb nello svolgimento del Programma; ● Ciascun Alloggio idoneo messo a disposizione dall’Host Partecipante può essere occupato da un solo Ospite Idoneo (a prescindere dal numero di stanze); ● Non è consentito l’alloggio di singole stanze ma solamente di interi appartamenti o case; ● L’Host Partecipante accetta di rimanere vincolato alle regole del Programma per tutta la durata del soggiorno, salvo successiva possibilità per l’Ospite Idoneo e l’Host Aderente di concordare privatamente diverse condizioni nel caso l’Ospite Idoneo decida di prolungare il soggiorno oltre il periodo coperto dal servizio; ● L’Host Partecipante rimane libero di offrire il proprio Alloggio Idoneo a qualsiasi altro utente oltre agli Ospiti Idonei durante l’intera durata del presente Programma e al prezzo di suo piacimento, fermo restando che, una volta che l’Alloggio Idoneo sia stato prenotato da un Ospite Idoneo, quell’Alloggio Idoneo non potrà più - per il periodo di soggiorno dell’Ospite Idoneo - essere messo a disposizione di altri utenti; ● Airbnb si riserva il diritto di terminare la partecipazione dell’Host Partecipante in qualsiasi momento ed a sua totale discrezione; ● Per tutto quanto non disciplinato nei presenti Termini e Condizioni si applicano i Termini di Servizio della piattaforma Airbnb, laddove non incompatibili. Condizioni dell’Alloggio ● Airbnb si occuperà della valutazione dell’idoneità dell’alloggio offerto dall’Host che intenda partecipare al Programma, e tale valutazione sarà fatta ad insindacabile giudizio di Airbnb e senza garanzia di accettazione della richiesta di partecipazione al Programma da parte degli Host Partecipanti; ● L’Host Aderente assume la responsabilità della pulizia dell’Alloggio Idoneo, sia prima dell’entrata dell’Ospite Idoneo, sia successivamente alla fine del soggiorno, prendendo ogni precauzione necessaria atta ad assicurare la maggior igienizzazione possibile dell’Alloggio Idoneo in tutti i locali e superfici della casa, in modo da assicurare un ambiente salubre e il più sicuro possibile. * Per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, al presente Programma si applica l’​Informativa sulla Privacy ​di Airbnb, fermo restando che l’Host Partecipante prende atto ed accetta che i propri dati personali potranno essere comunicati da Airbnb a OspitaMI, per le sole finalità di gestione delle prenotazioni e della verifica dei requisiti per la partecipazione al Programma e per il tempo ivi strettamente necessario. Ospite – Programma "Airbnb per Medici e Infermieri" - Termini e condizioni Descrizione del Programma “Airbnb per Medici e Infermieri” Lo scopo del programma Airbnb per Medici e Infermieri (“​Programma​”) è quello di apportare aiuto e sostenere tutti i professionisti nel campo della medicina che stanno prestando il loro servizio all’interno delle strutture sanitarie e degli ospedali, sia pubblici che privati, presenti sul territorio italiano, inclusi medici, infermieri e operatori sanitari, impegnati nell’assistenza alle persone affette dal Coronavirus COVID-19 che sta colpendo migliaia di cittadini in tutto il Paese. Il programma permette a tutti i professionisti nel campo della medicina che desiderano partecipare al Programma e dimostrano di svolgere attività di assistenza medica nell’ambito della prevenzione del virus COVID-19 al di fuori della propria zona di domicilio o di residenza (“​Ospite Idoneo​”), di ottenere un un soggiorno gratuito per un massimo di 2 mesi utilizzabile sulla piattaforma Airbnb per la prenotazione di un alloggio tra quelli messi a disposizione dagli Host, che aderiscono al Programma (“​Host Partecipante​”), proprietari di alloggi che saranno ritenuti idonei da parte di Airbnb (“​Alloggio Idoneo”​ ). Il Programma ha disponibilità limitata e Airbnb offrirà soggiorni fino ad un massimo di 500 Ospiti Idonei. Il Programma è condotto in collaborazione con ​OspitaMI​, un’associazione di promozione sociale che da anni dedica il suo tempo e le sue risorse per promuovere l’home sharing in modo responsabile. Al fine di partecipare al presente Programma, ciascun Host Partecipante sarà tenuto a leggere ed accettare i presenti Termini e Condizioni. Condizioni generali del Programma ● Il Programma inizia il 18 marzo e termina il 30 giugno 2020; ● Al Programma partecipano esclusivamente gli Host Partecipanti e e un massimo di 500 Ospiti Idonei; ● È considerato Ospite Idoneo ciascun professionista nel campo della medicina che sta prestando il suo servizio all’interno delle strutture sanitarie e degli ospedali, sia pubblici che privati, presenti sul territorio italiano, inclusi medici, infermieri e operatori sanitari, impegnati nell’assistenza alle persone affette dal Coronavirus COVID-19 presso strutture che si trovano al di fuori della sua città di domicilio o di residenza e che dia prova dello svolgimento di tale mansione al di fuori della propria zona di domicilio o residenza; ● L’Ospite Idoneo è un utente registrato sulla piattaforma Airbnb; ● L’Ospite Idoneo emette richiesta di aderire al Programma tramite la compilazione di un apposito modulo online, tramite il quale lo stesso compila un’autocertificazione relativa allo svolgimento di attività in ambito sanitario e della prevenzione del virus COVID-19, indica i dati relativi ad un proprio referente che sia in grado di confermare lo svolgimento di tale mansione nella struttura indicata (il “​Referente​”) e accetta di aderire ai presenti Termini e Condizioni; ● L’Associazione OspitaMI, partner di Airbnb nel Programma Airbnb per Medici e Infermieri effettuerà i controlli necessari al fine di verificare le informazioni fornite nell’autocertificazione presentata per la partecipazione al Programma e contatterà il Referente per verificare la veridicità di tali informazioni; ● Nel caso in cui i controlli effettuati da OspitaMI vadano a buon fine, che vi sia disponibilità nella zona richiesta di un Alloggio Idoneo e che siano ancora disponibili fondi nell’ambito del Programma, l’’Associazione OspitaMI contatterà l’Ospite Idoneo fornendogli la lista di Alloggi Idonei presenti nella zona selezionata; ● In seguito allo svolgimento delle verifiche di cui al punto sopra, e di disponibilità di fondi da parte di Airbnb e di Alloggi Idonei nell’area richiesta, l’Ospite Idoneo avrà diritto ad un un soggiorno gratuito per un massimo di 2 mesi; ● l’Associazione OspitaMI supporterà l’Ospite Idoneo nella prenotazione dell’Alloggio Idoneo selezionato (se disponibile) presente nella lista di Alloggi Idonei precedentemente inviata dall’Associazione OspitaMI stessa; ● Tramite il supporto di OspitaMI che gestisce la prenotazione, all’Ospite Idoneo è consentita la prenotazione di un intero Alloggio Idoneo e non è consentita la prenotazione di stanze singole o la condivisione dell’alloggio con altri soggetti; ● L’Ospite Idoneo accetta di rimanere vincolato alle regole del Programma per tutta la durata del soggiorno coperto dal programma, salvo successiva possibilità per l’Ospite Idoneo e l’Host Aderente di concordare privatamente diverse condizioni nel caso l’Ospite Idoneo decida di prolungare il soggiorno oltre il periodo coperto inizialmente; ● L’Alloggio Idoneo sarà ad uso esclusivo dell’Ospite Idoneo e non saranno ammessi ulteriori ospiti; ● Airbnb si riserva il diritto di terminare la partecipazione dell’Host Partecipante in qualsiasi momento ed a sua totale discrezione; ● Per tutto quanto non disciplinato nei presenti Termini e Condizioni si applicano i Termini di Servizio della piattaforma Airbnb, laddove non incompatibili. * Per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, al presente Programma si applica l’​Informativa sulla Privacy ​di Airbnb, fermo restando che l’Ospite Idoneo o ciascun utente che invii la richiesta di partecipazione al programma prende atto ed accetta che i propri dati personali potranno essere comunicati da Airbnb a OspitaMI, per le sole finalità di gestione delle prenotazioni e della verifica dei requisiti per la partecipazione al Programma e per il tempo ivi strettamente necessario.
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LUIGI LANERA Fdi pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 15:37
LE MIE PAURE IN CERCA DI CERTEZZE [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/villamarina.JPG[/IMGSX] Prendo spunto da ciò che succede negli altri ospedali a danno dei nostri valorosi operatori sanitari per porre una domanda a chi ne ha le responsabilità ,e cioè : Se nell'ospedale di Piombino ci dovessero essere dei pazienti contagiati dal virus Covid 19 e visto che noi sull'isola nel nostro ospedale abbiamo un sistema sanitario basato anche sul pendolarismo degli operatori sanitari siamo in pericolo ? Non vorrei apparire come un allarmista , ma purtroppo ad oggi i miei appelli a misure drastiche hanno trovato conferme . Mi permetto di consigliare al nostro sindaco Zini , responsabile della sanità Elbana di verificare questa mia paura per la salute della nostra comunità e di valutare ,se fosse possibile , di reperire alloggi nei quali ospitare i nostri straordinari operatori sanitari . Luigi Lanera consigliere comunale di minoranza
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Cittadina da Per Libero pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 14:52
Fino a prova contraria nel decreto non c'è scritto di fotografare chi esce.Quindi fai attenzione perché magari puoi far prendere una multa a chi sta fuori,ma tu ti becchi una denuncia tramite polizia postale.
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SANITÀ TOSCANA, BUCO DELL’ASL DI MASSA: MA I SOLDI DOVE SONO FINITI? 420 milioni di Euro da Se non siete stati colpiti dal memoria-virus o dal menfreghismo-virus pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 14:45
SANITÀ TOSCANA, BUCO DELL’ASL DI MASSA: MA I SOLDI DOVE SONO FINITI? 420 milioni di Euro non si capisce dove siano andati a finire, né chi li abbia spesi né per che cosa; si sa, invece, che a scontarli, in termini di costi delle prestazioni e contrazione dei servizi territoriali, sono stati e continuano ad essere i cittadini. Pesanti le contestazioni rivolte all'ex direttore amministrativo: tra queste, aver emesso falsi mandati di pagamento per oltre 1 milione di euro a favore di creditori dell'Asl, intascandosi i soldi per acquistare Rolex, auto di lusso e persino cani levrieri. Buco Asl Massa, gup assolve dg e scrive: “Difficile che la Regione non sapesse” Giannetti è stato condannato a 5 anni di reclusione per peculato per aver intascato 1,5 milioni di euro dalle casse dell’Asl attraverso falsi mandati di pagamento. Li indirizzava ai conoscenti per lavori inesistenti e si faceva poi restituire i soldi. «Io sono stato licenziato giustamente, ho sbagliato e ho pagato e sto pagando, però sui bilanci dell’Asl alterati non so nulla. Non li preparavo io, cercate altre persone» 420 milioni meno 1,5 milioni= scomparsi 418,5 milioni per la sanità toscana.
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Elbana pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 13:52
Su Facebook di legge di tutto. C'è chi ipotizza che una soluzione contro Il Governatore sia quella "che il virus se lo porti"...(a Rossi) non lo pensa,ma intanto lo scrive! Chi dà del mentecatto a Rossi perché non chiude il porto e vuole che venga chiuso con la forza! Ma avete letto perché non si può chiudere?Il sindaco Zini l'ha spiegato chiaramente,la chiusura del porto dipende dal Ministro dei trasporti e non dal Governatore!Scrivere a vanvera è l'hobby di questa quarantena 😮
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per cittadino da Portoferraio pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 13:44
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/vecchi.JPG[/IMGSX] Mio caro Cittadino da Portoferraio, certo non è che con te devo giustificarmi cosa ci facevo in giro, casomai a chi avrebbe dovuto controllarmi. Non di meno del percorso che ho fatto per tornare al mio domicilio, percorso obbligatorio, senza deviazione. Comunque mio Caro Cittadino da Portoferraio non voglio entrare in polemica con te, ma di certo il mio cervello ti garantisco è molto molto connesso piu' di quanto credi, ma non m'interessa del tuo giudizio. Anch'io per fortuna ho una mamma 88nne ancora autosufficiente, ma guarda caso un po' piu' distante della tua in altro Comune, ma non vado tutti i giorni a portarle la spesa,medicine, conforto. Le ho garantito viveri e medicine per 15gg, Passo ore al telefono tutti i giorni, questo per la mia salute e i miei figli, e la sua, evitando al minimo i contatti. Certo tutti noi ne soffriamo di questa condizione, ma penso ai 14 dottori morti e alle 3400 vittime che sono state strappate dai loro cari senza più vederli, nè per l'ultimo saluto se non ritornare dentro un'urna. Non rispondero' a nessuna replica. Buona fortuna a te e alla tua famiglia. p.s. tornavo dalla farmacia dopo 8 gg che non uscivo. E COMUNQUE SECONDO ME C'E'ANCORA TROPPA GENTE IN GIRO!
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Gelsi: NESSUN CASO DI COVID-19 A CAPOLIVERI pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 13:38
Il Sindaco di Capoliveri conferma "Fino ad oggi nessun caso di Coronavirus nel territorio di Capoliveri" Il Sindaco di Capoliveri, Andrea Gelsi, facendo seguito alle voci, senza alcun fondo di verità, che continuano a circolare sulla presenza di pazienti risultati positivi al virus Covid-19 sul proprio territorio comunale, intende rassicurare la popolazione comunicando che ad oggi è esclusa a Capoliveri e, per quanto a sua conoscenza, anche sul resto del territorio elbano la presenza di soggetti risultati positivi al Coronavirus. I dati sono ufficiali e sono aggiornati costantemente dalle Usl e dalla Regione che monitorano minuto per minuto la situazione su tutto il territorio toscano. I bollettini emanati dall' Azienda Usl Toscana nord ovest, competente anche per il territorio elbano, sono reperibili al seguente link: https://www.uslnordovest.toscana.it/notizie/covid-19
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X chi si appella la Sindaco da Portoferraio pubblicato il 20 Marzo 2020 alle 13:16
Si legge "Sindaco Zini scendi in strada e controlla, Sindaco Zini fa qualcosa per chiudere i porti o fai imbarcare solo chi veramente deve venire, Sindaco Zini fai come Papi limita la spesa ai supermercati a4 giorni, Sindaco Zini controlla chi esce con il cane e si fa il giro della città" INSOMMA cosa pretendete? Papi lo fa perchè non ha nessuno che gli soffia dietro il collo e si può permettere di proteggere di più i suoi Longonesi quello nostro ci protegge con una diretta facebook alla Salvini. Solo che fanno collegare chi deve sviolinare. Il nostro Amministratore ha coscenza di cosa può capitarci???
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