ORDINANZA N. 1964/ 2020 Prot. n.6027 del 09.03.2020
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/zini.JPG[/IMGSX] Oggetto: Specificazione misure di sicurezza contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19 – Chiusura uffici comunali con accesso limitato agli stessi. Chiusura servizio mensa dipendenti. Organizzazione orario di lavoro (Art.50 del D.Lgs.267/2000).
IL SINDACO
Visto il D.L. 23 febbraio 2020 n.6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e i successivi provvedimenti attuativi di natura normativa e amministrativa;
Visto il DPCM del 04/03/2020 recante misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19;
Visto il DPCM dell’08.03.2020, recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale.
Vista l’Ordinanza n.6/2020 del Presidente della Regione Toscana “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art.32 comma 3 della legge 23 dicembre 1978 n.833 in materia di gestione e sanità pubblica, la quale, fra l’altro, dispone le misure di informazione e prevenzione, dettaglia la profilassi e il trattamento per i soggetti a rischio e formula raccomandazioni relative al percorso assistenziale dei pazienti con sindrome influenzale;
Vista l’Ordinanza n.9/2020 del Presidente della Regione Toscana “Misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante “Istituzione del servizio sanitario nazionale” e, in particolare, l’art. 32 che dispone “il Ministro della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all’intero territorio nazionale o a parte di esso comprendente più regioni”, nonché “nelle medesime materie sono emesse dal presidente della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”;
Visto l’art. 50 del D. Lgs. 267 del 2000 il quale prevede che il Sindaco adotta, in particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti;
Vista l’ordinanza Sindacale n. 1962 del 5 marzo 2020 con la quale il Sindaco specificava alcune misure da applicare per il contenimento della diffusione della malattia infettiva COVID-19;
Ritenuto opportuno dover adottare ulteriori misure per prevenire la diffusione della citata malattia sul territorio comunale, integrative rispetto all´ordinanza sopracitata ed in linea con le misure già disposte con i suddetti provvedimenti;
ORDINA
1) La chiusura al pubblico di tutti gli uffici comunali e delle partecipate Cosimo de’ Medici S.r.l. ed Isola d’Elba Ambiente s.r.l., comprensivo di tutti i servizi dislocati presso l’ex Caserma De Laugier e del magazzino comunale, con accesso limitato a tutti i cittadini, con il preciso scopo di contenere la diffusione del virus COVID-19, ed a decorrere dal 9 marzo 2020 fino nuove determinazioni, di accedere presso gli Uffici Comunali solo per conclamate necessità e previo appuntamento prediligendo per la richiesta di documenti e informazioni, l´inoltro di istanze in via telematica ai seguenti indirizzi mail o contattando i seguenti numeri telefonici:
- Centralino telefono 0565 937211;
- Vigili Urbani telefono 0565 937252, 0565 937254 email poliziamunicipale@comune.portoferraio.li.it; m.guidetti@comune.portoferraio.li.it; s.frangioni@comune.portoferraio.li.it; m.vannucci@comune.portoferraio.li.it;f.duelli@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Politiche Sociali 0565 937218 – 0565 937280 – 0565 937244, email f.bizzarri@comune.portoferraio.li.it; r.chiari@comune.portoferraio.li.it; s.pelle@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Scuola – Nidi 0565 937 247, 0565 937229, email e.galli@comune.portoferraio.li.it; a.franceschini@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Protocollo 0565 937212, email protocollo@comune.portoferraio.li.it;
- Lavori Pubblici telefono 0565 937234 – 0565 937237 – 0565 937231 email m.ribaudo@comune.portoferraio.li.it; m.mellini@comune.portoferraio.li.it; v.marrazzo@comune.portoferraio.li.it;
- Urbanistica e Edilizia Privata telefono 0565 937233, 0565 937371 e.coltelli@comune.portoferraio.li.it, e.montanelli@comune.portoferraio.li.it; i.belletti@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Tributi telefono 0565 937214, 0565 937217, 0565937219 email tributi@comune .portoferraio.li.it
- Ufficio Ragioneria telefono 0565 937223/0565 937224/ 0565 937249 email ragioneria@comune .portoferraio.li.it;
- Ufficio Personale telefono 0565 937227; 0565 937228 email personale@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Demografici telefono 0565 937204; 0565 937 257, 0565 937265 email m.chiarelli@comune .portoferraio.li.it; p.camporeale@comune.portoferraio.li.it; m.ianni@comune.portoferraio.li.it;
Ufficio Segreteria 0565 937315, 0565 937 211 email a.falagiani@comune.portoferraio.li.it; c.enzo@comune .portoferraio.li.it;
- Ufficio Demanio e Patrimonio telefono 0565 937266, email p.orzati@comune.portoferraio.li.it; p.stacchini@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Ambiente telefono 0565 937239 email p.pagnini@comune.portoferraio.li.it;
- Biblioteca Comunale – Centro Culturale De Laugier 0565 937371, email f.ballone@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Commercio 0565 937370, email e.tonietti@comune.portoferraio.li.it; m.coradazzi@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Cultura telefono 0565 937305, 0565 937235, email a.palomboi@comune.portoferraio.li.it; l.lambardi@comune.portoferraio.li.it;
- Cosimo de´ Medici Srl 0565 944024, email segreteria@cosimodemedicisrl.it;
- IdEA Srl 0565 904191 info@ideaelba.it;
Nel caso di accesso, per conclamata necessità e previo appuntamento agli Uffici Comunali ed in quelli delle Societá Pubbliche sopra indicate, i cittadini sono tenuti:
- a rispettare pedissequamente le prescrizioni di cui al decalogo divulgato dal Ministero della Salute,
- ad evitare contatti diretti tra loro e con i dipendenti pubblici;
- ad entrare negli uffici uno alla volta su indicazione del funzionario pubblico preposto al ricevimento.
2) Una nuova modulazione dell’orario di lavoro a decorrere della data odierna e fino a nuova disposizione nei seguenti termini:
Il dipendente, previo accordo con il dirigente di riferimento, a decorrere dalla data odierna e sino a nuova disposizione, potrà effettuare la propria prestazione lavorativa settimanale di 36 ore o inferiore in caso di part time sia in orario antimeridiano sia in orario post meridiano effettuando o non effettuando rientri pomeridiani ed eventualmente anche organizzando il proprio orario su 6 giorni lavorativi anziché su 5, in deroga al vigente regolamento;
3) La chiusura del servizio mensa a decorrere dalla data odierna e sino a nuova disposizione
RACCOMANDA
lo scrupoloso rispetto delle sopraindicate misure:
DISPONE
La trasmissione immediata tramite posta pec, della presente ordinanza ai seguenti soggetti:
- Polizia Municipale di Portoferraio
- Stazione Carabinieri di Portoferraio
- Prefettura di Livorno e Ufficio staccato dell’Elba
- Regione Toscana
- ASL di Portoferraio
La pubblicazione, con effetti erga omnes, sul sito istituzionale e all'albo pretorio on line del Comune;
L’inosservanza alla presente Ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla Legge;
AVVERTE
La Polizia Municipale e le forze dell’Ordine sono incaricati della vigilanza e dell’esecuzione della presente Ordinanza;
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR della Toscana ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (per il quale è dovuto il pagamento del contributo unificato nella misura prevista dall’art. 13, commi 6-bis e 6-bis1 del D.P.R. n. 115/2002 e successive modifiche) rispettivamente entro i termini di 60 e 120 giorni dalla data di pubblicazione.
Portoferraio, 09.03.2020
IL SINDACO
Angelo Zini
113253 messaggi.
IL SINDACO DI CAPOLIVERI CHIEDE AL PREFETTO ULTERIORI MISURE DI CONTROLLO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_22/gelsi.JPG[/IMGSX]Andrea Gelsi in ragione degli ultimi provvedenti adottati in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica Coronavirus ed in particolare tenuto conto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell' 8 marzo 2020 e l'ordinanza n. 9 - 2020 del Presidente della Regione Toscana, visto l'evolversi della situazione di emergenza sul territorio nazionale e visto l'esodo da molte città italiane verso il territorio dell'Isola d'Elba, città sottoposte a misure restrittive per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, senza che sia stato possibile effettuare alcun controllo, ha deciso di intervenire chiedendo alle autorità competenti ed in particolare al Prefetto di Livorno di adottare ulteriori misure di controllo a tutela della precipua salute pubblica.
In considerazione della circostanza che la summenzionata ordinanza n. 9/2020 non prevede purtroppo l’auspicato obbligo di adozione di misure di controllo individuale e di rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in imbarco verso l’Isola d’Elba, (come invece previsto dal Presidente della Regione Campania per l’imbarco verso le Isole del Golfo di Napoli), le misure richieste riguardano una vigilanza attiva sul Porto di Piombino e sul Porto di Portoferraio, nelle modalità ritenute più efficienti ed efficaci, finalizzata all’individuazione di soggetti che possano provenire dalle zone indicate dalla suddetta ordinanza. E’ anche richiesta la predisposizione nell’intero territorio dell’Isola di dovuti appostamenti e/o posti di blocco al fine di individuare eventuali trasgressori alle prescrizioni previste dagli atti regionali e governativi sulla limitazione negli spostamenti da aree geografiche a rischio che prevedevano fra le altre misure anche l'obbligo di comunicare l’ingresso in Toscana negli ultimi 14 giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico e successivamente obbligo dell’isolamento fiduciario volontario.
A supporto di tale richiesta, Capoliveri procederà analogamente utilizzando il servizio di Polizia Municipale per il proprio territorio e al riguardo è stato chiesto ai Sindaci elbani di valutare l’applicazione della stessa misura per quanto di competenza nel proprio territorio comunale.
A notizia del Sindaco, informato dai Vigili Urbani, purtroppo c’è stato un numeroso ed incontrollato arrivo di persone che non risulta si siano sottoposte né all’obbligo di comunicare l’ingresso in Toscana negli ultimi 15 giorni né si siano sottoposte all’isolamento fiduciario volontario.
Il Sindaco ha inoltre richiesto al Prefetto di Livorno, di intervenire presso le Compagnie di Navigazione per sollecitare l’effettuazione di sanificazioni straordinarie delle navi e di adottare ogni misura idonea a garantire l’osservanza delle distanze minime tra passeggeri in attesa degli imbarchi e a bordo anche attraverso la limitazione del numero dei passeggeri da imbarcare, ove necessario, oltre all’applicazione di eventuali misure di prevenzione previsti dai provvedimenti emessi dalle Autorità Statali e Regionali.
E' stata firmata e pubblicata in serata l'ordinanza https://www.toscana-notizie.it/documents/735693/0/Ordinanza+n.+9+Covid-19+.pdf/dfb5e182-eaaf-9d31-0096-b7bb89c27315?t=1583690538020 preannunciata ieri mattina dal presidente della Toscana Enrico Rossi sulla quarantena per chi arriva (o negli ultimi quattordici giorni è arrivato) dalla Lombardia e dalle altre quattordici province dichiarate zona rossa, ovvero Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia
E, SECONDO VOI TUTTA QUESTA GENTE CHE E' GIA' VENUTA ALL' ELBA, DENUNCERA' LA SUA PRESENZA PER FINIRE IN QUARANTENA? QUI E' COMPITO DEI SINDACI INDAGARE SULLA PRESENZA NELLE SECONDE CASE DI QUESTA GENTE PER APPLICARE LA SANZIONE!
Caro utente ASA, che lei/voi siate diventati sensibili ai problemi ambientali, non può farmi altro che piacere benché le motivazioni che portate ad esempio, nel caso del dissalatore, siano quasi prive di fondamento, basta informarsi con minimo di competenza ed un po di onestà intellettuale.
Piuttosto, lo scempio che è stato messo in piedi nella zona di Mola, con stupefacente 'disinvoltura', tra costruzioni, serre, palizzate, bancarelle, sbancamenti, spianate per colture inappropriate etc, che è uno schiaffo alla decenza, quello, caro utente ASA & C., non lo vedi? Non te ne sei mai accorto anche considerate quella zona alla stregua di un feudo su cui nessuno deve metterci il becco? I soldi che vengono fuori da questo schifo sono meno puzzolenti di quelli che secondo te verrebbero fuori dal dissalatore?
Diamo una controllata alle mutande prima di esporle al pubblico, magari non sono poi cosi linde!
Daniele
Sentiamo parlare e vediamo le immagini di questo esodo dalle zone rosse in cerca di salvezza dal contagio e mi domando chi è che ieri, sabato 7/3, ha passato alla stampa la bozza delle disposizioni governative con tanto di carta intestata, firmate poi nelle prime ore di oggi. Il pomeriggio e la notte tra il sabato e la domenica un folto numero di italiani incoscienti si è messa in viaggio per fuggire dalle zone ritenute più pericolose o per paura di essere bloccate lontano dal proprio domicilio contravvenendo a quelle misure che il governo stava per varare per salvaguardare la nostra salute. Penso sarebbe bene scovare questa o queste persone, che sicuramente sono state pagate dal/i giornale/i, applicando pene severe per aver contribuito a creare panico, confusione e contagio.
LUI, un politico vicino alla gente.
Andare per l'Elba oggi sembra una domenica di giugno con la variante che le persone a giro non sono isolani ma turisti scappati dalla loro residenza dove il corona virus sta dilagando. Oggi un caso a Piombino e così finalmente a Portoferraio si è insediata l'unità di crisi che cercherà di fermare i probabili untori a Piombino. E' 10 giorni che il sindaco Papi ha preso la decisione giusta forse perchè è più vicino ai suoi cittadini. E' dal 5 marzo che il consigliere Lanera chiede al sindaco Zini una dura presa di posizione per effettuare controlli a Piombino almeno per indentificare chi proviene dalle zone rosse del contagio dell'alta Italia.Anche il 6 marzo Lanera ha fatto un tragico appello inascoltato per i controlli sul porto di Piombino.
La Regione oggi ha fatto una ordinanza per chi si imbarca che sembra quasi una copia e incolla di quello che da tanti giorni chiedeva Lanera. Questo politico vicino alla gente fin dalla sua elezione di maggio scorso è un punto di riferimento perchè è sempre presente dove c'è bisogno per il bene della città e dei suoi abitanti. E' sua la preoccupazione sul futuro della portualità Toscana, era lui presente dove si preparavano le politiche della navigazione, lui che si è detto preoccupato per il ritardo del nuovo pronto soccorso mentre il PD faceva spicciola propaganda. E' per Lanera se sono riuscito a fare una visita dal medico sportivo a mio figlio,.
E' Lanera che da un po' di energia alla politica della città e i fatti le danno sempre ragione come la denuncia che non era acqua pulita quella che si scaricava nel fosso di S. Giovanni. Questo consigliere che forse ha il torto di appartenere a una formazione politica che ha come credo il bene del cittadino e del territorio in cui vive, cerca con le sue Mozioni e il suo impegno assillante di far risolvere i problemi della città sempre più Mortoferraio per consegnare delle risposte a Ferrayesi.
Paolo
In Italia le porte si chiudono sempre quando è tardi, anzi subito dopo con una tempestività esemplare.
Sarà davvero così complesso anche solo monitorare chi sale verso l'Elba e ovviamente porre in essere le misure preventive e successive per almeno limitare il pericolo del coronavirus???
No, noi pensiamo che come dice Zini se uno arriva da una zona a rischio, si mette in quarantena. Non si reca a fare la spesa, non saluta tutti i conoscenti convinto di essere in una cassaforte sanitaria, anziché su una isola senza una organizzazione sanitaria tale da proteggerci adeguatamente.
Che poi si debba anche limitare l'ingresso ai residenti ed a coloro per questioni di lavoro proprio non possono evitarlo non è una illegalità, solo la nostra forse salvezza, solo Papi come sempre autoritario ha almeno con la sua esperienza dettato qualche regola, bravo Maurizio (vergognoso non sia il nostro referente sanitario di zona).
Ma ancora poco e ci rileggeremo. Tardi, salvo per tutte le successive scuse e scarichi di responsabilità varie.
Solo questione di tempo.......
NIENTE MESSE, DOPO ALTRE REGOLE RESTRITTIVE GIÀ EMANATE, STANTE IL CORONAVIRUS
Sospese in Toscana, al momento fino al 3 aprile, le messe, quindi anche nella diocesi di Massa Marittima, secondo le disposizioni del decreto per l'emergenza Coronavirus approvato nella notte dal Governo. Le autorità religiose si sono adeguate alla novità restrittiva, dopo aver già sospeso varie attività. Il testo governativo, all'articolo 2, lettera V, sospende infatti le celebrazioni liturgiche..E quindi anche sull'isola stessa situazione, ovviamente, e lo conferma Don Domenico Pinheiro, della parrocchia di San Giuseppe a Carpani in Portoferraio. "Certo da oggi le celebrazione liturgiche sono sospese ovunque, quindi la Santa Messa, anche in occasione di funerali, le benedizioni nelle case, i battesimi e cosi ogni attività religiosa che prevede affollamento. In concreto la chiesa rimane aperta per la preghiera personale, garantendo il fatto di mantenere la distanza di un metro tra le persone".
[COLOR=darkred][SIZE=4] UNITÀ DI CRISI CONVOCATA IN MODO PERMANENTE ANCHE ALL’ELBA. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/zini.JPG[/IMGSX] Sindaci e Autorità sanitaria in stretto contatto per monitorare costantemente la situazione.
Il Presidente della Conferenza dei Sindaci ha chiesto l’intervento del Prefetto e dell’Unità di crisi regionale per mettere in atto ogni misura necessaria di verifica e controllo sui porti, in particolare Piombino, al fine di garantire al massimo il sistema sanitario dell’Isola ed evitare situazioni di blocco.
Attendiamo che nei nuovi provvedimenti che emanerà in queste ore la Regione siano comprese anche le suddette misure. In ogni caso, in attesa delle suddette misure, invitiamo tutti coloro che dovessero arrivare sull’isola provenienti dalle nuove zone rosse a comunicare alle autorità competenti i propri spostamenti e a disporsi in autoisolamento volontario.
Ribadiamo con ogni mezzo alla popolazione di adottare tutte le misure di precauzione per combattere la diffusione del contagio come sono state pubblicate in questi giorni nelle varie ordinanze.
Angelo Zini
Presidente conferenza dei sindaci zonale
Le varie sollecitazioni che ho fatto sia sui media locali, su Facebook, e con telefonate private alle più alte autorità politiche competenti, affinché si progettassero per il nostro territorio iniziative atte a contenere l’infezione da corona virus sono rimaste inascoltate.
Oggi è certo che la nostra isola si è popolata da proprietari di seconde case, alcuni usciti dalle zone rozze della Lombardia;sappiamo che la stazione di Milano nella giornata di ieri è stata presa d’assalto da soggetti che volevano lasciare la città; e sappiamo che un caso di corona virus si è manifestato a Piombino in un paziente, ricoverato ora in rianimazione a Livorno, che, per esigenze lavorative ha frequentato la nostra isola e venuto in contatto con cittadini lombardi.
Nella speranza che non sia ormai tardi per prevenire il diffondersi del contagio che avrebbe conseguenze drammatiche per la nostra salute e la nostra economia, chiedo ufficialmente che sia organizzata in tempi rapidissimi una Conferenza dei Sindaci elbani per scelte condivise di controllo e monitoraggio di tutti coloro che si imbarcano per raggiungere l’isola, e che si facciano portavoce di queste iniziative con il presidente della regione Toscana Enrico Rossi
Le censure. Non aiutano la verità.non siamo in cina grazie
ELBA, UN TERRITORIO DIVERSO?
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fedes.JPG[/IMGSX] In un momento così drammatico per la Nazione e per ognuno di noi, ci viene da pensare all’Elba, con tutta la sua fragilità infrastrutturale, troppo spesso indifesa .Pensiamo alla gente dell’isola, e ai sette sindaci che hanno la responsabilità di tutelare la salute – e il futuro – dei propri concittadini. Il paradosso più insopportabile si verifica nel giorno in cui esplode la paura al Nord Italia, con la chiusura della Lombardia e di 11 province, ( circa 1/5 dell’Italia),la fuga da Milano ( con emergenza di ordine pubblico) con treni e autostrade affollati nella notte e la difficoltà a gestire l’emergenza con la notizia del provvedimento prima di emetterlo , provocando la psicosi che tutti abbiamo visto, con le conseguenze che ci potranno essere a causa del potenziale contagio portato altrove da chi è scappato dalle zone dei focolai.
Certo che ci viene in mente come è stata gestita la sanità elbana negli ultimi anni, portando via la maggior parte dei servizi dall’isola, non progettando (anzi, non pensando neanche) la creazione di qualche posto letto di rianimazione presso l’ospedale di Portoferraio, riducendo gli abitanti dell’isola alla stregua di pendolari della salute nella maggior parte dei casi. Oggi maggiormente questa vicenda assume connotati drammatici. Una situazione vissuta quotidianamente sulla pelle da ognuno degli elbani.
Questo territorio indifeso che oggi , di fronte a questa emergenza planetaria, si mostra in tutta la propria fragilità. Un territorio già oggi in ginocchio per la propria unica fonte di sostentamento, il turismo, che non ha certezze con alberghi che non apriranno, assunzioni stagionali che non avverranno, famiglie che saranno costrette a chissà cosa per sbarcare il lunario. Questo è lo scenario, di cui nessuno, se non sui blog e sui social media, parla ancora apertamente. Una stagione che ci risulta fosse partita bene con prospettive di incremento turistico che dalle prime prenotazioni pare fossero superiori al 10%, e che ad oggi non esiste come prospettiva a meno di miracolosi esiti della pandemia (chiamiamola con il suo nome) che ci ha colpiti. Non una sola parola sulla fragile isola d’Elba, nel frattempo, è stata ancora spesa in sedi maggiori. Inutile aggiungere altro.
Quindi, cari elbani, ricordatevi di affrontare questa emergenza con metodi comportamentali consoni. Di fare in modo che, e lo diciamo ai nostri Sindaci, l’isola possa diventare una opportunità se possibile per una migliore sicurezza per i concittadini. Forse abbiamo qualche arma in più se la sapremo identificare a brevissimo. Noi crediamo, senza voler fare allarmismo, che a breve verrà chiusa anche la Toscana. Di nessuno appartenente a cariche amministrative superiori a quelle territoriali, ad oggi, la presenza sull’isola si è ancora vista né sentita, men che meno per istituire controlli e un cordone sanitario per preservare la salute di queste 30mila persone: e forse qui, per conformazione territoriale, sarebbe possibile. Rappresentiamo così pochi voti?
Portoferraio, 8 marzo 2020
Mario FERRARI, ex Sindaco di Portoferraio
Claudio DE SANTI, ex sindaco Rio nell’Elba, responsabile dipartimenti Firenze grande città Forza Italia
Caro Daniele, concordo su quello che affermi sul tuo post.
L’interesse pubblico deve prevalere sempre sull’interesse privato. Quindi trovo giusto che l’interesse pubblico, cioè evitare lo stupro della spiaggia di Lido, l’inquinamento della salamoia nel golfo Stella e la distruzione del fondo marino, prevalga sull’interesse privato di una decina di persone che si metteranno in tasca decine di milioni di euro prelevate dalle nostre tasche attraverso le bollette dell’acqua con l’appalto di quell’ opera, che secondo te, dovrebbe essere servizio al cittadino.
Utente ASA
Ma i residenti elbani che hanno passato le ferie in thainlandia o altri paesi asiatici sig. Lanera come pensa di farli controllare, oppure per amor di patria limitiamo i controlli ai proprietari di seconde case? perchè sig Lanera, per invogliare i turisti non si batte per abbassare la tassa di sbarco? forse politicamente non sono misure convenienti?
Si assiste ad un grande esodo dalle zone rosse verso le regioni del centro-sud.
Credo sia opportuno mettere in quarantena chi potrebbe mettere a repentaglio la vita delle persone in particolare anziani, ricordando che esiste un articolo del codice penale che in caso di procurata epidemia si va davanti al giudice.
Siamo al punto che per mancanza di posti in rianinazione, il personale medico, al quale va il riconoscimento per l'abnegazione e il sacrificio, dovrà decidere a chi dare precedenza... come dire che noi vecchietti ci dobbiamo rassegnare a crepare.
Grazie italiani, grazie governi che da Monti in poi avete tagliato la sanità.
Un vecchietto.
Caro Daniele, lascia che ogni cittadino in democrazia esprima la propria opinione o preoccupazione.
Comunque hai ragione tu, si diceva la stessa cosa per Eternit e per Ilva.
Con le conseguenze non per la democrazia ma per i cittadini che ben conosciamo.
Un abbraccio, elbano.
E' peccato immaginare un'ordinanza che inizi:
I sindaci Elbani, ...................,
visto...., visto..., visto......, Ordinano che tutti i cittadini che arrivano sul suolo Elbano ...etc, etc...?
Giulio
E basta con questo tormentone del Dissalatore!
Se ne faccia una ragione, anche chi si sente forte, non è scritto da nessuna parte che l'interesse privato debba necessariamente prevalere sull'interesse pubblico.
Il dissalatore, per Elba, è una risorsa strategica indispensabile, è in primo luogo un servizio per il cittadino, volete capirlo o no?
Ribadisco che l'interesse privato non può e non deve, in nessun modo, prevalere sull'interesse pubblico perlomeno fin quando in questo paese esiste un ordinamento democratico.
Daniele.